Il beau geste di Fabio
Abbiamo parlato con Bazzana dopo le emozioni che ci ha regalato al Giir
Il 27 luglio 2014 sarà una data che Fabio Bazzana ricorderà a lungo. Giir di Mont, per la prima volta una bella, anzi bellissima prestazione del bergamasco, dopo due anni difficili a Premana. Ci sono momenti, però, che vanno oltre lo sport. Quell'arrivo spingendo la carrozzella di una ragazza disabile è stato uno degli 'attimi fuggenti' più emozionanti di una gara già ricca di emozioni. Un gesto nato dal cuore che ha avuto ampia risonanza mediatica. «Prima di tutto - ci ha detto Fabio Bazzana a qualche giorno di distanza - vorrei che rimanesse un gesto semplice e spontaneo, nato dal profondo del cuore. Non vorrei che l'eco avuta tra i media e sui social network lo facesse diventare un gioco e ne alterasse il significato vero che non era quello di farsi pubblicità né di portare alla ribalta una ragazza che magari preferiva starsene tranquilla; mai avrei pensato che un mio sogno potesse avere una tale portata».
UN'IDEA NATA DUE ANNI FA - «Gli ultimi due anni al Giir sono stati duri. Nel 2012 ho patito molto il caldo e la fatica e pensavo di ritirarmi. Poi, quando sono arrivato al traguardo dopo avere dato veramente tutto, dare il cinque a quei ragazzi disabili mi ha fatto pensare che quella fatica era stata ricompensata e mi sono detto che sarebbe stato bello spingere una carrozzella al traguardo. La disabilità motoria mi ha sempre colpito molto, proprio perché il mio sport è la corsa e mi rendo conto di cosa voglia dire non potere usare le gambe». Nel 2013 il sogno non si è avverato… «perché mi sono ritirato». Poi nel 2014 ecco l'anno giusto. «Non conoscevo quella ragazza, non sapeva neanche che l'avrei spinta e, anzi, ripensandoci, il suo accompagnatore avrebbe potuto spingermi da parte o lei magari non avrebbe voluto tutti quei riflettori su di sé. Per me è stato un sogno, qualcosa che avevo dentro da due anni. Certo, forse se avessi avuto qualche chance in più di lottare per il terzo posto sarebbe stato difficile fare questo gesto, ma vedevo Ludvigsen davanti, oramai troppo lontano…».
ROTTA VERSO MALONNO - Inizialmente dato in gara al K3 Vertical, Fabio nel prossimo fine settimana sarà invece in gara a Malonno per il Fletta Trail.
Debutto ok per il Trail di Sestriere
Primi Garnier e Ioan. Katia Fori a segno nella classifica rosa
Buona la prima per il Trail di Sestriere: in tanti al via delle due prove competitive di 50 (e 2600m D+, con passaggio al Monte Fraiteve) e 18 km, oltre alla 10 km non competitiva e alla dog endurance.
50 KM - Arrivo in coppia per Claudio Garnier della Valetudo e Maxim Ioan della Podistica Valle Varaita che hanno tagliato insieme il traguardo in 4h55'35. Al terzo posto Fabio Pozza dell'Atletica Gio' 22 Rivera in 5h45'54", con quarto Fabio Toniolo del Bergteam Salomon in 5h46'41". Quindi le prime due classificate nella graduatoria rosa, quinta assoluta Katia Fori del Team Tecnica in 5h56'23", sesta Graziana Pè dell'Iz Sky Racing in 6h01'54"
18 KM - Affermazione di Simone Peyracchia della Podistica Valle Varaita in 1h35'09, su Ezio Sardanapoli in 1h38'00" ed Enrico Ponta dell'Azalai in 1h40'50", mentre sul podio femminile sono salite Annalisa Cappelletti della Genzianella in 2h00'41", Lucia Natalicchio del Ferrero Alba in 2h02'23" e Daniela Scutti del Roata Chiusani in 2h04'15".
