Inizia la settimana UTMB
7.500 i concorrenti iscritti, in arrivo da 87 nazioni
La Petite Trotte à Léon - 300 km e 26 000 m di dislivello positivo in massimo 142 ore - è la prima delle gare dell'Ultra-Trail du Mont-Blanc. Con la sua partenza, lunedì alle 17.30, inizia la settimana targata UTMB. 109 squadre di 2 o 3 concorrenti, in autonomia completa, al via questa grande avventura nel cuore del massiccio del Monte Bianco. I primi arrivi sono previsti venerdì 28 agosto verso le 21.30.
Sulle quattro gare, sono 7.500 i concorrenti iscrirtti, in arrivo da 87 nazioni.
OCC - In pole position, l'americano Dylan Bowman e il campione del mondo 2015, il francese Sylvain Court, che ama in modo particolare questa gara. Gli altri favoriti sono lo spagnolo Marc Pinsach Rubirola, i francesi Bertrand Brochot e Stéphane Ricard, il marocchino Zaid Ait Malek e gli azzurri Matteo Lucchese e Mattia Roncorini. L'alpinista svizzero Ueli Steck, che ha appena scalato le 82 vette sopra i 4 000 m delle Alpi in 62 giorni, sarà anche lui alla partenza. 9° all'Eiger Ultra-Trail 2014, sarà un osso duro. Per le donne, stessa ‘battaglia’ franco-americana tra Yiou Wang, Megan Lizotte, Celia Chiron o Virginie Covignon.
CCC - Anche qui i pronostici promettono sorprese americane e francesi. Venuti d'oltre oceano, Zach Miller (5° al Grand Trail des Templiers 2014), Chris Vargo, vincitore 2014 dell'Uroc (Ultra Race of Champions) 100 e Tim Tollefson incontreranno il francese Sébastien Spehler, vincitore della 6000D 2015 e campione di Francia di trail nel 2013. Bisognerà anche stare attenti allo spagnolo Miguel Caballero Ortega. In casa Italia occhi puntati su Giuliano Cavallo e Nicola Giovanelli.
In campo femminile la statunitense Magdalena Boulet, vincitrice della The Western States 100 Mile Endurance Run 2015 è la grande favorita, con la neozelandese Ruth Croft, 2° alla Tarawera ultramarathon 2015 (103km) ed un'altra americana, Alicia Shay. Ci provano le azzurre Sonia Glarey, prima alla OCC lo scorso anno, e Daniela Bonnet.
TDS - È difficile fare pronostici. Pau Bartolo, vincitore della CCC nel 2014, vorrebbe tagliare il traguardo tra i primi, ma dovrà lottare contro Jordi Bes 3° alla TDS nel 2014, che conosce bene questa gara. I francesi sono ben presenti anche loro, con Antoine Guillon, 2° alla TDS nel 2013 e 3° alla Transgrancanaria ed alla Vibram Hong Kong100 nel 2015 ed infine Clément Petitjean, 4° all'80km du Mont-Blanc 2014. Possono sorprenderci anche Guillaume Peretti, recordman del GR 20 ed il cinese Jiagen Yang. Ci proveranno gli azzurri Michele Evangelisti, Gianluca Caimi e Gianluca Palli.
In campo femminile, occhi puntati sulla statunitense Janesa Taylor, vincitrice nel 2015 della Badger Mountain Challenge e dell'Antelope Canyon -100 mile e la svizzera Andrea Huser, prima alla Swiss Irontrail e seconda all'Eiger Ultra Trail 2015. Oltre alla francese Agnès Hervé, prima nel 2012 alla TDS o alla spagnola Cristina Bes Ginesta. Per l’Italia al via Giulia Amadori, Graziana Pe’ e Marina Plavan.
UTMB - Lo spagnolo Miguel Heras ha partecipato diverse volte all'UTMB, nel 2013 è stato secondo. Ci proverà quest’anno? Dovrà vedersela con il connazionale Luis Alberto Hernando e con Tofol Castener, secondo all'UTMB 2014. Ed anche il canadese Sage Canaday, l'americano David Laney, il sudafricano Ryan Sandes ed il lituano Gediminas Grinius. Senza dimenticare i francesi: a Xavier Thévenard non dispiacerebbe una seconda vittoria all'UTMB dopo quella del 2013; Sébastien Chaigneau torna più in forma che mai e attenzione a Julien Chorier. Gli americani Rob Krahr (vincitore della WSR 100 Miles 2015) e Anton Krupicka ci preparano una bella lotta e grandi sorprese. Senza dimenticare gli azzurri Giulio Ornati, Ivan Geronazzo, Stefano Trisconi, Stefano Ruzza, Christian Modena e Michele Graglia.
