Beccari: Chamonix-Monte Bianco 4h 58'

L'impresa dello ski-alper italiano al seguito di Jacquemoud

Il record di Mathéo Jacquemoud sul Monte Bianco (salita e discesa in 5h6'), come già anticipato da skialper.it, ha visto la partecipazione anche di Filippo Beccari. 'Pippo', infatti, era sulla piazza della chiesa di Chamonix insieme a Jacquemoud, Bastien Fleurie e Nicholas Estudier. Beccari però non ha solo accompagnato Mathéo nel tratto a piedi, ma è anche salito sulle vetta del Bianco. 4h e 58' il suo tempo di salita: si è perso un poco nel bosco, prima di calzare gli sci a 2000 metri di quota. Sulla Cresta del Bosson il vento è stato fortissimo e la neve molto difficile. Grande impresa, dunque anche per lui! 


Jacquemoud: 'Venite ad allenarvi con me e capirete'

Il transalpino torna sul record del Bianco svelando particolari inediti

Mathéo Jacquemoud e il record del Monte Bianco. Ricordate… lo scorso 14 maggio ha coperto il percorso Chamonix (chiesa)-Monte Bianco-Chamonix in 5h06', battendo il record che era detenuto da Stephane Brosse e Pierre Gignoux. Un record che Mathéo avrebbe voluto fare con Kilian Jornet ma che ha preferito anticipare per sfruttare una finestra di buon tempo non potendo aspettare Kilian che si trovava lontano da Chamonix. 

C'ERA ANCHE BECCARI - A qualche giorno dall'impresa Jacquemoud ricorda quel giorno sul suo blog. «Per me il record Chamonix-Monte Bianco con gli sci è ben più di un semplice tempo. È un'avventura favolosa ed è soprattutto il record di due immensi campioni: Stéphane Brosse e Pierre Gignoux, i miei idoli di gioventù, quelli che mi hanno fatto sognare, che mi hanno dato voglia di fare lo scialpinismo e le gare». Mathéo ha anche raccontato di essere stato accompagnato nella parte a piedi da Thierry Galindo e da Filippo Beccari. «Il mio obiettivo non era quello di mediatizzare il record  perché non l'avevo comunicato ufficialmente a nessun media. Per me era veramente un crono personale, una ricerca di emozioni profonde che è difficile spiegare». E poi ancora: «Stèphane (Brosse, ndr) me ne aveva parlato più volte e aveva veramente a cuore che fossimo io o Kilian a battere il record». 

LA RISPOSTA AI SOSPETTI - In conclusione delle parole che sono come pietre sulle illazioni che hanno seguito le super-prestazioni di Mathèo, Kilian & co: «Accetto e comprendo tutti i sospetti, i dubbi e non ho che una sola risposta: venite a passare una giornata con Kilian e me e capirete cosa vuol dire essere appassionati come noi ma anche allenarsi e semplicemente divertirsi». Dopo questa sentenza…  Mathéo è partito per qualche giorni di vacanza e relax al mare. Anche i super-eroi, ogni tanto, staccano la spina. 


La Cara Amon dice Zemmer

L'altoatesino vince la seconda prova delle World Series

Non è stato un vertical come gli altri quello disputato oggi in Spagna e valido come seconda prova del circuito Vertical delle Skyrunner World Series. Le avverse condizioni meteo, infatti, hanno costretto ad accorciare il percorso. Con 30 cm di neve in quota, il tracciato originale con 1.400 m è saltato e gli atleti hanno quindi corso su un percorso nervoso da 900 metri di dislivello. Un vertical solo sulla carta, quindi, molto corribile con anche due brevi tratti in discesa.

Nonostante le caratteristiche diverse, non proprio da vertical perfetto, la vittoria è andata comunque a Urban Zemmer, seguito dallo spagnolo Agustì Roc Amador e dall'altro azzurro Marco Facchinelli, reduce dalla vittoria nella prima prova sull'Elbrus. Al quarto posto il francese Didier Zago e al quinto Marco Moletto, in forse fino all'ultimo per un fastidioso virus intestinale. Il suo quinto posto, dunque, vale molto di più. Zemmer ha fermato il cronometro a 39'26'', Roc Amador a 39'34'' e Facchinelli a 39'40''. Tra le donne successo di Laura Orgué Villa davanti a Tessa Hill e Alba Xandri Suets.

