Valtellina Wine Trail, appuntamento tra i vigneti

Il 24 novembre una nuova gara di 44 km e 1.500 m di dislivello cumulativo

Appuntamento il prossimo 24 novembre il primo Valtellina Wine Trail, gara di trailrunning tra i filari della Valtellina, con l’organizzazione di corsainmontagna.it e ASD Pentacom e con il patrocinio dei comuni interessati e degli enti coinvolti. Non solo trail quindi, ma un vero e proprio festival enogastronomico che porterà i concorrenti a conoscere le eccellenze del territorio valtellinese. In primis il vino, il Valtellina Superiore DOCG, vero protagonista di tutta la manifestazione: il tracciato si snoderà all’interno delle vigne e dei terrazzamenti sapientemente creati nel corso dei decenni per far crescere la vite anche nelle zone meno facilmente raggiungibili. Il vino dunque in cima ai pensieri, ma non certo come unica eccellenza da promuovere: la Valtellina è infatti la terra dei 'pizzoccheri', che si ricavano dalle coltivazioni di grano saraceno presenti nel territorio di Teglio. E poi il pane di segale e, chiaramente, la bresaola, insieme a molte altre eccellenze a km zero. Il percorso, alla cui strutturazione definitiva mancano soltanto gli ultimi dettagli, partirà dall’abitato di Tirano e terminerà a Sondrio, nella piazza principale del capoluogo, vero gioiello della città, dopo 44 km e 1.500 metri circa di dislivello cumulativo. Al percorso più lungo sarà affiancato un 'mini-trail' di circa 20km,  che partirà da Chiuro, per poi seguire lo stesso tracciato della gara lunga. Già in fase di predisposizione vari 'pacchetti turistici' per consentire forme agevolate di soggiorno in valle durante il periodo della manifestazione, con l’opportunità, ad esempio, di poter visitare le varie cantine coinvolte nel progetto o di vivere l’emozione di un viaggio sul  Trenino Rosso del Bernina, patrimonio dell’Unesco, che porta alla scoperta della Val Poschiavo e poi raggiunge la famosa località svizzera di St. Moritz. Il limite delle iscrizioni è già stato fissato a quota 500 e a breve verrà ufficializzata la data della loro apertura.  
 


XIX Trofeo Mezzalama 27 aprile 2013

Adriano Favre: «Sara' una gara impegnativa!»

«Non sarà un Mezzalama facile!» Con queste parole è iniziato il discorso di Adriano Favre, direttore tecnico del Trofeo Mezzalama, per far comprendere alle persone presenti nella sala del Palazzetto dello Sport di Gressoney-Saint-Jean che l'edizione 2013 sarà durissima e che metterà a dura prova sia gli atleti sia la macchina organizzativa.


RAMPONI IN ACCIAIO OBBLIGATORI? - «Il ghiaccio è presente lungo buona parte del percorso - ha proseguito Favre - per cui, se le condizioni continueranno a essere così, saremo costretti a rendere obbligatorio l'uso dei ramponi in acciaio. Se gli atleti usassero quelli in lega leggera, si staccherebbero dallo scarpone dopo quattro colpi ben assestati. Forse ora è prematuro dirlo, perché la situazione potrebbe cambiare in caso di neve durante il fine settimana».


CORDATA EFFICIENTE E NODI CORRETTI - Un Mezzalama all'insegna della sicurezza con qualche variazione al regolamento sempre per tutelare gli atleti e gli spettatori.
«Per quest'edizione - ha continuato Favre - vogliamo che le cordate di tre uomini siano vere cordate: devono sparire artifizi nell'uso della corda perché tutto ciò è pericoloso. Si partirà da Breuil-Cervinia slegati, mentre sarà obbligatorio legarsi in cordata al Breithorn dove le guide alpine controlleranno la conformità dei nodi. Inoltre bisognerà saper gestire la corda in eccesso: una volta messa a tracolla, va bloccata come la progressione in cordata richiede. In ultimo voglio ricordare l'importanza dell'abbigliamento, perché ogni squadra dovrà avere quattro strati come da regolamento adottato dalle prove della Grande Course».

L'EVENTO MEZZALAMA - 
L'intervento di Adriano Favre ha sintetizzato le novità del Mezzalama 2013, ma la conferenza stampa è iniziata con il benvenuto del sindaco di Gressoney Saint Jean, Luigi Chiavenuto ed è proseguita con il saluto del Presidente della Regione Valle d'Aosta Augusto Rollandin e dell'Assessore al Turismo Aurelio Marguerettaz. Entrambi hanno sottolineato l'importanza del Mezzalama come evento d'eccellenza nel calendario valdostano.
Giorgio Pession, Presidente della Fondazione Trofeo Mezzalama, riprendendo gli 80 anni di storia, ha sottolineato come il Trofeo abbia saputo evolvere in questi ultimi anni anche dal punto di vista mediatico. 
«Anche quest'anno stiamo lavorando per la diretta streaming e se la meteo lo permette, le immagini arriveranno su web direttamente dalla cresta del Castore. Inoltre posso confermare che gli impianti di Cervinia saranno aperti dalle ore 5.00 e gratuiti fino alle 8,00 per tutti gli appassionati che vorranno salire a Plateau Rosà a vedere il passaggio della gara».