Al femminile Nuria Picas ha sempre avuto posti d'onore all'UTMB, seconda nel 2014, vincitrice dell'Ultra-Trail World Tour 2014 e del The North Face Transgrancanaria nel 2015, è arrivata quarta alla The Western States Endurance Run. La statunitense Stephanie Howe, terza alla The Western States Endurance Run 2015, è senza dubbio una delle sue principali rivali. Ma bisognerà anche tenere d'occhio le francesi Nathalie Mauclair, campionessa del mondo di trail 2015 e terza all'UTMB 2014 e Caroline Chaverot, vincitrice dell'Eiger Ultra-Trail 2015 e della The North Face Lavaredo Ultra Trail. L’azzurra Francesca Canepa, la spagnola Uxue Fraile. la statunitense Nicole Suder e la brasiliana Fernanda Maciel, altri nomi da podio. Per l’Italia anche Lisa Borzani e Virginia Oliveri. PROGRAMMA
Lunedì 24 agosto - Chamonix
17:30 : partenza della PTL
Martedì 25 agosto - Chamonix
13-19: Salon Ultra-Trail e distribuzione pettorali TDS Mercoledì 26 agosto - Courmayeur e Chamonix
6: partenza TDS, Courmayeur
10: partenza #YCC, Courmayeur
10-19 Salon Ultra-Trail e distribuzione pettorali
20:10: primi arrivi TDS
Giovedì 27 agosto - Chamonix
8:15 partenza OCC, Orsières
Tutto il giorno, arrivi TDS
16:30-17:30: Conferenza stampa ufficiale
13: primi arrivi OCC
Venerdì 28 agosto - Courmayeur e Chamonix
9: partenza CCC, Courmayeur
18: partenza UTMB
20:30: primi arrivi CCC Sabato 29 agosto - Chamonix
Tutta la mattina, arrivi CCC
14: primi arrivi UTMB
Domenica 30 agosto - Chamonix
Tutto il giorno, arrivi UTMB
10-11: conferenza stampa finale
15: cerimonia ufficiale di chiusura Ultra-Trail du Mont-Blanc
15:30: ultimi arrivi UTMB e PTL
Alpine running a due passi da Torino
Su Skialper di agosto-settembre tutte le info sulla nuova tendenza alpina
«L’anno scorso, scendendo da un’ascensione alpinistica nel massiccio francese degli Ecrins, avevo maledetto lungo tutti i 1.200 metri di dislivello da percorrere in discesa il peso del mio zaino e la scomodità degli scarponcini che avevo ai piedi. Solo pochi giorni prima ero in giro con uno zainetto da dieci litri e delle comode scarpe da trail e in quel momento rimpiangevo la leggerezza di quell’attrezzatura» Inizia così l’articolo di Federico Ravassard sull’alpine running in Val di Susa e Val Chisone sul numero di agosto-settembre di Skialper.
ALPINE RUNNING PERCHÉ - Molte salite alpinistiche, tanto più quelle che si svolgono in ambienti non glaciali, richiedono meno materiale di quello che siamo abituati a utilizzare: gli scarponcini da alpinismo sono un peso superfluo, tanto più se non si devono adoperare i ramponi e con delle calzature più leggere si potrebbe anche correre durante l’avvicinamento, o almeno in discesa, accorciando notevolmente i tempi. Idem per l’abbigliamento e lo zaino: veramente bisogna partire con pantaloni pesanti in cordura e uno zaino da 30/40 litri per una cresta da fare in giornata sotto i 3.000 metri, quando nello skyrunning gli stessi ambienti si affrontano in pantaloncini e canottiera? In questo modo si possono affrontare in mezza giornata itinerari che richiedono normalmente molto più tempo, o magari concatenare più vie, divertendosi il doppio. Un’attività che molti possono fare, soprattutto se si scelgono itinerari con difficoltà alla propria portata, tanto più se affrontati con materiale ridotto al minimo.
ISTRUZIONI PER L’USO - Per iniziare in questa evoluzione dello skyrunning, è doveroso affrontare alcune premesse: sono richieste capacità alpinistiche di base (progressione alternata, in conserva, protezione tramite friend/nut…) e soprattutto è importante sapere scegliere con cura l’itinerario e, di conseguenza, il materiale necessario. Meglio puntare su percorsi a quote relativamente basse, evitando così rischi quali freddo e terreni d’alta montagna (ghiacciai, crepacci) che richiederebbero attrezzatura extra.
