Periplo del Monte Rosso a François Cazzanelli e Tatiana Locatelli

Si è disputato sotto la neve la quarantunesima edizione del Periplo del Monte Rosso. E proprio a causa della scarsa visibilità, l'organizzazione ha ridotto il percorso, escludendo l'ultima salita all'Anticima. Vittoria di François Cazzanelli (1h14'11”), quasi in volta su Filippo Barazzuol (1h14'11”) con Cristian Minoggio (1h15'46”) a completare il podio. .
Sul gradino più alto del podio femminile è salita nuovamente da Tatiana Locatelli (1h27'57”); al secondo posto Chiara Musso (1h42'25”) e al terzo Claudio Titolo (1h45'11”). Tra gli Juniores si aggiudica il trofeo Cesare Pedrazzo Gabriele Gazzetto in 34'16”, seguito da Davide Coslovich (35'06”) e André Baravex (36'35”).

Il podio maschile

Miky Boscacci padrone de La Sportiva Epic Ski Tour

Ultimo atto a Passo Pordoi della seconda edizione de La Sportiva Epic Ski Tour: terza tappa modificata a causa delle condizioni meteo, con neve e nebbia fitta. Michele Boscacci in questa prova ad inseguimento partiva avvantaggiato di 19” su Werner Marti e di oltre un minuto sull’altro elvetico Anthamatten. Già al primo cambio pelli la leadership di Boscacci sembrava vacillare, con Marti sulle code dei suoi sci, poi in discesa il valtellinese ha fatto la differenza e sulla salita finale ha dato il colpo di grazia agli elvetici. Dopo 56’47”, tre su tre per Miky Boscacci, piazza d’onore per Martin Anthamatten, terzo Werner Marti. Al femminile non cambiano le posizioni delle prime due giornate, con Victoria Kreuzer davanti a Jennifer Fiechter e alla bresciana Corinna Ghirardi.


La Sportiva Epic Ski Tour, bis di Miky Boscacci

A Passo San Pellegrino seconda tappa de La Sportiva Epic Ski Tour: tracciato 10 km e 760 metri di dislivello. Non cambiano i protagonisti rispetto al debutto: vittoria di Michele Boscacci («Sono caduto ma sono ripartito più forte di prima») su Werner Marti, mentre in terza posizione si è piazzato Martin Anthamatten. Quarto William Boffelli, quinto Manfred Reichegger, quindi Philip Götsch, Federico Nicolini, Rémi Bonnet, Alexis Sevennec e Alex Oberbacher a completare la top ten
Al femminile invece la storia si ripete in maniera speculare, con Victoria Kreuzer davanti a Jennifer Fiechter e Corinna Ghirardi. Domenica gran finale con partenza ‘gundersen’ a Passo Pordoi, con Boscacci a scattare con soli 19 secondi di vantaggio su Marti ed oltre un minuto su Anthamatten, mentre Victoria Kreuzer, potrà contare su oltre cinque minuti sull’inseguitrice Fiechter e quasi dieci sulla Ghirardi.

Victoria Kreuzer ©Newspower.it

La Sportiva Epic Tour, primo sigillo di Michele Boscacci

Michele Boscacci si aggiudica sull’Alpe Cermis la prima prova della seconda edizione de La Sportiva Epic Tour. «Sapevo già che contro i miei avversari di Coppa del Mondo non c’era da sbagliare nulla - spiega Miky a fine gara - è stata una gara di testa, ho scollinato secondo dietro a Werner Marti, ma arrivare a prendere le discese in pista in prima posizione non è mai facile perché tutti ti puntano. Non conoscevo la discesa ma ho rischiato qualcosina, e il cambio pelli finale mi ha assistito perché non ho commesso nessun errore e sono riuscito a vincere».
Alle spalle di Boscacci appunto Werner Marti con terzo Remi Bonnet, quindi Philip Götsch, Martin Anthamatten. Alexis Sevennec, Martin Stofner, Anton Palzer, Manfred Reichegger e Federico Nicolini a completare la top ten. Al femminile detta legge Victoria Kreuzer su Jennifer Fiechter e Corinna Ghirardi. Sabato la seconda tappa a Passo San Pellegrino con partenza alle ore 9.30.

