Domani la gara individuale
Francesi a caccia di medaglie ma il favorito è Troillet
La gara individuale prevista per domani mattina seguirà la prima parte di percorso della gara giovani per poi buttarsi in discesa fino a fare cambio pelli e risalire le Casere di Mognol fino in cima al Cornor, quindi discesa dalla parte opposta per riportarsi alle spalle del Guslon ed effettuare l'ultima salita nel canale della gara a coppie e discesa sulla faccia sud del Guslon.
Troillet, ancora a secco di medaglie, cercherà domani di fare la grande gara. Il percorso si addice alle sue caratteristiche. Sulla carta non parrebbe che Kilian possa stare al suo livello in discesa ma non si può mai dire...
Attenzione a Perrier altro grande escluso dal medagliere. Oggi lo abbiamo visto studiare con cura il terreno di gara.
Per quanto riguarda l'Italia saranno schierati: Reichegger, Trento, Eydallin e Holzknecht nei maschi e Pellissier, Pedranzini, Martinelli e Clos fra le femmine. Nella categoria espoir Porta, Moling e Lenzi.
Tamara Lunger ha già lasciato l'Alpago per motivi di studio, Guido per motivi di salute: il ginocchio che ieri gli doleva dopo la gara a coppie non gli permetterà di prendere il via e così è già ripartito alla volta di Bormio.
Oro, oro, argento, bronzo
Anche il giorno della gara a coppie è grande Italia
Sembra che non ci siano più avversari in grado di preoccupare i nostri atleti. Questa mattina la gara a coppie con lo spettacolare passaggio in vetta al Guslon che per l'occasione è stato preso d'assalto dagli spettatori: sembrava di essere al Grand Mont. Forse c'era ancora più gente nonostante la salita prevedesse 1000 metri di dislivello giusti giusti.
In punta un casco Camp in omaggio per i primi 300 spettatori arrivati sul Guslon con tanto di bracciale per poter ritirare il caschetto personalizzato.
Ma veniamo alla gara, in questo delirio di folla i primi a passare in cima sono due pattuglie italiane: Giacomelli e Holzknecht tallonati da Trento e Eydallin, a pochi secondi ancora tute azzurre con Reichegger e Brunod. Gli spagnoli sono lì anche loro e dopo finalmente anche i francesi ma poi è ancora Italia con Pedrini e Lanfranchi. Non passa molto tempo che transitano già le bormine. Adesso due salite e due discese nel versante dietro che fortunatamente riusciamo a seguire dall'alto: quando sono a portata di binoccolo le posizioni sembrano ben delineate con Trento ed Eydallin a menare con un paio di minuti su Giacomelli che anticipa il compagno per preparare i cambi. Dietro alle prime due squadre c'è bagarre: gli spagnoli non mollano e l'Esercito con Brunod che ogni tanto perde un po' di terreno da Manny mentre i francesi di Buffet e Gachet cercano di destabilizzare i ritmi dei due azzurri. Ma all'uscita del canale le classifiche finali sembrano delineate: Trento e Eydallin imprendibili, Giacomelli e Holzknecht ormai saldamente in seconda posizione e poi bagarre per il terzo posto con una piazzola di cambio pelli affollato da tre squadre contemporaneamente. Partono per primi i ragazzi dell'Esercito e non verranno più ripresi nonostante i numeri e i virtuosismi di Buffet che tutti i connazionali hanno incitato in punta al Guslon: ma non è bastato, dovranno accontentarsi del quarto posto davanti alla Spagna.
La grande prestazione degli azzurri è completata dall'ottavo posto di Lanfranchi - Pedrini mentre le due bormine hanno ormai scavato un abisso con le svizzere Etzensperger - Magnenat.
Domani Individuale giovani sulla Cima Vacche e martedì individuale senior sul Guslon.
Oro, oro, oro per gli azzurri!