COSA PORTARSI? - Prima di tutto, via gli scarponcini: dal momento che non si percorrono tratti innevati e non si utilizzano i ramponi, meglio puntare su scarpe da avvicinamento con una suola adatta ad affrontare passaggi da arrampicata o, nel caso che si abbia già una certa confidenza nel mondo verticale di appigli, fessure e tacche, possono essere sufficienti normali scarpe da skyrunning o speed hiking. Abbigliamento da corsa, portando però con sé uno strato caldo di sicurezza come un piumino o una giacca compattabile e un hard-shell. Zaino da 15/25 litri, che sia stabile durante la corsa e dotato di fettucce per fissare esternamente corda e casco. Bastoncini: solo se di tipo telescopico o a sonda, per poterli riporre nei tratti tecnici in cui è necessario avere le mani libere. Per l’imbrago, meglio optare per uno leggero e che sia poco ingombrante quando, nell’avvicinamento, lo si ripone nello zaino. Per tutto il resto, bisogna valutare a seconda dell’itinerario: a volte possono bastare 30 metri di corda e qualche rinvio oltre, ovviamente, a fettucce, moschettoni a ghiera e assicuratore/discensore, in altri casi invece bisogna utilizzare anche protezioni veloci (friend, nut), due mezze corde e altro ancora.
SCARPE AD HOC - Negli itinerari percorsi abbiamo avuto modo di testare sul loro terreno le Salomon X Alp GTX, le nuove calzature della casa francese pensate proprio per l’Alpine Running. Essenzialmente, si tratta di un ibrido fra una scarpa da speed-hiking e uno scarponcino da alpinismo, con un peso dichiarato di 460 gr: tomaia bassa e avvolgente con quick-lace, ottimo ammortizzamento su tutta la pianta, specialmente sul tallone, una protezione degna di una scarpa anti-infortunistica e una suola pensata appositamente per avere il giusto grip nei passaggi di arrampicata. In discesa la punta rinforzata e l’ottima suola le rendono adatte anche a ritmi elevati su terreni tecnici, per poi esaltarsi sui ghiaioni, dove si sono rivelate degli autentici carri armati, proteggendo quanto uno scarponcino.
DOVE - Noi abbiamo provato l’alpine running in Val Susa sul Monte Chaberton (3.130 m) e in Val Chisone, sul Monte Orsiera (2.890 m), nel parco dell’Orsiera Rocciavrè. Due itinerari davvero molto belli a pochi chilometri da Torino. Ecco perché abbiamo scelto come immagine di copertina di Skialper 101 proprio una foto tratta da questo servizio assolutamente da non perdere…
GIA’ DISPONIBILE SU APP - Skialper di agosto è disponibile nelle migliori edicole a partire da inizio agosto. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare immediatamente su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app! A questo link la presentazione della rivista e degli altri articoli pubblicati.
Scudetto a Dennis Brunod ed Emanuela Brizio
Primi nella Veia Sky Race, campionato italiano Fisky
La seconda edizione della Veia Sky Race, Trofeo Giampiero Bragoni, ha assegnato i titoli di Campioni Italiani assoluti 2015 FiSky. Il meteo avverso ha costretto l’organizzazione alla modifica del percorso originale di gara che prevedeva tratti tecnici in quota ad oltre 2.400 metri resi troppo pericolosi dal fondo viscido.
Grande battaglia nella 31 km dove si assegnava lo scudetto: bagarre all’inizio, da metà gara in poi si è poi delineata una lotta a due tra Dennis Brunod (Polisportiva Mont Avic) ed il ticinese Roberto De Lorenzi (Bellagio sky team) che hanno tagliato insieme il traguardo con 3h18’43’’, al terzo posto Franco Sancassani (Bellagio sky Team) in 3h22’09’’, quindi Paolo Bert (Team La Sportiva) in 3h26’16’’, Ismail Razga (Valetudo) in 3h26’18’’, Alberto Comazzi (Ossola sky running) in 3h30’24’’, Marcello Ugazio (Atletica Bellinzago), Cristian Minoggio (Podistica Cannobio), Giacomo Chiolini (Ossola sky running), e Riccardo Faverio (G.S. Orobie).
In campo femminile successo della rumena Denisa Dragomir (Valetudo) in 4h01’07’’, seguita da Emanuela Brizio (Valetudo) in 4h10’02’’, completa il podio Martina Valmassoi in 4h11’24’’.
Nella miniskyrace si impone Mauto Stoppini (Ossola sky running) con un crono di 2h15’29’’, mentre in campo femminile vittoria per Daniela Bona (Ossola sky running) in 3h02’41’’.
Il titolo di campione Italiano è dunque stato vinto da Dennis Brunod ed Emanuela Brizio, il Trofeo Giampiero Bragoni è stato assegnato alla Bellagio ski team. Alla premiazione presenti il vicepresidente Fisky Cristiano Carpente, Fabio Meraldi presidente onorario Fisky nonché testimonial dell’evento ed il fortissimo atleta Valetudo Ionut Alin Zinca che reduce dalla prova mondiale di Zermatt si è fermato a Bognanco per sostenere i propri compagni di squadra.
