Millet Trilogy Jorasses 4S GTX U premiata ai Prowinter Award Retail

Millet celebra un nuovo importante riconoscimento: la scarpa da alpinismo Trilogy Jorasses 4S GTX U ha conquistato il Prowinter Award Retail 2025 nella categoria Winter Expert Footwear. La giuria, composta da esperti del settore, ha valutato i prodotti in base a criteri di vendibilità, innovazione e storytelling, premiando la Trilogy Jorasses 4S GTX U di Millet per il suo elevato livello di isolamento e protezione, riconoscendo l'uso di materiali altamente resistenti in grado di garantire prestazioni eccezionali anche in condizioni climatiche estreme. Il design e le caratteristiche tecniche della calzatura rispecchiano pienamente i requisiti richiesti per la categoria, rendendola una scelta di riferimento per gli alpinisti più esigenti. 

Progettata per affrontare i terreni più estremi, la scarpa Made in Europe con tessuto italiano firmata Millet rappresenta l’equilibrio perfetto tra tecnologia avanzata e comfort. La tomaia alta con ghetta integrata e la suola Vibram Nanga Litebase garantiscono protezione, aderenza e stabilità su terreni difficili, mentre l’intersuola in PU a doppia densità e la suola Thermo-Comfort assicurano ammortizzazione e isolamento termico. La membrana GORE-TEX Duratherm protegge il piede fino a -10 °C, combinando impermeabilità e traspirabilità, mentre il tessuto italiano altamente resistente all’abrasione assicura durabilità e performance di lunga durata. Grazie al BOA Fit System, questa scarpa offre una regolazione precisa e personalizzata, mentre la compatibilità con ramponi automatici, la ghetta impermeabile con zip e velcro e la scarpetta termica garantiscono massima protezione contro le intemperie. Testata nei laboratori Millet, questa calzatura da 1.160 g è perfetta per gli alpinisti che cercano un pacchetto completo fatto di sicurezza, comfort e performance. 

Il premio affonda le radici nella tradizione centenaria del marchio: dal 1921, quando Marc e Hermance Millet iniziarono a produrre borse a Lione, alla rivoluzione degli zaini da alpinismo operata nel 1945 dai figli René e Raymond, che collaborarono con leggende come Louis Lachenal e Reinhold Messner. Oggi, sotto la guida di Romain Millet, pronipote dei fondatori, l’azienda continua a innovare, mantenendo viva la passione per la montagna e l’impegno verso la sostenibilità e le alte prestazioni. 


Saveskimo

Un atleta simbolo dello scialpinismo come William Bon Mardion. Una gara di Coppa del Mondo, la individual in pista di Arinsal. Una protesta plateale contro format sempre meno fedeli allo spirito e all'eredità dello scialpinismo: al momento del via rimane fermo, con le braccia incrociate. È successo lo scorso 25 gennaio. La foto, pubblicata dai colleghi di Skimostats sul loro account Instagram, che riportiamo nell'articolo, parla da sola.

Così nasce l'hashtag #saveskimo che in pochi giorni è diventato virale. Intendiamo virale per il piccolo mondo dello scialpinismo agonistico (meno di 100 post). Non è tanto la quantità, ma la qualità che ne determina la viralità. Ci sono post di molti degli atleti o ex atleti più forti, da Samuel Equy a Emelie Forsberg, passando per Xavier Gachet, Axelle Mollaret, Katia Tomatis e Martina Valmassoi. Spicca anche quello ironico degli organizzatori della Pierra Menta: «Le salite vengono battute con amore dai volontari, non create con la motosega (la motosega serve per fare rumore al Grand Mont)».

Il motivo della protesta è una individual che, a causa anche della mancanza di neve, è stata tracciata in pista, con un circuito da ripetere quattro volte: porte direzionali, salite a piedi (tagliate con la motosega), rombi. Insomma, una sprint allungata. Un format per il futuro, magari in previsione di una individual ai Giochi del 2030? «Fa veramente male al cuore vedere la direzione che sta prendendo il nostro sport... Questo circuito dovrebbe essere la vetrina dello sport e non un percorso che non sarebbe da proporre neppure a dei principianti» scrive Samuel Equy. «Fino a dove dobbiamo e possiamo spingerci nell'accettare che lo scialpinismo venga massacrato?» si domanda Xavier Gachet. Nei commenti gli risponde Kilian Jornet: «Ne abbiamo fatte molte di gare senza tanta neve, la Trace Catalane, Albosaggia, Alpago... ma, come dici bene, bisognava adattarsi alle condizioni per fare il meglio, cercando dei percorsi naturali. In questi ultimi anni la direzione verso uno sport sempre più da stadio, con l'artificializzazione degli ostacoli, è triste...». Tra gli altri commenti anche quello di un grande del trail running, ma grande appassionato di scialpinismo, come François D'Haene: «Sperando che questo nuovo messaggio possa finalmente essere ascoltato... prima che sia troppo tardi per lo sport e gli atleti». «Conosco alcuni dei migliori e più esperti atleti del mondo. Alcuni fanno cose che la maggior parte delle persone non pensano possibili. Sciano a una velocità pazzesca in discesa, non importa con quali condizioni della neve o quanti ostacoli da superare. E ora questi atleti vengono rallentati da delle bandiere su una pista perfettamente battuta» scrive Martina Valmassoi. Si arriverà allo sciopero degli atleti? Difficile pensarlo perché comunque il gesto di Bon Mardion è rimasto isolato, ma sicuramente cela un malcontento diffuso. E fa specie che nel comunicato post gara della federazione internazionale non ci sia neanche un cenno al gesto plateale di William.


