Adamello Ski Raid, ci siamo

Domenica la gara LGC

Adamello Ski Raid atto quinto. Ci sono tutti i presupposti per un’edizione da incorniciare per la competizione che andrà in scena domenica 12 aprile. Dalla triplice validità, ovvero prova di Coppa del Mondo, tappa del circuito La Grande Course e atto conclusivo della Coppa delle Dolomiti, dalla tipologia del percorso con ben 43 km e 4000 metri di dislivello positivo alle condizioni meteo che annunciano bel tempo, al lotto dei partenti di assoluto livello, con tutti i più forti skialper al mondo presenti in lizza per la classifica finale del massimo circuito.
Il leader di Coppa del Mondo Robert Antonioli (586 punti) sarà in gara per difendere la testa della classifica assieme all’altro valtellinese del Centro sportivo Esercito Michele Boscacchi, mentre l’altra squadra della nazionale italiana sarà composta da Matteo Eydallin e Damiano Lenzi.
Il secondo in classifica, lo spagnolo Kilian Jornet Burgada (547 punti) ha scelto un compagno di cordata italiano, ovvero Lorenzo Holzknecht, mentre il terzo in classifica, il francese William Bon Mardion (521 punti) gareggerà con il connazionale Xavier Gachet. Occhio però agli outsider, atleti di grande esperienza e determinazione, come gli altri francesi Didier Blanc ed Alexis Sevennec, ed ancora gli austriaci Alex Fasser e Johannes Walzer, così come Manfred Reichegger e Pietro Lanfranchi. Ma tante sono le sfide curiose come quella di padre e figlio Franco e Federico Nicolini, oppure la coppia franco-spagnola composta da Laetitia Roux e Varela Mireia Mirò che tornano a gareggiare assieme nella competizione che hanno dominato nelle ultime due edizioni. Attesa poi per le due azzurre Elena Nicolini e Katia Tomatis, quindi per Laura Besseghini e Raffaella Rossi. Da tenere d’occhio il duo composto dalla svedese Emelie Forsberg e dalla francese Axelle Mollaret. In totale saranno in gara 350 coppie (28 della categoria femminile), in rappresentanza di 13 nazioni, numero raggiunto e bloccato già un mese prima della manifestazione per questione di sicurezza.
Non mancheranno anche alcuni aspetti di colore, come la presenza del fondista trentino Cristian Zorzi, che in carriera vanta tre medaglie olimpiche e 2 mondiali, che parteciperà in qualità di inviato, assieme a Daniele Cappelletti, per la Rai, emittente che lunedì 13 aprile trasmetterà uno speciale di ben 1 ora su Rai Sport 1 dalle 18. Sarà pure in gara Nicolò Buongiorno, figlio del famoso presentatore Mike, che è un affezionato dell’Adamello Ski Raid e nel parterre sarà presente anche Antonio Rossi, campione di canoa ed ora assessore allo sport di Regione Lombardia.

IL PERCORSO - Il tracciato rivisto rispetto a quello iniziale avrà uno sviluppo di 43 km e un dislivello positivo di 4000 metri, negativo di 4300 metri. La partenza per la categoria maschile è previsto da località Tonalina (1630 metri) con la prima salita verso i 2585 metri di Passo Paradiso, quindi altra ascesa ai 2996 metri di Passo Presena, dove è previsto il primo cambio pelli. Discesa poi verso i 2403 metri del Lago Mandrone, per un ulteriore cambio assetto per giungere ai 3250 metri del Canalino Monte Mandrone. Gli atleti scenderanno ancora ai 2800 metri di Vedretta Mandrone per poi iniziare le inversioni che porteranno al Cannone di Cresta Croce (3300 metri), seguiranno un paio di cambio assetti per d irigersi verso il Monte Adamello, il punto più alto della gara con i suoi 3539 metri. Seguirà lo scollinamento verso i 3390 metri del Passo degli Italiani, quindi la discesa lungo il versante Nord del Corno Bianco, la risalita ai 3230 metri di Passo Venezia, per poi scendere lungo lo splendido itinerario del Pisgana, passando per i 2530 metri dell’omonimo lago, quindi gli ultimi 10 km sino ai 1250 metri del traguardo di Ponte di Legno. Per le donne partenza più in quota ai 2585 metri di Passo Paradiso, ma successivamente identico percorso di gara.

IL PROGRAMMA - Il programma prevede l’accreditamento degli atleti dalle 14.30 di sabato 11 aprile, alle 4 di domenica 12 aprile l’apertura della cabinovia Pontedilegno-Tonale riservata ai concorrenti, successivamente seguiranno le due partenze. La partenza della gara maschile è fissata per le 5.30, quella femminile per le 6.10. Alle 16 la premiazione. Continui aggiornamenti, a partire dal briefing del sabato fino al termine della gara, si potranno seguire nei profili facebook e twitter di Adamello Ski Raid, grazie al lavoro dell’ufficio stampa e dell’Associazione Radioamatori Italiani.

