Zinca pronto per la Red Rock

L'atleta Valetudo punta anche alla Limone Extreme

Ionut Zinca è uno dei grandi protagonisti della stagione nonostante qualche infortunio. Alla vigilia della Red Rock l'atleta della Valetudo Skyrunning è in testa al ranking della La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup. Eccolo ai nostri 'microfoni' prima dell'ultima gara del circuito: «Dopo due infortuni, uno in inverno e uno a maggio, mi sento fortunato a potere partecipare alla gara e a essere in testa alla classifica. Ogni giorno mi sento meglio, ho più fiducia e meno dolori, per questo spero di fare bene l'ultima tappa anche se so che non sarà facile perché la concorrenza è tanta». Quali obiettivi dopo la Red Rock? «Correrò vicino a casa, nel Paese Basco, in qualche gara di orientamento, però vorrei essere anche alla Limone Extreme e giocarmi le mie carte con gli atleti top come Kilian e Tadei». C'è tempo anche per una battuta sul record di Kilian al Cervino: «Senza parole, è unico, nessuno può capire la sua passione per la montagna e il grande lavoro, sono contento per lui e gli auguro il meglio per le prossime sfide!!!». 


Le Voyage dans La Grande Course

Giovedi' 29 agosto ad Arvier

Serata dedicata a La Grande Course giovedì 29 agosto alle ore 20.45 presso la Sala Polivalente di Arvier: la 'Struttura Programmi' della sede RAI della Valle d’Aosta presenta un estratto della serie di trasmissioni televisive 'Voyage dans La Grande Course' di Giacomo Berthet e Silvano Gadin. Saranno presenti gli organizzatori di tutte le gare, Pierra Menta, Adamello Ski Raid, Trofeo Mezzalama, Millet Tour du Rutor Extrême e Patrouille des Glaciers, oltre ai protagonisti delle gare.


Anche Laetitia Roux alla Matterhorn Ultraks

La francese non correva da due anni

Erano due anni che Laetitia Roux non si faceva vedere in una gara di corsa. La francese ormai ha puntato tutto sulla stagione invernale e i risultati le hanno dato ragione… Domani però sarà al via della 16 km alla Matterhorn Ultraks, gara della quale è anche ambasciatrice. La Roux è di ritorno dalla Repubblica Ceca e prenderà la gara con filosofia: «Anche se correrò la corta, sono affascinata dall'idea di tornare a fare una gara di running; certo, non ho obiettivi sportivi ma sono contenta di incontrare tutti i più forti skyrunner che non vedo da due anni». Oltre alla Roux, gli altri ambasciatori della manifestazione svizzera sono Martin Anthamatten e Dawa Sherpa. 


Il ritorno del Latemar Vertical Kilometer

Domenica la gara in Val di Fiemme

La Val di Fiemme si prepara a festeggiare il ritorno dello storico 'Trofeo Latemar Vertical Kilometer', la gara che dalla località Gardonè, sopra Predazzo, condurrà gli atleti sulle rampe del Latemar, fino ai quasi 2700 metri del rifugio Torre di Pisa,  per 3,3 chilometri e mille metri di dislivello. L’appuntamento con l’edizione numero 15 del vertical è per domenica 25 agosto. Gli organizzatori dell’Us Dolomitica sono al lavoro per raccogliere le numerose iscrizioni che stanno arrivando in queste ore: oltre settanta gli specialisti delle salite che hanno confermato la loro presenza alla gara di domenica. Con nomi 'pesanti': in partenza ci sarà Marco Facchinelli, fresco vincitore del titolo italiano di vertical. Proveranno a insidiarlo lo skyrunner Paolo Larger, Guido Pinamonti e il campione di sci nordico Cristian 'Zorro' Zorzi. Anche se l’attesa è per il 're' delle sfide in verticale Urban Zemmer, invitato alla competizione, a cui gli organizzatori hanno riservato il pettorale numero 1. La partenza, domenica, sarà data in località Gardonè, alle 10. Per chi volesse iscriversi, il modulo è disponibile sul sito www.predazzoblog.it (il termine è fissato alle ore 12 di sabato 24 agosto). E' possibile anche recarsi negli uffici dell'Apt di Predazzo, via Cesare Battisti. I ritardatari potranno iscriversi comunque anche il giorno della gara. La quota di partecipazione, da versare al ritiro del pettorale, è di 15 euro, comprensivo del trasporto fino alla baita Gardonè. La distribuzione dei pettorali avverrà domenica 25 agosto dalle ore 8 alle 9 alla partenza degli impianti di risalita 'Latemar 2200' in località Stalimen di Predazzo.