Il podio femminile ©Newspower.it

Siete pronti per la Jumelle?

Siamo alla ricerca di ‘gare’ un po’ diverse dal solito: sul prossimo numero della rivista vi racconteremo della Big UP&Down di Les Arcs, Skialper è media partner dell’edizione italiana di La Sentinelle, adesso vi raccontiamo della Jumelle. Siamo ad Andorra, per fare la traversata del principato pirenaico, qualcosa come 70 km e circa 7000 metri di dislivello, sette cime in alta montagna tutte oltre i 2900 metri (tanto che è la sorella della ELS 2900, la prova a piedi in programma dal 5 ottobre 2018), senza traccia e balisage in un ambiente selvaggio: bisogna solo seguire la skyline andorrana. Si deve fare in coppia, per l’edizione zero di quest’anno ne accettano solo dieci (da giovedì 8 marzo le preiscrizioni). Già la data: il 7 aprile, partenza da Ordino. 24 ore il tempo massimo. Se ve la sentite di partecipare: www.lajumelle.ski


Alla Rampegada assegnati i titoli regionali individuali del comitato Alpi Centrali

Alla Rampegada assegnati i titoli regionali individuali del comitato Alpi Centrali. Sulle alture di Tavernole sul Mella, nella gara organizzata dallo sci club Pezzoro, vittoria nelle Cadette di Silvia Berra della Polisportiva Albosaggia che si è messa alle spalle Katia Mascherona dell’Alta Valtellina e Camilla Ricetti del Sondalo, mentre tra i Cadetti si impone Alessandro Rossi del Lanzada su Rocco Baldini della Polisportiva Albosaggia e Luca Tomasoni del Presolana. Tra le Junior si è imposta la valtellinese Sara Pedrazzini davanti alle portacolori dello sci club Sondalo Desiree Franzini e Giulia Giudici; in campo maschile prima piazza per Giovanni Rossi dello sci club Lanzada, secondo posto per Alessandro Gadola del Valtartano e terza piazza per Christian Lucchini del Sondalo.
A livello Espoir successo di Giulia Gherardi della Polisportiva Albosaggia e di Nicolo Canclini dell’Alta Valtellina. Alle sue spalle l'abruzzese Carlo Colaianni. Terzo posto, ma medaglia d’argento regionale il bergamasco dello sci club 13 Clusone, Daniele Carobbio. Quarto posto, e bronzo regionale per Francesco Leoni della Polisportiva Albosaggia.

In gara anche le categorie Promozionali. Nella categoria femminile 1 successo per Olga Corti dello sci club Premana, nella femminile 2 prima piazza per Greta Ferrari della Polisportiva Albosaggia. Tra i promozionale 1 maschile si impone Mirko Sangalli dello sci club 13 Clusone. Successo dello stesso sci club anche nella prova maschile promozionale 2 con Gabriele Visioni.
A livello senior affermazioni di Paola Pezzoli e Filippo Barazzuol con piazza d’onore per Cristian Minoggio.


Spettacolare Pitturina. Vittoria di Lanfranchi-Boffelli e De Silvestro-De Filippo