SPECIALE PUBBLICO - L’Adamello Ski Raid è una gara spettacolare e adrenalinica per tutti i partecipanti, ma un evento facile da seguire per il pubblico, grazie anche alle iniziative del Comitato Organizzatore e alla sensibilità del Consorzio Pontedilegno Tonale Adamello Ski che hanno studiato delle proposte per chi vorrà seguire la gara in quota, con accesso gratuito agli impianti dalle 5 alle 7.


Definito il percorso dell'Adamello Ski Raid

Domenica variazione verso Passo degli Italiani e Pisgana

Definiti gli ultimi dettagli, la quinta edizione dell’Adamello Ski Raid è pronta a decollare domenica 12 aprile con una gara che si annuncia di assoluto livello per il percorso proposto, per la validità e per il lotto dei partenti.
Gli organizzatori, coordinati dalla triade Alessandro Mottinelli, Mario Sterli e Guido Salvetti hanno definitivamente allestito e preparato il percorso di gara, che si presenta con una leggera novità rispetto al programma iniziale. A seguito dell’ultimo sopralluogo in quota è infatti stato deciso di eliminare il passaggio al Passo degli Inglesi per una questione di sicurezza degli atleti. Quindi il nuovo percorso misurerà complessivamente 43 km, con un dislivello positivo di 4000 metri circa.
L’Adamello Ski Raid 2015 per la categoria maschile partirà da località Tonalina (1630 metri) con la prima salita verso i 2585 metri di Passo Paradiso, quindi altra ascesa ai 2996 m etri di Passo Presena, dove è previsto il primo cambio pelli. Discesa poi verso i 2403 metri del Lago Mandrone, per un ulteriore cambio assetto per giungere ai 3250 metri del Canalino Monte Mandrone. Gli atleti scenderanno ancora ai 2800 metri di Vedretta Mandrone per poi iniziare le inversioni che porteranno al Cannone di Cresta Croce (3300 metri), seguiranno un paio di cambio assetti per dirigersi verso il Monte Adamello, il punto più alto della gara con i suoi 3539 metri. Da questo punto ecco la variazione, con lo scollinamento verso i 3390 metri del Passo degli Italiani, quindi la discesa lungo il versante Nord del Corno Bianco, la risalita ai 3230 metri di Passo Venezia, per poi scendere lungo lo splendido itinerario del Pisgana, passando per i 2530 metri dell’omonimo lago, quindi gli ultimi 10 km sino ai 1250 metri del traguardo di Ponte di Legno. Per le donne partenza più in quota ai 2585 metri di Passo Paradiso, ma successivamente identico percorso di gara.
Definiti anche i cancelli. Per la categoria maschile start alle 5.30 e ultimo passaggio consentito a Passo Presena alle 7.40, quindi alle Lobbie alle 10.45 e al Bivacco Montura alle 13.00. Per la categoria femminile partenza alle 6.10 da Passo Presena, quindi chiusura cancello alle 10.45 alle Lobbie e alle 13 al Bivacco Montura.
Un percorso impegnativo, spettacolare e particolarmente tecnico, che richiede una certa preparazione e in grado di esaltare le capacità scialpinistiche di tutti i concorrenti, con discese a 45 gradi e creste affilate da affrontare con il kit da ferrata. Proprio in quest’ottica ad integrazione rispetto al regolamento Ismf e del circuito La Grande Course, il direttivo dell’Adamello Ski Raid, così come quello del prossimo Mezzalama, hanno deciso di rendere obbligatorio l’utilizzo di una giacca piumino, dotata di cappuccio imbottito, quindi il fischietto per ogni squadra.
Tutto pronto dunque per l’appuntamento di domenica 12 aprile, che avrà addirittura una triplice validità, ovvero prova di Coppa del Mondo, tappa del circuito delle grandi classiche La Grande Course e atto conclusivo della 23esima Coppa delle Dolomiti. Merito di uno staff di organizzatori di livello, ma soprattutto di una tipologia di gara inserita in un contesto paesaggistico straordinario per le sue bellezze e per la sua tecnicità, e decisamente ricco di significato, visto che va a ripercorrere alcuni luoghi simbolo della Grande Guerra come il cannone 149 di Cresta Croce e come la croce visitata da Papa Giovanni Paolo II.
Il programma prevede l’accreditamento degli atleti dalle 14.30 di sabato 11 aprile, quindi alle 18 il briefing al Palazzetto dello Sport di Ponte di Legno, alle 4 di domenica 12 aprile l’apertura della cabinovia Pontedilegno-Tonale riservata ai concorrenti, successivamente seguiranno le due partenze. La partenza della gara maschile è fissata per le 5.30, quella femminile per le 6.10. Alle 16 la premiazione.


