Different spring

Su Skialper in edicola tre itinerari con bici e pelli in Centro Italia

«Ci abbiamo pensato un bel po’, i dubbi sull’innevamento, considerando che questo è stato un inverno con scarse precipitazioni nel Centro Italia, erano alti. Poi con Andrea, il mio amico fotografo, abbiamo deciso di andare ugualmente. Pronti, via, partiti per questo tour tra i Parchi Nazionali del Centro Italia. Dai Sibillini alla Laga e al Gran Sasso con bike, pelli e ovviamente Argo, il mio cagnone, incomparabile compagno di scorribande in montagna». Inizia così l’articolo di Lorenzo Alesi (con le belle foto di Andrea Tomassetti) intitolato 'Different Spring’ che celebra questa strana primavera a suon di powder sul numero in edicola di Skialper.

DAL VETTORE AL GRAN SASSO - Il Monte Vettore, da qualunque angolazione lo si guardi, emana sempre un fascino particolare. La salita da Forca di Presta a Cima Lago (900 metri di dislivello), con il panorama che si apre a ovest sulla Piana di Castelluccio e a est sul Mare Adriatico, è sempre spettacolare. Ed ecco perché è la prima meta di Lorenzo. Il giorno seguente Monti della Laga: la quota neve è alta e la salita in bici da Ceppo fino al Lago dell’Orso è abbastanza dura, ma ne vale la pena. Infine il Gran Sasso, con anche una breve parentesi in SUP (strano up padre su laghetto) e una nevicata che riporta l’inverno e la powder..

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di giugno-luglio è disponibile nelle migliori edicole e su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui. Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!

A questo link la presentazione completa del numero.


Sci e snowboard sulla Nord dei Piz Palu’

Le ultime discese in primavera

La muraglia dei Piz Palù (3901 metri), composta dai tre famosi speroni (Kuffner-Bumiller-Zippert) e dalle tre rispettive cime (orientale 3882 metri, centrale 3901m e punta Spinas o occidentale 3823m) è finalmente tornata alla ribalta in campo sciistico in questi ultimi due anni grazie alla ripetizione di alcune discese intraprese negli anni pioneristici da personaggi come Heini Holzer, Franz Seeberger e Stefano De Benedetti.
Dopo le discese dello scorso anno dalla via Soresini al Palù Orientale da parte delle forti guide alpine Bordoni-Mottini (autunno 2014), Cardelli-Dalla Pozza insieme a Maurizio Davarda in snowboard (primavera 2015) e dalla via Corti-Comino alla Punta Spinas, eseguita sempre da Mottini (primavera 2015) quest’anno altri sciatori si sono cimentati col baratro delle Nord dei Palù.

PRIMAVERA 2016. NON SOLO SCI MA ANCHE SNOW - A fine maggio 2016 lo svizzero Michi Stampfli firma la probabile prima discesa in snowboard della via Corti-Comino insieme al connazionale Armin Beeli. Neve perfetta e nessuna doppia lungo la discesa anche nella parte più ripida di fianco al seracco. Nel maggio 2010 sempre lo stesso snowboarder aveva messo a segno insieme all’amico Stefan Buhlmann, la discesa della parete ovest sempre alla punta Spinas sciando così quel pendio che rimane a destra dello sperone Zippert. Sempre a maggio un'altra ripetizione da parte della Corti-Comino da parte di Adelin Favre e del forte Sebastian De Saint Marie, sciatore con un curriculum mostruoso di discese nelle Alpi ma non solo, e compagno di ‘scorribande’ di Pierre Tardivel in discese come la via Brenvitudes al Col de la Brenva. La via Corti-Comino (combinazione in discesa della via Corti e della variante dedicata a Gianni Comino e aperta da Benigno Balatti e Norberto Riva nel 1980) ha tutte le caratteristiche per essere inserita nella top list delle Nord più belle delle Alpi a livello sciistico.

GIUGNO 2016 - Approfittando del freddo e della nuova neve tre sciatori (Cristian Botta, Andrea Bormida e Davide Terraneo) e uno snowboarder (Pietro Marzorati) salgono con la prima funivia del Diavolezza, con l’intenzione di sciare la via Soresini, purtroppo rovinata dalle scariche di ghiaccio e sassi. Saliti quindi da quello che è chiamato ‘quarto sperone’, dopo aver attraversato in mezzo a seracchi hanno puntato dritti alla cima riprendendo la via Soresini. L’itinerario di discesa è stato poi il medesimo della salita. Si scia la pala iniziale della via Soresini per poi entrare tra seracchi, fare pochi metri su una aerea cresta e buttarsi nel pieno del quarto sperone dei Palù che presenta pendenze costanti tra i 45°-50° gradi sostenuti. Una discesa estetica e che ha tutte le caratteristiche per diventare una classica, anche a causa delle difficoltà ‘contenute’ rispetto alle altre citate.

