Domenica il Bobbio Vertical

Con 300 concorrenti al via

Primi fiocchi di neve, ma non mancano le gare in pantaloncini e scarpette: domenica terza edizione della Bobbio Vertical con 300 concorrenti che si sfideranno lungo i 3,9 km di sviluppo con 1.070 metri up. Gli organizzatori del Valsassina Trail Running Team hanno ri-organizzato una gara verticale con partenza da Introbio (LC) in Valsassina. Una prima parte nel bosco, subito verticale, darà spazio agli atleti di punta per mettersi davanti a tirare il gruppo. La seconda metà di gara risale le piste di Bobbio che scendono a Barzio. Sicuramente protagonisti i vincitori della scorsa edizione, Fabio Bazzana (già in forma sugli sci per le montagne di casa in bergamasca) e Serena Vittori del Team La Sportiva, dopo una stagione in crescendo. Partner speciali per questo evento con Scott Italia a capitanare il gruppo insieme a Carozzi Formaggi (che verrà offerto all’aperitivo nel tardo pomeriggio di sabato, al ritiro pettorali) e ad altri partner. A sfidare Bazzana sicuramente Daniel Antonioli, per completare una super stagione estiva, Stefano Butti ritornato a livelli altissimi, Carlo Ratti, Paolo Bonanomi ed Eros Redaelli. Per gli spettatori funivia aperta e gratuita e festa grande ai Piani di Bobbio per l'evento Gusti in Quota. Iscrizioni sold-out, già due settimane fa.


Oxeego Stivo On The Rock, buona la prima

Vittoria di Luca Carrara e Martina Valmassoi

244 partenti alla prima edizione della Oxeego Stivo On The Rock. 35 km e 2.500 metri up per una skyrace di tutto rispetto, con partenza e arrivo a Mori. Domenica i concorrenti si sono sfidati su un tracciato molto impegnativo definito dal vincitore del Team Mammut, Luca Carrara "Molto molto duro ed impegnativo": per lui gradino più alto del podio fermando il crono in  3h e 36' dopo una fuga vincente insieme a Andrea De Biasi (Team Crazy) sconfitto poco prima dell'arrivo. Una vera e propria scatto per la vittoria sull'ultima discesa quella del duo, dopo una gara comandata da un quintetto fin dalle prime battute. Christian Modena, Fulvio Dapit e Luca Miori non sono riusciti a tenere il ritmo dei primi e sono arrivati alle spalle dei vincitori con Dapit sul podio.
Al femminile successo per Martina Valmassoi in 4h 25', dopo una stagione tutta in crescendo. Alle sue spalle, Lisa Borzani e Cinzia Bertasa a completare il podio. Il traguardo volante (Cronoscalata dei Geroni) è stato anch'esso portato a casa dai due vincitori Valmassoi e Carrara.
Molto soddisfatti gli organizzatori con Christian Modena a fare da riferimento per una nuova gara sul finale di stagione che farà ancora parlare: «Non ci aspettavamo un successo di questo genere, è una grandissima soddisfazione per il lavoro svolto finora da tutto il team, ci siamo impegnati a fondo e il lavoro ha dato i suoi frutti. Il percorso è poi stato molto apprezzato dai concorrenti, vuol dire che siamo riusciti a creare una gara dal forte appeal nonostante sul finale di stagione le energie possano cominciare a mancare. Ci sono stati solamente dieci ritiri e in quota c'era freddo e neve da calpestare, è stato un divertimento per tutti!»


