Anche la Cina alle finali di Coppa del Mondo a Campiglio. Ma qual è la situazione dello ski-alp in Cina?

Alle finali di Coppa del Mondo di Madonna di Campiglio ci sarà anche la Cina. A guidare la squadra giovanile Andrea Gianni: bresciano, ormai parla mandarino visto che vive in Cina dal 2009. Lavora per un’azienda Italiana nel settore ferroviario e nel tempo libero si dedica allo sviluppo dello scialpinismo in Cina, visto il suo passato agonistico a livello giovanile. Con il supporto della China Mountaineering Association. Al Tour du Rutor lo abbiamo visto e incontrato in gara con Jin Yu Bo.

La Cina, sembra quasi una parola magica in questo periodo nello ski-alp: Giochi Olimpici di Pechino, la Coppa del Mondo ISMF, la prova La Grande Course sui monti Altaj. Ma com’è la situazione della ski-alp?
«Molto dispersiva. Nonostante sia un Paese con una vastissima estensione montuosa, e patria di molte vette tra i sei o gli otto mila metri (il versante settentrionale Himalayano, della catena del Pamir e del Kunlun shan), la Cina è ancora molto giovane per quanto concerne sci (se pensate che a Pyeongchang nello sci alpino si sono qualificati solo due atleti ad appena quattro anni dai Giochi in casa, ndr) e un po’ tutti gli sport invernali… E lo ski-alp resta una nicchia della nicchia. I numeri potrebbero essere importanti vista il numero di abitanti, ma è difficile ‘unire’ le tante realtà che ci sono proprio per le distanze».

Però qualcosa si muove.
«Solo nel 2008 la China Mountaineering Association ha deciso di seguire attentamente lo ski-alp: sono iniziati i primi contatti con l’ISMF. A gennaio 2009 è stato organizzato il primo corso tenuto da Adriano Greco a Beidahu, una località sciistica situata nel Nord Est del paese. Con il passare degli anni, il numero di praticanti è aumentato, anche se prevalentemente in pista. Anche le gare sono quasi sempre su piste battute».

Come sei entrato in questo mondo?
«Nel 2013 ho deciso di ricominciare ad allenarmi per partecipare a qualche gara di sci d’alpinismo in Italia e per correre con gli sci di fondo la China Vasaloppet, una 50 km che si disputa ogni anno a Changchun. Mi allenavo con le pelli proprio a Beidahu, nella regione di Changchun vicino a dove abito. Un giorno ho visto un ragazzo cinese anche lui con sci e pelli, proprio Jin Yu Bo. La comunicazione all’inizio era difficile in quanto al tempo il mio livello di cinese era limitato, comunque capimmo di avere entrambi la passione per questo sport, e da allora ci trovammo poi per altri allenamenti. Mi ha fatto conoscere altri amici cinesi ‘simpatizzanti’ dello ski alp e poi i dirigenti della China Mountaineering Association. Nel 2015 mi hanno invitato a partecipare con loro al campionato asiatico di sci alpinismo in Corea vicino a Seoul, e sempre nella stessa stagione organizzammo alcuni allenamenti in Cina dove gli diedi una mano con qualche consiglio. Nel 2017 con Jin Yu Bo, abbiamo fatto squadra insieme all’Adamello Ski Raid: è stato primo cinese a completare una gara della LGC. E adesso abbiamo concluso anche il Tour du Rutor».

Andrea ci racconta di quando è stato notato nei suoi allenamenti nella zona dove vive ai confini con Russia e Corea del Nord, da alcuni ufficiali dell’Esercito e invitato in caserma a spiegare lo ski-alp ai militari, visto che pensavamo che si muovesse con sci da fondo. L’Esercito cinese ha allora ordinato una cinquantina di sci da ski-alp. Ma i numeri in generale sono bassi: se pensate che ogni azienda di sci vende un centinaio di paio per lo ski-alp l’anno su una popolazione di oltre un miliardo di persone…

Cosa manca allora?
«I luoghi adatti ci sono, resta la distanza delle montagne dalle grandi aree urbane, poi la presenza di divieti o la necessità di permessi speciali per la risalita per alcune montagne, e non per ultimo la mancanza di assistenza locale in termini di soccorsi in assenza di stazioni sciistiche. Il clima inoltre in inverno è più rigido che sulle Alpi, con temperature a volte vicine ai -30°C e forti venti anche a bassa quota».

