Su Skialper in edicola il Nuovo Polverelli Minore

Un simpatico vocabolario dei termini usati da freerider e freetourer

C'è il pendio ‘antracabol’, la ‘marinanza’, ma anche i ‘Mazinga’ e la ‘pauder morta’. È il gergo della comunità italica della powder, freerider e freetourer che, in anni e anni di sciate nella polvere (o sulla crosta) ha inventato una lingua tutta sua, quella dei pauderolesi. Da più di dieci anni il Nuovo Poverelli Minore è un progetto, nato e cresciuto on-line, che raccoglie e promuove la divulgazione dei variegati termini ed espressioni lessicali che la comunità italica della neve crea e utilizza nelle proprie attività con assi ai piedi. Su Skialper di febbraio marzo ne pubblichiamo i prinicipali termini per una simpatica lettura.

IL PROGETTO - Nato nel 2006 da un gruppo di amici in seno alla sezione freeride e scialpinismo del mitico forum Fuorivia, è poi approdato negli anni seguenti su Facebook con una propria pagina ufficiale perché anche il gergo pauderoleso, come tutte le lingue, è vivo e in continua evoluzione. La sua mission è molto semplice: collezionare in forma libera e partecipata i termini metaforici e le espressioni gergali che raider e scialpinisti utilizzano nella Penisola intera. Partecipare e contribuire alla sua evoluzione e crescita è molto semplice: basta pubblicare il proprio contributo sulla pagina ufficiale del vocabolario: facebook.com/polverelli o inviare un messaggio sempre alla pagina. Condizione essenziale per l’inserimento del termine nel vocabolario è che lo stesso deve essere fornito di sintetica descrizione, in modo da permetterne la comprensione al pubblico. Chi non dispone di un account Facebook, può inviare una e-mail all’ indirizzo ilpolverelli@gmail.com. Il progetto è coordinato e a cura di Davide ‘Zeo’ Branca e Matteo ‘Teocalca’ Calcamuggi. 

I TERMINI - Visto che li abbiamo citati, tra i centinaia che pubblichiamo in ordine alfabetico, eccovi il significato di antracabol, marinanaza, Mazinga e pauder morta. Antracabol: intracciabile, di solito riferito ad un pendio con pessime condizione nivologiche. Marinanza: Canale Marinelli, discesa di culto della Parete Est del Monte Rosa. Mazinga: identifica lo scivolatore da pista, vestito con accessori che lo rendono simile al noto personaggio dei manga giapponesi. Pauder morta. neve creata artificialmente. E per finire, ecco anche il Winter taleban: si definisce così lo stato umorale dello scivolatore a fine stagione; gli effetti sono depressione e nervosismo e massima intollerabilità verso l'altrui che apprezza l'arrivo del caldo e della bella stagione.

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di febbraio-marzo è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app! 

QUI LA PRESENTAZIONE COMPLETA DI SKIALPER 110


Sempre piu' in alto

Su Skialper la storica discesa del Furggen affrontata in versione skialp

C’era una volta il Furggen, sì una delle discese mitiche di Cervinia, raggiungibile con una delle prime funivie costruite nella conca ai piedi del Cervino, che da Plan Maison puntava dritta verso il più nobile scoglio d’Europa, fino a quota 3.446 metri. Poi negli anni Novanta la funivia ha chiuso e la discesa è stata via via dimenticata. Da un paio di anni questo budello bianco tra le rocce è tornato a essere appetibile per gli scialpinisti, anche se di italiani se ne vedono ancora pochi, mentre svizzeri e turisti in arrivo da Zermatt iniziano ad apprezzare la discesa. Una scusa per andare a mettere anche noi le lamine sui 45 gradi del pendio insieme alla Guida alpina e skialper François Cazzanelli. Su Skialper di febbraio-marzo un reportage su questa interessante proposta sciistica con le bellissime foto di Stefano Jeantet.

FERRATA & SKIALP - A fare tornare di moda il Furggen è l’apertura da un paio di anni della nuova ferrata attrezzata dalla Guide di Zermatt sul versante svizzero proprio per valorizzare in ottica invernale questa fantastica traversata. Si tratta di un itinerario che lascia spazio a diverse alternative, sia utilizzando in parte gli impianti di risalita di Cervinia, sia in versione 100% human powered…

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di febbraio-marzo è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!

