Mezzalama, conto alla rovescia
Ecco come saranno le squadre dei big
Il tracciato è pronto, adesso si controllano solo le previsioni meteo. Conto alla rovescia per la ventesima edizione del Trofeo Mezzalama, quella del prossimo 25 aprile. E sarà come noto il Mezzalama al contrario con con partenza dalla Valle di Gressoney ed arrivo in Valtournenche.
Continuano i preparativi per il Trofeo Mezzalama:"Nei giorni scorsi le guide alpine hanno dislocato i bivacchi per le...
Posted by Trofeo Mezzalama on Giovedì 16 aprile 2015
SQUADRE MASCHILI - Le due squadre azzurre sono pronte: Matteo Eydallin e Damiano Lenzi, protagonisti nelle prime due tappe LGC, vincendo Pierra Menta e Adamello Ski Raid, avranno come compagno di team Michele Boscacci, mentre il leader di Coppa, Robert Antonioli sarà con Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht. Kilian Jornet Burgada, secondo nella generale con 79 punti di ritardo, sarà con i francesi William Bon Mardion e Xavier Gachet, mentre Anton Palzer gareggerà con Pietro Lanfranchi e Martin Anthamatten.
SQUADRE FEMMINILI - Laetitia Roux si presenta con Mireia Miró Varela e Séverine Pont Combe, mentre Emelie Forsberg gareggerà con Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter. Il terzetto azzurro sarà Katia Tomatis, Elena Nicolini e Martina Valmassoi; al via anche quello tutto spagnolo con Marta Riba, Nahia Quincoces e Marta Garcia Farrés.
In uscita Outdoor Running 2015
Dal 27 aprile in tutte le edicole, dalla prossima settimana su app
Sta per uscire l’edizione 2015 di Outdoor Running, il numero speciale della rivista Skialper dedicato alla corsa off-road. Si tratta di un annuario, giunto alla terza edizione, che contiene tutte le informazioni per chi ama correre nella natura, diviso in due sezioni fondamentali: il calendario completo delle gare, con la recensione degli appuntamenti più importanti e le proposte curiose a livello nazionale ed internazionale. E poi il test di tutti i prodotti per il trail running e lo skyrunning: scarpe, zaini, cinture portaborraccia e bastoni. Quasi 300 pagine, ricchissime di informazioni, tutte realizzate dalla redazione con la massima cura nei particolari e nella raccolta delle informazioni.
GARE PER TUTTI I GUSTI - Un calendario razionale e selezionato di ben 450 appuntamenti distribuiti su tutto l’arco della stagione. Tra questi abbiamo scelto le gare internazionali da sogno, gli appuntamenti alternativi (i migliori city trail, ad esempio), ma anche quelle gare curiose che valgono un viaggio, almento una volta nella vita. E poi tutte le classiche del calendario italiano e le new-entry più interessanti, con schede dettagliate, recensioni complete, il punto di vista di organizzatori e atleti protagonisti, foto bellissime e altimetrie.
UNA SCHEDA PENSATA PER VOI - Abbiamo cercato tutte le informazioni fondamentali per chi ama gareggiare. Possiamo dire che ogni gara è stata davvero passata ai raggi x dalla redazione: nome della manifestazione, albo d’oro, distanza, dislivello e numero finisher dell’ultima edizione, breve presentazione, descrizione dettagliata del percorso, intervista all’organizzazione, classifica dell’ultima edizione, intervista ad uno dei protagonisti dell’ultima edizione, altimetria, curiosità (perché farla, ‘lo sapevi che’, l’edizione indimenticabile, i post curiosi dai social network). E poi la scheda: data, affiliazione, circuito di appartenenza, località di partenza e arrivo, orario di partenza, quota massima raggiunta, costo di iscrizione, altre eventuali distanze previste nel programma, numero limite iscritti, tempo record maschile e femminile, tempo limite, contenuto del pacco gara, premio finisher (dove previsto).
Manca qualcosa?