Marmolada Super Vertical, buona la prima
Vittoria di Manuel Da Col e Cecilia De Filippo
Tempo di Marmolada Super Vertical: sono stati 142 gli atleti che hanno tagliato il traguardo a Punta Rocca, all’arrivo della funivia della Marmolada, dopo aver superato il dislivello di 1500 metri in poco meno di 6 chilometri. La gara, che partiva a Tabià Palazza sulla strada per andare al passo Fedaia, poco più di 2 km da Malga Ciapela, ha seguit in salita una parte della pista da discesa, per poi abbandonarla prima di arrivare al passo.Qui i concorrenti hanno imboccato il sentiero che conduce alla ferrata di Punta Serauta, per lasciarlo dopo alcune centinaia di metri per salire seguendo la linea di massima pendenza - con un impegnativo tratto su ghiaione. Dopo aver sorpassato un breve tratto attrezzato, i concorrenti sono arrivati alla zona cambio dove era obbligatorio indossare i ramponi. Quindi neve e ghiaccio, sempre in salita, fino alla stazione intermedia della funivia, dove era previsto un cancello orario. Il percorso poi continuava sulla pista, sempre in salita, per guadagnare l'arrivo a Punta Rocca.
Vittoria di Manuel Da Col, del Gruppo Marciatori Calalzo, con il tempo di 1h06’57’’, seguito da David Thoeni della Mammut in 1h07’02” e da Filippo Beccari del Team La Sportiva Bella Ladinia in 1h09’24”; in campo femminile affermazione di Cecilia De Filippo della Dolomiti Ski Alp con il tempo di 1h21’15’’, seguita da Linda Menardi dello Spirito Trail in 1h27’56” e da Simonetta Gadler della Triathlon Trentino in 1h32’15”.
Memorial Stellina a Baldaccini e Confortola
Lombardia prima nella Coppa delle Alpi
Pioggia e nebbia accolgono gli atleti all'arrivo a Costa Rossa in uno scenario reso suggestivo dalle condizioni meteo. Sbucano dalle nuvole i vincitori della 27ma edizione del Memorial Partigiani Stellina. Come il 26 agosto del 1944 quando i partigiani guidati dal Comandante Laghi, alias Giulio Bolaffi, ebbero la meglio sui tedeschi, a distanza di 71 anni, la 'guerra' tutta sportiva tra gli atleti eroici della corsa in montagna viene vinta da Alex Baldaccini (GS Orobie) in 1h06.13 e Antonella Confortola (Forestale) in 1h19.16. Una Stellina 2015 dunque che parla italiano sia al maschile che al femminile dopo alcuni anni in cui l'albo d'oro riportava nomi stranieri: gli ultimi in ordine cronologico Jonatan Wyatt, che della Stellina è il re con 13 edizioni vinte, e Hellen Jepkurgat, la keniana che vinse le ultime due edizioni. Tanti i campioni della corsa in montagna che hanno vinto lo Stellina: lo sa Alex Baldaccini che al traguardo confessa di essere felice non solo per la vittoria ma soprattutto per essersi imposto proprio in questa gara dal significato tanto particolare per chi ama questa disciplina.
Ma protagonista della Stellina 2015 è certamente anche il giovane Francesco Puppi (Atletica Valli Brembane), bronzo ai Mondiali di Lunghe Distanze di Zermatt. Per lui gara di testa sin dal primo metro, prima in compagnia di Nicola Pedergnana (Atletica Clarina Trentino) poi con Baldaccini che nella parte finale riesce ad involarsi in solitaria verso il traguardo. Terzo gradino del podio per Wyatt che precede il campione italiano Xavier Chevrier (Atletica Valli Bergamasche), salito in tandem con il neozelandese nella seconda parte di gara. Segue in classifica Matteo Eydallin (Atletica Susa) con in scia la coppia del GS Orobie formata da Gabriele Abate e Vincenzo Milesi.
GARA FEMMINILE - Al femminile Antonella Confortola si aggiudica per la terza volta la gara del cuore, quella in cui ha conosciuto il futuro marito Jonatan Wyatt. C'è però una prima volta per lei ed è quella di un successo qui sotto la pioggia, impresa non semplice ma se possibile ancora più emozionante. Per l'azzurra gara di testa dal primo metro con le altre a seguire. In scia da subito ci sono Ivana Iozzia (Calcestruzzi Corradini) e Samantha Galassi (La Recastello Radici Group), più staccata Ilaria Bianchi. È a metà gara, al passaggio in località Chiamberlando, che Galassi rompe gli indugi e riesce a distaccare Iozzia quel tanto che basta per conquistare il secondo posto con circa un minuto di vantaggio.
