Un film per il futuro della Jumbo Valley

Ecco Jumbo Wild con il sostegno di Patagonia

Dopo la proiezione a Milano Montagna, quest’autunno Patagonia distribuisce Jumbo Wild, il film documentario della Sweetgrass Productions, che racconta la vera storia della battaglia, ormai decennale, per decidere il futuro della Jumbo Valley nella British Columbia, con il conflitto tra la tutela di un’area selvaggia, cara agli amanti del backcountry, e gli interessi sempre crescenti dell’imprenditoria edile con il progetto di realizzare un comprensorio sciistico su vasta scala. Siano nella regione dei Monti Purcell, nella British Columbia, meta molto amata da chi pratica sci e snowboard backcountry, nonché territorio sacro per le popolazioni delle ‘Prime Nazioni’ e sede di uno dei più importanti corridoi del Nord  America per gli orsi grizzly.
Diretto da Nick Waggoner e Sweetgrass Productions, Jumbo Wild documenta il braccio di ferro che vede impegnati membri della comunità, 'Prime Nazioni0 e ambientalisti da un lato, e politici e imprenditori dall’altro sul futuro della valle del Jumbo. Sullo sfondo di incredibili riprese di sci e snowboard backcountry, Jumbo Wild offre per la prima volta agli spettatori le argomentazioni di tutte le parti in causa in questa controversa diatriba.

IL SOSTEGNO DI PATAGONIA - Contemporaneamente alla distribuzione del film Jumbo Wild, Patagonia e i partner locali di Wildsight lanciano inoltre una campagna mondiale per coinvolgere il maggior numero di persone contro la creazione di un resort sciistico e a favore dell’istituzione di una tutela permanente che salvaguardi il valore ecologico e culturale di questa regione. La versione di otto minuti del film, disponibile ora su patagonia.com, lancia un diretto appello al pubblico: Patagonia vuole sfruttare inoltre la propria rete internazionale e i propri canali di marketing affinché il messaggio venga condiviso il più ampiamente possibile. Fin dal 2012 Patagonia supporta finanziariamente gli attivisti di Wildsight negli sforzi intrapresi per mantenere l’area del Jumbo libera e incontaminata, secondo il motto della campagna ‘Keep Jumbo Wild’ che, già questa estate, ha messo a segno una vittoria significativa con la revoca della certificazione ambientale per  il proseguimento dei lavori di edificazione. Il passo successivo sarà la tutela permanente della  Jumbo Valley.
Il cortometraggio di 8 minuti Jumbo Wild, ora disponibile gratuitamente su patagonia.com (solo in inglese), offre al pubblico un’idea della complessità della lotta per la tutela della Jumbo Valley. Il documentario completo, della durata di circa un’ora, verrà invece proiettato a rotazione in svariate location europee (è previsto un'ulteriore proiezione per il 29 ottobre al Patagonia Store in corso Garibaldi a Milano). Il video, il cui ricavato delle vendite andrà interamente a sostegno di Wildsight, potrà essere acquistato su Vimeo e iTunes a partire dall'11 dicembre.
 
 
 


Tadei Pivk a caccia del titolo

"Dovrò fare attenzione a Merillas e Anthamatten"

Nella generale delle World Series guida Tadei Pivk: a Limone, dunque la possibilità di laurearsi campione. Il portacolori del Team Crazy Idea guida con 366 punti davanti a Manuel Marillas a 332, con Aritz Egea a 272, quindi Tom Owens e Ionut Zinca a 268 e Martin Anthamatten a 266. Per la classifica finale valgono i tre migliori piazzamenti delle Skyrunner World Series e il miglior risultato nelle Skyrunning Continenal, mentre alla Limone Extreme ci sarà un 20% in più a livello di punteggio. Nelle Continenal i 100 punti, tra gli atleti al vertice della classifica, li hanno solo Pivk, primo a Zegama, e Anthamatten, vincitore alla Flagstaff. Nelle World Series i successi sono andati ancora a Pivk, primo alla Dolomites, e Anthamatten, a segno nella Matterhorn Ultraks, mentre il vincitore delle ultime due gare, The Rut e Lantau 2 Peaks, Rèmi Bonnet, anche vincendo a Limone si fermerebbe a 320 punti.