Dove si fa ski-alp in Cina?
«Alcune tra le principali stazioni sciistiche nel paese consentono la risalita delle piste o a bordo pista con sci e pelli. Tra queste, Wanlong, 250 km a Nord Ovest di Pechino, che sarà una delle sedi dei prossimi Giochi Olimpici 2022 e dove c’è stata la Coppa del Mondo ISMF. Poi la già citata Beidahu, Yabuli, nello Heilongjiang, vicino alla Russia orientale, Silk Road, nello Xinjiang, nella parte più occidentale della Cina.
I Monti Altay sono situati al punto di confine tra quattro nazioni (Cina, Kazakistan, Russia, Mongolia) e sono caratterizzati da immense foreste e da vette prevalentemente tra i 2 e 3000 metri. Il paesaggio è in stile alpino, ma certamente si distingue per l’aspetto più selvaggio: pochissimi abitanti in pochi villaggi, temperature medie molto rigide in inverno, e quasi totale assenza di attività umane. Hemu, il luogo scelto da La Grande Course per disputare la tappa cinese a partire dal 2019 è proprio nel cuore del Monti Altay. Segnalo poi il Monte Muztagata che tocca quota 7.509 metri e che può essere considerata la montagna più alta al mondo risalibile con sci d’alpinismo ai piedi grazie al suo versante ovest con poca pendenza, nella regione occidentale dello Xinjiang, ai confini con il Tajikistan, alla giunzione tra le catene montuose del Pamir e del Kunlun. Già da molti anni è una meta per sci alpinisti da tutto il mondo, e negli ultimi tempi anche alcuni cinesi si sono cimentati nelle sua risalita con sci e pelli. Il periodo consigliato è generalmente estivo, tra giugno e luglio.
E ancora il ghiacciaio del Gangshikam nella parte più orientale della catena montuosa del Kunlun, dove la CMA, organizza ogni anno a maggio un raduno di circa una settimana che nel 2007 ha visto la presenze di Iwan Arnold, Marti Werner, Bianca Balzarini e Daniele Cappelletti. Infine il Monte Changbaishan, sulla linea di confine con la Nord Corea, un vulcano al cui centro sorge un lago, circondato da picchi di quota media sui 2.700 metri. Grazie alla sua posizione geografica non distante da Pechino e dalle grandi città del Nord Est cinese, come Shenyang e Changchun, la montagna è meta frequente di risalite invernali fino a tarda primavera con sci e pelli, e in versione trekking nella stagione estiva».

A livello giovanile?
«In vista delle Olimpiadi Giovanili Invernali di Losanna 2020, la CMA ha creato dalla stagione 2017-18 una vera e propria squadra nazionale di sci alpinismo. I giovani sono in totale 25 tra ragazzi e ragazze, tra i 14 e 16 anni, selezionati tra praticanti di atletica leggera e corsa in montagna da due regioni della Cina, e hanno iniziato da zero l’apprendimento dello sci alpinismo a novembre nella stazione sciistica di Wanlong, con il supporto di maestri di sci da discesa. Mi sono occupato della parte tecnica dello ski alp, insegnando la progressione in salita sia su pista che fuori, e la discesa fuori pista. La rapidità di apprendimento di questi ragazzi è stata incredibile: molti di questi ragazzi non avevano mai messo gli sci in vita loro, e nel giro di tre settimane scendevano già dalle piste nere battute senza problemi. Dopo due mesi hanno iniziato anche a scendere in neve fresca. Sicuramente sono avvantaggiati per quanto riguarda la risalita, grazie alla preparazione atletica di base».


