Si avvicina il week-end extreme di Limone
Limone Extreme da sold out. Raggiunto il tetto massimo di 600 concorrenti, il comitato organizzatore ha messo in palio altri 100 pettorali per assecondare le numerose richieste giunte alla segreteria. Pochi i numeri ancora disposizione pure sulla vertical by night di venerdì 12, mentre apertissime sono le iscrizioni sulla 10k. In quest’ultima prova tantissime le ‘quote rosa’ grazie la progetto #donnaforskyrace che punta ad avvicinare sempre più donne al mondo delle corse a fil di cielo.A meno una settimana dall’evento gli atleti accreditati sono più di 1000. E ancora una volta le montagne dell’Alto Garda diventeranno l’ombelico del mondo dello skyrunning visto che le nazioni attualmente rappresentate sono già 36.
Sei volte consecutive finale di Migu Run Skyrunner World Series, la kermesse revede una due giorni a dir poco intensa. Si partirà venerdì 12 con la spettacolare gara by night. 3700 metri di sviluppo, una verticalissima ascesa di 1100 metri con frontali accese: due batterie con start alle 17 e alle 18 (èer gli élite). Difficile azzardare un pronostico vista la super sfida Italia-Svizzera tra gli scialpinisti Damiano Lenzi, Davide Magnini, Nadir Maguet, Remi Bonnet e Martin Anthamatten. A rimescolare le carte in tavola ci penseranno Hannes Perkmann, Petter Engdahl e Luka Kovacic.
Al femminile donna da battere sarà ancora una volta la francese Christel Dewalle, ma questa volta dovrà fare i conti con la svizzera Victoria Kreuzer e l’italiana Alba De Silvestro.
Sabato mattina il lungo week end griffato Dynafit, prevede alle ore 9 la partenza della 10K (970m D+), mentre alle 11 il catalano Kilian Jornet guiderà il gran galà dello skyrunning mondiale su un durissimo percorso vista lago da 29 km (2500 m D+). Da questa adrenalinica sfida usciranno re e regina dell’estate 2018. In lizza per il primo posto oltre alla stella del Team Salomon vi saranno il recordman della gara Marco De Gasperi, Nadir Maguet, e il giovane spagnolo Jan Margarit. Attenzione poi agli svizzeri Remì Bonnet, Martin Anthamatten, Pascal Egli, allo svedese Petter Engdahl, ai norvegesi Stian Angermund e Stian Aarvik. In gara anche il re del Tor de Geants Franco Collé. Nella gara in rosa sarà super sfida tra l’americana Hilary Gerardi e la spagnola Laura Orguè. Ruolo di outsider per Elisa Desco, la britannica Holly Page o l’olandese Ragna Debats.
Ski-alp, ecco la squadra del Comitato Veneto
A Longarone tempo di presentazione delle squadre del Comitato Veneto. Sul palco anche il team di sci-alpinismo, sempre seguito da Luca Palla. «Un bel gruppo e credo anche molto competitivo - spiega il coach veneto - che, oltre ai nomi ‘storici’, vede l’inserimento di due ragazze molto promettenti. I ragazzi si sono allenati costantemente per tutta l’estate e continueremo a farlo in vista dell’inizio di stagione, cercando il più possibile con gli sci ai piedi. Anche tra i giovanissimi abbiamo diversi inserimenti importanti; grazie, infatti al lavoro e all’impegno di alcuni sci club veneti, disponiamo di un bel gruppetto di osservati: un investimento per il futuro. Un grazie particolare va al nostro presidente Roberto Bortoluzzi che ci sostiene e a tutta la commissione regionale di sci alpinismo per il lavoro svolto fino ad ora». La squadra del comitato veneto si presenta con due Under 23, Enrico Loss e Elisa Presa, e sei giovani, Mattia Tanara, Alessandro Morandini, Pietro Festini Purlan, Matteo Sostizzo, Sara Mondin e Beatrice Colleselli.
Mayr frantuma il record del mondo a Chiavenna
Emozioni da record al Kilometro Verticale Viavenna Lagunc. La storica gara chiavennasca oggi ha la vittoria dell’suatriaca Mayr che ritocca il primato del mondo, il norvegese Johan Bugge vincere tra gli uomini e Bernard Dematteis laurearsi campione d’Italia anche del Vertical chiudendo una stagione superlativa. Per la precisione parliamo di primato del mondo femminile senza ausilio di bastoni, stabilito per il secondo anno consecutivo dall’austriaca Andrea Mayr, capace di migliorare il proprio precedente primato di 35’54” e portarlo a 35’40”.