Dedicato a Matteo Tagliabue
In uscita il numero di agosto di Ski-alper
I programmi erano altri. In copertina avremmo voluto mettere una foto di trail running, magari presa dal magnifico servizio di Federica Boifava tra cielo e montagne sul percorso dell’Adamello Ultra Trail. Invece ecco il nostro bagai, Matteo Tagliabue. Non abbiamo voluto scrivere nulla prima, durante, dopo i tragici fatti dell’Alpamayo. Non è nel nostro stile, nel nostro modo di essere profondo. La copertina, però, se la meritava. Gliela dovevamo. Per tutto quello che ha dato a noi e ai lettori di Ski-alper. Per quell’anno che abbiamo passato a lavorare insieme in cui forse abbiamo imparato più di quello che gli abbiamo insegnato. Ski-alper di agosto, il numero 95, si apre così, con l’immagine che ci è più cara di Teo, quella che già avevamo scelto per oscurare il sito in segno di lutto. Una foto d'autore scattata da Sindy Thomas in cui la sua espressione è quella vera, in cui è proprio Teo. Insomma, niente celebrazioni. La copertina e l’editoriale del direttore Davide Marta, nient’altro. E che ognuno porti con sé i ricordi che vuole di questo ragazzo speciale.
Una cover evocativa per un numero fresco e stimolante.
Ski-alper di agosto (n. 95, 100 pagine, 6 euro), con il consueto allegato Up&Down (questo mese totalmente dedicato alle gare di trail e skyrunning) è davvero un’esplosione di proposte e novità.
MONTE BIANCO - Il nostro ‘montebianchista’ Marco Romelli prova ad inquadrare un sogno chiamato, per l’appunto, Monte Bianco. Cinque vie per la vetta, raccontate con dovizia di particolari ed esperienze personali. Una ‘chicca’: la presentazione dell’Office de Haute Montagne di Chamonix. Per prendere spunto e iniziare a pensarci per davvero.
L’ESPLORATORE - In occasione della festa dei 125 anni di Camp abbiamo incontrato Simone Moro. Ecco un’intervista diretta, veloce, tagliente, in cui l’alpinista bergamasco ha risposto senza mezzi termini alle provocazioni del nostro Guido Valota.
GHIACCIO FACILE - Una nuova rubrica tecnica per imparare a muoversi ad alta quota. Denis Trento, Aspirante Guida e atleta di vertice dello ski-alp race, ci illustra i passi base di avvicinamento sul ghiacciaio con piccozza e rampone. Immagini esclusive a firma di un grande della fotografia in montagna, Damiano Levati.
TE LA DO IO L’AMERICA - Il racconto e i numeri del record di Kilian Jornet sul McKinley e il punto della situazione sul progetto Summits of my life.
MONTE ROSA HIGHWAY - Una linea sul massiccio del Monte Rosa tra le principali vette con attrezzatura leggera, in chiave fast&light. Una corsa a fil di cielo da percorrere in giornata, a patto di avere il motore allenato al punto giusto. Testi e foto di Giacomino Longhi, Marco Colombo e Marco Ballerini.
SPEED HIKING - Scendiamo di quota per cogliere l’essenza estiva della montagna. Qualche numero fa avevamo parlato di scialpinismo e sci ripido intorno al Wilder Kaiser, in Tirolo. Ci siamo tornati per percorrere un tratto del Sentiero dell’Aquila in chiave speed hiking. Alessandro D’Emilia, insieme alle compagne di viaggio Nika e Ylenia, ha potuto anche testare in anteprima mondiale la nuova scarpa Synthesis GTX Sourround di La Sportiva.
ADAMELLO LIVE EXPERIENCE - 175 km in Valcamonica, sui sentieri e le fortificazioni della Grande Guerra. Questi gli ingredienti della prima edizione dell’Adamello Ultra Trail. Troppo interessante, così abbiamo chiesto ad una grande atleta come Federica Boifava di percorrere per noi l’intero tracciato. In esclusiva il suo racconto, con le bellissime immagini di Davide Ferrari.
MONTE GORZANO FAST&LIGHT - Continuiamo la scoperta dei luoghi suggestivi dell’Appennino con le foto di Luca Parisse. La proposta di questo numero è la salita del Monte Gorzano, nel Lazio, attraverso la valle delle Cento Cascate. Protagonista d’eccezione il talentino dello skyrunning abruzzese, Carlo Colaianni.
PREVIEW 2015 - Non potevamo resistere al fascino delle nuove Fleline SL di Dynafit, che saranno in vendita dalla primavera del 2015. Le abbiamo messe ai piedi di Stefano Trisconi che si è fatto una bella corsa con il Lago Maggiore sullo sfondo. In anteprima anche tutto l’outfit e l’accessoristica Dynafit per lo skyrunning nel foto-racconto 'cult' di Alo Belluscio.
ANCORA ANTEPRIME - Siamo curiosi, inutile nasconderlo. Così abbiamo voluto scoprire qualcosa di più della S-Lab X-Carbon GTX di Salomon, la scarpa da alpinismo leggera ‘pensata’ da Georges Salomon 25 anni fa e perfezionata da Kilian Jornet. E poi abbiamo messo alla prova il nuovo Matik, l’assicuratore per corda singola lanciato in questi giorni da Camp.