TOP 5 UOMINI

1. Urban ZEMMER (ITA- La Sportiva) 39.26.22
2. Augusti roc Amador (ESP - Like Sport) 39.34.97
3. Marco Facchinelli (ITA - La Sportiva) 39.40.96
4. Didier Zago (FRA - Arc'teryx) 40.35.78
5. Marco Moletto (ITA - La Sportiva) 41.30.72

TOP 3 DONNE
 
1. Laura Orgue (ESP - Salomon Santiveri) 47.23.74
2. Tessa Hill (GBR - Arc'teryx) 49.59.42
3. Alba Xandri (ESP - FEEC) 51.51.29


Il concatenamento delle vette simbolo del Trentino

L'ultima impresa di Omar Oprandi, Franco Nicolini e Mirko Mezzanotte

Un grande concatenamento delle maggiori cime e dei ghiacciai del Trentino Occidentale con gli sci da alpinismo. Ecco cosa abbiamo fatto lo scorso 13 maggio percorrendo un itinerario che tocca i più grandi ghiacciai e 'scavalcando' alcune tra le cime più importanti della nostra bellissima regione: la Presanella (3558 m), l'Adamello (3539 m), il Corno di Cavento (3402 m) e infine il Carè Alto (3462 m). Oggi non è la conquista della cima quello che conta, ma soprattutto il piacere e la grande soddisfazione di farlo a modo nostro. Un piacere che amiamo, molte volte mettendo in gioco anche qualche rischio, a tal punto da essere considerati come 'i soliti' conquistatori dell'inutile. Ma è forse proprio questo 'inutile' che dà la determinazione e l’energia per raggiungere certi obiettivi. 

SESSANTA KM -
Il nostro obbiettivo è stato un percorso di circa 60 km di sviluppo con più di 5.000 metri di dislivello. Una traversata, per noi logica, ma molto particolare: partire dalla cima più alta del Trentino (la Presanella) per arrivare alla 'cima simbolo' dell’intera zona, l’Adamello, attraversando tutte le vallate che si trovano fra le due vette. La cosa più bella è che siamo arrivati sulla cima dell’Adamello ancora in buon orario e soprattutto con le forze necessarie per decidere di continuare. Allora perché no: il sogno di arrivare al Carè Alto era proprio davanti ai nostri occhi… anche se, in mezzo, c’erano ben tre grandi vallate che ci dividevano dal nostro nuovo e lontano obiettivo. 

VERSO CARÈ ALTO -
Dopo l'Adamello eccoci alla Vedretta Mandrone (Pian di Neve Occidentale), alla vetta Cresta Croce (famosa per la croce dedicata a Papa Giovanni), alla discesa sulla Vedretta della Lobbia (Pian di Neve Orientale), alla difficile salita al Passo di Cavento, dove non abbiamo resistito all’unica vera pausa dell’intero percorso. Infatti il Bivacco Lang era proprio sulla nostra 'linea ideale'. Solo dopo il meritato riposo e solo dopo aver recuperato le forze necessarie per continuare, ci è tornata la voglia di affrontare la salita alla Cima del Cavento e la lunghissima traversata verso la Cima del Carè Alto… la sesta vetta importante della nostra avventura. La discesa in Val di Borzago è stata solo una festa per la bella giornata passata assieme, la conclusione di un sogno vissuto in prima persona durato poco meno di sedici ore. Il tutto in un ambiente che ha presentato molte difficoltà: la notte, il ghiaccio, il freddo, il pericolo di valanghe… Sei cime importanti e significative, conosciute da tutti gli scialpinisti d’Europa, collegate in un'unica giornata, attraverso una linea ideale come il nome del nostro team: Franco Nicolini, Omar Oprandi e Mirko Mezzanotte. 

È possibile organizzare una serata sul concatenamento inviando un'email a guida.omar@alice.it  


In edicola l'ultimo numero stagionale di Ski-alper

Ecco i principali contenuti del numero in distribuzione nei prossimi giorni

In montagna fa freddo, in certi posti nevica addirittura. E siamo a metà maggio. La stagione invernale non poteva andarsene senza l'ultimo numero di Ski-alper, che finalmente è in distribuzione. Certo, il meteo ci ha messo del suo, con il rinvio del Mezzalama, un appuntamento che proprio era impossibile non aspettare prima di entrare in stamperia… E così tra domani e mercoledì prossimo, a seconda della velocità dei distributori locali a smistare le varie copie nelle edicole, Ski-alper numero 89 sarà finalmente disponibile, con l'immancabile allegato Up&Down, il magazine di riferimento del settore agonistico.