UNA GARA STORICA - 
Per gli 80 anni di storia Pietro Crivellaro, Accademico del CAI e addetto stampa del Mezzalama, è intervenuto ricordando gli albori di un Trofeo nato il 27 maggio 1933 con la voglia di dare allo sci una connotazione estrema. Caratteristica immutata negli anni. 

In chiusura è intervenuto Tomas Busca, maestro di sci e istruttore nazionale, che nel giorno di gara si lancerà con la tuta alare da circa 5000 metri sulla linea nel naso del Lyskamm, per atterrare accanto al traguardo di Gressoney-La-Trinitè.

A conclusione della presentazione c’è stata la proiezione del trailer del film-documentario “Mezzalama Maratona di ghiaccio” e l'intervento di Nicolò Bongiorno, figlio del celebre Mike, che sarà al via il 27 aprile. «Affronto questa gara con tanto rispetto – ha detto Nicolò - è la gara del cuore, tutti sanno quanto mio papà fosse legato a questi luoghi. Ora c'è anche una statua a Cervinia che lo ricorda e mi emoziona ogni volta che la vedo. Questa mattina, insieme a Francois Cazzanelli (uno dei protagonisti del film n.d.r) siamo andati a provare il percorso: è stato proprio Francois che mi ha avvicinato a questo sport. Il mio sogno sarebbe arrivare a Gressoney nei tempi prestabiliti. Devo dire che queste montagne le sento mie e con la Fondazione Mike Bongiorno stiamo programmando delle iniziative legate ai valori della montagna. Vi auguro, come diceva papà, un Mezzalama in allegria».


La Traversata dei Colli Euganei a Pigoni e Boifava

Ennesimo successo dell’emiliano a una settimana dal suo exploit a Capraia

Ennesimo grande successo di partecipazione per la Traversata dei Colli Euganei, gara di 42 km e 2.000 m D+, con partenza e arrivo Villa di Teolo (PD). L’associazione Giovane Montagna, sezione di Padova, festeggia nel migliore dei modi la 29. edizione della sua gara; meteo ottimo, percorso in condizioni perfette e oltre 500 atleti soddisfatti che hanno tagliato la linea del traguardo entro il tempo limite di 9h30’.
Quest’anno, a causa di una frana, il percorso è risultato essere più lungo di circa 1,5 km.   

INARRESTABILE PIGONI -
In campo maschile secondo successo consecutivo, a distanza di una settimana, per Matteo Pigoni (Team Tecnica). Dopo la vittoria di domenica scorsa al Capraia Wild Trail, infatti, Pigoni ha colto l’ennesimo successo in carriera dimostrando ancora una volta di essere uno dei protagonisti assoluti del trail running italiano. Con il tempo finale di 3h54’13, ha preceduto i due compagni del Team Lafuma Italia, Christian Insam e Mirko Righele, rispettivamente di 9’10’’ e 12’52’’. Righele si deve quindi accontentare del gradino più basso del podio dopo la sua bella vittoria dell’anno scorso. Per poco più di un minuto, Giuseppe Marazzi (Team Vibram) sfiora il podio ma la sua prestazione fa presagire a un suo breve ritorno nelle posizioni di vertice del trail running italiano.  

Tra le donne, un’ottima Federica Boifava, con il tempo finale di 4h38’38’’,  ha la meglio su Lisa Borzani (Amatori Atletica Chirignago) per 7’43’’ e su Patrizia Pensa (Team Tecnica), per 17’54’’.  
Lo scorso anno, la Traversata dei Colli Euganei fu vinta da  Mirko Righele, in 3h42’03’ e da Cinzia Bertasa in 4h20’24’’.  

CLASSIFICA MASCHILE

1 Matteo Pigoni (TEAM TECNICA) 03h54.13 
2 Christian Isam (TEAM LAFUMA ITALIA) 04h03.23  
3 Mirko Righele (LAFUMA TEAM ITALIA) 04h06'05''  
4 Giuseppe Marazzi (TEAM VIBRAM) 04h07'13''  
5 Christian Modena (TEAM ALPSTATION) 04h09'57''  

CLASSIFICA FEMMINILE

1 Federica Boifava 04h38'38'' 
2 Lisa Borzani (AMATORI ATLETICA CHIRIGNAGO) 04h46'21'' 
3 Patrizia Pensa (POLISPORTIVA BESANESE-TEAM TECNICA) 04h56'32'' 
4 Sonia Meneghello (TAM TAM ASD) 05h01'04'' 
5 Giovanna Zoccoli ZOCCOLI 05h19'45''  


Silvia Serafini sempre piu' in alto

L’italiana vince il Lyon Urban Trail con il nuovo record

Silvia Serafini (1989), centra l’ennesima grande prestazione della sua giovane carriera e lo fa in una disciplina, l’Urban Trail, che l’ha già vista primeggiare lo scorso anno alla London’s Royal Parks Ultra.
Ieri è infatti andato in scena il Lyon Urban Trail, giunto alla sua 6° edizione, che ha attirato qualcosa come 6.000 concorrenti suddivisi nelle 3 distanze in programma, di 36, 23 e 12 km.