L'Ultrabericus nel programma del Vicenza Running Festival

Da 150 anni la Città del Palladio testimonia il suo profondo legame con la corsa, da quando nel 1875 nacque la prima associazione sportiva dilettantistica impegnata a dare voce alla passione per l’atletica. Proprio per questo, Confindustria Vicenza, in occasione del suo 80° anniversario della fondazione, ha scelto di celebrarla dando vita alla prima edizione del Vicenza Running Festival.

La manifestazione porterà dall’8 al 16 marzo nel sito Patrimonio Unesco un calendario di 18 eventi che spazieranno dalla corsa su strada al trail running, dalla camminata al nordic walking, dall’orienteering al trekking urbano. L’organizzazione, che ha come capofila le ASD Atletica Vicentina, Ultrabericus Team e PWT Italia, vede la collaborazione di Provveditorato agli studi Vicenza, Fondazione Cortina, Università di Verona - Management delle attività sportive innovative e sostenibili, Gruppo Sportivo Alpini Vicenza, Amici dell’Atletica Vicenza, CAI Vicenza, Come un incantesimo, CSI Vicenza, Idee in arte, Soroptimist Club Vicenza, Viorteam, con i patrocini di Sport e Salute, Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Città di Vicenza e Confindustria Vicenza.

L’8 MARZO DONNE IN CORSA

Nella Giornata Internazionale della Donna l’apertura della kermesse sarà tutta al femminile: si partirà con una corsa in rosa in centro cittadino, seguita da un pomeriggio a tema pallavolo con il Volley Vicenza, al termine del quale si terrà l’esibizione della squadra di pattinaggio a rotelle. L’evento devolverà l’incasso a Soroptimist Club Vicenza, associazione femminile impegnata per la parità di genere e l'empowerment femminile con il progetto Donne & Sport e in occasione del 60° anniversario della sua fondazione. Ai blocchi di partenza con il Soroptimist Club Vicenza anche la runner Federica Fioretto, Veneto Creators di Regione del Veneto, che promuove le corse a scopo benefico nel territorio.

LE SFIDE STORICHE: ULTRABERICUS TRAIL E STRAVICENZA

Sabato 15 marzo sarà il momento di Ultrabericus Trail, competizione che sin dalla nascita nel 2011 si è affermata come la classica di inizio stagione del trail running italiano: sul tracciato di 65 km (2500 mD+) si correranno, inoltre, una staffetta mista (Twin lui & lei), una 45 km con 1500 mD+ (Marathon) e una 22 km con 700 mD+ (Urban e Nordic). Questa 14esima edizione, tra sentieri single track, mulattiere e carrarecce per compiere il periplo dei Colli Berici con start line e arrivo in Piazza dei Signori, punta a 2mila iscritti.

Domenica 16 marzo, gran finale con StrAVicenza. Le vie della città saranno animate dalla 23esima edizione dell’attesa sfida podistica. La tradizionale 10 km su percorso omologato FIDAL, con partenza per la prima volta in viale Mazzini e arrivo in Piazza dei Signori, è Trofeo Banca delle Terre Venete e vanta i gemellaggi internazionali con Marathon du Lac e Maxi Race d’Annecy e Goteborg Varvet (in fase di definizione). La partecipazione include gli amatori grazie alle non competitive sui 5 e 10 km. A completare il programma la Stravicenza Scuole, pensata per gli studenti delle scuole elementari e medie che si cimenteranno sui tracciati cittadini.

IL LIBRO SUI 150 ANNI DELL’ATLETICA E IL GALÀ CON I CAMPIONI

A suggello del suo anniversario, Confindustria Vicenza ospiterà (10 marzo) la presentazione del libro 150 anni di Atletica a Vicenza (1875-2025) con Bruno Cerin, Presidente Onorario di Atletica Vicentina, e una speciale serata di gala (14 marzo) per festeggiare insieme ai grandi sportivi, nazionali e internazionali, legati alla città.

Non mancheranno in calendario momenti di formazione con i seminari Un grande Cuore di Atleta per salvare tanti Piccoli Cuori (9 marzo) con il prof. Alessandro Frigiola, Direttore dell'Area Chirurgica Cuore Bambino all'IRCCS Policlinico San Donato di Milano, e La preparazione atletica di alto livello dell’Università di Verona - Management delle attività sportive innovative e sostenibili, sede di Vicenza (11 marzo), con i campioni Orlando Pizzolato, Margherita Magnani e Federica Del Buono. Anche nella tavola rotonda Sport e Alimentazione (12 marzo) il dott. Diego Fortuna, ex discobolo e ora biologo nutrizionista, dialogherà con atleti professionisti.