Un grande en plein il giorno delle staffette
La giornata, inizialmente un po' grigia e fredda, è iniziata con la staffetta giovani: subito in gara la Martina Valmassoi attaccata sin dalla prima rampa dalle forti concorrenti straniere, perde un po' di posizioni ma tiene tanto che Fognini parte in buona posizione e si può battere intorno alla terza posizione: poi entra in pista Antonioli: sulla prima salita sembra non riuscire a recuperare ma poi fa uno dei suoi capolavori e nell'ultima discesa non ce n'è per nessuno.
Alle 10.30 staffetta femminile: incredibile prima frazione della Pedranzini che scava subito un baratro sulle svizzere che inseguono, la Francia è solo terza. Nella seconda frazione Gloriana Pellissier deve tenere duro per il ritorno prepotente della Erzesperger che alla fine arriva prima al traguardo anche perché la nostra atleta perde una decina di secondi nel cambio fra sci nello zaino e sci ai piedi. Ma poi arriva superfrancesca che mette tutti d'accordo: la Pont Combe sbuffa ma non riesce più a rientare. Anche questo è oro.
Adesso spunta anche il sole a salutare la partenza della staffetta senior: ad aprire è Holzknecht che cerca di non perdere terreno da Troillet scatenato. Il capolavoro lo fa Reichegger con una bella corsa in salita e una deiscesa velocissima. Brunod mantiene intatto il vantaggio. Lenzi se la deve vedere dal prepotente ritorno di Svizzera e Spagna che schierano rispettivamente Bruchet e Jornet ma riesce a mantenere un margine di sicurezza per andare a vincere anche questo oro: non è stata sufficiente la corsa in salita a piedi del fortissimo spagnolo per raggiungere il nostro Damiano Lenzi.
Domani gara a coppie: si sale sul Guslon e si scende dietro negli spettacolari canali per poi ripassare in vetta.
L'Italia schiera 4 coppie maschili, Brunod - Reichegger, Giacomelli - Holzknecht, Trento - Eydallin e Lanfranchi - Pedrini. In campo femminile Martinelli - Pedranzini e Clos - Lunger.
Scendono in pista le staffette
Al via quasi tutti i big
La macchina degli Europei 2009 sta girando a pieno ritmo, questa sera premiazione del Vertical in piazza con tanto di fanfara degli alpini e il calore di un piccolo centro di montagna. Poi la cena nel tendone con tutti gli uomini del servizio. Domani mattina le staffette.
Alle ore 9.15 in località Pian delle Lastre si inizia con i giovani. L'Italia schiera Valmassoi, Fognini e Antonioli ma attenzione alla Spagna che mette in campo nella prima frazione la sorella di Kilian... Incerta la gara femminile con tre frazioniste: per l'Italia Pedranzini, Pellissier e Martinelli che dovranno cedersela con avversarie di tutto rispetto come i terzetti Lathuraz, Favre e Roux per la Francia e Magnenat, Etzesperger e Ponte Combe per la Svizzera.
Ma alle 11.30 occhi puntati sulle staffette senior composte da quattro atleti. Per l'Italia: Holzknecht, Reichegger, Brunod e Lenzi che dovranno vedersela con i francesi Blanc, Bonnet, Premat e Sbalbi. Forte anche la rappresentativa svizzera che metterà in campo Troillet, Marti, Ecoeur e Bruchez. In gara anche Kilian Jornet anche se i suoi compagni non ci sembrano all'altezza del loro giovane capitano.
Due giri su un anello di un centinaio di metri di dislivello: quel tanto che basta per massacrasi i muscoli per le gare a venire, comunque questi sono gli europei, così come lo sono stati i mondiali...
Signori: il Monte Rosa!
Con Adriano Favre davanti al percorso del Mezzalama
Sopralluogo ieri mattina al passo di Sarezza, splendida finestra sul Monte Rosa, per valutare le condizioni della montagna in previsione del Mezzalama 2009.
Adriano Favre si è mostrato molto ottimista: se non dovessero esserci stravolgimenti meteorologici potrebbe essere un'edizione che permette di arrivare al traguardo sci ai piedi, anche i passaggi critici sul ghiacciaio del Castore e del Naso sembrano ben coperti da uno spesso strato di neve...