Nella foto, da sinistra verso destra:
Piz Palù Orientale 3882 m - Via del quarto Sperone. 500 m 45°/50°
Piz Palù Orientale 3882 m - Via Soresini 500 m 45/50° sezioni 55°
Piz Palù Occidentale,Punta Spinas 3823 m - Via Corti-Comino 700 m 50/55°
Piz Palù Occidentale,Punta Spinas 3823 m – Parete Ovest 600 m 45/ 50°


Gran Sasso Adventure

Su Skialper di giugno-luglio due itinerari in bici e a piedi

Dall’Adriatico alla vetta del Gran Sasso, dal mare alla cima più alta dell’Appennino, da o a 2.912 metri. In poco più di tre ore. Ecco una delle proposte che troverete sul numero in edicola di Skialper, disponibile su app iOS e Android e nelle migliori edicole. Una proposta per unire mare e montagna, per chi, in vacanza, non riesce proprio a non fare dislivello, sulle due ruote o… sui due piedi. Nella mia continua ricerca di nuovi spunti per realizzare servizi interessanti per Skialper ho trovato finalmente qualcosa di diverso. La storia è andata proprio così!

PAZZA IDEA - «Tra i partecipanti dell’Eco Trail del Gran Sasso, storica gara di corsa off-road che si svolge ogni anno ad agosto a Campo Imperatore e dintorni, incontro Armando Coccia, amico che sapevo avere un trascorso da forte ciclista e, parlando, mi viene in mente di organizzare un itinerario che sia un mix perfetto di corsa a piedi e bike da strada». Inizia così l’articolo di Luca Parisse, autore anche delle bellissime foto. Detto, fatto. Ecco che poco dopo Coccia insieme a Giovanni Vespa e ad Antonio Carfagnini si danno appuntamento a Roseto degli Abruzzi per raggiungere in bici Prati di Tivo e poi salire in vetta di corsa. 

ROADBOOK - Il percorso affrontato per raggiungere il Gran Sasso dall’Adriatico parte da Roseto degli Abruzzi, sulla costa teramana e in poco più di 60 chilometri porta ai Prati di Tivo, da dove in circa 6 chilometri si può raggiungere la vetta dell’Appennino. Il tempo totale, andata e ritorno, impiegato dai tre compagni di avventura è stato inferiore alle sette ore…

FIAMME DI PIETRA -  Per chi preferisce usare solo gambe e piedi per andare alla scoperta del Gran Sasso d’Italia, ecco invece un circuito molto interessante, con partenza e arrivo a Campo Imperatore e uno sviluppo di una ventina di chilometri. Luca Parisse lo conosce bene e, insieme al runner Alessandro Novaria, ha voluto percorrerne solo una parte, per immortalare le pietre rese rosse del tramonto, le caratteristiche Fiamme di Pietra.

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di giugno-luglio è disponibile nelle migliori edicole e su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui. Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!

A questo link la presentazione completa del numero.


Destinazione Finale

Sul Skialper un ampio reportage sulla localita’ ligure capitale outdoor

«Per un amante degli sport outdoor la Liguria può essere il paradiso o l’inferno, a seconda di come la si prenda. Ad agosto le code sull’Aurelia e le spiagge sovraffollate la rendono un girone dantesco del 2000. In tutti gli altri mesi… beh, in tutti gli altri mesi si va a Finale. Anzi, a Finalborgo. Nel giro di pochi anni, infatti, l’entroterra del finalese si è trasformato in un perfetto parco giochi per gli sport considerati ‘da montagna’, prima con l’arrampicata, poi con la mountain bike e più recentemente con il trail». Inizia così l’articolo di Federico Ravassard su Finale Ligure, il primo di una serie che Skialper dedicherà alle ‘capitali dell’outdoor’. Dodici pagine da non perdere, con tutti i personaggi, gli indirizzi e le dritte per una vacanza a dimensione trail, bike o climbing.