≥ 50° -
Quella che si sta pian piano esaurendo è stata un po' la primavera del ripido, con un crescente 'revival' di interesse per canalini e pareti 'in piedi'. Il tema è stato affrontato da Guido Valota nella rubrica 'Ripidamente'. In copertina, non a caso, c'è un'immagine in presa diretta di Davide Terraneo in azione durante la ripetizione della discesa con gli sci della Nord del Disgrazia, realizzata insieme a Mattia Varchetti e al nostro nuovo collaboratore Matteo Tagliabue, che ha anche raccontato i dettagli dell'impresa. Suo anche il servizio sulla linea ripida giù dalla Forcola di Sciora, ma soprattutto la monografia 'Sci & Piccozze' sul massiccio della Presanella, con ben 11 proposte - tra il classico e l'alternativo - sul confine tra scialpinismo e alpinismo. Da non perdere anche 'Gran Sasso steep & deep', servizio di Luca e Roberto Parisse sulle affascinanti possibilità di discesa dal versante sud del Corno Grande del massiccio abruzzese.

VIAGGI E PROPOSTE -
Continua a crescere l'interesse per il grande Nord, per la Scandinavia, dove sci e barca a vela si uniscono magicamente in un'unica irripetibile avventura. Questa volta il nostro Umberto Isman ha visitato le Sunmørsalpane, tra le cime più innevate di Norvegia, salpando a bordo di Explore North dal porto di Ålesund. Un mix tra ski-alp classico, freeride in territori tutti da scoprire. Rimanendo molto più vicino, invece, 'Zorro' Zarattini, insieme alla guida alpina Francesco Tremolada, ci suggerisce dove andare a sciare sul firn primaverile in mezzo all'incatevole scenario del gruppo Puez-Odel in Alta Badia.

INTERVISTE A TU PER TU -
Abbiamo incontrato ad Alagna il grande 'Gnaro' Mondinelli, per una chiacchierata a 360° su alpinismo, ski-alp, Himalaya, Alpi e… Kilian! Ma siamo anche andati a Premana, presso la sede di Camp, per incontrare Andrea Codega e farci raccontare la sua folgorazione per lo scialpinismo, anche in chiave agonistica.

JEZ BRAGG IN ESCLUSIVA - Il forte runner inglese ha scritto in esclusiva per Ski-alper il racconto della sua straordinaria impresa lungo il sentiero di Te Araroa, che congiunge i due capi estremi dell'Isola Nord e Sud della Nuova Zelanda: 53 giorni, 3.053 chilometri, documentati dalle straordinarie immagini di Damiano Levati.

A TUTTO RUNNING -
Con l'avvicinarsi della bella stagione non potevamo non 'strizzare' l'occhio all'outdoor running, la faccia estiva di Ski-alper e dei suoi lettori. E allora, oltre al servizio da sogno sul Te Araroa, anche l'intervista a Gregoire Millet, il professore dell'Università di Losanna secondo classificato all'ultima edizione del Tor des Géants. E poi l'approfondimento tecnico sull'overtraining a cura dell'equipe del CERISM di Rovereto, l'intervista a Fabio Meraldi sulla tematica della sicurezza in allenamento e in gara, la rubrica di Flavio Saltarelli sulle responsabilità degli organizzatori di gare di trail in fatto di equipaggiamento.