DONNE - Ma il successo dell’evento è stato chiaro fin dalle prime battute con una giornata di meteo perfetto, soleggiata e asciutta, il record di iscritti (oltre 245) e un parterre infinito di grandi campioni, giunti a Chiavenna attirati dal blasone internazionale della grande classica del vertical running, oggi valida anche come prova unica di Campionato Italiano e finalissima dell’Eolo Vertical Cup. Nella gara femminile c’erano pochissimi dubbi sul fatto che la vittoria potesse sfuggire all’austrica Andrea Mayr, solo il crono finale era oggetto di dibattito tra gli addetti ai lavori. Dopo qualche prova recente non del tutto all’altezza della fama di cannibale della sei volte campionessa del mondo di corsa in montagna, poteva esserci qualche dubbio sulla capacità di andare ancora una volta sotto i 36’. Dubbi spazzati via quasi subito, l’incedere poco elegante ma tremendamente efficace della formidabile atleta di Wels non ha lasciato nessuno scampo alle avversarie che la precedevano allo start, record frantumato e nuovo limite fissato a 35’40”, con buona pace degli almanacchi che vanno subito riaggiornati solo un anno dopo la grande impresa, sempre sua, dell’edizione 2017. Quasi 3’ i minuti rifilati alla migliore delle inseguitrici, la ruandese Primitive Niyirora (GS Orecchiella), molto brava a gestire il suo primo vertical con partenza accorta e finale in crescendo: per lei 38’47”. Terzo posto in 38’56” che vale il titolo italiano per Elisa Sortini (Atl. Alta Valtellina). Denisa Dragomir (41’39”), Ilaria Bianchi (42’03”), Sarah McCormack (42’13”), Samantha Galassi (42’28”), Elisa Desco (42’51”), Elisa Compagnoni (43’95”) ed Elisa Arvat (43’37”) le altre nella top-10 di giornata, con il podio italiano formato così da Sortini, Bianchi e Galassi.
UOMINI - Niente record nella gara maschile, ma una sfida emozionante sul filo dei secondi tra il norvegese Johan Bugge e Bernard Dematteis (Corrintime). 32’13” per il potente vichingo e 32’15” per il capitano azzurro. In terza piazza si accomoda un eccellente Henri Aymonod (Corrintime) con un 32’30”. Appaiati in quarta posizione a 32’55” Michele Boscacci e Davide Magnini, mentre poco sopra, a 33’03” si ferma Francesco Puppi. Nella top ten: settimo Patrick Facchini (33’36”), ottavo Nicola Golinelli (33’39”), nono Tiziano Moia (33’50”) e decimo Alberto Vender (34’21”) in una gara dal livello siderale che ha visto tra gli altri al via anche Lele Manzi, Marco De Gasperi, Micha Steiner e Jean Baptiste Simukeka.
SCUDETTO - Per Bernard Dematteis c’è il titolo italiano di Km Verticale, che rappresenta per il portacolori della Corrintime il quarto titolo assoluto della stagione dopo quello di Corsa in Montagna classico, quello a staffetta e naturalmente dopo la medaglia d’oro europea. Con lui sul podio tricolore anche Henri Aymonod (Corrintime) e Michele Boscacci (RAS Courmayeur). Il KV Chiavenna-Lagunc ha assegnato anche la Eolo Vertical Cup, al termine di una stagione lunga e appassionante, passata dal Vertical Nasego al Trofeo Jack Canali, dal Vertical del Corno di Tesero al Piz Tri Vertikal. Oggi nel tempio di questa disciplina ad alzare il trofeo della partnership da FIDAL ed EOLO sono stati Elisa Compagnoni (Atl. Alta Valtellina) e Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana).