AL VIA IL MONDO DELLA SCUOLA E DEL LAVORO 

Le aziende si potranno mettere in gioco con la staetta ludico-sportiva 10x1km (10 marzo) ideata da Atletica Vicentina, Amici dell’Atletica Vicenza e PWT Italia. Il mondo della scuola sarà, invece, protagonista della finale studentesca regionale di corsa campestre (10 marzo) e di Vicenza che corre (12 marzo), una gara per team scolastici, entrambi sotto l’egida del Provveditorato agli Studi con l’Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale.

IN CAMPO TRA CORSA, ORIENTEERING E TREKKING URBANO

Al Parco Querini arriverà il nordic walking con Nordic Walking Style (9 marzo), gara tecnica a squadre di GSA Vicenza. Occasione per uscire fuori dalla propria comfort zone e godersi Vicenza al risveglio sarà una rigenerante corsa all’alba (11 marzo), mentre lo stesso pomeriggio la camminata-corsa collettiva Corri per Vicenza onorerà il percorso della prima gara podistica cittadina disputata nel 1922, entrambe coordinate da Atletica Vicentina e Amici dell’Atletica Vicenza. Si potrà, inoltre, esplorare il centro con un'attività che unirà il trekking urbano e l’orienteering o corsa orientamento (12 e 15 marzo) su un tracciato storico-culturale voluto dall’amministrazione comunale e organizzato da CAI Vicenza e Viorteam.

Gli amanti del cross avranno modo di gareggiare nel 2° Gran Premio CSI Città di Vicenza – Memorial Fulvio Costa (9 marzo), campestre di CSI Vicenza, in ricordo dell’atleta azzurro del CSI Fiamm venuto a mancare in giovane età negli anni ’80. Per i più arditi l’adrenalinico vertical a eliminazione Monte Berico on fire (13 marzo), ideato dal Gruppo Sportivo Alpini Vicenza.

IL ROADSHOW DI FONDAZIONE CORTINA 

Dal 14 al 16 marzo, in Piazzetta Palladio, spazio alle discipline olimpiche e paralimpiche che andranno in scena a Cortina durante i Giochi 2026 con la s(NO)w DIFFERENCE EXPEDITION. Questo Roadshow organizzato dalla Fondazione Cortina in collaborazione con la Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, è promosso dalla Regione Veneto nell’ambito del progetto “Veneto in Action”, ideato per valorizzare l’area regionale in vista dell’importante appuntamento con i Giochi Olimpici e Paralimpici Milano Cortina 2026. L’iniziativa, che ha già toccato diverse località venete, combina esperienze interattive e momenti di incontro con giovani campioni, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico – in particolare i giovani – allo sport  e ai suoi valori.

IG @vicenzarunnignfestival


Colere-Lizzola, il collegamento delle polemiche

Si accende il dibattito sul progetto di collegamento delle stazioni sciistiche di Colere e di Lizzola, nella Bergamasca, che prevede la realizzazione di quattro nuovi impianti di risalita, una funicolare in tunnel e lo smantellamento dei vecchi impianti di Lizzola, con la costruzione di una telecabina. Un progetto faraonico con costi previsti di 70 milioni di euro, di cui 50 pubblici. Lo sviluppo riguarderebbe la Val Conchetta e la Val Sedornia, zone selvagge dove verrebbe livellato il terreno per la creazione delle piste, mentre la funicolare dovrebbe correre in un tunnel di 450 metri sotto il Pizzo di Petto. I nuovi impianti si svilupperebbero tra quota 1.800 e 2.200, interessando un'area che rientra nella Zona Speciale di Conservazione (ZSC) Val Sedornia - Val Zurio - Pizzo della Presolana, un Sito RETE NATURA 2000 (codice IT2060006) all'interno del Parco Regionale delle Orobie Bergamasche. L'orizzonte è vicino perché il progetto (che non ha ancora ottenuto tutte le autorizzazioni) prevede l'inaugurazione del nuovo collegamento e comprensorio alla fine del 2026. 

L'iter è in realtà ancora lungo e deve tener conto delle tante voci contrarie che si sono riunite nel comitato terreAlt(r)e e hanno dato vita a una petizione su change.org che ha già superato le 8.000 firme. terreAlt(r)e ha pubblicato un manifesto nel quale spiega le ragioni del no, sottoscritto da diverse associazioni, tra le quali sezioni del CAI, Mountain Wilderness, Legambiente e LIPU. Oltre alle motivazioni ambientali, il manifesto fa riferimento ad altri aspetti, dalla fattibilità economica alle conseguenze per le comunità locali. «Le proiezioni a 50 anni prevedono il 40% di giorni di neve in meno - si legge - e un innalzamento di 500 metri della copertura nevosa stagionale, causando una crisi notevole sotto i 2000 metri per quanto riguarda spessore e persistenza del manto nevoso. L’innevamento artificiale diventa imprescindibile e costoso: per innevare 1 km di pista sono necessari 40/50mila euro a stagione». E poi: «Il comprensorio dovrà affrontare la forte concorrenza di aree sciistiche vicine che hanno ben altra offerta sciistica e di servizi. I chilometri di piste non aumenteranno in quanto alcune piste di Lizzola verranno chiuse. La fruizione delle strutture in quota sarà destinata a una élite: boutique hotel, campeggio glamour, sci gourmet. La “destagionalizzazione” del progetto si riduce a introdurre il downhill a Colere. Quanto è veramente accessibile questo progetto?». 