QUI LA PRESENTAZIONE COMPLETA DI SKIALPER 110

 


Narvik skialp paradise

Su Skialper di febbraio-marzo un ampio reportage sulla localita' norvegese

«Dopo un’ora e mezza di salite con ramponi ai piedi e piccozza in mano, siamo nella sezione più profonda e stretta del canale, quasi in cima. È un budello con una pendenza di 40°, una larghezza equivalente a due sci o poco più e pareti alte quasi cento metri da ogni lato. Veramente impressionante, mi sento molto piccolo, anche a causa della minaccia costante della caduta di pietre». Inizia così il racconto di Mattias Fredriksson sulle infinite possibilità scialpinistiche nei dintorni di Narvik, in Norvegia. Le fotografie dell’autore, uno dei più conosciuti fotografi di montagna, rendono molto bene l’idea di quello che si può trovare se si sceglie Narvik per una vacanza sci ai piedi. Basta solo comprare Skialper di febbraio-marzo, dive pubblichiamo un reportage di 12 pagine sulla destinazione.

SEGRETO NORDICO - Solo qualche anno fa, poche persone oltre ai local praticavano lo scialpinismo da queste parti. Sciare nella Norvegia del nord voleva dire andare alle Lofoten o Lyngen, se non ci si fermava nelle zone di Riksgränsen o Kebnekaise in Svezia. Pochi turisti hanno compreso il potenziale di Narvik, ma le cose stanno cambiando. Ci vorrà tempo, però gli sciatori irriducibili stanno imparando velocemente quanto sia cool Narvik. La storia di Narvik è strettamente legata alla grande miniera di ferro a Kiruna, nella Lapponia svedese, alcune ore a est. L’esigenza di raggiungere un porto privo di ghiaccio per esportare il ferro portò alla costruzione della linea ferroviaria Ofotbanen più di cento anni fa, con il conseguente sviluppo della cittadina. Oltre che per il ferro, Narvik è diventata famosa per la Seconda Guerra Mondiale. Molte delle battaglie degli anni ‘40 sono state combattute nei fiordi attorno alla città o tra le sue case. La maggior parte delle costruzioni furono rase al suolo, ma la resistenza norvegese, con l’aiuto di truppe inglesi, polacche e francesi, la liberò, costringendo Hitler e i suoi uomini alla ritirata. Proprio sopra la cittadina si trova un comprensorio sciistico con diversi impianti e un accesso facile agli itinerari fuoripista.

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di febbraio-marzo è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app! QUI LA PRESENTAZIONE COMPLETA DI SKIALPER 110

 


Scialpinismo, affare per donne

Su Skialper di febbraio uno sguardo sullo scialpinismo al femminile

L’amore tra donne e skialp, almeno in così grande quantità, è relativamente recente. Almeno alle nostre latitudini. È come se fosse una nuova scoperta dello skialp, una rinascita. Non possiamo nasconderlo: fare scialpinismo è tremendamente cool in questo momento nel gentil sesso. Ma perché? È vero, modella il corpo, come hanno scritto alcune riviste femminili che si sono interessate all’argomento. Basta? Potevamo fermarci qui e affrontare l’argomento in maniera così banale? Per capirne di più siamo andati in Valle d’Aosta a passare una giornata con due gruppi autocostituiti di scialpiniste. Due tribù molto diverse tra di loro, perché fare fatica in salita e divertirsi in discesa al femminile non è un’unica categoria, ma un mondo con tante sfaccettature. C’è chi lo fa per tenersi in forma e poi arriva alla montagna con la m maiuscola e chi invece parte proprio da quella, ma la vuole raggiungere contando solo sulle proprie forze e quelle delle amiche, recitando un mantra emancipatorio. Ecco, per capire cosa vuol dire skialp al femminile, lontano dagli stereotipi che noi uomini potremmo usare, abbiamo lasciato la parola proprio a loro, alla tribù delle Dynafighe e a quella delle Girls Power.