Un Urban Trail a dir poco anomalo che grazie alla conformazione della cittadina francese riesce a offrire uno sviluppo, nella distanza maggiore, di 1.800 metri di solo dislivello positivo.  
Mentre tra gli uomini aveva la meglio il francese Julien Rancon con il tempo di 2h31’59’’, Silvia Serafini (Team Salomon Agisko) andava a cogliere una grande vittoria in 2h58’24’’ e con un vantaggio di 13’32’’ sulla russa Zha
nha Vokueva (Team Salomon) e di 16’16’’ sulla francese Laureline Gaussens. Per l’italiana una prestazione avvalorata anche dal 27° posto nella classifica generale, su un totale di 850 concorrenti  che hanno portato a termine la distanza di 36 km. Per Silvia Serafini, dopo la già citata London’s Royal Park Ultra e la Marathon du Montcalm, gara del circuito Skyrunner World Series 2012, si tratta della 3° vittoria in campo internazionale e del 5° podio.  
Lo scorso anno vinsero la gara Patrick Bringer in 2h51’21’’ e Celine Lafaye in 3h14’09’’.  

CLASSIFICA MASCHILE

1) Julien Rancon (FRA) 2h31'59''   
2) Dimitris Theodorakakos (GRE) 2h32'31''   
3) Yoan Meudec (FRA) 2h33'13''   
4) Fabien Chartoire (FRA) 02h34'16''   
5) Thibaut Baronian(FRA) 02:37:29''  

CLASSIFICA FEMMINILE
1) SERAFINI SILVIA (ITA) 02h58'24''
2) VOKUEVA ZHAHNA (RUS) 3h11'56''
3) GAUSSENS LAURELINE (FRA) 03h14'40''
4) VALERO ANNE (FRA) 03h17'53''
5) LEMOINE JENNIFER (FRA) 03h24'12''  


Tromsoe: l'Individual Race ha deciso la Coppa del Mondo

Gloriana Pellissier e Manfred Reichegger sul podio finale di Coppa

I fiordi norvegesi hanno decretato i nuovi vincitori della Coppa del Mondo. Sulle nevi di Blatind, a qualche decina di chilometri da Tromso, si è corsa la prova individuale che ha chiuso la stagione della Coppa del Mondo.   

IL PERCORSO DI GARA -
L’Arctic Race disegnata sui pendii che si rispecchiano nei fiordi aveva un dislivello per gli uomini di 1600 metri, mentre per le donne il dislivello positivo era di 1300 metri; per tutti, tre salite e tre discese.  

INDIVIDUAL RACE UOMINI -
Il francese William Bon Mardion, dopo essere rimasto tra le posizioni di rincalzo, sul finire della terza salita ha preso qualche metro di vantaggio sul gruppetto formato da Martin Anthamatten, Manfred Reichegger, Yannik Ecouer, Matteo Eydallin, Damiano Lenzi e Alexis Sevennec. Ma nella discesa finale il francese ha completato il suo capolavoro. Linee estreme che solo lui è in grado di vedere e soprattutto di tenere dall’inizio alla fine. Il vincitore della Coppa del Mondo ha fermato il cronometro a 1:10’41’’. Solo lo svizzero Anthamatten ha tenuto a vista il battistrada, ma sotto il traguardo ha accusato un ritardo di 42 secondi. In terza posizione si è classificato l’azzurro Matteo Eydallin che è riuscito a sorpassare Yannick Ecoeur e Manfred Reichegger nell’ultimo tratto di gara, quasi allo sprint.

LE DONNE -
In campo femminile Laetitia Roux ha dominato la gara con la stessa tranquillità che l’ha contraddistinta per tutta la stagione. Nella prima parte Gloriana Pellissier e Maude Mathis hanno tenuto nel mirino la francese, ma poco prima di metà gara la Roux ha aperto il gas ed è andata a prendersi la coppa di cristallo.
Laetitia Roux ha vinto con il tempo di 1:09’04, mentre la svizzera Maude Mathis e l’azzurra Gloriana Pellissier sono rispettivamente seconda e terza.    

COPPA DEL MONDO, CLASSIFICA FINALE
- In cima al podio c’è Laetitia Roux con 1239 punti. Sul secondo gradino è salita Gloriana Pellissier con 950 punti, mentre Maude Mathis è terza con 915 punti.

Tra gli uomini la battaglia per la prima posizione della classifica di Coppa è stata più combattuta. Bon Mardion con 898 punti è salito sul gradino più alto. Il compagno transalpino Matheo Jacquemoud, secondo, ha un punteggio totale di 823 punti. In terza posizione si è classificato l’azzurro Manfred Reichegger.

Ordine d'arrivo Individuale femminile Tromsoe (Nor):

1 ROUX, Laetitia FRA 01:09:04
2 MATHYS, Maude SVI01:11:56
3 PELLISSIER, Gloriana ITA 01:15:25
4 GEX-FABRY, Emilie SVI 01:16:18
5 FABRE, Valentine FRA 01:17:38
6 NICOLINI, Elena ITA 01:18:16
7 KREUZER, Victoria SVI 01:18:55
8 RICHARD, Mireille SVI 01:19:33
9 MOLLARET, Axelle FRA 01:20:50
10 COMET, Anna SPA 01:22:06
12 COMPAGNONI, Elisa ITA 01:26:25

Ordine d'arrivo Individuale maschile Tromsoe (Nor):

