Tour du Rutor, la soddisfazione degli organizzatori
320 le squadre al via
«Tirando le somme di questa diciasettesima edizione del Millet Tour du Rutor Extreme - spiega Marco Camandona, direttore gara TDR -, siamo molto soddisfatti non solo per i grandi big presenti ma anche per il popolo dello skialp che ci ha reso omaggio partecipando in maniera numerosa. Il circuito La Grande Course ha creato una comunità di appassionati e amanti della montagna che giorno dopo giorno cresce sempre di più; e noi non possiamo fare altro che essere felici e fieri di farne parte».
Spente le luci dei riflettori, le comunità di Arvier e Valgrisenche hanno avuto modo e tempo di realizzare quanto sia bello, entusiasmante e coinvolgente il loro Millet Tour du Rutor Extrême. Già, il loro. Perché la prestigiosa kermesse scialpinistica promossa dallo staff dello sci club corrado Gex, che ha portato e fatto correre sulle montagne della Valle d’Aosta oltre 320 equipe senior e 25 squadre giovanili a rappresentanza di ben 18 nazioni, è davvero patrimonio comune.
Se Marco Camandona e il suo gruppo di tracciatori ha il merito di avere saputo proporre delle linee di salita e discesa quasi perfette, le 'donne' del Corrado Gex sono state insuperabili nella gestione degli atleti: «Le “donne del Rutor”, come spesso ci definisce lo speaker ufficiale della manifestazione Silvano Gadin .- ha puntualizzato Barbara Luboz -, ricoprono un ruolo importante nella buona riuscita dell’evento, ma il merito di quest’ultimo TDR va ovviamente e giustamente diviso con tutti i volontari, gli sponsor privati e gli enti pubblici che ci hanno dato una mano. La nostra è come una macchina bene rodata che gira al massimo quando tutti i suoi pezzi sono al posto giusto. Si, forse il nostro segreto è proprio questo: credere in quello che facciamo, lavorare con passione, avere dei collaboratori competenti e un buon ricambio generazionale».
Ricambio generazionale che significa anche tante nuove idee: «In questa 17ª edizione abbiamo voluto provare a comunicare maggiormente sui social network attraverso facebook o instagram, abbiamo portato molti supporter in quota con le apposite aree loro dedicate e i gadget differenziati in base ai metri di dislivello affrontati. Ma una novità davvero degna di nota è stata la partnership con l’Università di Torino e Novara, il protocollo d’intesa Studi Fisioterapici di Montagna e l’Associazione Fisioterapisti Italiana, che ha portato ad Arvier 50 studenti del settore fisioterapico, 10 laureati che facevano da tutor e ben 10 docenti. Insomma uno staff altamente qualificato al servizio degli atleti. Per noi questa collaborazione è stata motivo di lustro e soddisfazione».
Restando in tema di novità, davvero molto apprezzata il connubio tra sport, territorio e sapori volto alla valorizzazione delle eccellenze culinarie della Valle: «Ci piaceva moltissimo l’idea di legare a doppia mandata il TDR con i paesi che lo ospitano e la gente che vive su queste montagne – ha continuato Luboz -. Così in collaborazione con la Fondation Grand Paradis , sabato pomeriggio abbiamo voluto accompagnare gli scialpinisti in una degustazione guidata dei prodotti della Corbeille du Paradis, accompagnata da performances artistiche. Un viaggio alla scoperta dei prodotti tipici dell’economia agricola locale. Per i diversi giornalisti e sponsor, grazie alla preziosa collaborazione con il Crai di Arvier, abbiamo organizzato la Veillà del Tour presso la splendida location della sede della cooperativa dell’Enfer. In questa occasione sono stati presentati e degustati i migliori prodotti DOP della nostra regione, puntando in particolar modo l’attenzione sulla fontina prodotta durante l’estate proprio negli alpeggi in cui si sviluppano i tracciati di gara».
Non una novità, ma una gradita conferma la si è avuta dal Mountain Village Tour: «In periodi economici come quello attuale non è mai facile coinvolgere le aziende e farle venire ad un evento che dura più giorni. Credendo nella bontà del progetto, ci siamo impegnati molto e devo dire che il risultato è stato eccellente. Il Mountain Village è stato un momento di incontro e confronto tra imprenditori e clienti. Alla fine l’avere ottenuto consensi unanimi ci ha fatto capire che questa è la via da seguire se si vuole fare crescere la nostra gara e di conseguenza dare il nostro piccolo contributo per la crescita dello sport che amiamo».