UN TEST SENZA PARAGONI - Il test è un po' un fiore all'occhiello della redazione. Non esiste un lavoro così approfondito sull’attrezzatura per il trail running in nessuna delle più quotate riviste europee. Perché a noi piace fare le cose a modo nostro, in maniera approfondita. Stare sempre dalla parte del lettore, immedesimarci negli appassionati che devono entrare in negozio per scegliere l’attrezzatura. Ogni prodotto segue un percorso molto preciso: lo scegliamo dai cataloghi delle aziende o alle fiere di settore, ci confrontiamo con i responsabili prodotto per raffinare la scelta, ordiniamo il materiale che deve essere rigorosamente nuovo e identico a quello che entra in negozio. Poi lo fotografiamo, misuriamo, analizziamo in tutti i dettagli. Infine lo sottoponiamo alla prova di un test team di professionisti. Gente che corre ad altissimo livello, che è abituata a valutare ogni minimo dettaglio dell’attrezzatura per ottimizzare le proprie prestazioni. Gli chiediamo di mettere la loro meticolosità ed esperienza a servizio di tutti i runner.
DREAM TEAM - Rispetto al nucleo del test team 2014 abbiamo fatto qualche leggera modifica, anche se sostanzialmente abbiamo scelto la continuità, convinti della massima ‘squadra che vince non si cambia’.
Il coordinatore è rimasto Alessandro Pilloni, affiancato nell’occasione da Claudio Primavesi e Giovanni Romano della redazione. La parte fotografica è stata curata da Luca Parisse, la produzione video da VisualWorking. E poi i testatori: confermatissimi Marco Zanchi, Katia Fori, Lele Manzi, Paolo Gotti, Elisa Desco e Stefano Trisconi, new-entry 2015 Franco Collè, Paolo Bert e Dimitra Teocharis.
A loro si è affiancato anche un gruppo di vip e consumer per dare ulteriori feedback: Stefano Gregoretti, Stefano Punzo, Giorgio Macchiavello, Renzo Moltrazio, Roberto Giordano e Laura Galli.
Scusate se è poco!
UNA LOCATION PERFETTA - Per testare le scarpe su tutti i tipi di terreno e su ogni pendenza abbiamo scelto l’incredibile scenatrio del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Sentieri scoscesi, prati, rocce, passaggi su creste a fil di mare. Un po’ tutto quello che serve per mettere a dura prova il materiale da trail e skyrunning, soprattutto in mesi in cui le montagne sono ancora coperte di neve. E l’ospitalità è stata all’altezza di una delle più rinomate mete del turismo internazionale!
SCELTA PRODOTTI - Non abbiamo testato tutto ciò che c’è sul mercato, non ci sarebbe stato il tempo e non era nemmeno la nostra intenzione. Abbiamo fatto una scelta e portato sul terreno quello che abbiamo ritenuto interessante. Cinquanta scarpe, dalle principali aziende produttrici: Adidas, Altra, Asics, Brooks, Dynafit, Hoka One One, Inov-8, Kalenji, La Sportiva, Mammut, Mizuno, New Balance, Salomon, Saucony, Scott, Tecnica e The North Face. Per zaini e cinture idriche Adidas, Camelback, Camp, Dynafit, Ferrino, Inov-8, Kalenji, Lafuma, Mammut, Montane, Quechua, Raidlight, Salomon e The North Face. Per i bastoni, infine, Black Diamond, Camp, Ferrino, Komperdell, Leki e Scott.
LISTINO COMPLETO - Tutto ciò che è disponibile sul mercato, però, lo trovate comunque su Outdoor Running: lo abbiamo racchiuso nel nostro Listino 2015. Tutti i prodotti, divisi per categoria merceologica, con tutte le informazioni tecniche essenziali e i prezzi di listino.
