Vittoria dello spagnolo su Kilian, terzo Canaday

Fino a un certo punto si sarebbe potuto dire che la Transvulcania 2014 era la fotocopia di quella del 2013: Sage Canaday che scatta nella prima parte, poi il tandem Kilian-Hernando che ‘tira’… ma il finale è stato decisamente diverso. In realtà qualche somiglianza con il passato c’è stata perché come nel 2012 Kilian ha sofferto il caldo. Nel 2012 ne approfttò Dakota Jones, oggi è il giorno, il gran giorno di Luis Alberto Hernando (Adidas) che ha vinto in 6h55.41. Niente record di gara (che rimane al Kilian del 2012) ma dopo un anno nelle ultra-distanze un Hernando che si candida a uomo da battere alla UTMB, suo obiettivo stagionale.

LA GARA – Partenza sprint per lo statunitense Sage Canady che però neanche questa volta riesce a capitalizzare il vantaggio di qualche minuto che aveva al Refugio del Pilar sul quartetto composto da Kilian Jornet, Luis Alberto Hernando, Tom Owens e Tofol Castanyer. Sulla salita che porta al Roque de Los Muchachos, il punto più alto della gara, Hernando e Kilian si portano in testa, poi in discesa Hernando tiene testa a Kilian e riesce a rosicchiare qualche secondo, poi qualche minuto. Kilian ha dichiarato di avere sofferto ben due colpi di calore. Comprensibile, visto che il catalano del Team Salomon arriva dalla stagione dello scialpinismo e che oggi a La Palma le temperature hanno raggiunto i 30 gradi. Al terzo posto Sage Canaday (Hoka One One), quarto Tofol Castanyer (Team Salomon) e al quinto il tedesco Stephan Hugenschmidt (Team Salomon). Migliore azzurro Fulvio Dapit, al diciannovesimo posto.

CLASSIFICA ASSOLUTA MASCHILE

1. Luis Alberto Hernando 6h55.41

2. Kilian Jornet 7h01.34

3. Sage Canaday 7h11.39

4. Tófol Castanyer 7h23.56

5. Stephan Hugenschmidt 7h27.10

6. Tom Owens 7h31.15

7. Manuel Merillas 7h34.55

8. Tim Olson 7h35.22

9. Pablo Villa 7h36.12

10. Dakota Jones 7h42.35