Colmen Trail, domenica si corre

Ultime ore per iscriversi, ultimi 30 pettorali a disposizione

A poche ore dalla chiusura iscrizioni, fissata per mercoledì sera alle 22 (su www.teamvaltellina.com/colmentrail), il Colmen Trail, corsa podistica sulla 'montagna magica' che domina Morbegno ha polverizzato il precedente primato di presenze (214 partenti). Prima di raggiungere il numero massimo di 300 concorrenti, restano solo gli ultimi 30 pettorali.
«Per motivi logistici non potremo andare oltre la soglia di 300 atleti ai nastri di partenza – ha puntualizzato il presidente del Team Valtellina Vitale Tacchini -. Posso però anticipare che siamo davvero soddisfatti di questo trend di crescita. Il Colmen Trail è una gara che piace, i feedback delle due precedenti edizioni sono positivi e ciò spiega la nostra costante e graduale crescita. Come lo scorso anno avremo un pacco gara composto da gadget tecnico e prodotti tipici visto che l’obiettivo di questo evento è promuovere sia il territorio, sia le sue eccellenze alimentari. Vi aspettiamo quindi numerosi  per trascorrere una bella domenica di sport. Da ricordare che, in zona parterre, grazie alla partnership con le guide alpine della Val di Mello, i più piccoli potranno divertirsi e provare alcune manovre alpinistiche con la 'zip line'. Per tutti gli altri intrattenimento assicurato con musica live».       

LA GARA - I tempi da battere sono quelli 2014 di Elisa Sortini (2h06’55”) e Fabio Bazzana (1h46’31”). Il percorso è quello classico con partenza (ore 9.30) e arrivo (11.20 circa) alla colonia fluviale di Morbegno, all’ombra del ponte di Ganda. Con sviluppo di 19.7 km e dislivello positivo di 1320 metri, la kermesse delle Città del Bitto ed è disegnata all’interno di una riserva naturale. Il tracciato è in parte veloce e corribile, in parte tecnico e muscolare.

I PROTAGONISTI - Sfogliando la lista partenti, al femminile i favori dei pronostici sono tutti per l’atleta di casa e azzurra di corsa in montagna Elisa Sortini. A contendersi un posto sul podio ci saranno anche la neo campionessa lombarda di skyrunning Martina Brambilla e l’esperta Ester Scotti. Al maschile il vincitore della prima edizione Stefano Butti, dovrà invece guardarsi le spalle dai biancoazzurri del Team Valtellina  Christian Pizzatti, Giovanni Tacchini, Marco Leoni e Stefano Sansi. Outsider di lusso il campionissimo dello skialp Guido Giacomelli. 


In edicola Skialper 99 di aprile/maggio!

Nelle migliori edicole e su app! Da non perdere!

La primavera inoltrata è la stagione del grande scialpinismo su neve trasformata, dei concatenamenti, delle alte vie e delle giornate che sembrano non finire mai. Un tempo era 'la' stagione dello scialpinismo e ora che le pelli si mettono tutto l’inverno, ne rappresenta ancora una delle sfaccettature più ricche e stimolanti. Non poteva mancare un’uscita della rivista Skialper ad hoc: proprio in questi giorni è entrato in distribuzione nelle edicole, in consegna agli abbonati, oltre ad essere già disponibile in versione digitale su app, il numero 99 di aprile/maggio (144 pagine, con allegato Up&Down dedicato al mondo delle gare, 6 euro).

VIAGGIO ATTRAVERSO LE ALPI - La copertina ritrae un tipico scenario primaverile, con un gruppo di scialpinisti in azione. Sono i protagonisti della Transalp 2015, che in sei tappe si sono spostati sci ai piedi da Sappada a Königsee. Il nostro Federico Ravassard ha partecipato in prima persona, raccontando a parole e con la macchina fotografica, questa magnifica esperienza. Ci sono tutti i consigli e le cartine per chi volesse ripercorrere questa avventura sugli sci.

CHE PALE… - Un cenno nell’editoriale del direttore Davide Marta e l’opinione di Leonardo Bizzaro. Entrambi hanno toccato il tema dell’uso degli elicotteri in montagna. Questo per annunciare che sul numero 100, quello che uscirà il prossimo giugno, il tema verrà affrontato con un’inchiesta giornalistica approfondita. E per chi si prende troppo sul serio, c'è la controcopertina di Caio.

VALANGA IN PRESA DIRETTA - L’avalung mi ha salvato la vita, dice un nostro amico, scialpinista top, travolto da una valanga. Il suo racconto, nei minimi dettagli ci porta nella pancia della valanga, le sue considerazioni tecniche parlano dell’utilità di questo dispositivo. Tutto assolutamente vero e raccontato in prima persona. E poi le note del Capitano Cresta, che ha voluto evidenziare nel racconto gli errori del nostro skialper anonimo (ha chiesto di restare tale) che hanno portato alla (scampata) tragedia. Per riflettere.

IL GRANDE MEZZALAMA - Primavera è anche tempo di Trofeo Mezzalama, la più famosa e conosciuta gara di scialpinismo. Ma alzi la mano chi conosce la storia di Ottorino Mezzalama, il personaggio a cui questa classica del nostro sport è intitolata. Così abbiamo affidato a Giorgio Daidola una retrospettiva su questo grande dello scialpinismo.

I NOSTRI GHIACCIAI - Come stanno? Qual è il reale stato di salute dei ghiacciai alpini sul nostro versante, al di là di dicerie e chiacchiere da bar? Ce ne parla Riccardo Scotti, uno che di queste cose se ne intende per davvero e che per professione monitora, studia e misura l’evoluzione dei nostri ghiacciai.