COPPA DELLE ALPI - C’è però un'altra prima volta che riguarda la Stellina 2015. Si tratta della prima edizione della Coppa delle Alpi di Corsa in Montagna, gara a squadre per le rappresentative regionali dei territori italiani e francesi contornati dalle Alpi. Troppo forte per tutti, come da pronostico, la Lombardia che fa doppietta. Al maschile occupa addirittura due terzi del podio con Baldaccini e Puppi e fa suo anche il quarto posto con Chevrier; al femminile, con Confortola e Iozzia in gara individualmente, i lombardi piazzano Galassi al secondo posto, Sara Bottarelli (Free-Zone) sesta, Ilaria Banchi (La Recastello Radici Group) 10ma. Il podio maschile si completa con il Trentino di capitan Wyatt, Nicola Pedergnana (5) e Andrea De Biasi (11) - e con la Provenza di Tristan Calamita (9) e Patrick Orezzoli (15). Completano la classifica nell'ordine Valle d'Aosta, Veneto, Piemonte e Alto Adige.
Sul podio femminile della Coppa delle Alpi alle spalle delle lombarde salgono il Veneto di Stefania Satini (5), Martina Festini Purlan (7), Mara Golin (16), e il Piemonte di un'ottima Barbara Cravello (Trail Running) quarta al traguardo, con Debora Cardone (ASD Valli di Lanzo) undicesima e Cristina Dosio (Atl. Giò 22 Rivera) quattordicesima. Classifica che si completa nell'ordine con Trentino, Valle d'Aosta, Alto Adige e Provenza.
Elisa Desco vince la Matterhorn Ultraks
in campo maschile primo Martin Anthamatten
Ancora un risultato di spicco per Elisa Desco: l’azzurra vince la 46k della Matterhorn Ultraks, tappa delle World Series. Successo con il tempo di 5h23'46'' davanti alla statunitense Stevie Kremer in 5h24'45'' e alla spagnola Maite Maiora in 5h31'30’’.
Nella prova maschile a segno il local Martin Anthamatten in 4h45'11'' davanti alla coppia iberica con Manuel Merillas in 4h54'32’’ ed Egea Aritz in 4h56'13’’. Quarta piazza per Ionut Zinca, quinto Pere Aurell Bove.
MATTERHORN ULTRAKS TRAIL 2015 - FINAL RESULTS « 46K » MEN1. MARTIN ANTHAMATTEN (SUI) 4h45'11''5322. MERILLAS MOLEDO...
Posted by Matterhorn Ultraks on Sabato 22 agosto 2015
A Limone non solo World Series
Nasce una 10k per tutti
Limone e l’Alto Garda sempre più capitale dello skyrunning. A metà ottobre, in concomitanza con le finali dello Skyrunner World Series, sia vertical che sky, la SS Limonese del presidente Franco Codogni proporrà due eventi dedicati a under 18 e neofiti della specialità. Se venerdì sera le giovani leve avranno la possibilità di correre su un percorso loro dedicato ed arrivare a Cima Mughéra giusto in tempo per applaudire i campioni della prova assoluta, sabato verrà loro proposta una sky in miniatura. Tecnica, ma dallo sviluppo contenuto. Focalizzando l’attenzione sull’inedita 10k Giovanni Fedrici del comitato organizzatore non ha dubbi: «L’idea è di dare a tutti la possibilità di correre. Non sarà una corsa di ‘serie B’, ma un anello di vero skyrunning concentrato in 10km di sviluppo. In questi mesi il direttore gara Fabio Meraldi e i suoi collaboratori hanno lavorato molto per definire il percorso e metterlo in sicurezza. A provarlo abbiamo preso una tester d’eccezione come l’azzurra di skialp Martina Valmassoi. Vi possiamo assicurare che anche questa 10k si preannuncia Extreme».
