Kilian rinuncia a 500 metri dalla vetta
Il primo tentativo di record all’Aconcagua fermato dal vento
Ieri era ‘il giorno’. Kilian ed Emelie hanno dunque tentato il record di salita e discesa all’Aconcagua. Un record che ha dovuto interrompersi a circa 500 metri di dislivello dalla verra a causa del forte vento che ieri soffiava a circa 90 km/h. Kilian si è dunque fermato, ha aspetto Emelie Forsberg ed è rientrato a valle. Tutto rinviato ai prossimi giorni dunque, come conferma l’entourage del catalano.
Patagonia 360°, gli alpinisti SMAM sul Cerro Torre
Marco Farina, Marco Majori e François Cazzanelli rientrati in Italia
La spedizione alpinistica militare Patagonia 360°, dopo aver salito a fine novembre la Aguya de l’S nel massiccio del Fitz Roy, domenica 14 dicembre è riuscita a raggiungere la vetta del Cerro Torre, una tra le vette più famose ed affascinanti a livello mondiale.
Dopo oltre 30 giorni passati a El Chaltèn ad attendere una finestra di bel tempo che consentisse una salita importante, gli alpinisti della Sezione Militare di Alta Montagna Marco Farina, Marco Majori e François Cazzanelli si sono inoltrati nella nella valle del Torre, proprio con l’obiettivo di tentare, per l’ultima volta, l’ambita salita. Ecco il racconto che Marco Majori fa dell’ascesa: «Siamo al campo Nipo Nino, ma i nostri piani sembrano incrinarsi quando, invece che riposarci in vista della salita programmata sabato, ci ritroviamo a collaborare alle operazioni di soccorso di due alpinisti italiani caduti sul ghiacciaio del colle Standhardt. Verso le 3.15 di sabato mattina riusciamo comunque a metterci in marcia e a raggiungere, verso le 12 circa, il Colle della Speranza. Le condizioni metereologiche sono stabili, il tempo è sereno e le motivazioni crescono sempre più. Dopo aver scavato una truna per riposarci qualche ora, all'una di domenica parte ufficialmente l’attacco alla vetta del Torre.
La salita procede veloce e, alle prime luci dell’alba, si scorgono i grandi 'funghi' strapiombanti di neve e ghiaccio che caratterizzano il Cerro Torre: un buco che conduce a un incredibile ed intricato sistema di tubi, mezzi tubi e rigole ci consente di raggiungere la base dell’ultimo tiro, il più temuto.
Qui si scorge nell’ultimo fungo uno spazio aperto da una cordata americana passata da poco, uno spazio che collega a un mezzo tubo formato dal vento e che ci porta, circa un’ora dopo, quando in Patagonia sono le 13.30, in vetta al Cerro Torre.
Il panorama mozza il fiato, nessuno ha la forza né la voglia di pronunciare parola: il sogno di tutti gli alpinisti è stato realizzato.
Dopo aver goduto di un tale spettacolo della natura, cominciamo la delicata discesa e, verso le 18, raggiungiamo nuovamente la truna da dove era partita l’ultima parte di salita. Passata la notte, alle 5 di lunedì mattina comincia il viaggio di rientro con meta Piedra del Fraile, passando dal Passo Marconi. La traversata dello Hielo Continental di rivela un disastro per la presenza di una discontinua crosta non portante in cui affondiamo spesso fino al ginocchio. Ci vorranno 12 ore e 45 chilometri di zaini pesanti e fatica allo stato puro per riportarci a El Chaltén, accompagnati nell’ultimo tratto di viaggio da una continua pioggia, come a volerci ricordare, ancora una volta, che in Patagonia il vero protagonista è il meteo con le sue folli e imprevedibili variazioni»
Venerdì 19 dicembre, alle ore 15.30 presso il Castello 'Gen. Cantore' di Aosta, sede del Comando del Centro Addestramento Alpino, si svolgerà una conferenza stampa in cui il capo spedizione Remo Armano insieme a Marco Farina, Marco Majori e François Cazzanelli presenteranno a tutti i presenti le attività ed i successi ottenuti in Patagonia.
Il libro di Camandona sul Kangchenjunga
La presentazione sabato. Il ricavato servira' a costruire una casa famiglia
Ora c’è anche il libro. Dopo il film, dopo l’ampio reportage su Skialper di ottobre, l’impresa di Marco Camandona sul Kangchenjunga è anche strenna natalizia. Sarà presentato sabato 20 dicembre, alle 20.45, nella sala polivalente delle Scuole di Arvier (rue Saint-Antoine 6), in Valle dìAosta, il volume di Marco Camandona, Kangchenjunga. Cinque tesori della grande neve, stampato dalla Tipografia Valdostana di Aosta. Con l’autore partecipa alla serata la giornalista Federica Giommi, curatrice dei testi.