CALCARE A GOCCE E CAPRONI - Sull’arrampicata a Finale ci sarebbe abbastanza materiale da riempire libri e girarci film. Si parla infatti di una storia cominciata con le prime vie degli anni ’70 e che con l’esplosione del free-climbing ha dato origine a una delle più vaste aree scalabili in Europa: la conta arriva a qualcosa come ‘almeno’ 170 falesie e 3.000 tiri su tutte le difficoltà. Per la corsa invece ci sono i Cavrones. Fondato solo pochi anni fa da un gruppo di amici stufi dell’ambiente austero delle gare su strada, il team già nel corso della prima stagione è schizzato da 4 a 70 membri, tutti riconoscibili per la divisa che ricalca quella di un taglialegna e che comincia sempre più a farsi vedere in giro per le gare di tutta Italia. Una loro creazione è il Trail del Marchesato, dal cui percorso hanno poi dato origine, con manutenzione e segnaletica permanenti, al Sentiero Ermano Fossati, nato per commemorare un amico vigile del fuoco morto durante un intervento.

ENDURO - Finale è stata una delle prime località a sviluppare la mountain bike come attrazione turistica, anche grazie all’uso dei furgoni attrezzati per le risalite. Già alla fine degli anni ’90 Fabrizio Valenti e Fulvio Balbi iniziarono a preparare sentieri dedicati alle due ruote e a predisporre i primi servizi di bike shuttle, attirando da subito appassionati da tutta Italia che, soprattutto nei periodi più freddi, venivano qui a girare su percorsi come quello della Base Nato. Il loro lavoro è stato poi ripreso da appassionati come Ale&Ale (Alessandro Massa e la moglie Alessandra) che, a loro spese (e soprattutto fatica), hanno tracciato chilometri e chilometri di sentieri sfruttabili da tutti. Il botto è stato poi fatto con l’arrivo della tappa delle Enduro World Series (dopo aver ospitato con successo più volte il circuito italiano) che l’hanno resa una Mecca mondiale della disciplina, al punto che oggi ben l’80% dei bike shuttle e bike hotel sono stranieri, compresi numerosi professionisti e le case che vengono spesso qui a testare.

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di giugno-luglio è disponibile nelle migliori edicole e su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!

A questo link la presentazione completa del numero.


Monte Bianco, il paese dei balocchi

Il bel cortometraggio su sci e snowboard ripido di Luca Rolli

Andreas Fransson, Davide Capozzi, Francesco Civra Dano, Giulia Monego e Julien Herry. Quattro ragazzi e una ragazza con un terreno di gioco unico al mondo, un vero e proprio… Paese dei Balocchi. Ecco il bel video su sci e snowboard ripido di Luca Rolli filmato tra il 2014 e il 2015 sul Monte Bianco. Immagini spettacolari e bella musica, oltre che curve dal ritmo giusto...


Ciao Leonardo

Tragedia sul Laila Peak, muore Comelli

Ancora una volta è arrivata la notizia che non vorremmo mai leggere. La montagna si è portata via un altro amico. Leonardo Comelli, ventisettenne friulano, da qualche mese valido collaboratore di Skialper (aveva firmato anche la copertina del numero 105 di aprile-maggio) è morto in circostanze ancora da chiarire mentre, insieme a Zeno Cecon, Carlo Cosi ed Enrico Mosetti stava scalando il Laila Peak, in Pakistan (6.069 m) con l’intenzione di tentare la prima discesa con gli sci. La redazione è vicina alla famiglia e agli amici di Leonardo.


Nuria Picas e la sfida Home to Home

Il 23 giugno il concatenamento di Cavalls del Vent e Carros de Foc

Le gare sono il suo pane e le vittorie non si contano neanche più. Ora però Nuria Picas ha deciso di lanciarsi in un’altra impresa, una gara contro se stessa, una sfida nella natura. La trail runner catalana, infatti, il prossimo 23 giugno correrà prima lungo il percorso della traversata Cavalls del Vent (84 km e 4.800 m D+), poi verrà prelevata da un elicottero e trasportata alla partenza di un altro itinerario, quello della Carros de Foc, 55 km e ben 9.200 m D+. Due classici del trekking sui Pirenei uno dietro l’altro…


La parete dei sogni

Il video della ripetizione della Est dell'Aiguille Blanche de Peuterey

È notizia delle ultime settimane la ripetizione sci ai piedi della via Major, sul Monte Bianco, 37 anni dopo Stefano De Bendetti, da parte di Luca Rolli e Francesco Civra Dano. Sul numero di Skialper in edicola tutti i dettagli della discesa. Il duo però non è nuovo a imprese di questo genere. Nel 2013, insieme a Davide Capozzi e Julien Harry, hanno ’firmato’ in sci e snowboard la parete est della Aiguille Blanche de Peuterey, scesa nel 1984 da De Benedetti. Ecco il video dell’impresa, ‘La parete dei sogni’, di Guido Raimondo e Luca Casali per MG Videoproduzioni


Record Gr20, ecco il video

Le immagini più' belle dell'impresa di D'Haene in Corsica

Sabato scorso il record su un percorso di trekking tra i più duri del mondo. Francois D’Haene, come abbiamo già riportato, ha percorso il sentiero del GR20, sulle montagne della Corsica, in 30 ore e 6 minuti, quasi un’ora in meno del precedente record di Guillaume Peretti, datato 2014. Ora ecco, in un breve video pubblicato dal quotidiano sportivo L’Equipe, i momenti salienti dell’impresa. 