Poi le raccomandazioni d'obbligo per una gara che si svolge in ambiente alpinistico di alta montagna.
Nel video le riprese e i commenti di ieri.
Domani il vertical
Si assegnano all'Alpago i titoli europei di vertical race
I senior gareggeranno su un dislivello di 835 metri con un tratto da salire sci nello zaino. Partenza alle ore 10 da Pianon e arrivo alla Cima delle Vacche. I giovani prenderanno il via alle 9.30 con partenza dal Pian delle Lastre con dislivello ridotto a 535 metri.
Questa sera il responsabile della squadra azzurra Emanuele Conta ha diramato i nominativi dei convocati per la gara di domani.
Senior: Brunod, Reichegger, Holzknecht e Giacomelli, per le donne Martinelli, Pellissier, Pedranzini e Clos.
Espoir: Lenzi, Porta, Moling. Femminile: Tamara Lunger.
Giovani: Antonioli, Boscacci, Righi. Valmassoi e Majori in campo femminile.
Cadetti: Stradelli, Vairetti, Fognini e Casari, Cazzanelli e Antonioli per la categoria femminile.
Valtellina Skirace a Giacomelli
Assegnati a Bormio i titoli italiani individuali
Un vero campionato italiano quello che si è corso stamattina sopra Bormio nella zona degli impianti Le Motte.
In realtà si sarebbe dovuto gareggiare su tracciati più tecnici e in quota ma il pericolo di valanghe e alcuni stacchi che in settimana hanno sfiorato gli organizzatori hanno consigliato di non avventurarsi troppo nella zona del San Colombano che ben si sarebbe adattata a questo tipo di gara in condizioni normali.
E così alle 9.30 in punto hanno preso il via da Le Motte più di trecento scilalpinisti, chi per giocarsi il titolo italiano, chi per conquistare un posto in squadra in vista degli Europei chi semplicemente per gareggiare in compagnia...
Sin dalle prime due salite si è capito che oggi non ce ne sarebbe stato per nessuno e che i bormini non avrebbero concesso spazio alcuno ad atleti di fuori. Guido Giacomelli dopo una discesa aveva già accumulato più di un minuto sui diretti inseguitori - in questo caso Reichegger, Trento e Holzkcnecht - per poi incrementare ancora e vincere un meritato titolo proprio sulle montagne dietro a casa.
Per il secondo posto l'ha spuntata Trento davanti all'altro local Lorenzo Holzkcnercht. Quarto posto quindi per Manny e quinto per il giovane Damiano Lenzi al suo primo grande risultato nello ski-alp.
In campo femminile grande prestazione di Roberta Pedranzini che si è presa il gusto di viaggiare intorno alla ventesima posizione assoluta per tutta la gara.
Altro bormino a vincere il titolo il giovane Robert Antonioli che ha inflitto un distacco pesante al valdostano Righi e all'amico Boscacci.
Discese impegnative nei boschi, rese ancor più ardue in seguito ai numerosi passaggi. Neve abbondante e farinosa - per chi è passato nelle prime posizioni - che si è poi ridotta a cunette e gobbe in un divertente gioco da freeriders.
classifica
1. Giacomelli Guido 1.36.10
2. Trento Denis 1.38.38
3. Holzknecht Lorenzo 1.38.47
4. Reichegger Manfred 1.38.50
5. Lenzi Damiano 1.41.10
6. Brunod Dennis 1.43.00
7. Mair Friedl 1.43.33
8. Martini Thomas 1.44.02
9. Scanu Mario 1.45.52
10. Pedergnana Matteo 1.45.54
femminile
1. Pedranzini Roberta 1.54.46
2. Martinelli Francesca 2.0157
3. Besseghini Laura 2.13.22
Meraldi rientra nello ski-alp
Un ritorno di Fabio che rivestirà la carica di vicepresidente esecutivo
All'inizio degli anni duemila quando Fabio Meraldi ha smesso di fare l'atleta mi confessò che gli sarebbe piaciuto che tutta quella grande esperienza maturata servisse ad allenare i giovani ma qualcosa non andò per il verso giusto e il campione di Madonna dei Monti si è ritrovato per anni fuori dal giro... Oggi finalmente la notizia: Meraldi è stato nominato vicepresidente esecutivo, sopra di lui Conci come presidente vero e proprio e Camillo Onesti come presidente onorario, carica che peraltro il Camillone nazionale non ha mai sopportato. Uno scossone nel settore proprio nell'anno in cui Conta era diventato tecnico responsabile affiancato da Angeloni e in qualche modo da Greco. Da oggi tutto dovrà passare al vaglio del nuovo vicepresidente, o meglio, convocazioni, budget e allenatori dovranno essere discussi con Meraldi.
