La catalana in pole all’UTMB, Canepa nella ‘fossa dei leoni’

Sarà l’anno di Nuria Picas? La spagnola è alla terza partecipazione alla UTMB, nelle ultime due edizioni ha chiuso sempre al secondo posto, e sempre alla spalle dell’americana Rory Bosio, la sua bestia nera. Imbattibile la Picas in discesa, dove sembra quasi un uomo, ma la leggerezza della Bosio e quella sua naturalezza e spensieratezza l’hanno sempre messa ko, anche l’anno scorso quando, da vera dura quale è, Nuria ha lottato per arrivare al traguardo e ha dato tutto quello che aveva. Dunque il 2015 sembra l’anno buono anche se, senza le due ’signore UTMB’, Hawker e Bosio, il lotto delle pretendenti è aperto: Nathalie Mauclair, campionessa del mondo IAU, Caroline Chaverot, vice-campionessa del mondo IAU, Stefanie Howe, per citare solo le altre top runner più accreditate, non sono clienti facili… Suerte Nuria! La Picas non si nasconde: «Affronto la UTMB sempre con grande rispetto: è una prova dura, su una distanza importante e dunque tutto può succedere. Sono molto motivata e spero di poter aggiudicarmi la gara». Nel 2015 però pochi test importanti: Transgrancanaria (prima) e Tarawera (terza). L’anno scorso arrivava a Chamonix con in più le vittorie al Monte Fuji e alla TNF 100 Australia, ma probabilmente più stanca…

RITORNO A CHAMONIX –
Chi alla UTMB è arrivata seconda è anche Francesca Canepa, nell’edizione sul percorso ridotto del 2012, dove anche lei, da vera dura, ha lottato per difendere il terzo posto dalla rimonta di Emma Roca senza nulla potere contro Lizzy Hawker, forse anche per qualche errore di strategia su quel percorso così atipico per la regina delle ultra. Nel 2012, solo una settimana dopo, era arrivata la vittoria al Tor, poi nel 2013 l’abbandono a metà gara dopo una serie di ‘storte’ e il nuovo successo al Tor. Nel 2014 sappiamo come è andata a finire al Tor ma niente UTMB ed ecco che Francesca torna a buttarsi nella mischia, nella gara più importante e con tante top runner. Scelta coraggiosa la sua in una stagione più tranquilla dove è stata terza all’Eiger Ultra Trail di 101 km, seconda allo Scenic Trail, prima alla 100 Miles of Istria e quinta all’Eco Trail de Paris. Risultati importanti ma pochi confronti se si pensa che nel 2014 era stata su ben più palcoscenici di valore (Eiger – prima, LUT – seconda, Transgrancanaria – seconda, Hong Kong 100, prima, Ultra Trail Monte Fuji, ritirata). Nel 2015 niente World Tour ed ora eccola nella gara regina del circuito… Francesca non si nasconde. Quali saranno le possibilità di risultato? «Girerò attorno alla MIA montagna  – si legge sulla sua pagine Facebook – e qualunque cosa accadrà in quei 167 km andrà bene. Anche se voglio il podio. Ma ho percorso abbastanza chilometri e vissuto abbastanza anni per sapere che nulla è scontato. Il podio è possibile, è il mio obiettivo ma saprò accettare anche risultati diversi. Perché adesso la mia nuova sfida non è più solo correre più forte: è riuscire a farlo continuando a sentirmi felice. E al momento lo sono». Dovrà guardarsi le spalle anche da Lisa Borzani, l’anno scorso seconda a Tor e TDS, nel 2015 prima alla Orobie Ultra Trail e terza a Hong. All’Eiger però solo quattordicesima.

 

Meno 4….Tra 4 giorni girerò attorno alla MIA montagna e qualunque cosa accadrà in quei 167 km andrà bene. Anche se… Posted by Francesca Canepa on Lunedì 24 agosto 2015