Robert Antonioli vince la Coppa del Mondo
Serata trionfale per Robert Antonioli, al termine di una stagione trionfale (che non è ancora finita). Basta il secondo posto nel vertical di Madonna di Campiglio, per aggiudicarsi la Coppa del Mondo 2019. Per il portacolori del Centro sportivo Esercito si tratta della seconda sfera di cristallo dopo quella ottenuta nel 2017, che si aggiunge alle 11 medaglie centrate complessivamente ai campionati mondiali. Una sfida combattuta quella che si è disputata con partenza da Madonna di Campiglio e arrivo sul Monte Spinale, dopo aver affrontato un percorso di 3500 metri di sviluppo e 650 metri di dislivello. Sotto una fitta nevicata e anche un fastidioso vento nell’ultimo tratto il primo a tagliare il traguardo è stato lo svizzero Werner Marti, che è riuscito a staccare gli avversari a 200 metri dalla fine imprimendo un ritmo insostenibile per gli avversari. Il suo tempo finale è di 24’31”, quindi dopo 13 secondi è giunto Robert Antonioli. Ancora Italia e ancora Centro sportivo Esercito sul terzo gradino del podio, grazie a Michele Boscacci, arrivato sul traguardo dopo 6 secondi dal compagno di nazionale. Decisamente positiva anche la prova di Federico Nicolini, che si è reso autore di una prestazione tutta all’attacco su un tracciato che conosce alla perfezione, piazzandosi quarto e accusando un ritardo di soli 27 secondi dal vincitore. Il portacolori del Brenta Team ha avuto un ruolo strategico anche nella lotta per il successo finale del compagno Antonioli, visto che è riuscito a precedere il rivale tedesco Anton Palzer di soli 5 secondi. Sesto Davide Magnini, a 40 secondi dal vincitore ma primo Under 23 e vincitore della coppetta di specialità Espoir, che ha preceduto Alex Oberbacher.
Particolarmente combattuta anche la sfida assoluta femminile, al termine della quale l’ha spuntata la favorita francese Axelle Mollaret Gachet, capace di precedere di ben 51 secondi la svizzera Victoria Kreuzer, mentre in terza posizione ha terminato Alba De Silvestro, staccata di 1 minuto e 43 secondi, quindi la slovacca Marianna Jagercikova e sesta Giulia Murada prima nella graduatoria vertical Espoir. E la giovane portacolori del Centro sportivo Esercito è risultata anche la migliore under 23, di 18 secondi più rapida rispetto alla svizzera Arina Riatsch, che a sua volta ha preceduto la compagna Alessandra Schmid.
Affermazione italiana anche fra gli junior, grazie al valdostano Sebastien Guichardaz, che ha attaccato sin da subito riuscendo a staccare gli avversari e a chiudere il percorso con il tempo di 26’23”, di dieci secondi migliore rispetto a quello del secondo classificato, lo svizzero Aurelien Gay, mentre terzo è giunto l’austriaco Paul Verbnjak a 13 secondi. Quarto poi il gemello Fabien Guichardaz e quinto il valtellinese Daniele Corazza.
In campo femminile ennesima affermazione stagionale per la russa Ekaterina Osichkina, che ha inflitto un distacco di quasi 2 minuti alla svizzera Emilie Farquet, quindi terza la francese Malaurie Mattana, seguita dalle due azzurre Samantha Bertolina e Valeria Pasquazzo.
Coppa del Mondo, emozioni nel canalone Miramonti di Madonna di Campiglio
Il tempio dello slalom è tornato protagonista a tre mesi di distanza per un altro evento di Coppa del Mondo, ma questa volta riservato allo ski-alp. Il primo atto delle finali è dunque andato in scena in versione serale sul canalone Miramonti di Madonna di Campiglio, regalando suggestione per l’ambientazione e per la nevicata che ha accompagnato le gesta dei partecipanti, ma soprattutto emozione per l’arrivo al fotofinish nella gara maschile, dominata dall’azzurro Robert Antonioli che però nella discesa è stato recuperato e battuto sotto lo striscione d’arrivo per una punta di sci. A vincere è stato lo spagnolo Oriol Cardona Coll, per 7 centesimi sull’alpino di Valfurva, quindi in terza piazza lo svizzero Iwan Arnold. Il trionfatore di dodici mesi fa Michele Boscacci si è dovuto accontentare in questa occasione del quarto posto, ma ha fatto gioco di squadra nei confronti del compagno Antonioli, visto che si è lasciato alle spalle il leader della generale Anton Palzer, a sua volta preceduto anche dal francese Thibault Anselmet (primo fra gli Under 23). La Coppa di specialità sprint è vinta dallo svizzero Arnold con 240 punti su Robert Antonioli con 225 e sullo svizzero Daniel Zugg con 208.