Tadei Pivk è pronto a giocarsi le sue chance.
«Sto bene - conferma il portacolori del Team Crazy Idea - è stata una bellissima stagione, sarebbe perfetta con il titolo, ma so che non sarà certo facile. Ma è chiaro che arrivati a questo punto ci provo sino in fondo».

Limone è una gara che conosci.
«Mi piace, l’ho fatta altre tre volte e so quali sono le sue caratteristiche e le sue insidie».

Ti sei messo a fare i conti?
«Arrivati all’ultima prova è chiaro che i conti li fai, altra cosa è ‘applicarli’ quando sei dentro la gara. So che potrebbe bastare un piazzamento, ma in una skyrace è molto difficile gareggiare sull’uomo. Insomma meglio non pensarci e andare forte».

Avversari principali per la generale?
«Manuel Merillas, prima di tutto: a Hong Kong l’ho visto in condizione, si è piazzato davanti a me: sarà un osso duro. E poi Anthamatten: ha corso meno di tutti, facendo solo l’ultima parte di stagione: i punti che farà a Limone andranno tutti in classifica, senza scarti, visto che ha disputato sinora solo tre prove». 


Ski-alp, raduno dell'Esercito a Courmayeur

Una settimana di lavoro per la squadra del Centro Sportivo

Settimana di allenamento per la squadra di ski-alp del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur: da lunedì sino a venerdì gruppo al completo con Manfred Reichegger, Damiano Lenzi, Matteo Eydallin, Robert Antonioli, Michele Boscacci e Nadir Maguet (recentemente arruolato), per ottimizzare la preparazione atletica e sfruttare la neve fresca scesa sui pendii del Monte Bianco per svolgere qualche allenamento specifico con gli sci. 


Slackline nel castello stregato

Su Skialper di ottobre la storia di un’impresa estrema sugli iceberg

«Tempesta a Tasiilaq vuol dire anche un cambiamento delle correnti, bassa pressione e fiordo chiuso per il troppo ghiaccio trasportato dalla corrente artica verso sud. Due giorni di attesa per noi ‘occidentali’ sembrano una vita. Per gli inuit non sono nulla. In Groenlandia non sono l’orologio e una buona organizzazione a scandire le giornate, bensì il meteo e le condizioni atmosferiche, tutte variabili all’infuori della nostra portata» Scrive così Alice Russolo nell’articolo sul Montura Iceberg Challenge pubblicato su Skialper di ottobre-novembre. Un’avventura nata quasi per scherzo.«Mattia, pensa che figo se andassimo a scalare in Groenlandia». «Sì, ma Fede, a quel punto sarebbe bello scalare un iceberg». «…E farci sopra una slackline! Pensi di riuscirci!?» «Beh….ci proviamo!».

OVERWEIGHT - Tre fotografi, un videomaker, due atleti, un responsabile dei social-media e 230 chili di overweight. Lo scopo del Montura Iceberg Challenge era quello di sbarcare in Groenlandia, cercare un iceberg, quello perfetto, per scalare e tirare una line, una slackline. Facile a dirsi ma difficile a farsi. «Dal primo istante in cui siamo atterrati a Kulusuk, ancora prima di raggiungere la nostra meta finale, Tasiilaq e la Red House, le cose non sono state facili. Cinque chilometri separavano il minuscolo aeroporto e la sua pista sterrata dal paese di Kulusuk dove avremmo preso una piccola barca per poter arrivare nel fiordo di Tasiilaq. Ma questi 5 chilometri da fare rigorosamente a piedi con tutti quei chili di overweight sono stati più distruttivi del previsto. Nessuna slitta per noi… l’estate era appena iniziata e il sentiero, in inverno ricoperto di neve, ora era invece solo fango». Poi l’avvistamento di un iceberg gigantesco, si può dire mastodontico, con tre vette di oltre trenta metri, un vero e proprio castello di ghiaccio. «Era quasi spettrale, aveva un’apertura verso la sua corte interna su un lato, una specie di portico che conduceva nel cuore del castello, e dall’altra parte le pareti con le due torri».