Bergtrail, fra meno di un mese finale di stagione in Liguria tra mare e monti
Autunno, tempo di trail in uno degli angoli più belli della Riviera Ligure. In provincia di Savona non si parla solo di funghi e di castagne, ma per gli amanti della corsa offroad è tempo di Bergtrail , gara giunta alla sesta edizione che si sviluppa nel bellissimo comprensorio del Golfo dell’Isola (di Bergeggi) dove quest’ultima la fa da padrona, visibile da ogni angolazione del tracciato . La partenza è fissata per domenica 4 novembre alle 9 da piazza XX settembre nel comune di Bergeggi e il percorso si svilupperà su due distanze :
- 17 km e 780 m D+
- 31 km e 1.480 m D+
TRA MONTI E MARE - Non mancheranno panorami mozzafiato: il mare cristallino e la sughereta però non devono trarre in inganno gli atleti perché il territorio è severo e a tratti tecnico. Le ripide salite e le discese sono pronte per testare l’abilità dei trail runner , senza dimenticare i due chilometri di spiaggia per rodare le gambe poco dopo dalla partenza e prima della verticale al Monte Mao. Per la gara lunga saranno previsti quattro ristori, due invece per la sorella minore, più corta ma non per questo da sottovalutare.Ritiro pacchi gara e nuove iscrizioni saranno possibili dalle ore 16 alle 19 di sabato 3 novembre e dalle 7.30 alle 8.30 di domenica 4 presso la scuola statale antistante la partenza, mentre le docce calde saranno offerte dalla palestra Berg Gym.La cronaca della gara e le interviste agli atleti saranno a cura dello speaker Roberto Giordano. Fin dalla prima edizione nel 2012 i brand Salomon e Suuntohanno fornito materiale e premi al Bergtrail e anche quest’anno di saranno numerosi premi due marchi. A gara ultimata tutti gli atleti potranno godere del pasta-party offerto dal Circolo di Bergeggi mentre gli accompagnatori avranno la possibilità di pranzare alla sagra dello sportivo, il tutto allietato dalla spumeggiante voce di Nicole Magolie che spronerà gli atleti stanchi e provati dalla gara a danzare tra i tavoli…
Divorzio tra ISMF e La Grande Course
In un periodo delicato per lo ski-alp che deve lavorare per arrivare ai Giochi 2026 ecco l’ufficialità di quello che si sapeva da tempo. La fine della collaborazione tra ISMF e La Grande Course. Già l’anno scorso non c’era più la overall con tutte le gare dei due circuiti, ma almeno era rimasto un ranking unico. Da oggi neppure questo, le strade si separano. Ne abbiamo scritto a suo tempo, quando era stato confermato che Pierra Menta e Mondiali sarebbero andati in scena nelle stesse date. Adesso la spaccatura è completa. Mettendo in mezzo, aggiungiamo noi, gli atleti, che in fondo sono gli stessi e che per forza di cosa dovranno decidere dove gareggiare. Chi andrà ai Mondiali e chi alla Pierra Menta? Chi punterà sulla Coppa del Mondo, chi su La Grande Course? Italia e Svizzera punteranno sui Mondiali, ma i francesi? Laetitia Roux, per fare un nome delle atlete emblematiche di questo sport, resta membro nel consiglio ISMF in quota atleti, ma sembra intenzionata a fare solo La Grande Course. E poi cosa farà Kilian? Il catalano ha in programma come priorità di nuovo l’Everest, ma lo vedremo alla Pierra o a giocarsi una medaglia iridata?
Giochi 2026, in corsa ne restano tre. Adesso la ISMF deve riprovarci
Lo ski-alp è stato un po’ alla finestra in questa fase dei Giochi 2026. Almeno sino all’executive board del CIO a Buenos Aires, per capire davvero chi sarebbe andato avanti. Dall’Argentina il presidente del CIO Thomas Bach ha annunciato che verranno prese in considerazione solo le candidature di Milano-Cortina, Stoccolma e Calgary, escludendo Erzurum e la Turchia. Una sede, quella turca, che andava benissimo per lo ski-alp, visto che ha ospitato una tappa di Coppa del Mondo. Restano dunque Milano-Cortina, Stoccolma e Calgary, sotto osservazione del gruppo di lavoro presieduto da Juan Antonio Samaranch. Il prossimo appuntamento sarà quello l’11 gennaio 2019 quando dovrà essere presentato il dossier definitivo con costi e coperture economiche. Indicando ovviamente discipline, sedi delle gare, impianti. E allora in questi due mesi e mezzo l’ISMF dovrà lavorare sui comitati organizzatori per inserire nel programma lo ski-alp. Sull’Italia sulla carta non dovrebbero esserci problemi con lo ski-alp inserito nella FISI e la FISI impegnata in prima persona nella promozione dei Giochi 2026. C’è già chi si è fatto avanti: Albosaggia, Madonna di Campìglio, l’Alpago.
