LIVE - Tempesta sull'Etna, rinviato anche il vertical degli Europei

Dopo mesi di siccità, sull’Etna è inverno! Le previsioni meteo annunciavano maltempo e così è stato. E sul vulcano quando la perturbazione arriva, arriva per davvero. Pioggia, neve ghiacciata, raffiche di vento in partenza, condizioni al limite ancora di più in quota. Così nulla da fare per il vertical dei campionati europei, con gli organizzatori che sono stati costretti a rinviare la gara. Cosa succede adesso? Sabato è confermata l’indvidual (anche perché dovrebbe tornare il sole), mentre domenica sarà recuperato il vertical (visto che serve per definire il contingente dei giochi olimpici giovanili invernali del 2020) oppure la sprint assoluta?


LIVE - Arriva il vento sull'Etna e la sprint degli Europei è rinviata. Oro per Samantha Bertolina nelle Cadette

Partiamo dalla fine. Concluse le qualifiche maschili della sprint dei campionati europei, sull’Etna arriva il vento. Folate fortissime, tanto che nella parte alta del tracciato bisogna mettere un pezzo di lava sopra gli sci perché non volino via. I gonfiabili di partenza e arrivo vengono subito tolti. Si resta un po’ di attesa, con gli atleti che vanno su e giù per cercare di scaldarsi. Poi arriva la decisione di far partire il primo quarto di finale: lo vince Boscacci, ma è il primo ad andare a dire che così non si può gareggiare. Vento e non solo. Inizia a nevicare, ti arrivano sulla faccia anche i granelli di lava. Così stop alle gare: la decisione ufficiale è quella che è rinviata. Nel briefing del pomeriggio si capirà come e quando recuperarla. Da programma venerdì c’è il vertical (e le previsioni meteo dicono altra neve in arrivo), sabato l’individual (e dovrebbe esserci il sole), mentre domenica è il giorno dell’eventuale recupero. Vedremo.

GIOVANILI - Alle 9 i giovani erano già a fare ricognizione, dopo il trasferimento da Nicolosi a Piano Provenzana. Un bel tracciato, nonostante la neve non sia tantissima anche sul versante Nord. Fa anche caldo con il sole che picchia e la neve che si trasforma rapidamente da bella compatta a primaverile. L’Italia festeggia l’oro con Samantha Bertolina tra le Cadette: era tra le favorite e non tradito le attese con una finale ‘giocata’ con grande personalità. Con lei sul podio la svizzera Caroline Ulrich e la francese Madeleine Paillard, con quarta Anna Folini. L’altra medaglia arriva dagli Junior. Una finale testa a testa per il terzo posto tra Fabien Guichardaz e lo svizzero Julien Ançay: al termine è bronzo per entrambi. Dettano legge gli svizzeri con Arno Lietha primo e Patrick Perreten secondo. Stefano Confortola è in finale, quinto. Penalizzato Andrea Prandi per uno sci fuori dalla piazzola di cambio, per una decina di centimetri.
‘Solo legno’ in casa Italia nelle altre categorie: nelle junior quarta Giulia Murada e quinta Giorgia Felicetti nella vinta dalla francese Justine Tonso, nei Cadetti, ai piedi del podio Alessandro Rossi e Rocco Baldini con oro per lo svizzero Léo Besson.

L'arrivo di Fabien Guichardaz e lo svizzero Julien Ançay

La classifica della sprint giovani


Domenica la ValcanUp!

Domenica 25 febbraio sulle nevi di Valcanale, in provincia di Bergamo, appuntamento con la terza edizione della ValcanUp!. Il comitato è già al lavoro da tempo per l'organizzazione della manifestazione e in funzione delle previsioni meteo, si definirà nel dettaglio un percorso comunque già disegnato di circa 1.850 metri di dislivello positivo e 18 km di sviluppo, ad oggi ben innevato ed in ottime condizioni. In caso di brutto tempo, il comitato si riserva la decisione di predisporre un cancello orario (2h15m) al passaggio intermedio della Croce Rinaldo Maffeis.
Il ritiro pettorali sarà possibile a partire dalle ore 6.30 presso il bar Astoria a Valcanale di Ardesio e la partenza è prevista alle ore 8.30 dalla ‘Diga’ sopra il laghetto. L'arrivo dei primi atleti è previsto per le ore 10.45 al Rifugio Alpe Corte. Le iscrizioni si possono effettuare sul portale FISI entro sabato alle ore 14, pacco gara garantito ai primi 100 iscritti, numero massimo di partecipanti fissato in 150.
Info su www.valcanup.com