1 BON MARDION, William FRA 01:10:41
2 ANTHAMATTEN, Martin SVI 01:11:23
3 EYDALLIN, Matteo ITA 01:11:37
4 ECOEUR, Yannick SVI 01:11:43
5 REICHEGGER, Manfred ITA 01:11:46
6 SEVENNEC, Alexis FRA 01:12:31
7 GACHET, Xavier FRA 01:12:37
8 FAVRE, Valentin FRA 01:12:51
9 ANTONIOLI, Robert ITA 01:13:08
10 JORNET BURGADA, Kilian SPA 01:13:50
12 BOSCACCI, Michele ITA 01:14:49
14 LANFRANCHI, Pietro ITA 01:14:56
17 GALIZZI, Davide ITA 01:15:33
22 LENZI, Damiano ITA 01:19:30
 


Coppa delle Dolomiti nel segno di Eydallin e Martinelli

Conclusa la 21. edizione: mai in passato una presenza così qualificata

Un altro grande scialpinista, Matteo Eydallin, ha iscritto il proprio nome nel prestigioso albo d'oro di Coppa delle Dolomiti, l'importante circuito che quest'anno si è disputato su cinque prove, incluse in quattro province diverse con un unico comune denominatore: le Dolomiti. Il piemontese di Salice d'Ulzio, alfiere del Centro Sportivo Esercito, ha dunque indossato definitivamente il pettorale rosso Hagöfs-Tata, mentre in campo femminile ha primeggiato per la seconda voltala bormina Francesca Martinelli. 

LE VITTORIE NEL CIRCUITO - Due vittorie schiaccianti per questi fuoriclasse, che hanno dimostrato costanza e soprattutto grandi capacità tecniche e atletiche. Anche perché gli avversari non erano certamente di secondo livello, visto che in campo maschile in seconda piazza ha concluso il valtellinese Lorenzo Holzknecht, seguito da Damiano Lenzi, Nejc Kuhar, Manfred Reichegger, Alessandro Follador e Michele Boscacci, mentre fra le donne dietro alla Martinelli in classifica troviamo Federica Osler, Silvia Rocca, Gloriana Pellissier, Martina Valmassoi, Raffaella Rossi ed Elena Nicolini. Si tratta sicuramente della presenza di campioni più qualificata in assoluto dell'ultra ventennale storia di Coppa delle Dolomiti.

LA COPPA DELLE DOLOMITI 2013 - Un circuito che quest'anno ha festeggiato la ventunesima edizione e che si è disputato su cinque prove: il 20 gennaio in Val Comelico (Pitturina Ski Race), il 17 febbraio in Val Badia (Tour de Sas), il 24 febbraio in Val Rendena (Ski Alp Val Rendena), il 24 marzo in Val Martello (Trofeo Marmotta) per concludersi il 7 aprile al Passo Tonale (Adamello Ski Raid).

LA PREMIAZIONE FINALE - Una manifestazione, coordinata dal segretario generale Alberto Stedile, che si concluderà ufficialmente lunedì 29 aprile 2013 con la premiazione finale, in programma alle ore 19 presso la sala conferenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto (via Garibaldi 33), all'interno del ricco programma del 61° Trento Film Festival. Oltre ai vincitori del circuito la serata prevede la premiazione dei vincitori del concorso fotografico «Entra nella storia di Coppa delle Dolomiti...», il cui termine per la presentazione delle fotografie è fissato per giovedì 18 aprile. Seguirà un buffet sulla terrazza panoramica della sede della Coppa delle Dolomiti in via Dordi, 4 a Trento (a 50 m dal luogo della premiazione), a seguire la possibilità di assistere a una serata del Film Festival della Montagna.

Ecco le classifiche della 21ª Coppa delle Dolomiti:  

CLASSIFICA FEMMINILE:
 1. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) punti 280; 2. Federica Osler (L'Arcobaleno) 236; 3. Silvia Rocca (Alta Valtellina) 210; 4. Gloriana Pellissier (Esercito) 200; 5. Martina Valmassoi (Dolomiti Ski Alp) 186; 6. Raffaella Rossi (Valtartano) 175; 7. Elena Nicolini (Brenta Team) 160; 8. Birgit Stuffer (Gossensass) 134; 9. Laura Besseghini (Sc Sondalo) 130; 10. Elisa Compagnoni (Alta Valtellina) 120; 11. Sylvia Berghammer (Ger) 100; 12. Mireia Mirò (Spa) 100; 13. Laetitia Roux (Fra) 100; 15. Angelika Allmann (Ger) 95; 16. Eaxelle Mollaret (Fra) 80; 17. Manuela Perathoner (Saslong) 74; 18. Esther Demetz (Gadena) 45; 19. Julia Kompatscher (Gossensass) 42; 20. Federica Iachelini (Brenta Team) 40; 20. Anna Moraschetti (Adamello Ski) 40; 20. Marialucia Moraschinelli (Albosaggia) 40; 20. Christine Schleich (Dav Peitting) 40.  