CONTA SOLO L’ALLENAMENTO - Lo scialpinismo è adatto alla donna? Per trattare l’argomento abbiamo chiesto un intervento al dottor Massimo Massarini di Vitalia Salute. Se una donna è in grado di praticare corsa e ciclismo non ci sono controindicazioni alle pelli. La fisiologia insegna che la potenza aerobica e la forza per chili di massa muscolare sono identiche a quelle degli uomini. Il fattore limitante è eventualmente costituito da una maggiore massa grassa tipica dell'organismo femminile che può farsi sentire soprattutto in salita, dove ogni chilo di adipe deve essere ‘trasportato’ dai muscoli. Anche la forza degli arti superiori è di solito lievemente inferiore. Logico quindi scegliere di tracciare meno ripido e selezionare materiali leggeri. E poi… basta leggere l’articolo su Skialper di febbraio-marzo!

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di febbraio-marzo è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app! QUI LA PRESENTAZIONE COMPLETA DI SKIALPER 110

 


Presentata la seconda edizione della Horn Attacke

Da Bolzano al Corno del Renon il prossimo 11 marzo

Dopo il grande successo della prima edizione, con ben 330 atleti al via, di cui 182 individuali e 74 staffette, ritorna il Horn Attacke. La data è quella dell’11 marzo: una gara che metterà a dura prova i partecipanti che dovranno superare 20 km e 2000 metri di dislivello, prima a piedi, poi con gli sci. Horn Attacke prenderà il via a Bolzano e si concluderà a 2.260 metri sul Corno del Renon.

LE NOVITÀ - In occasione della presentazione alla Finstral ad Auna di Sotto sul Renon, il comitato organizzatore ha illustrato le novità dell'edizione 2017. «Visto il trend delle iscrizioni, aspettiamo 500 atleti - ha spiegato Bernd Wenter del comitato organizzatore -, anche perché sono sempre più numerosi gli atleti che si accostano a discipline quali lo speed hiking e l’uphill». La seconda edizione della Horn Attacke si terrà in ricordo e in memoria dei quattro alpinisti di Renon morti il 22 ottobre 2016 sotto una valanga sulla Gran Vedretta. «Ulrich Seebacher, uno dei quattro alpinisti - ha ribadito Günther Plattner, il presidente del Comitato organizzatore - è stato uno degli ideatori del primo Horn Attacke. All’inizio non sapevamo se continuare con Horn Attacke, poi abbiamo deciso di proseguire il suo progetto con tutta la nostra forza». Nell’occasione c’è stata la presentazione della t-shirt legata alla campagna ‘Shine Bright’: i proventi, oltre all’intero incasso al netto delle spese del Horn Attack saranno devoluti alle famiglie delle vittime.

IL PERCORSO -  La prova individuale scatterà alle 9 da Bolzano e dovrà concludersi sul Corno del Renon non oltre le 5 ore e mezza, mentre le coppie partiranno alle 9.30 e dovranno restare sotto le 5 ore di gara. Da Dodiciville, dove è posizionata la partenza, si passa accanto all’Eberle, proseguendo in direzione Soprabolzano, dove terrà la classifica montagna ‘In memoria Ulli Seebacher’. Da Soprabolzano gli atleti proseguono sino a Pemmern: alla stazione a valle della Funivia del Corno del Renon, gli atleti metteranno gli sci ai piedi per salire sino al rifugio Feltuner e, quindi, ai 2.260 m del Corno del Renon. «Sono ammesse staffette maschili, femminili e miste - ha precisato Michael Lintner-. Il primo atleta percorrerà il tratto a piedi, mentre il secondo proseguirà dalla zona cambio di Pemmern con gli sci ai piedi». Iscrizioni sulla piattaforma on-line di Datasport o con il modulo scaricabile dal sito www.hornattacke.com.
 


Camaleonte Markus Eder

Su Skialper di febbraio un’intervista al più talentuoso freeskier italiano

«Non c’è un granché dietro a quello che facciamo e con queste parole inglesi proviamo un po’ a venderlo». Non si può dire che Markus Eder non abbia quella giusta auto-ironia che lo rende più simpatico, quel non prendersi troppo sul serio che lo avvicina ai comuni mortali. Sì, perché Markus, altoatesino, classe 1990, è probabilmente il più completo freeskier italiano: freeride, freestyle, film con curve nella powder e sulla sabbia, anche un po’ di scialpinismo, tutto gli riesce bene. Su Skialper di febbraio-marzo si è raccontato ‘a 360 gradi’ ai lettori di Skialper, dalle gare alle nuove frontiere del freeride e del freestyle, dai social media alla sicurezza. Su questo argomento abbiamo coinvolto un esperto per formulare le domande: Maurizio Lutzenberger, Guida alpina molto competente sulle tematiche della prevenzione e della nivologia.