IL LIBRO - La guida alpina e alpinista Marco Camandona dopo il volume Everest. Un fascio di luce sulla Dea Madre della Terra, uscito nel 2010, torna in libreria con la seconda opera dedicata ai suoi Ottomila. Il libro fotografico Kangchenjunga. Cinque tesori della grande neve racconta la spedizione che il 18 maggio 2014 lo ha portato in vetta alla terza montagna del pianeta (8.586 m). Il testo trilingue (italiano, francese, inglese) è arricchito da una prefazione di Silvio “Gnaro” Mondinelli e da un’intervista di Federica Giommi. Accanto a spettacolari immagini dedicate alla montagna, Camandona ha ritratto alcuni aspetti della cultura delle popolazioni himalayane e ha arricchito il volume con brevi capitoli che raccontano l’avventura che lo ha condotto da solo sulla vetta del Kangchenjunga.
UNA NOBILE CAUSA - Il volume Kangchenjunga. Cinque tesori della grande neve di Marco Camandona è in vendita al prezzo di 25 euro. Tutto il ricavato sarà destinato alla costruzione di una casa famiglia nella periferia di Kathmandu (Nepal), gestita dalla ONLUS ‘Sanoani’, che in nepalese significa Piccolo Bambino.
Un nuovo progetto per la sicurezza a Cortina
Ecco il primo ARTVA Training Park realizzato da M'Over
Uno spazio dedicato alla sicurezza in montagna: nasce a Col Gallina, Passo Falzarego a Cortina d'Ampezzo il primo ARTVA Training Park realizzato da M'Over che vuol diventare punto di riferimento per le attività formative sulla sicurezza a Cortina e nel Cadore. Progettato e costruito da Ortovox, l'ARTVA Park è dotato di cinque punti ricerca ed offre la possibilità, a tutti gli appassionati che vogliano approfondire le tecniche di autosoccorso in montagna, di effettuare ricerche con diversi livelli di difficoltà e anche con tecnologia Recco. Info su www.moversport.it
A Aosta sviluppi sulla morte di Simona Hosquet
Nella valanga del Col Croux di Valtournenche
E’ stato disposto dal Tribunale di Aosta l’incidente probatorio per chiarire l’eziologia e le eventuali responsabilità di alcune persone presenti sui pendii sopra a Cheneil - il 6 febbraio scorso - quando in Valtournenche, al Col Croux (2600 metri) una valanga travolse sei freerider ed uccise Simona Hosquet, Guida alpina del Cervino. Perito incaricato di svolgere le indagini nivologiche è il capitano Renato Cresta, storico collaboratore di Skialper.
L’incidente probatorio è un istituto processuale di carattere eccezionale (artt. 392-404 c.p.p.) che consente di anticipare rispetto al dibattimento la fase di formazione della prova e di collocarla durante le indagini preliminari.
In tema di responsabilità da valanga in primo luogo è opportuno premettere che, nell’ipotesi di caduta di una slavina, la responsabilità penale del soggetto che, con la sua azione od omissione, ha contribuito ad originarla può configurarsi a prescindere dal verificarsi di un evento di danno, ossia dalla morte o dalle lesioni di una o più persone: in poche parole si può finire alla sbarra solo per aver cagionato il distacco di una valanga del tutto innocua quando la medesima ha comunque sortito un pericolo. Il soggetto potrà essere chiamato a rispondere ai sensi degli artt. 426 e 449 c.p., ossia per la verificazione di un evento di mero pericolo, la caduta di una valanga appunto, per la vita e l’incolumità di un numero rilevante e non determinabile a priori di individui. In particolare, l’art. 449 c.p. sanzione “chiunque cagiona per colpa un incendio, o un altro disastro preveduto dal capo primo di questo titolo è punito con la reclusione da uno a cinque anni”. Si tratta di un reato posto a tutela del bene giuridico dell’incolumità pubblica, che, come è noto, riguarda la vita e l’integrità delle persone considerate in una dimensione collettiva.
Nella ipotesi della valanga del Col Croux - avendo poi la slavina anche cagionato la morte della guida alpina - le indagini di certo sono volte verificare se il reato di disastro colposo possa concorrere con quello di omicidio colposo, cagionato cioè per imperizia, imprudenza, inosservanza di leggi o regolamenti da parte di eventuali terzi presenti in loco. Gli artt. 426 e 449 del Codice penale configurano infatti una fattispecie a forma libera in cui la condotta è tipizzata in funzione della sua idoneità causale rispetto all’evento tipico: la norma, cioè, non determina le modalità con cui l’azione deve estrinsecarsi, ma attribuisce rilevanza a qualunque azione causalmente rilevante nella produzione dell’evento slavina. È fondamentale, dunque, l’accertamento del rapporto di causalità tra la condotta, attiva od omissiva, dell’agente e l’evento (la valanga concretamente verificatasi). Ed ecco pertanto l’importanza delle indagini in questione volte a ricostruire il teatro e la dinamica dell’incidente affidate all’esperto Capitano Cresta ed in particolare dirette ad accertare se altri sciatori abbiano inciso in modo determinante sul distacco.
Tutte le notizie di Up & Down
Nel tabloid allegato a Skialper di dicembre Zemmer, il Memorial Stedile...
