Nico Valsesia, impresa alla Genova-Monte Bianco

Il precedente record abbassato di 2h23’

Prima di raccontare la prestazione di Nico Valsesia, cerchiamo di mettere ordine nel discorso record, analizzando chi lo deteneva e i principali dati relativi al percorso.

LA SFIDA - Sostanzialmente il record Genova-Monte Bianco, è un concetto molto semplice ideato ventisei anni fa da Marino Giacometti, l’attuale presidente della International Skyrunning Federation (ISF). Nella sua logicità, contempla il tempo di percorrenza dal punto più basso a quello più alto della Comunità Europea. In sostanza, dai 0 metri del mare ai 4.810 m della vetta del Monte Bianco. La logica dice che il percorso più corto per portare a termine l’impresa sia da Genova per poi arrivare in cima a sua maestà dalla via normale italiana, quella che passa dal rifugio Gonnella. L’intero percorso prevede uno sviluppo complessivo di circa 320 km e un dislivello positivo di 5.500 metri. Per la parte in bici, è prevista una prima salita al Passo del Turchino (532 m) e poi la lunga salita attraverso tutta la Valle d’Aosta che porta dai 345 m di Pont Saint-Martin ai 1.224 m di Courmayeur. Da questo punto in poi, in circa 12 km di strada, il percorso sale fino ai 1.959 m del Lago Combal. E' proprio da qui che si attacca a piedi la salita alla vetta passando per il ghiacciaio del Miage, rifugio Gonnella (3.071 m), ghiacciaio del Dòme, colle di Bionassay e, infine, unendosi alla via normale francese, Capanna Vallot (4.362 m) e vetta del Monte Bianco (4.810 m).

I PRECEDENTI - Nel 1997 lo stesso Marino Giacometti percorse l’intero tratto in 23h00’ stabilendo di fatto il primo record del percorso. Nel 2008, Andrea Daprai scese a 18h58’ ma il suo record fu classificato nella categoria Team. Una suddivisione dei record che ha generato negli ultimi anni alcune incomprensioni. Ed è proprio per questo motivo che il vero obbiettivo di Nico Valsesia era quello di scendre sotto le 18h58’ di Daprai, in modalità individuale, per mettere un punto definitivo sulla questione record Genova-Monte Bianco. Facile pensarlo, meno attuarlo in pratica.

LA PRESTAZIONE - Il curriculum sportivo di Nico Valsesia, con innumerevoli partecipazioni alla famosa RAAM in America, e altre avventure estreme in giro per il Mondo, lo dava sicuramente come possibile protagonista nella parte in bici. Non vi erano neanche particolari dubbi sulla sua tenuta sulla distanza nella parte a piedi, avendo ottenuto negli ultimi anni risultati di rilievo nelle corse a piedi, appunto di lunga distanza. L’incognita era quindi costituita principalmente dalla parte alpinistica e dalla quota, anche se lo stesso Nico aveva già stabilito un record di ascesa sull' Aconcagua (9.962 m). Il lavoro specifico degli ultimi mesi e un supporto rassicurante come quello fornito da Denis Trento, hanno invece dato il suo frutto. Nico Valsesia è arrivato al Lago Combal dopo poco più di 10 ore. A detta del suo team ci è arrivato in ottime condizioni, sia fisiche che di motivazione. Superato indenne il ripido tratto che porta dai 1.659 m di La Visaille ai 1.959 del Lago Combal, si è preso meno di mezz’ora di sosta per una messa a punto generale. Poi la partenza nella notte stellata della Val Veny in compagnia di Denis Trento. Aveva quindi da gestire più di nove ore sul record di Daprai, un margine rassicurante al netto però di eventuali problematiche relative alla quota. E’ salito in vetta in poco più di 6 ore effettive, andando a prendersi un fantastico record con il tempo finale di 16h35’.

