Alla Transcavallo assegnati gli scudetti a squadre
Le previsioni lo avevano annunciato, una perturbazione avrebbe interessato le montagne dell’Alpago, e così è stato. Le 120 squadre iscritte alla terza tappa della Transcavallo, valida anche come campionato italiano a squadre, si sono svegliate sotto a una leggera nevicata. Il comitato organizzatore ha provato a posticipare la partenza di 45 minuti per scongiurare l’abbandono del percorso originale, ma a nulla sono serviti gli sforzi profusi. In quota le condizioni meteo non lasciavano altre possibilità di scelta che ripiegare sul percorso di riserva. Il dislivello complessivo di sola salita, oltre 2000 metri, non è cambiato, ma gli atleti non hanno potuto affrontare la spettacolare cresta che dal Monte Guslon si dirige verso il Castellat, e il canalino delle placche, che era stato affrontato durante la seconda tappa.
Dopo il ritiro, dalla gara a tappe durante il secondo giorno, di Matteo Eydallin e Damiano Lenzi, il Centro Sportivo Esercito, per conquistare il titolo tricolore, ha schierato insieme a Eydallin, Davide Magnini.
Da Col Indes a pochi chilometri da Tambre, le 120 squadre sono partite per affrontare la prima salita di Cima Vacche. In testa si sono messi a dare il ritmo Matteo Eydallin e Davide Magnini, alle loro spalle Manfred Reichegger e William Boffelli, appena dietro la squadra di Viret-Equy. Al cambio pelli è Davide Magnini ad arrivare per primo, ma in una manciata di secondi arrivato tutti gli altri. Nella successiva discesa la situazione non cambia e i battistrada si ripresentano al termine della seconda salita senza grossi stravolgimenti. Nella terza e penultima salita le posizioni iniziano a delinearsi con Eydallin-Magnini che iniziano a prendere il largo. In seconda posizione Reichegger-Boffelli seguiti da Viret-Equy e Oberbacher-Craffonara. Nell’ultima salita che conduce al cambio di assetto di Cima Vacche, Eydallin-Magnini si presentano con poco meno tre minuti di vantaggio sulla squadra Reichegger-Boffelli. La discesa finale è una lunga passerella che porta i due nazionali a tagliare il traguardo con il tempo di 1h55’34’’, la seconda posizione è di Reichegger-Boffelli, mentre il podio di giornata è conquistato da Samuel Equy e Leo Viret.
Per quanto riguarda il Campionato Italiano sul terzo gradino del podio ci salgono Oberbacher-Craffonara.
Mentre la classifica della Transcavallo, quella del tre tappe, vede in prima posizione Reichegger-Boffelli, in seconda Viret-Equy, e in terza Beccari-Skjervheim.
In campo femminile, Martina Valmassoi e Dimitra Theocharis si aggiudicano campionato italiano e Transcavallo. Da segnalare che la terza tappa è stata vinta dalla coppia Cecilia De Filippo-Malene Haukoy, ma per il regolamento federale prevede che lo scudetto venga assegnato a una squadra tutta italiana. In seconda e terza posizione del Campionato Italiano di classificano rispettivamente Elena Nicolini-Margit Zulian e Monica Sartogo-Anna Finizio. La classifica della Transcavallo dietro a Valmassoi-Theocharis si classificano Martina Chialvo-Samantha Odino.
Per quanto riguarda le categorie Master titolo a Martin Esler-Ivan Antiga, mentre al femminile successo della coppia formata da Claudia Pontirolli e da Ilaria Cavallari. Le categorie Master della Transcavallo sono state vinte da Mauro Bettin e Mauro Corazza.