IN EDICOLA E SU APP - Il numero speciale Outdoor Running 2015 (260 pagine, 7,50 euro) sarà disponibile in edicola in tutta Italia da lunedì 27 aprile. Non è compreso nell’abbonamento a Skialper, trattandosi, appunto, di un’uscita speciale. Chi lo volesse ricevere a casa lo può ordinare e verrà spedito per raccomandata: per gli abbonati il prezzo è di 10 euro con le spese di spedizione, per i non abbonati di 13,50 euro. Si può acquistare on-line all’indirizzo skialper.it/Abbonamenti, oppure chiamando il numero 0124 428051. Dalla prossima settimana, poi, sarà già disponibile sulla app di Skialper per smartphone e tablet, sia per sistema operativo iOS che Android (ah, importante, è uscita la nuova app!).
Buona lettura!
Valtellina Vertical Tube Race pronta al debutto
Sabato la prima edizione
Una nuova sfida: 500 metri di dislivello per un chilometro, ma con 2700 gradini. Questo in sintesi la Valtellina Vertical Tube Race, la gara in programma sabato 18 aprile a Montagna in Valtellina, di fianco ai tubi della centrale idroelettrica Enel. 'il chilometro più duro al mondo' così viene presentata la prova organizzata dalla Scott Valtellina Wine Trail e griffata da RedBull.
Gara a cronometro, già sold out a livello di pettorali: alle 15 partirà il primo concorrente, dalle 17.30 gli atleti Elite, distanziati fra loro di un minuto. Ci saranno Bernard Dematteis, Marco De Gasperi, Alex Baldaccini, Alice Gaggi...
C'è grande attesa tra gli appassionati e sarà facile seguirla, da uno dei ponti che attraversano la condotta.
Grande festa sul Gran Sasso
Atto finale dello Skialpdeiparchi e della Coppa Italia Snowboard Alpinismo
Un week-end da incorniciare al Gran Sasso che con la Spring Session organizzata dall’associazione 'Gran Sasso Anno Zero che ha visto anche la chiusura della stagione agonistica dello Skialpdeiparchi e della Coppa Italia di Snowboard Alpinismo. Circa 3000 persone in due giorni hanno animato il Village di Fonte Cerreto e invaso la 'Montagna Abruzzese' con la concomitanza di sci e snowboard alpinismo, freeride, snow kite, snow scoot e parapendio. Nell'evento di skialp e snowalp il tracciato di 950m di dislivello si snodava su pendii tecnici con passaggi mozzafiato alla vista della vetta del Corno Grande. Nella gara di scialpinismo a coppie coordinata dallo sci club Paganica (Gran Sasso Twin Cup) vittoria maschile dei due giovani emergenti dello scialpinismo appenninico Carlo Colaianni e Marco Daniele che chiudendo in 57'53" hanno preceduto i loro 'maestri' Raffaele Adiutori e Armando Coccia (58'17") e Davide De Paulis e Alessandro Novaria (1h05'34"). In campo femminile affermazione della coppia Francesca Ciaccia e Sara Marini.
Nell'Abruzzo Snowalp Trophy (gara coordinata da Live Your Mountain) vittoria per Cesare Pisoni (1h 04'25") davanti a Giancarlo Costa (1h07'34") e Giordano De Vecchi (1h09'35"). Costa si aggiudica la Coppa Italia precedendo Igor Antonelli e Pisoni.
I vincitori de 'La Sportiva classic trophy' e dello 'Ski Trab night trophy' saranno premiati nella festa finale il 30 aprile a L’Aquila.
Scialpinistica del Monte Canin: sono 60 edizioni
Domenica 19 aprile a Sella Nevea
Domenica 19 aprile a Sella Nevea (UD) appuntamento con la Scialpinistica del Monte Canin, gara di sci alpinismo a coppie ed individuale che quest'anno festeggia le sessanta edizioni. La gara a coppie si svolgerà con partenza dal piazzale della vecchia funivia del Canin e l'itinerario si svolgerà, coinvolgendo anche la confinante Slovenia, percorrendo una distanza di circa 18 km per un totale di dislivello in salita di 2160 metri, mentre la gara individuale avrà una lunghezza di circa 9.500 metri ed un dislivello in salita di 1200 metri. La partenza della gara a coppie è fissata alle ore 9 mentre quella individuale alle ore 9.30.