UN RECORD DESTINATO A DURARE – In una prova come la Genova-Monte Bianco, la parte in bici assume senz’altro un ruolo strategico. Percorrere gli oltre 300 km che separano Genova dal Lago Combal, a una media superiore ai 30 km/h, non è un tipo di prestazione che si può improvvisare. Serve avere una buona attitudine di base e la voglia di prepararsi nelle lunghe distanze nel corso degli anni. Di Nico, tutti ricordano gli aneddoti sulla sua preparazione alla RAAM, come quando partiva per un semplice allenamento dalla sua Val di Susa per arrivare a Gibilterra, incurante dell'incredulità degli amici. La componente bici, in particolare quella di ultra distanza, fa ormai parte del suo corpo e della sua mente. Ha poi costruito la parte alpinistica con determinazione, impegno e voglia di esplorare qualcosa di nuovo. Infine, ma anche questo è un merito, la scelta del compagno per la sicurezza nella parte alta del percorso. Con Denis Trento, Nico si è potuto concentrare unicamente sulla prestazione, consapevole di avere un compagno serio, competente e, ovviamente, incredibilmente dotato. Un record che appartiene tanto a Nico quanto al suo ormai super collaudato staff composto principalmente da amici di lunga data disposti a seguirlo nelle sue imprese in giro per il mondo. A questo punto, ci si incomincia già a domandare quale sarà la prossima.

Il nuovo tempo di 16h32’ è quindi li a disposizione per chiunque abbia voglia di cimentarsi in qualcosa di serio.  


I ragazzi dello skialp sul trono di Re Stelvio

Al Mapei Day 2013 Damiano Lenzi e Michele Boscacci davanti a tutti

Nella gara clou dell'annuale Mapei Day all passo dello Stelvio, la classicissima scalata ciclistica, i ragazzi terribili dello scialpinismo hanno monopolizzato la zona alta della classifica.

DAMIANO LENZI SCALATORE -
L'ha vinta a braccia alzate Damiano Lenzi, e non è certo una sorpresa: grandissima cilindrata, potenza, e pedalare gli è sempre piaciuto.  1h 04' 57” il tempo impiegato dal Lence per coprire i 21.097 metri con 1550 metri positivi di dislivello. 

MICHELE BOSCACCI SORPRESO -
Un po' più sorprendente è il secondo posto di Michele Boscacci, che in genere preferisce la mountain bike. Ma forse il più sorpreso è lui stesso, come dichiara su Facebook...solo 30” da Lenzi, e che abbia un grande motore non lo scopriamo oggi!

LORENZO HOLZKNECHT CORREVA IN CASA
- E a completare la rappresentanza di skialper troviamo anche Lorenzo Holzknecht in quinta posizione ad un altro minuto e 10 secondi, di casa sui tornanti dello Stelvio ma sulle due ruote da pochi anni, e da meno ancora sulla superleggera.

Al Mapei Day 2013 hanno partecipato circa 3000 iscritti, distribuiti tra i tanti cicloturisti e gli agonisti in skiroll e in bicicletta, più i runner della mezza maratona. Ma oltre mille persone in più hanno percorso fin dall'alba e con i mezzi più vari i tornanti chiusi al traffico per l'occasione, affrontando la classicissima Cima Coppi storica del Giro d'Italia. Ecco qui sotto i migliori tempi per disciplina, per gli abituali confronti tra i diversi mezzi di trasporto.

PODI E TEMPI PER SPECIALITA'