In Svezia lo sci-alpinismo è inserito nella Klatterforbundet, la federazione dell’arrampicata, membro della ISMF. C’è Emelie Forsberg, c’è anche una Nazionale che partecipa alla coppa del Mondo (soprattutto con la squadra femminile; il primo nel ranking maschile, Andreas Lundblad è lontanissimo dai primi), ma sicuramente non è terra votata allo ski-alp. Per intenderci, ben sapendo che non sono dati così attendibili, la pagina Facebook del Team Sweden Ski Mountaineering non arriva ai 1500 ‘mi piace’.
In Canada proprio da Calgary arriva il rappresentante nel consiglio ISMF per il Nord America, David Dornian. Potrebbe essere lui a perorare la causa ski-alp ai Giochi in terra canadese. Prima, però bisogna attendere il referendum del 13 novembre a Calgary, per capire se la città canadese dirà sì o no ai Giochi.
Disponibile Skialper 120 di ottobre-novembre
È disponibile nell’edicola digitale di Skialper (a breve in consegna ad abbonati e nelle edicole) il numero 120 di ottobre-novembre 2018: 176 pagine ricche di informazioni e spunti, aspettando la neve. Un numero che si apre con un long form sull’impresa di Andrzej Bargiel al K2: 32 pagine per sapere tutto, ma proprio tutto, sull’integrale con gli sci della montagna himalayana. E poi tante storie, con una predominanza femminile. «La montagna è generatrice di idee, c’è forse della femminilità, un lato glamour, nel modo di pensare e affrontare certe sfide. Ecco il senso di questo numero: non un vademecum di quote rosa, ma un inno a un modo di guardare oltre l’apparenza» scrive il direttore Claudio Primavesi nell’editoriale. Ecco dunque le storie di Mira Rai, Clare Gallagher, Stephanie Case, Catherine Poletti, ma anche quella di Carole, Tiphaine e Boris, i tre francesi che hanno sciato per primi il Laila Peak.
L’IMPRESA DI BARGIEL - Il 22 luglio, dopo avere rinunciato l’anno scorso, il polacco Andrzej Bargiel è riuscito a sciare integralmente il K2. Dopo quasi venti anni di tentativi anche la montagna degli italianiè stata sciata. Skialper, in collaborazione con Storytel, dedica all’impresa un long form di 32 pagine a inizio rivista. È il racconto in prima persona di Andrzej e degli altri componenti della spedizione, dai preparativi al giorno decisivo, dalle difficoltà all’euforia. E poi tante curiosità, per esempio sui droni utilizzati, che sono stati fondamentali per il successo finale e potranno aprire nuove strade all’alpinismo di domani. A chiudere un intervento di Emilio Previtali sulla storia dello sci ripido in Himalaya e sul K2 e il senso di quello che ha fatto Bargiel.
QUELLI DEL LAILA - Si chiamano Carole Chambaret, Tiphaine Duperier e Boris Langenstein e sono assunti all’onore delle cronache la scorsa primavera, quando hanno sciato per primi (e qualche giorno prima di Cala Cimenti) il Laila Peak, una delle montagne più sognate dagli adepti del ripido, con quel suo profilo così iconico. Di loro nessuno o quasi sapeva nulla fino ad allora. Andrea Bormida è andato a trovarli ai piedi del Monte Bianco, scoprendo che quella del Laila è l’ultima di mille avventure, tutte da scoprire.
MIRA RAI - Chi non la conosce la runner nepalese National Geographic Adventurer of the Year… Su di lei è stato fatto anche un film, eppure ci sono tanti aspetti della sua incredibile storia, fonte d’ispirazione per migliaia di giovani asiatiche in cerca di riscatto attraverso lo sport, che non sono conosciuti. E c’è un seguito alla storia raccontata dal film. Quattordici pagine per ripercorrere i momenti più intensi della sua incredibile storia.
CLARE GALLAGHER - Statunitense, vincitrice con record della CCC nel 2017 e da qualche mese parte del nuovo Ultra Running Team La Sportiva. Ma dietro alla runner c’è molto di più, c’è una ambientalista convinta, che ha cambiato il proprio modo di vivere per lasciare meno segni possibili del suo passaggio.
ALBA DE SILVESTRO: QUESTA È LA MIA VITA - Come è cambiata la più forte skialper italiana? Come si allena? Quanto? Siamo stati al Passo dello Stelvio con Alba De Silvestro per seguire i suoi allenamenti ma anche per conoscere la ragazza che c’è oltre sci, scarponi e scarpe da running.
DOLOMYTHS PER TRE - La mitica gara di Canazei, la Dolomites Skyrace, ha cambiato nome. E noi l’abbiamo rivissuta attraverso il racconto di tre protagoniste: Hillary Gerardi, Maite Maiora e Martina Valmassoi.