Marathon des Sables, la tappa della verita'
Rachid El Morabity resta al comando, ma sale il giordano Al Aqra
La tappa della verità alla Marathon des Sables: 81,5 km da Ba Hallou a Rich Merzoug con una temperatura di 38,5°. Successo del giordano Salameh Al Aqra in 7h14'00 davanti al marocchino Rachid El Morabity, staccato di 23'18", e al portoghese Carlos Sa, a 26'19". Nella generale El Morabity resta al comando, seguito adesso da Al Aqra a 9'24" con Mohamad Ahansal a 20'22". Quarto Carlos Sa a 1h07'51". Crolla il classifica il marocchino El Mouaziz: partiva secondo, chiude la tappa con un ritardo di 2h15'28" e adesso è ottavo assoluto a 2h02'32".
GLI AZZURRI - Salaris resta nella top ten: ottavo di tappa in 8h11'46", si ritrova sesto a 1h15'01", ma con un ritardo di poco più di un minuto dal quinto in classifica il britannico Danny Kendall.
Marco Olmo è venticinquesimo di tappa in 10h25'20" e ventunesimo nella generale, Maurizio Canalicchio 44° a 3h59'05" e 34° nella generale.
GARA FEMMINILE - Cambio al vertice: l'americana Nikki Kimball allunga sulla francese Laurence Klein. Ventottesima assoluta nella generale a 7h17'13" la prima, quarantesima a 8h17'05" la seconda. Terza Amandine Roux a 9h44'13".
Coppa del Mondo ISMF, le finali in Norvegia
Sabato e domenica la Blatind Arctic Race
Nel fine settimana la Blåtind Arctic Race, in Norvegia, chiude la stagione di Coppa del Mondo ISMF: sabato (con start alle 11) in programma l'Individual Race, domenica, alla stessa ora, la Sprint Race.
Tutto deciso in campo femminile con il dominio di Laetitia Roux, prima e irraggiungibile, in tutte le classifiche: la francese guida la Overall con 800 punti davanti alla svizzera Maude Mathys ferma a 560, con terza l'andorrana Dusautoir Bertrand a 440. Stesso copione nel Vertical (prima Roux, seconda Mathys, terza Dusautoir Bertrand) e nell'Individual con la Roux in testa con 400 punti, mentre Maude Mathys precede Sophie Dusautoir Bertrand di cinque punti (240 contro 235).
Nella Overall maschile sarà lotta a due con Kilian Jornet Burgada a quota 488 davanti a Damiano Lenzi a 469, con terzo William Bon Mardion a 384. Lenzi una coppa comunque l'ha vinta, quella del Vertical con 225 punti davanti a Mathéo Jacquemoud a 184 e a Kilian a 173. Nell'individuale ancora in testa Kilian con 300 punti seguito da Bon Mardion a 265 e Robert Antonioli a 216.
Il Brenta Team detta legge in Coppa Italia
A segno in tutte le categorie maschili
Che stagione per il Brenta Team. Un dominio in Coppa Italia con la vittoria in quattro categorie su otto, portando a casa il successo in tutte le graduatorie maschili: tra i Cadetti affermazione di Davide Magnini (con terzo Gabriele Leonardi), negli Juniores di Federico Nicolini, nei Master di Omar Oprandi, nei Senior di Thomas Martini (con Davide Galizzi sul terzo gradino del podio).
Tour du Grand Paradis, si traccia
Domenica la sesta edizione della gara valdostana
Domenica mattina prenderà il via la sesta edizione del Tour du Grand Paradis, la gara a squadre che si corre interamente nel Parco Nazionale del Grand Paradiso prevede un dislivello positivo complessivo di 2460 metri diluito in due salite, rispettivamente di 2160 metri e di 300 metri.
«Mercoledì saliamo in quota per tracciare quasi interamente il percorso». Queste sono le parole della guida alpina Ilvo Martin che insieme al collega Paolo Pellissier salirà verso la vetta del Gran Paradiso a quota 4061 metri per mettere in sicurezza e disegnare le tracce. «E' arrivata un leggera perturbazione - ha detto Martin - ma non ci ha dato molte preoccupazioni, in quota c’è una leggera spolverata di neve nuova che non influisce sulla sicurezza della gara. Ci sono alcuni tratti ghiacciati, ma domani avremo un idea più chiara della situazione». La partenza sarà data nella località Pravieux - Pessey alle ore 8 di domenica mattina. I concorrenti partiranno a piedi con gli sci nello zaino. Gli organizzatori, se le condizioni del manto nevoso rimangono così come sono, prevedono che il traguardo di Pont potrà essere tagliato con gli sci ai piedi.