UP&DOWN, DI TUTTO E DI PIU' -
Il supplemento di Ski-alper dedicato alle gare è giunto alla terza uscita. Pochi mesi di vita gli sono bastati per diventare punto di riferimento incontrastato per gli atleti e il mondo racing dello ski-alp. L'apertura è dedicata alle nominations della stagione, con il francese William Bon Mardion 'man of the year' (con tanto di poster esclusivo!), anche se in copertina 'svetta' l'urlo di Matteo Eydallin e Damiano Lenzi sul traguardo del Mezzalama a Gressoney. Proprio le mitiche gare de La Grande Course' la fanno da padrone su questo numero, con gli approfondimenti tecnici del nostro inviato Guido Valota su Mezzalama, Adamello Ski Raid e Pierra Menta, illustrati dalle magnifiche foto di David Boudin, Ralf Brunel e Nacho Grez. E poi la Coppa Italia, con il report di tutte le gare che non sono entrate nello scorso numero (Lagorai Cima d'Asta, Tre Rifugi, Val Martello, Parravicini) e poi il Dolomiti del Brenta, la Pizolada delle Dolomiti, la Marmoleda Full Gas, il Trofeo Rollandoz. E le finali di Coppa del Mondo, con la graduatoria generale che ha premiato Laetitia Roux e lo stesso Bon Mardion. Naturalmente nelle sezioni locali tutte le classifiche e i commenti delle gare di circuito: Ski-alp sotto le stelle e il sole, Piemonte ski-alp, Dolomiti sotto le stelle, Trofeo dell'Appennino Centrale, Coppa dell'Appennino, Vinschgau Cup.  

TADEI PIVK È THE KING OF THE NIGHT -
Interviste a tutto campo, per conoscere i protagonisti delle gare di tutta Italia. Su questo numero i fratelli Fulvio e Alberto Fazio, Carolina Tiraboschi, Lukas Arquin, Carlo Colaianni. Per la sezione club ecco l'Alta Valtellina e il Peves Gherdeina. E poi, naturalmente, 'the king of the night', un riconoscimento che su questo numero è toccato al migliore guerriero della notte della stagione 2013, Tadei Pivk.

TRAIL RUNNING -
I risultati delle prime gare di stagione e tutte le classifiche delle gare disputate fino ai primi di maggio. Il reportage di Paolo Secco della Marathon des Sables, l'intervista parallela curata da Fabio Menino ai presidenti di Fidal, Fisky, Iuta e Uisp. E poi la presentazione di tutti i team commerciali della stagione 2013: Crazy Idea, Tecnica, Lafuma Italia, Salomon Agisko, Kutt, Vibram, Valetudo Skyrunning Italia, La Sportiva. Infine news e curiosità dal mondo delle gare outdoor running. 


Tragedia sull'Everest, muore Bolotov

L'incidente del compagno di Urubko a quota 5.600

Alexey Bolotov, compagno di spedizione di Denis Urubko sull'Everest, è morto a quota 5.600 metri in un incidente alpinistico questa mattina. Al momento non ci sono molti dettagli ma sembra che si possa trattare della rottura di una corda che ha proiettato il corpo del russo in una caduta di 300 metri oppure di una scarica di sassi. La morte sarebbe stata istantanea. Urubka e Bolotov stavano tentando di aprire una nuova via in stile alpino sul versante sud-ovest della montagna.  


Pinsach-Sola', dal mare in vetta in sette ore

L'impresa dei due catalani sabato: 146,5 km in bici, corsa e sci

Chi non ha mai sognato di fare il bagno il mattino e sciare il pomeriggio o, magari, il contrario? Un sogno che per Marc Pinsach e Marc Solà, i due i catalani, è diventato realtà. Sabato scorso hanno percorso 146,5 km da Sant Feliu de Guìxols alla Cima del Bastiments, dalla spiaggia alla vetta. Partenza alle 8 in punto, poi 130 km in bici, 13 km di corsa e 3,5 km con gli sci e le pelli, per un totale di 3.500 metri di dislivello positivo e 7h45'. «L'idea ci ha sempre sedotto: unire il mare e la montagna, acqua e neve e i tre sport che pratichiamo di più: bici, corsa e sci - ha scritto Marc Pinsach su carreraspormontana.com -. … Ci sono posti con montagne più alte, tanta neve, paesaggi molto belli, ma passare in poche ore dal mare alla montagna, dalla spiaggia allo sci è qualcosa che puoi fare soltanto sui Pirenei». L'articolo completo, in spagnolo, si trova a questo link carreraspormontana.com/esqui-de-montana/marc-pinsach-y-marc-sola-del-mar-a-la-montana-en-el-dia  
 


