Nuria ci crede, Francesca ci prova

La catalana in pole all’UTMB, Canepa nella ‘fossa dei leoni'

Sarà l’anno di Nuria Picas? La spagnola è alla terza partecipazione alla UTMB, nelle ultime due edizioni ha chiuso sempre al secondo posto, e sempre alla spalle dell’americana Rory Bosio, la sua bestia nera. Imbattibile la Picas in discesa, dove sembra quasi un uomo, ma la leggerezza della Bosio e quella sua naturalezza e spensieratezza l’hanno sempre messa ko, anche l’anno scorso quando, da vera dura quale è, Nuria ha lottato per arrivare al traguardo e ha dato tutto quello che aveva. Dunque il 2015 sembra l’anno buono anche se, senza le due ’signore UTMB’, Hawker e Bosio, il lotto delle pretendenti è aperto: Nathalie Mauclair, campionessa del mondo IAU, Caroline Chaverot, vice-campionessa del mondo IAU, Stefanie Howe, per citare solo le altre top runner più accreditate, non sono clienti facili… Suerte Nuria! La Picas non si nasconde: «Affronto la UTMB sempre con grande rispetto: è una prova dura, su una distanza importante e dunque tutto può succedere. Sono molto motivata e spero di poter aggiudicarmi la gara». Nel 2015 però pochi test importanti: Transgrancanaria (prima) e Tarawera (terza). L’anno scorso arrivava a Chamonix con in più le vittorie al Monte Fuji e alla TNF 100 Australia, ma probabilmente più stanca...

RITORNO A CHAMONIX -
Chi alla UTMB è arrivata seconda è anche Francesca Canepa, nell’edizione sul percorso ridotto del 2012, dove anche lei, da vera dura, ha lottato per difendere il terzo posto dalla rimonta di Emma Roca senza nulla potere contro Lizzy Hawker, forse anche per qualche errore di strategia su quel percorso così atipico per la regina delle ultra. Nel 2012, solo una settimana dopo, era arrivata la vittoria al Tor, poi nel 2013 l’abbandono a metà gara dopo una serie di ‘storte’ e il nuovo successo al Tor. Nel 2014 sappiamo come è andata a finire al Tor ma niente UTMB ed ecco che Francesca torna a buttarsi nella mischia, nella gara più importante e con tante top runner. Scelta coraggiosa la sua in una stagione più tranquilla dove è stata terza all’Eiger Ultra Trail di 101 km, seconda allo Scenic Trail, prima alla 100 Miles of Istria e quinta all’Eco Trail de Paris. Risultati importanti ma pochi confronti se si pensa che nel 2014 era stata su ben più palcoscenici di valore (Eiger - prima, LUT - seconda, Transgrancanaria - seconda, Hong Kong 100, prima, Ultra Trail Monte Fuji, ritirata). Nel 2015 niente World Tour ed ora eccola nella gara regina del circuito… Francesca non si nasconde. Quali saranno le possibilità di risultato? «Girerò attorno alla MIA montagna  - si legge sulla sua pagine Facebook - e qualunque cosa accadrà in quei 167 km andrà bene. Anche se voglio il podio. Ma ho percorso abbastanza chilometri e vissuto abbastanza anni per sapere che nulla è scontato. Il podio è possibile, è il mio obiettivo ma saprò accettare anche risultati diversi. Perché adesso la mia nuova sfida non è più solo correre più forte: è riuscire a farlo continuando a sentirmi felice. E al momento lo sono». Dovrà guardarsi le spalle anche da Lisa Borzani, l’anno scorso seconda a Tor e TDS, nel 2015 prima alla Orobie Ultra Trail e terza a Hong. All’Eiger però solo quattordicesima.