Insieme al numero 97 di Skialper di dicembre, in edicola tra pochi giorni e già disponibile su smartphone e tablet, arriva anche il tabloid UP & Down, il magazine gratuito dedicato al monto delle gare, con le pelli o le scarpette. Ed è proprio un numero diviso a metà tra la voglia di non mettere vie le scarpe da running e quella di tirare fuori gli sci quello di dicembre: 24 pagine per sapere tutto quello che è successo (e succederà) negli ultimi due mesi.
URBAN ZEMMER SUPERSTAR - Inutile girarci intorno, con le gare di skialp appena iniziate, con un Kilian stratosferico che ha vinto tutto quello che si poteva vincere… il nostro atleta del mese rimane però Urban Zemmer, il primo uomo a scendere sotto i 30 minuti nel vertical. Zemmer ci ha raccontato i dietro le quinte di Fully e i suoi progetti per i prossimi mesi.
STELVIO OK PER GLI AZZURRI - La nazionale maggiore di skialp si è ritrovata per la prima volta dopo il cambio alla guida tecnica per un raduno allo Stelvio. Ci siamo stati e vi mostriamo cosa hanno fatto gli azzurri.
LINEA VERDE - Non solo azzurri ma anche azzurrini sulla neve. Al Tonale si sono ritrovati i giovani nell’orbita nazionale e i Comitati. Noi ci siamo stati e e vi presentiamo tutti gli atleti.
GARE, GARE, GARE... - Il calendario di tutti i circuiti e delle più importanti gare di skialp della stagione in Italia. Una pagina da custodire con attenzione!
TUTTO PRONTO PER LA PITTURINA - Grande attesa per la gara veneta, in programma dal 23 al 25 gennaio. Intanto noi vi sveliamo le ultime novità.
LA GRANDE COURSE GIOVANI - C’era grande attesa per la prima gara stagionale e soprattutto la prima del circuito giovani de La Grande Course, il Memorial Fabio Stedile al Presena, andato in scena il 30 novembre. Classifiche, protagonisti e analisi tecnica nel racconto del nostro Giovanni Romano.
UNA GARA CRAZY - Robert Antonioli vince in rimonta, dopo essere arrivato al via in ritardo, il Trofeo Crazy Idea, primo appuntamento stagionale, in scena al Presena poche ore prima del Memorial Stedile. Tra le donne successo di Martina Valmassoi ma attenzione a una Corinna Ghirardi molto in forma… I momenti più belli nelle foto di Ralf Brunel, l’analisi tecnica, le voci dei protagonisti.
COMITATI - Sono diverse le novità nelle squadre di skialp dei Comitati, che presentiamo una per una.
MEZZALAMA A RITROSO - Cambia il percorso della gara regina dello skialp, con partenza da Gressoney e arrivo a Cervinia. Le ultime novità, la voce dei possibili protagonisti e il commento di Fabio Meraldi.
KILIAN INIMITABILE MA C'È ANCHE MAMO - Finali Skyrunner World Series di Limone del Garda: tutte le emozioni, le classifiche, le voci dei protagonisti e l’analisi tecnica delle gare che hanno visto Kilian e il team Salomon vincere tutto. Però a Limone un certo Petro Mamo ha battuto il catalano… Marco Moletto, secondo nel ranking vertical, ci svela i suoi progetti.
ANCORA VERTICAL - Il racconto della giornata storica di Fully dove, oltre a Kilian, in diversi sono scesi sotto il precedente record. E poi… le vittorie di Golinelli e Gaggi a Chiavenna.
GRANDE D'HAENE MA RUZZA C'È - È la cento miglia più dura, ma anche quella che ti laurea campione ultra, visto che si tratta dell’ultima gara del circuito ITRA. A vincerla uno stratosferico Francois D’Haene, autentico mattatore della stagione ultra. Il francese e Nuria Picas si sono laureati campioni del circuito ma per l’Italia c’è la nota lieta di Stefano Ruzza, settimo dopo una incredibile rimonta, che ci ha raccontato la sua gara.
GARA DEL MESE - Non poteva che essere la Valtellina Wine Trail dove una marea umana di concorrenti si è divertita a correre tra vigneti e cantine.
SKYRUNNING - Lara Mustat e Fulvio Dapit sono i campioni italiani ultra della Fisky. Il racconto dell’ultima gara, Tartufo Trail, e le impressioni di Lara.
OMBRA CANEPA SUL FUTURO DEL TOR - Respinto il ricorso presentato agli organizzatori del Tor des Géants, Francesca Canepa pensa di continuare la sua battaglia per ribaltare il verdetto. Intanto, oltre a ritornare sulla questione, noi abbiamo intervistato Alessandra Nicoletti, direttrice di gara.