0 - 7.000 - Il record di Nico Valsesia, in 22 ore e 41 minuti da livello del mare alla cima dell’Aconcagua raccontata da Dino Bonelli, che faceva parte del team che ha accompagnato l’atleta piemontese nell’impresa. Bellissime foto, dati esclusivi e un’intervista a caldo realizzata pochi giorni dopo il record al Rifugio Portezuelo del Viento a Las Cuevas.

IL 4.000 TUTTO ITALIANO - Vie per affrontare in primavera il Gran Paradiso ce ne sono tante. Andrea Bormida ci propone, oltre ad un accenno per le vie Normali, salita e discesa con gli sci delle pareti Est, Nord Ovest e Sud. E per chi vuole macinare dislivello, c’è il giro completo del Granpa, realizzato da Silvio Bertone e Fabrizio Pistoni con partenza e arrivo a Valnontey e oltre 4.400 metri di dislivello.

IN PICCHIATA DALLA BUSAZZA - Subito a destra della Pfeiffer-Reif c’è un canale molto invitante. «Una linea che fu salita anche da Adriano Greco e Andrea Sarchi durante il loro trittico delle nord del gruppo dell’Adamello. Lo stesso Sarchi ci ha indicato la possibilità di scendere questo canale che reputa ancora incompiuto con gli sci». Sono le parole di Giuliano Bordoni, che esordisce come collaboratore di Skialper raccontandoci questa linea sciata insieme al fedele compagno Bruno Mottini.

SELVAGGIA VAL DI TOVEL - Un’altra proposta doc da Thomas Martini: questa volta ci porta in Val di Tovel, dove ci spiega la traccia per raggiungere la Cima Santa Maria partendo dal lago. Due varianti sul tratto finale, una più alpinistica e diretta, l’altra con sviluppo maggiore ma con meno difficoltà.

VOCAZIONE SKIALP - In Engadina esistono veri e propri paradisi per lo scialpinismo. Marco Romelli ci propone tre itinerari partendo dallo Julierpass: Piz Surgonda per la Furcia Alva con discesa in Val d’Agnel, il Piz Lagrev sul versante nord/est con cresta nord/est ed infine il Piz D’Emmat Dadaint per il Lej Gravasalvas e il versante est.

IL LATO B DI CORTINA - Una piccola monografia per muoversi con le pelli attorno a Cortina. «Basta allontanarsi dagli impianti sciistici e dai grovigli di curve dei coloratissimi freerider, basta mettere le pelli e fare fatica, per trovare mondi incantati che la neve impreziosisce e addormenta». Così Stefano Burra introduce i sei bellissimi itinerari che ci propone attorno alla Perla delle Dolomiti.

SULLE TRACCE DI ROBERT - Una nuova puntata del viaggio in Alta Valtellina realizzato in collaborazione con Ski Trab e i suoi testimonial di punta. Questa volta Robert Antonioli, campione della squadra nazionale di ski-alp, ha accompagnato il nostro Guido Valota nella zona del Forcellino, con l’aggiunta di una variante per chi vuole continuare fino ai 3.370 metri del Confinale.

L’ESEMPIO DI PRAGELATO - A due passi da Sestriere, in Alta Valchisone, è partito il progetto Pragelato Natural Terrain. Siamo andati a scoprire come una località sciistica puntando su proposte dedicata a freeride e scialpinismo per sopravvivere nel confronto con i maxi-comprensori tipo La Via Lattea.

SFIDA SULL’ADAMELLO -
Proprio alla vigilia della spettacolare gara de La Grande Course, siamo andati sul percorso dell’Adamello Ski Raid in ricognizione. E abbiamo spezzattato il percorso di gara in tre proposte eccezionali per lo skialp primaverile. «In Adamello si entra in un’altra dimensione spazio-temporale e si entra per spostarsi sempre più in là. Per allontanarsi e avvicinarsi, più che per salire e scendere. Il fascino dei chilometri da percorrere in sviluppo sorprende e si sostituisce piacevolmente, per una volta, a quello abituale dei metri di dislivello» spiega Guido Valota, autore del servizio.

VOGLIA DI CORRERE? - Primavera con scarpette da trail e una vacanza fast&light in Costiera Amalfitana. Ecco la nostra proposta di aprile con testi e foto di Luca Parisse, che insieme ad un appassionato runner come Saverio Scattarelli è andato a percorrere tre itinerari top: Santa Maria del Castello - Positano, Jeranto-Punta campanella e il Trail delle Ferriere ad Amalfi.

IMMANCABILI RUBRICHE - Amate e richieste dai nostri lettori, non potevano mancare nemmeno su questo numero. Il Capitano Cresta, ovviamente, ci parla delle valanghe primaverili. Forse sottovalutate, ma molto pericolose. «… il mese con maggior numero di vittime da valanga è maggio, quasi il doppio degli altri mesi più mortali…». Vale la pena prestare attenzione, o no? Il nostro nutrizionista Alessandro Da Ponte approfondisce invece il tema dell’uso dei grassi nella dieta dello sportivo, mentre il dottor Massimo Massarini parla delle patologie al ginocchio tipiche dello scialpinisita.