Limone Extreme: into the race

Super Moletto un po’ a sorpresa, che bagarre al femminile

Limone sul Garda è stata per il quarto anno consecutivo il palcoscenico delle finali delle Skyrunning World Series. Dopo un venerdì incerto per colpa delle condizioni meteo avverse, sabato è andata in scena la finale skyrace. Dopo la modifica del percorso effettuata lo scorso anno dal direttore gara Fabio Meraldi, anche quest'anno è stato confermata la tosta sky da 27 km con tre salite ed altrettante discese per 2.500 metri di dislivello. Dopo una prima fase veloce sul lungolago, la prima salita ha cominciato a scremare il gruppo con una ‘lepre’ inaspettata: dall'altra Limone (Piemonte), il forte atleta del Team LaSpo Marco Moletto ha preso la testa della gara nella parte di percorso a lui più congeniale, la salita. Negli ultimi anni si era cimentato con ottimi risultati (ricordiamo tra tanti, l'ultimo podio al Crepa Neigra di Canazei e il successo a pari merito al 4K Red Bull) ma qui a Limone ha fatto vedere di che pasta è fatta anche su un percorso di una skyrace davvero impegnativa e muscolare.
Il piemontese è transitato in testa anche alla seconda salita, a Cima Mughera, con poco meno di un minuto di vantaggio da Alexis Sèvennec e Stian Angermund oltre al gruppetto di inseguitori. Nonostante l'ottima prestazione nella prima fase di gara, ha dovuto arrendersi agli attacchi dei rivali, su tutti quelli del francese Sèvennec e si è dovuto ‘accontentare’ della quinta piazza. Molto soddisfatto Moletto al traguardo per una gara condotta in maniera magistrale.
La skyrace di Limone è stata anche una fantastica gara in rosa, con ben 25 donne sotto il tempo di 4 ore: davanti a tutte la statunitense Megan Kimmel che oltre a salire sul gradino più alto del podio battendo la spagnola Laura Orguè attaccandola sull'ultima discesa, si è laureata campionessa mondiale di specialità. A completare il podio la francese Céline Lafaye e dietro di lei Ragna Cathelijne Debats, Michaela Mertova, Maya Chollet, Hillary Gerardi, Hilde Aders e Yngvild Kaspersen.


Sevennec e Kimmel primi alla Limone Extreme

Tadei Pivk si conferma leader World Series nella skyrace

Oltre 800 i partenti sabato mattina nella tappa finale delle Skyrunning World Series: il francese Alexis Sevennec si conferma atleta di assoluto livello. Dopo una fase iniziale di gestione della gara all'inseguimento del ‘verticalista’ Marco Moletto, l'atleta del Team Scott ha vinto la gara sull'ultima salita e soprattutto nella discesa a picco su Limone con un tempo di 2h46'49". Sul podio anche il britannico Hector Haines davanti al bulgaro Kiril Nikolov. Giùdal podio Rok Bradina, sloveno del team Aldo Moro Paluzza. Alle loro spalle un grandissimo Marco Moletto: l'atleta piemontese del Team La Sportiva ha attaccato in tutte le salite, la sua specialità, e si è dovuto arrendere solo alla forza e all'esperienza dei rivali nell'ultima discesa. Nei dieci anche Pablo Villa, Stian Angermund, Aritz Egea Caceres, Daniel Antonioli e Hassan Ait Chaou, che non è riuscito a superare in classifica assoluta l'iridato Tadei Pivk, che pur non correndo si laurea per il secondo anno consecutivo campione del mondo di specialità.
Al femminile successo della leader della classifica iridata Megan Kimmel che si conferma campionessa di skyrace: dopo una prima fase di studio sulla favorita Laura Orguè ha saputo regolarla con un tempo di 3h17'35”. Terza piazza per Celina Lafaye davanti a Caroline Cheverot e Ragna Debats.


Finali World Series, cambia il percorso del vk

Viste le condizioni meteo a Limone sul Garda

Niente percorso originale per il vertical km di Limone sul Garda, le condizioni meteo hanno costretto il responsabile del percorso Fabio Meraldi ed il suo team ad optare per il piano B come successo 12 mesi fa. Il percorso sarà meno ripido e tecnico, più corribile e meno adatto ai ‘verticalisti’ puri. Al via tutti i big tra cui il leader della classifica Ferran Teixido, portacolori Dynafit sponsor della due giorni sul Garda. Rémi Bonnet, Nejc Kuhar, Marco Moletto ed il resto del team LaSpo punteranno al successo di giornata, mentre al femminile tutte ad inseguire Christel Dewalle e Laura Orguè per un finale di stagione tutto da scrivere. Partenza unica in linea dal lungolago Marconi alle ore 18.30 con trasporto degli indumenti in quota entro le 17.30.