CLASSIFICA MASCHILE:
 1. Matteo Eydallin (Esercito) 380; 2. Lorenzo Holzknecht (Alta Valtellina) 320; 3. Damiano Lenzi (Esercito) 230; 4. Nejc Kuhar (Slovenia) 229; 5. Manfred Reichegger (Esercito) 160; 6. Alessandro Follador (Dolomiti Ski Alp) 142; 7. Michele Boscacci (Albosaggia) 137; 8. Thomas Martini (Brenta Team) 126; 9. Alex Salvadori (Alpin Go Valrendena) 121; 10. Roberto De Simone (Gossensass) 120; 11. Filippo Beccari (Ski Team Fassa) 116; 12. Davide Galizzi (Brenta Team) 100; 12. William Bon Mardion (Francia) 100; 12. Mathèo Jacquemod (Francia) 100; 15. Ivo Zulian (Bogn da Nia) 90; 16. Thomas Trettel (Cauriol) 82; 17. Alex Fasser (Efe) 80; 18. Ivan Antiga (Brenta Team) 74; 19. Hannes Oberfrank (Skialprace) 71; 20. Fabio Bazzana (Valgandino) 69; 21. Paul Innerhofer (Skialprace) 57; 22. Johannes Walder (Austria) 55; 22. Denis Trento (Esercito) 55; 24. Marco Facchinelli (Bogn da Nia) 54; 25. Christian Eder (Skialprace) 51; 26. Xavier Gachet (Francia) 50; 26. Alexis Sevennec (Francia) 50; 28. Gil Pintarelli (Triathlon Trentino) 49; 29. Mattia Lampis (Ski alp Val di Sole) 48; 30 Heli Eichholzer (Austria) 47.


La famiglia Dapit si porta a casa l'Elba Trail

Vittorie meritate di Fulvio e della moglie Stephanie Jimenez

Il francese Guillaume Peretti (AC Corte) ci ha provato per ben due volte. Forte della consapevolezza di essere tecnicamente molto dotato in discesa, non ha però fatto i conti con il fuoriclasse Fulvio Dapit (Team Crazy), esperienza da vendere, anche lui ottimo discesista, ma con una marcia decisamente superiore in salita. Peretti ha tentato l’allungo proprio in due discese, lasciando inizialmente quasi incredulo Dapit. Sull’ultima salita, però, l’italiano è partito, imprimendo un ritmo insostenibile per Peretti. Per Fulvio Dapit, grande vittoria con il tempo finale di 6h07.21 e un vantaggio di 9’ proprio su Guillaume Peretti e di 28’ su Sergio Vallosio (Team Salomon Agisko). Ottime le prestazioni di Michael Dola (Courmayeur Trailers), quarto e Alessandro Galizzi (Atletica Isola d’Elba), quinto.

JIMENEZ SU TUTTE -
Tra le donne, dominio assoluto di casa Dapit con la vittoria della moglie Stephanie Jimenez (Team Salomon Agisko) in 7h21’45’’ che porta a casa anche il nono tempo assoluto. Dietro di lei, il vuoto. Maria Catena Pizzino (Pavanello), seconda classificata, accusa un ritardo di 1h17’, Francesca Mai (I Muscoli del Lario) di oltre un'ora e mezza.

ORMAI UNA GRANDE CLASSICA - 
I primi caldi di stagione e i 57 km del percorso hanno messo a dura prova i 265 atleti che hanno preso il via. Al termine della gara, infatti, si contano 188 atleti giunti al traguardo e 110 ritiratisi. Festeggiano quindi gli organizzatori dell’atletica Isola d’Elba che come ogni anno hanno saputo coinvolgere la quasi totalità degli abitanti di Marciana Marina (Li) offrendo a tutti gli atleti un’ospitalità di altissimo livello.

TOP 5 MASCHILE
1 DAPIT FULVIO (TEAM CRAZY) 6h07'21
2 PERETTI GUILLAUME (AC CORTE) 6h16.25
3 VALLOSIO SERGIO (TEAM SALOMON AGISKO) 6h25.12
4 DOLA MICHAEL (COURMAYEUR TRAILERS) 6h49.23
5 GALIZZI ALESSANDRO (ATLETICA ISOLA D'ELBA) 7h0013

TOP 5 FEMMINILE
1 JIMENEZ STEPHANIE (TEAM SALOMON AGISKO) 7h21.45
2 PIZZINO CATENA (A.S.D. PAVANELLO) 8h38.41
3 MAI FRANCESCA (I MUSCOLI DEL LARIO) 8h53.54
4 CARLINI ALESSANDRA (TEAM SALOMON AGISKO) 9h29.14
5 GUALCO FRANCESCA (MARATONETI DEL TIGULLIO) 9h35.21              


Lake Sonoma, brilla nuovamente la stella Canaday

Ennesima vittoria con record, c’è gia' chi sogna la sfida con Kilian

L’americano Sage Canaday (Team Scott), classe 1986, è senz’ombra di dubbio la grande rivelazione dell’ultra running di questo inizio di stagione. Lo scorso anno aveva incominciato ad attirare l’attenzione dei media con il secondo posto alla UROC, dietro a Max King. Da inizio anno la sua corsa alle vittorie e record sembra inarrestabile. A gennaio ha vinto negli Stati Uniti la Bandera 100 km, rifilando 40’ a Dave MacKey e stabilendo il nuovo record della corsa. A marzo nuova vittoria e nuovo record della gara alla Tarawera 100 km. A farne le spese, il connazionale Timothy Olson, distaccato di 3’.