GIÀ DISPONIBILE SU APP - Up & Down, insieme a Skialper di dicembre, sarà disponibile nelle migliori edicole a partire dalla prossima settimana. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Ma chi lo volesse acquistare immediatamente su smartphone o tablet, è già disponibile. È sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
Kilian verso l’Aconcagua
L’impresa piu’ difficile prima di tentare l'Everest
Lo ha annunciato lui stesso ieri con un tweet: da oggi fine delle trasmissioni, sono sull’Aconcagua… Dunque Kilian Jornet è partito alla volta della vetta più alta del Sud America, ultima impresa del 2014 di Summits of my life, il ‘contenitore’ dei sogni di questo ragazzo che ha fatto dell’andare veloce e leggero per monti uno stile di vita che l’ha reso personaggio globale. Infatti, prima di partire per la wilderness andina, Kilian è stato ‘uomo immagine’ Salomon anche in Argentina, dove ha presentato le sue avventure a Mendoza.
ANTICAMERA DELL’EVEREST - Con una vetta a quota 6.962 metri, l’Aconcagua sarà un po’ anche allenamento per il grande obiettivo dell’anno prossimo, l’Everest. Kilian infatti ha rinunciato al secondo tentativo sull’Elbrus, dove l’anno scorso non era riuscito a toccare la vetta (unico obiettivo non portato a termine) a causa delle avverse condizioni meteo. «Questa impresa presenta due difficoltà, la quota (saremo a quasi 7.000 metri) e la meteorologia» ha dichiarato il catalano a carreraspormontana.com. «Non ho una data precisa, decideremo quando saremo lì» ha aggiunto Kilian. Secondo quanto riportato sempre dal sito spagnolo, solitamente molto ben informato su tutto quanto riguarda Jornet, Kilian avrebbe rinunciato a seguire la via battuta da Bruno Brunod, con partenza e arrivo a Plaza de Mulas, ma cercherà di battere quello ufficiale di Carlos Sá (e quello non registrato di Jorge Egocheaga) partendo e arrivando a Horcones.
From today I will be out of connection, you can follow our progression in Aconcagua in @SummitsofMyLife
— kilian jornet (@kilianj) 9 Dicembre 2014
IL RECORD PIÙ LUNGO - Il record ufficiale del percorso è, come già scritto, quello di Carlos Sá, di 15 ore e 42 minuti, però Jorge Egocheaga ha fatto registrare sullo stesso percorso 15 ore e 05 minuti. Lo spagnolo non ha però mai avvisato i responsabili del parco e quindi questo tempo non è stato omologato. Rimane il fatto che il riferimento per Kilian è questo.
RECORD FEMMINILE - Con Kilian ci sarà anche Emelie Forsberg che cercherà di battere il record femminile, forse in compagnia della brasiliana Fernanda Maciel. È difficile fare delle previsioni, ma la sensazione è che ci vorranno diverse settimane per avere notizie da Kilian in quanto saranno necessari lunghi giorni di acclimatamento e diverse esplorazioni.
In uscita Skialper 97 di dicembre!
In edicola tra pochi giorni, gia' disponibile su smartphone e tablet
Per l’uscita di dicembre di Skialper abbiamo pensato a tutti coloro che da un po’ di tempo hanno un’idea che frulla in testa… «Perché non cominciare con lo scialpinismo?». Già, perché no? Ecco dunque per tutti loro (ma non solo!) un maxi-servizio speciale, con tanto di foto di copertina, con tutte le risposte alle numerose domande che si pone chi è ad un passo per cominciare con questo avvincente modo di andare in montagna, ma che magari non osa fare agli amici ‘esperti’ per non passare per sprovveduto. Venticinque pagine con una progressione essenziale curata da Guido Valota, con tutti i suggerimenti indispensabili per partire con il piede giusto. E poi una ricca parte fotografica (a firma di Alo Belluscio, autore anche della cover) e dimostrativa con le manovre di base, con uno ‘special guest’ d’eccezione, il grande Fabio Meraldi, icona dello ski-alp anni ’90. Come iniziare, dove andare (una selezione di oltre 30 località sparse per l’Italia per mettere le pelli per la prima volta), con chi (Guida alpina o corso del CAI? Abbiamo interpellato in proposito due esperti come l’istruttore delle Guide Yuri Parimbelli e l’istruttiore CAI Manuele Milesi) e con quale attrezzatura (una editor’s choice critica curata dallo staff della nostra Buyer’s Guide). A questo punto non vi resta che andare in edicola, acquistare Skialper 97, leggere questo servizio speciale e… iniziare con lo scialpinismo!!
C’È BISOGNO DI DIRLO? - Ovviamente c’è tantissimo altro in questa uscita di dicembre (160 pagine, 6 euro, con allegato tabloid Up&Down). A partire dalle opinioni, tra cui l’intervento di Lou Dawson, stimato blogger statunitense di wildsnow.com che analizza il crescente movimento scialpinistico in Nord America, oppure la ‘stoccata’ di Leonardo Bizzaro sull’omertà in fatto di doping in ambito alpinistico. E tantissimi servizi a cura di svariate e qualificatissime firme, che vi illustriamo di seguito.
ZAINI AIRBAG, LO STATO DELL’ARTE - Abbiamo analizzato in laboratorio, portato sulla neve e sottoposto alle valutazioni del nostro staff tecnico (affiancato per l'occasione dalla Guida alpina Rudy Buccella) i 9 modelli più interessanti di zaini con sistema airbag. Ecco dunque schede, dati e segreti di ABS Vario 18, BCA Float 27, Black Diamond Halo 28, K2 Backside Float 30, Mammut Rocker Ras, Ortovox Tour 32+7 ABS, Scott Air Free AP22, Vaude ABSCond Tour 36+4. Troverete anche numerosi tricks&tips e suggerimenti pratici.