Lo ski-alp trova casa su Eurosport

Eurosport crede nello ski-alp. Per ora nello ski-alp ‘griffato’ LGC: le clip della Pierra Menta e del Tour du Rutor sono già state inserite sui canali social di Eurosport Italia, ad inizio della prossima stagione saranno una sorta di lancio per le gare in diretta, soprattutto quelle del fondo. «Confermo - ci ha raccontato ad Arvier, Luigi Filippo Ecuba direttore di Eurosport Italia - lo ski-alp andrà in programmazione con attenzione nel palinsesto della prossima stagione. Partiamo con le prove LGC per la loro spettacolarità e perché non abbiamo i vincoli della Coppa del Mondo che è legata ad Infront. Sarà sicuramente una bella vetrina, ma intendiamoci: adesso si guarda alla televisione con i canali ‘tradizionali’, ma tra pochi anni tutto sarà diverso. E in parte lo è già: lo abbiamo dimostrato proprio noi di Eurosport con i Giochi di Pyeongchang». Ma si potrà arrivare presto alla diretta? «Difficile sì, impossibile no. Ci sono ovviamente da considerare i costi di produzione». Che sarebbero al momento a carico degli organizzatori: una sorta di investimento, potremmo chiamarlo. Paghi all’inizio per avere la gara in diretta, la gara in diretta ti potrebbe portare nuovi sponsor e con nuove risorse ti puoi pagare la produzione della diretta… Di quanto si parla? 60, 70.000 euro.


Chi sono i candidati alla presidenza FISI?

Si sono chiuse il 3 aprile le candidature alla presidenza della FISI e al Consiglio federale. Elezioni che si svolgeranno il 22 aprile a Milano (l'assemblea elettiva è fissata per le ore 9.30 in prima convocazione in via Feltre 17). In lizza l'attuale presidente FISI Flavio Roda che punta al terzo mandato da presidente e da regolamento, per vincere al terzo mandato è necessario ottenere il 55% dei consensi al primo turno. Per andare al ballottaggio (in caso di più di due candidati) non basta la maggioranza relativa, ma quella assoluta del 50% + 1 dei voti. A sfidare Roda, l'ex direttore tecnico dello sci alpino Claudio Ravetto, quindi l’impiantista di Chiesa Valmalenco Franco Vismara e l’ex parlamentare di centrodestra Maurizio Paniz.


Coppa del Mondo, gli azzurri per le finali di Madonna di Campiglio

Tempo di finali di Coppa del Mondo a Madonna di Campiglio: venerdì la sprint nel Canalone Miramonti, domenica l’individual sul percorso della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta. Poche le novità nelle convocazioni azzurre. «Purtroppo non ci sarà Andrea Prandi - spiega il dt Stefano Bendetti - che si è infortunato alla Rosa Ski Raid dopo una brutta caduta in discesa: non potrà difendere la sua leadership nella overall juniores». A livello assoluto ci saranno ovviamente i due azzurri che si giocano la Coppa del Mondo: Michele Boscacci primo con 435 punti, Robert Antonioli secondo a quota 418. Con loro Filippo Barazzuol, William Boffelli, Matteo Eydallin, Damiano Lenzi, Maguet Nadir, Federico Nicolini. Nel team rosa Katia Tomatis e Bianca Balzarini.
A livello Espoir Coppa del Mondo già in bacheca per Davide Magnini e Alba De Silvestro. Al via anche Nicolò Canclini (leader nella classifica di specialità della sprint anche a livello assoluto), Valentino Bacca, Mara Martini, Ilaria Veronese e si rivede anche Giulia Compagnoni. A livello junior, detto dell’assenza di Prandi, debutta Giovanni Rossi che ha fatto bene nelle ultime gare di Coppa Italia, oltre a Stefano Confortola, Fabien e Sébastien Guichardaz, Giorgia Felicetti e Giulia Murada.