LA GARA - Dopo aver percorso un breve tratto del Lungolago Marconi e di spiaggia si inizia a salire lungo la passeggiata che costeggia il torrente San Giovanni fino a raggiungere località La Milanesa. Da qui, parte una caratteristica e muscolare mulattiera (sentiero 101) che si inerpica lungo la valle del Singòl. Superata la fontana detta acqua del Singòl, il sentiero si impenna in un breve ma impegnativo tratto che metterà alla prova gambe e fiato dei concorrenti. Dopo aver costeggiato per un centinaio di metri una vasta pineta, si abbandona il 101 seguendo le indicazioni sulla destra per il Senter dei Nadai. Superato il torrente San Giovanni, il single track ritorna decisamente a salire e per un chilometro con tratti che superano il 24% di pendenza. Arrivati in cresta si prosegue in falsopiano, su un sentiero che si apre alla vista del lago, e che ci permette di recuperare un po' di energie. Dopo un chilometro, si taglia a sinistra in direzione Malga Valacco e salendo in forte pendenza si prosegue velocemente a mezza costa fino a ritrovare la mulattiera 101 all'ultimo tornante prima di raggiungere un corrimano e scollinare a quota 750 in Località Pre. Da qui in mezzo al bosco si supera velocemente una fonte seguita da Malga Valacco sulla sinistra e poi, lasciandosi Malga Dalò sulla destra, ci si butta in discesa verso le sorgenti del Torrente San Giovanni. Attraversato il torrente il sentiero piega a sinistra e superato un piccolo dosso prosegue in leggera discesa a mezza costa della montagna. Dopo un paio di strette curve ecco l'ultima salita: un tratto di un centinaio di metri a oltre il 24% pendenza che farà selezione. Per la gioia dei discesisti, ci si tuffa quindi in discesa in un'alternanza di terreni caratterizzati da tratti in erba, rocce a strapiombo, letti di fiumi in secca, ghiaioni e piccole sorgenti e solo dopo un lungo tratto immersi nel bosco ci si trova finalmente di nuovo sulla mulattiera 101 in prossimità di una antica Calchèra e di qui per gli ultimi due chilometri e mezzo verso Limone, verso il lungolago Marconi.
GranParadisoTrail, percorsi ok dopo la pioggia
Domenica 30 agosto partenza della 55 km posticipata alle 6.15
Riprende l’ultima settimana di agosto il Tour Trail della Valle d’Aosta. Domenica 30 si svolgerà il GranParadisoTrail, la quinta e penultima prova del circuito valdostano. Lo staff in questo periodo ha lavorato molto sui percorsi. Dopo le recenti piogge è stato necessario ripristinare alcuni passaggi. A poco più di una settimana il tracciato si trova in ottime condizioni. Tutto è stato sistemato e solo in alcuni punti sono state adottate soluzioni provvisorie. Ma nessun problema perché i percorsi saranno presidiati e controllati dai tanti volontari presenti.
PERCORSI - Sono due i percorsi a disposizione dei trailers. Il GranParadisoTrail misura 55 chilometri con dislivello positivo di 3.800 metri. Il 95% del percorso è disegnato su sentiero montano. Gli organizzatori hanno fissato due cancelli orari, entrambi a Pont di Valsavarenche: alle 11 in direzione rifugio Chabod e alle 15 per il rientro verso il Col Entrelor. La partenza è stata posticipata di 15’. I concorrenti lasceranno la start area di Rhêmes-Notre-Dame alle 6.15; ultimo arrivo previsto per le ore 20.
Il secondo tracciato si chiama GrantaPareyTor, è lungo 22 chilometri con 1.300 metri di dislivello positivo e sempre il 95% di sentieri montani. Chi sceglierà questo percorso non avrà cancelli orari ma avrà 6 ore al massimo per completare la gara. La partenza è fissata alle 9.30 da Rhêmes-Notre-Dame.
ISCRIZIONI - Le iscrizioni sul sito di wedosport.net sono ancora aperte. Fino al 23 agosto il GranParadisoTrail costa 51euro, mentre il GrantaPareyTor 26. Sul posto le quote saranno rispettivamente portate a 56 e 31 euro. La quota minorenni per la 22 km è di 20 euro.
Sabato 12 settembre invece andrà in scena il Gran Paradiso Vertical, ultima prova del circuito Défi Vertical. Un percorso di 3.8 km con dislivello positivo di 1.000 metri e partenza dal Rifugio Tetras Lyre. Iscrizioni aperte, anche in questo caso su wedosport.net. La quota adulti è di 31 eurpo quella dei ragazzi 21.
Le due gare del Gran Paradiso sono organizzate dall’Associazione Sportiva del Corpo Forestale della Valle d’Aosta con la collaborazione dei Comuni e delle Proloco di Rhêmes-Notre-Dame e Valsavarenche e il supporto tecnico dell’Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso e del Corpo Forestale della Valle d’Aosta.
Domenica il Memorial Partigiani Stellina
A Susa sara’ la prima edizione della Coppa delle Alpi
Il Memorial Partigiani Stellina domenica 23 agosto a Susa spegnerà le sue prime 27 candeline. Tante sono le edizioni della prova di corsa in montagna che lega passato e presente, storia e sport su un percorso che gli anni della 2° guerra mondiale hanno reso teatro della battaglia delle Grange Sevine tra i partigiani guidati dal Comandante Laghi, alias Giulio Bolaffi, e i tedeschi. Un unicum nel panorama della corsa in montagna che nel 2015 aggiunge un’ulteriore peculiarità: la Coppa delle Alpi, competizione per rappresentative regionali dei territori italiani e francesi a cavallo della catena montuosa che delimita lo stivale italiano a nord. All’edizione 2015 hanno aderito per la Francia la Provenza, per l’Italia, oltre al Piemonte padrone di casa, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino, Alto Adige.