Limone sul Garda si prepara alle finali World Series

Venerdi' il vertical, sabato la skyrace

A poche ore dal finale di stagione, Limone sul Garda ha cominciato ad agghindarsi per la festa: tanti gli atleti e gli sponsor già presenti nella cittadina sulla riva occidentale del Lago di Garda. Su tutti Tadei Pivk che dopo il successo dello scorso anno nella categoria skyrace punta a confermarsi: l’azzurro del Team Crazy guida la classifica con 356 punti ed ha tutti i favori del pronostico davanti a due spagnoli, Pablo Villa Gonzales ed il giovane Jan Margarit del Team Salomon, un giovane in rampa di lancio.
A Limone sabato sarà battaglia vera anche al femminile e vedrà protagonista la regina delle World Series 2015 Laura Orguè: la spagnola insegue ad 88 punti di distanza la dominatrice della classifica Megan Kimmel. A giocarsi l'ultimo gradino del podio assoluto saranno Ragna Debats, Yngvild Kaspersen e Marta Molist, ma attenzione alle sorprese.
Ma prima del gran finale, venerdì (partenze anticipate alle 18 e 19) andrà in scena lo spettacolare vertical in notturna, su un percorso ancora da confermare, come anticipato dal direttore gara Fabio Meraldi: Laura Orguè - ancora lei - e Ferran Teixido dovranno difendersi dagli attacchi degli inseguitori di classifica generale su tutti Jan Margarit e Ondrej Fejfar al maschile e Christel Dewalle al femminile.
Sarà spettacolo vero con diversi outsider fuori classifica - vi dice qualcosa il nome Rémi Bonnet? - che faranno di tutto per diventare gli eroi di giornata.
Ricordiamo gli appuntamenti, tutti sponsorizzati Dynafit: venerdì alle ore 18 partenza prima batteria per il VK, alle 19 partenze élite VK; sabato alle ore 9 partenza in linea 10k, alle 11 partenza in linea della skyrace (27.4 km - 2.450 m D+).


Tra una settimana le finali World Series

Quarta volta consecutiva a Limone sul Garda

Dopo una stagione entusiasmante arriva l'ora di tirare le somme e Limone sul Garda sarà per la quarta volta consecutiva il palcoscenico delle finali delle World Series di vertical e skyrace. A una settimana dal via di una delle manifestazione più attese dagli amanti dello skyrunning cresce l'attesa per un finale di stagione tutto da vivere. Si partirà, come da tradizione, venerdì 14 con la specialità vertical in notturna con partenza dal lungolago di Limone a arrivo alla cima di Grest de la Mughera con un tracciato mozzafiato tutto a picco sul lago da dove i tifosi potranno ammirare le centinaia di frontali ‘arrampicarsi’ letteralmente lungo un tracciato tecnico e muscolare di soli 3 km per uno sviluppo verticale di 1.100 metri, con passaggi su catene e sul filo di cresta.
Sabato 15 andrà invece in scena la skyrace, preceduta in mattinata dalla seconda edizione della 10k, una skyrace vera, molto veloce e con una parte di tracciato in comune con la ‘sorella maggiore’. I big saranno al via dal lungolago per una skyrace appassionante con uno sviluppo di 25,4 km ed un dislivello complessivo di 4.800 metri.
Partner tecnico sarà per la prima volta il brand Dynafit, che ha organizzato un press-camp il venerdì ed altri eventi a contorno delle tre gare.
Prossime al sold-out le due gare principe del week-end con un Remi Bonnet agguerritissimo, dopo una stagione che non gli ha permesso di esprimersi al meglio a causa di alcuni infortuni. Lo svizzero, dominatore indiscusso dell'intero week-end nella passata stagione dove è salito sul gradino più alto del podio sia al vertical davanti ad Urban Zemmer e Hovind-Angermund sia alla skyrace mettendosi dietro il campione del mondo 2015 Tadei Pivk e Manuel Merillas. È già a Limone e c'è da scommettere che è arrivato con il coltello tra i denti. Chi ci sarà a sfidarlo?