Lo ski-alp guarda già ai Giochi del 2026? Pechino 2022 per ora dice no

Se 'salta' Pechino 2022 per lo ski-alp (al momento il comitato organizzatore cinese ha detto che non ci saranno nuove discipline, forse potrebbe esserci una gara dimostrativa…) allora è meglio guardare al 2026, sempre considerando, però, che nel 2020 la presenza è assicurata ai Giochi giovanili di Losanna. Per le Olimpiadi del 2026, il 31 marzo scadeva la richiesta e il CIO che ha annunciato che sono sette i comitati olimpici nazionali che hanno ufficializzato il loro interesse per ospitare i Giochi: oltre al Coni (che con Milano e Torino, inserisce anche Cortina d’Ampezzo) ci saranno Austria (Graz), Canada (Calgary), Giappone (Sapporo), Svezia (Stoccolma), Svizzera (Sion) e Turchia (Erzurum). Questo non vuol dire che saranno tutte candidate (l’Italia, per esempio, deve ancora capire le decisioni del nuovo governo, in Svizzera a giugno ci sarà un referendum): ma è un primo passo. Adesso si apre, quello che si chiama Dialogue Stage, dove ci sarà una prima scrematura nel confronto tra CIO e città possibili candidate. C’è tempo, comunque: la decisione sarà a settembre 2019.


Aperte le iscrizioni al Tour du Grand Paradis

Aperte le iscrizioni al Tour du Grand Paradis, Trofeo Renato Chabod: gara a coppie (solo 150) in programma il 29 aprile, gara che si presenta con cadenza biennale, offrendo agli ski-alper la possibilità gareggiare sulle pendici dell’unico ‘4000’ interamente italiano, nello scenario del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Due salite, altrettante discese con un dislivello positivo di circa 2460 metri e uno negativo di 2330 metri, con partenza in località Pravieux-Pessey e arrivo in località Pont. La quota di iscrizione alla sola gara è di 90 euro fino al 15 aprile, che diventeranno 100 euro dopo tale data, mentre la quota di iscrizione con mezza pensione fino al 15 aprile è di 180 euro, che diventeranno 200 euro dopo tale data. Il premio di partecipazione consistente nello zaino Venturi by Frendo non ancora in commercio e nel pranzo della domenica. Informazioni: www.tourdugrandparadis.it


Tutto pronto per la Pizolada delle Dolomiti di domenica

Tanta neve per l’edizione 2018 della Pizolada delle Dolomiti, la numero 42, in programma domenica 8 aprile. Tracciato originale dunque confermato, con cinque salite, compreso il lungo canalone nord della Forcella Vallazza e il Canalino Holzer, ripido tratto alpinistico da superare con gli sci in spalla fino alla cima del Col Margherita (2514 metri), e cinque discese. Partenza dalla stazione a valle della funivia Col Margherita.
Accanto alla gara sarà poi organizzata un'escursione guidata con le Guide Alpine su percorso assistito per coloro che desiderano provare l’emozione di raggiungere la mitica Cima Bocche attraverso la ripida cresta sud-ovest (2745 m) in sicurezza. Le iscrizioni sono già aperte fino a venerdì 6 aprile; info su www.lapizolada.com


Domenica la prima edizione della Prima Linea

Dopo attente verifiche e ricevuto il via libera da parte della FISI, il comitato organizzatore della Prima Linea, coordinato da Davide Geronazzo, ha confermato che la partenza della prima edizione sarà data alle ore 8,30 di domenica 8 aprile. Il quartier generale sarà il Rifugio Bocchette, con l'accesso da Caupo oppure da Romano d'Ezzelino. Le condizioni del manto nevoso sono migliorate, il dislivello totale di sola salita sarà di 1700 metri diluiti in cinque salite, con due tratti da affrontare a piedi, uno dei quali sarà il passaggio sul sacrario del Monte Grappa, che sarà scortato dagli alpini dell'A.N.A. e dalla 22ª Compagnia Skiatori. Le iscrizioni sono da riconfermare nel portale FISI, anche per chi era già precedentemente iscritto. Se qualche atleta non ha trovato ancora un compagno di squadra, potrà comunicarlo alla segreteria operativa della manifestazione che cercherà possibili abbinamenti tra le notifiche ricevute. La quota di iscrizione è di 70 euro a coppia e comprende, oltre al pettorale, il buono pasto presso il Rifugio Bassano in Cima Grappa e il pacco gara (un paio di guanti tecnici CAMP); il pagamento potrà essere effettuato direttamente al momento del ritiro pettorali presso il Rifugio Forcelletto, dalle ore 6,30 di domenica 8 aprile, oppure durante il briefing del sabato pomeriggio.