Sabato la venticinquesima edizione del Lunarally

Sabato 24 febbraio appuntamento con la venticinquesima edizione del Lunarally, raduno in notturna organizzato dal Cai Pezzo-Pontedilegno che per la prima volta non prevede l’utilizzo del cronometro. Il via alle ore 19 nei pressi del Sacrario Militare al Passo del Tonale, riproponendo il tracciato originario che condurrà i partecipanti alla Cima Tonale Occidentale: un percorso di 9,5 km con un dislivello positivo di 800 metri. Anche quest’anno il Lunarally fa parte dei Raduni delle Valli del Noce che riuniscono alcune prove della Val di Sole, della Val di Non e dell’Alta Valle Camonica, con l’obiettivo di promuovere lo ski-alp, sostenendo, con parte del ricavato, alcuni progetti di solidarietà.


Spettacolo Millet Tour du Rutor Extrême

«Ore 7, martedì 23 gennaio, Bonne, frazione di Valgrisenche. Marco Camandona prepara l’attrezzatura prima di partire per un allenamento sui pascoli che sovrastano la frazione di Arp Vieille. Con lui tre giovani saette dello sci club Corrado Gex. Ogni scusa è buona per unire i suoi due hobby, quello di responsabile tecnico dello sci club valdostano, tra i più forti nello skialp. E quello di responsabile tecnico del Millet Tour du Rutor Extrême, probabilmente una delle gare più impegnative in assoluto a livello organizzativo». Inizia così l’articolo sul numero 116 di Skialper di febbraio-marzo sul Millet Tour du Rutor Extrême, in programma il 23, 24 e 25 marzo prossimi. Il fotografo Stefano Jeantet è stata sui percorsi della mitica gara valdostana in compagnia del patron della gara, Marco Camandona.

©Stefano Jeantet

VERSO ARP VIEILLE - Il percorso nel bosco rado di larici che abbiamo seguito passa dalle poche case di Arp Vieille. Siamo in una conca molto ampia, circondati da una corona di montagne ma con panorami molto aperti, quasi canadesi. La scelta di passare di qui non è casuale, perché ci sarà uno dei posti tappa previsti per i tifosi che saliranno lungo il percorso a seguire gli atleti. È un’iniziativa già sperimentata nelle scorse edizioni con successo: a ogni tappa c’è un simpatico gadget di uno sponsor. La salita si fa più ripida. Marco e i ragazzi scappano via veloci. La montagna si apre, il bosco finisce e inizia l’incanto dei grandi spazi, dei dolci pendii bianchi e delle ripide rampe. Il cielo è blu intenso. «A oggi le condizioni sono molto buone, dopo anni avari di neve, quest’anno la materia prima non manca, però è anche una stagione particolare, con sbalzi di temperatura e vento forte, è impossibile sbilanciarsi su come sarà e soprattutto dove passerà la gara». Il Millet Tour du Rutor ha fatto della capacità di cambiare i percorsi anche all’ultimo minuto la sua arma e anche quest’anno non ha senso, a poco più di un mese dalla gara, abbozzare cartine o tracce. Si passerà dove si potrà, cercando di stare più vicini possibili ai percorsi tipo, di fare lo stesso dislivello e sviluppi simili in lunghezza. In fondo che cosa importa quando sei in uno degli angoli di wilderness più belli delle Alpi, lontano da tutto e da tutti e circondato da metri di neve? Basta guardare queste foto per rendersene conto.