Domenica di sole a Sega Digon in Val Comelico per la nona edizione della Pitturina Ski Race, prova a squadre che prevedeva 2400 metri di dislivello su quattro salite, con uno sviluppo di 20 chilometri. In quota, una temperatura mite, raffreddata da un vento teso, aspettava il passaggio degli oltre 200 atleti. Subito dopo la partenza è stata la coppia Lanfranchi-Boffelli a prendere il comando del lungo serpentone che saliva verso la variante Delo, una cresta aerea da affrontare a piedi con gli sci nello zaino. In questa prima ascesa i due battistrada hanno tenuto un ritmo elevato, volendo guadagnare preziosi minuti sugli inseguitori, vantaggio poi amministrato nelle successive salite. Dietro di loro Philip Götsch e Ivo Zulian, un po’ più staccati Martin Stofner e Roberto De Simone. Nella salita a Forcella Pitturina, prima di scavalcare in Austria la squadra di testa aveva circa sei minuti sulla squadra in seconda posizione. Nella discesa austriaca i bergamaschi scendono accorti senza commentare errori, l’ultima salita a Cima Vallona, interessata da forti raffiche di vento, è una lunga passerella verso la cima Coppi della giornata. Doppiato il GPM Lanfranchi-Boffelli iniziano a scendere verso Sega Digon, tagliando il traguardo con il tempo di 2h43’02’’. In seconda posizione si classificano Martin Stofner e Roberto De Simone, terzi Philip Götsch e Ivo Zulian. Johannes Walder e Marc Hochstaffl sono quarti, mentre Simone Manfroi e Alex Oberbacher (vincitore della vertical race di sabato sera) si classificano in quinta posizione.

Cecilia De Filippo ©Ufficio stampa Pitturina

GARA ROSA - In campo femminile le favorite dei pronostici erano Martina Valmassoi ed Elena Nicolini, ma nella prima salita la coppia di testa è costretta ad alzare bandiera bianca, lasciando via libera a Martina De Silvestro e Cecilia De Filippo. La squadra De Silvestro-De Filippo prosegue senza intoppi andando a tagliare il traguardo con il tempo di 3h34’19’’, alle loro spalle Margit Zulian con Paola Gelpi, mentre sul terzo gradino del podio salgono Josefina Leitner e Birgit Stuffer.

Un passaggio della gara ©Ufficio stampa Pitturina

ORGANIZZATORI SODDISFATTI - «E’ stata un’edizione incredibile - ha detto Nicola Zambelli Spezier, coordinatore del comitato organizzatore - le condizioni meteo ci hanno aiutato moltissimo, solo qualche raffica di vento in quota ha dato qualche problema agli atleti. Ritornare dopo tanti anni sul percorso originale è stata una scelta vincente. I tratti a piedi della Variante Delo, della Forcella Pitturina e di Cima Vallona hanno entusiasmato tutti i concorrenti. Sicuramente non hanno potuto godersi il panorama, ma abbiamo ricevuto molti complimenti per la tecnicità del tracciato. La scelta di investire sulla promozione all’estero ha avuto i suoi frutti perché in gara c’erano squadre provenienti dall’Austria, dalla Germani, dalla Gran Bretagna e dal Belgio. Inoltre abbiamo avuto la conferma che le nostre scelte, il pacco gara a chilometri zero e il raduno di Casera Pianformaggio, sono state apprezzate. Nei prossimi giorni decideremo se riportare La Pitturina con cadenza annuale oppure inserirla nel calendario nel 2020. Infine devo ringraziare tutti i volontari che ancora una volta con il loro lavoro hanno reso indimenticabile la Pitturina».

©Ufficio stampa Pitturina

VERTICAL - Il week end, griffato Spiquy Team, si era aperto sabato nel tardo pomeriggio con una gara di sola salita, 730 metri di dislivello in poco più di 3 chilometri di sviluppo. Alle ore 18 puntuali pronti via, dalle piste di Padola, una lunga salita affrontata senza attimi di pausa ha portato i concorrenti sotto l’arco d’arrivo a pochi metri dalla porta del rifugio Col d’la Tenda. Nell’ultimo ripido muro, forcing di Alex Oberbacher che è andato a tagliare il traguardo con il tempo di 29’12’’ alle sue spalle Michele Da Rin con 29’36’’ mentre il giovane Matteo Sostizzo conquista la terza piazza con il tempo di 29’42’’. In quarta e quinta posizione si classificano rispettivamente Giovanni De Bon e Daniele Bellitto.
In campo femminile è stata Verena Ebner a vincere con il tempo di 35’49’’, in seconda posizione con circa un minuto di ritardo ha tagliato il traguardo Jenn Shelton, sul terzo gradino del podio sale Daniela Tait con 41’16". Martina Da Rin Zanco è quarta mentre Marzia Bolis è quinta.