Lo spettacolo dell'Adamello Ski Raid
Le immagini della gara LCG
Ecco alcune immagini (foto Piazzi - Modica per Pegasomedia) dell'Adamello Ski Raid 2015.
Marco Olmo, il miglior azzurro alla Marathon des Sables
Vittoria del marocchino Rachid El Morabity e della svedese Elisabet Barnes
Quattro marocchini ai primi quattro posti della Marathon des Sables, che quest'anno festeggia la trentesima edizione: vittoria di Rachid El Morabity che chiude i 250 km ne deserto, in cinque tappe, in 20h21'39, davanti a Abdelkader El Mouaziz in 20h35'23, Aziz El Akad in 21h06'57 e Samir Akhdar in 21h41'13, quinto il giordano Salameh Al Aqra in 21h46'26, sesto il primo europeo lo spagnolo José Manuel Martínez in 21h54'41, poi il francese Christophe Le Saux, il britannico Danny Kendall, il francese Antoine Guillon e lo svizzero Marco De Martin a completare la top ten.
Il miglior azzurro? Il grandissimo Marco Olmo che a 67 anni completa la sua ventesima Marathon Des Sables al sedicesimo posto in 25h58'37.
Nella gara femminile a segno la svedese Elisabet Barnes in 26h42'13 sulla britannica Anna-Marie Watson in 29h40'19 e la russa Natalia Sedykh in 29h54'39.
Tempo di premiazioni alla Prowinter Cup
Successi di Thomas Trettel e Beatrice Deflorian
A Prowinter si è svolta la premiazione dell’edizione 2015 di Prowinter Cup, il circuito inserito nel calendario di gare di scialpinismo in notturna Dolomitisottolestelle e diventato ormai un appuntamento ambito per gli appassionati delle pelli.
Il presidente della Fiera di Bolzano, Gernot Rössler, si è complimentato con Gianni Dolci, organizzatore dell’iniziativa: «Siamo tutti amanti di questo bellissimo sport e un plauso va a chi ogni anno si prodiga per organizzarlo. Per questo, da anni ospitiamo con onore questo evento qui a Prowinter». A sua volta l’organizzatore, alias John John, ha ringraziato il presidente sottolineando gli importanti numeri di questa edizione, che ha definito come una delle più belle di sempre «Nelle sette prove che si sono alternate durante i mesi invernali, sono stati ben 1.785 gli atleti classificati. Un assoluto record che ci rende davvero orgogliosi e che ci aiuta a far conoscere sempre di più lo scialpinismo in Italia e nel mondo».
Sul fronte agonistico, a imporsi nella sfida maschile senior è stato – neanche a dirlo – l’asso dell’As Cauriol Thomas Trettel, vero dominatore delle competizioni con sci e frontalino: per lui, un punteggio totale al meglio delle cinque gare di 476 punti. Secondo posto per Christian Varesco (Us Cornacci), che ha preceduto sul podio Giovanni Lastei (Bogn da nia).
Altra conferma in campo femminile, dove la classifica è stata dominata da Beatrice Deflorian (Us Cornacci) con 454 punti. Alle sue spalle Ilaria Savaris (Free bikers team) ed Elisa Battisti (Ski team Lagorai).
Tra gli over, successo di Camillo Campestrin (I Favolenze) e Giovanna Bigagli (Bogn da nia), mentre passando alle categorie giovanili, i nomi da citare sono parecchi. A partire dai 'super esordienti': le vittorie, in questo caso, sono andate a Vanessa Degasperi (L’Arcobaleno) e Giovanni Tollardo (I Piazaroi). Nicola Tomelin (Sc Panarotta) si è imposto tra gli 'esordienti', mentre tra i Cadetti il gradino più alto del podio se lo sono aggiudicato Margherita Hofer (Sc Panarotta) e Davide Piva (Sc Panarotta). Laura Corazza (Dolomiti skialp), infine, ha vinto la classifica Junior. Nella classifica finale per società, la vittoria è andata ai Bogn da nia, seguiti dai Piazaroi e dall’Sc Panarotta.