@Stefano Jeantet
©Stefano Jeantet

Vaude Trail Spacer 8, arriva lo zaino con struttura a maglia

Vaude ha recentemente presentato lo zaino Trail Spacer, con una capacità di 8 litri e un peso di 475 grammi. Un modello che ha una particolarità: una struttura a maglia 3D. Una lavorazione sempre più utilizzata ultimamente, dalle scarpe all’abbigliamento, e con notevoli vantaggi.

LO SCHIENALE LAVORATO A MAGLIA - La Divisione Ricerca di Vaude a Tettnang ha sviluppato e concretizzato l’idea di un sistema dorsale a maglia tridimensionale per gli zaini. Il Product Manager Florian Schmid spiega: «La struttura a maglia 3D è un’assoluta novità a livello mondiale e ci consente di realizzare design completamente nuovi per il pannello dorsale. Con la maglia 3D possiamo tenere conto di diverse zone di pressione nella regione dorsale per ottimizzare la distribuzione del peso». Il nuovo sistema dorsale denominato Vent-Tex Spacerknit viene lavorato a maglia con tre fili, senza cuciture, e con zone di rigidezza diverse. La struttura 3D si estende senza interruzione alla zona delle spalle e agli spallacci, avvolgendo lo sportivo come un giubbotto.

Vaude Trail Spacer 8

METODO GREEN - Il metodo di fabbricazione consente di risparmiare in larga misura le risorse naturali, poiché lo schienale viene realizzato in Germania senza materiale in schiuma. L’elastica struttura a maglia 3D consente il passaggio costante d’aria con una migliore areazione rispetto a ogni altro pannello dorsale a contatto con il corpo. Il sistema dorsale, simile a un giubbotto, assicura un’aderenza perfetta, comfort e areazione durante attività sportive con un alto livello di movimento come trail running, sci di fondo, mountain bike, escursioni a piedi o sugli sci.

MENO PESO SULLE SPALLE - Un istituto svizzero ha testato nel corso di uno studio la distribuzione della pressione degli spallacci nella zona delle spalle. Il risultato: con il Ventex Spacerknit la pressione media sulle spalle è risultata inferiore rispetto alla media (-57%) e i picchi di pressione vengono ammortizzati persino dell’82%. I partecipanti al test hanno giudicato nettamente migliore anche il comfort soggettivo in tutti i punti d’appoggio sul dorso rispetto ai modelli a confronto.

Vaude Trail Spacer 8

Presentata la Pitturina Ski Race 2018

Tempo di presentazione della Pitturina Ski Race. Appuntamento a Villorba, in provincia di Treviso, nella sede di Dba Group, società di consulenza tecnologica, main sponsor fin dalle origini della gara, organizzata da Spiquy Team. «La Pitturina non è solo sport, - ha detto Nicola Zambelli Spezier presidente del comitato organizzatore, - ma è un viaggio all’interno del territorio, con musiche, percorsi enogastronomici tipici, feste e con l’impiego di 150 volontari. Ma è anche un’occasione di fratellanza, è infatti l’unica gara di sci con parte del proprio percorso in Austria, in comune di Kartitsch. Dall’Austria arriveranno anche 20 professionisti del soccorso alpino».

PROGRAMMA - La data della nona edizione è quella del 4 marzo. La neve in Val Comelico c’è e dunque si gareggerà sul percorso originale di 24 chilometri con 2.300 metri di dislivello positivo. Prima della classica a coppie, sabato 3 marzo, c’è la Vertical Ski Race, prova con partenza da Padola e arrivo al rifugio Col d’la Tenda. Confermati gli altri appuntamenti, dal raduno ‘Io c’ero a Km zero’ con musica, pietanze tipiche e gadget speciali pensati per l’occasione, alla Pitturina Winter Lottery, con grandi premi a estrazione in occasione della manifestazione, sino al Winter Comelian Music Tour, un vero e proprio tour dei migliori musicisti del triveneto nei locali della vallata.
Le iscrizioni entro il 28 febbraio, info su www.pitturinaskirace.it


Rise Up With Gloriana, ancora un mese per Chiara Musso per il Millet Tour du Rutor