In campo femminile affermazione a sorpresa per la slovacca Marianna Jagercikova, grazie ad una prova autoritaria al termine della quale è riuscita a precedere le due svizzere Marianne Fatton e Arina Riatsch. Settima la prima delle azzurre, Mara Martini, che è però risultata la terza miglior under 23. Quarta piazza per la spagnola Marta Garcia Farres, seguita dalle due sorelle francesi Lena e Lorna Bonell. Marianne Fatton vince la Coppetta di specialità con 280 punti su Claudia Galicia Cotrina e su Marta Garcia Farres.

JUNIOR - Nelle due gare junior ottima prova dei giovani azzurri. In campo maschile la finale è tutta nel segno di Giovanni Rossi, che ha preceduto di 9 secondi Daniele Corazza, terzo il francese Robin Galindo. Al femminile ennesima prova d’autorità della russa leader di Coppa Ekaterina Osichkina, capace di imporsi in maniera agevole, davanti a Samantha Bertolina che ha accusato un ritardo di 27 secondi, quindi sul terzo gradino del podio la svizzera Emilie Farquet e quarta Valeria Pasquazzo.
Ekaterina Osichkina vince anche la coppetta di specialità sprint con 300 punti, contro i 260 di Samantha Bertolin e i 180 di Valeria Pasquazzo. In campo maschile la graduatoria di Coppa del Mondo sprint vede trionfare lo svizzero Patrick Perreten con 240 punti, su Giovanni Rossi con 221 e l’altro svizzero Aurelien Gay con 170.
VERTICAL RACE - Giovedì secondo atto delle finali di Coppa del Mondo a Madonna di Campiglio con la vertical race, che registra una variazione del percorso. Partenza alle 18 dalla base dello Spinale nel cuore di Madonna di Campiglio (quota 1520 metri) e arrivo ai 2103 metri del Monte Spinale (dislivello complessivo di 650 metri), con tre percorsi diversi in base alle categorie. Il pubblico potrà seguire la gara in quota (zona arrivo) utilizzando la cabinovia con accesso gratuito dalle 17.45 alle 19. In chiusura di serata ci sarà un'altra novità: la cena-evento SkiMo Party, prevista alle ore 19,30 allo Chalet Fiat. All'iniziativa prenderanno parte tutti gli atleti e i tecnici, ma anche su prenotazione (raceoffice@3trecampiglio.it) possono partecipare gli appassionati.
La Sportiva apre due nuovi negozi
Sono due le nuove aperture di negozi monomarca La Sportiva previste nel 2019: il marchio della Val di Fiemme leader mondiale nella produzione di calzature ed abbigliamento outdoor, presente in oltre 70 Paesi al mondo e con il suo quartier generale ben saldo in Valle di Fiemme ai piedi delle Dolomiti, aprirà infatti nei primi giorni di aprile i punti vendita di Trento e Pozza di Fassa. «Si tratta di due aree strategiche per il nostro marchio - commenta Andrea Bonetto, Retail Manager - Trento per ovvi motivi di presenza sul capoluogo della nostra regione che chiude il cerchio con le recenti attività di marketing messe in campo per la celebrazione del nostro novantesimo anniversario ed apre nuove possibilità e sinergie con la città per noi più rappresentativa, Pozza di Fassa per il presidio della zona della Valle di Fassa, luogo di attività outdoor per eccellenza ai piedi del ghiacciaio della Marmolada».
I brand stores del marchio trentino raggiungono ora quota otto: le nuove aperture di Pozza e Trento si aggiungono infatti ai punti vendita di Ziano di Fiemme, Cavalese, Arco (tutti in provincia di Trento), Finale Ligure, Rodellar (Spagna) e Città del Messico: ognuno caratterizzato dalle proprie peculiarità ed in grado di offrire un’esperienza di marca a 360 gradi tra i prodotti concepiti e sviluppati in Val di Fiemme.
Settanta metri quadri lo store di Trento, novantacinque quello di Pozza di Fassa con assortimenti che sapranno soddisfare due tipi di clientela molto diverse: più cittadina e lifestyle la prima, più orientata alle pratiche outdoor e al vivere la montagna la seconda. Il negozio di Trento è situato in pieno centro in Via Mazzini 5, la via dello shopping per eccellenza, mentre il punto vendita di Pozza sarà sulla strada principale verso le Dolomiti: Strada Dolomites 65, proprio all’inizio del paese. «E le novità non finiscono qui – aggiunge Luca Mich, Marketing Operations Manager – perché da quest’anno chi entrerà nei nostri stores vivrà un’esperienza di marca che si estenderà anche alla parte più emozionale grazie all’integrazione di LaSpo Radio, la store-radio ufficiale che propone una serie di brani pensati per una clientela evoluta, dinamica, attiva: con lo sguardo sempre rivolto al futuro e alle prossime sfide».