STEPHANIE CASE, FREE TO RUN - Terza al Tor des Géants 2018, l’avvocatessa canadese, oltre a correre veloce, ha legato la sua storia a quella dei diritti umani. Lavora per l’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’ONU e al Tor avrebbe voluto portare a correre cinque donne afghane.
LA SIGNORA UTMB – Catherine Poletti è al tempo stesso la persona più influente e temuta del mondo ultra-trail. L’abbiamo incontrata a Chamonix qualche giorno prima dell’UTMB. E ne è uscito un ritratto moto particolare, oltre le apparenze.
ÖTZTAL, GRANDE NORD - Ghiacciai dalle dimensioni artiche, rifugi accoglienti, neve in abbondanza: siamo stati a Obergurgl, nella vallata austriaca, dove Salewa ha organizzato il suo Get Vertical.
CRISTINA PARISOTTO, OLTRE LA SIEPE - È la creativa della famiglia Scarpa, il volto dietro a tante calzature di successo e d’immagine (Mojito dice qualcosa?) del marchio veneto. L’abbiamo incontrata in quelli che diventeranno i nuovi uffici di Scarpa per parlare di industria calzaturiera, ispirazione, donne, viaggi e tanto altro.
PORTFOLIO UTMB ROSA - La gara delle gare in immagini. Martina Valmassoi ha catturato con il suo obiettivo alcuni dei momenti più significativi della gara al femminile: non solo l’arrivo, ma le pause ai rifornimenti, il tifo lungo il percorso, i passaggi nei boschi…
WINTER RUNNING SHOES - Quattro scarpe ‘integrali’, per correre sulla neve, e quattro in Gore-Tex, a prova di pioggia e fango. Le abbiamo messe ai piedi di Marta Poretti e Melissa Paganelli, due che di corse al freddo se ne intendono…
PROVE - La nuova scarpa per le lunghe distanze Scott Supertrac Ultra RC, ma anche la Salomon Sense Ride GTX, con l’innovativa tecnologia Gore-Tex Invisible Fit e i leggerissimi guanti con Gore-Tex Infinium, utili anche quando si usa lo smartphone, grazie alla tecnologia tattile.
Domenica appuntamento con la Tartufo Trail Running
Domenica 7 ottobre appuntamento con la Tartufo Trail Running. Appuntamento a Calestano con quattro tracciati, dai 17 al 68 chilometri. «I percorsi sono confematissimi - aggiunge Roberto Mattioli, questa volta come organizzatore della Tartufo - sono stati tracciati in modo permanente con i punti di sicurezza disseminati sul territorio, utili per i runner ma anche disponibili per chi in questo territorio vive e lavora. Si corre nella Riserva MAB, Man and the Biosphere, tra il Monte Sporno e il Montagnana, le guglie rocciose dei Salti del Diavolo, la Via degli Scalpellini e la Via Francigena… sarò di parte, ma sono posti bellissimi». Posti bellissimi, ma anche cibi buonissimi a partire dal tartufo di Fragno, che dà il nome alla gara, passando per prosciutto di Parma, Parmigiano-Reggiano, vino dei colli: tutto questo fa mettere in viaggio tanti runner verso Calestano. «Questa è una bella gratificazione - conclude Mattioli - nella starting list è cresciuta sempre di più la presenza internazionale, siamo arrivati a quindici nazioni. Siamo ovviamente contenti e faremo il massimo perché siano i nostri primi ambasciatori nel mondo. Perché conta la gara, ma conta anche la promozione del nostro Appennino».
La prova è tappa finale del Trofeo BPER Banca Agisko Appennino Trail Cup: sapremo dunque chi volerà a Malta per l’Xterra Gozo Trail Run (con pettorale e fine settimana in albergo tutto compreso per conquisterà primo posto), premio per i leader del circuito. E sarà lotta serrata per a aggiudicarsi la graduatoria finale maschile con tre atleti racchiusi in pochissimi punti (Marco Franzini a 738.5, Pietro Ferrarini a 725 e Alberto Ghisellini e 722.5) mente al femminile Katia Fori ha piazzato la stoccata vincente superando quota 1000 davanti a Moira Guirini e Giulia Magnesa.