 

Meno 4....Tra 4 giorni girerò attorno alla MIA montagna e qualunque cosa accadrà in quei 167 km andrà bene. Anche se... Posted by Francesca Canepa on Lunedì 24 agosto 2015


Provaci ancora Xavier

Thevenard, Hernando, Castanyer e l’incognita caldo all’UTMB

Non c’è il gatto e i topi ballano. Verrebbe da dire così pensando all’UTMB 2015 orfana del vincitore del 2014 e del 2012 e del protagonista assoluto della scena ultra degli ultimi anni, Kilian Permettendo, Francois d’Haene. Quella che andrà in scena oggi a partire dalle 18 dunque sarà una gara priva dei vincitori dell’anno scorso, perché anche Rory Bosio ha fatto altre scelte. Logico che ci possa essere un rimescolamento di carte.

BEL TEMPO MA CALDO - La prima nota riguarda il meteo che per il terzo anno consecutivo, dopo edizioni tormentate, sarà prevalentemente bello e con temperature abbastanza alte, superiori ai 15 gradi anche a quota 2000 secondo Meteo France e belle calde al traguardo quando ci saranno intorno ai 28 gradi. Un fattore da considerare soprattutto nelle prime fasi (al via previsti 27 gradi) e  nel finale, con la lunga salita alla Tête aux Vents.

FRANCIA O SPAGNA? - Difficile pensare a una bandiera diversa da quella spagnola (pardon… catalana) o francese che sventola sul traguardo, ma l’UTMB ci ha abituato a tante sorprese e la mano sul fuoco bisogna pensare bene prima di mettercela. Xavier Thévenard, dopo il triplete UTMB-TDS-CCC, torna alla gara regina. Vista la cavalcata trionfale del 2013, con record, non può che puntare al risultato più bello ma la stagione 2013 è stata la sua migliore e da allora, considerando anche la vittoria alla TDS dell’anno scorso, non è sembrato andare più a quei ritmi. Il tifo di Chamonix però è miracoloso… e Xavier dovrà guardarsi le spalle dalla nutrita pattuglia ispanica: Luis Alberto Hernando, Miguel Heras e Tofol Castanyer. Sulla carta Hernando è il favorito ma brucia ancora il ritiro dell’anno scorso, nell’unica 100 miglia corsa… avrà imparato a dosare il gas sulla distanza? Heras è un fuoriclasse ma tormentato dagli infortuni, abbiamo ancora negli occhi il fantastico secondo posto del 2013 ma anche le tante partecipazioni finite prima del traguardo e gli anni passano… E Tofol? È l’unico medagliato dell’anno scorso e ha corso distanze più corte. Potrebbe essere più fresco degli altri? E poi Castanyer sa caricarsi moltissimo e il pubblico di Chamonix è unico.

STARS & STRIPES - In passato non ha certo portato bene ai colori statunitensi l’UTMB, almeno al maschile perché tra le donne è una storia decisamente diversa. Oggi al via mancheranno diverse star del calibro di Krupicka e Krar, ma ci sarà Sage Canaday. Lo statunitense è forte ma è alla prima 100 miglia e si è concentrato sulla qualifica olimpica della maratona negli ultimi mesi, anche se ha vinto una gara prestigiosa come la Speedgoat.

MAGARI… - A voler mettere il piede sul podio sono in tanti e le sorprese potrebbero non mancare. In realtà al via ci sono anche runner di primissima fascia come il sudafricano Ryan Sandes, sicuramente un fuoriclasse che, come un cecchino, ha pochi obiettivi ma difficilmente fa cilecca. Però l’ultimo risultato di livello è il secondo posto al Monte Fuji dell’anno scorso. Julien Chorier torna alla gara che sembra disegnata apposta per lui ma che non ha mai vinto (terzo nel 2008) e non sembra essere più quello di un paio di stagioni fa (anche per ragioni anagrafiche). I francesi hanno il coltello tra i denti: Ludovic Pommeret, Erik Clavery, Fabien Antolinos… Un cliente molto scomodo, dal quale ci si può aspettare tutto, è il lituano Gediminas Grinius, quinto l’anno scorso e nel 2015 primo alla Transgrancanaria e quarto alla Western States.