PEAKS TRILOGY - C’è un ragazzo altoatesino che risale le montagne ‘a trazione animale’ con sci e pelli, poi si lancia su linee estreme di discesa e dove non si può passare, vola con un mini-parapendio. Una vela da speedriding per l’esattezza. Si tratta di Aaron Durogati, protagonista della Peaks Trilogy che comprende Monte Bianco, Monte Rosa e Breithorn. Immagini strepitose e intervista esclusiva per comprendere tutti i dettagli dell’impresa.
ICE TIME - Proposte per palati fini nelle Alpi Centrali. Giacomino Longhi ci porta a zig zag sulla Muraccia della Presanella, per risalire il Couloir S. Senza andare troppo lontano ecco la relazione di Valentino Cividini della ripetizione della Nord dell’Adamello. Approfondimento sulle linee ‘Hallo Woman of my dreams’ e ‘Senza chiedere il permesso’.
MOUNTAIN PEOPLE - Continua il filone delle nostre interviste. Alessandro Monaci ha incontrato il promettente Tito Arosio, il più giovane membro del Club Alpino Accademico Italiano. Per parlare di discese estreme, invece, ecco una chiacchierata tra Lucia Prosino e Francesco Civra Dano, uno dei ‘califfi’ della scena del Monte Bianco.
POCO DISTANTE DA TORINO - Questo mese focus sulla metropoli piemontese, con alcune proposte a meno di un’ora d’auto dalla città. Andrea Fornelli ci offre cinque itinerari un po’ alternativi alla solita Aquila: Picchi del Pagliaio, Punta Sarasina, Monte Crivari, Punta del Grifone e Lunella. Andrea Bormida, invece, si spinge un po’ oltre, segnalando un suggestivo concatenamento da chiudere in giornata per i ‘motori’ più preparati: 3.000 metri d+ lungo le creste della Valsangone con partenza proprio dall’Aquila.
IMMANCABILE MONTE BIANCO - Ancora una suggestione del nostro ‘montebiancologo’ Marco Romelli sul versante francese del massiccio: Les Trois Cols, un gitone per palati fini e gambe allenate. In rapida sequenza Col du Chardonnet, Fenetre de Seleina e Col Superieur du Tour in sequenza.
NASCE IL PROGETTO ALTA VIA - Dal numero di febbraio di Skialper partirà un progetto nato in collaborazione con Ski Trab che vi farà compagnia per i prossimi due inverni: presentare le alte vie valtellinesi, per portare sul terreno più idoneo il nuovo sci della ‘maison’ di Bormio, chiamato appunto Alta Via. Una serie di special guest d’eccezione parteciperanno al progetto, proponendo i loro itinerari preferiti: Adriano Greco, Lorenzo Holzknecht, Francesca Martinelli, Roberta Pedranzini, Robert Antonioli, Chicco Pedrini, Guido Giacomelli e Marco Confortola. Scusate se è poco… (Su questo numero la presentazione del progetto).
MICRO CRAMPONS ACADEMY - Correre su neve e ghiaccio. Una delle principali problematiche delle competizioni di winter trail, ma anche per gli atleti che si allenano nella stagione fredda. Per l’occasione abbiamo testato i ramponcini Nortec, propnendo anche alcune sequenze tecniche per meglio affrontare le situazioni più impegnative. Due dimostratori d’eccezione: Marco De Gasperi e Tadei Pivk.
SE PROPRIO NON SI VUOLE LA NEVE…. - …allora non resta che andare al mare, meteo permettendo. Ed ecco dunque una proposta per correre e camminare alle Cinque Terre. Federico Ravassard e Francesca Testi hanno percorso il tratto tra Portovenere e Monterosso al Mare. Suggerimenti per chi vuole andare di fretta, ma anche (e soprattutto) per chi vuole guardarsi intorno (e foto meravigliose).
RUBRICHE TECNICHE (TECNICISSIME!) - Ovviamente non mancano le nostre solite rubriche. Il dottor Massarini si è soffermato su come gestire la preparazione delle gare notturne di ski-alp (con un contrinuto del dottor Da Ponte su come alimentarsi per abbinare attività sportiva fuori orario e vita lavorativa). Sempre il nostro alimentarista Alessandro Da Ponte ha poi approfondito la questione dell’assunzione di carboidrati per l’attività sportiva di endurance. Eros Grazioli ci parla dei DOMS e del recupero dai dolori muscolari.
CARDIO GPS A CONFRONTO - Siete alla ricerca di un ‘computer di bordo’ per i vostri allenamenti e le escursioni? Il mercato offre due grandi proposte: Garmin Fenix 2 e Suunto Ambit 3. Ecco una dettagliata prova comparativa, con tutti i pro e i contro di ognuno dei due modelli.