Le comunità locali che benefici ne trarrebbero? «L’industria del turismo di massa rischia di sostituire le comunità di montagna con turisti intermittenti, dove il costo della vita per i residenti si alza - scrivono nel manifesto - I posti di lavoro stabili sono presenti nelle comunità dove sono state inserite attività industriali, artigianali, agricole e di turismo diffuse, parsimoniose e attente al contesto». Allora meglio puntare su «una visione più lungimirante e rispettosa dei territori, e il coraggio di sostenere nuove proposte per valorizzare l’esistente: rifugi, escursionismo invernale e estivo o l’eventuale rinnovamento degli impianti esistenti, con costi molto più contenuti rispetto a quelli ipotizzati per il collegamento». Il timore è che Lizzola, in particolare, diventi solo «il parcheggio per gli impianti di Colere».  


Il 28 gennaio aprono le iscrizioni alla Sellaronda

Il via venerdì 14 marzo alle 18, ma il conto alla rovescia per la Sellaronda Skimarathon 2025 è già iniziato. La trentunesima edizione è stata infatti presentata martedì scorso alla fiera Prowinter di Bolzano. La prima notizia da segnare in agenda è che le iscrizioni, riservate a 550 squadre, verranno aperte il 28 gennaio, indicativamente alle ore 9 (sellaronda.it). La seconda notizia è che, dopo 15 anni come atleta e 15 come presidente del comitato organizzatore, Oswald Santin fa un passo indietro, lasciando la presidenza e rimanendo direttore tecnico. 

La nuova struttura fa capo a Val di Fassa Grandi Eventi e ha in Cristoforo Debertol il segretario generale. Nel 2025 la partenza e l'arrivo saranno a Selva di Valgardena, con percorso confermato (42 km e 2.700 metri di dislivello, affrontando i quattro passi Gardena, Campolongo, Pordoi e Sella), ma partenza e arrivo leggermente più a monte rispetto alle precedenti edizioni gardenesi. Il via dalla Valgardena potrebbe essere una buona notizia perché gli ultimi due record sono stati registrati entrambi proprio con start da Selva. 

In trenta edizioni della Sellaronda Skimarathon i record della manifestazione sono variati in più di un’occasione. Più precisamente sono stati ritoccati 5 volte in campo maschile e 6 nella gara rosa. Gli attuali primati sono stati stabiliti nel 2019 in condizioni di innevamento ottimali, da Filippo Barazzuol e William Boffelli che stabilirono il tempo di 2h56’59” e da Laetitia Roux e Martina Valmassoi con la prestazione di 3h32’37”. L'organizzazione metterà a disposizione un premio speciale di 1.000 euro per chi riuscirà a battere il record, mentre il montepremi totale è di 21.650 euro. L'iscrizione costa 160 euro a squadra. 


Dopo la E-bike, ecco E-skimo

In fondo il principio è semplice, almeno a parole. Un po’ come le E-bike: pedali, ma fai meno fatica perché aiutato da un motore elettrico. Ecco, lo stesso succederà nello scialpinismo con la nascita di E-Skimo, il primo meccanismo per la risalita assistita. Facile a dirsi, meno da realizzare. Eppure Nicola Colombo e Ivan Mura sembrano esserci riusciti. I due soci di E-Outdoor, con sede a San Bernardino, in Svizzera, dopo anni di studi, hanno realizzato un motore elettrico abbinato a dei rulli in gomma. La start-up svizzera ha anche raggiunto un accordo con il gruppo Tecnica per lo sviluppo di uno sci pensato per l’integrazione perfetta con il nuovo meccanismo e sembra essere questa l’applicazione del prodotto: su attrezzi specifici e non da usare su qualsiasi sci. Le prime notizie iniziano a filtrare attravreso il sito della società svizzera: fino all’80% di velocità in più e al 30% in meno di consumo di energie per salire, con la possibilità di aumentare notevolmente i dislivelli da risalire in giornata. Secondo indiscrezioni riportate da alcuni media, il peso del primo prototipo è di circa 1,4 chili ad asta e in discesa E-Skimo viene tolto (operazione che richiederebbe circa un minuto) per sciare come con un normale sci. Il motore sarebbe da 20 Nm con batteria al litio da 220 Wh e autonomia di circa tre ore. Il 5 gennaio scorso E-Skimo ha fatto la sua apparizione anche alla nota fiera della tecnologia CES di Las Vegas. Come dire… facciamo sul serio.