Alex Oberbacher ©Ufficio stampa Pitturina

New Balance Hierro, missione trail

Ci vuole coraggio a cambiare i prodotti di successo ed è nel DNA dei marchi innovatori. Se New Balance lo aveva dimostrato l’anno scorso, presentando la v2 di una scarpa di successo come la Hierro, ne dimostra ancora di più a solo un anno di distanza - con il modello 2017 che è andato esaurito velocemente nei negozi - introducendo già la v3. Abbiamo provato Hierro v3 facendola mettere ai piedi di uno dei testatori di più lunga data della nostra Outdoor Guide, Christian Modena. Ne parliamo su Skialper di febbraio-marzo, disponibile nelle migliori edicole oltre che nell’edicola digitale e acquistabile anche nella versione cartacea sul nostro sito.

©Alice Russolo
©Alice Russolo

MASSIMALISTA? - Non è necessario provarla, ma solo guardarla per rendersi conto che non si tratta di un restyling, ma di una scarpa completamente nuova, dove la parte che è cambiata meno (ma è cambiata…) è la suola. Niente più linguetta, a favore di un comodo sistema sock fit (a calza), niente più tomaia in mesh 3D ma Hyposkin, una struttura simile a una pellicola, traforata al laser per renderla traspirante, e geometrie che strizzano l’occhio al massimalismo. La v2 aveva un profilo 19 - 15 mm, sulla v3 si passa a 28 - 20. Raddoppia il drop, dunque, ma in ogni caso si sale. Molto evidente poi anche la calzina che avvolge il collo del piede e sopra il tallone, per evitare l’ingresso dei detriti. Il peso? 326 grammi.

©Alice Russolo
©Alice Russolo

New Balance Hierro v3
Peso: 326 gr
Prezzo: 135 euro
Drop: 8 mm
Intersuola: Fresh Foam
Suola: bimescola Vibram Megagrip/Vibram
Tomaia: Hyposkin
www.newbalance.it


Lagorai Cima d’Asta a Davide Magnini e Corinna Ghirardi

Davide Magnini ha lasciato il segno alla Lagorai Cima d’Asta tornata, dopo due anni di esilio, al suo percorso classico nella valle del Tesino, valida come prova di Coppa Italia. Il giovane vermigliano ha dominato la competizione per tre quarti di gara, e sul traguardo ha concluso la sua prova con il tempo di 1h54’25”, precedendo di 5 minuti e 36 secondi Manfred Reichegger, suo compagno di squadra nel Centro Sportivo Esercito. Sul terzo gradino del podio, dopo un arrivo discusso, è salito Valentino Bacca, giunto pochi secondi Federico Nicolini, poi penalizzato per errato percorso nel finale. Al femminile successo per Corinna Ghirardi, che ha chiuso con il tempo di 2h42’01”, recuperando in discesa e superando prima Bianca Balzarini, che era seconda in vetta al Zimon, e successivamente la leader provvisoria della corsa Dimitra Theocharis, che invece ha rimediato un infortunio alla caviglia in discesa. Ritiratesi poi entrambe. Sul secondo e terzo gradino del podio salgono così Elisa Presa e Jessica Leonardi. Fra i Master vittoria di Ivan Antiga, davanti Federico Pat e Camillo Campestrini, mentre nella gara rosa affermazione di Ilaria Cavallari, davanti a Claudia Pontirolli.