Venerdì il via della trentacinquesima edizione della Transcavallo
Partirà venerdì pomeriggio la trentacinquesima edizione della Transcavallo, gara in tre tappe con l’ultima prova valida per l’assegnazione del campionato italiano a squadre. I monti dell’Alpago e le piste della Ski Area di Piancavallo ospiteranno le 100 squadre iscritte, tra queste molte squadre internazionali provenienti dalla Svizzera, Francia, Germania, Austria, Slovacchia, Norvegia, Stati Uniti e Repubblica Ceca. Il comitato organizzatore, presieduto da Diego Svalduz, ha allestito un’edizione, che con l’aiuto delle condizioni del manto nevoso, si preannuncia spettacolare.
Anche le previsioni meteo annunciano tempo stabile, dopo le ultime nevicate che hanno portato ancora 15 centimetri di neve fresca sul tracciato, da mercoledì dovrebbe insistere una situazione di alta pressione con un leggero rialzo termico nel fine settimana. Nello specifico, la prima tappa si correrà venerdì pomeriggio con circa 1000 metri di dislivello positivo con partenza in Alpago e arrivo all'imbrunire a Piancavallo con la salita all'inedita vetta del Colombera.
La seconda tappa riporterà gli atleti in Alpago, si rientrerà seguendo il tracciato della prova vertical mondiale passando prima per la vetta del Tremol (ancora in Friuli) per poi scavalcare l'ardita forcella Alta di Palantina. Infine si scierà verso l'omonima casera per affrontare la salita al Rifugio Semenza con l'inedita vetta del Cornor conquistata da Est. Infine si scenderà in Val de Piera con ultima asperità da conquistare, Cima Vacche. Il dislivello supera i 2000 metri.
La terza tappa come prima anticipato assegnerà il Campionato Italiano Senior-Master sul celebre percorso della Transcavallo moderna con il Monte Guslon come punto nevralgico della giornata e salito 3 volte, prima dalla Val del Cadin poi dalla Vallazza e infine dalla ‘mondiale’ Val Salatis con il ripido canalino delle placche a 55° di pendenza. Già in questi giorni i tracciatori, coordinati da Vittorio Romor, hanno percorso e iniziato a segnalare i tratti più tecnici del percorso. Il dislivello è di 2200. Il montepremi previsto è di oltre 20.000 euro con un assegno di 3500 euro per la prima squadra classificata al termine dei tre giorni. In abbinata alla competizione si svolgerà la Transcavallo Classic, una sorta di raduno, dove i partecipanti (numero massimo 100 iscritti) accompagnati dalle guide alpine, non solo anticiperanno il passaggio dei concorrenti, ma lungo il tragitto e nei rifugi interessati troveranno un’accoglienza speciale.
Tutto pronto per la trentacinquesima Transcavallo
Sulle montagne dell’Alpago nevica, sorridono gli organizzatori della trentacinquesima edizione della Transcavallo, la gara a squadre in programma da venerdì 16 a domenica 18 febbraio. Anche in questa occasione, dopo la collaborazione per i Mondiali del 2017 e precedentemente con le due gare di Coppa del Mondo nel 2016, confermato lo stretto legame con il polo sciistico di Piancavallo e soprattutto con il suo direttore Enzo Sima. A febbraio, il comitato organizzatore presieduto da Diego Svalduz, ha studiato una formula inconsueta che vedrà gli atleti raggiungere Piancavallo al termine della prima tappa, pernottare in hotel, e la mattina successiva ripartire alla volta dell’arrivo di Col Indes. Il terzo giorno, la gara sarà valida anche per assegnare i titoli tricolore, si percorreranno le tracce alpinistiche con ben nove vette poste nei territori di confine con a chiudere la discesa ‘Mondiale Val Salatis’ e il ‘canalino delle placche’ che porta sulla vetta del Guslon con i suoi 50-55° di pendenza. Una formula che non prevede lo spostamento di autovetture da parte delle squadre, una sorta di viaggio agonistico eco-sostenibile che ancora una volta collega, come vuole la tradizione, l’Alpago e Piancavallo. C’è la possibilità di iscriversi a a tutte e tre le tappe oppure partecipare solamente alla prova tricolore. Il montepremi è di oltre 20.000 euro con un assegno di 3500 euro per la prima squadra classificata al termine dei tre giorni. Sul sito web www.transcavallo.it sono ancora disponibili 20 pettorali per la gara a tappe, mentre per il campionato italiano non ci sono limiti di partecipazione. In abbinata alla competizione si svolgerà anche la Transcavallo Classic, una sorta di raduno, dove i partecipanti (numero massimo 100 iscritti) accompagnati dalle guide alpine, non solo anticiperanno il passaggio dei concorrenti, ma lungo il tragitto e nei rifugi interessati troveranno un’accoglienza speciale.