SUI PASSI DI OLMO - Pattuglia azzurra nutrita come sempre, alla ricerca di quel risultato top che manca da un po’. Il podio è lontano ma gli obiettivi sono comunque alti. Sono iscritti, tra gli altri, Ivan Geronazzo, l’anno scorso ventesimo e primo azzurro, Giulio Ornati, Stefano Trisconi, Michele Graglia (mister Cro-Magnon 2015), Christian Modena, Stefano Ruzza (una stagione così così per lui ma con l’UTMB ha un conto in sospeso), Eugen Innerkofler, Sergio Vallosio, Marco Bethaz… Non partirà invece quello che avrebbe potuto essere uno dei fuoriclasse, Franco Collé, che ha deciso di volare negli Stati Uniti per difendere la posizione nella classifica delle World Series e probabilmente sarà tra i pettorali del Tor se la gara statunitense andrà bene, altrimenti ripartirà per i Pirenei, sempre per le World Series.

 

Hola amics! Hola amigos ...Llego la hora de retornar a Chamonix, para este viernes a las 18h disputar de nuevo Ultra...
Posted by Tòfol Castanyer on Martedì 25 agosto 2015


Domenica il GranParadisoTrail

Quinta prova del circuito Tour Trail della Valle d'Aosta

Sentieri pronti, previsioni meteo che annunciano bel tempo e numero di iscritti in costante aumento. È tutto pronto per il GranParadisoTrail di domenica 30 agosto. La gara partirà e arriverà a Rhêmes-Notre-Dame ed è valida come quinta prova del circuito Tour Trail della Valle d'Aosta. La 55 km, con dislivello positivo di 3.800 metri, partirà alle 6.15, un quarto d'ora dopo l'orario inizialmente stabilito. Il GrantaPareyTor, la prova di 22 km (1.300 D+), scatterà alle 9.30.
Saranno due i cancelli orari per il GranParadisoTrail. Il primo è alle 11, il secondo alle 15, entrambi a Pont di Valsavarenche, prima in direzione rifugio Chabod e poi verso il Col Entrelor. I concorrenti avranno 14 ore di tempo per percorrere il lungo, 6 per chi percorrerà il GrantaPareyTor.
Definiti anche i rifornimenti. I trailers impegnati sul percorso lungo potranno idratarsi e alimentarsi a Lago Djuan, Pont di Valsavarenche, rifugio Chabod, rifugio Vittorio Emanuele e casotto PNGP Lavassey (acqua), mentre i concorrenti del corto potranno appoggiarsi ai punti di Plan Pastour (acqua) e rifugio Benevolo.
Sul percorso lungo confermata la presenza di Giancarlo Annovazzi e Raffaella Miravalle, mentre nel breve si attendono Dennis Brunod, Jarno Venturini e Nadir Vuillermoz. Già ufficializzata la partecipazione di Gloriana Pellissier nella gara femminile.
Nel 2014, sul tracciato di 43 km, vinse Dennis Brunod in 5h 02' di gara, davanti a Jules Henri Gabioud e Diego Vuillermoz. La gara femminile andò invece a Sonia Glarey (5h 59') su Raffaella Miravalle e Chiara Tallia. Il corto venne invece vinto da Nadir Vuillermoz e Serena Natolini.