OUTDOOR PREVIEW - Ovviamente abbiamo partecipato alla kermesse OutDoor di Friedrichshafen. Ecco la nostra carrellata dei top prodotti per l’outdoor running, lo speedhiking e il climbing per la stagione estiva 2015. Foto scattate dai nostri inviati tra i vari stand della fiera.
TRAINING - Come allenarsi nella bella stagione? Bici, corsa o skiroll? Chi meglio di Eros Grazioli, autore del libro ‘Scialpinismo, teoria dell’allenamento’ poteva darci qualche consiglio? C’è anche una tabella per la settimana tipo nel periodo di giugno e luglio! E se si esagera? Si rischia l’overtraining. Abbiamo voluto approfondire la tematica con il nostro medico dello sport Massimo Massarini.
AND MORE… - Tanto di più su Ski-alper di agosto. La nostra bacheca, sempre ricchissima di spunti e curiosità, le opinioni di Leonardo Bizzaro e Marco Degasperi, la controcopertina della new-entry Simone Favero.
UP&DOWN - Un numero ricchissimo, tutto dedicato alle gare di trail running e skyrunning. Dai Mondiali di Chamonix, con il live report dei nostri inviati, alla Dolomites Skyrace. Tantissime foto, dichiarazioni, interviste, commenti.
IN EDICOLA E IN DIGITALE - Ski-alper di agosto sarà disponibile nelle migliori edicole a partire dalla prossima settimana. Ma chi lo volesse acquistare su smartphone o tablet, lo può fare immediatamente. È sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
Domenica la Tre Rifugi anche in versione Marathon
Novita' per la gara monregalese
Domenica è il giorno della Tre Rifugi. Con una novità: accanto alla Sky Race, la gara monregalese presenta anche la prima edizione della Sky Marathon, entrambe inserite nel circuito Trail Occitani.
SKY MARATHON - Il tracciato si sviluppa per circa 45 km, passando per i tre rifugi del CAI di Mondovì (Garelli, Havis De Giorgio Mondovì e Mettolo Castellino) con un dislivello positivo di 3.900 metri, con le salite al Marguareis (2.651 m), Pian Ballaur (2.603 m) e Cima delle Saline (2.612 m) e con un paio di passaggi piuttosto tecnici e impegnativi, da affrontare con casco e imbrago, come il Canale dei Torinesi e la via ferrata Sordella. Partenza da Rastello, in Valle Ellero alle 5.30, l'arrivo a Borello/Barmas con tempo massimo di dodici ore.
SKY RACE - Tracciato confermato per la quattordicesima edizione: 22 chilometri e 1.820 metri di dislivello positivo, sempre affrontare Marguareis e Cima delle Saline, visto dal Cars si devierà in direzione di Pian Marchisa e per riprendere il tracciato della Marathon da ponte Chiappa. Partenza sempre da Rastello, ma alle ore 8.
ISCRIZIONI - C'è ancora tempo per gli ultimi pettorali: info su www.trerifugi.it.
Corsa in Montagna, presentati i Mondiali italiani
In programma a Casette di Massa domenica 14 settembre
Mancano ormai meno di due mesi alla trentesima edizione dei Campionati del Mondo di corsa in montagna in programma a Casette di Massa domenica 14 settembre. Sarà uno scenario totalmente inedito per la manifestazione: le centenarie cave di marmo del 'bacino di Gioia', celebri in tutto il mondo per il pregio delle loro estrazioni. «L'idea di un Mondiale di corsa in montagna in un contesto del genere - ha dichiarato il presidente della FIDAL, Alfio Giomi nel corso della presentazione a Villa Cuturi a Marina di Massa - è una sfida appassionante, nata da uno spunto di Luigi Benedetti (l'ex velocista azzurro, argento con la 4x100 agli Europei di Roma 1974 insieme a Pietro Mennea, ndr) e dalla quale ci siamo subito lasciati coinvolgere con grande entusiasmo». Senza dimenticare che il prologo del Mondiale sarà un evento nell'evento. La vigilia della rassegna iridata sarà, infatti, il Mennea Day con una speciale pista - voluta dal presidente FIDAL Toscana, Alessio Piscini - nella centrale piazza Aranci, dove sfileranno anche tutte le squadre per la cerimonia d'apertura. «Un momento davvero speciale - aggiunge il presidente Giomi - in cui avverrà anche la consegna ufficiale del blocco di marmo donato dall'Apuana Cam di Ezio Ronchieri. Sarà questa la materia prima da cui l'artista Fabio Viale plasmerà la statua dedicata a Pietro Mennea destinata allo Stadio dei Marmi di Roma che già porta il nome del grande campione azzurro».