La nona edizione della Sky-Race Dolomiti Friulane

Domenica la gara a Forni di Sopra

Domenica 25 agosto, alle ore 8, a Forni di Sopra, il via della nona edizione della Sky-Race Dolomiti Friulane lungo il 'Truoi dai Sclops', il sentiero delle genziane. Quattro vallate e tre forcelle tutte ad oltre 2000 metri per uno sviluppo complessivo di 20 km ed un dislivello di 3400 metri (1700 in salita ed altrettanti in discesa). La partenza nei pressi del centro sportivo in località 'Davost' a quota 880 metri: il primo tratto di gara si svolge lungo la pista asfaltata di ski-roll per poi imboccare una mulattiera che risale la Val di Suola e porta fino al rifugio Flaiban Pacherini a 1587 metri. Il tratto successivo è il più ripido e va direttamente al 'tetto della gara' sulla forcella dell'Inferno a 2175 metri. Discesa impegnativa per la Val di Brica da dove si risale per la forcella Brica a 2088 metri. Breve discesa verso la prateria di Campuross, poi un tratto pianeggiante sul terreno erboso dalle Nigritelle, per scendere verso casera Val Binon. Dopo un tratto di sali-scendi, si affronta l'ultima faticosa salita verso la forcella Urtisiel per arrivare poi al rifugio Giaf. Si scende lungo il torrente Giaf, ultimo tratto prima di raggiungere il fondovalle, sino al traguardo, sempre a Davost. La gara è valida anche come prova unica del Campionato regionale skyrunning 2013.


Skyrunner World Series, la Matterhorn Ultraks 46K

Sabato la gara a Zermatt

Penultimo atto delle Skyrunner World Series sabato in Svizzera con la Matterhorn Ultraks 46K. Ci saranno i leader Kilian Jornet ed Emelie Forsberg, ma non mancheranno certo gli avversari a partire da Luis Alberto Hernando, Tofol Castanyer e Oihana Kortazar. Gli azzurri saranno pronti a giocarsi le loro chance con Silvia Serafini, Tadei Pivk e Nicola Golinelli. Ma è davvero un 'parterre de roi' con i tedeschi Philipp Reiter e Florian Reichert, i francesi Nicolas Pianet, Michel Lanne, Didier Zago e Clovis Moreynas, i baschi Jokin Lizeaga e Javi Olabarria, i catalani Just Sociats, Ragna Debats, Marc Pinsach e Laia Andreu, l'andorrano Oscar Casal Mir, il giapponese Dai Matsumoto, senza dimenticare l'americano Cameron Clayton. Insomma sarà una sfida 'vera' sui 46 km del percorso con 3600 metri di dislivello. Partenza da Zermatt alle ore 7: subito la salita verso i 2288 del Sunnegha, 'anticamera' della successiva ascesa ai 3090 del Gornergrat dopo poco più di dieci chilometri. Restano poi da affrontare lo Schwarzsee ed il Trift prima dell'arrivo sempre a Zermatt.


Domenica il Giro dei due laghi a Oropa

Arrivo al Rifugio Rosazza

Domenica 25 agosto appuntamento con il 'Giro dei due laghi' a Oropa: confermato il percorso 'classico' delle ultime tre edizioni. Partenza dal piazzale funivie del Mucrone (alle ore 9), salita ai Pian di Gè, verso il lago delle Bose e il lago del Mucrone, poi il passaggio sulla cresta della anticima dove sono state poste delle corde fisse per agevolare il passaggio nei punti più tecnici e ripidi, per proseguire sul sentiero D24 fino alla Bocchetta, con arrivo al Rifugio Rosazza. Nel 2012 si imposero Maurizio Fenaroli in 59'25" e Marcella Belletti in 1h10'20". Ai primi spettatori che raggiungeranno il punto più alto della gara posta alla stazione superiore della anticima, un premio offerto dal Rifugio Rosazza. All'arrivo previsto un grande buffet e free-beer Menabrea per tutti gli atleti. Parallelamente ci sarà anche una passeggiata non competitiva e di nordic walking. Il costo iscrizione è fissato a 18 euro; info: clacolofe@libero.it.