Giovanni Tacchini e Elisa Sortini primi al Colmen Trail
Sulla 'montagna magica' sopra Morbegno
Un Giovanni Tacchini che non ti aspetti torna a calcare il gradino più alto del podio nella gara di casa, al femminile, Elisa Sortini batte pure se stessa e si conferma regina del Colmen Trail. Il nuovo record in rosa non è l’unico a essere caduto nella gara podistica sulla 'montagna magica' sopra Morbegno. Il primo, quello presenze era già stato battuto nel pre gara con ben 300 trailer che si sono dati battaglia sui 19.7km (dislivello positivo di 1320m). Se al maschile la kermesse delle Città del Bitto si è decisa sul finale, al femminile l’azzurra di corsa in montagna ha subito fatto gara in solitaria andando poi a battere il best time 2013 che già le apparteneva.
Pronti via e il gruppo dei migliori si è subito messo davanti a dettare i tempi. In zona Desco un gruppo di otto concorrenti vantava un discreto vantaggio. Da questo gruppo è poi emerso il nome del vincitore. Sulla dura salita che porta verso la vetta della Colmen, il vincitore del Trail del Viandante e più volte protagonista del Wine Trail, Christian Pizzatti ha provato a fare valere le proprie doti da scalatore. Il suo forcing non è però servito a scrollarsi di dosso il gruppetto di fuggitivi nei quali figuravano l’altro atleta del Team Valtellina Giovanni Tacchini, il valsassinese Davide Invernizzi ed altri clienti scomodi del calibro di Stefano Butti e Stefano Sansi.
Sul collinare che riporta verso l’abitato di Santa Croce, Giovanni Tacchini in grande spolvero ha provato a scalare una marcia. Il suo tentativo di fuga si è concretizzato sulla ripida picchiata verso il ponte di Ganda. Per lui successo a braccia alzate in 1h49’36”, davanti a Pizzatti in 1h49’43”. Terzo posto per Invernizzi in 1h49’49” che con questo podio conferma quanto di buono si sta dicendo sul suo conto.
A seguire, nella top ten di giornata troviamo Stefano Sansi, Franco Bani, Manuel Cristini, Marco Leoni, Alessandro Bonesi e Dario Martocchi. Al femminile, come da pronostico assolo di Elisa Sortini che è andata ad abbassare il suo 2h06’55” del 2014, fermando il cronometro sul tempo di 2h05’43”. Secondo posto Martina Brambilla in 2h13’27”, mentre sul gradino più basso del podio è invece salita Barbara Bani. A seguire Maria Poletti e Michela Rinaldi.
«Siamo soddisfatti dei numeri che la gara ha raggiunto, del successo dei nostri due atleti e della bella giornata di sport che abbiamo regalato ai 300 trailer dell’edizione 2015 – ha commentato nel post race il numero uno del Team Valtellina Vitale Tacchini -. Se l’obiettivo era promuovere la Colmen e farla conoscere a un numero sempre crescente di persone penso proprio che ci siamo riusciti. Ora prossimo appuntamento sarà domenica 17 maggio in val di Mello con il K Race, la gara in memoria della nostra Stephanie Frigerie».
Le immagini dell'Adamello Ski Raid
Una gara ricca di emozioni
Ecco le immagini del quinto Adamello Ski Raid che ha visto trionfare la coppia dell’Esercito con Matteo Eydallin e Damiano Lenzi, che hanno impiegato 4h41’36” a concludere i 43 km del percorso con un dislivello positivo di 4000 metri, mentre in campo femminile per la terza volta consecutiva ha trionfato la coppia franco spagnola composta da Laetitia Roux e Mireia Mirò (4h40’49” il tempo finale).