Non sappiamo come questa nomina verrà accettata nel settore ma di certo sappiamo che Meraldi rappresenta una bandiera nello ski-alp forse più del tricolore. Certamente più conosciuto all'estero che in Italia - ovviamente per le Pierra Menta vinte - potrà ritornare a dimostrare sul campo tutto il suo valore.
Camillo Onesti, interpellato telefonicamente, ha ribadito di essere d'accordo per questa scelta: la persona giusta per dare continuità a quel lavoro che io ho portato avanti per anni fra mille difficoltà...
Non possiamo che fare i nostri auguri a questa new entry: d'altronde per noi è stato un maestro e colui che ci ha spalancato le porte dello scialpinismo moderno.
Coppa del Mondo alla Pyramide d'Oz
Giacomeli e Holzknecht davanti al mondo
La gara era individuale ma hanno voluto vincere in due: mano nella mano a dimostrare al mondo che una nuova fortissima coppia potrà condizionare le gare a squadre in futuro. Così Guido e Lorenzo hanno vinto ex aequo la Pyramide d'Oz in Francia, gara valida per la Coppa del mondo individuale.
Le recenti nevicate hanno condizionato fortemente l'allestimento del tracciato che alla fine è rimasto ampiamente all'interno del dominio sciabile di Oz-en-Oisans. Tre grandi salite e tre grandi discese: tutto fuoripista comunque.
La prima salita in particolare era particolarmente tecnica con un passaggio caratterizzato da numerose virate. In cima è scollinato Kilian tallonato da Giacomelli, alle loro spalle Troillet e Reichegger. Poi Holzknecht e tutti gli altri.
Poi l'epilogo: nella prima discesa Giacomelli si sbarazza di Kilian e prende un buon margine che riuscirà poi a gestire fino a quando Holzknecht si fa sotto deciso e nell'ultima discesa la decisione di tagliare insieme il traguardo.
Terzo Buffet quasi allo sprint con Kilian Jornet, quinto Toni Sbalbi, sesto Trento, settimo Reichegger. Si ritira Brunod mentre Eydallin e Troillt dopo un inizio spumeggiante decidono di lasciare andare la corsa e arrivano indietro.
In campo femminile ancora Laetitia Roux seguita a vista dalla Mirò, a sua volta tallonata dalle due valtellinesi - solo la Roberta riesce a classificarsi per il podio: terza - mentre nei giovani la gara si decide quasi allo sprint fra Robert Antonioli e uno svizzero, terzo Gachet, quarto Righi e quinto Boscaccino.
Fra le giovani non siamo ancora in grado di stabilire se Martina Valmassoi sia sul podio: per il momento ci risulta essere quarta. Appena possibile la classifica.