L’IMPRESA - La tensione era alta, il rischio pure. Se qualcosa fosse andato storto Benny e Mattia sarebbero finiti nell’acqua gelata. Se le cose fossero andate ancora peggio il castello avrebbe ceduto! Lo skipper era ancora più teso: la sua barca avrebbe dovuto toccare la parete dell’iceberg per permettere a Mattia e Benny di scendere. Per fortuna è andato tutto bene come potrete leggere nell’articolo su Skialper.

UN PO’ DI NUMERI - 200 metri di corda, 90 metri di slackline, 2,5 terabite di materiale video e foto prodotto in 14 giorni, 2 highline, 4 waterline, 2 slackline sull’iceberg, 22 chiodi da ghiaccio, 10 rinvii, 25 moschettoni a ghiera, 8 lattine di birra al giorno, 2 droni, 2 telecamere, 8 macchine fotografiche reflex…

GIA’ DISPONIBILE SU APP - Skialper di ottobre sarà disponibile nelle migliori edicole a partire da questa settimana. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare immediatamente su smartphone o tablet, è già disponibile. È sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!

A questo link una presentazione completa di Skialper 102 di ottobre-novembre.


Tartufo, primi Marco Menegardi e Daniela Montelli

Tappa finale di Italy Series e Trofeo Agisko

A Calestano appuntamento domenica con la Tartufo Trail Running, atto finale del circuito Ultra delle Italy Series e del Trofeo Agisko by Scott e prova del Campionato italiano Under 23 ultra sky marathon. Nella 66 km vittoria di Marco Menegardi con il tempo di 6h52’38” davanti a Davide Cheraz in 6h53’25”, che si aggiudica il titolo italiano giovanile di specialità. Completa il podio Carlo Salvetti in 7h00’11”, con quarto Fabio Di Giacomo, leader delle Italy Series. Quinto il russo Yuri Bishaev, quindi Matteo Colombo, Riccardo Montani (argento negli Under 23), Simone Corsini (terzo Under 23), Nazareno Salpistis e Nicola Fasoli a chiudere la top ten.
Nella gara femminile a segno Daniela Montelli in 9h14’42”, davanti a Cristina Carli in 9h30’45” prima nella graduatoria delle Italy Series. Terza piazza per Elena Salvi in 9h46’29”, quarta Silvia Bigi e quinta la prima Under 23, Giulia Bertoletti. Nelle prime dieci Sabrina Paci, Emanuela Marzotto, Michela Grassetto, Antonella Manzoli e Giovanna Ferrari.
 

 

Campionato italiano giovani U23 ultra sky marathon : oggi abbiamo avuto la prova che l Italia del trail avrà un futuro...
Posted by Tartufo Trail Running on Domenica 11 ottobre 2015

ALTRE DISTANZE - Nella 50 km affermazione di Gianluca Cola (davanti al belga Bruno Kelleter e a Nicola Pizzorni) e di Giulia Botti (su Marta Miglioli e Francesca Bertolini); nella 28 km gradino più alto del podio per Maurizio Fenaroli (su Daniele Santini e Federico Matteoli) e per la belga Virginie Deleau (su Carlotta Vecchi e Silvia Carra).