Mancano 30 giorni al Millet Tour du Rutor: non mi sembra vero, ma tra poco inizierà una avventura tutta nuova per me, sono al settimo cielo per essere stata scelta e quindi aver avuto la possibilità di debuttare ad una gara de La Grande Course con una atleta esperta come Gloriana!
Il mio desiderio è di arrivare pronta e preparata, quindi mi sto impegnando con buoni allenamenti, purtroppo a fine anno ho avuto un problema di salute che mi ha costretta per un mese a fermare la preparazione e ad annullare alcune gare programmate, ma ora sono tornata in forma e soprattutto motivata per dare il meglio di me stessa con l'obiettivo Tour du Rutor!
Nell’ultimo week-end Gloriana ed io avremmo dovuto allenarci insieme partecipando in coppia alla Monterosa Skialp, ma a causa di un impegno lavorativo di Glo abbiamo rinunciato a questo appuntamento; così ho gareggiato al Trofeo Victor De Cessole disputato sulle Alpi Marittime francesi a Casterino, nella valle delle Meraviglie, nel parco Nazionale del Mercantour. Si è trattata di una prova di scialpinismo vero e un po' selvaggio in vero stile francese, con 1850 metri di dislivello caratterizzati da discese tecniche e tratti alpinistici con canale di 50° e passaggi su roccette. Ho chiuso con un soddisfacente quarto posto assoluto e terza nella mia categoria, ma più di tutto è stato un ottimo allenamento per fare un po' di ‘ritmo gara su una lunga distanza in particolare su percorso tecnico in previsione del Tour du Rutor. Nei prossimi giorni si continua la preparazione mettendo in programma una gara a settimana con dislivello intorno ai 2000 metri....e poi si parte per Valgrisenche!


Novità per la seconda edizione del Feuerstein Skiraid

Importanti novità da parte degli organizzatori della seconda edizione del Feuerstein Skiraid in programma domenica 18 marzo. La gara partirà dal centro fondo Erl in Val di Fleres, grazie alla alla tanta neve caduta: i più di 100 atleti al via non partiranno come previsto sulla mappa del percorso originale dalla centrale elettrica Fernerbach, ma dal centro di fondo Erl. «Questa modifica rende il percorso più lungo e, con altri 200 metri di dislivello, ancora più difficile. Le categorie maschili senior e master toccano i 2000 metri - spiega la presidente del comitato organizzatore Stefanie De Simone della sezione skialp del Gossensass -. L’area di partenza e di arrivo nel centro di fondo Erl è enorme e si trova nel mezzo delle bellissime montagne della Val di Fleres. Inoltre è raggiungibile facilmente».
Molto soddisfatti dello spostamento della partenza e del fatto che gli atleti quest’anno saranno impegnati sul tracciato originale anche David Thöni e Dimitra Theocharis, vincitori del primo Feuerstein Skiraid nel 2017. Entrambi hanno confermato la loro presenza per la seconda edizione che oltre ad essere gara FISI, è valida come campionato provinciale Alto Adige e come terza ed ultima tappa del circuito Trofeo Alto Adige. Già isciritti anche Manfred Reichegger e Martin Weisskopf.
Info e isirizioni su www.feuersteinskiraid.com.


Shift, il compromesso storico

È stata una delle anteprime 2019 più chiacchierate. A metà dicembre, con un’inaspettata azione di marketing on-line, Salomon ha calato l’asso, anticipando l’uscita (prevista ufficialmente per settembre 2018) di un nuovo attacco denominato Shift. «Raramente la scimmia ha assalito in modo così violento gli appassionati, perché Shift sembra riassumere in sé le caratteristiche che da tanto tempo stavano cercando - con vari accrocchi - i rider che si collocano a metà tra il freeride fatto con impianti ed elicotteri e gli scialpinisti classici. Quello, insomma, che noi chiamiamo Freetouring, i francesi Freerando, gli americani freeride touring» scrive Davide Marta nell’articolo che pubblichiamo sul numero 116 di febbraio-marzo di Skialper, già disponibile nell’edicola digitale e acquistabile anche nella versione cartacea sul nostro sito. Un primo contatto con Shift, al quale seguirà una prova approfondita…