Adrénaline - Ultra Trail : Le nouveau record de... di adrenaline


Camandona, il Makalu e' il settimo ottomila

Il valdostano in vetta a fine maggio insieme a Confortola

E sette. Lo scorso 23 maggio, in tarda mattinata, la guida alpina Marco Camandona, conosciuto nell’ambiente dello skialp perché ‘patron’ del Tour du Rutor, ha raggiunto la vetta del monte Makalu, in Nepal, a quota 8.463 m. È il settimo ottomila per l’alpinista valdostano che era partito per conquistare la vetta himalayana insieme al compagno di spedizione Marco Confortola nel mese di aprile. I due alpinisti hanno deciso di salire senza sherpa, ossigeno e con l’allestimento di soli due campi. Dopo giorni di meteo sfavorevole, caratterizzato da forte vento che ha costretto gli alpinisti a una lunga attesa al campo base, l’ascesa al C1 è iniziata il 21 maggio, con la partenza dal C2 alle 19 (ora locale) per sfruttare la finestra di bel tempo che indicava lunedì 23 come il giorno migliore per conquistare la vetta del Makalu. Iniziata nel 1996 con il Manaslu, la lunga carriera di Camandona come alpinista himalayano vede tra le spedizioni più significative quelle sul K2 nel 2000, sull’Annapurna nel 2003-2005 e 2006, il monte Everest conquistato nel 2010 e la più recente al Kangchenjunga nel 2014.


In edicola e su app Skialper 106 di giugno-luglio

Tante proposte per gli entusiasti dell’outdoor, da Finale al Gran Sasso

È già disponibile sulla app per dispositivi iOS e Android e dai prossimi giorni in edicola il numero di giugno-luglio di Skialper (6 euro, 160 pagine), un’uscita con il verde dell’estate in primo piano che però non tralascia alcune proposte sciistiche di fine stagione.

DESTINAZIONE OUTDOOR - Lo scrive anche il direttore editoriale Davide Marta nell’edito, l’Italia dovrebbe ‘valorizzare’ il proprio territorio, che è una palestra infinita di proposte per gli amanti dello sport all’aria aperta, corroborate da paesaggi unici al mondo, borghi pittoreschi e una cucina top. Ecco perché la copertina del numero e il servizio portante sono dedicati alla prima di una lunga serie di località votate all’outdoor che andremo a visitare nei prossimi mesi: Finale. Una cover diversa, per una volta dedicata all’arrampicata sulla guglia dei Tre Frati, firmata da Federico Ravassard.

FINALE - A Finale c’è tutto per una vacanza attiva e con dislivello (ma con il mare sempre a portata di occhio…). La località ligure ha creduto a pochi visionari e oggi è una delle indiscusse capitali mondiali dell’arrampicata e della mountain bike e da qualche anno è diventata anche una valida scelta per chi ama correre nella natura. Ecco perché ci siamo stati e soprattutto abbiamo vissuto con i local per qualche giorno. Una guida da ‘insider’ davvero irrinunciabile se siete alla ricerca di un’idea per le vostre vacanze.

GRAN SASSO - Se invece cercate un’idea per le vacanze più a sud, in Abruzzo, potreste scegliere di passare qualche giorno sul mare, a Roseto degli Abruzzi, e decidere di salire sulla vetta del Gran Sasso abbinando bici e running. Oppure semplicemente andare a farvi un giro del Gran Sasso, magari al tramonto, per vedere lo spettacolo delle Fiamme di Pietra e il mare sullo sfondo con i colori a tinte forti del crepuscolo. Un ampio reportage con le stupende foto di Luca Parisse vi aiuterà nella programmazione della vostra vacanza.

VIAGGIO - Se siete alla ricerca di una meta più esotica, potreste decidere si andare a fare un trekking o a correre lungo la Via della Seta, tra Uzbekistan, Kazakistan, Kirghizistan e Turkmenistan come ha fatto Dino Bonelli. Ne tornerete sicuramente arricchiti dall’incontro con popolazioni ospitali, culture secolari e natura con la enne maiuscola.