CHI È - Nel 2010 si presenta al Nine Knights, con i più forti freestyler del mondo, e vince Big Air & Best Jibber. L’anno dopo Franz Perini lo iscrive al Red Bull Line Catcher, con il gotha del freeride. Non ci crede, non capisce come possa andare a confrontarsi con i big del freeride, lui che arriva dai park e dalla neve dura. Alla fine arriva secondo. In questi mesi le sue evoluzioni in Ruin & Rose di MPS Films vanno per la maggiore. Ha sdoganato parole come big mountain e backflip da Fazio come Kilian ha portato il trail e le imprese di Summits of my Life al grande pubblico, è atleta Red Bull, con l’inglese come lingua ufficiale sui suoi canali social e quasi il doppio dei follower di Jérémie Heitz su Instagram.

RISCHIO E ALTERNATIVA -
Markus è un esempio per tanti giovanissimi in arrivo dai park e per questo, oltre alle domane e alle interessanti risposte di Markus sull’argomento e sicurezza, insieme all’articolo pubblichiamo un interessante ‘vademecum’ di Maurizio Lutzenberger su Rischio e alternativa. Sei regole fondamentali da seguire sempre prima di partire per una gita, con l’opzione di rinunciare, anzi, di crearsi un’alternativa. Perché, come scrive Maurizio Lutzenberger, «un manager senza alternative diventa un mero esecutore. Io sono sempre andato in montagna per divertirmi e per fare divertire. Andate sulla neve per divertirvi, è la qualità della neve che cambia il gioco, non l’inclinazione o l’esposizione del pendio. La montagna, qualsiasi sia la sua difficoltà, ha i suoi tempi. Il segreto sta nel trovare il momento giusto».

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di febbraio-marzo è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app! QUI LA PRESENTAZIONE COMPLETA DI SKIALPER 110

 


Alta Badia, sci tra le rocce

Su Skialper 110 tanti itinerari ai piedi delle Dolomiti

Ora la neve è arrivata e quindi… è il momento di partire e andare a scoprire l’Alta Badia sci ai piedi. Però quando Francesco Tremolada ha scritto l’articolo per il numero in edicola di Skialper la situazione era ben diversa, tanto che l’autore ha dovuto fare un paio di viaggi sull’Etna! Francesco Tremolada è uno dei massimi esperti di scialpinismo e freeride in Dolomiti, autore di due guide che tutti i frequentatori dei Monti Pallidi con sci e pelli conoscono bene, Scialpinismo in Dolomiti e Freeride in Dolomiti. Ecco perché era la migliore persona a cui chiedere di scrivere sull’argomento per Skialper…

LONTANO DAGLI STEREOTIPI -
«Provate a chiudere gli occhi e a visualizzare nella vostra mente l’immagine di una discesa con gli sci in neve fresca. Facilmente vedrete uno sciatore immerso nella polvere mentre percorre un lungo pendio aperto oppure un bosco rado in stile canadese. Queste sono di solito le immagini che rappresentano lo sci fuori dalle piste battute, sulle riviste e nelle pubblicità. Se cerco però di visualizzare nella memoria le immagini delle più belle discese percorse vedo un terreno diverso dove la neve confina con la roccia e di quest’ultima riflette il colore, valli profonde incassate tra alte pareti, stretti canali e passaggi caratteristici… che si fissano nella memoria e che non trovi ovunque! Penso che l’ambiente in cui ci si muove sia alla fine la cosa che si ricorda di più e che può anche far passare in secondo piano una qualità della neve non proprio perfetta o una situazione meteo poco favorevole. Forse per tutto questo considero le Dolomiti il più bel posto al mondo per sciare» comincia così l’articolo di Francesco Tremolada autore anche delle foto.

SCIALPINISMO E FREERIDE - Cima Puez Est e Piz de Lavarela, ma anche due proposte in chiave freeride come la celebre Val Mesdì e la Val Setus, e poi qualche dritta per i ripidisti: Valscura del Sassongher, Canale Col Toronn, Conturines - Canale Nord Ovest. Non manca nulla negli ingredienti della ricetta che Francesco propone ai lettori di Skialper. Non resta che comprare il numero 110!