Antonioli e Dragomir si confermano alla Zacup

Quarta prova delle Skyrunner Italian Series

Una quarta edizione della Zacup corsa su un percorso alternativo per colpa delle avverse condizioni meteo nonostante poi la pioggia abbia graziato i concorrenti: gli organizzatori del Team Pasturo hanno saputo variare creando comunque un bel tracciato: 23 km e 1800 metri di dislivello hanno trasformato la Skyrace del Grignone in una gara più veloce ma comunque molto impegnativa, senza strappi e molto corribile.
A vincere i due favoriti della vigilia: Daniel Antonioli e Denisa Dragomir. L'atleta del Cs Esercito dei Resinelli ha saputo regolare con un certo distacco il premanese del Team Crazy Mattia Gianola e Gyorgy Szabolcs del Team Valetudo imponendosi con un tempo di 2h03'33". Dopo la volata per il secondo posto, deciso all'ultima discesa, sale al quarto posto Franco Sancassani, vincitore della prima edizione della Zacup, davanti a due atleti LaSpo, Christian Varesco e Davide Invernizzi, nelle vesti di atleta-organizzatore. Settima piazza per Stefano Butti, ottavo Manuel Cristini, nono Erik Gianola e Walter Trentin chiude i dieci.
2h24'24" è il tempo con il quale la rumena del Team Valetudo Denisa Dragomir sale sul gradino più alto del podio. Alle sue spalle Katrine Villumsen del Team Dynafit a quattro minuti di distacco ed Ingrid Mutter in 2h33'. Quarta piazza di grande valore per Martina Brambilla (Carvico Skyrunning), quinta per Debora Benedetti del Team Pasturo e sesta Chiara Gianola del Team LaSpo.


Domenica la quarta edizione della Zacup

Tappa delle Skyrunner Italy Series

La Zacup, giunta alla sua quarta edizione, è ormai una tappa fissa per i corridori del cielo: 27,5 km con 2.650 metri di dislivello positivo e negativo per la Skyrace del Grignone, nata dalle ceneri del mitico Trofeo Scaccabarozzi (una gara fenomenale, purtroppo non più in calendario). Tutto è pronto, si partirà domenica 18 settembre dal centro di Pasturo alle ore 8.30, tappa delle Skyrunner Italy Series 2016.
I ragazzi del Team Pasturo, insieme al CAI di Lecco e di Ballabio, hanno saputo rivalutare un territorio come quello della Grigna Settentrionale andando a ripescare dei sentieri quasi in disuso, come la salita al Passo dello Zapel, organizzando una gara di grande successo.
Una skyrace vera e molto tosta per gli oltre 400 concorrenti troveranno: piccoli strappi di salite e discese si alterneranno dal centro del paese fino ad arrivare al Gpm posto al Rifugio Brioschi, in cima al Grignone dopo 15.5 km di percorso, passando per Rifugio Riva (ristoro, al settimo chilometro), per la Val Cugnoletta e il Rifugio Bogani (dov'è posto un cancello orario a 3h e 15' dopo 13 km). Dal Brioschi una ripida e tecnica discesa porta ai Comolli e da lì si scende al Pialeral dove è posto il secondo cancello orario dopo 5h al ventesimo chilometro; dopo la mulattiera inizia un tratto nel bosco in discesa fino alla Cornisella prima di un lungo saliscendi che riporta al traguardo in paese.

FAVORITI - Tra i favoriti alcuni atleti di casa, su tutti l'atleta del Cs Esercito di Ballabio Daniel Antonioli già sul gradino più alto del podio a Pasturo, ma anche il lecchese Stefano Butti dopo una prova eccezionale al Kima chiusa con un decimo posto, Davide Invernizzi del Team La Sportiva. Poi il forte rumeno Gyorgy Szabolcs del Team Valetudo Racer, il compagno di squadra Clemente Belinghieri e Cristian Varesco del Team LaSpo.
Anche al femminile già confermati grandi nomi, a partire dalla pattuglia Valetudo guidata da Denisa Dragomir (vincitrice alla Rosetta due settimane fa), Katrine Villumsen, regina della Resegup, Emanuela Brizio e Debora Cardone, la premanese Chiara Gianola (prima al Moltrasio Imperial Trail corto la scorsa domenica).