PREVIEW 2016 -
Buttando lo sguardo al prossimo inverno, è tempo di mettere da parte qualche risparmio per la nuova attrezzatura, perché le novità non mancano e le aziende propongono soluzioni sempre più performanti. Per i garisti doc abbiamo provato i nuovi scarponi Pierre Gignoux Race 400 (520 grammi), ma anche il Fenix 3 di Garmin, ultimo gioiello in fatto di orologi cardio-gps per gli sport endurance. Spazio agli amanti del free-touring con il nuovo Scarpa Freedom RS, il ‘fat&light’ Dynastar Mythic, il Maximo ovvero l’evoluzione di Ski Trab a 90 mm sotto il piede, la versione 2.0 dello scarpone Sideral di La Sportiva con doppia predisposizione pin-tech e TR2. Può bastare per questo mese?

TANTI ALTRI SERVIZI - News, curiosità, vetrine prodotto, recensioni di negozi, opinioni. C’è ancora tanto altro nelle 144 pagine di Skialpèer che troverete in edicola e su app a partire da questa settimana.

UP&DOWN PER I RACERS 100% - Il tabloid dedicato alle gare è ricco che di più non si potrebbe. Volevamo contare i personaggi che sono stati intervistati, ma sono davvero troppi. E allora sotto a chi tocca, con reportage live, classifiche, commenti, tantissime foto esclusive dalla Pierra Menta (a cui è dedicata la prima pagina), dalla Sellaronda Ski Marathon, dai Mondiali di Verbier, dalla Monterosa Skialp e da tutti i circuiti che hanno animato le nostre Alpi nei mesi di febbraio e marzo.

SELLARONDA: LA CLASSIFICA COMPLETA - Conoscete personaggi che raccontano di aver chiuso la Sellaronda in quattro ore? La classifica è on-line, chi si ricorda di andare a controllare… Ora è più semplice: il poster centrale di Up&Down contiene la classifica completa della kermesse dolomitica, con tutti i nomi e i tempi con cui hanno tagliato il traguardo. Da appendere in casa, in garage, in negozio, in ufficio, dove volete. Per ricordare la vostra impresa e verificare la veridicità delle parole dei vostri amici…

GIA’ DISPONIBILE SU APP -
 Skialper di aprile è disponibile nelle migliori edicole a partire da metà settimana. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Ma chi lo volesse acquistare immeditamente su smartphone o tablet, è già disponibile. È sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!     

 

Vincere l'Australia...

Un concorso con Salewa sino al 15 maggio

La montagna è diventata per molti il luogo dove mettersi alla prova e ritrovare se stessi. Salewa invita a scoprire le vette della propria vita offrendo la possibilità di vincere un’esperienza di base camp in quota sulle Alpi o un viaggio di esplorazione dell’outback australiano.
Partecipare è facile. Infatti è sufficiente accedere al sito getvertical.salewa.com, registrarsi e rispondere ad alcune domande per superare la selezione. Quindi una giuria sceglierà i vincitori dei premi settimanali (abbigliamento Salewa e test drive sulle Bmw Serie 2 Active Tourer e sulle le nuove Bmw Serie 2 Gran Tourer), dei base camp sulle Alpi e del viaggio in Australia. A questo punto inizia il bello.
I vincitori selezionati per i base camp in quota verranno invitati, in base al livello di abilità e alle preferenze personali, in una delle quattro località partner del concorso: Chamonix-Mont-Blanc, Zugspitz Arena, Grindelwald e Alta Badia.
I vincitori del viaggio-esplorazione in Australia voleranno poi con Salewa e Tourism Australia: suddivisi in cinque gruppi raggiungeranno destinazioni diverse (Fraser Island nel Queensland, il Red Centre nel Northern Territory, la Great Ocean Walk nel Victoria, Kangaroo Island, lo zoo senza recinzioni del South Australia e la splendida costa del Western Australia) prima di ritrovarsi a Sydney per scalare il famoso Harbour Bridge.
Il concorso è aperto sino al 15 maggio 2015.


Dolomitisottolestelle, chiusura ai piedi del Civetta

Il Vertical a Olivo Dapra' e Marianne Moretti

Si chiude con la tradizionale sprint ai piedi del Civetta la stagione invernale 2014-2015 del Dolomitisottolestelle. Domenica mattina, ai Piani di Pezzè, è andata in scena infatti l’ottava edizione del Vertical Civetta, organizzato dalla Sci Club Alleghe. Una competizione per veri amanti delle pendenze proibitive: dai Piani di Pezzè, infatti, i partecipanti hanno dovuto affrontare l’impegnativa pista Civetta, con tratti – soprattutto nella parte iniziale – al limite della tenuta delle pelli. Diverso, quest’anno, l’arrivo: gli atleti non si sono fermati alla località La Tiezza, ma hanno proseguito fino al ristoro La Ciasela, a 2032 metri, per un totale di 570 metri di dislivello (contro i 350 metri degli anni scorsi).
A imporsi, tra i circa 70 partecipanti (tra sciatori e ciaspolatori), è stato Olivo Daprà (Vigili del fuoco Belluno), che ha tagliato il traguardo in 25.07. Poco distanti i diretti avversari Michael Irsara (Badia Sport) e Sandro Salvador (Dolomiti Ski alp), che hanno chiuso rispettivamente in 25.27 e 25.39.
Tra le donne vittoria di Marianne Moretti, dell’Atletica Cortina, arrivata alla Ciasela in 31.33. Seconda piazza per Linda Menardi (Cai Cortina) in 32.16 e terza Susanna Neri (Bogn da nia) in 33.08.
E quest’anno alla gara hanno partecipato anche i ciaspolatori. La vittoria, in questo caso, è andata al prete volante don Franco Torresani, che con 26.04 ha fatto segnare il quarto miglior tempo assoluto. Tra le donne successo di Stefania Satini (31.47).
 