Adamello Ski Raid da paura!
Grande vittoria di Eydallin e Lenzi su Antonioli e Boscacci
Dopo la straordianaria doppietta Pierra-Rutor della scorsa stagione, quest’anno Matteo Eydallin e Damiano Lenzi si sono ripetuti: alla vittoria nella classica francese hanno sommato anche il trionfo nel mitico Adamello Ski Raid 2015. Parliamo di una delle gare scialpinistiche più suggestive del mondo, affrontata quest’anno da settecento atleti provenienti da 13 nazioni. Alle spalle della coppia dell’Esercito, due giovani compagni di squadra: Robert Antonioli e Michele Boscacci, per un poker azzurro che è anche un poker del Centro Sportivo Esercito. La terza piazza della competizione organizzata dall’Adamello Ski Team con addirittura triplice validità (Coppa del Mondo, La Grande Course e Coppa delle Dolomiti) è stata invece appannaggio dello svizzero Martin Anthamatten e del tedesco, classe 1993, Anton Palzer.
In campo femminile, invece, la coppia iberico - francese, composta da Mireia Mirò e da Laetitia Roux ha fatto centro per la terza volta, riaffermando la propria supremazia in questa gara lunghissima, ma anche affascinante come poche. Seconda la francese Axelle Mollaret in coppia con Emelie Forsberg, le quali hanno preceduto la cuneese Katia Tomatis ed Elena Nicolini.
UN SUCCESSO ORGANIZZATIVO - Entusiasta il patron dell’organizzazione Alessandro Mottinelli al termine di una fatica pari quasi a quella dei protagonisti. «Una grandissima giornata di sport che ci ripaga di tante settimane di lavoro. E’ stata davvero una super edizione, e come sempre quando il bel tempo ti è amico tutto funziona al meglio. La nostra gara cresce di anno in anno sia sotto il profilo dei partecipanti sia sotto il profilo tecnico e organizzativo, e questo grazie ad oltre 230 volontari che in questi giorni di sono messi a disposizione per valorizzare l’Adamello Ski Raid. Ma l’aspetto che più ci grafitica è l’aver visto in quota oltre 3000 persone che hanno deciso di salire per sostenere e incitare i partecipanti. Un grazie davvero a tutti coloro che hanno contribuito alla perfetta riuscita della nostra competizione».
PARTENZA SPRINT PER LANFRA E MANNY - La gara, cominciata alle 5,30 del mattino sotto il Passo del Tonale per gli uomini e poco dopo le sei da Passo Paradiso per le donne, ha proposto agli atleti uno scenario indimenticabile, non solo per i panorami e il cielo terso che li ha incorniciati, ma anche per il calore trasmesso dal pubblico, stimato in 3.500 unità. Di record non si può parlare, visto che il tracciato seguito dagli atleti è stato ancora una volta diverso dai precedenti, ma non c’è dubbio che sia il tempo di 4 ore 41’36” fissato dai vincitori al termine di 43 km con un dislivello di 4.000 metri, sia quello di 4 ore 40’ 49” accreditato alle vincitrici, siano di tutto rilievo e raccontino di un livello tecnico in continua crescita. Al primo rilievo a Passo Presena Antonioli e Boscacci raggiungono Reichegger e Lanfranchi, che erano partiti velocissimi, mentre Lenzi e Eydallin rimangono dietro. Al Rifugio Mandrone, passano, a pochi secondi l'una dall'altra, le coppie Antonioli-Boscacci, Reichegger-Lanfranchi, Gachet-Bon Mardion, Eydallin-Lenzi, Anthamatten - Palzer. In campo femminile davanti ci sono Mollaret-Forsberg, pochi secondi davanti a Mirò-Roux.