EVOLUZIONE DEL GUARDIAN O RIVOLUZIONE? - Al momento ne esistono meno di cinquanta esemplari, quasi tutti ancora in fase di prototipo e per la maggior parte in giro per il Nord America, per cui non effettivamente testabili e utilizzabili. Abbiamo dovuto sfruttare un esclusivo evento Salomon a La Plagne a metà gennaio per farci consegnare un paio di Shift montati su un QST 109. Siamo riusciti a smanettarci e a provarlo il tempo per capire il funzionamento e trarre le prime considerazioni. Il progetto ha richiesto notevoli investimenti e una lunga gestazione: i lavori sono iniziati dal 2010 su spinta dei freerider nordamericani di casa Salomon, tra cui Cody Townsend, che cercavano un’evoluzione del Guardian. Il desiderata da cui sono partiti era un attacco con le caratteristiche sciistiche e di sicurezza di STH2 ma con l’agilità di un modello a pin.

Shift con il puntale in versione discesa

ALPINO O A PIN? - La chiave di volta del sistema è la possibilità di trasformare il puntale da pista in un puntale con i pin per la risalita, semplicemente azionando una leva. La talloniera, invece, ricorda quella di un tradizionale Salomon da pista, step-in. «Lo scarpone per lo sci alpino ha delle zone di scivolamento in plastica, mentre quello da scialpinismo ha suole in gomma, quindi con valori di sgancio diversi. Se regoli a DIN 8, lo Shift si sgancerà a DIN 8, sia che tu abbia uno scarpone da pista che da skialp ed è l’unico attacco a farlo». Questo è ciò che ha spiegato in sede di presentazione Benoit Sublet, che si è occupato dello sviluppo. E non è poco.

Shift con leva alzata e pin

SGANCIO - Certificazione TÜV rispetto sia alla norma ISO 13992 (scialpinismo) che 9462 (sci alpino) con un range di sgancio da 6 a 13. Lo sgancio frontale è gestito dalla talloniera (in modalità alpina, con un range elastico di 9 mm prima di rilasciare lo scarpone), quello laterale dal puntale (con un range elastico di 47 mm prima di rilasciare lo scarpone).

REGOLAZIONI - La slitta consente uno spostamento di 30 mm, sono disponibili ski-stopper sulla talloniera in 4 taglie (90, 100, 110 e 120 mm), due coltelli opzionali da 100 e 120 mm e due posizioni di salita (alzatacco) da 2° e 10°. Shift pesa 850 grammi. Insomma decisamente un attacco che sarà interessante andare a mettere alla prova…


Europei: l'individual a Etna Nord. 28 gli azzurri in gara: new entry Bianca Balzarini

Ci siamo, questa è la settimana degli Europei. Si va sull’Etna con sprint giovedì, vertical venerdì e individual sabato. «Siamo pronti, anche facendo i salti mortali - spiega Vasco Agen del comitato organizzatore -. La neve è arrivata, anche se adesso le temperature si sono rialzate. Al momento abbiamo deciso di spostare l’individual (che sarà anche open) sul versante Nord a Piano Provenzana, mentre per sprint e vertical cercheremo di restare nella zona di Nicolosi, anche se, soprattutto per la sprint, siamo pronti al piano B. Organizzeremo un servizio navetta per gli atleti, ci sarà una mezz’ora di viaggio, perché il cuore della manifestazione resta Nicolosi dove mercoledì faremo la cerimonia d’apertura».

AZZURRI IN GARA - Lo staff tecnico azzurro (con Stefano Bendetti, Davide Canclini, Denis Trento e Ivan Murada, oltre alla fisioterapista Lisa Cosi) ha convocato nove senior (Robert Antonioli, William Boffelli, Michele Boscacci, Matteo Eydallin, Damiano Lenzi, Nadir Maguet, Federico Nicolini, Katia Tomatis e la new entry Bianca Balzarini), sette Espoir (Valentino Bacca, Davide Magnini, Nicolò Canclini, Alba De Silvestro, Mara Martini, Ilaria Veronese e la rientrante Giulia Compagnoni), sei Junior (Stefano Confortola, Andrea Prandi, Sébastien e Fabien Guichardaz, Giorgia Felicetti e Giulia Murada). Al via anche i Cadetti, in gare pesanti che contano per il contingente ai Giochi Olimpici invernali giovanili di Losanna 2020: nella pattuglia azzurra Matteo Sostizzo, Alessandro Rossi, Simone Giacomelli, Rocco Baldini, Samantha Bertolina e Anna Folini.