 

2015 Skyrunner® Italy Series. Finale Ultra Series. Le prime immagini Tartufo Trail Running(c) Ferrarifoto
Posted by Skyrunning Italia on Domenica 11 ottobre 2015


Bernard Dematteis e Confortola ok al Lagunc

Secondo posto di Michele Boscacci

Niente record ma tante emozioni, come sempre, al Kilometro Verticale Chiavenna Lagunc questa mattina. La vittoria è andata a Bernard Dematteis in 32’25’’ (a una settimana dal personal best in mezza maratona) su un fortissimo Michele Boscacci (32’55) e Alex Baldaccini (33’02). Quarto Martin Dematteis e quinto Jonathan Wyatt. Tra le donne vittoria di Antonella Confortola in 39’37 su Samntha Galassi (40’34) e Denisa Dragomir (41’14). Al quarto posto Alice Gaggi e al quinto Valentina Belotti.  «Sono felice di essere qui e soprattutto sono felice di essere tornato al successo dopo due anni - ha detto Bernard Dematteis -. A Chiavenna mi sento a casa. Quella di Nicola Del Curto non è solo una gara, ma una vera e propria festa della corsa in montagna. Qui ogni atleta si sente a casa e viene tifato come un campione. Lunga vita alla Chiavenna Lagünc». Antonella Confortola: «Ci tenevo a fare bene e a chiudere in bellezza una buona stagione. Questo tracciato mi piace anche se per attitudine provo sempre a correre e non riesco a camminare le parti più dure. Il cronometro mi soddisfa e soprattutto so che spuntarla con questo livello oggi non era per nulla facile».


Gotsch più forte di tutti alla Lake Garda

Al femminile successo di Petra Pircher

Dopo una serie di piazzamenti, con il secondo posto del 2013 e il terzo nel 2014 successo di Philip Götsch in 1h26.12 su Patrick Facchini (1h28.49) e Hannes Perkmann (1h32.49) nella versione ‘2000’ della Lake Garda Mountain race (solo salita), andata in scena sabato sul Monte Baldo, con vertiginosa vista sul Lago di Garda. IL meranese ha migliorato di 1'14'' il record del percorso stabilito l'anno scorso dal campione neozelandese Jonathan Wyatt.
Tra le donne successo di Petra Pircher (1h55.53) su Anna Pircher (1h56.19) su Barbara Cravello (1h57.10). Nella 1.700 vittoria di Marcus Strobl (1h19.01) su Carlo Rota (1h29.32) e Davide Barcella (1h35.18), al femminile successo di Jeanette Amundsen (1h41.07) su Pamela Peretti (1h45.03) e Hannah Krachenfels (1h52.54).
Nel 1700 vittoria al tedesco Marcus Strobl in 1h19.01, distanziando di oltre 10 minuti il secondo classificato, Rota Carloe di altri 6 il terzo, Davide Barcella. Tra le donne vittoria alla norvegese Jeanette Amundsen (1h41.07'), seconda Pamela Peretti in 1h45.03', terza la tedesca Anna Krachenfels (1h52.54').
La quinta edizione della LGMR ha fatto segnare il record di iscritti: 315 (239 alla 2000 Ultimate Running Class e 78 alla 1700 Non Competitive Class), registrando un +43 rispetto al 2014 e avvicinandosi al tutto esaurito, dimostrando il buon lavoro fatto dall'US Monte Baldo. Buona la partecipazione degli stranieri, con atleti arrivati da Norvegia, Germania, Austria, Spagna, Olanda, Inghilterra che si sono cimentati nella salita che dalle sponde del Garda conduce sulle cime del Baldo.