I tricolori staffette di corsa in montagna

Domenica a Pian delle Betulle, nel Lecchese

Ultima sfida tricolore della stagione: domenica in Valsassina appuntamento con il Campionato Italiano a staffetta, un bel test per gli azzurri che il prossimo 19 settembre saranno impegnati a Betws y Coed, in Galles, nei Campionati Mondiali. Per molti di loro, il tricolore a staffetta arriva nel bel mezzo del raduno di Sestriere, che per i seniores continuerà poi sino al 5 settembre prossimo.
Si corre a Pian delle Betulle con l'Atletica Lecco Costruzioni Colombo impegnata per la prima volta nell'organizzazione di una rassegna assoluta nella corsa montagna. Con i seniores, in gara anche Juniores e Master, su di un circuito che si sviluppa tra il bosco e le piste della piccola località sciistica lombarda, tra i 1480 metri della partenza e i 1800 metri del punto più alto del tracciato maschile.
Lo scorso anno, a vincere i titoli furono il Runner Team Volpiano di Alice Gaggi e Valentina Belotti e l'Atletica Valli Bergamasche di Luca Cagnati, Max Zanaboni e Xavier Chevrier.
Otto chilometri circa per ciascuno dei tre frazionisti delle categorie seniores, Master A e Master B maschili, con la particolarità di un anello di quattro chilometri che ogni frazionista dovrà percorrere due volte. Poco meno di sei chilometri, invece, per le due frazioniste di tutte le categorie femminili, per gli juniores maschili e per i Master C: anche in questo caso ogni frazionista dovrà percorrere due giri dell'anello loro riservato.
GARE MASCHILI - Corritime contro Atletica Valli Bergamasche dicono i pronostici: con i gemelli Dematteis, il team camuno di Walter Bassi e Giorgio Buzzi tornerà a schierare Antonio Toninelli, atleta a volte imprevedibile, ma sempre in grado di fare la differenza quando in giornata. Al netto dell'ordine con cui verranno schierati i tre frazionisti, i campioni in carica lanceranno invece Luca Cagnati e Alessandro Rambaldini insieme al campione italiano individuale Xavier Chevrier. Sfida quanto mai aperta, con la Corrintime forse leggermente favorita di una partita in cui proveranno a dire la loro sino in fondo anche il Gs Orobie di Alex Baldaccini - con lui, probabilmente, in gara Gabriele Abate e Paolo Gallo -, l'Atletica Valle Brembana di Francesco Puppi, Nadir Cavagna e Benedetto Roda, la Recastello Radici Group di Fabio Ruga, Rolando Piana e Danilo Bosio e l'Apd Pont Saint Martin di Erik Rosaire, Massimo Farcoz e Julien Baudin.
JUNIORES - Molti azzurri dunque in gara, e tra questi certo da non dimenticare anche gli juniores che, al maschile, saranno impegnati nella prima partenza di giornata, quella che riguarda anche tutte le categorie femminili. Per gli scudetti dei più giovani favori del pronostico indirizzati sull'Atletica Trento di Luca Ventura e Simone Lochner e sulle due formazioni che l'Atletica Brescia metterà in campo al femminile: con Chiara Spagnoli sarà in gara Elena Torcoli, mentre Giulia Zanne correrà con la gemella Federica. Fari puntati anche sul Csi Morbegno di Roberta Ciappini, così come, al maschile, sull'Unione Giovani Biella di Andrea Nicolo e Marco Gattoni e sull'Atletica Calvesi dei gemelli Andrè e Henri Aymonod.
FEMMINILE - Tra le donne, più incerto il campo gara, con l'iridata 2013 Alice Gaggi a guidare il suo Runner Team Volpiano verso la riconferma del titolo 2014: in gara con lei, questa volta, la torinese Francesca Bellezza. Se La Recastello Radici Group alla fine riuscisse ad affiancare Ilaria Bianchi a Samantha Galassi, potrebbero davvero essere le bergamasche le favorite per il titolo, con l'Atletica Trento di Francesca Iachmet e Lorenza Beatrici nel ruolo di ulteriori sfidanti insieme al Free-zone di Sara Bottarelli e Angela Serena. Attenzione però anche alle ambizioni della Corradini Calcestruzzi Rubiera, perché con Ivana Iozzia proverà a dire la sua in montagna anche Daniela Paterlini. Linea verde in campo per le padrone di casa dell'Atletica Lecco: con la tricolore promesse Ilaria Dal Magro tornerà in gara la già tricolore juniores Laura Maraga.
SOCIETA' - Con le staffette tricolori si chiuderà anche la corsa ai titoli di Società. Dopo le due prove individuali, al maschile l'Atletica Valli Bergamasche guida con buon margine sull'Atletica Valle Brembana, mentre tra le donne lotta spalla a spalla tra le bresciane del Free-zone e l'Atletica Trento. In campo juniores netto il vantaggio dell'Atletica Brescia tra le donne, con l'Atletica Calvesi Aosta a dover invece difendere con i denti un margine tutt'altro che definitivo sull'Atletica Trento.
Il programma
ore 9.45: tutte le categorie femminili, Juniores e Master C maschili
ore 11.15: Assoluti, Master a e Master B maschili