Cober punta sul freeride

I bastoni Cober per il freeride si sono guadagnati nel tempo una speciale considerazione tra gli appassionati della disciplina. Pyrus, XL e PowPow sono diventati la prima scelta nella comunità degli appassionati di freeride, grazie al comfort di utilizzo, al favorevole rapporto tra peso e robustezza e al design contemporaneo.  Le novità per la stagione invernale 2024-25 ampliano l'offerta estetica della gamma Cober per il freeride con due nuove colorazioni. XL è ora disponibile anche nella versione XL Piggie, caratterizzata da una livrea nera con colorazioni rosa magenta e con le medesime caratteristiche tecniche premium di XL: tubo in alluminio aeronautico Ergal 7075 maggiorato da 18 mm, lunghissima manopola in schiuma espansa, che consente una presa asimmetrica sui bastoni durante i traversi con le pelli, e passamano in neoprene rimovibile.
Anche PowPow, il bastone da freeride regolabile in altezza presentato nell'inverno 2023, ha ora un fratello con una nuova colorazione arancio-blu. PowBro ha le medesime caratteristiche tecniche di successo di PowPow: lunga manopola ergonomica in schiuma espansa e la esclusiva chiusura CamLock bimateriale che garantisce una efficace tenuta grazie alla gomma a contatto col tubo. Sia XL Pieggie sia Pow Bro sono equopaggiati con una grande rotella da 92 mm di diametro, perfetta per l'appoggio in neve fresca.

 

XL Piggie
Lunghezza fissa: da 110 a 130cm ogni 5cm
Tubo: alu 7075
Diametro: 18mm
Manopola: schiuma espansa
Passamano: neoprene
Puntale: widia
Rotella: 92mm
Peso: 230g
Prezzo: 69,90 euro

 

PowBro
Lunghezza regolabile: da 110 a 145cm
Tubo: alu 7075 - 5083
Diametro: 16-14mm
Manopola: schiuma espansa
Passamano: quickstrap
Puntale: acciaio
Rotella: 92mm
Peso: 270g
Prezzo: 64,90 euro

www.cober-active.com


A Prowinter arriva anche l'outdoor

È stata presentata ieri la venticinquesima edizione di Prowinter che è diventata sempre più il punto di riferimento b2b per il settore sci e, da questa edizione, anche per il mercato outdoor della montagna invernale. Sono stati annunciati inoltre i finalisti delle categorie dei Prowinter Award Retail da parte dei membri delle giurie. 

Sarà proprio Prowinter Outdoor la nuova proposta della fiera, supportata da Italian Outdoor Group di Assosport e dal gruppo editoriale MagNet. Prowinter 2025 conferma inoltre l’iniziativa dei Prowinter Test Days by ITASnow e Prove Libere Retail by Pool Sci Italia. La fiera decreta ogni anno dei prodotti vincitori in diverse categorie. In merito alle nuove categorie dedicate all’Outdoor Giovanni Viganò di Sherpa Mountain Store e presidente di giuria ha chiosato: «Abbiamo utilizzato gli stessi criteri di valutazione utilizzati dai nostri colleghi sciatori per la famiglia outdoor introdotta in questa edizione. Per la categoria ‘Scarpe Invernali Dinamiche Multifunzionali’ abbiamo effettuato la scelta tra i finalisti: Lowa, Scarpa, Dolomite e Tecnica. Tra le ‘Scarpe Invernali Polivalenti per Esperti’ progettate per attività invernali più impegnative e di lunga durata la nostra selezione è caduta sulle proposte di Aku, Millet e Lowa. Nella categoria ‘Zaini Anti-Valanga per Avventure Invernali’ equipaggiati con sistema AirBag e destinati a sciate in neve fresca, sono stati scelti gli zaini di Ortovox, Voltage, Arva. Infine i finalisti tra ‘Zaini Multifunzionali per Attività Intense’ progettati per affrontare una varietà di attività invernali, le aziende in gara sono Millet, Vaude e Camp». 

Prowinter 2025 guarda anche al futuro del comparto retail e inaugura l’edizione zero del progetto NextGen RetailPro con cui porterà in fiera un gruppo di Under25 facenti parte del segmento vendite di attrezzature sportive. I giovani retailer, tramite candidatura, si sono iscritti all’iniziativa promossa da Fiera Bolzano che permetterà loro di visitare la fiera in maniera guidata e incontrare le personalità di spicco del settore. L’appuntamento con Prowinter è a Fiera Bolzano da lunedì 13 a mercoledì 15 gennaio 2025. www.fieramesse.com/prowinter


Il Trofeo Mezzalama abbandona la formula a squadre di tre atleti

È stata presentata ieri ad Aosta la XXIV edizione del Trofeo Mezzalama, in programma sabato 26 aprile 2025, con domenica 27 aprile come giornata di recupero in caso di maltempo. La XXIV edizione del Trofeo Mezzalama sarà prova unica di Campionato Mondiale ISMF Long Distance e finale di La Grande Course. Ma la vera novità è il cambio di formula, con la partecipazione di squadre di due atleti, modificando la formula storica che per 90 anni prevedeva team di tre componenti.