Rosa Ski Raid a Robert Antonioli e Corinna Ghirardi

Ancora Robert Antonioli alla Rosa Ski Raid: a segno anche nella prova individuale, ultima prova di Coppa Italia. All’attacco sin dall’inizio, ha tagliato il traguardo in solitaria, dopo 16 km e 1680 metri di dislivello, sul nuovo tracciato disegnato dal comitato organizzatore per questioni di sicurezza dopo le ultime nevicate. Alle sue spalle il local Damiano Lenzi, con William Boffelli a completare il podio; ai piedi del podio Jakob Herrmann, che dopo aver tenuto testa ad Antonioli, è rimasto attardato da una rottura dopo una caduta in discesa. Al femminile successo di Corinna Ghirardi davanti a Bianca Balzarini che festeggia comunque la Coppa Italia rosa (al maschile successo già assegnato prima del via con la leadership di Manfred Reichegger). Al terzo posto Ilaria Veronese, davanti alla svizzera Deborah Chiarello e a Giulia Compagnoni. A livello junior affermazioni di Giuiia Murada e Giovanni Rossi; tra i Cadetti a segno Samantha Bertolina e Alessandro Rossi.


Mondolè Ski Marathon a Nicola Cavallo e Marco Testino

Sabato sera a Prato Nevoso appuntamento con la Mondolè Ski Marathon: 21 km a coppie, non solo sulle piste del comprensorio monregalese, ma con passaggi in cresta, sci nello zaino. Vittoria di Nicola Cavallo e Marco Testino, al traguardo in 2h16'18”, davanti a Maurizio Basso e Stefano Camaglio (2h17'17”), con terzi Erwin Deini e Dario Dealberto (2h21'38”), quarti Diego Mamino e Maurizio Enrici, quinti Giorgio Villosio e Gabriele Vergano. Al femminile successo di Chiara Musso e Chiara Giovando.


Dolomiti Beer Trail a Stefano Fantuz e Moira Guerini

Il comitato organizzatore lo aveva annunciato alla vigilia del via di questa seconda edizione: «Non sarà una giornata semplice, ma siamo preparati a ogni evenienza!» Dietro il successo di Stefano Fantuz e di Moira Guerini c’è un comitato organizzatore che ha combattuto contro gli eventi atmosferici. Sabato mattina all’alba, l’intero popolo dei runner è stato svegliato dai tuoni e dai lampi di un imponente temporale, con grandine e neve fresca sopra i 1000 metri di quota. Un’ora prima della partenza le premesse lasciavano presagire un’ulteriore modifica del percorso, ma l’organizzazione, dopo aver sentito i pareri di tutte le persone già dislocate lungo il tracciato, ha preso la decisione di far disputare la gara lungo il percorso già segnalato. Decisione che si è dimostrata vincente.
Dalla Birreria Pedavena a qualche chilometro da Feltre alle ore 8.30, 600 trailer hanno affrontato le due gare sulle distanze di 45 e 24 chilometri lungo il territorio pedemontano del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi toccando i sentieri di Pedavena, Fonzaso, Croce d’Aune, e Sovramonte.
Il dislivello positivo sul tracciato di 45 chilometri era di 2400 metri mentre il percorso più breve, 24 chilometri aveva un dislivello positivo di 1400 metri.
Nella gara più lunga è stato Stefano Fantuz a dominare davanti a Luca Carrara e a Italo Cassol. Fantuz, dopo un avvio corso spalla a spalla con Luca Carrara all’inseguimento di Italo Cassol, negli ultimi chilometri ha deciso di aumentare il ritmo e di andare a prendersi la vittor ia di questa seconda edizione. Fantuz, taglia il traguardo posto nel parco della Birreria Pedavena con il tempo di 3h43’08’’, Luca Carrara è secondo con il tempo di 3h43’35’, il podio è completato da Italo Cassol con 3h49’12’’.In campo femminile Moira Guerini, dopo aver corso una gara in rimonta, si impone con il tempo di 4h54’05’’, è la bellunese Angela De Poi a conquistare la seconda posizione con 2’49” di ritardo, mentre in terza posizione si classifica Elisabetta Lucchese con il tempo di 5h09’22’’.
Nella gara più breve, quella di 24 chilometri affermazione di Nicola Spada davanti a Luca Cagnati e Lorenzo Cagnati, mentre nella gara rosa Stefania Zanon taglia il traguardo in prima posizione davanti a Nicoletta Dal Pont e a Mariangela Boschetto.