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di febbraio-marzo è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app! QUI LA PRESENTAZIONE COMPLETA DI SKIALPER 110

 
 


Siamo tutti scialpististi

Su Skialper di febbraio-marzo si parla di risalite nelle ski area

Il nome, diciamo la verità, non ci piace molto. Scialpistismo sembra una storpiatura. Volendo c’era anche Ski alpi pista, che poi è anche la denominazione di una pagina Facebook sull’argomento. Però crediamo che scialpistismo sia al tempo stesso il nome più vicino allo scialpinismo tradizionale ma ne denoti la principale differenza: la pratica in un ambiente più ‘addomesticato’, nei comprensori sciistici. Ecco, su Skialper 110 di febbraio-marzo, in edicola in questi giorni, ne parliamo.

IL LIMBO ITALIANO -
La prima considerazione da fare sull’argomento è che, come spesso accade, in Italia la legislazione sull’argomento lascia spazio a diverse interpretazioni ma allo stesso tempo a una sorta di limbo. Lo scialpistismo infatti si divide tra attività vietata o tollerata e proposte promosse e organizzate dagli stessi comprensori sciistici. La risalita in pista risulta vietata dalla legge sulla sicurezza dello sci, a meno che il gestore dell’area non la autorizzi. Anche in questo caso, però, rimane una presunzione di colpevolezza a carico del gestore. Ecco perché alcuni percorsi fresati e balisati a volte non vengono più di tanto promossi…

TANTE PROPOSTE - Detto dell’impasse legislativa (e delle proposte di modifica, anche con l’avallo della FISI), rimane il fatto che lo scialpistismo è stato decisamente di tendenza negli ultimi mesi. Sarà per la mancanza di neve in buona parte d’Italia, sarà perché tutto sommato un po’ di ‘ski-fitness’ fa sempre bene ed è più facile da approcciare per chi arriva dalle piste, ma anche volendo provare a disegnare una mappa delle località amiche di sci e pelli, con aperture delle piste serali o percorsi riservati allo skialp, non si riuscirebbe a fare un censimento completo. Si può dire che ormai ogni regione ha più poli di questo tipo… Noi comunque qualche consiglio nell’articolo che pubblichiamo sul numero in edicola di Skialper ve lo abbiamo dato e siamo anche andati a vedere di persona due esperimenti di pacifica convivenza tra pistaioli e skialper, a Gressoney, in Valle d’Aosta, nel cuore del comprensorio del Monterosaski, e a Bardonecchia. Un reportage tutto da leggere, anche se, per fortuna, ora è arrivata la neve anche fuori!

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di febbraio-marzo è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
QUI LA PRESENTAZIONE COMPLETA DI SKIALPER 110

 


Disponibile su app Skialper 110

Itinerari, tante interviste e anteprime attrezzatura

È già scaricabile in versione app iOS e Android il numero 110 di Skialper (6 euro, 192 pagine) di febbraio-marzo e sarà in vendita nelle migliori edicole a partire dai prossimi giorni. In copertina uno scatto del fotografo Christoph Jorda con lo strillo 'crosta, vento & tanto love’ a ricordare una stagione che nelle Alpi Centrali e Orientali sembra stregata, quando su altri versanti sono scesi metri di neve. Situazione meteo e preoccupazione per l’ambiente anche nell’editoriale ‘Pow’, che racconta l’impegno di Protect Our Winters, associazione che riunisce sciatori, aziende di settore e influencer per salvare gli inverni e tanti posti di lavoro minacciati dal climate change.

CAMALEONTE MARKUS EDER - Freestyler, freerider, anche un po’ scialpinista. Più semplicemente freeskier, come ama definirsi lui. Markus Eder, altoatesino, è lo skier italiano più famoso e passa con disinvoltura da un film nella powder alle evoluzioni nei park o alle gare di freeride. Un’intervista per conoscere la persona oltre gli sci con alcune interessanti domande di Maurizio Lutzenberger, Guida alpina ed esperto di nivologia, sulla sicurezza e il rischio.