Lo store di Trento aprirà ufficialmente la prima settimana di aprile (venerdì 5) e sarà seguito la settimana (venerdì 12) successiva dallo store di Pozza di Fassa. L’inaugurazione ufficiale dello store di Trento è però fissata per la sera del 15 maggio in occasione dell’annuale International Sales Meeting aziendale che vedrà invitati proprio a Trento tutti i principali importatori mondiali del marchio: l’evento sarà naturalmente aperto al pubblico e vedrà diverse sorprese tra cui la partecipazione dei migliori atleti ambassador del brand.
Gloriana Pellissier e Daniel Antonioli vincono il Trofeo Rollandoz
Sono Gloriana Pellissier e Daniel Antonioli a firmare l’albo d’oro della 43esima edizione del
Trofeo Rollandoz, scialpinistica disputata domenica mattina a Rhêmes-Notre-Dame e organizzata dallo sci club Granta Parey, con 120 concorrenti schierati sulla linea di partenza. Partenza al capoluogo della Val di Rhêmes, prima parte del tracciato da percorrere a piedi; poi, il cambio di assetto dopo trecento metri dislivello e, dopo poco più di un’ora di gara, il colpo di scena. Il favorito della vigilia e fino al quel momento in testa con un discreto margine, Filippo Barazzuol, è costretto al ritiro. Alle sue spalle fa gara solitaria l’alpino Daniel Antonioli (2h00’19”) che piomba sull’impegnativo arrivo con 1’50” di vantaggio sul francese Bastien Fleury (2h02’10”) che supera in volata Filippo Beccari (2h02’11”). Al quarto posto Cristian Minoggio (a 5’20), poi alla 5°, 6° 8° posto un trittico del Brusson: Stefano Castagneri (a 10’14”), Henri Grosjacques (a 13’18”) e Nadir Giovanetto (a 13’52”), con settimo il francese Jeremy Loret; 9° Mattia Luboz (Corrado Gex) e 10° il britannico Scrimgeour Carron. Undicesima e dodicesima posizione per i primi due classificati nei Master: Matteo Giglio e Roberto Maguet. Al femminile, gara di testa e vittoria in solitaria per Gloriana Pellissier (2h 31’28”) a precedere la francese Giselle Perrier (2h 40’35”) e la gressonara Katrin Bieler (2h 44’19). Al quarto posto Chiara Musso e quinta Claudia Titolo.
Skialper 123 di aprile-maggio: do not pray for snow, do something!
«Un numero come questo della rivista è coraggioso, diverso, di rottura (modi diversi di dire: rischioso). Per una volta abbiamo abbandonato quel tono leggero che spesso ci contraddistingue, abbiamo voluto essere più rock che pop. Per certi versi anche un po’ punk. Abbiamo voluto, con tutto il cuore, che qualcuno storcesse anche il naso e ci trovasse fuori luogo, radical chic, autoreferenziali. Come i ragazzi che manifestano per strada». Sono le parole del direttore editoriale di Mulatero Editore Davide Marta a introdurre Skialper 123 di aprile-maggio, in edicola a partire dalla prossima settimana e interamente dedicato al riscaldamento globale e all’ambiente. Lo strillo di copertina è eloquente: Don’t pray for snow, do something. Ed è proprio questo il senso di un fascicolo di ben 224 pagine (record per Skialper), stampato interamente su carta riciclata: documentare lo stato di salute delle nostre montagne, dei ghiacciai, dei boschi, capire quali sono le prospettive per il futuro e che cosa ognuno di noi nel suo piccolo sta già facendo e soprattutto potrà fare per un futuro più verde. Ops, più bianco…

QUALE FUTURO? - Riscaldamento globale, investimenti sbagliati, dal Piemonte al Friuli sono centinaia le stazioni sciistiche che hanno chiuso i battenti lasciando in eredità acciaio, cemento e montagne disboscate. Per istituzioni e impiantisti l'unica soluzione sembra essere la neve programmata. Ma a che costo? Tomaso Clavarino, fotografo documentarista di fama internazionale, ha girato le Alpi tra Piemonte, Lombardia, Dolomiti e Austria alla ricerca di stazioni fantasma ed ecomostri, ma anche di esempi di riconversione green. Un lavoro durato mesi che ha portato alla realizzazione di un dossier di ben 28 pagine. Da leggere, guardare e conservare.