SkiAlpRace Ahrntal, la parola ai protagonisti
Un testa a testa tutto valtellinese alla SkiAlpRace Ahrntal. Vittoria e titolo per Robert Antonioli, a segno in Valle Aurina, anche lo scorso anno. «Oggi il karma è stato dalla mia e mi ha portato a vincere questa gara, che da sempre mi piace moltissimo, tecnica con discese molto toste che fanno al caso mio. Sono riuscito a prendere Boscacci sull'ultima discesa e a portare a casa il titolo italiano, che è una gran bella cosa e della quale sono molto soddisfatto. Complimenti comunque a Miky, che ha appena disputato la Mountain Attack e mi ha dato tanto filo da torcere». E allora eccolo il recordman di Saalbach, superato solo nel finale. «Bravo Robert che ha saputo sfruttare la sua supremazia in discesa, anche se sono caduto e ho perso uno sci. Mi ha superato poco prima della zona arrivo, ma dopo aver disputato da poco la Mountain Attack sono contento così».
Terzo gradino del podio Nadir Maguet. «Davanti a me solo i due mostri sacri Antonioli e Boscacci, ecco perché sono molto contento di come è andata la gara di oggi. Per molto tempo sono stato insieme a Robert nell'inseguire Michele, poi Antonioli è partito a razzo in discesa, vincendo la gara. Io ho controllato il terzo gradino del podio e direi che posso essere più che soddisfatto del mio risultato odierno».
Scudetto Espoir la settimana scorso, adesso per Alba De Silvestro anche quello assoluto. «Sto facendo la collezione di titoli italiani e spero che questa collezione diventi ancora più grande. È comunque il mio primo titolo nazionale assoluto e sono molto contenta dopo diversi secondi posti. Oggi ho fatto la mia gara senza dovermi difendere più di tanto e sono anche molto contenta che sul podio ci sia anche mia sorella Martina». Già Martina De Silvestro, dopo questa gara tornerà a gareggiare di nuovo con continuità? «Sono contentissima del risultato. Sono riuscita a superare Corinna Ghirardi poco prima de traguardo e mi sono ritrovata sul podio nella mia prima gara dopo quasi due anni. E poi sono sul podio con mia sorella Alba, che ha vinto il titolo tricolore e questo mi rende ancora più felice!». Argento per Katia Tomatis, in arrivo anche leu direttamente dalla Mountain Attack. «Sicuramente un secondo posto guadagnato più che un primo posto perso, perché Alba De Silvestro comunque è in gran forma e non mi è stato possibile impensierirla più di tanto. Arrivare seconda qui in Valle Aurina é sempre un ottimo risultato vista anche la caratura tecnica del percorso, che è molto alpino e impegnativo».
Robert Antonioli e Alba De Silvestro, scudetto in Valle Aurina
Robert Antonioli e Alba De Silvestro sono loro i nuovi campioni italiani nell’individuale. Gara ‘vera’ in Valle Aurina: tracciato tecnico, tosto e impegnativo in salita, tanta neve fresca in discesa. Un testa a testa per il titolo: Miky Boscacci parte all’attacco, nonostante le fatiche della Mountain Attack e resta al comando sino all’ultimo cambio. Nella discesa finale l’attacco di Robert Antonioli che taglia per primo il traguardo. Argento per Boscacci, con terzo posto per Nadir Maguet che trova lo spunto vincente su 'Kikko' Nicolini. Quinto Matteo Eydallin. Nella gara rosa a segno Alba De Silvestro con oltre quattro minuti di vantaggio su Katia Tomatis, anche lei di rientro da Saalbach, con terza piazza per la rientrante sorella Martina.