IL TERZO RECORD STAGIONALE - Sabato, infine, terza vittoria e terzo record stagionale alla Lake Sonoma 50 miglia. Alle sue spalle, il neo acquisto di casa Salomon, Cameron Clayton (Team Salomon) e il campione del mondo di corsa in montagna Max King (Montrail). In questo caso, Canaday ha messo in evidenza anche la sua maturità tattica lasciando sfogare i suoi due connazionali per quasi tutta la gara. A 8 miglia dall’arrivo li ha prima raggiunti e poi inesorabilmente distaccati, andando a tagliare il traguardo con un fantastico 6h14’55’’, nuovo record del percorso strappato a Dakota Jones che lo scorso anno vinse in 6h17’27’’. Clayton, secondo classificato, ha accusato un distacco di 11’30’’, King di 19’, a dimostrazione dell’assoluta superiorità di Canaday.

E ADESSO VIENE IL BELLO -
E adesso, tutti gli appassionati dell’ultra running attendono con ansia la sfida stellare della Transvulcania, prima tappa delle Skyrunner® World Series 2013, in programma l’11 maggio,  dove Canaday se la vedrà con quasi tutti i migliori al mondo, in primis lo spagnolo Kilian Jornet. Vittoria con record anche per la vincitrice femminile Cassie Scallon (Salomon) in 7h47.42. 

TOP TEN UOMINI

Sage Canaday (Scott)  6h14.55
Cameron Clayton (Salomon) 6h26.24
Max King (Montrail)  6h33.57
Jorge Maravilla (Salomon) 6h39.05
Dave Mackey (Hoka One One) 6h40.46
Chris Vargo 6h40.51
Joe Uhan (Pearl Izumi) 6h41.10
Galen Burrell 6h42.09
Ryan Ghelfi 6h46.13
Nick Clark (Pearl Izumi) 6h53.10

TOP 5 DONNE

Cassie Scallon (Salomon) 7h47.42 
Joelle Vaught (Montrail) 8h02.39 
Amy Sproston (Montrail) 8h04.11 
Rory Bosio (The North Face) 8h08.37 
Meghan Arbogast (Scott) 8h15.58 


Pizolada delle Dolomiti, evento ben riuscito

Ecco il comunicato stampa ufficiale della manifestazione

Grande successo per la 37° edizione della Pizolada delle Dolomiti, andata in scena oggi, domenica 14 aprile, al Passo San Pellegrino in una bella giornata primaverile nella magica cornice offerta dalle vette innevate della Val di Fassa. La decana dello scialpinismo italiano, organizzata e promossa dall’Unione Sportiva Monti Pallidi in collaborazione con il CAI SAT e il Comitato Fassa Eventi, come sempre ha attirato l’interesse degli appassionati dello sci alpinismo che si sono dati appuntamento sulle nevi del Passo San Pellegrino per questo grande appuntamento di fine stagione. Sono stati 216 complessivamente i concorrenti che hanno preso il via puntuali alle ore 8.15 dall’area di partenza e arrivo allestita presso la funivia del Col Margherita, suddivisi in tre batterie. Ad aprire le danze ci ha  pensato la categoria agonisti con i professionisti delle pelli di foca, seguiti dai giovani campioni della categoria cadetti e junior e poi dal gruppo degli escursionisti che con la loro passione per lo sci e la montagna rappresentano come sempre l’anima della Pizolada.  

FOLLADOR E SCOLA SUGLI SCUDI -
Tanti i campioni al via della gara, tra cui 12 atleti della nazionale catalana. Gara avvincente e combattuta tra gli uomini senior dove a spuntarla è stato Alessandro Follador (Dolomiti Ski-Alp), che dopo il secondo posto del 2012 ha conquistato meritatamente la vittoria. Follador ha preceduto nell’ordine Thomas Martini (Brenta Team) e Filippo Beccari (Ski Team Fassa).   «Io e Martini abbiamo fatto subito gara a parte fin dalle battute iniziali» dice Follador. «È stato un bel testa a testa fino alla fine. La gara è stata molto bella e valida tecnicamente. Sono molto contento per questo risultato che mi da fiducia e morale anche  in vista del prossimo importante appuntamento che sarà il Trofeo Mezzalama». In campo femminile dove era regolarmente iscritta anche la fortissima spagnola Mireia Mirò Varela - che non ha però preso il via - la vittoria è andata alla padrona di casa Nadia Scola (Ski Team Fassa) di Moena che ha bissato il successo del 2012. «Sono  molto contenta - dice la Scola portata sul palco in trionfo da tutto il suo team Bela Ladinia - è stata una gara bellissima, mi è piaciuta in particolare la seconda salita, lo spettacolare passaggio nel canalino e poi l’ultima discesa inoltre oggi la neve era bellissima».  