AZZURRI - La tradizione italiana della corsa in montagna è caratterizzata da un ricchissimo palmarès internazionale. Dal 1985 ad oggi, gli azzurri hanno infatti collezionato la bellezza di 171 medaglie (89 individuali e 82 a squadre) nel contesto dell'evento iridato: 82 ori, 50 argenti e 39 bronzi. Nella passata edizione in Polonia l'Italia tornò a casa con 6 medaglie (3 ori, 2 argenti e 1 bronzo): a laurearsi campioni del mondo furono Alice Gaggi e il team senior femminile oltre allo junior Nekagenet Crippa. Sul secondo gradino del podio finirono, invece, entrambe le formazioni maschili con Elisa Desco bronzo nella prova assoluta. Intanto, appena due settimane fa, a Gap, i gemelli Bernard e Martin Dematteis si sono messi al collo l'oro e il bronzo dei Campionati Europei, con gli azzurri leader di tre delle quattro classifiche a squadre. "Questo percorso - il commento di un incontenibile Bernard Dematteis - ti dà quasi la sensazione di correre sulla luna. E' grandioso, sarà emozionante gareggiare qui con la voglia di portare in alto la maglia azzurra".
IL PERCORSO - Due piccole frazioni di Massa, Forno e Casette, sono il fulcro di questa avventura iridata e il punto di partenza di un percorso che profuma di storia, fatica e lavoro. Tecnicamente molto vario, sarà un tracciato atipico per la formula “only up” (solo salita), con un dislivello totale imposto dalla natura del territorio. Prima tratti scoscesi con il mare alle spalle, poi salite spoglie e bianchissime, abbaglianti ed ardue da domare. L’ultimo tratto è interamente ricavato all’interno delle cave. Qui si assisterà allo spettacolare passaggio dentro a un tunnel lattescente con curve e controcurve a sfiorare gli spigoli del marmo che da sempre è la preziosa materia prima di tanti capolavori dell'arte e dell'architettura italiana. Sino all'impervia salita conclusiva, al belvedere finale da cui ancora occhieggia il blu del mar Tirreno.
38 NAZIONI - Questi i Paesi che, sulla base delle iscrizioni preliminari, hanno annunciato al loro partecipazione ai Mondiali di corsa in montagna a Casette di Massa: Albania, Australia, Austria, Bielorussia, Belgio, Bulgaria, Canada, Colombia, Croazia, Repubblica Ceca, Eritrea, Francia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria, India, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Malta, Messico, Macedonia, Principato di Monaco, Norvegia, Nuova Zelanda, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Slovenia, Repubblica di San Marino, Svizzera, Slovacchia, Turchia, Stati Uniti, Uganda, Ucraina.
Domenica una 'classica': il FlettaTrail
In gara a Malonno, nel paese della Corsa in Montagna
Siamo a Malonno, nel paese della Corsa in Montagna. Domenica 3 agosto andrà in scena la cinquantunesima edizione del FlettaTrail. Tra i protagonisti più attesi Ionut Alin Zinca, Il ceco Robert Krupicka e le due azzurre Elisa Sortini ed Elisa Desco.
PERCORSO - 21 km scarsi (il gps registra esattamente 20,680) con un dislivello positivo di 1.093 metri, negli scenari tipici delle Orobie Bresciane come i castagneti della parte più bassa vicina ai 550 di Malonno per arrivare ai fitti boschi di larice e pino presenti tra i GPM di Narcos, del Campasso e di Plas di Pra del Biss, oltre alla leggendaria Fletta. La quota minima sono i 497 metri sul livello del mare di piazza Repubblica, sede di partenza e arrivo ed i 1.250 metri del tetto della gara: Plas di Pra del Biss. I primi 4 km di gara sono stati più volte decisivi per la vittoria. Dopo lo sparo gli atleti percorrono un brevissimo tratto in piano su asfalto per raggiungere la strada sterrata del Radel, sino al 'muro di Durna' dopo 2.5 km, con il 34% di pendenza nella parte iniziale ed il 22% in quella finale che raggiunge la scalinata davanti alla Chiesa di Odecla. Qui sarà posto da questa edizione il traguardo volante 'Grimpeur' che ai primi tre uomini e alle prime tre donne elargirà un bonus speciale.