Per quanto riguarda le iscrizioni, in queste ultime ore la segreteria operativa sta gestendo le numerose richieste che stanno arrivando via web. I pettorali disponibili non sono ancora molti visto che le iscrizioni si chiuderanno al raggiungimento di 150 squadre.
Giuseppe Bigioni e Roberta Galluzzi primi al Terminillo
Nel Trofeo Millet, penultima tappa dello Skialpdeiparchi
Giornata primaverile e tracciato ben innevato hanno fatto da cornice alla terza edizione del Trofeo Millet, Memorial Alberto Bianchetti sui pendii del Terminillo. Vittoria dell’atleta di casa Giuseppe Bigioni (Terminillo Mountain Team) in 1h24'32" davanti a due atleti friulani Davide De Podesta (1h26'25") e Cristian Moro (1h40'15"), mentre nella gara femminile, svoltasi su un tracciato ridotto, a segno Roberta Galluzzi che in 1h09'52" ha preceduto Giovanna Galeota (1h11'52") e Francesca Ciaccia (1h27'17").
Appuntamento finale dello Skialpdeiparchi domenica prossima al Gran Sasso d’Italia per una gara a coppie che chiuderà lo Skialpdeiparchi 2013-2014.
Monteregio Trail, ok Cinzia Bertasa e Filippo Canetta
Nella gara di 47 km a Fara Novarese
Tutto come pronostico alla quarta edizione del Monteregio Trail, con partenza e arrivo a Fara Novarese (NO) presso le Cantine Colli Novaresi: hanno infatti vinto due dei favoriti, Cinzia Bertasa e Filippo Canetta.
In una giornata splendida, anche se caratterizzata da un gran caldo che ha sicuramente influito sulle singole prestazioni, si sono dati battaglia oltre 400 atleti, suddivisi tra nordic walking, 23 km e 47 km. Come detto nella gara lunga hanno vinto i favoriti; diverso però è stato l'andamento della gara in campo femminile e maschile: tra gli uomini infatti Gianluca Caimi (Hoka Italia/Cervino Trailers) ha tentato di rendere la vita difficile a Canetta, attaccando sin dalle prime battute, ma il portacolori del Team Salomon dopo aver fatto sfogare l'avversario lo ha staccato nella seconda parte della gara, andando a vincere con il tempo di 4h02'08". Caimi si è quindi dovuto accontentare - anche se al termine della gara si è detto in realtà soddisfatto del risultato - della seconda posizione, in 4h06'12".
Al terzo posto si è classificato Roberto Beretta (Team Tecnica) in 4h08'47; appena giù dal podio Roberto Isolda, Insubria Sky Team, giunto a soli 16" da Beretta; quinto posto per Cristiano Tara, Phisio Sport Lab, in 4h13'46".
Senza rivali invece Cinzia Bertasa: la portacolori del Team Tecnica ha staccato la seconda classificata, Stefania Albanese (Cral Fondiaria Sai) di quasi 26': la Bertasa ha infatti concluso la sua prova in 4h27'28", contro le 4h53'26" della Albanese. Al terzo posto si è classificata Gabriella Baccan (Maratolandia) in 5h16'32"; quarta e quinta posizione rispettivamente per Fiorenza Frassinesi (Insubria Sky Team, 5h32'11") e Antonella Arami (Gravellona, 5h38'58").
Giulio Ornati (BERG Team) ha invece vinto la gara corta imponendosi con il tempo di 1h34'53"; al secondo posto Paolo Proserpio (Atletica Palzola), in 1h36'09", mentre in terza posizione si è classificato Giovanni Latella (Atletica Avis Ossolana), in 1h41'31".
In campo femminile la vittoria è andata a Laura Marsiglio (Athlon Runners) che ha chiuso la propria prova in 2h06'57"; seconda posizione per Sofia Canetta (SkyRunning Valsesia 2000), giunta staccata di 1'1"; terzo posto per Federica Fappiano, giunta al traguardo di Fara Novarese in 2h08'08".