A livello Master successi di Ivan Antiga e Monica Sartogo.
Skialprace Ahrntal, domenica ci sarà da divertirsi
«Mai come quest’anno le condizioni sono perfette». Chi parla è ‘Manny’ Reichegger, questa volta nella doppia veste di atleta e organizzatore della Skialprace Ahrntal che domenica assegnerà i titoli italiani individuali, festeggiando nel modo migliore il decennale. Per lui è la gara di casa. «Sono stato a tracciare in questi giorni e la situazione è bellissima. In alto, dai 2000 metri la neve è tanta, oltre un metro e mezzo, e farinosa; in basso è piovuto, ma il manto è comunque discreto con oltre quaranta centimetri. L’aspetto importante è quello che riusciamo a proporre il percorso originale, anche se dobbiamo valutare ancora la sicurezza di alcuni pendii: sono certo che ci sarà da divertirsi, anche perché le previsioni meteo dicono sole per domenica».
PROGRAMMA - Sabato alle 18 classico briefing pre-gara, la partenza domenica alle 9.30, con premiazione nel primo pomeriggio. Con un ricco montepremi e 800 euro ai vincitori. Favoriti d’obbligo, gli atleti del CS Esercito. «Ci saranno tutti - conferma ‘Lillo’ Invernizzi - compreso Boscacci che rientra dalla Mountain Attack, e Lenzi che ha ancora qualche problema alla schiena, ma sono convinto che tornerà prestissimo, magari già domenica, ad altissimi livelli e più forte di prima». E compreso Reichegger. «Certo, se ce la farò ancora - scherza Manny - visto quanto ho tracciato in questi giorni… Ma ripeto, la priorità per me è soprattutto allestire una gara fantastica».
Tricolori giovanili a Vermiglio, la parola ai protagonisti
La parola dunque ai protagonisti dei tricolori giovanili a Vermiglio. D’obbligo aprire con il padrone di casa Davide Magnini. «È arrivato il mio primo titolo italiano Espoir. Ero il favorito ma non era una giornata semplice perché correre in casa mi dava un po’ di tensione. Proprio per questo sono doppiamente soddisfatto. Siamo partiti abbastanza forte nel piano e quando la traccia ha iniziato a farsi ripida ho provato ad allungare riuscendo a staccare gli avversari. Quindi ho gestito. Dedico questa vittoria alla famiglia, agli amici e ai compaesani che hanno permesso l’organizzazione di questo evento assieme al Brenta Team». Argento per Valentino Bacca «Finalmente è arrivata la medaglia ai tricolori Espoir. Agli altri appuntamenti italiani per un motivo o per l’altro c’era sempre qualche imprevisto, oggi invece è andato tutto come doveva. Sono partito terzo, poi ho raggiunto e superato Canclini, che nella discesa si è rifatto sotto ed abbiamo fatto assieme l’ultimo tratto di gara. Poi il bormino ha avuto un inconveniente tecnico e sono rimasto da solo, gestendo il vantaggio sino al traguardo».
Guarda avanti Alba De Silvestro. «Sono felice di questa vittoria, ed ora mi attendono gli assoluti in Valle Aurina il prossimo fine settimana. Peccato per la pioggia, ma nel complesso è stata una bella gara lunga e tecnica, con la discesa nel bosco molto difficile».