Re Stelvio ciclistica maschile

1. Damiano Lenzi (Rampikossola) – 1.04'57''53

2. Michele Boscacci (Cicli Franzi) – 1.05'28''81

3. Mauro Galbignani (Aurora 98) – 1.05'34''51


Re Stelvio ciclistica femminile

1. Marina Ilmer (Gobbi) – 1.18'48''94

2. Valentina Mabritto (Caam Corse) – 1.22'38''91

3. Claudia Wegmann (S. Genesien) - 1.23'12''78  

Skiroll maschile

1. Simone Paredi (CS Esercito) – 1.21'53''48

2. Francesco Rossi (Pol Valmalenco) – 1.22'32''03

3. Sergio Bonaldi (individuale) – 1.24'17''62

Skiroll femminile

1. Natalya Zernova (Russia) – 1.46'14''15

2. Natascia Leonardi Cortesi (Svizzera) – 1.57'54''50

3. Urszula Letocha (Polonia) – 1.59'39''41

Mezza maratona maschile

1. Massimiliano Zanaboni (Valli bergamasche) – 1.40'07''83

2. Michele Belluschi (Daini Carate) – 1.42'01''18

3. Robin Trapletti (Lbm Sport) – 1.46'39''27

Mezza maratona femminile

1. Ivana Iozzia (Corradini Rubiera) – 1.51'28''00

2. Monica Carlin (GS Valsugana) – 2.02'58''46

3. Ana Nanu (GS Gabbi) – 2.05'46''11


Ice Trail Tarentaise, vincono Kilian e Forsberg

Sul podio l'azzurra Francesca Canepa

Pronostici rispettati a Val d'Isère per l'Ice Trail Tarentaise. Nella gara di 65 km e 5000 m D+ , inserita nel calendario delle World Series, vittoria di Kilian Jornet: il catalano ha chiuso con il tempo di 7h 35' 32", davanti al francese Francois D'Haene, vincitore dell'ultimo UTMB al traguardo in 7h 40' 13", e al giovane tedesco Philipp Reiter in 8h 12' 3". Quarto l'azzurro Fulvio Dapit in 8h 23' 43", quinto il francese Nicolas Pianet in 8h 36' 03. Nella gara 'rosa' a segno la svedese Emelie Forsberg in 9h 11' 11" davanti alla francese Christel Dewalle in 10h 08' 58, con terza Francesca Canepa in 10h 31' 59". Quarta la neozelandese Anna Frost, poi nell'ordine, le francesi Helene Michaux e Gaële Giot, con settima l'azzurra Alessandra Perona. Nell'Altispeed (30.22km / 2240m+) a segno Alexis Traub e Beth Cardelli.


Il giorno dei record verticali

Oltre le previsioni le gare di Bernard Dematteis e Valentina Belotti

La gara dei record e i suoi migliori interpreti hanno confermato le aspettative della vigilia.   
Bernard Dematteis e Valentina Belotti hanno vinto il tricolore Fidal 2013 di specialità migliorando i loro primati, che erano i migliori al mondo su tracciato omologato, con performance che hanno dell’incredibile. Il campione europeo di corsa in montagna ha abbassato  di 33” il proprio tempo fermando il cronometro in 30’27”.
Per l’alfiere dell’Atletica Valle Varaita un’altra grandissima soddisfazione a soli sette giorni dal titolo continentale conquistato in Bulgaria. Strepitosa anche Valentina Belotti,  la stella del Runner Team ‘99 di Volpiano capace di tornare a stravincere questa gara e chiudere con in 37’42” (suo precedente record 30’55”).   

I PODI ASSOLUTI - Sui 3298m di sviluppo del sentiero che dalla quota di 352 metri di Madonna di Loreto porta  ai 1352 del traguardo di Lagünc si sono confrontati 178 corridori tesserati per la federazione italiana di atletica leggera. Sul podio assoluto femminile anche Samantha Galassi – 39’58”- della Recastello Radici, ed Elisa Desco - 40’48”- dell’Atletica Alta Valtellina che, nell’ordine, hanno messo in fila la forestale Antonella Confortola – 40’52”- e la nazionale romena Denisa Dragomira - 42’10”-. Al maschile prestazioni da podio per il sei volte iridato della corsa in montagna Marco De Gasperi -32’41”- e Martin Dematteis -32’49”-. Grandi prestazioni anche per Emanuele Manzi della Forestale – 4° in 33’34”- e per il britannico Robbie Simpson – 5° in 33’57”-.      

I TITOLI DI CATEGORIA - 
Oltre a vincitori assoluti Bernard Dematteis e Valentina Belotti, hanno vestito la maglia tricolore vertical 2013: Dario Martocchi (Mera Athletic), Enzo Vanotti (As Lanzada), Massimo Forcoz (Pont San Martin), Sara Lanshour (Valgerola), Debora Cardone (Casa del Cammino) e Daniela Bonaiti (Marathon Almenno).       In palio anche il primato del neonato SCOTT Vertical Circuit che vedeva la gara chiavennasca gemellata con Vertical del Cornizzolo (Lc) e Orobie Vertical (Bg). In base ai riscontri cronometrici delle tre prove a spuntarla sono stati il piemontese Marco Moletto e la toscana Samantha Galassi.    

LA VOCE DEI VINCITORI - «Meglio di così non poteva proprio andare – ha commentato a caldo euforico Bernard Dematteis -. Sabato scorso vincendo il campionato europeo pensavo di avere coronato un sogno a livello sportivo e professionale…. Ora però il sogno continua. Sono felicissimo per il successo e per il nuovo record. Lo dedico alla mia squadra, alla mia famiglia, a Nicola Del Curto e alla gente di Chiavenna che sin dalla prima volta mi ha accolto come fossi uno di loro».   