Marathon des Sables, seconda tappa
Ancora a segno Rachid El Morabity
Seconda tappa alla Marathon des Sables: 41 km da Erg Znaigui a Oued Moungarf. Nuova vittoria di giornata del marocchino Rachid El Morabity in 3h13'43" davanti a Abdelkader El Mouaziz, staccato di 1'12". El Morabity resta al comando della generale, con El Mouaziz che recupera una posizione, con un ritardo di 9'33". Scala al terzo posto l'altro marocchino Mohamad Ahansal a 10'25", quarto nella seconda tappa, battuto anche dal giordano Salameh Al Aqra, adesso quarto nella generale a 24'10". L'azzurro Salaris partiva dal quarto posto dopo la prima tappa, è sesto nella seconda in 3h30'38" e perde due posizioni anche nell'assoluta, preceduto dal compagno di club del Freelife Lab, il britannico Danny Kendall. Marco Olmo è ventunesimo di tappa, ma conserva la diciottesima piazza assoluta.
Partita la Marathon Des Sables
Tripletta marocchina nella prima tappa, quarto Salaris
Prima tappa alla 30° Sultan Marathon Des Sables: 34 km da Ouest Erg Chebbi a Erg Znaigui tra le dune Merzouga. Tripletta marocchina con la vittoria di Rachid El Morabityin 3h04'05" davanti a Mohamad Ahansal in 3h05'08" e Abdelkader El Mouaziz (vincitore della Maratona di New York nel 2000) in 3h21'26. Quarto posto per Antonio Filippo Salaris: l'azzurro della Freelife Lab finisce con un ritardo di 12'18" dal vincitore. Grande prestazione dell'inossidabile Marco Olmo, diciottesimo in 3h55'22".
Grandi nomi alla BVG trail
Vittorie di Matteo Pigoni e Federica Boifava
Grandi nomi al BVG trail: la gara lungo la dorsale sul lago di Garda. Due prove: una di 74 km e 4300 m D+ lungo i sentieri nel territorio bresciano del Parco Alto Garda e della Bassa Via del Garda con partenza da Salò e arrivo a Limone sul Garda, la seconda, una Marathon di 46 km e 3500 m D+, sempre con traguardo finale a Limone.
La 'lunga' è stata vinta da Matteo Pigoni davanti a Marco Zanchi e Paolo Leonardi, mentre nella prova femminile a segno Federica Boifava (sesta assoluta) su Mariachiara Parigi.
Nella Marathon affermazione del norvegese Thor Ludvigsen davanti all'americano Cameron Clayton e al canadese Gary Robbins, mentre nella gara 'rosa' affermazione della sudafricana Landie Greyling su Alessandra Boifava e Nicole Lasagna.
Stefano Trisconi, grande avvio di stagione
Dopo la Maremontana, primo anche all'Ossola Trail
Inizio di stagione alla grande per Stefano Trisconi, uno dei nostri tester per la guida Outdoor Running. Dopo aver vinto la Maremontana di fine marzo a Loano, il portacolori del Dynafit Team, ha dettato legge domenica 6 aprile alla ottava edizione della gara di casa, l'Ossola Trail, chiudendo i 27 km del percorso in 2h41'45, precedendo Luca Carrara del Valetudo in 2h46'28" e Marco Gazzola del Team Salomon in 2h56'40. Nella gara femminile vittoria di Emanuela Brizio del Valetudo, sesta assoluta, in 3h07'19".
Traversata sopra l'Otztal in Austria per Auer
40 ore di arrampicata non-stop
Il 12 e 13 febbraio 2014 Hansjorg Auer ha compiuto la traversata completa della cresta che unisce la vetta del Gamskogel (2.813 m) fino a quella della Wilde Leck (3.361 m) sulle sue montagne di casa nell’Otztal in Austria.
Si tratta di una lunga traversata, una bellissima linea con uno sviluppo di 10 km compiuta anni addietro dal forte alpinista Reinhard Schiestl che, pur non presentando particolari difficoltà tecniche, non superando il IV grado su roccia, in pieno inverno risulta di grande impegno.
Nonostante la molta neve presente, Auer è riuscito in 40 ore non-stop a portare a termine la traversata, le condizioni incontrare dal forte austriaco si sono rivelate piuttosto difficili e a detta dello stesso queste l’hanno spinto molto vicino al suo limite.
Come sempre in montagna le condizioni sono quelle che fanno la differenza e i numeri, i gradi di una salita, passano in secondo piano; anche un IV grado può diventare estremo, laddove in estate si passerebbe in scarpe da ginnastica con le mani in tasca, in pieno inverno la musica cambia. Questo a riprova del fatto che nell’alpinismo la difficoltà di una salita non è data solo dal grado scritto su un pezzo di carta.