Scudetto a Boscacci-Antonioli e Martinelli-Pedranzini

Pizzo Scalino, Denis Trento e Elena Nicolini vincono la Coppa Italia

Michele Boscacci-Robert Antonioli, Francesca Martinelli-Roberta Pedranzini sono queste le coppie che hanno vinto il titolo italiano a squadre 2015, mentre Denis Trento e Elena Nicolini hanno vinto la Coppa Italia: questi i verdetti al termine del Pizzo Scalino. Una gara di vero scialpinismo, temperature invernali e vento forte hanno reso ancora più bella e spettacolare la trentesima edizione della scialpinistica, valevole sia come prova unica di campionato italiano team, sia come ultima tappa del circuito di Coppa Italia Trofeo Scarpa. Successo sul campo per la Sportiva Lanzada del presidente Fabiano Nana che, ancora una volta, è riuscita a fare incetta di consensi.
Quattro tracciati e dislivelli differenti a seconda delle categorie per un totale di 184 atleti. L'assoluta maschile si è sviluppata su un percorso tecnico di 1600 m spalmati su ben quattro salite. Subito davanti i due alpini Michele Boscacci e Robert Antonioli hanno fatto una cavalcata trionfale dal primo all’ultimo metro. Primi a passaggi di Spondascia, lago Nero, Soffrina e Cima Giovanni éaolo II, i valtellinesi dell'Eseercito hanno trionfato davanti a Filippo Beccari-Filippo Barazzuol e Daniel Antonioli-Denis Trento. Al femminile non sono bastati 1420m di gara. Il serrato testa a testa tra le due coppie di testa si è risolto solo al traguardo di Campagneda con Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini vincitrici per una manciata di secondi sulle agguerrite Elena Nicolini e Martina Valmassoi. Terzo posto per l’atleta di casa Raffaella Rossi che per l’occasione ha corso al fianco di Corinna Ghirardi.
Nella categoria Master successo di giornata per Ludovica Canclini e Cristina Foppoli e vittoria con titolo tricolore di categoria per Esler Martini e Franco Nicolini (tra le master il titolo non è stato assegnato per numero insufficiente di coppie al via).

GARA GIOVANI - Tra i Cadetti hanno vinto Melanie Ploner e Andrea Prandi. A podio anche Giorgia Felicetti, Marta Biffi, Stefano Confortola e Sebastien Guichardaz. Nella classifica Junior i campioni mondiali Giulia Compagnoni e Davide Magnini hanno rispettivamente messo in fila Alba De Silvestro, Erica Rodigari, Valentino Bacca e Carlo Colaianni. Tra gli espoir, infine, da segnalare i primi posti di Martina De Silvestro e William Boffelli. Degne di nota pure le performance di Sara Pozzi, Gabriele Fedrizzi e Federico Nicolini.

COPPA ITALIA - Denis Trento vince l’edizione 2015 davanti a Franco Collé e Davide Pierantoni. A seguire troviamo Matteo Eydallin, Manfred Reichegger, Tadei Pivk, Damiano Lenzi, Michele Boscacci, Robert Antonioli e Michael Moling.
Al femminile Elena Nicolini primeggia su Cecilia De Filippo e Birgit Stuffer. Nelle cinque anche Roberta Pedranzini e Martina Valmassoi. Nelle altre categorie successo di Monica Sartogo (Master), Danilo Scola (Master), Andrea Prandi (Cadetti), Melanie Ploner (Cadetti), Davide Magnini (Junior), Giulia Compagnoni (Junior), Alessandra Cazzanelli (Espoir) e William Boffelli (Espoir).


Fabio Cavallo a segno al Trofeo Alta Val Tanaro

Nella gara rosa affermazione di Debora Cardone

A Garessio Pasquetta 'race' con il Trofeo Alta Val Tanaro. Vittoria di Fabio Cavallo che chiude con il tempo di 1h49'53", precedendo Maurizo Enrici in 1h54'04" e Alberto Fazio in 1h54'32"; ai piedi del podio Corrado Vigitello e Gianluca Iavelli. Nella gara rosa affermazione di Debora Cardone in 2h16"08 su Elena Tornatore in 2h25'56" e Maria Orlando in 2h40'07", con quarta Lara Mustat.
Tra i Master successo di Giuseppe Ouvrier su Elio Griseri e Federico Bausone, a livello giovanile affermazione di Leo Giordanengo.
Spazio anche alla tecnica libera: podio maschile con Erik Pettavino davanti a Dario Farina e Luca Curti, nella prova femminile vittoria di Alessia Fenoglio.