Dunque tutto è pronto a Susa, dove sarà dato il via sotto l’Arco di Augusto e nei comuni di Mompantero, Venaus e Novalesa che partecipano alla realizzazione della manifestazione accomunati dal ricordo della Resistenza: un’altra storica edizione è alle porte. Per tutti si tratta poi di un importante test event in vista dei Mondiali Master di Corsa in Montagna del 2016, evento per il quale si attendono in valle migliaia di persone tra atleti, familiari e semplici appassionati.
ISCRITTI - Tra i nomi dello Stellina 2015, a proposito di storia, non si può non partire da due che hanno davvero fatto la storia della manifestazione: Jonathan Wyatt e Antonella Confortola. Entrambi favoriti dai pronostici ma con una particolarità in più a loro associata quest’anno: Wyatt, re dello Stellina con 13 successi, infatti correrà per la rappresentativa del Trentino. Una dimostrazione d’affetto per il territorio che ha accolto lui, neozelandese, dopo il matrimonio con Confortola, amore nato sulle strade dello Stellina.
In campo maschile, assenti i Dematteis, a dar filo da torcere a Wyatt ci saranno il campione italiano in carica Xavier Chevrier (Atletca Valli Bergamasche Leffe) e l’argento tricolore e bronzo europeo Alex Baldaccini (GS Orobie). Ruolo da protagonista atteso anche per Francesco Puppi (Atletica Valli Brembane), bronzo nel campionato italiano e soprattutto nei Mondiali di Lunghe Distanze di Zermatt. I tre azzurri fanno parte della rappresentativa della Lombardia che, è inutile dirlo, è nettamente favorita per la conquista della Coppa delle Alpi.
Per il Trentino, oltre a Wyatt, da seguire il tricolore promesse Nicola Pedergnana (Atletica Clarina Trentino), mentre l'Alto Adige punta soprattutto sull'azzurro Gerd Frick (ASV Telmekom) ottavo a Zermatt.
Il Piemonte padrone di casa punta al podio di squadra schierando Edward Young (Podistica Valchiusella), in gara insieme a Manuel Solavaggione (Podistica Valle Varaita) ed Enrico Aimar (Roata Chiusani). Per la Valle d’Aosta attenzione a Massimo Farcoz dell’ASD Pont Saint Martin.
Da seguire a titolo individuale anche l'iridato dello sci alpinismo Matteo Eydallin: il 29enne alpino di Sauze d'Oulx è tesserato per l'Atletica Susa. Per la francese Provenza, da seguire soprattutto Laurence Mondon e Tristan Calamita.
Al femminile a livello individuale si annuncia una bella lotta a due tra Antonella Confortola (Forestale) e Ivana Iozzia (Corradini Calcestruzzi), terza nel 2014, già azzurra e campionessa italiana anche in maratona (ha vinto Turin Marathon nel 2013), settima quest’anno ai Mondiali di Lunghe Distanze di Zermatt. Per la conquista della Coppa delle Alpi anche al femminile i favori del pronostico vanno alla Lombardia che può contare su Samantha Galassi (La Recastello Radici Group) e Sara Bottarelli (Free-Zone), entrambe già azzurre agli Europei di Madeira; in particolare la Galassi può puntare al podio e, chissà, forse anche a fare da terzo incomodo tra le due favorite.
Per il Trentino, altra azzurra, Francesca Iachmet (Atletica Trento), decima ai Mondiali Lunghe Distanze di Zermatt. Da seguire il ritorno in gara dell'altoatesina Renate Rungger (Sarntal Raiffeisen), bronzo iridato nel 2008 a Crans Montana e quinta agli Europei 2013 di Borovets. In chiave piemontese, squadra compatta, con Debora Cardone (Atletica Valli di Lanzo), Barbara Cravello (Trail-Running) e la valsusina Cristina Dosio (Atletica Giò 22 Rivera).
PERCORSO - Come sempre l’arrivo è fissato ai 1960 metri del pianoro di Costa Rossa, dove un cippo ricordo lega le memorie partigiane al ricordo affettuoso di amici che il loro impegno hanno permesso a questo racconto sportivo così particolare di avere prima un incipit e poi un seguito. Da Mario Pisano a don Giampiero Piardi a don Aldo Rabino, scomparso solo pochi giorni fa, che ha celebrato la messa in vetta solo un anno fa.