«Finora abbiamo rispettato la formazione tradizionale delle cordate composte da tre atleti, - ha dichiarato Adriano Favre, direttore tecnico della gara - sia in omaggio alle gare militari di pattuglia da cui è nato lo scialpinismo, sia perché in tre era più semplice il recupero di un compagno caduto in un crepaccio. Ma nelle gare moderne siamo rimasti una gloriosa eccezione. Ora è arrivato il momento anche per il Mezzalama di adottare cordate da due scialpinisti. Ce lo impongono i cambiamenti delle condizioni dell’alta montagna: il vistoso ritiro dei ghiacciai, le stagioni sempre più avare di neve, la crescente presenza di ghiaccio vivo sui pendii e sulle creste. In queste condizioni, la cordata da due atleti è più agile ed efficiente, sia nelle manovre di corda sia nelle discese legati su ghiacciaio. In sostanza, vogliamo garantire maggiore sicurezza». A supportare la scelta anche François Cazzanelli ed Emrik Favre che fanno parte dello staff tecnico. «Pensiamo che gli atleti ce ne saranno grati – ha aggiunto il direttore tecnico -. Finora le coppie di scialpinisti ben affiatate nelle altre gare, dovevano cercare un terzo uomo adatto (o terza donna le squadre femminili), solo per disputare il Mezzalama. Era una difficoltà rilevante e caratteristica. La crisi di uno dei tre ha spesso impedito a diverse squadre di passare in tempo al “cancello orario” sul colle del Breithorn, costringendole al ritiro prima di entrare nel vivo della corsa. Per la stessa ragione anche squadre di favoriti hanno perso la gara, o una buona posizione in classifica. La cordata da due è matematicamente più efficiente».

Una delle novità annunciate da Christian Zanolli, Guida alpina e membro della Fondation Pro Montagna, è la nascita di un progetto inclusivo. Nel 2025 alcuni atleti con disabilità parteciperanno lungo parte del tracciato del Trofeo Mezzalama ad una gara dimostrativa, per poi arrivare a una competizione ufficiale nel 2027.

La presentazione della XXIV edizione si è conclusa con l’intervento dell’assessore Luigi Bertschy, Vicepresidente della Regione e Assessore allo Sviluppo Economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità Sostenibile. L’Assessore ha ufficialmente donato alla Fondazione i nuovi Trofei legati alla prestigiosa “Maratona dei Ghiacciai”. A partire dal 2025, per la prima volta nella storia del Mezzalama, è stato creato anche un trofeo dedicato alla squadra femminile. I Trofei, che saranno assegnati alla squadra che vince la competizione per tre edizioni anche non consecutive, sono stati realizzati nell’ambito della mostra-concorso che ha preceduto la Foire d’été 2024.


Parata di stelle dello sport ai Garmin Beat Yesterday Awards

Appuntamento ieri sera a Milano per la nona edizione dei Beat Yesterday Awards. Beat Yesterday, il claim di Garmin che vuole essere un’esortazione quotidiana a spostare sempre più in alto l’asticella della propria prestazione, sportiva o, semplicemente, di vita vissuta. A premiare le imprese straordinarie di persone comuni, Garmin ha chiamato alcune tra le medaglie più belle che hanno infiammato l’estate italiana nella cornice olimpica di Parigi 2024. Cornice d’eccezione di questo evento così atteso, la nuova sede di Garmin Italia. I Beat Yesterday Awards, da nove anni, celebrano il potere dello sport. Ed è forse questa la forza che ha trainato le oltre 1.000 candidature che hanno affollato le scrivanie della sede italiana dell’azienda – o le 15.000 che si sono susseguite da quando il premio è stato istituito. A tagliare il nastro, l’Amministratore Delegato di Garmin Italia Stefano Viganò e Federica Picchi, Sottosegretario Sport e Giovani di Regione Lombardia.

 

Le storie vincitrici dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024

Maria Vittoria Marchesini, Giovanna Micol: la forza del Team per una vittoria storica

«Da piccole passavamo le notti a guardare le regate in televisione, a tifare Luna Rossa: un sogno che ci sembrava irraggiungibile».
Inizia così il racconto di Maria Vittoria Marchesini e Giovanna Micol, membri dell’equipaggio del Team Luna Rossa femminile, che ha conquistato il titolo della Puig Women's America's Cup. Una vittoria che ha messo in evidenza l'eccellenza tecnica e tattica del gruppo. È la forza del team che ha permesso di raggiungere questo storico traguardo: grazie a una preparazione meticolosa e a un equipaggio altamente qualificato, il team ha dominato nelle fasi finali, concludendo con un risultato storico per la vela femminile. La strategia del team si è basata su partenze rapide, una gestione precisa della velocità e un'ottima sinergia tra i membri dell'equipaggio, essenziali in regate così veloci e tecnicamente complesse. 

A presentare la loro storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024, Guido Meda. Il premio è stato conferito da Caterina Banti e Ruggero Tita. 

Roberto Ragazzi: ai confini del mondo

Libero professionista con la passione per l’esplorazione, inizia a viaggiare alla ricerca di quei paesaggi in cui la natura è la protagonista assoluta.
«Nella notte, quando sei sotto il cielo stellato e hai lo sguardo puntato all’aurora boreale, è lì che inizia il tuo viaggio, emozioni che corrono sotto la pelle: è lì che scopri te stesso». Il viaggio non solo come fonte di sensazioni uniche, ma anche come strumento di consapevolezza. 

Consapevolezza che porta Ragazzi in Islanda per 14 giorni, 12 dei quali in situazione di whiteout, una condizione meteorologica in cui i contorni e i punti di riferimento in una zona coperta di neve diventano quasi indistinguibili, dopo aver camminato 160 chilometri trainando le slitte con gli sci, le tende artiche e tutto l’occorrente per sopravvivere in mezzo al ghiaccio, tra nevicate incessanti e venti impetuosi sul ghiacciaio Vatnajökull, il più grande d’Europa.