Da Odecla si 'viaggia' verso la storica località di Narcos ('storica' perché proprio a Narcos nel 1964 si svolse la primissima edizione della corsa in montagna malonnese, allora denominata Cronoscalata Malonno-Narcos). Chi avrà forzato troppo sul Durna potrebbe avere la brutta sorpresa di dover continuare a salire per altri 500 metri circa, con una pendenza intorno al 14% mitigata solo in parte dal fatto che si corre su fondo compatto (strada bianca, asfalto o brevi tratti di cemento). La risalita che dal Ponticello sulla Franchina porta a Narcos è lunga 3.5 km circa e dai 790 metri di altitudine porta ai 1210. Il primo tratto è su un sentiero piuttosto largo, che nella sua parte centrale, dopo il bivio per Frai, è stato in alcuni tratti rinforzato con bitume o ciottolato. La pendenza media è del 22,6% ed in alcuni tratti come quello che costeggia i fienili in località Ria Bona impegnerà severamente i trailers. Da Narcos mancano 8.7 km al traguardo. La salita importante è però finita e la maggior parte del dislivello positivo è stata coperta.
Si entra nella parte più panoramica e davvero divertente del FlettaTrail, percorrendo una strada bianca di montagna che da Narcos prosegue attraverso località Sedena per salire al Campass in una pineta, dove è posizionato il traguardo volante 'griffato' Compressport.
Proseguendo in quota, sempre su strada sterrata forestale si attraversa la contrada di Limbart per giungere ai piedi di una breve ma ripida salita che porta al tetto della gara il Plas di Prà del Biss. Inizia a questo punto un tratto di discesa che copre 1.5 km e porterà i concorrenti a sfilare per la mitica Fletta, località che dà il nome all’intera manifestazione, nel ricordo di quella indimenticabile grande classica che era la Malonno-Fletta. Da Fletta si passa attraverso l’ultima asperità della giornata che riporta gli atleti leggermente in quota per attraversare la contrada Prà del Biss e dare il via al tratto di discesa che toccherà nell’ordine Loritto, Corne, One e Ruc, prima di entrare nella frazione di Lava, anticamera del km finale che conclude il FlettaTrail sotto l’arco posizionato in piazza Repubblica. Il tratto in discesa tra Loritto ed One è il più tecnico ed impegnativo, pur non presentando rischi di sorta.
RECORD - In campo femminile da battere il tempo della campionessa Italiana di corsa in montagna in carica, e mondiale di Skyrunning, Elisa Desco che lo scorso anno fermò le lancette sul crono di 1h45’50” polverizzando il precedente primato stabilito nel 2008 da Francesca Iachemet di 1h51’23”. Nel trail maschile record anch’esso griffato 2013 dall’eritreo Abraham Kidane Habtom, capace di chiudere in 1h27’44”, in questo caso il primato è stato sfilato al forestale 'Lele' Manzi che in bacheca di FlettaTrail ne ha due (oltre ad una Malonno-Fletta juniores) e che in occasione della vittoria datata 2008 aveva sigillato 1h31’20”.
MonteRosaWalserultraTrail, ci siamo
Sabato il via della gara valdostana
Seconda edizione per il MonteRosaWalserultraTrail, l’evento organizzato dall’Associazione Forte di Bard nell’alta Valle del Lys, nei territori di Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité, in Valle d’Aosta. Dopo lo straordinario debutto del 2013, che ha visto la partecipazione di ben 542 atleti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, la competizione torna sabato 2 agosto. Invariata la formula dell’evento che prevede due gare su due tracciati rispettivamente di 50 km di sviluppo con 4000 metri di dislivello positivo e 20 km di sviluppo con 1000 metri di dislivello positivo. A queste si affiancherà un EcoTrail non competitivo aperto a tutti lungo il tracciato del Trail. Confermata la partenza dal palazzetto Sport Haus di Gressoney-Saint-Jean, che sarà anche base logistica per il ritiro dei pettorali e dei pacchi gara. Due tracciati altamente suggestivi che consentono di immergersi appieno nelle splendide atmosfere della terra Walser, alle pendici del Monte Rosa, alla scoperta di una realtà culturale e paesaggistica unica nel suo genere.