Marc Pinsach Rubirola re della OCC

Settimo posto per Mattia Roncoroni

È di Marc Pinsach Rubirola il sigillo vincente alla OCC (53km e 3.300 metri di dislivello positivo con partenza da Orsieres, l’ultima nata in casa UTMB): lo skialper catalano sta andando forte in questa stagione nel running con la vittoria alla Maratón del Andorra Ultra Trail o alla Olla de Núria. Alla OCC è stata gara a due con il francese Sylvain Court, primo alla Maxi Race de Annecy. 5h21’38” il tempo di Pinsach, 5h23’25”. Completa il podio il francese Germain Grangierin 5h38’27”. Ancora Francia con Romuald De Paepe, quinto lo spagnolo Roberto Sancho, sesto il marocchino Abdelkadous Mouj Nia, settimo Mattia Roncoroni. Nei primi altri due azzurri: undicesimo Alberto Comazzi, quindicesimo Giacomo Chiolini. 
 

 

#OCC first finisher 2015 #UTMB with Marc Pinsach Rubirola
Posted by Ultra Trail du Mont Blanc - UTMB on Giovedì 27 agosto 2015

Nella gara rosa podio tutto francese con l’affermazione della francese Celia Chiron in 6h41’53” su Cécile Lefebvre in 6h42’19” e Caroline Benoit in 6h42’43”, quarta un'altra francese, Virginie Govignon, quinta la spagnola Maria Bravo Zuñiga.

 
 

 

#OCC Départ / Start© Ultra-Trail du Mont-Blanc® - Franck Oddoux
Posted by Ultra Trail du Mont Blanc - UTMB on Giovedì 27 agosto 2015


Pau Bartolo, dopo la CCC anche la TDS

La svizzera Andrea Huser prima nella gara rosa, settima Marina Plavan

L’anno scorso ha vinto la CCC, nel 2015 si è aggiudicato la TDS: lo spagnolo Pau Bartolo ha tagliato per primo il traguardo di Chamonix, dopo 119km e 7250 metri di dislivello, partendo da Courmayeur, in 14h26’40”, lasciandosi alle spalle i francesi Cyril Cointre in 14h43’02”, Lionel Trivel e Antoine Guillon in 15h00’03” e Rémi Berchet in 15h13’40”.
 

 

The first #TDS finisher : Pau Bartolo!!!!!! Posted by Ultra Trail du Mont Blanc - UTMB on Mercoledì 26 agosto 2015

Nella gara femminile è la svizzera Andrea Huser a salire sul gradino più alto del podio in 16h35’29”, piazza d’onore per la spagnola Cristina Bes Ginesta in 17h04’52” con terza la francese Juliette Blanchet in 17h52’20”, quindi ancora Francia con Josiane Piccolet in 19h51’55” e Delphine Roux in 19h54’44”. Settima l’azzurra Marina Plavan in 20h23’24”   
           

 


Cordillera Blanca fast & light

Su Skialper di agosto alla scoperta delle vette peruviane

La Cordillera Blanca del Perù. Un sogno. Che Silvestro Franchini e il fratello hanno realizzato e raccontato su Skialper di agosto-settembre. «Non ci siamo certo annoiati… Non abbiate paura, non vi stuferete, il meteo in genere è sempre abbastanza stabile e se il vostro obiettivo è di salire su vette di 5.000 o 6.000 metri in stile fast & light, unendo alpinismo non troppo difficile e velocità, la Cordillera Blanca non vi deluderà» ha scritto Franchini.

VACANZA MULTISPORT - La vacanza può essere molto varia, oltre ai bellissimi trekking (Huayhuash, Santa Cruz) potrebbe valere la pena di venire fin qui solamente per scalare su roccia: big-wall e bouldering da paura… A chi piace correre le valli offrono terreno per allenamenti in alta quota mostruosi. «Una volta arrivati a Huaraz, la Chamonix delle Ande, ci siamo trovati davanti a una città di 120.000 abitanti. Al primo impatto la porta delle Ande ci è sembrata sporca e caotica, ma poi abbiamo avuto modo di conoscere i ritmi di vita peruviani e apprezzare le usanze e la cucina del luogo». L'acqua è imbevibile, meglio idratarsi con tisane e iniziare a caricarsi per la montagna con mate de coca e Inca Cola.  «Abbiamo imparato un’altra lezione: evitate di andare in montagna nei giorni a cavallo di un cambio di luna, in genere il tempo è molto instabile» aggiunge Franchini.