Roberto Ragazzi ha affrontato tutto questo per andare a vedere con i propri occhi gli effetti del cambiamento climatico e sensibilizzare il pubblico circa lo scioglimento dei ghiacciai, uno dei principali drammi ambientali del nostro tempo e per raccogliere fondi per portare acqua corrente in un villaggio di 1700 persone in Burundi, attraverso la realizzazione di un acquedotto.

A presentare la sua storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024, Lino Zani. Il premio è stato conferito da Gabriel Soares.

Francesca Gasperi: due ruote per una Strada della Speranza

Dodici stati, migliaia di chilometri macinati sulle due ruote da Imperia a Jedda, in Madagascar, scansando le rotte inaccessibili a causa delle guerre. Francesca Gasperi decide di attraversare il continente asiatico in moto insieme al compagno per raggiungere una zona segnata da difficoltà.
Sessantamila persone distanti 80 chilometri dal primo ospedale, la strada esiste a malapena, sembra un sentiero di montagna difficile da percorrere anche a piedi. La gente rischia ogni giorno.

Una realtà incredibilmente lontana da quella che viviamo ogni giorno e per questo dall’impatto straniante. «La povertà, la mancanza di cibo, vestiti, case, è stata una sensazione molto forte. Abbiamo documentato ciò che abbiamo vissuto, anche a sostegno di una raccolta fondi. Oggi, grazie a questo, la Strada della Speranza è in costruzione».

A presentare la sua storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024, Davide Camicioli. Il premio è stato conferito da Daila Dameno e Mara Navarria.

Claudio Pelizzeni, viaggiatore seriale: la forza della Trip Therapy

Dopo anni da dipendente in banca, Claudio Pelizzeni capisce che quella vita gli sta stretta. Si dimette e decide di seguire un sogno: riuscire a rendere il viaggio la sua vita, iniziando da un giro del mondo che ne segnerà il destino. Un viaggio straordinario, con un obiettivo sfidante: esplorare il mondo dall’Australia all’America Latina, passando per l’Africa senza usufruire del volo aereo. Un viaggio, come ogni viaggio, che alza l’asticella dell’introspezione e che gli permette di raggiungere l’apice della gioia e toccare punti di felicità mai raggiunti in tutta la vita“, ma in solitudine. Pelizzeni impara a viaggiare da solo e a stare bene con se stesso, nonostante sia anche affetto da diabete dall’età di nove anni. Oggi Pelizzeni non viaggia più da solo, ma ha deciso di condividere la sua storia per migliorare la vita delle persone, accompagnandole a esplorare il mondo per comprendere il potere curativo del viaggio.

A presentare la sua storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024, Nicola Savino. Il premio è stato conferito da Alice Bellandi.

Diego Pettorossi, un Data Analyst alle Olimpiadi

Una vita che lo porta a dividersi tra Italia e Stati Uniti: in Italia la formazione, i primi allenamenti. Negli Stati Uniti il lavoro da Data Analyst e il pallino per l’atletica, inseguendo il sogno sportivo per eccellenza. Pettorossi raggiunge l’obiettivo olimpico quasi da autodidatta, diventando l’unico atleta non professionista della Nazionale italiana.

«Arrivare alle Olimpiadi è stato un vero e proprio viaggio. Utilizzavo le ferie per fare le gare, i permessi per allenarmi. Poi ho deciso di scommettere su me stesso». Pettorossi si qualifica 48esimo su 48 e accende il sogno a Cinque Cerchi. Da autodidatta, la sua tenacia e la determinazione a non arrendersi mai lo conducono a Parigi, di fronte a ottantamila persone, a correre i 200 metri. Arrivare a respirare queste emozioni incredibili riservate a pochi, rimette in prospettiva sforzi e sacrifici che lo portano a sfiorare la semifinale per pochi centesimi.

A presentare la sua storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2024, Andrea Berton. Il premio è stato conferito da Linus e Nicolò Martinenghi.

Per informazioni: www.garmin.com/it-IT   


La nuova sede di POMOCA all'insegna della sostenibilità

Il 21 novembre a Chavornay, nel cantone di Vaud (Svizzera) è stata inaugurata la nuova sede di POMOCA, controllata da Oberalp di Bolzano. Lo stabilimento, realizzato dal costruttore Bat-Mann SA in tre anni con un investimento di 12 milioni di franchi svizzeri, combina innovazione architettonica ed efficienza produttiva. Progettato dallo studio Dreier Frenzel, il design richiama la vicina catena alpina, simboleggiando il legame profondo di POMOCA con la natura e il suo patrimonio.

Con una superficie di 3.800 m², l’edificio unisce modernità e sostenibilità. Dispone di uffici open space, spazi collaborativi e strutture come un centro fitness, pensate per migliorare il benessere dei collaboratori. Grazie a linee di produzione ottimizzate, la capacità produttiva raggiunge ora le 500.000 unità annue, mantenendo elevati standard di qualità.