SQUADRA CATALANA 'SPECIAL GUEST ' -
Tra i giovani, nella categoria junior (1993-95) vittoria del catalano Oriol Cardona Coll tra i cadetti (1996-98) di Gabriele Leonardi (Brenta Team) e tra le junior donne di Marta Scalet (G.S. Pavione ASD). «Per noi era la prima volta qui al Passo San Pellegrino e sono certo che torneremo  perché ci siamo trovati davvero molto bene» dice il tecnico spagnolo Johan Cardona. «L’organizzazione della gara è stata ottima, il percorso è tecnicamente molto valido, in particolare la seconda parte, e il livello degli atleti è alto. In squadra abbiamo molti giovani che oggi qui hanno saputo». Squadra Catalana che ha ricevuto un riconoscimento speciale per la sua partecipazione in forza dal Sindaco di Moena Riccardo Franceschetti, che è anche il Presidente del comitato organizzatore della Pizolada.  Tra i Master (dal 1967 e precedenti) vittoria dell’inossidabile Omar Oprandi (Brenta Team) già vincitore nel 1996 e 1997 della classifica assoluta della Pizolada. Tra le donne master vittoria di Monica Sartogo (Sci CAI Schio).

FESTA FINALE E RINGRAZIAMENTI - Dopo le premiazioni, spazio per il pasta party e la festa del dopogara con la lotteria per tutti e il premio speciale del 'Trofeo Riccardo Bazzocco' riservato al concorrente agonista più giovane classificato che è andato alla spagnola Marta Garcia Farres classe 1992. Un bellissimo orologio altimetrico Suunto Vector è andato invece gli escursionisti  Florian Daniela  e  al giovanissimo Marco Bonvecchio, classe 1998, autori del tempo ideale di percorrenza del percorso escursionistico, rispettivamente 1.59’.15” e 1.41’15”.  Il ringraziamento dell'organizzazione è andato agli sponsor, capeggiati da Scarpa e Sportful (che ha impreziosito il pacco gara con un capo della linea Second Skin De Luxe), senza i quali non sarebbe stato possibile organizzare l’evento e poi a tutti i volontari con in prima fila il Soccorso Alpino, la Scuola Alpina Polizia di Stato di Moena e l'Associazione degli Alpini. «Siamo molto soddisfatti, abbiamo messo in piedi una grande macchina organizzativa - dice il vice Presidente del comitato organizzatore Gianbattista Zanoner -. C’è stata una buona partecipazione, e la gara è ben riuscita sotto tutti i punti di vista però siamo anche consapevoli che per crescere bisogna migliore ancora e siamo pronti a lavorare in questa direzione».  Al parterre d’arrivo c’è stato anche un ospite d’eccezione il ciclista britannico del team Sky Bradley Wiggins, vincitore dell’ultimo Tour de France, che di passaggio al Passo San Pellegrino, ha fatto una sosta all’ombra del Col Margherita prima di proseguire in direzione Tre Cime di Lavaredo, in ricognizione sulle strade delle Dolomiti.

LE CLASSIFICHE UFFICIALI NEL DATABASE GARE DI SKI-ALPER


Colmen Trail 2013 a Morbegno, la cronaca

Vincono Stefano Butti e Stephanie Frigerie

Una spettacolare domenica di primavera ha salutato la prima edizione del Colmen Trail, la gara podistica griffata Team Valtellina, disegnata sulle pendici della "Montagna Magica" che domina Morbegno. 187 i trailer che hanno risposto presente all'invito del presidente Vitale Tacchini e del suo staff che, per l'occasione, è riuscito a creare un'importante sinergia con diversi gruppi del territorio; in primis l'associazione Colmen. Obiettivo comune valorizzare e fare conoscere  il potenziale escursionistico della Bassa Valtellina.

Visti i responsi unanimi e la bellissima giornata di sole, che dire se non “Missione Compiuta”!!    

LA CRONACA DI GARA:
  Al passaggio di  Santa Croce Stefano Butti guidava il gruppo di testa composto da Giovanni Tacchini e Francesco Della Torre. Al femminile un terzetto al comando con la transalpina Stephanie Frigerie a dettare il passo alla compagna di club Sara Asparini e alla lecchese Debora Benedetti. 

I saliscendi che portano al primo punto ristoro, posto all'interno della comunità "la Centralina", ha visto dei primi cambiamenti con il locale Francesco Della Torre che ha dato il cambio a Butti e Tacchini. Nella prova in rosa Frigerie manteneva il comando davanti alla lecchese Chiara Gianola e alla talamonese Elisa Sortini. Come al solito, la discesa ha rimescolato le carte in tavola. Sul ripido ciottolato di Campovico, dopo circa 35' di gara, i ragazzi di casa "c'hanno provato" portando al comando l'esperto Dario Songini, capitan Giovanni Tacchini, il giovane Marco Leoni e il trailer Saverio Monti.      

Biancoazzurri davanti anche al femminile:  sempre Frigerie davanti alle compagne di team Sortini - Asparini e alla portacolori del Team la Sportiva Chiara Gianola.   A Paniga, dove il sentiero è tornato a salire verso l'abitato di Desco, un quartetto ha tentato la fuga distanziando di 20" il resto della ciurma. Giovanni Tacchini, Stefano Butti, Francesco Della Torre e Andrea Calcinati i nomi dei fuggitivi... Nessun cambiamento nella graduatoria in rosa con il terzetto Frigerie, Sortini, Asparini.  Spettacolo allo stato puro sui sentieri tirati a nuovo della Colmen: il traversone con ferrata e la selettiva ascesa verso la vetta hanno regalato splendidi scorci di Valtellina a tutti i concorrenti. E se nelle retrovie qualcuno ne ha approfittato per scattarsi pure qualche foto, davanti i ritmi sono sempre rimasti sostenuti con il terzetto Tacchini, Butti, Calcinati che in 1h20' erano già all'abitato di Dazio.       