BAGARRE ALL'ALBA - Il cielo comincia ad illuminarsi, quando al Passo Tre Denti, alle 7.20, cambia veramente poco, è ancora presto per capire come si ordineranno i big. Al Passo Lobbia, alle otto in punto, Antonioli e Boscacci vantano dieci secondi su Eydallin e Lenzi e due minuti su altre tre coppie. Mirò-Roux, invece, hanno già affibbiato quattro minuti a Mollaret e Forsberg. A Cresta Croce le coppie regine si staccano decisamente dalle altre e si capisce che la contesa per il successo finale è confinata a Antonioli - Boscacci e Eydallin-Lenzi, visto che a questo punto vantano otto minuti su Anthamatten-Palzer, Gachet-Bon Mardion e Reichegger-Lanfranchi. Mirò-Roux passano sei minuti prima di Mollaret-Forsberg. Sulla cima dell’Adamello i due binomi maschili sono sempre molto vicini, stavolta chi guadagna terreno sono Anthamatten e Palzer, che a questo punto hanno ipotecato il terzo posto.
LO STRAPPO DECISIVO - È la salita verso il Passo degli Italiani a dirimere finalmente la questione al vertice: Eydallin e Lenzi passano 4 minuti prima di Antonioli e Boscacci e 12 prima di Anthamatten e Palzer. I giochi sembrano fatti, la discesa verso Passo Venezia e poi verso il Lago Pisgana non può modificare questa situazione.
A BRACCIA ALZATE - Eydallin e Lenzi arrivano di corsa al palazzo dello sport di Ponte di Legno con 5 minuti e 33” di vantaggio su Michele Boscacci e Robert Antonioli, 7 minuti e 31” su Martin Anthamatten e Anton Palzer, 14 minuti e 44” su Xavier Gachet e William Bon Mardion.
«Una gran gara - ha commentato Matteo Eydallin -. Sino al Cannone di Cresta Croce eravamo secondi. Poi Miki e Robert hanno pagato lo sforzo iniziale rallentando il ritmo. Noi invece siamo riusciti ad impostare la gara con il nostropasso, riuscendo a gestire le energie. In tutta onestà all’inizio avrei preferito andare un po’ più piano, ma davanti Reichegger e gli altri hanno subito impresso un ritmo importante e non potevamo non rispondere per evitare di rimanere staccati». Gli fa eco il compagno Damiano Lenzi: «Ecco il successo che ci mancava e adesso possiamo dire di aver vinto tutto. Coppa del Mondo, Mondiali e grandi classiche. Oggi avevo le gambe buone e sentivo di poter fare una grande prova, poi però ho avuto problemi intestinali per il freddo e sono stato costretto a fare un pit stop. Per fortuna avevo amici muniti di salviette lungo il percorso… Abbiamo vinto grazie al forcing sulla quarta salita, ma è stata davvero dura. Peccato per la mancanza di neve nel tratto finale, però è stata una grande edizione dell’Adamello Ski Raid».
ONORE AI VINTI - Conferma la tesi della partenza troppo sparata Robert Antonioli: «Sulla prima salita non abbiamo esagerato, e appena abbiamo preso il piano dopo Passo Paradiso siamo riusciti a ridurre il gap da Reichegger e Lanfranchi e in cima al Presena eravamo nuovamente uniti. Poi si sono fatti sotto anche Eydallin e Lenzi, veloci al cambio e sempre aggressivi. Alle Lobbie però mi sono venuti i crampi ed ho dovuto calare il ritmo. Il mio compagno mi ha agganciato con il cordino anche per darmi morale per cercare a questo punto di mantenere la seconda posizione, riuscendoci. Una gran fatica e grande Italia al traguardo e questo è un aspetto da non sottovalutare».
I veterani Manfred Reichegger e Pietro Lanfranchi si devono accontentare del quinto posto a 16’13”, davanti all’inedita coppia composta dalla stella Kilian Jornet Burgada e Lorenzo Holzknecht, sesti a oltre cinque minuti, e sottotono rispetto alle previsioni della vigilia. Positivo l’ottavo posto dei due under 23 valdostani Francois Cazzanelli e Nadir Maguet.