Marmoleda Full Gas, la parola ai protagonisti

Vittoria di Manfred Reichegger e Dimitra Theocharis

Alla Marmoleda Full Gas Race gradino più alto del podio per Manfred Reichegger e Dimitra Theocharis.
«Tante gare nelle gambe, - conferma il portacolori dell'Esercito - ma mi mancava il successo nella Marmoleda Full Gas Race, una competizione davvero bella, impegnativa e particolarmente tecnica come piace a me. Complimenti davvero agli organizzatori. Io ho cercato di fare il ritmo sin dalle prime battute, riuscendo a staccare gli avversari e poi ho gestito la gara. Non nascondo che mi piacerebbe vincere la Coppa delle Dolomiti. Domenica sarò in gara con Pietro Lanfranchi».
Grande soddisfazione anche nelle parole della friulano. «Sono davvero felice - ribadisce Dimitra Theocharis -. Mi ero presentata al via dopo un momento di forma non esaltante con l’aspettativa di godermi questo tracciato piacevole e tecnico, e non mi aspettavo di poter addirittura vincere. Si tratta della mia prima affermazione fuori casa. Una bella iniezione di fiducia».

COPPA DOLOMITI - Con il pettorale rosso di leader della Coppa delle Dolomiti resta Thomas Trettel: «Ho dato il massimo, nessun rimpianto. D’altronde davanti a me ha chiuso un professionista dello sci alpinismo e un atleta di assoluto livello internazionale come Manfred. Davvero una bella gara e sono davvero contento di questa stagione che mi sta regalando tante soddisfazioni. Fra l’altro il pettorale rosso di Coppa delle Dolomiti mi sta dando una responsabilità e un’energia in più». In campo femminile guida Birgit Stuffer: «Sono doppiamente soddisfatta, sia per la buona prova, sia per aver ottenuto il pettorale rosso di leader di Coppa, anche se non potrò difenderlo all’Adamello Ski Raid perché non ho trovato la compagna e le iscrizioni sono già chiuse».


Marmoleda Full Gas a Manfred Reichegger

Dimitra Theocharis si aggiudica la gara femminile

Manfred Reichegger e Dimitra Theocharis, due nomi nuovi nell’albo d’oro della Marmoleda Full Gas Race, appuntamento di fine stagione per lo sci alpinismo, da quest’anno inserito nel circuito Coppa delle Dolomiti come penultima prova. L’altoatesino di Selva dei Molini e la 23enne di Tolmezzo si sono aggiudicati in maniera perentoria l’impegnativa gara organizzata da un poker di associazioni della valle ladina trentina, ovvero Dolomites Skyrace, Bela Ladinia, Sellaronda skimarathon e Bogn da Nia, riuscendo ad imprimere un ritmo irresistibile per gli avversarsi sin dalla prima ascesa subito dopo il Passo della Fedaia, sopra l’omonima diga ai piedi della Marmoleda.
Un percorso nuovo rispetto all’originale, proposto dal direttore di gara Oswal Santin assieme allo staff del Comitato Organizzatore presieduto da Diego Salvador, per garantire la sicurezza degli atleti, privilegiando p erò l’aspetto tecnico, con tante inversioni, un passaggio con gli sci nello zaino,  7 cambi assetto e una suggestiva discesa nel canyon sopra Col de Bous. Questo perché le condizioni meteo sopra i 3000 metri non erano delle migliori. Ne è uscita comunque una scialpinistica completa, che prevedeva un tracciato affrontato per due tornate, con uno sviluppo di 13,8 km e un dislivello 1821 metri, alla quale erano iscritti 190 skialper da tutta Italia, ma pure dall’Austria e Bulgaria.
L’alfiere del Centro sportivo Esercito ha chiuso la sua prestazione con il tempo di 1 ora 43 minuti e 53 secondi, staccando di poco meno di 6 minuti il fiemmese Thomas Trettel, col pettorale rosso Hypnos di leader di Coppa delle Dolomiti, quindi a quasi 7 minuti ha chiuso il vincitore dell’edizione 2014, l’austriaco Alex Fasser. I tre erano transitati nelle identiche posizioni anche al termine del primo giro del tracciato. La gara femminile ha visto primeggiare la Theocharis, che ha fatto registrare la prestazione di 2h24’35”, staccando di 3 minuti e 40 secondi l’altoatesina di Colle Isarco Birgit Stuffer, quindi a poco più di 8 minuti la bellunese di San Vito di Cadore Cecilia De Filippo, un po’ in crisi nella parte finale della gara.
Dopo lo start dato nei pressi dei rifugio Cima 11, con mezzora di ritardo rispetto all’orario programmato, si era subito formata una coppia al comando con Reichegger e Trettel a fare l’andatura, ma quando sono iniziate le prime inversioni dopo il tratto su pista, l’altoatesino ha messo il turbo, scollinando al termine del Canale della Cima 12 affrontato con gli sci nello zaino con 1 minuto e 10 secondi di vantaggio su Trettel, quindi a 1’40” Alex Fasser. Posizioni che sono rimaste identiche anche nei successivi passaggi al canyon, dopo la discesa di Coul de Bous, nell’ultima salita al Fortino, con i distacch i che sono aumentati progressivamente. Stesso copione anche per la sfida al femminile con la Theocharis subito in testa e poi irragiungibile. Sino alla prima tornata gara appaiata invece per le amiche Birgit Stuffer e Cecilia De Filippo, compagne di tante sfide di squadra quest’anno, poi la bellunese ha iniziato ad accusare la stanchezza di una stagione intensa, staccandosi dall’altoatesina.
Quarta piazza in campo maschile per l’altoatesino Christof Niederwieser, autore di un buon recupero nella seconda parte di gara, precedendo i tre atleti di casa Filippo Beccari, Ivo Zulian e Mattia Giuliani, subito dietro il rendenese Alex Salvadori. Nella classifica femminile alle spalle del podio hanno chiuso Silvia Pedrini, Bice Bones e Margherita Montevecchi.
Per quanto riguarda la categoria giovani successo per il fassano Giovanni Lastei su Andreas Jank, mentre per la Coppa delle Dolomiti, ad una prova dal termine (Adamello Ski Raid di domenica prossima) cambia la leader al femminile, ora Birgit Stuffer, favorita anche dal ritiro di oggi di Federica Osler, mentre al maschile il pettorale rosso è ancora del fiemmese Thomas Trettel, tallonato da Manfred Reichegger.