Sulla stessa linea anche Valentina Belotti, che con questo percorso ha sempre avuto un feeling particolare: «Sapevo di stare bene, ma non avrei mai creduto di abbassare così tanto il mio precedente primato. Sono ovviamente soddisfatta per come è andata e per l’accoglienza riservatami. A chi la dedico? Al mio allenatore Renato Gotti».   

ORGANIZZATORI SODDISFATTI -
Commenti positivi anche a livello organizzativo con il Mera Athletic del presidente Gino Valentini che, ancora una volta, ha riscosso il pieno di consensi: «Viste le numerose concomitanze siamo contenti dei numeri raggiunti, ma soprattutto del livello degli atleti in gara – sono state le impressioni a caldo del responsabile del comitato organizzatore Nicola Del Curto -. Questi ragazzi sono fantastici, come fantastici sono tutti quelli che ogni anno vengono a Chiavenna per misurarsi su questo impegnativo tracciato. Il mio sogno portare sempre più gente, atleti e pubblico, su questo percorso».     


Roncon Vertical Kilometer 2013 a Daniele Cappelletti

Il VK in Val Rendena cresce in qualità

Circa 50 partenti hanno affrontato i 1000 metri su 2900 metri di sviluppo da Bondon de Sot 1215  al Cimon 2215.
Prima parte su sentiero nel bosco e poi straight-up su prato.  

LA GARA - In una giornata calda il giusto per i muscoli degli scalatori, Daniele Cappelletti ha vinto in 36' 35", seguito a 24" da Nicola Pedergnana e a 1' 06" da Cristian Badini. I primI sei classificati sono rimasti sotto il tempo di riferimento stabilito nella prima edizione del 2012 da Martino Cattaneo, quest'anno ottavo.  

Tra le donne successo di Susanna Neri in 46' 20", seguita da Anna Zambanini in 48' 13" e da Paola Massei (55' 50").  


Val Gardena, la rivincita di Wangari

Nella Mountain Run vittoria del kenyota gia' terzo l'anno scorso

Terzo l'anno scorso, quando vinse il connazionale Kosgei, primo nel 2013. Ecco la parabola del kenyota Francis Muigai Wangari che oggi ha vinto la seconda edizione della Valgardena Mountain Run, con partenza da Ortisei (Bz) e arrivo al Seceda, dopo circa 14,5 km e 1280 metri di dislivello. La gara gardenese ha visto al via anche il forte neozelandese Joanthan Wyatt, già campione del mondo di corsa in montagne che non ha bissato il secondo posto dell'edizione 2012, arrivando terzo. Al secondo posto Gerd Frick. Tra le donne sucesso della forestale Renate Rungger davanti alla kenyota Njeri Veronicah Maina e a Edeltraud Thaler.

Nella classifica di skialper le calssifiche ufficiali. 


Tre Rifugi Val Pellice Trail: ancora Paolo Bert

Vittoria e record femminile per Helen Bonsor

Paolo Bert vince ancora. Sul percorso di 54, 2 chilometri per 3818 metri positivi impiega 6h 11' 09", staccando di oltre 30' Claudio Garnier (6h 41' 54"). Al terzo posto Massimo De Petris in 6h 52' 53".

Gara più equilibrata tra le donne. Helen Bonsor vince e stabilisce il nuovo miglior tempo femminile con 7h 13' 38". A 13' giunge Raffaella Miravalle, ad altri 5' Daniela Bonnet dopo il duello finale in discesa.  

TRAIL DEGLI ALPEGGI - Sul percorso di 33,6 chilometri per 2205 metri positivi del Trail degli Alpeggi  vince Danilo Lantermino davanti a Paolino Rinaldi e a Fabio Bonetto. Tra le donne Raffaella Canonico precede Jenni Garda e Samanta Odino.  

Il Trail di 54 km ha assegnato ai finisher 2 punti qualificanti per The North Face Ultra Trail du Mont Blanc.
La partenza è stata posticipata per il maltempo e la gara è comunque partita sotto la pioggia, ma poi ha proseguito regolarmente fino all'arrivo dei primi concorrenti attorno alle 14.  