BIODEGRADABILE VS RICICLABILE - L’equazione della sostenibilità dell’abbigliamento outdoor è difficile. I materiali naturali sono biodegradabili (in determinate condizioni) ma sprecano risorse naturali e la loro fine vita produce gas serra; quelli sintetici teoricamente riciclabili all’infinito ma in parte all’origine dell’inquinamento da microplastiche. Un interessante articolo per saperne di più.
GHIACCIAI, UN FUTURO GRIGIO - La temperatura in salita è all’origine della fusione dei ghiacciai perché contribuisce pesantemente alla diminuzione di massa in estate e anche in inverno, quando le precipitazioni nevose sempre più spesso salgono di quota. Abbiamo fatto il punto sullo stato di salute dei ghiacciai italiani e non solo con Christian Casarotto, glaciologo del MUSE-Museo delle scienze di Trento.

NEVE, SEMPRE MENO, SEMPRE PIÙ IN ALTO - L’aumento delle temperature porta anche a un minore innevamento, soprattutto sotto i 1.500 metri. E il futuro cosa ci riserverà? Ne abbiamo parlato con Michelle Freppaz, professore associato di nivologia e pedologia all’università di Torino e autore del libro ‘I giorni della neve’.
ALBERI, UN EQUILIBRIO PRECARIO - In Italia la superficie occupata dalle foreste è in aumento. Ma fenomeni sempre più estremi come la tempesta Vaia o le prolungate siccità mettono a rischio molte foreste e specie. Giorgio Vacchiano è ricercatore e docente di selvicoltura e pianificazione forestale all'Università Statale di Milano ed è stato inserito dalla prestigiosa rivista Nature tra gli 11 ricercatori emergenti al mondo. Per Skialper ha scritto un interessante articolo proprio su questi argomenti.
PERMAFROST, IL PROBLEMA NASCOSTO - Lo strato di terra perennemente ghiacciato, un ottimo collante per le rocce delle montagne, si sta riducendo. Ed è all’origine di molti crolli e frane in quota, alcune catastrofiche come quella del Cengalo del 2017. Su questo problema ha scritto per noi Riccardo Scotti, ricercatore in geomorfologia e permafrost presso l’Università di Bologna e responsabile scientifico del Servizio Glaciologico Lombardo.
THINK TANK DELLA NEVE ALLE LOFOTEN - La neve è in pericolo e per questo Patagonia, marchio di abbigliamento californiano pioniere della sostenibilità ambientale, ha chiamato a raccolta alle isole norvegesi Lofoten, minacciate dalle trivellazioni marine alla ricerca di idrocarburi (una battaglia che sembra, fortunatamente, vicina alla vittoria) ambassador, giornalisti, sportivi per cercare nuove strategie di comunicazione del problema del climate change e degli effetti che potrà avere sugli sport outdoor. Skialper, unico media italiano, c’era.
DIALOGHI SULL’ACQUA - Fare snowboard nel Canton Ticino può avere influenze su quello che succede nel Mediterraneo o nel Mar Nero. Perché la neve diventa acqua che attraverso i fiumi arriva al mare. Mattia Fogliani, splitboarder ticinese, ha ideato il progetto Alpsea, proprio per sensibilizzare sui legami tra neve e acqua e a uno stile di vita più pulito.


I SENTIERI EFFIMERI DEI THULE - La Groenlandia è uno dei luoghi più belli e remoti della terra. E anche uno di quelli dove gli effetti del climate change sono più evidenti. Pubblichiamo uno straordinario reportage del fotografo Kelvin Trautman che ha esplorato la costa orientale dell’isola in compagnia di velisti e trail runner (c’era anche Anna Frost).


GRANDE CIRCOLO - Cosa c’è di più ecologico che usare i propri sci (o al massimo una e-bike) come mezzo di trasporto? Il nostro Andrea Bormida ha percorso 150 chilometri da Sesto Pusteria a Colle Isarco, lungo i confini tra Alto Adige e Austria, by fair means. E non si è fatto mancare l’occasione di testare l’abbigliamento Salewa prodotto utilizzando gli scarti della lana delle pecore locali e trattamenti impermeabilizzanti green.
VOGLIO UNA VITA LOW IMPACT - Si può vivere senza inquinare? Purtroppo no, però si può adottare uno stile di vita, non solo nelle faccende di tutti i giorni, ma anche quando si praticano sport outdoor, più pulito possibile. È quello che sta cercando di fare da anni Luca Albrisi…

UN INVERNO ‘EARN YOUR TURNS’ - Dalla prima all’ultima neve salendo e scendendo con le pelli, senza prendere mai un impianto di risalita. È la sfida di Eva Toschi.
