Su Skialper di ottobre un anfiteatro di discese mozzafiato

«Alle cime slanciate è quasi sempre associato un nome affascinante ed evocativo, mentre per battezzare quelle tozze, chiatte e sbeccate s’è spesso pescato nella mediocrità». Partendo da questo concetto Andrea Fornelli, su Skialper di ottobre-novembre, presenta una decina di canali sui monti Mezzodì e della Sueur, nomi non certo top, che non hanno nulla da invidiare a discese più blasonate. Una decina di linee per tutte le esposizioni, mai banali, con difficoltà dal BS al 5.1 e dislivelli massimi nell’ordine dei 1.200 metri, a pochi passi da Bardonecchia (To) e meno frequentate delle ‘line’ con nomi altisonanti… A seguire pubblichiamo le schede degli itinerari che, per un errore grafico, non sono state inserite nell’articolo sulla rivista. Due i punti di partenza: il Pian del Colle (frazione di Melezet, Bardonecchia) e il piccolo abitato di Plampinet e immediate vicinanze (Nevache, Vallée de la Clarée – Francia).

GIA’ DISPONIBILE SU APP – Skialper di ottobre sarà disponibile nelle migliori edicole a partire da questa settimana. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare immediatamente su smartphone o tablet, è già disponibile. È sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!

A questo link una presentazione completa di Skialper 102 di ottobre-novembre.


Guglia del Mezzodì m 2.621

Canale E/NE (Spaccacorna) e Canale E

Itinerari caratteristici il cui unico difetto è forse quello di offrire una sezione intrigante relativamente breve rispetto allo sviluppo sciistico. In ogni caso una bella spidocchiata giù per lo Spaccacorna e qualche numero da circo per uscire in cresta lungo il Canale E giustificano ampiamente la giornata. Raccomandabile, soprattutto per lo Spaccacorna, un innevamento abbondante.

Partenza
Partenza da Pian del Colle oppure dall’arrivo dello skilift del Vallon Cros (Melezet). Volendo anche da Plampinet attraverso il Col des Acles, ma la parte alta del lungo Vallon des Acles non è propriamente un paradiso dello sci.

Itinerario
Canale E/NE Spaccacorna. Da Pian del Colle salire per sentiero alla baita Guiaud (1.786 m) e proseguire sul fondo del vallone in direzione del Col des Acles. A quota 2.050 m circa salire tra le ripide conoidi in direzione del canale. La parte bassa monta verso W tortuosa tra le balze (brevi tratti 40/45°). Dopo aver svoltato verso NE su una rampa ed aver superato una strettoia (45°), la pendenza s’abbatte e si entra in pendio aperto (rischio di ‘gonfie’). Raggiungere la dorsale quindi la cima. Discesa per l’itinerario di salita.

Canale E. Proseguire fin nei pressi del Col des Acles (2.212 m), dove il canale appare evidente. Salire l’ampia conoide (35°) puntando al ramo più a destra che, con percorso lineare, esce sulla cresta S a monte della torre Maria Celeste Viano (pendio 40°/45°, uscita delicata con poca neve). Da qui in mezzacosta sul versante SW, per pendio ripido, raggiungere la cima. Discesa per l’itinerari di salita.
Volendo sfruttare gli impianti del Melezet, dalla punta dello skilift del Vallon Cros portarsi in cresta raggiungendo la Punta della Mulattiera (2.466 m). Scendere sull’ampio pendio S/SW verso il Col des Acles e reperire gli itinerari come descritto in precedenza.

Difficoltà
4.2/E2 per il Canale E/NE – 4.1/E2 per il Canale E

Materiale
Piccozza, ramponi e casco

Dislivello e tempo di salita
1.200 m circa, 3h 30’ per entrambe i canali

Rocce della Sueur – m 2.200 circa
Canali della Grotta (di Destra e di Sinistra)

Lo scenario delle enormi grotte e delle guglie sbilenche di roccia ocra tarlata è incredibile, i canali sono larghi il giusto per una sciata fluida, qualche breve sezione tecnica tiene alto il livello delle endorfine, l’approccio è immediato e volendo si portano a casa entrambe le Grotte in un colpo solo!

Partenza
Pian del Colle

Itinerario
Da Pian del Colle attraversare la pista di fondo e puntare alla Comba della Gorgia, risalirne il fondo lungo la mulattiera sulla sinistra orografica (muri di contenimento nel torrente), superare una guglia isolata (Torre Virginia, attacco del Canale della Falce) e raggiungere la base di un evidente canale che sale a destra in direzione W. Rimontarlo (35°) fin sotto una guglia caratteristica sulla sinistra, punto in cui il canale si biforca.
A destra si segue la ripida rampa che dopo un centinaio di metri piega verso N/NW (impennata 50°, attenzione agli accumuli) proseguendo poi lungo una rampa lineare (40/45°) fino alla grotta.
A sinistra si risale un ampio canale fino a che questo si restringe e la pendenza aumenta (45°). Superata la strettoia si prosegue, a seconda delle condizioni, uscendo sui pendii aperti a destra (esposti sulle balze) e puntando dritti alla Grotta, oppure ancora nel canale tagliando un centinaio di metri più in alto. È possibile uscire a sinistra della Grotta raggiungendo, per ripido pendio boscoso, il crinale della Sueur. Discesa per gli itinerari di salita.