Paolo Bert e Denisa Dragomir primi alla Rosetta

Per loro anche il circuito La Sportiva Mountain Running Cup

Record che saltano, nebbia in quota, colpi di scena a ripetizione, 370 atleti: ecco la Rosetta Skyrace 2016, giunta alla decima edizione. La Valle del Bitto ha incoronato il piemontese Paolo Bert e la rumena Denisa Dragomir re e regina del circuito La Sportiva Mountain Running Cup 2016: entrambi oltre a vincere gara e circuito hanno siglato anche i nuovi record della gara
 
LA GARA - 22,4 chilometri (1740m di salita e altrettanti di discesa): un tracciato, duro e muscolare che ha regalato colpi di scena a ripetizione. Tutti si aspettavano il successo del giovane campione svizzero Remi Bonnet, al rientro dopo un periodo caratterizzato da diversi acciacchi. Pronti, via e la stella del Team Salomon ha imposto un forcing impressionante passando per primo ai due traguardi volanti posti all’altezza dell’Alpe Tagliate e in Cima al Pizzo dei Galli. Lui e Denisa Dragomir sono infatti transitati primi al sesto chilometro, davanti alla Casera Vegia delle Tagliate e  si sono aggiudicati il Memorial  Bruno e Giuliana Martinalli. Non paghi hanno dettato i tempi al GPM della gara, ai 2217 metri del Pizzo dei Galli, vincendo il Memorial Franco Garbellini. Se la cavalcata trionfale di Remi Bonnet si è interrotta nella picchiata verso il traguardo, Denisa Dragomir ha invece tenuto duro sino alla fine.
Una discesa lunga e impegnativa, e un Paolo Bert mai così in forma, hanno giocato un brutto scherzo all’enfant prodige di casa Salomon. Un finale che sembrava già scritto, ha invece regalato al numeroso pubblico presente un’inaspettata sorpresa: il piemontese del team LaSpo è piombato come un falco sotto lo striscione d’arrivo, vincendo gara e circuito con il nuovo record di 2h09’13”. Seconda piazza in 2h10’36” per un comunque eccellente Remi Bonnet. Sul podio con loro Daniel Antonioli. A seguire troviamo l’argentino Diego Simon, il trentino Gil Pintarelli, il rumeno Gyorgy Szabolcs, il lariano Fabio Ruga, il trentino Christian Varesco, il valtellinese campione di skialp Michele Boscacci e il primierotto, capitano del team La Sportiva, Michele Tavernaro.
Record, gara e circuito anche nella prova rosa per una super Denisa Dragomir. Per lei ennesimo successo in 2h34’15. Seconda piazza per la sua connazionale e compagna di club nelle fila della Valetudo Skyrunning Ingrid Mutter  e terza piazza per la sorpresa di giornata, la giovane stella del Santi Nuova Olonio Arianna Oregioni. Quarta la britannica Anna Lupton, quinta si è piazzata la danese Katrine Villumsen.

LA SPORTIVA MOUNTAIN RUNNING CUP - Il circuito si è concluso con i successi di Paolo Bert e Denisa Dragomir. Completano il podio maschile Gil Pintarelli e il rumeno Gyorgy Szabolcs. Al femminile sorpasso nella finale con Dragomir che passa sul filo di lana Ingrid Mutter, terza Katrine Villumsen.