GLOBETROTTER PER L’AMBIENTE - Vacanze in bici e sci, ma anche trasferte a Washington per parlare del climate change con i politici: Brody Leven è uno degli sportivi outdoor più originali e coinvolti nel progetto dell’associazione POW, Protect Our Winters.

AZIENDE E PRODOTTI GREEN - Da Vaude a Picture, da Mammut a La Sportiva e ATK, ecco cosa fanno i principali marchi Outdoor per rendere più sostenibili i loro prodotti. E poi tante storie all’insegna del recupero, dagli occhiali realizzati con le serigrafie dei vecchi snowboard alle cinture che nascono dalle pelli usate, senza dimenticare i consigli per gli acquisti eco.
PORTFOLIO - Ghiacciai quasi spariti, pranzi gourmet dai vestiti compostati, pareti trasformate dai crolli di roccia dovuti allo scioglimento del permafrost, sci che diventano combustibile per il cemento e tanto altro nella sezione dedicata alle fotografie più significative.

OUTDOOR RUNNING - Un allegato di 48 pagine con le schede delle più interessanti gare di trail, skyrunning e corsa in montagna del calendario italiano.
Gli azzurri per le finali di Coppa del Mondo. Debutto per la junior Lisa Moreschini
La prossima settimana si chiude la Coppa del Mondo. Sarà Madonna di Campiglio aospitare la tre giorni della finale con sprint mercoledì, vertical giovedì e individual sabato.
Nelle convocazioni azzurre una novità: il debutto in Nazionale della junior Lisa Moreschini «Ha vinto quasi tutte le gare di Coppa Italia nella sua categoria - spiega il dt Stefano Bendetti - ma non se l’era mai sentita di venire in Coppa del Mondo perché non pensava di essere pronta, visto che è il primo anno che fa gare di ski-alp». Il resto della squadra non cambia e allora Alba De Silvestro, Robert Antonioli, Michele Boscacci, Matteo Eydallin, Damiano Lenzi, Federico Nicolini, Alex Oberbacher oltre al rientro di William Boffelli tra i Senior, Giulia Murada, Ilaria Veronese, Mara Martini, Giulia Compagnoni, Nicolò Canclini, Davide Magnini, Henri Aymonod tra gli Espoir, Samantha Bertolina, Valeria Pasquazzo, Fabien e Sebastien Guichardaz, Giovanni Rossi, Daniele Corazza tra gli Junior.
Adamello Ski Raid, ecco i pretendenti al titolo
Sta prendendo forma la starting list della settima edizione dell’Adamello Ski Raid, tappa del circuito La Grande Course, con l’adesione di ski-alper italiani, dopo le importanti conferme straniere delle scorse settimane. Hanno dunque sciolto le riserve gli alfieri del Centro Sportivo Esercito e domenica 7 aprile saranno dunque sicuri protagonisti Matteo Eydallin e Michele Boscacci, ma occhio anche alla coppia young, formata dal local Davide Magnini e da Nadir Maguet. Ci sono dunque tutte le credenziali per un’altra edizione superlativa della competizione organizzata dall’Adamello Ski Team, che vedrà sfidarsi 700 specialisti di ben 15 nazioni e in rappresentanza di 4 continenti.
Una competizione affascinante, alla quale è difficile resistere. Non è un caso dunque che fra i partecipanti ci sarà il fuoriclasse Kilian Jornet, in coppia con l’austriaco Jakob Hermann, con l’obiettivo di inserire i propri nomi nell’albo d’oro della competizione organizzata dall’Adamello Ski Team. Fra gli iscritti anche la collaudata coppia francese composta da Xavier Gachet e William Bon Mardion e gli altri transalpini Alexis Sévennec e Dider Blanc. In campo femminile c’è già la coppia da battere, composta dalla francese Axelle Mollaret e daAlba De Silvestro, ma occhio pure all’esperta Laetitia Roux che svelerà nei prossimi giorni la compagna di cordata.
ULTIME ORE PER ISCRIVERSI - Scade alla mezzanotte di domenica 31 marzo il limite massimo per potersi iscrivere all'Adamello Ski Raid. Ci sono ancora pochi posti liberi. Le procedure di adesione sul sito www.adamelloskiraid.com e www.grandecourse.com
PERCORSO CONFERMATO - Sono giornate intense per il comitato organizzatore che continua nelle procedure di allestimento e attrezzatura del percorso di gara, che grazie alle abbondanti nevicate autunnali in quota è confermato nella versione originale. Nei prossimi giorni sono però attese nevicate, che non dovrebbero però penalizzare il tracciato.