SIAMO TUTTI SCIALPISTISTI - Sarà l’inizio di stagione con poca o zero neve naturale, sarà che lo ‘ski-fitness' è di moda, ma in questa stagione invernale le risalite su itinerari all’interno dei comprensori sciistici sono di gran moda. Siamo stati a Gressoney, nel cuore del Monterosa Ski, e a Bardonecchia, per vedere come funziona la convivenza tra pistaioli e pelli. E abbiamo fatto il punto sulla normativa in materia.

SEMPRE PIÙ IN ALTO -
Proprio come Mike Bongiorno, che amava molto il Cervino. E infatti ci siamo fatti accompagnare a fare la storica discesa del Furggen da François Cazzanelli che, oltre che Guida alpina ed ex atleta dello skialp, è anche compagno di escursioni di uno dei figli di Mike. Alla scoperta di un itinerario classico, un tempo raggiungibile in funivia, oggi riproponibile con le pelli grazie a una nuova ferrata e sfruttabile con poco dislivello grazie agli impianti di Cervinia. Oppure risalendo la nuova pista per lo skialp sul tracciato del Mezzalama, magari dormendo una notte in quota al Rifugio Guide del Cervino.

IL NUOVO POLVERELLI MINORE - Fa il verso al vocabolario Zanichelli ma è un vero e proprio vocabolario della lingua dei freerider italici, dalla a alla z. Opera di Davide 'Zeo’ Branca e Matteo ‘Teocalca’ Calcamuggi, che hanno curato la raccolta di voci in arrivo da tutta Italia, è una interessante raccolta di modi di dire e dei simpatici termini usati durante pellate e discese, spesso storpiatura di quelli originali inglesi. Una simpatica lettura per non prenderci troppo sul serio.

SUL FILO DI EOLO - Cosa c’è di meglio di tanta neve, aeree creste e la vista del mare in lontananza? Ecco due itinerari nelle Alpi Marittime, intorno a Limone Piemonte, prevalentemente in cresta. In questa stagione la neve non è mai mancata… ma anche il vento.

AFFARE PER DONNE -
Si chiamano Dynafighe (sì, proporre così) e Girls Power e sono due gruppi di sole donne che si ritrovano per andare a fare scialpinismo, le prime soprattutto in versione fitness, le seconde con l’obiettivo dell’alta montagna. Due modi diversi di affrontare lo skialp al femminile, due paradigmi del grande successo che questo sport sta riscontrando tra le donne. Abbiamo pellato con loro e proprio a loro abbiamo lasciato la parola…

BEO-TEAM, LA SCOMMESSA - Contro il logorio da ripetizione di tracciati sempre uguali, lo sci club Sestriere ha affidato un team di ragazzi al vulcanico Fabio Beozzi. Skialper li ha seguiti in una giornata di allenamento.

GLI ALLENATORI DI SKIALP - Siamo stati ai corsi per allenatori che si sono tenuti in Val Venosta a fine novembre. Volete sapere che faccia hanno gli allenatori? Li abbiamo fotografati tutti, ma proprio tutti… e vi spieghiamo anche come si sono svolte le lezioni e i progetti per il futuro.

PAULCKE - Ai più forse questo nome non dirà molto, ma è stato uno dei padri dello scialpinismo. Il tedesco, grande fautore della tecnica telemark, nel 1897 ha traversato le Alpi Bernesi con gli sci ai piedi. Un ritratto di Giorgio Daidola assolutamente da non perdere.

NARVIK SKIALP PARADISE - È una cittadina norvegese, un porto nato per trasportare il ferro in arrivo con la ferrovia dalla vicina Svezia. Ma è anche uno dei migliori posti della Scandinavia per lo scialpinsmo e il freeride. Un reportage con le bellissime foto di Mattias Fredriksson, con la luce particolare del nord e la neve che sa di sale, alla scoperta di una cittadina che durante la Seconda Guerra Mondiale è stata teatro di importanti battaglie.

SCI TRA LE ROCCE - È decisamente lontana dagli stereotipi dello sci nella polvere tra i pini l’immagine delle discese tra i canali del Sella, come la famosa Val Mesdì, in Alta Badia. Un reportage per partire alla scoperta delle migliori discese della valle dolomitica con le pelli o con più brevi escursioni in versione freeride. Con qualche diritta per lo sci ripido. Parola di Francesco Tremolada, autore di libri fondamentali per gli amanti dello sci fuoripista da queste parti.