JUNIOR E CADETTI - La gioia della prima volta per Stefano Confortola, leader tra gli Junior: «Sono partito molto sereno e forse questo è stato un valore aggiunto oggi. Sul piano iniziale mi sono messo davanti e in salita ho lottato con Prandi e i gemelli valdostani Guichardaz, fino al tratto a piedi, dove sono riuscito a staccare i compagni, mantenendo il vantaggio fino al traguardo. Felicissimo: è il mio primo titolo individuale». Non ha tradito le attese Giulia Murada. «Questa è la gara che preferisco, l’alpinismo puro. Il percorso era particolare, con tanti tratti pianeggianti e discese belle toste. Sono riuscita a fare la differenza sin dall’inizio».
Ancora uno scudetto per Matteo Sostizzo e Samantha Bertolina. «Un'altra medaglia tricolore - le parole del portacolori del CAI Schio -, fantastico. Siccome soffro le discese ho cercato di forzare subito in salita ed è andata bene. Un bel percorso, anche il primo tratto verticale mi è piaciuto e le discese erano molto tecniche». «È sempre bello vincere - racconta la valtellinese -. Sono partita subito abbastanza forte. Pur non essendo particolarmente brava nel piano sono ugualmente riuscita a distanziare le avversarie. Con un importante vantaggio ho poi controllato la gara».
A Vermiglio i giovani skialper azzurri a caccia dello scudetto
Domenica tricolore a Vermiglio con l’assegnazione dei titoli individuali giovanili: oltre duecentocinquanta gli atleti al via, dagli Espoir sino ai promozionali, un bel segnale per il movimento italiano. Lo staff del Brenta Team ha deciso di tracciare a Vermiglio, viste anche le condizioni meteo: percorsi ovviamente di distanze differenti con partenza dal centro del fondo, per poi inerpicarsi sul versante di Palù.
LE GARE - Pronostici rispettati un po’ in tutte le categorie. Tra gli Under 23 detta legge Davide Magnini: gioca in casa, visto che è Vermiglio e fa una prova tutta all’attacco. Sempre in testa dal primo all’ultimo chilometro, ha chiuso dopo 1h36’18”. Piazza d’onore per Valentino Bacca con un ritardo di 8’27”, a oltre un minuto poi Nicolò Canclini, che ha avuto un inconveniente tecnico in discesa, dopo aver duellato a lungo con Bacca. Stesso copione al femminile con Alba De Silvestro che ha vinto agevolmente, portando a termine la prova in 1h55’25”, precedendo di undici minuti Mara Martini, quindi terza l’altra alpina Giulia Compagnoni.
Più combattuta invece la sfida nella junior maschile: lotta in casa in casa Alta Valtellina con Stefano Confortola al traguardo in 1h02’49”, con soli dieci secondi sul compagno di squadra Andrea Prandi, quindi a quasi tre minuti Sebastien Guichardaz. Nella gara rosa vola la portacolori dell’Esercito Giulia Murada con il tempo di 1h05’53”, davanti a Giorgia Felicetti (caduta nella bagarre al via), staccata di 3’07”, con bronzo per Valeria Pasquazzo, a dieci minuti dalla vincitrice.
Anche fra i Cadetti successi annunciati con Matteo Sostizzo del CAI Schio primo dopo 56’24” sullo stesso tracciato delle junior, precedendo il portacolori del Lanzada Alessandro Rossi e Simone Murada dell’Albosaggia. Identico copione al femminile, dove Samantha Bertolina dell’Alta Valtellina ha sbaragliato la concorrenza, terminando i 4 km e 500 metri di dislivello con il tempo di 37’45”. Ad oltre cinque minuti Anna Folini dell’Albosaggia, quindi terza Erika Sanelli di Premana.
PROMOZIONALI - Non assegnavano gli scudetti, ma in gara c’erano anche le categorie promozionali, quelle dei ragazzi dagli 11 ai 14 anni. Percorso di 2 km e 80 metri di dislivello sempre nei pressi del Centro del fondo di Vermiglio dove si sono imposti Gabriele Visinoni del Clusone e Giorgia Carolli del Brenta team fra i Ragazzi, quindi Mirko Sangalli del Clusone fra gli Allievi.