Nel dettaglio le categorie maschili affronteranno 43 km con un dislivello in salita di 4.000 metri e in discesa di 4.380, con partenza da località Tonalina e arrivo a Ponte di Legno, mentre le categorie femminili partiranno da Passo Paradiso, affrontando 39 km con 3.100 metri di dislivello in salita e 4.380 in discesa; l'arrivo sarà allestito anche questa volta a Ponte di Legno.
La gara maschile partirà alle ore 5.30 da località Tonalina (1.630 metri) con la prima salita verso i 2.585 metri di Passo Paradiso, quindi altra ascesa ai 2.996 metri di Passo Presena, dove è previsto il primo cambio pelli. Discesa poi verso i 2.403 metri del Lago Mandrone, per un ulteriore cambio assetto per giungere ai 3.250 metri del Canalino Ski Raid. Si prosegue quindi verso le Lobbie con un suggestivo passaggio proprio sulla terrazza del rifugio Ai Caduti dell’Adamello. Da lì, l’ascesa verso Cresta Croce e il cannone a quota 3.300 metri. L’immensa distesa del Pian di neve porterà gli atleti sulla cima dell’Adamello, il punto più alto della gara con i suoi 3.539 metri. Seguirà lo scollinamento verso i 3.390 metri del Passo degli Italiani, quindi la discesa lungo il versante Nord del Corno Bianco, la risalita ai 3.230 metri di Passo Venezia, per poi scendere inizialmente lungo lo splendido itinerario del Pisgana, passando poi attraverso la Bocchetta di Bedole sul ghiacciaio del Pisgana orientale Pisganino, quindi gli ultimi 10 km sino ai 1.250 metri del traguardo di Ponte di Legno. Per le donne stesso percorso, ma con partenza a quota più elevata, ai 2.585 metri di Passo Paradiso alle ore 6.10.
SKI STADIUM AL PASSO PRESENA - Priorità, quella di portare il pubblico in quota. Anche quest’anno è confermato l’accesso gratuito dalle ore 5 alle ore 7 del pubblico sulle cabinovie Paradiso e Presena, per seguire il passaggio ai relativi passi, con la possibilità di assistere al transito ai 3000 metri di Passo Presena nell’Adamello Ski Raid Stadium, nella speciale arena allestita dal Consorzio Pontedilegno - Tonale con tribune naturali. E per animare ulteriormente lo stadio in quota ai primi 2.000 tifosi che saliranno con la cabinovia verrà donata una campana personalizzata con la quale potranno spronare i concorrenti.
DIRETTA FACEBOOK E SPECIALE RAI SPORT - Per chi non può essere presente sul campo di gara può seguire l’Adamello Ski Raid sul profilo facebook e sul sito internet www.adamelloskiraid.com. Inoltre nei giorni successivi la gara è previsto uno speciale di 60 minuti su Rai Sport, realizzato dalla sede di Trento con due inviati speciali Daniele Cappelletti e Walter Salvadori che racconteranno la gara vissuta in mezzo ai protagonisti.
Presentato il Trofeo Mezzalama 2019. Con un 4000 in più
Giovedì pomeriggio al Camp Zero Active Luxury di Champoluc è stata presentata ufficialmente la XXII edizione del Trofeo Mezzalama in programma il 27 aprile. Davanti al numeroso pubblico è stato il presidente della Fondazione Trofeo Mezzalama Luca Bieler a dare il saluto di benvenuto. Subito dopo ha preso la parola il presidente della Regione Antonio Fosson: «Il Mezzalama non è una semplice gara, ma è un pezzo di storia della Valle d’Aosta che gli appassionati dello scialpinismo hanno saputo salvaguardare e proteggere negli anni fino a farlo diventare un’eccellenza valdostana che tutto il mondo ci invidia».
Andriano Favre, che nella mattina era stato in elicottero per un primo sopralluogo sul tracciato di gara ha rassicurato i presenti che il percorso è in buone condizioni. «Questa mattina mi aspettavo una situazione più problematica - ha raccontato il direttore tecnico del Trofeo Mezzalama - è stato un inverno avaro di precipitazioni nevose, ma il tracciato di gara è in buone condizioni. Ma la vera novità dell’edizione 2019 sarà un terzo quattromila. Invece di cominciare la discesa verso Gressoney appena valicato il Naso, da quota 3900 gli atleti risaliranno con gli sci verso il colle del Lys fino alla Roccia della Scoperta (4177 metri). Come nel 1978, vogliamo ricordare l’impresa dei sette montanari di Gressoney che nel 1778 raggiunsero questo piccolo isolotto roccioso che emerge dai ghiacciai tra Valle d’Aosta e Vallese».