De Gasperi, stagione finita

L'infortunio alla vigilia dei Mondiali richiede ancora due mesi di stop

Sembra non esserci fine alla sfortuna che da un anno perseguita Marco De Gapseri. Il forestale, che è sembrato l'unico a poter impensierire Kilian a Chamonix e Canazei, si è infatti procurato una lesione muscolare nel riscaldamento della vigilia ai Mondiali lunghe distanze di corsa in montagna di Szlarska Poreba, in Polonia, a inizio agosto, ennesimo infortunio negli ultimi dodici mesi. «Ho valutato qualche piccola operazione per velocizzare la cicatrizzazione, ma guadagnerei solo un paio di settimane, devo comunque stare fermo un paio di mesi, quindi mi tocca dire addio alla stagione». Per De Gasperi il rammarico di non avere potuto partecipare a una gara alla quale teneva molto e dove aveva concrete chanches di vittoria.

SUPER KILIAN - Marco non risparmia un commento sull'impresa di Kilian al Cervino. «Sapevo che avrebbe battuto il record, ma non credevo con un tempo così basso, ha fatto qualcosa di incredibile e poi riflettevo sul fatto che, anche nel pomeriggio, sul percorso ci sarà stata tanta gente, un pericolo in più».
 


Kilian-Cervino, il dietro le quinte

Brunod che aveva pronosticato 2h52', la decisione di partire alle 15…

«Ieri Bruno mi ha detto che avrei fatto 2h52', sembra che mi conosca meglio di me». Scherza Kilian all'arrivo a Cervinia, accompagnato proprio negli ultimi metri da Bruno Brunod. Ci sono tanti segreti dietro a un'impresa che è già entrata nella storia. Per esempio l'ora di partenza, le 15, per evitare di trovare troppa gente sul percorso ma anche per evitare di trovare tratti gelati. «Ero un po' nervoso perché la decisione dell'ora di partenza è stata combattuta, però abbiamo fatto la scelta migliore perché il tempo era bellissimo e non ho avuto bisogno di mettere la giacca per proteggermi dal vento». 

CORRO SOLO - Sul Monte Bianco era in compagnia di Mathéo Jacquemoud, sul Cervino da solo, una scelta dettata dal terreno: «Qui è molto diverso, bisogna scalare e ci saremmo ostacolati». Kilian ha anche detto di avere un po' sofferto il caldo nella prima parte del percorso. «Arrivare in cima è stato un momento speciale, anche la discesa è stata perfetta, sono contento perché non ho dovuto prendere molti rischi. Il Cervino era uno dei miei sogni ma sapevo che era molto complicato battere questo record».  

SICUREZZA -
A fotografare Kilian il solito Seb Montaz che ha utilizzato un elicottero, poi un'altra guida, Vivien Bucher, e altre 6 persone per garantire la sicurezza. 


Clima da stadio a Cervinia

Bruno Brunod: "I record sono fatti per essere battuti"

Tifo da stadio, entusiasmo alla stelle a Cervinia per l'impresa di Kilian. Una marea di persone ha accolto l'arrivo del catalano. C'era anche la mamma, commossa per l'impresa del figlio. Insieme al nonno. E c'era anche Bruno Brunod: «I record sono fatti per essere battuti e Kilian è un atleta con A maiuscola». 2h52'02" da Cervinia a Cervinia, 1h 56'15" per salire in vetta: Kilian nella storia. Poche parole alla fine, è evidente la sua felicità, ma anche la grande fatica: alla fine Kilian ringrazia e saluta tutti, 'scappando' con la sua fidanzata.


Kilian, un sogno che si e' avverato

2h52'03'', prestazione immensa

Il record di salita e discesa al Cervino da parte di Kilian è solo uno dei tanti capitoli di una storia lunga 155 anni, fatta di passione e sfide per primeggiare su quella che è una delle montagne simbolo delle Alpi.

WHYMPER E CARREL - I primi tentativi sono datati 1858. Ci vollero, però sette anni per arrivare alla fatidica data del 14 luglio 1865, in cui la cordata capitanata dall'inglese Edward Whymper, toccò la vetta del Cervino, passando dalla via normale svizzera. Tre giorni dopo Jean-Antoine Carrel partì dal versante italiano con quattro compagni e giunse in vetta il 17 luglio. Sette anni di sfide epiche vissute nella rivalità tra Whymper e Carrel.