TOR - Per chi è alla ricerca di avventura tra i giganti della Valle d’Aosta, Luca Albrisi propone quattro circuiti che toccano i punti più belli del Tor des Géants. Tutti itinerari consigliati da persone che la gara valdostana la conoscono bene: Franco Collè e Giancarlo Annovazzi.

STILE - Se lassù sulle montagne c’è qualcuno che ha stile è sicuramente Chris Davenport. Lo sci è sempre stato al centro della sua esperienza e ha sciato pareti simbolo come Cervino e Lhotse. Con un’idea ben precisa della linea perfetta. Lo ha intervistato Lucia Prosino.

DIETRO AL TOUR DU RUTOR - Conosciamo tutti i risultati e la bellezza di una gara come il TDR, ma come funziona la macchina organizzativa? Stefano Jeantet ha seguito la gara valdostana per documentarla da dietro le quinte.

UN’ISOLA DIVERSA - Uno pensa di partire con costume da bagno e infradito, invece si può anche andare su un’isola a sciare. Stiamo parlando dell’Islanda, dove è andato il nostro Federico Ravassard. Sci e paesaggi lunari per un viaggio assolutamente da provare una volta nella vita.

DIFFERENT SPRING - Le regole traggono in inganno e soprattutto le stagioni di una volta non esistono più. Si ispirano a queste due verità i servizi che documentano l’ultima pazza primavera tra gli Appennini (Gran Sasso, Monti della Laga, Monte Vettore) e le Alpi (Valle Gesso) dove si è passati in poche ore dai prati e la mountain bike alla powder vista mare.

MELLO STYLE - Di solito in Val di Mello ci si va per arrampicare ma Davide ‘Gerry’ Terraneo ha pensato di provare a sciare su un canale molto estetico del Pizzo di Zocca. Avvicinamento lungo, però ne è valsa la pena!

L’ESPLORATORE - Luca Dallavalle ha l’esplorazione nel sangue: atleta di mountain bike orienteering, anche con gli sci ama esplorare i gruppi dell’Adamello e del Brenta alla ricerca di linee nuove. L’ha intervistato Andrea Bormida.

CIAK, AZIONE! - Sono i gadget hi-tech del momento. Sì, stiamo parlando delle action cam. Noi ne abbiamo messe alla frusta sei, raccontandovi pro e contro.

AWARDS - Ben 22 premi assegnati dalla redazione ad altrettanti prodotti per running e montagna testati sulla Buyer’s Guide Summer. Ecco l’elenco completo e le motivazioni.

TECH - Perché il Gore-Tex Surround è impermeabile e particolarmente traspirante. E cosa è il mountain training? Tutte domande alle quali abbiamo risposto mettendo ai piedi i modelli con la collaudata tecnologia Gore e andando a visitare con Aaron Durogati l’headquarter di Salewa footwear. Senza farci mancare una corsetta.

PROVACI ANCORA XAVIER - Thévenard con due vittorie all’UTMB, come D’Haene e Olmo, e il grande slam di tutte le gare targate UTMB (unico atleta ad avere vinto CCC, TDS e UTMB) è diventato uno dei top runner mondiali del panorama outdoor. Nelle pagine della sezione Up & Down un’ampia intervista.

UP & DOWN - Particolarmente ricco il menù delle pagine dedicate al mondo delle gare con interviste ai runner Silvia Rampazzo, Christian Modena e Davide Cheraz, un’inchiesta sul livello dei trail azzurro, le ultime news da Zegama e tante anticipazioni sulla prossima stagione agonistica dello skialp.

ULTRA-VEG E TRAIL AUTOGESTITI - Particolarmente interessanti gli interventi dei nostri due esperti di alimentazione e leggi. Il dottor Alessandro Da Ponte si è occupato di sport endurance e alimentazione vegetariana o vegana, mentre l’avvocato Flavio Saltarelli ha analizzato le conseguenze legali dell’organizzazione di trail autogestiti.

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di giugno-luglio sarà disponibile nelle migliori edicole nei prossimi giorni ed è già sull’apposita app per dispositivi mobili. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app! 


The Sierra Trifecta, tutto in un giorno

Con Jossi Wells e Chris Benchetler

Il vincitore degli X-Games, Jossi Wells, insieme a Chris Benchetler, si dedica al Mammoth backcountry con la ‘The Sierra Trifecta’: con sci, climbing  e mountain bike tutto in un giorno.