A Pasquetta si assegnano gli scudetti a squadre

In porgramma la Scialpinistica del Pizzo Scalino

Ultimi giorni di lavoro per gli organizzatori della Sportiva Lanzada: a Pasquetta in programma la Scialpinistica del Pizzo Scalino valida come campionato italiano a squadre e tappa finale di Coppa Italia Trofeo Scarpa per le categorie giovanili. Un doppio grande appuntamento per festeggiare le trenta edizioni. Domenica sera la chiusura degli iscrizioni, lunedì la partenza da località Campagneda alle 9 per l'assoluta e alle 9,15 per la prova Junior e Cadetti.


Trofeo Parravicini, cresce l'attesa

La gara in programma domenica 19 aprile

Domenica 19 aprile nell’anfiteatro del Rifugio Calvi, qualche chilometro sopra il paese di Carona in Valle Brembana, in provincia di Bergamo, andrà in scena il Trofeo Parravicini, gara a squadre di scialpinismo che ha fatto la storia di questa disciplina, valida come ultima prova della Coppa Alpi Orobiche.
L'appuntamento con la 66esima edizione del Trofeo Parravicini si sta avvicinando. La settimana scorsa è stata effettuata la prima ricognizione sul percorso per verificarne le condizioni e avere una prima idea della fattibilità del percorso originale.
L'innevamento non è quello della passata stagione, ma le condizioni sono buone e annunciano la possibilità di gareggiare sul tracciato classico del Parravicini. Tutti i pendii interessati dal percorso al momento non presentano alcuna difficoltà di tracciatura e sulla terrazza del rifugio Calvi c'è più di un metro di neve.
Le iscrizione sono aperte sul sito ufficiale della manifestazione organizzata dallo Sci Cai Bergamo, la quota di 60 euro a squadra è limitata ai soli pagamenti effettuati con bonifico entro il 17 aprile 2015 (info segreteria@caibergamo.it e www.trofeoparravicini.org). Per i pagamenti effettuati al ritiro pettorali la quota salirà a 70 euro a squadra. Le squadre che volessero pernottare al Rifugio Calvi devono prenotare all'atto dell'iscrizione; i posti disponibili sono per 30 squadre.

PERCORSO - Il percorso, come vuole la tradizione, partirà a pochi metri dalla porta d'entrata del Rifugio Calvi. I responsabili del tracciato hanno aggiornato il percorso aumentando i tratti da affrontare con gli sci ai piedi e diminuendo quelli da percorre con gli sci nello zaino. La prima salita raggiungerà il Passo Grabiasca a 2463 metri di quota, il Monte Reseda sarà la seconda asperità della giornata mentre la lunga salita al Monte Madonnino con l'ultima parte da affrontare a piedi sarà il giro di boa della competizione. Dopo la vetta del Madonnino gli atleti scenderanno al Lago dei Curiosi per salire al Monte Cabianca, la Cima Coppi del Parravicini a 2601 metri di quota. A questo punto mancheranno due brevi salite, la prima di 250 metri di dislivello e la seconda, che porterà all'arrivo, di 70 metri di dislivello. Il dislivello complessivo di sola salita è di 1900 metri mentre la lunghezza è di 17,2 chilometri. Anche quest'anno lo Sci Cai Bergamo ha istituito il premio Mario Merelli che consiste in premi d'assoluto valore come sci da scialpinismo in carbonio, pala e pelli. Gli attrezzi invernali saranno vinti in base a delle percentuali rispetto al tempo della squadra prima classificata.


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