Emy Leitner di Dynafit ha parlato della collaborazione pluriennale dell’azienda del leopardo con il Trofeo Mezzalama «Per la terza edizione di fila al fianco della manifestazione ci sarà anche Dynafit grazie a una partnership che sta contribuendo ad accrescere il prestigio di due punti di riferimento assoluti nel campo degli sport endurance d’alta quota. Per l’edizione 2019, l’azienda del leopardo delle nevi supporterà anche il Mezzalama Jeunes dedicata alle giovani promesse. A fianco degli atleti élite, il brand schiera una squadra composta dallo staff Dynafit, oltre ai fortunati vincitori del concorso Mountopia Mezzalama. Dall’inizio della nostra collaborazione, Dynafit e il Trofeo Mezzalama formano un connubio affiatato grazie alla condivisione di passioni comuni come il rispetto della montagna e le sfide ad altissime quote, elementi che devono essere trasmessi anche agli sportivi più giovani». Durante la prestazione si è parlato, come anticipato da Emy Leitner, anche del Mezzalama Jeunes riservato ad atleti under 18 che si correrà sulle nevi di Gressoney venerdì 26 aprile. Il giorno successivo i giovani partecipanti, accompagnati da guide alpine, potranno risalire in quota verso il Rifugio Mantova e la Capanna Gnifetti per assistere alla discesa degli atleti del Trofeo Mezzalama.
Madonna di Campiglio pronta a ospitare le finali di Coppa del Mondo
Per il secondo anno consecutivo, e per la quarta volta in assoluto, sarà Madonna di Campiglio ad assegnare le sfere di cristallo dello sci alpinismo. L’atto finale della Coppa del Mondo 2018/2019, infatti, si terrà sulle Dolomiti di Brenta, in programma da mercoledì 3 a sabato 6 aprile.
Il comitato organizzatore, che vede impegnati i collaudati staff del Comitato 3Tre e dell'ApT di Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, ha allestito tre campi di gara: ad aprire il trittico, nella giornata di mercoledì 3 aprile, sarà la spettacolare sprint sul pendio del Canalone Miramonti, quello che ogni anno ospita la 3-Tre di Coppa del Mondo di sci alpino. Alle 16,30 si terranno le qualificazioni, mentre le batterie di finale (ore 20) godranno del fascino della notturna, con il pubblico che potrà seguire l’intero svolgimento della gara dall’ampio parterre.
Giovedì 4 aprile alle ore 17,30, invece, appuntamento sulla pista Spinale Diretta per la vertical race, mentre la chiusura spetterà alla prova individuale, sul collaudato tracciato della storica Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, giunta quest’anno alla 45esima edizione. Sabato 6 aprile, la classicissima dello sci alpinismo apporrà il sigillo finale sulla Coppa del Mond. La partenza, in questo caso, verrà data alle 9,30 per le categorie senior ed espoir maschili e alle 9,45 per senior donne, espoir donne e junior maschi. Alle 10,15, infine, toccherà alle junior donne.
Le premiazioni finali si terranno alle ore 14 al Palacampiglio, mentre quelle delle gare sprint e vertical avranno luogo in Piazza Sissi alle ore 17 di venerdì 5 aprile, nella giornata di riposo per gli atleti.
Anche Francesca Canepa al via della Duerocche
La Duerocche scalda i motori. Il 25 aprile sui sentieri che si sviluppano tra le colline tra Asolo e Cornuda, si svolgeranno cinque diverse prove. Gli appassionati di trail potranno scegliere tra due gare: la 48 km, con 2.300 metri di dislivello, e la 21 km, con 1.000 metri di dislivello. Previsti inoltre i due classici percorsi cross country di 6 e 12 km, aperti a tutti, e la prova sui 14 km, dedicata al nordic walking, che percorrerà il tragitto della Duerocche storica, da Asolo a Cornuda. Per ragioni organizzative, l’insieme delle cinque prove avrà un numero programmato di partecipanti. Seimila in totale, così suddivisi: 400 nella 48 chilometri, 700 nella 21 chilometri, 500 nella Passeggiata Storica, 4.400 nelle due prove aperte a tutti.
E con la Duerocche continua a correre con Scarpa. L’azienda di Asolo anche nel 2019 sarà main sponsor del classico evento trevigiano del 25 aprile. Per la Duerocche è un connubio ormai consolidato, che si rinnova per il sesto anno consecutivo.
«Scarpa continua a sostenere la Duerocche e lo fa con convinzione, nel ruolo di main sponsor - spiega Diego Bolzonello, amministratore delegato di Scarpa - Questo evento rappresenta la più importante competizione di trail running di tutto il Veneto, con una grandissima partecipazione e una sinergia assoluta con il territorio. Inoltre è una gara ‘di casa’, nella nostra regione, e siamo contenti di poterlo ‘firmare’ anche per l’edizione 2019».