LE GITE - Salite ‘fast & light’ quelle proposte da Silvestro Franchini. A partire dal Rifugio Huascaran (4.650 m), una gita da fare in stile skyrunning, ottima come allenamento/acclimatamento. Potrete macinarvi i 1.880 metri di dislivello che separano il rifugio dalla valle in giornata, partendo dall'abitato di Musho (3.070 m), raggiungibile con bus collettivo da Carhuaz, e proseguire fino all'inizio del ghiacciaio, a 4.950 metri. Le vere mete però sono altre: Nevado Ishinca (5.530 m), Nevado Pisco (5.752 m), Chopicalqui  (6.354 m). Questa scalata a detta di molti è una delle più belle dell'intera Cordillera per il paesaggio mozzafiato che regala e per le difficoltà tecniche mai elevate: attenzione solo alla stabilità della neve a inizio stagione.

ATTREZZATURA - Tenda e sacchi a pelo, abbigliamento per affrontare un 4.000 delle Alpi nelle mezze stagioni se pensate di scalare montagne dai 5.000 ai 6.000 metri, scarpe semi-ramponabili serie e abbastanza isolanti ideale per affrontare cime fino a 6.000 metri in stile leggero e veloce. Con questi modelli potrete partire dalla calda Huaraz e affrontare l'avvicinamento talvolta lungo e pianeggiante risparmiando energie preziose per la cima ed evitando di caricarvi gli scarponi sullo zaino. Per le cime più alte ci vogliono calzature più calde, da alta quota.

GIA’ DISPONIBILE SU APP - Skialper di agosto è disponibile nelle migliori edicole a partire da inizio agosto. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui).  Per chi lo volesse acquistare immediatamente su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app! A questo link la presentazione della rivista e degli altri articoli pubblicati.


Vertical Scalacia a Isabella Morlin e Patrick Facchini

Ben 174 i concorrenti al via

Sono stati ben 174 i concorrenti, che sfidando il maltempo, partendo da località Cadin e percorrendo il sentiero Sat n. 206 con l'arrivo posto al rifugio Denza, ai piedi della Presanella hanno preso il via alla seconda edizione della Vertical Scalacia. La competizione con 1.100 metri di dislivello positivo e uno sviluppo di 4,8 km, ha visto arrivare per primo sulla linea del traguardo Patrick Facchini con il tempo di 42'49'' che ha preceduto la volata dell’atleta di casa Davide Magnini e di Gil Pintarelli del team Crazy che l’ha spuntata con il tempo di 43’08”. Quarto Fabio Rizzi con 43’48’’ e quinta posizione per Daniele Barchetti col tempo di 45'49''.
Al femminile, invece vittoria di Isabella Morlini, col tempo di 52'19'' su Paola Gelpi 56'38" e Alessandra Valgoi in 58'05''. Quarta l'azzurra Giulia Compagnoni in 58'58'' e quinta Irene Cicolini in 59'59''.
Tra gli Under 18 partecipazione inaspettatamente numerosa con più di 40 atleti giovanissimi, provenienti da altri sport come l’atletica e lo sci di fondo, che per la prima volta si sono cimentati in questa disciplina. In campo femminile si è imposta la giovanissima fondista (classe 2003), Giulia Brusaferri in 1h 11' 27'', chiudendo in 122esima posizione assoluta. Al maschile ha vinto invece Claudio Graifenberg col tempo di 52’31'' precedendo di un minuto e venti il valtellinese Marcello Muscetti, chiude il podio l’atleta trentino Francesco Fedrizzi.  Tra i Master vittoria rosa di Ida Parisi con 1h10’23'', mentre in campo maschile si impone Venanzio Compagnoni col tempo di 48'09''.
Giornata dal sapore decisamente autunnale quindi, che però non ha scoraggiato l'organizzazione forte anche dei ben oltre duecento iscritti della vigilia e di un percorso studiato e preparato nei minimi particolari dagli organizzatori Manuel Daldoss, Lodovico Magnini e dal campioncino di casa Davide Magnini.
Appuntamento quindi al prossimo anno con una gara che alla seconda edizione ha quasi raddoppiato il numero dei partecipanti nonostante il maltempo e che si preannuncia la sua entrata tra gli appuntamenti più importanti per gli amanti delle Vertical Race. 