TERRITORIO - «Il Forte di Bard è da sempre molto attento alla promozione del territorio non solo in chiave turistico culturale ma anche a favore di iniziative sportive che promuovano le bellezze ambientali della Valle d’Aosta – dichiara il presidente dell’Associazione Forte di Bard, Augusto Rollandin -. Il successo della prima edizione del MonteRosaWalserultraTrail ha posto solide basi per la crescita dell’evento che siamo certi incontrerà nuovamente il favore degli atleti e del pubblico che potrà così scoprire attraverso lo sport e il sano agonismo le peculiarità delle comunità Walser ai piedi del Monte Rosa». La manifestazione si pone l’obiettivo di mettere in mostra una realtà paesaggistica e culturale sulle Alpi unica nel suo genere. L’alta Valle del Lys è caratterizzata dalla presenza di una comunità germanofona di origine walser, una minoranza etnico-linguistica che si distingue dalla realtà francofona della Valle d’Aosta sotto gli aspetti culturale, linguistico e architettonico. Oltre a attraversare Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité la corsa si snoda in meravigliosi aggregati rurali tra i quali le perle di Alpenzu Grande e Piccolo sulla destra orografica della Valle del Lys e di Ecko e Rong sulla sinistra orografica.
Sarà inoltre possibile apprezzare il Castel Savoia, un fiabesco maniero dei primi del Novecento le cui torri cuspidate emergono da una fitta foresta sempreverde, luogo di soggiorno privilegiato della Regina Margherita nella prima metà del secolo scorso.
«L’esperienza dello scorso anno è stata ottima, un debutto segnato da un grande successo e dall’apprezzamento da parte dei partecipanti e dei numerosi turisti che hanno assistito alla gara – dichiara il sindaco di Gressoney-La-Trinité, Alessandro Girod -. Abbiamo centrato l’obiettivo e in questa edizione cercheremo di migliorarci cercando di contenere le spese, anche alla luce del particolare momento finanziario. Ecco perché è stato scelto di confermare la logistica della prima edizione. La partenza da Gressoney-Saint-Jean consentirà di contenere alcuni costi. Una macchina collaudata e rodata che sono sicuro funzionerà molto bene anche in questa seconda edizione».
«Abbiamo accolto con entusiasmo sin dal primo anno la proposta del Forte di Bard di promuovere un Trail all’interno del territorio Walser - commenta il sindaco di Gressoney-Saint-Jean, Luigi Chiavenuto -. La prima edizione è stata un grande veicolo di promozione turistica e culturale; molti concorrenti non conoscevano la nostra vallata e ci sono venuti per la prima volta trovandola bellissima. La conferma della seconda edizione non può che farci piacere. La popolazione aveva risposto con entusiasmo sia attraverso i tanti volontari che hanno supportato l’organizzazione, sia seguendo in prima persona le varie fasi della competizione. L’organizzazione è partita e noi siamo pronti anche questa volta a fare la nostra parte».
PERCORSI - Il percorso è stato tracciato dai Bruno Brunod, Franco Collé e Giancarlo Annovazzi con l’obiettivo di mettere in mostra una realtà paesaggistica e culturale unica sulle Alpi nel suo genere.
L’Ultra Trail si sviluppa per 50 km con un dislivello positivo di 4000 metri e offre ai partecipanti una cornice incomparabile sul Monte Rosa, regno dei 4000 delle Alpi.
Il tracciato più breve, il Trail (20 km con 1000 m di dislivello positivo), si sviluppa anch’esso tra i due comuni di Gressoney e attraversa alcune tra le più belle frazioni walser della zona.
ULTRA TRAIL - Partenza alle ore 7 dal Palazzetto dello sport Sport Haus di Gressoney-Saint-Jean, struttura situata a quota 1370 metri e dotata di parcheggi antistanti, servizi igienici, docce dove gli atleti riceveranno dallo staff di gara tutte le informazioni utili.
Prima salita con dislivello di circa 1250 metri per raggiungere il Colle Valdobbia e il rifugio Ospizio Sottile (2488 metri); superato il colle, un breve passaggio in Piemonte permette di chiudere l’anello sulla dorsale di confine e imboccare il Passo Valdobbiola a quota 2413. Segue la discesa lungo tutta la Valdobbiola fino alla frazione di Rong a 1499 metri da dove si prosegue verso nord sempre in sinistra orografica con dolci saliscendi attraversando numerose località di origine walser fino a raggiungere Gressoney-La-Trinité. Dalla località Eselboden a 1637 metri di quota si sale di circa 950 metri per raggiungere il Lago Gabiet a 2371 per poi scendere nuovamente lungo il vallone del Moos fino al fondovalle dove sarà localizzato il primo cancello orario (localitù Stafal); qui ci si porta in destra orografica risalendo fino a Sant’Anna, alpeggio situato a 2178 metri d’altezza che offre una vista spettacolare sull’intero massiccio del Monte Rosa. Si perde nuovamente quota scendendo verso Gressoney-La-Trinité in destra orografica lungo il torrente Lys fino a risalire dapprima bruscamente poi a mezza costa lungo il sentiero denominato 'walser-wäg' ovvero sentiero walser. Qui si attraversano i villaggi di Alpenzù per poi ridiscendere al fondovalle nei pressi della località Tschemenoal da cui si prosegue lungo il Sentiero della Regina che porta, senza significativi dislivelli, fino al centro di Gressoney-Saint-Jean (2° cancello orario). Da qui si prosegue ancora lungo il sentiero della Regina per poi risalire per un dislivello di circa 800 metri lungo il sentiero che porta all’alpeggio di Staller poi al Colle Ranzola a quasi 2200 m di quota. L’ultima discesa dal colle porta al Castel Savoia e da qui si raggiunge l’arrivo al palazzetto.