Bernard Dematteis vittoria con record a Chiavenna

Valentina Belotti record femminile sul tracciato omologato Fidal

Il tracciato dei record si conferma tale, ma poi ci vuole quello che fa il record!

IL RECORD DEL MONDO -
Ci ha pensato Bernard De Matteis questa mattina, salendo il Vertical Km Chiavenna-Lagunc in 30' 29", record del mondo sui 1000m+ ( senza bastoncini, percorso omologato Fidal, sviluppo 3300 metri). Secondo tempo per l'intramontabile Marco De Gasperi in 32' 41", terzo per Martin Dematteis in 32' 49", quarto per Emanuele Manzi in 33' 34".

LE DONNE -
Ha vinto Valentina Belotti in un grandissimo 37' 42", record anche per lei. Samantha Galassi seconda in 39' 58", Elisa Desco terza in 40' 52", Antonella Confortola quarta in 40' 58".


Gran Trail Courmayeur a Franco Colle'

Giuliano Cavallo e Severine Gaillard vincono sui 50 km

Bellissima giornata di sole sul Gran Trail Courmayeur. Erano previsti due percorsi: il corto di 50km x 2800m+, che si fermava a Courmayeur dopo aver completato il periplo della Val Veny fino al rifugio Elisabetta. E per il percorso lungo 80km x 4500m+ si proseguiva in Val Ferret toccando i rifugi Bertone e Bonatti.  

50 CHILOMETRI - Ha vinto la 50K Giuliano Cavallo in 5h 30' 26", precedendo Fulvio Chilo di 1' 14". Al terzo posto Davide Cheraz dopo altri 20'.  Tra le donne ha vinto Cinzia Bertasa (7h 14' 55'') davanti a Severine Gaillard in 8h 19' 33", davanti a Gessica Giusto (9h 24' 25").  

80 CHILOMETRI - Sulla gara lunga duello a distanza tra Franco Collè e Gianluca Caimi: per ben sette ore il vantaggio di Collè oscillava costantemente tra i 20' e i 25', per poi raddoppiare nelle ultime due ore di gara sopra la Val Ferret. A Courmayeur Collè ha completato gli 80 km con forte dislivello relativo in 9h 10', lasciando Caimi a 51'. Ad altri 51' è giunto Pablo Criado.   Paola Marciandi è la vincitrice del GTC 80k femminile in 14h 55'. Seconda piazza per Danila Guida in 16h 13', terza per Ana Bustamante Velez in 17h 07'.


Licony Trail a Xavier Chevrier e Marlene Jocallaz

Matheo Jacquemoud record sul doppio VK 2000

Alle due gare hanno partecipato circa 460 iscritti, di cui 370 al Trail di 25 chilometri per 1300 metri positivi e 90 al doppio Vertical Km di 2000 metri positivi fino al bivacco Pascal. Partenza in linea alle 9.00 per il Trail, e a cronometro ogni 30" dalle 9.30 per il doppio vertical. Giornata di tempo perfetto, con sole pieno che ha messo un po' in difficoltà chi non si è idratato a sufficienza.  

LICONY TRAIL VELOCISSIMO
- Il trail si è rivelato molto veloce e ha vinto come da pronostico Xavier Chevrier in 2h 12' 15". Secondo classificato Klaus Mariotti in 2h 23' 34" allo sprint per 4" su Davide Ansaldo. Marlene Jocallaz ha vinto tra le donne in 2h 51' 02" su Stefania Canale (2h 58' 56") e Laura maria Maschi (3h 15' 22")  

IL DOPPIO VERTICAL KM - Mathéo Jacquemoud, partito per ultimo, ha risucchiato i suoi diretti avversari salendo con una facilità disarmante, come ha raccontato Denis Trento partito poco prima di Mathéo.
In attesa dei crono ufficiali, ecco le valutazioni dei protagonisti. Il tempo del vincitore si aggira attorno a 1h 21', nuovo record del tracciato dopo l'ora e 24' di Moletto del 2012.
Bella gara anche per Trento secondo classificato in 1h 25' e poco (rilevazione personale), che pur non avendola programmata ha avuto buone sensazioni «…migliori che in tutto l'inverno!», come ha affermato.
Daniel Yeuille ha colto la terza posizione in 1h 27'. Corinne Favre vince  il vertical delle donne.