Domenica il Latemar Vertical Kilometer

Prova unica di campionato italiano giovani FISky

Domenica 30 agosto torna il Latemar Vertical Kilometer, giunto all’edizione numero 17: appuntamento a Predazzo, in località Gardonè, per la gara organizzata dall’US Dolomitica, quarta tappa delle Italy Series e prova unica di campionato italiano giovani FISky. Percorso di 3000 metri e 1000 metri di dislivello con partenza alla ore 10. Iscrizioni entro le ore 12 di sabato, on line su www.predazzoblog.it oppure all’ufficio dell’APT a Predazzo. Al termine anche estrazione a premi con in palio un paio scarponi Syborg de La Sportiva, sponsor della manifestazione. 


Sabato e' tempo di Kima Trail Running

In programma anche il Minikima di 6km

 Se l’appuntamento con il Trofeo Kima, i suoi 52km e gli 8400 metri di dislivello totale è fissato per agosto 2016, a fine mese, il 29 agosto l’associazione no profit della Valmasino lancia il Kima Trail Running e il Minikima, il primo su un tracciato da 14km (600m D+), il secondo un anello da 6km saliscendi su pista ciclabile
SPORT & SOLIDARIETA' - Come ogni anno gli Eventi Kima avranno uno scopo sociale. Parte del ricavato verrà infatti devoluto all’iniziativa promossa dall’ Associazione Amici del Bambino dove opera il dottor Mario Zecca. ‘Come a casa propria’ è un'azione di sostegno volta alla raccolta fondi da destinarsi all'adeguamento del Centro trapianti del reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico San Matteo di Pavia, necessitante di una urgente ristrutturazione. Questo progetto ha come obiettivo aiutare i piccoli malati a superare quel drammatico distacco dalla vita normale che il bambino subisce, facendolo sentire, per quanto possibile, come a casa propria. Il tutto fornendo un contributo per le più varie necessità, da quelle legate all’acquisto di attrezzature e arredi a comfort elevato a quelle connesse all’impegno del tempo libero del bimbo durante la sua lunga degenza. Una partnership non solo sulla carta. Per promuovere ulteriormente la cultura della donazione e dare un segnale tangibile della bontà di questo progetto, all’edizione 2015 del Minikima saranno al via della 6km anche diversi concorrenti trapiantati.
I TRACCIATI - Partenza e arrivo sono, come di consueto, al Centro Polifunzionale della Montagna di Filorera. Il comitato organizzatore, al fine di assecondare le esigenze di sportivi e di semplici appassionati di montagna propone due diversi percorsi disegnati ad hoc in  base alla preparazione fisica di partecipanti. Il tracciato più breve, quello da 6 Km, più adatto ai giovani runner, a famiglie e bambini, prevede il raggiungimento di San Martino lungo la ciclabile che costeggia gli argini del Masino, per poi tornare al centro polifunzionale sempre seguendo il medesimo itinerario.
Più improntato ad una versione racing è invece il tracciato del Kima Trail Running: 14 km con 600m up che, partendo sempre dalla casa delle guide, raggiunge il centro di San Martino per poi imboccare il sentiero che conduce in Val di Mello. Giunti all’altezza del rifugio Rasica, si effettua il giro di boa. Da qui una caratteristica mulattiera, con tratti in leggera pendenza, porta sino al traguardo del Polifunzionale. I tempi da battere sono 57’44” di Fabio Bazzana (Team Salomon) e 1h10’38” di Michela Benzoni (Valetudo Skyrunning Italia)
ISCRIZIONE - L’iscrizione alle due gare è aperta a tutti sino alle prime ore di sabato, ma per snellire le operazioni di punzonatura e non ritardare la partenza è sicuramente consigliabile iscriversi per tempo presso la segreteria dell’Associazione Kima Fax 0342/640040. Le iscrizioni si possono effettuare anche via mail, info@trofeokima.org.