Difficoltà
4.2/E2 per il Canale di Destra – 4.1/E2 per il Canale di Sinistra

Materiale
Piccozza, ramponi e casco

Dislivello e tempo di salita
750 m circa, 2h 30’ per entrambi i canali


Rocce della Sueur – 2.655 m
Canali N

La Comba della Gorgia è gagliarda e brevi sessioni di dry-skiing, di wood-skiing o di non-skiing non sono da escludere. Imboccata però la rampa giusta, la faccenda diventa davvero intrigante per ambiente e qualità della sciata. Il canale di sinistra (visto da sotto) è ampio e lineare, quello di destra più sinuoso: attenzione che l’ingresso in cornice, in entrambI i casi, potrebbe risultare non banale. Consigliabili in primavera con neve portante.

Partenza

Pian del Colle

Itinerario
Risalire la Comba della Gorgia fino a quota 1.900 m circa, dove il vallone si restringe (parete di sfasciumi sulla destra). Una breve, ripida conoide a sinistra, dopo un restringimento (> 45°), immette su una lunga rampa ascendente (max 40°) che termina sulla dorsale boscosa. Senza perdere quota, attraversare il bosco e portarsi nel centro del vallone che si sviluppa sulla sinistra, risalendolo fino ad affacciarsi alla comba di fronte ai Canali N (a questo punto si può anche arrivare, con percorso meno eccitante, dalla baita Guiaud). Scendere nella comba, svoltare a sinistra (S) e, su pendio ripido (40°), raggiungere l’ampia sella del Pas des Rousses (2.518 m). Da qui percorrere la dorsale verso W fino all’imbocco del primo canale, oppure proseguire aggirando sul lato francese il torrione roccioso e raggiungere l’imbocco del secondo canale.

Difficoltà
4.1/E2 per entrambe

Materiale
Piccozza, ramponi e casco

Dislivello e Tempo di salita
1.200 m, 3h/3h30’

Cima della Sueur (Sommet du Guiau) – 2.655 m
Canale NW

Il budello NW non si vede ma c’è, eccome! Seicento metri di canale incassato, pochi metri di larghezza, tre cambi d’orientamento e quattro/cinque balze belle dritte rendono la salita entusiasmante e la discesa impegnativa il giusto. Immancabile con neve invernale assestata. Chapeau all’intuito di F. Negri e L. Demaria che per primi lo scesero nel 1989 senza averlo salito!

Partenza
Imbocco della strada per il Colle della Scala (poco prima di Nevache, 1.550 m circa)

Itinerario
Dal parcheggio seguire la strada per il Colle della Scala fino al tornante della Cappella di Notre Dame de Bon Rencontre (1.695 m). Attraversare il bosco in direzione E puntando all’imbocco del canale, che si raggiunge per i ripidi pendii boscosi sulla sinistra orografica delle balze rocciose del torrente. L’imbocco presenta subito una ripida strettoia (50°), seguita da un lungo tratto rettilineo (45°) in direzione E, fino a una decisa piega verso SE. Da qui il canale sale rettilineo intervallato da un paio di rampe (50°) fino a un nuovo cambio di direzione verso E (potrebbero affiorare 5/6 metri di ghiaccio vivo, meglio avere 20 m di corda e materiale per allestire sosta/Abalakov). Oltre quest’ultima rampa il pendio si allarga salendo (40/45°) fino alla spalla a W della punta. Discesa per l’itinerario di salita.

Difficoltà
5.1/E2

Materiale
Piccozza, ramponi e casco (eventuale materiale per una breve calata)

Dislivello e tempo di salita
1.100 m, 3h


Cima della Sueur (Sommet du Guiau) – 2.655 m
Ravin de la Casse

La gran classica della zona: un ripido vallone ampio e regolare chiuso da bellissime pareti calcaree. L’esposizione in pieno SE impone un’attenta scelta del momento: pieno inverno con tempo freddo e neve fresca assestata, oppure primavera con zero termico basso e partenza decisamente mattutina. Il canale è molto ben visibile dal primo tornante verso sinistra scendendo dal Monginevro verso Briancon (piccola area di sosta).

Partenza
Plampinet (1.500 m circa)

Itinerario
Dal paese risalire la mulattiera per gli Chalet des Acles fino a che questa spiana ed entra nel Vallon des Acles. Alla piccola cappella di St. Roch svoltare verso N e risalire l’evidente canalone con pendenze regolari (35°, max 40° in uscita). La Sueur/Guiaiu si può raggiungere, con percorso meno remunerativo, anche dal vallone dell’itinerario successivo.

Difficoltà
3.3/E1

Materiale
Coltelli ed eventualmente piccozza e ramponi

Dislivello e tempo di salita
1.150 m, 3h

Guglia del Mezzodì (Rocher du Barabbas) – 2.621 m
Vallone S/SE

L’itinerario più semplice della selezione ma non per questo sciisticamente minore, valido sia come gita in sé che come approccio ai canali descritti in precedenza. Da praticare in primavera con basse temperature e neve trasformata (attenzione che la parte bassa del vallone è un naturale collettore di slavine portentose).

Partenza
Plampinet (1.500 m circa)

Itinerario
Come per il Ravin de la Casse proseguendo però ancora qualche centinaia di metri fino a incontrare il marcato sentiero che, salendo a mezzacosta, porta al Col des Acles (a sinistra la mulattiera continua per gli Chalet). Seguire il sentiero per circa 500/600 metri fino a incrociare il vallone di salita orientato in pieno S. Inizialmente ampio, si restringe (max 35°) verso quota 2.000 m per riaprirsi poi nuovamente, formando un ampio anfiteatro. Puntare al Pas des Rousses (2.518 m) e, prima di raggiungerlo, piegare a destra (E) tendendosi sotto la dorsale e raggiungendo in breve la cima. Discesa per l’itinerario di salita.

Difficoltà
BS

Materiale
Coltelli

Dislivello e tempo di salita
1.100 m, 3h