BERTOGLIO E BRUNOD - Dopo il primo record ufficiale di salita e discesa, stabilito dal piemontese Valerio Bertoglio nel 1990 in 4h16', ci vollero altri cinque anni per battere quel tempo. Riuscì nell'impresa il valdostano Bruno Brunod il 17 agosto 1995 che salì e scese dalla Gran Becca in 3h14'. Per lui un tempo di salita di 2h10', con un progressione di 1190 m/h. Tempi considerati difficili se non impossibili da battere, anche perché realizzati da un grandissimo atleta, nativo del posto, che per la prima volta utilizzò assistenza al seguito e parte della via attrezzata per l'occasione.

KILIAN - Lo stesso anno un bambino spagnolo di otto anni saliva i 4165 metri del Breithorn, insieme a suoi genitori, in linea d'aria a poca distanza dal Cervino. Dieci anni dopo lo stesso bambino, ormai quasi diciottenne, stabilì il record di salita-discesa al 4011 metri del Dôme de neige, in Francia, con il tempo di 2h26'14". Kilian Jornet non sapeva che avrebbe riempito le cronache sportive della corsa outdoor, dello sci alpinismo e dell'alpinismo negli anni successivi, vincendo tutto quello che era possibile vincere e stabilendo record in ogni disciplina.

IL SOGNO - Oggi sempre lo stesso ragazzo ha dato vita a quello che lui stesso ha definito un sogno, sin da quando aveva 15 anni, ovvero quello di cercare di superare il 'maestro' Bruno nel record al Cervino. Dieci anni di studio e preparazione, correndo e arrampicando in ogni parte del globo. Dieci anni vissuti intensamente anche da tutte le persone che lo hanno conosciuto intimamente, in primis i familiari che per l'occasione tanto attesa sono saliti a Cervinia per sostenerlo. Gente umile, gente di montagna come Kilian, lo stesso ragazzo che nonostante la fama non riesce a non abbassare lo sguardo ai suoi interlocutori. Oggi Kilian in meno di tre ore ha vissuto quel lungo sogno durato 15 anni

LA SINFONIA - Colle del Leone 1h07'05", Capanna Carrel 1h18'11", Cervino 1h56'15", Capanna Carrel 2h18'01", Colle del Leone 2h23'00", Cervinia 2h52'02". Queste le tappe di una fantastica sinfonia in alta quota. Una prestazione superlativa con parziali inimmaginabili sono fino a ieri. In salita, 49 minuti per i 900 metri di dislivello tra il Colle del Leone e la vetta. In discesa, meno di 22 minuti per i 600 metri dalla vetta alla Capanna Carrel e 27 minuti per i quasi 1000 metri sempre dalla vetta al Colle del Leone. Come dire, vai a Cervinia, guardi in alto e provi a immaginare che un uomo è sceso con le sue gambe in meno di mezz'ora da quella lunga cresta di roccia. I 58 minuti per l'intera discesa sono poi il definitivo segno di resa del pur immenso Bruno, battuto anche dove si riteneva fosse inarrivabile.


La Red Rock chiude il circuito La Sportiva Gore-Tex

Emanuela Brizio sicura del successo finale

Domenica i 42 km della Red Rock Skymarathon, saranno gli ultimi del circuito La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup. Attualmente è al comando il rumeno, portacolori della Valetudo Skyrunning Italia, Ionut Alin Zinca con 288 punti che precede il piemontese del Team La Sportiva Paolo Bert, fermo a 244, con terzo l'altro rumeno, sempre 'targato' Valetudo, Istvan Gyory Szabolcs. Nei diciotto atleti che completeranno il circuito troviamo al quarto e quinto posto gli spagnoli Cristolbal Albalat Adell e David Lopez Castan (rispettivamente con 208 e 204 punti), mentre sesti con 200 punti ci sono Daniele Cappelletti e Miguel Caballero Ortega. Lotta a tre in campo femminile. Emanuela Brizio è al comando, irraggiungibile con i suoi 342 punti: la portacolori della Valetudo Italia potrebbe anche solo fare presenza alla Red Rock, visto che sono più di 100 i punti che la separano dall’atleta del Team La Sportiva, Chiara Gianola (a 208) mentre in terza posizione Debora Benedetti dell’ A.S. Premana con 184.


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