MA NON FINISCE QUI! - Il bello è che c’è tanto altro da leggere! La rivista è bimestrale, resta in mano ai lettori per oltre otto settimane. Per cui ci mettiamo tutto quello che vorremmo leggere noi in un lasso di tempo del genere! Rubriche, curiosità, news, lettere alla redazione, approfondimenti sui materiali, pr delle aziende (sempre proposti in modo informativo e non pubblicitario). Insomma, tanta roba!
OVVIAMENTE C’È UP&DOWN - Per chi va forte, guarda il cronometro e la mette sempre sulla sfida, c’è il consueto allegato Up&Down dedicato al mondo racing. Si tratta di un numero di transizione, tra la fine della stagione trail running e l’inizio di quella scialpinistica. Ma questo non ci ha impedito di seguire di persona lo strabiliante record di Urban Zemmer a Fully, oppure di essere a bordo pista all’Adamello Ski Raid Junior e al Trofeo Crazy che hanno aperto le danze nel calendario delle pelli. Da non perdere!
GIA’ DISPONIBILE SU APP - Skialper di dicembre sarà disponibile nelle migliori edicole a partire dalla prossima settimana. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Ma chi lo volesse acquistare immeditamente su smartphone o tablet, è già disponibile. È sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
Patagonia 360°, gli alpinisti SMAM sull’Aguja de l’S
Farina, Cazzanelli e Majori sono giunti in vetta lungo la via Austriaca
Le avverse condizioni metereologiche della Patagonia hanno finalmente concesso una tregua agli alpinisti della Sezione Militare di Alta Montagna. Il Caporal Maggiore Scelto Marco Farina, il Caporal Maggiore Scelto Marco Majori ed il Caporale François Cazzanelli erano partiti da El Chaltèn nella giornata di venerdì per il campo base Nipo Nino, ai piedi del Cerro Torre. L’obiettivo per la giornata di sabato sarebbe dovuto essere l’ascesa all’Aguja Standhardt lungo la via 'Exocet', ma il forte vento e le nubi minacciose incontrate al Colle Standhardt avevano convinto gli alpinisti a rientrare al campo.
Senza demoralizzarsi, le tre guide alpine hanno riposato per la seconda notte al campo e alle prime luci dell’alba di sabato si sono incamminati velocemente nell’altro versante della valle, verso il gruppo del Fitz Roy. La vetta prescelta era l’Aguja de l’S, da risalire lungo la via 'Austriaca', oltre 900 metri di roccia con difficoltà fino al 7A. Sotto un cielo terso e in assenza di vento, dopo 2h20’ hanno raggiunto il Colle degli Austriaci. Qui però il clima patagonico è tornatp a farla da padrone: l’intensa nevicata che coglie gli alpinisti a pochi tiri dalla vetta complica notevolmente la salita e, come non bastasse, si alza anche un forte vento che trasforma i cristalli di neve in veri e propri proiettili.
Farina, Cazzanelli e Majori non demordono e alle 11 in punto raggiungono la cumbre, l’ambita vetta patagonica dal fascino unico. Il meteo non lascia però molto tempo per gioire, quindi i tre decidono di rientrare e in poco più di due ore raggiungono nuovamente il campo Nipo Nino. Recuperato il materiale si avviano nuovamente verso El Chaltèn, ma percorrendo il rientro vengono spesso fatti cadere a terra dalle terribili raffiche di vento. Alle 20:30 sono finalmente in paese e possono concedersi il meritato riposo. Il primo successo della spedizione 'Patagonia 360°' è arrivato, ma anche questa volta il terribile e imprevedibile clima di queste zone ha seriamente messo in difficoltà gli alpinisti.
L'EAWS al lavoro a Bolzano
Riunione dei rappresentanti europei dei servizi valanghe
Nella Sezione Meteomont del Comando Truppe Alpine di Bolzano si è svolta la riunione del gruppo di lavoro dei 'Servizi di Previsione Valanghe Europei' (EAWS), che ha visto la partecipazione dei rappresentanti dei servizi valanghe di Austria, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Scozia, Slovacchia, Spagna, Svezia e Svizzera.
L’EAWS è un servizio costituito nel 1983 da sedici paesi e 33 servizi di previsione valanghe nazionali, regionali e locali con il compito di rafforzarne la collaborazione, il coordinamento tecnico ed operativo favorendo lo scambio internazionale di esperienze e la standardizzazione dei prodotti previsionali, della terminologia utilizzata nei bollettini e negli avvisi di criticità valanghe e della scala di pericolo valanghe europea, nata proprio nell’ambito dell’EAWS nel 1993 e diventata successivamente uno standard internazionale utilizzato anche in Canada, USA, Nuova Zelanda e Giappone.
Dal 2013 e sino al 2016 il coordinamento delle attività del gruppo di lavoro dei previsori valanghe europei spetta all’Italia, rappresentata dal Servizio Meteomont del Comando Truppe Alpine e del Corpo Forestale dello Stato e dall’AINEVA (Associazione Interregionale Neve e Valanghe) con il responsabile tecnico Igor Chiambretti che svolge le funzioni di coordinatore.