Hardrock 100 Miles: vince Sebastien Chaigneau

Il francese abbassa di 13' il record della corsa

Hardrock 100 miles 2013 sembrava in forse per il rischio incendi sui San Juans attorno a Silverton, Colorado. Poi un rischio di segno opposto ha convinto gli organizzatori: forti rovesci con piogge torrenziali potrebbero addirittura colpire la zona nel pomeriggio, dopo circa sei ore dall'arrivo dei primi.

LE PRIME 50 MIGLIA - Tra i favoriti della vigilia la lotta per la vittoria finale sembrava ristretta a Seb Chaigneau. Ma il confronto si è prolungato solo per la prima metà del percorso. Grant aveva dalla sua la conoscenza della Hardrock 100 miles dopo il secondo posto nel 2012, e la preparazione specifica per questo appuntamento per il quale aveva rinunciato alla Ronda des Cims 2013. Al contrario Sebastien Chaigneau aveva confermato la propria partecipazione solo all'ultimo momento.   Al comando della corsa dalle prime miglia, i due hanno corso insieme per circa 45 miglia. Al check point Grouse Gulch a 41,1 miglia i primi segnali: Seb aspetta circa 2' che Joe sia pronto a ripartire. Grant dice di avere qualche problema, anche se i due continuano ad accumulare minuti sugli inseguitori.  

LA SVOLTA -
Al check point Engineer, 49 miles cioè quasi metà della distanza di 100,5 miglia, Seb Chaigneau transita con 2' di vantaggio su Joe Grant. Intanto nella Hardrock 100 delle donne la favoritissima Diana Finkel ha scavato un abisso superiore a 1h 30' a 42,1 miglia su Darcy Africa (winner 2012 tra le donne dopo l'abbandono di Finkel per problemi di salute quando era in vantaggio di oltre un'ora). In realtà Diana Finkel è perfettamente in gara per la classifica assoluta, nella quale a metà run si trova in quinta posizione!   Alle 56,6 miglia di check point Ouray  Seb Chaigneau arriva con 21' di vantaggio su Joe Grant e si può permettere un resting di oltre 10'. Ma dal check point esce in seconda posizione Troy Howard a 25' da Chaigneau, mentre Grant ci resta 16' e riparte terzo, in cattive condizioni. Si ritirerà poco dopo.  

CACCIA NOTTURNA -
L'inseguimento di Troy Howard a Seb Chaigneau prosegue di notte, in compagnia dei rispettivi pacer. European style per Chaigneau che ai check point si ferma lungamente, anche oltre i 10'. Resting di due-quattro minuti invece per Howard, che resta  sempre a 15'-20'  di distacco. A metà della notte, al check point Chapman delle 81,6 miglia, i due i fermano solo 5' e Chaigneau ne esce con 35' di margine su Howard.   

Intanto Diane Finkel risale fino alla terza posizione assoluta, che manterrà a lungo. La sua velocità di crociera è crollata, ma  il suo margine su Darcy Africa è ben oltre le due ore a metà corsa. Viene risucchiata poi da Scott Jaime che si prende la terza posizione overall alle 89 miglia, e poi anche da Chris Price.   

VITTORIA CON RECORD -
Seb Chaigneau abbandona gli indugi e negli ultimi due check point transita quasi senza fermarsi. Il suo vantaggio su Howard sale così a 51' all'ultimo check point, circa 5 miglia prima di Silverton. La sua tabella di marcia è sotto il record del percorso, ed effettivamente taglia il traguardo a Silverton alle 6 e 25 del mattino locali, 24h 25' 50" dopo averla lasciata per affrontare 100,5 miglia e 10.000 metri positivi. Dopo 55' giunge Troy Howard in 25h 20' 09". Scott Jaime conquista la terza piazza concludendo le sue 100 miglia in 26h 38' 43", seguito da Chris price a 13'.

FINKEL ABBANDONA AL NOVANTESIMO -
Colpo di scena a KT check point, miglio 89: Diana Finkel è costretta al ritiro quando conduce con 2h 20' di margine la corsa delle donne, dopo 24h 16'. E' l'atleta che ha percorso più strada prima di ritirarsi. Darcy Africa vede così ripetersi la situazione del 2012 e va a conquistare la sua seconda vittoria consecutiva in 29h 55', piazzandosi anche al nono posto overall. Darla Askew si ritrova così in terza posizione quando rientra a Silverton dopo 31h 09'.