Ismf, solo squadre nazionali
La federazione ribadisce la sua posizione sulle pattuglie open
Dopo la gara di Albosaggia abbiamo incontrato il Presidente dell'Ismf André Dugit e gli abbiamo sottoposto il solito quesito. Sapendo della richiesta dei vari Kilian e Troillet, Roux e Mireja, che non avendo compagni in patria alla loro altezza vorrebbero gareggiare in formazioni miste ultranazionali, ci è stata riconfermata la fermezza della linea della nuova federazione che impone di seguire il regolamento, votato peraltro da tutte le nazioni, che richiede, nelle gare a coppie, l'appartenenza alla stessa nazionalità. Questo imporrà alle nazionali interessate la formazione di giovani forti e preparati per tenere il passo e supportare i fortissimi compagni. Per il momento a quanto pare, almeno per quanto riguarda Jornet, la sua partecipazione si limiterà alle gare individuali con rinuncia alle grandi classiche a coppie. Altro discorso per il Mezzalama: questa mattina abbiamo interpellato telefonicamente Adriano Favre il quale ci ha confermato che il regolamento del Mezzalama prevede una partecipazione «open» che supera i problemi della nazionalità. Assisteremo quindi ad uno spettacolare Mezzalama con squadre nazionali che si dovranno battere con un superteam come l'edizione precedente.
Il futuro non dovrebbe apportare delle novità: anche per gli anni a venire la linea dell'Ismf sembra essere nettamente a favore delle nazionali anche in vista di un possibile rientro dello ski-alp fra le specialità olimpiche.
Albosaggia, grande Italia!
Tutti aspettavano Kilian e invece ecco Troillet ed Eydallin
Quattro nei primi sei: molta Italia ma molto Esercito. Strepitosa rimonta di Matteo Eydallin che è sempre stato nelle posizioni di vertice e che ha sferrato l'attacco finale nell'ultima discesa ai danni di un Lorenzo Holzknecht che fino a quel momento si era battuto come un leone transitando addirittura in testa al primo cambio pelli. Gara tattica di Reichegger e Trento che impacchettano nella loro morsa il più temuto per oggi: Kilian Jornet che si deve accontentare del quinto posto anche per aver gareggiato con dei materiali non propriamente «suoi».
Dennis Brunod nonostante qualche malanno completa la festa azzurra con il decimo posto. Gli osservati speciali si sono piazzati rispettivamente Lanfranchi quindicesimo, Follador diciottesimo, Scanu diciannovesimo e Pedrini ventesimo.
In campo femminile imprendibile la Roux che ha condotto una gara di vertice dall'inizio alla fine, per il podio battaglia fra la Mireja Mirò, Roberta Pedranzini e Gloriana Pellissier che chiudono nell'ordine.
Molto bella la gara dei giovani con la sfida di sempre fra Boscacci Michele e Antonioli Robert che se la giocano nell'ultima discesa dopo che il figlio d'arte Boscacci è sempre transitato al comando.
Papà Graziano con il compagno di sempre ha fatto gara parallela sotto l'incitamento del numeroso pubblico chiudendo al ventitreesimo e ventiquattresimo posto.
Molti i concorrenti: più di trecento e numerosissimo il pubblico in quota nonostante la giornata un po' nevosa.
Spettacolare e ineguagliabile l'ultima discesa: roba d'altri tempi...
1. Troillet Florent 1.30.07
2. Eydallin Matteo 1.31.34
3. Holzknecht Lorenzo 1.32.00
4. Reichegger Manfred 1.32.16
5. Jornet Kilian 1.33.13
6. Trento Denis 1.33.16
7. Pellicier Alexandre 1.34.06
8. Marti Marcel 1.34.15
9. Bruchez Pierre 1.35.10
10. Brunod Dennis 1.35.23
femminile
1. Roux Laetitia 1.46.08
2. Mirò Mireja 1.51.44
3. Pedranzini Roberta 11.51.56
4. Pellissier Gloriana 1.53.39
5. Etzensperger Nathalie 1.56.41
6. Martinelli Francesca 1.57.44
Cermis, considerazioni e classifica
A quattro giorni dalla scalata
Analizzando i tempi impiegati dagli scialpinisti in occasione della salita del Cermis e confrontandoli con quelli parziali registrati durante la finale del Tour de ski possiamo notare come Di Centa, che ha fatto segnare il miglior tempo, abbia impiegato tre secondi in meno di Reichegger e che la Pellissier in un confronto analogo si sarebbe piazzata ottava.