TRAIL E ECOTRAIL - Il percorso più breve (lunghezza 20 km; dislivello positivo 1000 m) parte sempre dallo Sport Haus alle ore 10. Segue in parte lo stesso itinerario dell’ultra trail ma elude i grandi dislivelli (salita al Colle Valdobbia e salita al Gabiet e salita al colle Ranzola). Si tratta quindi di un anello che non raggiunge quote elevatissime (quota massima 1860 metri a Gressoney-La-Trinité) ma che forma un anello che attraversa località e paesaggi tra i più suggestivi dell’alta Valle del Lys.
PROGRAMMA - Consegna pettorali di gara con chip a bordo, materiale e informazioni presso lo Sport Haus di Gressoney-Saint-Jean (struttura situata in località Tschoarde) prevista per venerdì 1° agosto dalle 11 alle 22 per l'ultra trail, e sabato 2 agosto dalle 6.30 alle 9 solo per il Trail. La Partenza dell'Ultra trail alle ore 7 di sabato 2 agosto dal Palazzetto dello sport Sport Haus, alle 10 quella del Trail e dell'Ecotrail. Le premiazioni dalle 18.30 alle 19.30i.
ISCRIZIONI - Le iscrizioni online sul sito www.monterosawalserultratrail.com si chiuderanno il 30 luglio. Oltre tale data sarà unicamente possibile iscriversi il giorno precedente la gara dalle ore 11 alle 22 con contestuale ritiro del pettorale. In ogni caso le iscrizioni verranno comunque chiuse al raggiungimento di 800 iscritti complessivi, indipendentemente se alla prova Ultra Trail o prova Trail. Le iscrizioni all'Eco Trail saranno direttamente in loco venerdì 1° e sabato 2 agosto, dalle ore 6.30 alle 9.
Tempi record al Vertical Col de Lana
Vittorie di Urban Zemmer e Francesca Rossi
Vertical Col de Lana a suon di record. La gara da 1000 metri in due chilometri, in programma domenica a Pieve di Livinallongo ha visto il successo di Urban Zemmer, con il nuovo miglior crono del percorso: il portacolori del Team La Sportiva ha chiuso in 33'42". Alle sue spalle Nicola Pedergnana del Team La Sportiva in 35'39", terzo l'austriaco Alexandro Fasser del Team Adidas in 37'42". Quarto l'atleta di casa Filippo Beccari in 38'00", quinto Thomas Trettel dell'AS Cauriol in 38'46"; completano la top ten David Frena, Ruggero Berolo, Michael Moling, lo svizzero Gianni Minoggio e Lauro Polito.
PROVA ROSA - Tempo record anche nella gara femminile: affermazione di Francesca Rossi del Team Sportiva in 42'42"; piazza d'onore per la norvegese Therese Sjursen in 44'50", quindi Beatrice Deflorian, anche lei del Team La Sportiva, in 46'20". ai piedi del podio l'austriaca Andrea Reithmayr in 49'44" e Heidi Dapunt dell'Union Sport Longiarù in 52'50".
Jimenez e Reichegger primi all'Huhnerspiel Vertical Km
Tappa del Sudtirol Vertical Tour a Colle Isarco
Tappa del Südtirol Vertical Tour a Colle Isarco con la quarta edizione della Hühnerspiel Vertical Km. Grande favorito alla vigilia e ancora primo Manfred Reichegger in gara con i colori dell'ASC Mühlwald, che precede tre atleti del club organizzatore, il Gossensass Ski Alp, David Thoeni in 36'45", Martin Renzler in 38'33" e Roberto De Simone in 38'59", con quinto Christof Niederwieser dell'Ahrntal in 39'39".