Vertical KM Chiavenna-Lagunc 2013

Domenica si assegna il tricolore Fidal sul tracciato dei record

Iscrizioni chiuse a quota 167 e doppia investitura per la 'gara dei record' che domenica, oltre ad assegnare i titoli tricolori della Federazione Italiana di Atletica Leggera, sarà pure prova conclusiva del neonato SCOTT Vertical Circuit.

PARTERRE DI LIVELLO ASSOLUTO -
Il tutto con un cast partenti di caratura internazionale. Sfogliando la lista partenti, oltre a big di casa Marco De Gasperi, Emanuele Manzi,  Valentina Belotti, Alice Gaggi ed Elisa Desco, ai nastri di partenza sono attesi atleti del calibro di Martin Dematteis, Bernard Dematteis, Massimiliano Di Gioia, Robbie Simpson, Antonella Confortola, Renate Rungger, Romina Cavallera, Francesca Bellezza, Samantha Galassi, Denisa Dragomira….  

Già vincitori di questa gara e detentori delle migliori prestazioni cronometriche mondiali sul km verticale (tracciato omologato) il campione Europeo Bernard De Matteis (best time 30’55”) e la vice campionessa continentale Valentina Belotti (best time 38’50”) restano gli atleti da battere anche nell’edizione 2013.  

I PRONOSTICI - «E’ mia convinzione che il Bernard e la Valentina visti sabato scorso nella prova di campionato europeo  siano quasi imbattibili – ha esordito il responsabile del comitato organizzatore Nicola Del Curto -. Anzi, in condizioni meteo ottimali, entrambi potrebbero addirittura provare a limare i rispettivi record».   

IN PALIO IL TITOLO ITALIANO FIDAL - Date tali premesse, in Valchiavenna sale la tensione per una competizione che nel corso degli anni è passata da semplice 'gara di paese' a prova unica di campionato tricolore aperta anche ad atleti stranieri che danno all’evento un pizzico di internazionalità che non guasta: «Siamo soddisfatti del livello raggiunto e ci auspichiamo che i numerosi appassionati di corsa in montagna rispondano in massa – ha incalzato il numero uno del Mera Athletic Gino Valentini -. Il Km verticale è gara dall’alto contenuto tecnico-atletico, ma anche competizione spettacolare resa ancora più avvincente dalla partenza a cronometro che rimescola le carte in tavola.

La nostra è una prova open ovvero aperta a tutti i tesserati Fidal che possono quindi misurarsi con i big della specialità.  Spero quindi in una nutrita partecipazione di pubblico vista inoltre l’importante valenza sociale data dalla partnership con l’associazione 'Gianluigi Nonini'».   

Da non dimenticare che, sempre domenica, per i non agonisti è confermata la non competitiva 'Una Corsa con i Campioni… Insieme per la Vita'; una  camminata a scopo benefico a sostegno della ricerca contro il cancro.   
Da ricordare inoltre che, rispetto alle precedenti edizioni, non è prevista la festa in alpeggio.

Al termine della competizione un servizio navetta riporterà i concorrenti a Chiavenna per pranzo e premiazioni.  

CLASSIFICA SCOTT VERTICAL CIRCUIT DOPO DUE PROVE:

Uomini  
1 Marco Moletto 
2 Xavier Chevrier 
3 Danilo Bosio 
4 Marco De Gasperi     

Donne   

1 Samantha Galassi 
2 Ilaria Bianchi  
3 Bellezza Francesca 
4 Sara Ruffoni        

PROGRAMMA: 
 
Sabato 13 Luglio:    
Ore 15.00 Apertura manifestazione Piazza Bertacchi – Chiavenna 
Ore 17.30 Consegna Pettorali agli atleti     

Domenica 14 Luglio  
Ore 8.00 Ritrovo Chiavenna Piazzale Chiesa Loreto 
Ore 8.15 Da Pianazzola partenza camminata 
Ore 9.15 Partenza del Kilometro Verticale Chiavenna Lagünc 
Ore 14,30 Premiazione Piazza Bertacchi – Chiavenna