PREVIEW - Questo numero esce proprio pochi giorni prima dell’Ispo, la fiera di Monaco di Baviera dove vengono presentate tutte le novità dell’inverno 2017/18. Noi ne abbiamo già provate alcune (eravamo l’unica rivista italiana invitata nello Utah per mettere ai piedi i nuovi modelli da freeride Blizzard, l’unica rivista al mondo all’evento organizzato da Dynafit per i propri negozi Competence Center) e altre le abbiamo già viste. Se volete sapere tutto sulle proposte di Blizzard, Scott, Plum, La Sportiva, Salomon, Atomic, Scarpa, Hagan, Dynastar, Rossignol (una new entry nello scialpinismo), Camp, Völkl, Dalbello e Ferrino...

FRESH FOAM HIERRO V2, LA PROVA - Nel numero scorso l’avevamo messa al banco, ora Christian Modena, uno dei più forti trail runner italiani, l’ha anche provata. La nuova scarpa di New Balance, che sostituisce sia la v1 della Fresh Foam che la storica Leadville, va decisamente bene…

FATTORE K42 - Scoprire la Patagonia correndo in una delle gare più partecipate, un trail tra foreste e laghi in capo al mondo. È quello che ha fatto Carlo Brena. Prima di partire per questa bellissima terra si potrebbe però prendere parte a una delle gare K42 gemelle, per esempio quella sulla Maiella. L’appetito vien correndo…

15 PROTAGONISTI - Tutto nuovo l’inserto Up & Down dedicato al mondo delle gare e ai suoi protagonisti. Quindici storie di personaggi, 15 interviste ad atleti dello scialpinismo, allenatori, organizzatori. Partiamo con Kilian (e chi altrimenti?) che festeggia 10 anni ad alto livello e che ha risposto a domande scomode. Probabilmente le sue parole faranno discutere, ne siamo sicuri. Poi lo sloveno Nejc Kumar, William Boffelli, Margit Zulian, Bianca Balzarini, Oscar Angeloni, passato alla nazionale svizzera, Kurt Anrahther, organizzatore dell’Epic Ski Tour, Eros Grazioli, Franco Collé, Martin Stofner, Paola Pezzoli, Erwin Deini, Henri Grosjacques, Marzio Deho, Roberto Maguet, Dino Bonelli.

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di febbraio-marzo sarà disponibile nelle migliori edicole nei prossimi giorni ed è già sull’apposita app per dispositivi mobili. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!


Questione di ritmo

Su Skialper 109 un intervento su allenamenti e frequenze alte

Quanto conta la frequenza nello scialpinismo? In altri sport, come nel ciclismo, nella corsa e in genere nell'endurance, la differenza tra i pro e gli amatori, oltre che nella massima potenza aerobica e nella capacità di soglia, risiede nella capacità di eseguire il gesto ad alta cadenza. Ecco quindi che il ciclista di livello riuscirà a sviluppare circa 100 pedalate minuto, che il top runner correrà a 180-190 passi minuto mentre gli amatori viaggeranno su frequenze notevolmente inferiori. Aldilà della maggiore potenza del motore degli atleti rispetto agli altri, c’è quindi un altro fattore da considerare: la capacità di mandare velocemente gli impulsi di attivazione ai muscoli grazie alle qualità neuromuscolari che consentono di mettere in moto più gruppi muscolari in maniera rapida ed efficiente. Ne parliamo su Skialper di dicembre-gennaio con un intervento del dottor Massimo Massarini di Vitalia Salute.

FATTORE ALLUNGAMENTO - Nello scialpinismo entra in gioco un ulteriore fattore legato alle caratteristiche del gesto: l’allungamento muscolare. Se nel ciclismo il ciclo allungamento/accorciamento del muscolo è indipendentemente dalla cadenza perché vincolato dalla circonferenza percorsa dai pedali, nello scialpinismo varia al variare della lunghezza del passo. Perché è importante allenarsi a frequenze di passo più alte? Per gli agonisti è fondamentale eseguire variazioni di ritmo per preparare la muscolatura ai cambi di cadenza che si manifesteranno in gara a ogni variare di pendenza. Per loro avere l’abitudine a cambiare e allungare a ogni diminuzione di pendenza sarà cruciale per guadagnare in gara. Per i secondi allenarsi a salire in agilità significherà ritardare la fatica muscolare mantenendo un migliore apporto di ossigeno ai muscoli. Come allenarsi? Per questo… basta leggere Skialper in edicola.