Domenica la sfida sul Km Verticale Chiavenna-Lagünc

Partenza a cronometro dalle 9

Domenica altra grande classica, il Km Verticale Chiavenna Lagünc. Alle 9, con consueto start a crono dalla chiesa di Loreto, tutti pronti per cercare di battere i record di Bernard Dematteis (30’27”) e Valentina Belotti (37’42”). I ‘nomi’ non mancano, a partire dagli azzurri campioni del mondo di corsa in montagna Martin Dematteis, Alex Baldaccini, Bernard Dematteis, e ancora Jonathan Wyatt, Michele Boscacci e Micha Steiner, mentre non ci sarà Rèmi Bonnet che punta sulle finali World Series di Limone sul Garda. Nella gara rosa occhi puntati su Alice Gaggi, Antonella Confortola, Samantha Galassi e la nazionale rumena Denisa Dragomir, mentre con nel ruolo di madrina e guest star dell’edizione 2015, ovviamente con il pettorale sulla canotta, per Valentina Belotti.
Prima della gara due appuntamenti: una delegazione del Mountain Running Italian Team sarà presente alla serata di venerdì sera a Palazzo Vertemate (Prosto di Piuro ore 19). Serata cui seguirà la cena con i campioni presso l’Albergo Piuro (ore 20.30). Entrambe sono aperta al pubblico (prenotazioni al numero 0343/32823). Sabato pomeriggio spazio alla solidarietà con la camminata 'Una corsa con i campioni', promossa in collaborazione con l’associazione Gianluigi Nonini e Donne in Rosa, a cui verranno devoluti fondi per la ricerca sul Cancro al seno. Partenza prevista da piazza Bertacchi alle ore 15.


Powder d'Iran

Su Skialper di ottobre-novembre un affascinante racconto di viaggio e sci

Sette sciatori professionisti, tra i quali un fotografo e un regista, atterrano in Iran con un po’ di soggezione nella scorsa primavera. Un Paese penalizzato da una fama che non gli rende giustizia. Il viaggio farà loro scoprire una realtà molto diversa. Sette sciatori, tutti legati dallo stesso comune denominatore: la passione e una spinta indomabile verso la curiosità. Massimo Braconi, Paolo Aralla, Davide Cusini, Marco Tomasello, Giuliano Bordoni, Bruno Mottini e Damiano Levati hanno conosciuto l’Iran e gli iraniani in tutte le sue sfaccettature e meraviglie e lo raccontano (anche con le meravigliose immagini di Damiano Levati). Un diario di viaggio a 7 voci che è diventato la storia di copertina del numero in edicola di Skialper.

ON THE ROAD - I nostri sette ‘esploratori’ sono stati in alcune delle più località sciistiche iraniane, partendo sempre alla scoperta delle immense catene montuose con le pelli al seguito e disegnato perfetti otto nella polvere secca di questo angolo di Asia. Dizin, Tochar, Darbandsar, Shemshak sono diventati nomi famigliari, come il freeski con partenza da un parcheggio della grande periferia della capitale Teheran. Non solo sci in un Paese dalle mille sfaccettature e molto ospitale. «La sera andiamo a mangiare in un locale a metà strada tra casa nostra e gli impianti - scrive Damiano - . È bello e il cibo è buono. C’è anche un biliardo che con il passare della serata si riempie di ragazzi e ragazze vestiti in modo decisamente occidentale. Anzi, sembra di essere a Chamonix o Mammoth Mountain. Dreadlocks, orecchini e capelli lunghi sono in contrasto con la coppia tradizionale che cena nel tavolo di fianco al nostro. Parlando con alcuni di loro, scopriamo che hanno viaggiato molto, conosco bene le nostre Alpi. Realizziamo che in Iran ci sono due realtà. Quella della gente comune, che è più o meno l’Iran che ci immaginiamo, e quella della ricca borghesia di Teheran, che qui, nell’isolamento delle montagne, come nel segreto dei loro appartamenti in città, può esprimere tutta la sua ‘voglia di occidente’».

DALLA CARTA AL VIDEO - Il diario di viaggio iraniano porterà alla realizzazione di un video della serie ‘I Diari del Brac’, documentari legati allo sport, al viaggio e alla scoperta di nuove terre, svelate attraverso racconti carichi di emozione e passione. A questo link tutto il progetto svelato attraverso aneddoti, curiosità e schede biografiche dei componenti del team grazie anche a un ricco portfolio fotografico: www.idiaridelbrac.com Un progetto documentaristico nato dalla collaborazione e amicizia di Massimo Braconi, classe 1962, sciatore professionista, e Paolo Aralla, regista e direttore della fotografia di Bergamo, fondatore della Bapufilm.