Nuovo record sul Monte Bianco per Jacquemoud

Dalla chiesa di Chamonix e ritorno fin sulla vetta in 5 ore e 5 minuti

La stagione 'monstre' di Matheo Jacquemoud sembra non finire più. Il giovane atleta transalpino ha infatti abbassato di 9 minuti il record di salita sulla vetta del Monte Bianco partendo e ritornando nella piazza della chiesa di Chamonix, tragitto percorso in 5 ore e 5 minuti. L'impresa era stata preparata insieme a Kilian Jornet, ma viste le previsioni meteo per i prossimi 15 giorni, Matheo ha deciso di anticipare il tentativo in solitaria (Kilian era impegnato alla Transvulcania, dove ha conquistato una straordinaria vittoria). Il precednte record apparteneva al compianto Stephane Brosse e a Pierre Gignoux ed era stato realizzato nel mese di maggio 2003. Sull'account facebook di Crazy Idea, uno dei suoi sponsor tecnici, la descrizione dell'impresa nel dettaglio: «Il tempo impiegato dall'atleta francese del Team Crazy è starto di circa 1 ora e 5 minuti per coprire il tratto che separava la cittadina dell'Alta Savoia dalla prima neve, dopodichè, calzati gli sci è partito seguendo la traccia dei numerosi scialpinisti che frequentano il Monte Bianco in questa stagione. Giunto in vetta, per circa 1.000 metri di dislivello il manto nevoso era facile e trasformato, dopodichè la neve si è fatta difficile, crostosa e molto irregolare, rallentando così la marcia dell'atleta. Anche le condizioni meteo non erano eccezionali, con un vento freddo e temperature fino a -20° che hanno accompagnato in quota Matheo. Nonostante tutto questo è riuscito comunque a completare questa sua nuova esperienza».


Est dell'Aiguille Blanche: il video

Le spettacolari immagini della discesa estrema del 14 aprile sul Bianco

14 di aprile 2013: Davide Capozzi, Julien Herry, Francesco Civra e Luca Rolli hanno ripetuto la discesa della parete est dell'Aiguille Blanche de Peuterey… 29 anni dopo la prima. Una parete estrema unica al mondo. Da vedere nelle immagini del filmato di Epic Tv.   


Due prime ripetizioni di storiche discese estreme

Nord del Disgrazia ed Est dell'Aiguille Blanche in sci, 30 anni dopo

Una primavera mai così ricca di precipitazioni a ripetizione da molti anni a questa parte ha impastato progressivamente neve su pendìi ripidi che di solito non ne accettano a sufficienza. Si sono così create in questo periodo quelle condizioni che permettono ai (pochi) corteggiatori del vero estremo le discese in sci che restano impraticabili per anni ed anni. E in pochi giorni sono caduti due tabù.

AIGUILLE BLANCHE DE PEUTEREY, PARETE EST - Il 23 aprile due sciatori, Luca Rolli e Francesco Civra Dano, e due snowboarders, Davide Capozzi e Julien Herry, hanno sciato sulla parete Est dell'Aiguille Blanche de Peuterey (4112).  Dopo qualche raro tentativo di ripetizione negli anni, date anche le difficoltà di approccio attraverso un ghiacciaio complicato come la Brenva, solo in questo aprile è stata quindi ripetuta la discesa di Stefano De Benedetti del giugno 1984: ben 29 anni fa. Si scia su una 'parete che non c'è', come lo stesso De Benedetti l'aveva battezzata, intitolando così il film realizzato nell'occasione. Solo in particolarissimi momenti si aggancia neve a sufficienza, e sufficientemente legata. Si identifica allora una linea di 700 metri di discesa continua attorno ai 50°, comunque sempre molto esposta e costellata di affioramenti rocciosi.

MONTE DISGRAZIA, PARETE NORD -
 Sempre a quasi 30 anni dalla prima storica discesa di Bianco Lenatti, lo scorso 25 aprile Davide Terraneo, Mattia Varchetti e Matteo Tagliabue (collaboratore di Skialper), hanno sciato la Nord del Disgrazia (3678). 500 metri oltre i 50°, di cui la prima metà espostissimi sul seracco mediano superato con due doppie (chiodi e poi abalakov) nella goulotte laterale di misto a 70° della salita classica.

Anche nel loro caso il fascino e il brivido stanno forse in quei trent'anni, più ancora che nella difficoltà, nell'esposizione e nell'isolamento dei luoghi.  