Al passaggio al GPM della gara, la transalpina Frigerie ha confermato una leadership mai in discussione. Alle sue spalle bel rientro di Monia Acquistapace transitata in seconda posizione davanti ad Elisa Sortini.  Al traguardo di Morbegno, come da pronostico arrivo in solitaria per la stella dell'Osa Valmadrera Stefano Butti. Alle spalle dello skyrunner della scuderia Crazy Idea  crono di 1h50'18" e successo di giornata sui biancoazzurri Andrea Calcinati - 1h51'59"-  e bronzo sulle spalle di Giovanni Tacchini - 1h53'01"-. A seguire troviamo Saverio Monti e Francesco Della Torre. 

Grande prova quella della transalpina Frigerie che dopo avere controllato le avversarie ha innestato il turbo vincendo in 2h23'57". Sul podio con lei Monia Acquistapace dello Sport Race - 2h24'50"- ed Elisa Sortini del Team Valtellina 2h26'53".    


Fornoni e Bertasa, vittoria e record al Gorrei

Gli atleti hanno avuto nel caldo un nemico in piu'

Gli oltre 300 concorrenti del Trail del Gorrei di 46 km, questa mattina hanno dovuto affrontare, oltre le difficoltà del percorso, anche il primo vero caldo di stagione. Un continuo sali e scendi lungo i boschi dell’entroterra di Ovada, in provincia di Alessandria, che non ha mai dato tregua agli atleti e un tracciato che ha offerto non pochi scorci panoramici sull’arco alpino ancora ben innevato. Partenza, come da tradizione, dal piccolo abitato di Moretti di Ponzone poco prima delle 9:00. Nella gara maschile, come da pronostici, Daniele Fornoni (Team Tecnica) ha da subito preso il comando della corsa, in compagnia di Filippo Canetta (Team Salomon Agisko), seguiti da un ottimo Fabio Pozza (Cuore da Sportivo). Anche in campo femminile, pronostici rispettati con Cinzia Bertasa (Team Tecnica) che ha condotto dall’inizio alla fine. Un unico colpo di scena, sempre per le prime posizioni, quando Marco Zarantonello ha raggiunto Fabio Pozza a pochi km dall’arrivo ma con quest’ultimo che rilancia l’andatura arrivando poi al traguardo con un vantaggio di 1’18’’ e un terzo posto assoluto. Vince quindi la prova Daniele Fornoni con il tempo finale di 4h24’28’’, ottenendo così anche il nuovo record del percorso, davanti a Filippo Canetta in 4h37’42’’. Per Fornoni, l’ennesima vittoria in carriera. Il piemontese, ha mostrato al numeroso pubblico sul percorso il suo usuale gesto tecnico al limite della perfezione. Osservarlo, semplicemente un piacere. Tra le donne, il tempo della vincitrice Cinzia Bertasa è di 5h10’46’’, anche lei con il nuovo record della corsa, e precede Stefania Albanese (Star) di 19’ e Simona Morbelli (Team Salomon Agisko) di 42’. Organizzazione impeccabile a cura dell’associazione AcquiRunners con percorso ottimamente segnalato, ristori abbondanti e atleti visibilmente soddisfatti durante il pranzo conclusivo. 

CLASSIFICA MASCHILE
1 FORNONI DANIELE (TEAM TECNICA ITALIA) 4h24'28''
2 CANETTA FILIPPO (TEAM SALOMON AGISKO) 4h37'42''
3 POZZA FABIO (CUORE DA SPORTIVO) 4h52'58'' 
4 ZARANTONELLO MARCO (TEAM SALOMON AGISKO) 4h54'16''
5 RAVARINO GIOVANNI (SAI FRECCE BIANCHE) 5h00'37''

CLASSIFICA FEMMINILE
1 BERTASA CINZIA (IZ SKYRACING TEAM TECNICA) 5h10'46''
2 ALBANESE STEFANIA (S.T.A.R. ASD) 5h29'25''
3 MORBELLI SIMONA (TEAM SALOMON AGISKO - GLI ORSI) 5h52'29''
4 BELLOTTO CECILIA (I RUN FOR FIND THE CURE) 5h58'43'' 
5 IMAZIO MARISA (ASD TRAIL RUNNING) 6h05'01''    


Scialpinista muore cadendo in un crepaccio sul Rosa

La vittima e i suoi due amici si stavano allenando per il Trofeo Mezzalama

Uno scialpinista è morto nel primo pomeriggio di ieri mentre  sul ghiacciaio del Lys, nella zona del Monte Rosa, nei pressi del Colle Vincent, sotto la statua del Cristo delle Vette.
Il corpo è stato recuperato dal soccorso alpino e dalla guardia di finanza di Cervinia. Non si conoscono ancora le generalità della vittima, ma è uno svizzero di 31 anni.
L'incidente è avvenuto verso le 13.30 mentre lo scialpinista stava attraversando un ponte di neve su un crepaccio, che ha ceduto. L'uomo è precipitato per alcune decine di metri, ed è rimasto sepolto sotto la neve e il ghiaccio.
La vittima era in compagnia di due connazionali. I tre si stavano allenando in vista del prossimo Trofeo Mezzalama.    


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