Vola Axelle Mollaret: 34’36” nuovo record sul chilometro verticale
34’36”, vola Axelle Mollaret. La francese vince il Verticale du Grand Serre, tappa del Vertical Kilometer World Circuit, e lo fa migliorando di 8 secondi il record sul chilometro verticale, stabilito nel 2014 da Christel Dewalle a Fully. Un vertical quello francese, durissimo: 1000 metri di dislivello in appena 1,8 km, salendo a quota 2,140 metri. «Non pensavo certamente al record - ha dichiarato la francese - la gamba c’era, ma puntavo solo a migliorare il mio personale, non al record del mondo».
Piazza d’onore proprio per la Dewalle, in 34’56”, terza la slovacca Marianna Jagercikova in 39’11”.
Al maschile primo Rémi Bonnet - che ha firmato il nuovo best crono della gara in 30’13” -, secondo Xavier Gachet in 31’53”, terzo Ferran Teixido in 32’16”.
La Nazionale pronta al debutto: a fine ottobre il primo raduno
Lo ski-alp azzurro si presenta al via della stagione con grandi ambizioni: aumentato dalla FISI, anzi raddoppiato, il budget; cresciuto lo staff della Nazionale con i confermati Stefano Bendetti e Davide Canclini affiancati a tempo pieno dei due tecnici del CS Esercito, Denis Trento e Manfred Reichegger. «Abbiamo in programma una serie raduni prima del via della stagione, di più giorni rispetto al passato - spiega il dt Bendetti - il primo a fine ottobre, nella settimana che precede Skipass a Modena (in programma dal 1 al 4 novembre, dove saranno premiati anche gli azzurri dello ski-alp). Dobbiamo ancora decidere dove, in attesa di capire quali siano le migliori condizioni di innevamento. E poi attenzione ai giovani, in prospettiva Losanna 2020».
La direzione agonistica seguirà anche la stesura dei calendari. «Ho già un bel malloppo di richieste-gare - ancora Bendetti -, aspettiamo ancora i ritardarti nelle prossime due settimane, poi valuteremo le richieste e stileremo il calendario, puntando prima di tutto su campionati italiani e Coppa Italia, anche in prospettiva Coppa del Mondo e Mondiali, per avere indicazioni sul campo delle condizioni degli atleti. Il trittico degli assoluti, vertical, sprint e staffette, dovrebbe andare in scena a metà dicembre, poi due individuali di Coppa Italia verso fine dicembre e inizio gennaio».
Ski-Trab conferma tutti i suoi atleti. Compresa Laetitia Roux
In un’estate di cambiamenti materiali (Davide Magnini ad Atomic, Damiano Lenzi a Dynafit), gli atleti Ski-Trab sono stati tra i più corteggiati, da Michele Boscacci e Robert Antonioli, sino ad Anton Palzer. «Ma alla fine sono rimasti tutti con noi - spiega Marco Colombo, uomo sul campo dell’azienda valtellinese -, una bella soddisfazione avere ancora tutto il gruppo dello scorso anno, compresi Jakob Herrmann, Katia Tomatis e Laetitia Roux». Già, cosa farà la francese? «Non lascerà lo ski-alp - ancora ‘Colo’ - continuerà a gareggiare, anche se ha scelto di concentrarsi sulle prove de La Grande Course e non sulla Coppa del Mondo. In estate si è allenata molto in bicicletta, anche per non sollecitare troppo le ginocchia, ed è pronta per la stagione invernale».
Volete organizzare una gara di ski-alp? Il tempo stringe
Prima riunione della nuova commissione di sci-alpinismo. «Un primo incontro costruttivo - spiega il presidente Marco Mosso -, c’erano i rappresentati di tutti i comitati alpini, oltre a quello della Liguria. Molti volti nuovi, abbiamo illustrato i programmi e i progetti della commissione. Poi si è passati subito alla discussione sui calendari».
Già, come funziona quest’anno? «Sarà la direzione agonistica che detterà le linee guida - ancora Mosso -, indicando le gare di interesse nazionale, campionati e coppa Italia, e soprattutto le date utili, considerando gli impegni internazionali. Come accede nelle altre discipline della FISI. Sono già arrivate molte richieste da parte degli organizzatori, quasi una quarantina, ma abbiamo ancora lasciato una finestra sino a metà ottobre. Tassativa aggiungo, perché vogliamo completare la griglia delle gare a novembre».
Cosa cambia con il nuovo sistema? «Non molto direi. Le richieste devono essere presentate al comitato regionale che lo gira in versione cartacea in FISI, alla commissione e alla direzione agonistica, che farà una valutazione, indicherà il tipo di gara e la data. Sarà poi il comitato regionale ad occuparsi dell’inserimento in FISIonline».