Le infrastrutture energetiche includono pompe di calore, sistemi di ventilazione a doppio flusso, riscaldamento a pavimento e un tetto fotovoltaico di 1.200 m². Queste tecnologie favoriscono l’uso di energie rinnovabili e operazioni rispettose dell’ambiente. La scelta di Chavornay, vicino a Losanna, come sede, consente a POMOCA di inserirsi in un hub regionale di innovazione e di collaborare con istituti di ricerca di primo livello come l’EPFL e centri accademici del cantone di Vaud. Questa vicinanza al mondo economico e accademico rafforza la capacità di POMOCA di innovare e sviluppare prodotti ad alte prestazioni.


CMP sceglie l'Arsenale di Venezia per presentare le sue collezioni

Su una passerella in uno dei contesti più affascinanti della città di Venezia, quello dell'Arsenale, lo scorso 20 novembre ha sfilato la nuova collezione FW25 di CMP. Outfit dopo outfit, è stato chiaro il progetto che ha condotto alla realizzazione delle nuove proposte invernali: rispondere alle esigenze di chi desidera un guardaroba outdoor versatile, capace di adattarsi sia all’uso sportivo che a quello quotidiano. Il concetto chiave è la multifunzionalità, un elemento che si esprime attraverso capi dal design intelligente, realizzati con materiali tecnici e caratterizzati da dettagli estetici curati, capaci di adattarsi a diverse occasioni, unendo praticità, comfort e stile in un unico pezzo.

Una caratteristica che tocca trasversalmente tutti i segmenti della collezione, così composta: 

SKI: abbigliamento da sci classico, disegnato per offrire comfort, calore e un tocco di colore sulle piste a adulti e bambini

UNLIMITECH: capi tecnici ad alte prestazioni, progettati per attività outdoor ad alta intensità come sci, sci alpinismo, ciaspolate, running e bike (solo adulto)

OUTDOOR: capi must-have per le esperienze all'aperto (adulti e bambini)

URBAN: linea di capi dallo stile casual, per stare comodi e protetti in ogni avventura (solo adulto)

LEISURE: abbigliamento che strizza l’occhio al mondo del fitness, funzionale e di tendenza (solo donna)

RAINWEAR: capi progettati per offrire protezione contro la pioggia

UNDERWEAR: intimo tecnico realizzato con filati altamente funzionali, lavorati per garantire una rapida evaporazione dell'umidità e una ridotta dispersione di calore (adulti e bambini)

ACCESSORIES: accessori indispensabili per completare gli outfit outdoor.

FOOTWEAR: scarpe per trekking, hiking, running, doposci, lifestyle, tempo libero

Oltre 1.000 modelli che, correttamente abbinati secondo le regole della vestizione a strati, accompagnano gli amanti dell’outdoor in ogni momento della giornata. Fiore all’occhiello della produzione CMP rimane il pile, declinato in numerose versioni: Grid Tech, Stretch Performance, Highloft, Artic Fleece e Knit-tech, ognuna progettata per specifici utilizzi. Nella sua produzione CMP presta sempre più attenzione all’utilizzo di materiali “green”, come il poliestere riciclato REPREVE, l’imbottitura Sorona Aura, proveniente in parte da fibre vegetali rinnovabili, e le soluzioni Primaloft Black Thermoplume, Primaloft® Silver, Primaloft Black Eco e Primaloft® Black Rise, realizzate al 100% con materiali riciclati post-consumer. Non mancano tecnologie proprietarie che aumentano la performance dei capi, come la membrana tecnica Clima Protect, che protegge dagli elementi senza compromettere la traspirabilità dei capi e la suola CMP FullOn Grip, che grazie ad una particolare mescola assicura un perfetto equilibrio tra tenuta, trazione e durevolezza. 

Linea Leisure

La linea Leisure è una delle novità più significative della collezione FW25 di CMP, pensata per chi cerca capi che uniscano funzionalità e design urbano. Una crasi, proprio come il suo nome, tra abbigliamento sportivo e casual, che definisce una proposta adatta sia all'attività fisica che alle occasioni più informali della vita quotidiana. I punti di forza risiedono nei materiali morbidi e traspiranti, come cotone e modal, nel taglio contemporaneo, che garantisce una vestibilità impeccabile, e nella palette cromatica che include tonalità calde e neutre come avorio e nero, oltre a colori di tendenza come il “Romantic Rose” e l“Artico”. Ogni capo incarna la filosofia CMP: offrire soluzioni che si adattano a uno stile di vita dinamico e senza confini​.

Capsule in lana Merino

La linea in lana Merino esprime il meglio della sostenibilità e delle prestazioni tecniche. CMP utilizza lana australiana mulesing free, sinonimo di qualità ed etica. Questo materiale naturale, che si distingue per le fibre sottili e morbide, è ideale per affrontare le attività ad alta intensità grazie alle sue proprietà uniche: ha capacità termoregolatrici avanzate, è resistente agli odori, offre una traspirabilità superiore, è confortevole a contatto con la pelle, è durevole e di facile manutenzione. La capsule si compone di giacche, giacche ibride, base-layer, mid-layer, gilet, pantaloni e accessori adatti a numerose attività, dallo sci al trekking, dal running alla bici, fino alle semplici passeggiate.  

La sfilata veneziana è stata l'occasione per presentare anche le proposte degli marchi di F.Lli Campagnolo, Jeanne Baret e Collettive of Moving People.

www.cmpsport.com