Va subito chiarito che non c'è nessuno che si sognerebbe mai un confronto diretto fra le due discipline: sarebbe impossibile sia per la taratura atletica dei fondisti - abbiamo a che fare con medagliati olimpici - che per la sostanziale differenza di materiali e di tecnica. Ci piace invece far notare come gli scialpinistici stiano invece migliorando nelle loro prestazioni: lo scorso anno Lunger fece segnare un tempo di 1 minuto più alto del migliore dei fondisti, quest'anno invece siamo lì... Vuol dire che nello ski-alp qualcosa si sta muovendo e certamente il miglioramento è palese: lo si è notato di anno in anno nei tempi di percorrenza delle stesse gare.
Qualcuno ha poi sostenuto che i fondisti sul Cermis hanno fatto molta strada in più dovendo girare intorno a porte che li obbligavano a zig zagare in piano sulla pista ma questo, oltre ad far percorrere più strada, aveva certamente lo scopo di rilassare la muscolatura degli atleti per permettere loro di riprendere i dritti con un po' di verve e non arrivare a monte trascinandosi... Al contrario se gli scialpinisti avessero dovuto seguire queste varianti oltre a rallentare l'azione si sarebbero trovati a dover far tenere le pelli in diagonale.
Il confronto e il dibattito potrebbe essere invece un altro: meglio gareggiare con sci da skating o da classic? Meglio le porte direzionali ad un grande corridoio libero? Stiamo effettuando delle prove con il nostro super tecnico Sepp Chenetti: sul prossimo numero le considerazioni in merito con le prove effettuate sul Cermis il giorno dopo il final climb.
CLASSIFICA MASCHILE ASSOLUTA
1 PELLISSIER GLORIANA 22:05:39
2 ZANON SABRINA 24.06.66
3 SCOLA NADIA 24:21:24
4 RIZZI MICHELA 24.48.73
5 PALUSELLI CRISTINA 27.34.69
6 VANZETTA BICE 31:29:38
CLASSIFICA MASCHILE ASSOLUTA
1 REICHEGGER MANFRED 18:18:04
2 CAPPELLETTI DANIELE 18:28:05
3 BRUNOD DENNIS 18:45:04
4 FOLLADOR ALESSANDRO 19.15.60'
5 TRETTEL THOMAS 19.41.88'
6 ZAMBONI GIOVANNI 19.54.83'
7 TAUFER ALESSANDRO 19.56.69'
8 LARGER PAOLO 19.58.60'
9 CORRADINI FEDERICO 20:15:33
10 JUNOD MASSIMO 20.23.62'
11 MODENA CHRISTIAN 21.11.67'
12 GUADAGNINI ALDO 21.47.74'
13 VANZETTA LIVIO 21.59.73'
14 VARESCO LUCA 22.02.48'
15 LUDWIG STEFAN 22:21:06
16 ROMANO GIOVANNI 22:24:16
17 DEFLORIAN PAOLO 22:27:50
18 BONELLI STEFANO 22:45:55
19 PLATZGUMMER NORBERT 22.57.79'
20 FONDRIEST MAURIZIO 23.06.96'
21 TORRESANI FRANCO 23.10.74'
22 VARESCO VINCENZO 23.23.75'
23 POJER UMBERTO 23.37.80'
24 VALENTINI STEFANO 23.55.24'
25 COLOSSO DIEGO 23.58.83'
26 DEFLORIAN GIORGIO 24:04:54
27 DESILVESTRO IVAN 24:15:59
28 KOHL JOSEF 24.29.68
29 BETTA STEFANO 25:04:29
30 MIKE FELDERER 25:07:03
31 HOFER FRANZ 25.08.74
32 GILMOZZI SEBASTIAN 25:11:46
33 GALLER GIANFRANCO 25.14.78
34 DEVESCOVI FABRIZIO 25.16.87
35 CASAGRANDE CLAUDIO 25:44:03
36 LORENZI SERGIO 26.23.94
37 AMPLATZ LORENZO 27.14.97
38 FERRANTE FLAVIO 27:28:16
39 JELLICI GIULIANO 27:33:29
40 VANZETTA GIANLUCA 28:51:27