La Duerocche, con la sua ampia zona espositiva, sarà anche l’occasione per scoprire i nuovi prodotti di Scarpa dedicati all’alpine running per la collezione spring-summer 2019. Non solo: grazie a Scarpa, quest’anno arriverà alle Duerocche una fuoriclasse di valore mondiale: Francesca Canepa, l’atleta che a settembre del 2018 è diventata la prima italiana a vincere l’Ultra-Trail du Mont-Blanc.
«Sarà la prima volta per me a questo evento, e finalmente visiterò l’area dove Scarpa progetta le calzature con cui poi corro! - commenta la valdostana - Sono contenta di essere alla Duerocche perché è una gara storica con un percorso incredibile e molto scenografico, sono sicura che sarà una grandissima giornata di sport per tutti, runner e famiglie».
Nessun dubbio che anche l’edizione 2019 arriverà al tetto di iscritti. Il consiglio è di prenotare il proprio pettorale al più presto. Anche perché - piccola, grande rivoluzione - nessuna delle cinque prove, neppure le due più brevi, quest’anno prevede la possibilità di iscriversi nella mattinata dell’evento. La presenza della star Francesca Canepa sarà un motivo in più per non mancare.
Il 1 aprile aprono le iscrizioni al Giir di Mont
Il 1 aprile aprono le iscrizioni per la ventisettesima edizione del Giir di Mont, un’edizione che porterà alcune novità, prima fra tutte il già anticipato ritorno del Giir come prova del circuito La Sportiva Mountain Running Cup. L’apertura delle iscrizioni sarà, per chi ha già pianificato il calendario stagionale fino ad estate inoltrata, un modo per poter accedere alla quota agevolata: 30 euro fino al 31 maggio.
Stesso discorso per la sorella minore, il Mini Giir di Mont di 18 km: 25 euro fino a fine maggio.
Fra le gare del circuito La Sportiva, il Giir di Mont è senza dubbio classificabile fra le più toste, ragione per cui, ed ecco la prima importante novità, si è scelto di allargare ulteriormente i cancelli orari: 2h15 all’Alpe Vegessa, dopo 9 km, e 5h15 ai 23km dell’Alpe Premaniga.
Un altro cambiamento, all’apparenza insignificante ma di fondamentale importanza per garantire l’arrivo degli ultimi in orario di sicurezza nonostante l’allargamento dei cancelli, riguarda gli orari di partenza. Inversione di tendenza: il via delle 7.45 per il Giir di Mont 32 km agevolerà gli atleti evitando la calura delle ore centrali della giornata; a seguire, ore 7.50 la partenza della Mini. Per quanto riguarda quest’ultima, verrà inoltre eliminata dal percorso la discesa all’Alpe Piancalada (2 km in meno), andando così a ricalcare esattamente l’ultima parte del percorso della 32km.
Per concludere, dopo il successo dello scorso anno del Baby Giir di Mont, ovvero la gara serale dei piccolissimi (che rimane confermato), per il 2019 è previsto anche un Giir di Mont Junior, sempre il sabato, per i ragazzi troppo giovani per partecipare alla gara ufficiale.
Un Giir per tutti che, insieme alla garanzia della tradizionale presenza di parecchi big, al calore di Premana e al ricco montepremi, sarà ancora una volta festa, un fantastico weekend di sport ed emozioni.
Per le iscrizioni, ormai prossime all’apertura, basta andare sul rinnovato sito www.giirdimont.it.
Mario Merelli c’è, siamo alle finali di Coppa Italia
Coppa Italia, siamo alle finali. Nel fine settimana la Mario Merelli c’è decreterà i vincitori del circuito. Tre le prove sulle nevi di Lizzola in Alta Val Seriana: per l’occasione lo staff coordinato da Dino Merelli ha predisposto infatti una tre giorni di vero scialpinismo.
Venerdì sera frontali accese per gli specialisti dell’only up con un vertical che di fatto alzerà il sipario sull’evento. Messa in archivio la prova serale, su farà sul serio con le gare Fisi di Coppa Italia con prova sprint sabato pomeriggio e individual race domenica mattina.
Le competizioni, aperte agli atleti di tutte le categorie, saranno una vera e propria festa di fine stagione con premiazioni fissate per il primo pomeriggio di domenica presso il Palazzetto dello Sport di Valbondione che, per l’occasione, verrà intitolato a Mario Merelli. Un bel gesto per ricordare un grande alpinista e un grande uomo che, pur subendo il fascino delle alte quote, è sempre stato legato alle sue Orobie.