Matterhorn Ultraks 46K, tornano le World Series
Sabato la gara di Zermatt
Tornano le World Series: sabato 22 agosto c’è la Matterhorn Ultraks 46K, prova del circuito sky. Il percorso, disegnato con l'aiuto di alcuni skyrunner, tra cui Martin Anthamatten, ambasciatore della gara, prevede un dislivello di 3600m di salita e discesa, con la stazione di osservazione di Gornergrat, punto più alto della gara a 3.100m di altitudine. Quasi 700 atleti provenienti da 34 paesi saranno sulla linea di partenza a Zermatt, ma saranno quasi 2.000 in arrivo da 44 nazioni, presenti ai quattro eventi del fine settimana.
GARA FEMMINILE - Occhi puntati su Stevie Kremer ed Elisa Desco, ma attenzione anche all’altra statunitense Megan Kimmel, vincitrice della Dolomites SkyRace. Come sempre presente la forte pattuglia spagnola con Maite Maiora, Azara Garcia e Paola Cabrerizo (prima e seconda a Zegama), Oihana Kortazar, Anna Comet Pascua e Eva Maria Moreda. E ancora Stephanie Jimenez, la ceca Anna Strakova, l’olandese Ragna Debats.
GARA MASCHILE - Favorito numero uno Tadei Pivk, attuale leader dopo i successi a Zegama e alle Dolomites. Si rinnoverà la sfida con Ionut Zinca? Gli avversari non mancano: gli spagnoli Manuel Merillas e Aritz Egea, il britannico Tom Owens, il marocchino Hassan Ait Chaou e il norvegese Eirik Haugsnes. Senza dimenticare il londinese Jonathan Albon, primo alla Tromsø SkyRace I record da battere? 4h43’05” di Kilian Jornet realizzato nel 2013 e il 5h18’43 di Stevie Kremer dell’anno scorso.
Lago Maggiore Night Trail, appuntamento il 29 agosto
Iscrizioni aperte sino al 22 agosto
Il 29 agosto torna il Lago Maggiore Stresa Night Trail, corsa podistica su sentieri in notturna sulle alture del Vergante organizzata dall'ASD Trail Running. Partenza e arrivo saranno a Stresa; gli atleti partiranno come lo scorso anno di fronte allo Stresa Convention Centre (il Palazzo dei Congressi), mentre il traguardo sarà posizionato direttamente in spiaggia lido Blu di fronte all’hotel Regina Palace. Il percorso è di circa 21 km e con un dislivello positivo di circa 900 m, con solo il 20% sarà su tratti in asfalto. Anche quest’anno come nel 2014 ci sarà la possibilità di partecipare sia individualmente sia in coppia.
La grande novità di quest'anno è un’iniziativa di solidarietà denominata Cardio Trail 11 km una camminata non competitiva per sensibilizzare la prevenzione dei rischi cardiovascolari, una manifestazione dove il ricavato delle iscrizioni andrà tutto in beneficenza. Inoltre saranno presenti GICR–IACPR (Gruppo Italiano di Cardiologia Riabilitativa) e ACTI (Associazione Cardio Trapiantati Italiani). La chiusura delle iscrizioni per il Lago Maggiore Stresa Night Trail, per agevolare le persone che sono in ferie, è stata posticipata a sabato 22 agosto. Info: www.lagomaggioretrail.it
Doppio appuntamento nell’Appennino Reggiano
Sabato il Cusna Vertikal K, domenica la Gigante Skyrace
Sabato 22 e domenica 23 agosto doppio appuntamento nell’Appennino Reggiano. Si parte sabato con il Cusna Vertikal K, prova valida come campionato italiano Master FISky. Distanza di 4 km, 1.000 metri di dislivello. Partenza alle 16 da Febbio Tescadore in Villa Minozzo, arrivo ai 2.121 metri del Monte Cusna. Domenica è il giorno del Gigante Skyrace: partenza e arrivo sempre da Febbio Rescadore in Villa Minozzo su un tracciato di 26 km e 2.400 metri di dislivello positivo. La prima parte di gara si sviluppa sullo stesso tracciato del vertical: in quattro chilometri si affrontano i 1.000 metri di dislivello per salire sul Cusna, discesa dove si perdono ancora 1.000 metri di dislivello per proseguire su una strada forestale sino al Lago di Presa Alta. Inizia un tratto tecnico e impegnativo che porta alle cascate del Lavacchiello prima di risalire sul Cusna da un altro versante, sempre con 1.000 metri di dislivello. Dalla cima si vedono le ultime due salite della gara, quelle sul Monte Cisa e sul Monte Prampa. Superate entrambe, ultima discesa, poi un sali-scendi sino all'arrivo. Entrambe le gare sono organizzate dall’Atletica Reggio-Alpen Sport (www.atleticaatletica.it) e fanno parte del Trofeo Agisko supported by Scott.