Lo speciale autunno dei ghiacciatori sulle Alpi
Anche Denis Trento su ghiaccio prima della stagione skialp race
Autunno speciale per il ghiaccio ripido sulle Alpi. Condizioni che non si ricordavano da decenni hanno intasato di ghiaccio goulotte e fessure in quota. Si sono viste tante ripetizioni di salite di ghiaccio e misto che, negli ultimi anni, si percorrevano in tardo inverno o in primavera, dalla Nord dell'Eiger alla Colton-McIntyre sulle Jorasses. Tante anche le aperture di vie nuove e varianti. Sulla pagina FB del Rifugio Torino (sempre ben aggiornata dalla nuova gestione del rifugio) sono pubblicate alcune interessanti linee nuove nel gruppo del Bianco tracciate da Ezio Marlier, Enrico Bonino e altri. Tra queste spicca per eleganza la goulotte 'Gregory ou Teophile?' (230 metri fino a M6) salita il 23 ottobre da Jean-Marc Chanoine e Denis Trento sul Pic Adolphe Rey. Pochi giorni dopo, il 28 ottobre, il nostro amico Denis torna nella Comba Maudit dove, in allenamento con gli sci, aveva notato un'altra linea interessante e sconosciuta a guide e ricerche internet. Con Alex Chadel salgono quindi 'No riescio a dormire' (da non confondersi con 'No siesta'): 3 tiri fino a M6, con discesa sulle doppie di Filo di Arianna.
Le condizioni delle vie potranno solo migliorare nelle prossime settimane, ma le funivie del Monte Bianco rimarranno chiuse per tutto il mese di novembre. Rifugio Torino sempre aperto.
In edicola la Buyer's Guide 2015 speciale Test Materiali
Un'opera monografica da 280 pagine con oltre 150 prodotti testati
Il momento che gli appassionati di scialpinismo stavano aspettando è arrivato. Dal 5 novembre sarà infatti disponibile nelle migliori edicole la Buyer’s Guide 2015 (280 pagine, 7,50 euro), il numero speciale di Skialper dedicato ai test materiali. E l’inverno può finalmente cominciare… (neve permettendo!)
NON ESISTE NIENTE DI SIMILE - Inutile girarci attorno: a livello internazionale non esiste nient’altro di paragonabile a questo lavoro. Ben 100 paia di sci, 40 paia di scarponi e una dozzina di attacchi sono stati valutati, misurati, pesati, stressati con prove di laboratorio. E poi preparati, montati, portati sulla neve e testati da un team di professionisti di assoluta eccellenza. I modelli top più attesi e alcuni altri di nicchia. Pratica,mente il doppi di quelli presentati sulla già mastodontica edizione 2014. Un lavoro durato 8 mesi, sapientemente coordinato da Guido Valota, iniziato all’ISPO nello scorso mese di febbraio e concluso pochissimi giorni prima di andare in stampa.
COSA TROVERETE SULLA BUYER’S GUIDE - I prodotti (sci e scarponi) sono suddivisi in tre macro categorie: Mountain Sport (attrezzatura da gara e per percorrere grandi dislivelli in velocità e leggerezza), Mountain Classic (tutto ciò che è ski touring, nelle sue diverse declinazioni) e Mountain Free (Free touring, freeride e sci da montagna con predilezione per la discesa rispetto alla salita). Completata la trafila di test e valutazioni è stata redatta una dettagliata scheda descrittiva di ogni prodotto (una pagina di rivista). Per ognuno dei prodotti troverete una presentazione generale, le considerazioni al banco (valutazione dello stato di finitura dello sci al momento della consegna, larghezza delle lamine su piatto e fianco, dettagli di preparazione e impronta della soletta) e quelle ricavate dopo il test nelle diverse condizioni di neve e pendio. Inoltre la scheda tecnica con i dati dichiarati dall’azienda e con tutti i nostri rilevamenti: lunghezza effettiva, contatto lamina, superficie di portanza, raggio calcolato, sciancratura rilevata, peso delle singole aste e media del peso, valori di torsione in punta, centro e coda, valore di flessione.
Per gli scarponi è stata misurata la lunghezza effettiva dello scafo, la larghezza massima dello scafo al tallone e in punta, l’altezza del gambetto. Ci sono poi le valutazioni sintetiche (adatto e non adatto a…, utilizzi alternativi possibili), i grafici radar con predisposizione di utilizzo, livello tecnico consigliato, punti forti e deboli. Infine il rating, la valutazione finale, che non è un voto ma è un valore complessivo che tiene conto di tantissimi aspetti (e quanta fatica a determinarlo…): la prestazione sulla neve, l’innovatività del progetto, l’appeal sul mercato, il prezzo, il rapporto qualità/prezzo, il livello di finitura alla consegna, il tipo di materiali impiegati, e diversi altri dettagli (tutto spiegato nel dettaglio sulla Buyer’s).