GIA’ DISPONIBILE SU APP - Skialper di ottobre sarà disponibile nelle migliori edicole a partire da questa settimana. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare immediatamente su smartphone o tablet, è già disponibile. È sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!

A questo link una presentazione completa di Skialper 102 di ottobre-novembre.


Domenica gran finale per le Ultra Italy Series

Con la Tartufo Trail Running

Domenica 11 ottobre si corre la Tartufo Trail Running a Calestano: la gara in provincia di Parma è l'ultimo atto del circuito Ultra delle Italy Series, dopo Ultra Trail del Mugello, Cervino X-Trail, Trans d’Havet e Sella Ronda Trail Running. E dunque domenica, sui 66 km e 3.360 metri di dislivello (partenza alle 8), si assegnano gli ‘scudetti’ con la classifica generale che tiene conto della somma dei tre migliori risultati, con un +20% per i piazzamenti alla Tartufo Trail Running.
Nel ranking maschile guida Fabio Di Giacomo con 206 punti davanti a Nicola Fasoli a 128 e Gabriele Farra a 112. Quattro atleti al quarto posto con 100 punti Dennis Brunod (primo al Cervino X-Trail), Matteo Lucchese (vincitore dell’Ultra Trail del Mugello), Marco Pajusco (a segno nella Trans d’Havet) e Filippo Beccari (primo alla Sella Ronda Trail Running).
Nella classifica rosa margine consistente per Cristina Carli con 240 punti (e il successo all’Ultra Trail del Mugello), il doppio di Silvia Bigi e Federica Zacchia ferme a 120. Quarta Claudia Elisabetta Artaz a 108, poi a 100 punti Alessandra Boifava (prima alla Trans d’Havet), Sonia Locatelli (sul gradino più alto del podio al Cervino X-Trai) e Anna Pedevilla (vincitrice della Sella Ronda Trail Running).
 

 

Sul sito www.tartufotrail sono scaricabili tutte le tracce GPX dei percorsi suddivisi nelle varie distanze, ... Posted by Tartufo Trail Running on Lunedì 5 ottobre 2015


Sabato la Lake Garda Mountain Race

Due le distanze in programma

Sabato quinta edizione per la gara sul Garda, sempre divisa sulle due distanze, la Ultimate Running Class di 12,3 km e 2.000 metri di dislivello e la 1700 non competitive Class di 9,5 km e 1.700 metri. Quest'anno, con il Limone Vertical Xtreme, nasce il Lake Garda Vertical Challenge con classifica combinata delle due gare e premi (tra cui soggiorni sia a Malcesine che a Limone) per i primi classificati.

PERCORSO - Partenza in località Paina, ai piedi del Castello Scaligero, letteralmente dalle rive del Garda, si prosegue lungo la statale, la strada Panoramica, la strada Sant’Antonio, passando per Saltarino, il sentiero Scalaroi, San Michele, fino ad arrivare ad Al Signor, un bivio importante per i corridori. Qui si gira verso destra, entrando nella bellissima foresta del Baldo, percorrendo il sentiero delle Vacche, nel bosco della riserva naturale integrale Lastoni Selva Pezzi. Una volta arrivati a Piombi il panorama diventa sempre più mozzafiato. Finalmente, a Tratto Spino, dove c’è la seconda stazione della Funivia, il percorso si addolcisce per chi finirà la gara a 1.700 metri. Mancano 400 metri di dislivello (ma ancora oltre due chilometri) per arrivare ai 2.000 metri di cima Pozzette, punto d'arrivo della gara lunga, lungo il sentiero CAI 651.