GARA FEMMINILE - Vittoria 'rosa' per Stéphanie Jimenez: la portacolori del Team Salomon chiude in 44''04", su Serena Vittori del Torrevilla in 47'20" e Irene Senfter del Jenesien in 48'08", con quarta Astrid Renzler dell'Ahrntal in 49'53" e quinta Tatjana Kutlikova del Gossensass.
Giir di Mont: i video-highlights
Il film dei momenti più importanti della gara
La cronaca fra poco diventerà storia. Del Giir di Mont abbiamo già detto tutto o quasi. Ora è tempo di rivivere le emozioni di una intensa giornata di sport negli highlight video realizzati da Newspower, con i momenti decisivi della gara, dal via ai passaggi in quota, fino all'arrivo.
Scudetto per Antonella Confortola e Tommaso Vaccina
Nel Kilometro Verticale di corsa in montagna FIDAL
A Colere assegnati sabato pomeriggio i titoli nazionali FIDAL del Kilometro Verticale, con pioggia e vento che hanno reso la gara ancor più difficile per i 120 atleti al via.
GARA MASCHILE - Sul traguardo posto allo Chalet dell’Aquila, vittoria di Tommaso Vaccina portacolori del team genovese Cambiaso Cisso Running Team con il tempo finale di 34’21”. Il 34enne di Pavia ha abbandonato i compagni di fuga a poche centinaia di metri dall’arrivo, staccando il Forestale Marco De Gasperi, secondo a cinque secondi.
«Sono soddisfatto di questo risultato - ha commentato il fresco campione italiano di specialità – soprattutto contando che il mio punto forte non è il Vertical, bensì le Lunghe Distanze. E’ stato un ottimo banco di prova in vista dei mondiali in Colorado».
Terzo posto per il bellunese Luca Cagnati (34’42”3) dell’Atletica Valli Bergamasche che allo sprint ha lasciato ai piedi del podio il forestale Emanuele Manzi.
GARA FEMMINILE - Netto successo di Antonella Confortola: per la trentina della Forestale un monologo solitario con il cronometro fermato a 39’42’’6 che le vale l’ennesima maglia tricolore, e la convocazione ai mondiali americani di Lunghe Distanze dove dovrà difendere il titolo conquistato lo scorso anno. «Una vittoria importante - il commento di Antonella Confortola dopo l’arrivo – che sottolinea ancora una volta quanto sia fondamentale la preparazione a una gara. Una bella ricompensa dopo tanto lavoro».
Medaglia d’argento del Kilometro Verticale 2014 a Valentina Belotti del Runner Team 99 di Volpiano in provincia di Torino (40’43’’9) che lascia alla forestale Renate Rungger il terzo gradino del podio con il crono di 40’52’’9.
Vittoria in famiglia al Presolana Trail
Titolo italiano Lunghe Distanze per Marco De Gasperi e Elisa Desco
Il Presolana Trail era valido come Campionato Italiano di Corsa in Montagna Lunghe Distanze, secondo appuntamento tricolore per lo staff organizzativo di Fly-Up e X Bionic Running Team, dopo l'assegnazione dei titoli nel Kilometro Verticale.
GARA MASCHILE - Marco De Gasperi ha conquistato la maglia tricolore con il tempo finale di 2h07’28” sui 20 chilometri del tracciato con 2.100 metri di dislivello. Ma per il il forestale di Bormio, portacolori del Team Scott, non è stata una passeggiata, perché la prima parte della gara, dal Passo della Presolana (sede di partenza e arrivo) al Passo Pozzera, ha vissuto sul duello serrato con il valdostano Xavier Chevrier dell’Atletica Valle Brembana, che ha guadagnato una ventina di secondi sul valtellinese. Problemi addominali hanno costretto Chevrier a rallentare e farsi raggiungere e superare da De Gasperi, quest’ultimo lanciato in un monologo nella successiva discesa: per lui una fuga solitaria per tutta la seconda parte di gara. Per Chevrier una debacle improvvisa, tanto che Rolando Piana del GS Genzianella ne ha approfittato superando e conquistando così la medaglia d’argento con il tempo di 2h10’44”, mentre sul terzo gradino del podio arriva Chevrier a oltre 8 minuti dal vincitore.
FEMMINILE - Netto il successo di Elisa Desco: l’atleta del team Scott chiude in 2h36’02” (ventiseiesimo tempo assoluto) vestendo così la maglia tricolore di Campionessa Italiana Lunghe Distanze. Staccata di quasi cinque minuti Debora Cardone dell’Atletica Valli di Lanzo, mentre la medaglia di bronzo va alla portacolori dell’Atletica Giò 22 Rivera, Cristina Dosio.