TUTTO QUI? - No, come se non bastasse. Particolare non trascurabile, abbiamo fotografato tutti gli sci testati prima di portarli sulla neve, proprio loro, quelli su cui abbiamo poi sciato. Li abbiamo accoppiati e appoggiati ad un muro di legno, per dare la visione più realistica e tridimensionale possibile del prodotto. Vi sembrerà di averli lì davanti, che aspettano di essere presi in mano. Si può valutare la dimensione, la sciancratura, il rocker e il camber immediatamente con un colpo d’occhio. Un lavoro durato giornate, curato dall’obiettivo di classe di Alo Belluscio, il fotografo che ha poi ritratto anche i nostri testatori e lo staff tecnico al lavoro nelle diverse fasi del test.
MONTAGGIO E PREPARAZIONE UNIFORME - Un lavoro meticoloso di preparazione, set-up e montaggio è stato necessario per tutti e 100 gli sci. Se ne è occupato lo stimatissimo responsabile tecnico del test Danilo Noro (titolare del negozio XL Mountain di Settimo Vittone, all’imbocco della Valle d’Aosta). Sono stati utilizzati attacchini ATK Race per tutti gli sci, montando i modelli SL World Cup su sci gara e performance, l’RT sui touring e free touring ed infine il nuovo Raider 12 sugli sci più larghi.
UN TEAM VERAMENTE ‘DREAM’ - Questo termine spesso viene abusato, ma non in questo caso. I nostri testatori, tutti stimati professionisti, si sono prodigati per avere tutte le risposte da sci e scarponi. Da una parte si sono mossi Carlo Battel, Robert Antonioli, Alessandro Plater e Nadir Maguet con l’attrezzatura più leggera, mentre per i calibri pesanti sono scesi in pista Alberto Casaro, Niccolò ‘Zorro’ Zarattini e Bruno Mottini.
NEW ENTRY LADY - Abbiamo voluto accontentare anche le scialpiniste che nella scorsa stagione avevno lamentato la mancanza di una sezione specifica dedicata agli sci e scarponi espressamente studiati per le loro esigenze. Così ecco una bella selezione di prodotti ‘special made for women’ testati da due ‘special guest’ aggregate al nostro team: Marica Favé. ex azzurra di sci alpino, maestra di sci e Guida Alpina (la prima donna in Trentino…) e Alba De Silvestro, giovane talento della squadra nazionale di scialpinismo.
NON DIMENTICHIAMO PELLI E ATTACCHI - Ovviamente ci sono anche sezioni specifiche per questi preziosi accessori, con le considerazioni tecniche del nostro staff, le valutazioni e tutte le schede informative.
GEEK - Oltre ai vari suggerimenti tecnici che incontrerete sfogliando le 280 pagine della Buyer’s Guide (ad esempio i consigli sulla lunghezza degli sci da acquistare e su come scegliere gli scarponi adatti alle proprie esigenze e al proprio piede), non perdete le preziose interviste realizzate da Guido Valota nei reparti R&D delle principali aziende. Il ‘claim’ di questa sezione è ‘raccontiamo a voi quello che dicono solo a noi’. Già perché in anni di lavoro a stretto contatto si è creato un rapporto di fiducia reciproca con i produttori, che ci hanno svelato alcuni interessantissimi segreti sui materiali costruttivi e sulle scelte di progettazione dei loro modelli top. Siamo stati in Svizzera alla Movement, in Valtellina da Ski Trab, in Val di Fiemme a La Sportiva, ad Asolo da Scarpa, in Emilia da ATK Race. Sempre con quella curiosità e quello spirito critico necessari per informare al meglio i lettori.
SPECIAL BONUS - E non finisce qui… Come l’anno scorso la Buyer’s Guide si chiude con 21 pagine di listino: ci sono ben 760 prodotti da 46 aziende con tutti i dati tecnici e i prezzi. Sci, scarponi, attacchi, bastoncini, artva, pala, sonda, pelli, zaini, zaini airbag. Infine in allegato ad ogni copia c’è il catalogo Sportler.
DA NON PERDERE - Prenotatelo al vostro edicolante! L’anno scorso, nonostante l’altissima tiratura, la Buyer’s Guide è andata velocemente esaurita. In caso vi risultasse difficile reperirla, potete scrivere una mail a skialper@mulatero.it indicandoci indirizzo, ragione sociale e codice rivenditore dell’edicola che volete che venga rifornita per voi. Inoltre è possibile acquistarla on-line e riceverla direttamente a casa in Posta prioritaria: l’importo è di 13.50 euro per i non abbonati (comprensivo di spese di spedizione), mentre gli abbonati a Skialper (importante: la Buyer’s Guide non fa parte dell’abbonamento, trattandosi di un numero speciale) possono acquistarla a 10 euro.
GIA’ DISPONIBILE SU APP - Se in edicola sarà distribuita dal 5 novembre, su app è già possibile acquistare la Buyer’s Guide 2015. È sufficiente scaricare la app gratuita di Skialper da iTunes o Android Market e procedere direttamente all’acquisto in-app.
Buona lettura e… speriamo che i nostri consigli vi aiutino a scegliere l’attrezzatura giusta. Ogni segnalazione e commento è gradita!