L'ITRA entra nella IAAF

Dopo il congresso di Pechino

Il trail-running è entrato ufficialmente della IAAF. In occasione del congresso di Pechino, con l’elezione del nuovo presidente Sebastian Coe, c’è stato anche il riconoscimento del trail-running con il voto favorevole di 174 membri su 187 partecipanti. Il processo di integrazione dentro l’IAAF proseguirà a novembre con l’approvazione dal parte del direttivo di un nuovo articolo, il 252, che definirà le regole del trail-running all’interno della federazione internazionale dell’atletica leggera. Una sorta di presentazione dell’ingresso dell’ITRA (International Trail Running Association) sarà mercoledì a Chamonix in occasione dell’UTMB dove è presente anche un stand ITRA al Salon'Ultra-Trail.


L'impresa di 'Cala' Cimenti

Il piemontese primo italiano su tutti i 7000 russi

Il 19 agosto alle ore 15 Carlalberto 'Cala' Cimenti, alpinista di Pragelato (To), ha raggiunto con successo la vetta del Communism Peak diventando così il primo italiano della storia a ricevere l'onorificenza Snowleopard e il primo al mondo a scendere da questa vetta con gli sci ai piedi. Questo riconoscimento, rilasciato dalla Federazione Alpinistica Russa, viene concesso esclusivamente
agli alpinisti che scalano tutte le cime oltre i 7.000 m presenti sul territorio dell'ex Unione Sovietica.Il progetto Snowleopard di Cala è iniziato nell’estate del 2013. Allora l’intento di Cimenti era quello di scalare in soli due mesi queste cinque montagne e, quando possibile, sciarle. Il tentativo gli riuscì in parte, raggiungendo la cima del Peak Lenin, del Khan Tengri e del Peak Korjenekaya ma mancando la cima delle Pobeda e del Communism Peak per un soffio. Durante la scorsa stagione estiva il progetto si è invece arricchito della cima del Pobeda,
conseguita il 13 agosto 2014.

LA CRONACA - Il 22 luglio 2015 Cala è partito per il Tajikistan con l'obiettivo di scalare il Communism Peak,montagna di 7.495, chiamata anche Pik Ismail Somoni. Purtroppo però l'inizio della spedizione non si è rivelato dei più promettenti, a causa infatti di una grave inondazione nel sud del Tajikistan il volo con l'elicottero da Djirghita al campo base è stato posticipato al 2 agosto. «Davanti a questa tragedia non ci si può arrabbiare per il fatto che non si possa prendere un elicottero in un giorno prestabilito. Rimane però il senso di frustrazione e di impotenza per l'impossibilità di perseguire il mio progetto nel migliore dei modi: arrivando al campo base il 2agosto rimanevano di fatto meno di 17 giorni per l'acclimatamento e il tentativo di vetta» ha detto Cala.
Giunto finalmente alla base del Communist Peak e trascorsi alcuni giorni in quota nei campi avanzati per abituare il corpo all'altitudine, il 14 agosto Cala è tornato al campo base per poter organizzare la settimana decisiva. Proprio in quel giorno ha preso parte a un'operazione di soccorso nella quale, insieme ad altri alpinisti presenti al campo, è riuscito a portare in salvo un ragazzo russo scomparso da 8 giorni. Il 16 agosto Cala è finalmente partito dal campo base (4.200 m) e in quattro giorni ha raggiunto con successo la vetta del Communism Peak a 7.495 m diventando così il primo ‘Italian Snowleopard’.Parallelamente alla spedizione sono già iniziate le riprese di ‘The Italian Snowleopard’, breve docu-video ideato e realizzato da Pillow Lab ( www.pillowlab.it ) e prodotto in collaborazione con Ferrino ( www.ferrino.it ) e Cébé ( www.cebe.com ).


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