Gli occhi lucidi del Dega, la gioia di Emelie

Grandi emozioni al Kima

L’edizione 2016 del Kima verrà ricordata per il record del nepalese Bhim Gurung e per gli occhi lucidi del Dega. Marco De Gasperi, sei volte iridato mondiale, alla sua prima partecipazione al Kima ha fatto una gara di grande sofferenza e di tante emozioni. Fin dall'inizio è rimasto aggrappato al duo di testa composto dai due francesi Leo Viret ed Alexis Sévennec; nonostante qualche difficoltà nella parte centrale del percorso non ha mai mollato e ha fatto sognare i suoi tifosi fino a cento metri dal traguardo. Nell'ultima discesa al gruppetto di testa si è aggiunto il nepalese: sotto la Omio il Dega ci ha provato, ma ha ceduto nella volata finale vinta da Gurung. Occhi lucidi, sorrisi ma anche soddisfazione al traguardo: «Ci tenevo a fare bene per coronare una carriera, oltre che una stagione sfortunata, era il mio primo ed ultimo Kima. Purtroppo oggi ho sofferto tanto, in un paio di punti mi ero anche staccato da Leo ed Alexis e alla fine ci ho provato. Peccato perché ho retto fin dopo San Martino, Bhim sapevamo che era molto agile in discesa infatti ci ha raggiunto alla Omio e alla fine ha vinto lui, bisogna accettare il verdetto del traguardo».

EMELIE - L’aveva promesso nel 2014, "Tornerò per vincere il Kima": dopo le lacrime al traguardo per un errore di percorso, ecco la svedese Emelie Forsberg, stella del Team Salomon a presentarsi in solitaria vittoriosa al traguardo di Filorera seppur senza record, è lei la regina del Kima 2016.
Dopo la rottura del crociato nella prima tappa del campionato europeo di skialp a fine 2015 è tornata più forte che mai e ha condotto la gara dal primo all'ultimo metro. «Sono molto contenta di essere tornata, non ero affatto sicura di poter correre più di cinque ore dopo il mio infortunio, sono partita tranquilla e sono riuscita a gestire tutta la gara. Il caldo si è fatto sentire e ho cercato di lavarmi ad ogni pozza, alla fine è stata la parte più difficile perché faceva davvero molto caldo. Sono felicissima».


Il nepalese Bhim Gurung da record al Kima

Nella gara rosa festeggia Emelie Forsberg

Un Kima memorabile: giornata calda e senza una nuvola per un'edizione da sogno. Una prima fase di studio con un terzetto di testa composto da due francesi Leo Viret ed Alexis Sévennec insieme al sei volte campione di corsa in montagna Marco De Gasperi che ha fatto il passo, seguito a distanza da un altro terzetto con Manuel Merillas, secondo all'edizione 2014 dietro a Kilian, Tom Owens e il nepalese Bhim Gurung. Dopo la Bocchetta Roma il nepalese ha aumentato il passo e raggiunto al Bivacco Kima il gruppo di testa. Ritmo fortissimo che ha costretto agli straordinari Merillas e Owens: il primo ha alzato bandiera bianca in Gianetti ritirandosi, mentre Owens (Team Salomon) dopo aver raggiunto i quattro di testa in prossimità del Passo del Barbacan ha dovuto rallentare il proprio ritmo lasciando gara a quattro per il primo posto.
Sotto la Omio il campione del Team Scott Marco De Gasperi ha rotto gli indugi e portandosi in testa ha tentato la fuga decisiva. Ma la volata finale sorride a Bhim Gurung che con 6h10'44" fa segnare il record al Kima. Terzo Leo Viret, quarto Alexis Sevennec, quinto Tom Owens, completano la top ten lo spagnolo Genis Zapater, il britannico Jonathan Albon e gli azzurri Christian Minoggio e Matteo Piller Hoffer.

GARA FEMMINILE - Nella prova rosa, posizioni cristallizzate già dopo il Rifugio Ponti con la favorita Emelie Forsberg davanti a tutte fin dalla Piana di Predarossa andando a coronare il suo sogno, svanito nel 2014 per un errore di percorso. La svedese arrivava da un grave infortunio ed era la sua prima gara veramente impegnativa della stagione e così ha deciso di forzare fin dall'inizio nella parte meno tecnica del percorso. 7h49’06” il suo crono davanti alla neozelandese del Team Scott International Ruth Croft ed ad un'indomabile Emanuela Brizio del Team Valetudo Rosa. Quarta la britannica Holly Page, quinta la spagnola Roser Espanyol.