Alla Transcavallo assegnati gli scudetti a squadre

Le previsioni lo avevano annunciato, una perturbazione avrebbe interessato le montagne dell’Alpago, e così è stato. Le 120 squadre iscritte alla terza tappa della Transcavallo, valida anche come campionato italiano a squadre, si sono svegliate sotto a una leggera nevicata. Il comitato organizzatore ha provato a posticipare la partenza di 45 minuti per scongiurare l’abbandono del percorso originale, ma a nulla sono serviti gli sforzi profusi. In quota le condizioni meteo non lasciavano altre possibilità di scelta che ripiegare sul percorso di riserva. Il dislivello complessivo di sola salita, oltre 2000 metri, non è cambiato, ma gli atleti non hanno potuto affrontare la spettacolare cresta che dal Monte Guslon si dirige verso il Castellat, e il canalino delle placche, che era stato affrontato durante la seconda tappa.
Dopo il ritiro, dalla gara a tappe durante il secondo giorno, di Matteo Eydallin e Damiano Lenzi, il Centro Sportivo Esercito, per conquistare il titolo tricolore, ha schierato insieme a Eydallin, Davide Magnini.
Da Col Indes a pochi chilometri da Tambre, le 120 squadre sono partite per affrontare la prima salita di Cima Vacche. In testa si sono messi a dare il ritmo Matteo Eydallin e Davide Magnini, alle loro spalle Manfred Reichegger e William Boffelli, appena dietro la squadra di Viret-Equy. Al cambio pelli è Davide Magnini ad arrivare per primo, ma in una manciata di secondi arrivato tutti gli altri. Nella successiva discesa la situazione non cambia e i battistrada si ripresentano al termine della seconda salita senza grossi stravolgimenti. Nella terza e penultima salita le posizioni iniziano a delinearsi con Eydallin-Magnini che iniziano a prendere il largo. In seconda posizione Reichegger-Boffelli seguiti da Viret-Equy e Oberbacher-Craffonara. Nell’ultima salita che conduce al cambio di assetto di Cima Vacche, Eydallin-Magnini si presentano con poco meno tre minuti di vantaggio sulla squadra Reichegger-Boffelli. La discesa finale è una lunga passerella che porta i due nazionali a tagliare il traguardo con il tempo di 1h55’34’’, la seconda posizione è di Reichegger-Boffelli, mentre il podio di giornata è conquistato da Samuel Equy e Leo Viret.
Per quanto riguarda il Campionato Italiano sul terzo gradino del podio ci salgono Oberbacher-Craffonara.
Mentre la classifica della Transcavallo, quella del tre tappe, vede in prima posizione Reichegger-Boffelli, in seconda Viret-Equy, e in terza Beccari-Skjervheim.
In campo femminile, Martina Valmassoi e Dimitra Theocharis si aggiudicano campionato italiano e Transcavallo. Da segnalare che la terza tappa è stata vinta dalla coppia Cecilia De Filippo-Malene Haukoy, ma per il regolamento federale prevede che lo scudetto venga assegnato a una squadra tutta italiana. In seconda e terza posizione del Campionato Italiano di classificano rispettivamente Elena Nicolini-Margit Zulian e Monica Sartogo-Anna Finizio. La classifica della Transcavallo dietro a Valmassoi-Theocharis si classificano Martina Chialvo-Samantha Odino.
Per quanto riguarda le categorie Master titolo a Martin Esler-Ivan Antiga, mentre al femminile successo della coppia formata da Claudia Pontirolli e da Ilaria Cavallari. Le categorie Master della Transcavallo sono state vinte da Mauro Bettin e Mauro Corazza.