Scialpinista muore cadendo in un crepaccio sul Rosa

La vittima e i suoi due amici si stavano allenando per il Trofeo Mezzalama

Uno scialpinista è morto nel primo pomeriggio di ieri mentre  sul ghiacciaio del Lys, nella zona del Monte Rosa, nei pressi del Colle Vincent, sotto la statua del Cristo delle Vette.
Il corpo è stato recuperato dal soccorso alpino e dalla guardia di finanza di Cervinia. Non si conoscono ancora le generalità della vittima, ma è uno svizzero di 31 anni.
L'incidente è avvenuto verso le 13.30 mentre lo scialpinista stava attraversando un ponte di neve su un crepaccio, che ha ceduto. L'uomo è precipitato per alcune decine di metri, ed è rimasto sepolto sotto la neve e il ghiaccio.
La vittima era in compagnia di due connazionali. I tre si stavano allenando in vista del prossimo Trofeo Mezzalama.    


Outdoor Running 2013, appuntamento in edicola

Disponibile in edicola la 'bibbia' del trail e skyrunning di Ski-alper

Un progetto partito da lontano, a cui tutta la redazione si è avvicinata con grande attenzione, cercando di preparare ogni dettaglio nei minimi particolari. Ora ci siamo: martedì prossimo va in stampa il numero speciale di Ski-alper dedicato alla corsa in natura in tutti i suoi aspetti: trail, skyrunning e corsa in montagna.
Un'opera 'ciclopica', unica nel suo genere, divisa in due macro-sezioni. 256 pagine a colori, con strepitose immagini e contenuti introvabili altrove.

360 GARE - Un'analisi approfondita come non avevate mai visto del calendario gare nazionale e internazionale. 107 schede con recensioni complete in tutti i dettagli delle principali gare italiane, 30 gare internazionali da sogno, altri 223 appuntamenti con le indicazioni essenziali. Il tutto curato con massima precisione da Fabio Menino. Di ogni gara troverete precise indicazioni su percorso, profilo altimetrico, costo di iscrizione, numero limite di iscritti accettati, numero ristori, punti acqua, punti UTMB, ammontare dei premi in denaro, tempo record maschile e femminile, tempo medio dell'ultima edizione, tempo limite, numero di finisher dell'ultima edizione, la classifica dell'ultima edizione, l'albo d'oro. E poi, naturalmente, la nostra presentazione e la valutazione della redazione: solo due gare hanno ottenuto le tre scarpette +, il massimo dei voti. Scoprirete quali sono leggendo la guida.

SUPER TEST - La seconda metà della guida Outdoor Running ospita il test dei prodotti: scarpe trail, scarpe skyrunning, scarpe natural running e vertical, bastoni da skyrunning e trail, zaini idrici, cinture portaborraccia. Un totale di 90 prodotti - tutte novità sul mercato in questa stagione - messi a dura prova in ogni condizione dal nostro staff di testatori. Chi sono? Fabio Bazzana, Marco Moletto, Marco Degasperi, Silvia Serafini e Andrea Basolo per la parte skyrunning e vertical. Mauro Saroglia, Cesare Clap, Francesco Zucconi e Fabrizio Pistoni per la parte trail e lunghe distanze. Potevate chiedere di più?
Ad ogni prodotto è stata dedicata una pagina, con numerose foto dettagliate, approfonditi rilevamenti e misurazioni in laboratorio, prove 'a secco', prove sul campo su tutti i terreni. Abbiamo rilasciato - come già avvenuto per il test dedicato ai prodotti invernali per lo ski-alp - i riconoscimenti di 'prodotto dell'anno' in tutte le categorie previste. E poi la parte fotografica: il test è stato interamente curato da una 'firma' d'eccezione, Damiano Levati.

DOVE TROVARLA - La guida Outdoor Running, stampata in 45.000 copie, sarà distribuita in tutte le edicole d'Italia a partire dal 24 aprile al prezzo di 6 euro. Conviene avvisare il proprio edicolante di fiducia che tenga da parte la vostra copia, l'attesa è davvero molta tra gli appassionati. Chi la volesse ricevere a casa, può ordinarla con una mail a ordini@mulatero.it oppure chiamando il numero 0124 428051. Al prezzo di copertina si sommeranno le spese di spedizione. Nei prossimi giorni vi daremo ulteriori informazioni.