PROGRAMMA - Venerdì 9 ottobre in località Paina di Malcesine dalle 13 alle 21 ritiro pacco; alle 15 il via delle iscrizioni per la Kids Run, corsa per bambini nati dal 2002 al 2009 con partenza alle 16,30. Sabato 10 ottobre dalle 8 alle 9, ritrovo in località Paina, ritiro pacco gara e possibilità di ultime iscrizioni. Alle 1o lo start, dalle 12 pasta party alla Caserma della Finanza, all’arrivo della 1700 Non Competitive Class (a 200 metri dalla stazione di arrivo della funivia), Alle 14 le premiazioni e dalle 19 la Festa Lake Garda Mountain Race presso Speck Stube di Malcesine,


Cambio data per la Pitturina

Si svolgerà il 14 febbraio

Solo qualche settimana fa lo Spiquy Team aveva annunciato la data della Pitturina Ski Race. Invece oggi è arrivato lo spostamento al 14 febbraio.
«Come è nostra abitudine - ha detto Michele Festini Purlan - abbiamo iniziato a lavorare già nei mesi estivi, comunicando con largo anticipo sia alla FISI, sia ai media la data ufficiale dell’ottava edizione, il 24 gennaio. Qualche giorno fa, ci comunicano la bozza del calendario, e scopriamo che il 24 gennaio si svolgerà anche il Campionato Italiano Individuale».
«Purtroppo - ha continuato il presidente dello Spiquy Team - non sarebbe logico correre nella stessa data di una prova tricolore, già la passata edizione abbiamo dovuto rinunciare agli atleti d’alto livello perché erano impegnati in Coppa del Mondo, nel 2016 vogliamo dare un’importanza agonistica al nostro evento. La Pitturina Ski Race non è solo gara è cultura, tradizione, musica e divertimento. Infatti organizziamo numerosissime iniziative collaterali come le giornate dedicate allo scialpinismo e alla sicurezza sulla neve per oltre 200 ragazzi delle scuole medie e superiori, serate a tema, incontri e dibattiti, convegni con personaggi illustri e coinvolgimento di partners internazionali. Sono convinto che sia interesse anche della Federazione Italiana Sport Invernali privilegiare manifestazioni che assicurano un alto grado di professionalità e sicurezza. Il rischio è che si perda il patrimonio dei volontari, delle persone che garantiscono la fattibilità dell’evento e anche degli sponsor che oggi guardano solo esclusivamente ai numeri, dimenticandosi della storia, delle tradizioni e dei valori di una manifestazione. Purtroppo La Pitturina oggi si vede tradita da scelte di calendario sciagurate; accavallamenti e sovrapposizioni di manifestazioni che non tengono minimamente conto degli elementi che ho elencato, non c’è stato un confronto serio e costruttivo, nessuno si è posto il problema di interpellare gli organizzatori con il solo risultato di metterci uno contro l’altro».
«Insieme al direttivo dello Spiquy Team, - ha tuonato il coordinatore delle Pitturina - abbiamo più volte pensato di annullare la manifestazione, di toglierla definitivamente dal calendario, ma non possiamo farlo perché alle nostre spalle ci sono decine di volontari che sacrificano il loro tempo credendo nel messaggio della Pitturina. Un intero territorio fatto di persone e appassionati ai quali batte il cuore quanto sentono parlare di Pitturina Ski Race, che gli si infiamma l’animo quando le cime vengono imbiancate dalla prima neve che annuncia l’arrivo dell’inverno, che aspettano tutto l’anno l’arrivo dei campioni che si daranno battaglia sulle nevi ‘Comeliane’. E allora no, La Pitturina non possiamo annullarla, dobbiamo spostarla al 14 febbraio 2016, fuori dal periodo abituale, sovrapponendomi ad altre manifestazioni che non hanno alcuna colpa».
Per La Pitturina la scelta del 14 febbraio preclude la possibilità di entrare nel circuito Crazy di scialpinismo dove, con la data originale, era già stata inserita.


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