COPPA DELLE DOLOMITI A REICHEGGER - Thomas Trettel, in coppia con Ivo Zulian, ha chiuso all’undicesimo posto, in virtù del quale si è dovuto sfilare il pettorale rosso di leader della Coppa delle Dolomiti, la cui 23ª edizione si aggiudica Manfred Reichegger. In campo femminile la spunta invece Elena Nicolini, proprio grazie allo straordinario punteggio ottenuto in questa gara, a scapito di Birgit Stuffer (non in gara sull’Adamello). Va così in archivio con il sorriso la quinta edizione dell’Adamello Ski Raid, le cui luci torneranno ad illuminarsi fra due anni.
EMOZIONI DA RIVEDERE IN TV - Intanto questa settimana si potranno rivivere le fasi salienti in televisione: già domani (lunedì 13 aprile) alle 18 andrà in onda uno speciale di un’ora su Rai Sport 1, e sempre nella stessa serata sintesi di 30 minuti su Italia 53 (ore 20), Sportelevision (20), Più Valli Tv (21), Odeon Tv (22), e anche nei giorni successivi su oltre 100 tv areali e locali di tutta Italia.
William Boffelli vince il Trofeo Robert Rollandoz
Maria Orlando a segno nella gara femminile
Poco più di cento concorrenti, a Rhêmes-Notre-Dame, per dare vita alla 41° edizione del Trofeo Robert Rollandoz, gara che si sviluppa, nella parte alta, nel vallone del Sort e dell’Entrelor, con dislivello positivo di 2015 metri (1000 metri per le categorie giovanili) su tre salite e tre discese, con quota massima a 2900 metri, che ha vissuto sul dominio di due atleti bergamaschi: William Boffelli e Fabio Pasini.
Prima parte di gara condotta da un gruppetto si sei atleti: nell’ultima salita, si assottiglia e a dettare il ritmo sono William Boffelli e l’alpino Fabio Pasini. Boffelli aumenta il ritmo e mette tra sé e il corregionale un minuto di differenza, distacco che gestirà fino all’arrivo di Chanavey. William Boffelli chiude con il tempo complessivo di 1h 55’59”, a precedere, di 1’16”, Fabio Pasini (1h 57’16) e, terzo a 2’25”, il gressonaro Fabio Collé (1h 58’25”). Quarto l’alpino di Pollein, Daniel Yeuilla (2h 03’39”) e, quinto, il gressaen Matteo Stacchetti (2h 05’17”). Sesto, settimo e ottavo posto al Centro sportivo Esercito, grazie a Richard Tiraboschi (2h 05’34”), Denis Trento (2h 08’32”) e il vincitore di una tappa di Coppa del Mondo di fondo (a Lahti, Finlandia) Francesco De Fabiani (2h 09’08”); nono il bergamasco Norman Gusmini (2h 11’33”) e decimo un altro alpino, François Ronc Cella (2’18’28”). Al femminile, successo della cuneese Maria Orlando (3h 14’28”) davanti alla bresciana Paola Martina Scarduelli (3h 30’33”) e alla valdostana Valentina Lauthier (3h 38’14”). Nei Master maschili, gradino alto del podio a Amos Rosazza (2h 16’35”) seguito da Roberto Maguet (2h 19’09) e al bergamasco Martino Cattaneo (2h 20’02”).
Nei Cadetti, una doppia-coppia di gemelli; vittoria di Sebastien Guichardaz (1h 14’55”) sul fratello Fabien (1h 16’02”), entrambi dello Sci club Gran Paradiso, a regolare gli Chanoine dello Sc Valdigne: Didier (1h 22’27”) e Jacques (1h 25’42). Negli Juniores, a imporsi è il cuneese Erik Pettavino (1h 15’45”) a precedere, di 51”1, Mathias Trento (1h 16’37”) e il canavesano Francesco Berta (1h 17’52”). Quarto Mathieu Podio (1h 23’20”) e quinto Henri Aymonod (1h 24’22”).