Nuovi tracciati per gli Italiani Giovanili di domenica: tutto a Vermiglio. Attesa per la gara dei promozionali
Domenica si assegnano i titoli individuali giovanili, Under 23 compresi. A curare l’organizzazione il Brenta Team che nelle ultime ore ha cambiato un po’ il programma.
NUOVI TRACCIATI - I campi gara sono stati trasferiti nella zona del centro del fondo di Vermiglio, preferibile in virtù delle nuove precipitazioni annunciate per il fine settimana e migliore anche sotto il profilo logistico. Dopo un sopralluogo, lo staff capeggiato dal responsabile tecnico Rino Pedergnana ha provveduto alla tracciatura dei percorsi. «Inizialmente le gare erano previste sulla pista Valena del Passo del Tonale - spiega Pedergnana -, ma fin dal principio avevamo preso in considerazione anche l'ipotesi della zona del centro del fondo di Vermiglio, ottima anche per il pubblico che verrà ad assistere alle gare. Le previsioni meteo per domenica annunciano possibili precipitazioni: qualora dovesse nevicare, i percorsi che abbiamo scelto in via definitiva garantiranno maggiore sicurezza e visibilità ai concorrenti, in quanto parte dei percorsi si svilupperà nel bosco».
PROMOZIONALI - La novità è quella di una prova per le categorie promozionali, dagli 11 ai 14 anni. Non assegneranno ‘scudetti’, ma sarà la prima volta all’interno di un campionato italiano. «In realtà il regolamento FISI - spiega il tecnico azzurro Davide Canclini che segue da vicino l’attività giovanile - prevede queste categorie. Alcune gare si fanno già, soprattutto nelle Alpi Centrali, ma insieme ai Tricolori è un debutto assoluto. Molti club, come Albosaggia, 13 Clusone e appunto quello di casa, il Brenta Team, lavorano molto su questi anni. Sarà un bel test» In vista dei Giochi Olimpici giovanili? «Vedremo. La ISMF ha definito in questi giorni - ancora Canclini - quali saranno i meccanismi per Losanna 2020: gli anni sono il 2002 e 2003, ma i risultati del 2001, l’ultimo anno Cadetti per intenderci, serviranno per definire i contingenti delle Nazionali».
Giovani di nuovo in gara: domenica i tricolori individual a Vermiglio
Domenica 7 gennaio altro appuntamento ‘pesante’ per i giovani skialper: in programma i campionati italiani individual per cadetti, junior e under 23. Si viaggia verso in Trentino, a Vermiglio e al Passo del Tonale: i percorsi verranno tracciati nella zona della pista Valena del Tonale dai tecnici del Brenta Team, impegnato nell'organizzazione con il supporto del Consorzio Adamello Ski.
PERCORSI - «Le condizioni sono ottimali – spiega il responsabile tecnico Rino Pedergnana -, nelle prossime ore provvederemo alla tracciatura definitiva, sfruttando le caratteristiche della pista Valena e della zona circostante. Anche sotto il profilo tecnico, i tracciati saranno di ottima levatura, quello che serve per assistere a delle competizioni avvincenti». Approfittando dell'impianto di risalita, il pubblico potrà seguire da vicino lo sviluppo delle gare: i cadetti e le donne junior dovranno coprire circa 7 chilometri e 700 metri di dislivello positivo, mentre per gli junior maschi e le under 23 donne i chilometri di gara saranno 10, con 1000 metri di dislivello. Gli espoir maschi, infine, si daranno sportiva battaglia su un tracciato di 13 chilometri e 1400 metri di dislivello.
PROGRAMMA - I primi a partire, alle 9 del mattino, saranno gli skialper nati tra il 2004 e il 2008. «La prova avrà una durata di una ventina di minuti – precisa Pedergnana –. Ci saranno due brevi salite e due discese. Il nostro intento è quello di promuovere lo sci alpinismo anche nelle fasce d'età più basse, in modo da dare l'opportunità ai più giovani di prendere familiarità con questo sport e arrivare alle categorie agonistiche già con una buona base di preparazione».