©Ufficio stampa Dolomiti Beer Trail

Madonna di Campiglio pronta a ospitare le finali di Coppa del Mondo

Madonna di Campiglio torna ad organizzare la Coppa del Mondo dopo dieci anni di assenza nel calendario ISMF e, nel fine settimana dal 6 all’8 aprile, sarà finale di stagione. C’è dunque grande attesa per il ritorno sulle piste della Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta: si parte venerdì 6 aprile in versione serale con la sprint sul Canalone Miramonti, quindi domenica 8 aprile spazio all’individuale sul tradizionale percorso della celebre Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, che taglia il traguardo delle 44 edizioni.
Sicuramente anche quest’anno il vincitre sarà un italiano, visto che in lizza per il successo finale ci sono i due valtellinesi Michele Boscacci con 435 punti e Robert Antonioli con 418 punti. Al femminile invece la francese Axelle Mollaret ha la vittoria già in tasca, visto l’importante vantaggio sulla spagnola Claudia Galicia Cotrina. E per i colori azzurri Davide Magnini e la veneta Alba De Silvestro si presentano da leader nella classifica Espoir, così come il valtellinese Andrea Prandi fra gli junior.
Il team Italia che parteciperà alle finali di Coppa del Mondo verrà ufficializzato dal direttore tecnico Stefano Bendetti nei prossimi giorni, dopo l'ultima tappa di Coppa Italia.

PROGRAMMA PER I TIFOSI - Tanti dunque i motivi di interesse per le finali di Coppa del Mondo di Madonna di Campiglio, che vedono in cabina di regia il Comitato 3Tre e l'ApT di Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, che per l’occasione hanno confezionato un interessante pacchetto turistico rivolto ai tanti appassionati, che potranno vivere la due giorni internazionale da protagonisti. Il programma di "Firn, prima... vera neve", questa la denominazione dell’offerta, prevede la risalita al Grosté venerdì 6 aprile entro le 16,30, con cena e pernottamento in quota al Rifugio Graffer. Sabato 7 aprile, quindi, gli iscritti compiranno un'escursione con sci e pelli di foca accompagnati dalle Guide Alpine di Madonna di Campiglio, con successivo rientro in rifugio, cena e un momento didattico riservato alle nozioni di autosoccorso in valga con prova pratica sul campo. Domenica 8 aprile, sempre con l’accompagnamento delle Guide Alpine, i partecipanti seguiranno la Ski Alp Race Dolomiti di Brenta direttamente sul tracciato di gara, con pranzo in rifugio, premiazioni e rientro con gli sci. Il costo è di 265 euro e comprende due pensioni complete in rifugio, la risalita al Grosté con telecabina, una giornata e mezza di sci alpinismo con le Guide Alpine e il gadget dello sci alpinista. È stata anche prevista la possibilità di scegliere la formula senza vitto e alloggio alla quota ridotta di 135 euro.


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