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di dicembre-gennaio è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!

 


Piccole grandi montagne

Su Skialper 109 salite e discese ripide nell'Appennino Reggiano

«Una neve imprevedibile, che può presentarsi in tutte le sue consistenze anche durante un'unica giornata. Un vento che può superare i 200 chilometri all’ora e modellare creste e pendii con forza ed eleganza. Un panorama sconfinato che, nelle giornate più limpide, abbraccia a sud la superficie luccicante del Mar Ligure da dove emergono le sagome della Corsica e delle isole dell’Arcipelago Toscano e a nord, oltre la Pianura Padana, la quasi totalità del lontano arco alpino dal Monte Rosa alle Prealpi Venete. Le piccole cime del crinale che divide Emilia e Toscana, situate nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e dell’area MAB Unesco, formano un confine e un diaframma geografico, culturale e climatico tra Europa e Mediterraneo». … E propongono itinerari corti ma mai banali, con salite alpinistiche e discese ripide. Proprio quelle di cui parlano Andrea Greci e Francesco Gibo Gibellini su Skialper di dicembre-gennaio.

QUATTRO ITINERARI DA PROVARE - I dislivelli e gli spostamenti relativamente modesti permettono di concatenare cime e pendii differenti, delineando traversate o circuiti dove alpinisti e ripidisti avranno uguale soddisfazione, spesso dovendo usare più la testa che le gambe, studiando orari ed esposizioni, scrutando lo stato di trasformazione della neve. Le sorprese e le emozioni, però, non mancheranno su queste piccole grandi montagne sospese tra mare e continente. Si va dall’Alpe di Succiso (2017 m) al Monte Alto (1.904 m), dal Vallone dell’Inferno sul Monte La Nuda (1.895 m) al Monte Prado (2.054 m) e Sassofratto (1.950 m). Si scende dal canale della Clessidra, delle Cose Importanti, Sassofratto, Canale dell’Ombra. Nomi suggestivi con pendenze che raggiungono anche i 50°.

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di dicembre-gennaio è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!

 


Into the wood

Su Skialper sei itinerari nel bosco delle Alpi Occidentali

«È mercoledì, i siti ‘snow forecast’ rimbalzano sullo schermo. Il colore della macchia precipitazioni è inconfondibile: viola! Arriva, è la volta buona! Si abbandonano i ragionamenti per piani più ambiziosi. Ci si è appena rilassati quando subito si insinua la fregola di vivere quella sensazione di immergersi in una nuvola di cristalli. Le carte non mentono, una perturbazione sta per rientrare questo pomeriggio ‘da sotto’ sulle Alpi del Nord Italia. Nevicherà seriamente, pare fino a metà della notte. Bene, un paio di ore di sereno non faranno che renderla più leggera». Che si fa? Si va asciare nei boschi, con le orecchie sempre ben dritte e prendendo tutte le precauzioni del caso, comunque necessarie dopo una nevicata, anche se si scia in un ambiente più protetto come quello tra gli alberi. E poi non si può scherzare cercando pendii aperti e troppo esposti all'azione di eolo. Su Skialper di dicembre-gennaio Andrea Bormida consiglia sei itinerari nel bosco dove andare dopo una nevicata.

CONSIGLI -
Ci vuole la giusta esposizione tendente all'ombroso, la quota non troppo alta per avere sufficiente vegetazione e proteggere la neve dal vento, la distanza tra i fusti è fondamentale così come la pendenza, perché quando nevica tanto per volare sulla polvere è necessaria un po’ d’inclinazione. Attenzione: spesso con la quota lo spazio tra gli alberi aumenta, sono comunque le zone dove porre un po’ più di attenzione, specie in giornate di o post vento!

DOVE? - I sei itinerari che consigliamo sono tra Valle Srura, Valle Susa, Val Clarée, Gran San Bernardo, Valle Vigezzo e Valle Devero.

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di dicembre-gennaio è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!