Dopo la gara promozionale, sarà la volta delle sei prove tricolori. I cadetti maschi e femmine e le junior donne prenderanno il via alle 9.30, seguiti alle 9.45 dagli junior maschi e dalle under 23 donne. La chiusura spetterà agli under 23 maschili, che scatteranno alle 10, con premiazioni finali per tutti alle 14.30 al polo culturale di Vermiglio.
Vertical, scudetto a Michele Boscacci e Katia Tomatis
Ultimo atto tricolore a Valdidentro con l’assegnazione degli scudetti vertical. Cielo azzurro, ma pista in ombra: tracciato impegnativo, con alternanza di ’muri’ e piani per un totale di 650 metri di dislivello.
ASSOLUTA - Festeggiano Michele Boscacci e Katia Tomatis. Miky parte regolare, poi trova l’allungo vincente e viaggia in solitaria. «Ma alla fine mi sono quasi addormentato e ho dovuto spingere nel finale», scherza all’arrivo il portacolori del CS Esercito. Chiude in 26’29” con un margine di 14.2 sul compagno Davide Magnini (primo Espoir), con Federico Nicolini a 23.9, bronzo di giornata. Quarto Nadir Maguet, Robert Antonioli, con William Boffelli, Manfred Reichegger, Pietro Lanfranchi, Alex Oberbacher e Daniel Antonioli nella top ten. Sul podio Espoir alle spalle di Magnini, Henri Aymonod e Daniele Carobbio.
Nella gara rosa Katia Tomatis sale sul gradino più alto del podio. «Sono partita regolare, senza strappi, poi man mano ho aumentato il ritmo»: la piemontese chiude in 27’22” davanti ad Alba De Silvestro (27’32”) e Bianca Balzarini (28’32”). Quarta Dimitra Theocharis, quinta llaria Veronese in un testa finale con Corinna Ghirardi. Nelle dieci Charlotte Bonin, Giulia Compagnoni, Alessandra Cazzanelli, Marialucia Moraschinelli. Podio Espoir con De Silvestro, Veronese e Compagnoni.
GIOVANILI - Doppietta Alta Valtellina tra gli junior con Andrea Prandi davanti a Stefano Confortola, bronzo per il valdostano Fabien Guichardaz; al femminile vola Giulia Murada davanti a Giorgia Felicetti e Valeria Pasquazzo. Nei Cadetti lo scudetto va in Veneto con Matteo Sostizzo del CAI Schio, primo sui lombardi Luca Tomasoni e Luca Vanotti; nella gara rosa affermazione in solitaria di Samantha Bertolina (Alta Valtellina) su Anna Folini (Albosaggia) e Camilla Ricetti (Sondalo).
Staffette, scudetto a Esercito e Alpi Centrali
Un po’ secondo copione. Secondo giorno tricolore a Valdidentro con i campionati italiani di staffette. Doppietta del Centro Sportivo Esercito: oro per il terzetto con Robert Antonioli, Nadir Maguet e Michele Boscacci che si è imposto sui compagni di club Davide Magnini, Manfred Reichegger e Damiano Lenzi. Terza piazza per il Trentino di Federico Nicolini, Valentino Bacca e Filippo Beccari. Nella sfida rosa ancora Esercito con Alba De Silvestro e Giulia Compagnoni davanti alle piemontesi Katia Tomatis e Ilaria Veronese e le friulane Dimitra Theocharis e Mara Martini.
GIOVANILI - Scudetto per il Comitato Alpi Centrali con Samantha Bertolina, Simone Giacomelli e Stefano Confortola, davanti al team del Veneto composto da Mattia Tanara, Giorgia Felicetti e Matteo Sostizzo con bronzo ancora per le Alpi Centrali con Andrea Prandi, Valentina Giorgi e Giovanni Rossi.