Corinna Ghirardi ©Pegasomedia

Katia Tomatis e Alba De Silvestro, l'Altitoy è vostra

Katia Tomatis e Alba De Silvestro vincono l’Altitoy Ternua. Le due azzurre, prime nella tappa inaugurale, conservano il gradino più alto del podio con un nuovo successo, con oltre sei minuti di vantaggio su Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter. 5h29’39” il loro tempo complessivo, 5h40’01” quello delle seconde. Sul terzo gradino del podio Marta Garcia Farres e Mireia Mirò (5h47’27”).
Kilian Jornet e Jakob Herrmann si aggiudicano anche la seconda tappa (anche se poi retrocessi per penalizzazione di una piazza): debutto vincente per loro nella LGC (4h27’14” il tempo complessivo). Al secondo posto restano Xavier Gachet e William Bon Mardion (4h30’17”), anche se quarti nella seconda tappa, al terzo Nadir Maguet e Michele Boscacci (4h31’26”) pur con il secondo posto di tappa (ma primi dopo la penalizzazione a Jornet-Herrmann), salgono al quarto Damiano Lenzi e Matteo Eydallin (4h34’38”), terzi di giornata.

 


Altitoy, a Katia Tomatis e Alba De Silvestro la prima tappa

Prima tappa dell’Altitoy Ternua, opening della LGC. Condizioni ideali sui Pirenei con tanta neve fresca. Vittoria di giornata per Kilian Jornet e Jakob Herrmann su William Bon Mardion e Xavier Gachet con terzi Michele Boscacci e Nadir Maguet. Quarti Marc Pinsach Rubirola e Oriol Cardona Coll, quinti Damiano Lenzi e Matteo Eydallin. Settimo Filippo Beccari in coppia con Glenn Tore Loland. Al femminile volano Katia Tomatis e Alba De Silvestro, undicesime assolute, che chiudono davanti ad Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter e Mireia Mirò e Marta Garcia Farres.


La Sportiva Epic Ski Tour, ci siamo

Alla sala conferenze di Trentino Marketing a Trento, presentazione della seconda edizione di La Sportiva Epic Ski Tour in programma dall’8 all’11 marzo. Tre giorni di eventi proposti da Kurt Anrather: «L’idea nacque due o tre anni fa con Jürg Capol, inventore del Tour de Ski. Gare, Epic Talk con i campioni dello scialpinismo, expo area al Navalge di Moena, serate a tema trentina e italiana, Epictoberfest, Epicparty per chi non vuole andare a dormire, briefing, ci saranno davvero iniziative per tutti i gusti. Gli atleti saranno sostenuti in tutto e per tutto, a cominciare dalla possibilità di gareggiare in compagnia di una guida alpina. Come se non bastasse, montepremi di 46.000 euro e premi in denaro fino al 30° classificato. Siamo un evento, non una gara».
Giuseppe ‘Pepi’ Ploner, prima atleta, poi allenatore ed ora race director di questa edizione: «La classifica finale riguarda chi partecipa a tutte e tre le tappe, ma c’è la possibilità anche di fare la gara singola. La prima parte venerdì 9 marzo dalla stazione a valle del Cermis alle ore 17.30, sulla via del bosco per 750 metri di dislivello e arrivo in salita. Il giorno dopo al San Pellegrino partenza alle ore 11, senza stress, si parte dal piazzale della funivia, cambio assetto, altra salita più dolce di 2 km e discesa di nuovo verso il piazzale della funivia. Terzo giorno, domenica, sempre alle ore 11 con start in base al distacco accumulato nelle tappe precedenti, da Passo Pordoi alla Forcella Pordoi, cambio assetto, discesa lunga in Val Lasties e risalita verso il Passo Pordoi con 200 metri di dislivello. Paesaggio bellissimo, condizioni ottime, speriamo che tutti possano godersi queste condizioni anche la settimana prossima. Damiano Lenzi sarà al via, così come le due svizzere Jennifer Fiechter e Viktoria Kreuzer, ci saranno poi Toni Palzer, oltre a Lanfranchi, Boffelli, Stofner. Arriva anche Schlickenrieder, al via delle tre tappe come tutti gli altri ed iscritto con la moglie».
Tappe disegnate e allestite, nell’ordine, da Massimo Dondio, Thomas Zanoner ed Oswald Santin che cura anche il tracciato della Sellaronda, e con la vicinanza delle due funivie il pubblico potrà seguire La Sportiva Epic Ski Tour in prima persona.