Filosofia fast & light
Un video della Salomon Running Tv sull'andare veloci per monti
Una volta si andava in montagna, anche solo per una passeggiata, rigorosamente con la caviglia coperta, scarponi pesanti, zaini grandi e pieni di tanta attrezzatura. Poi è arrivata la filosofia fast & light, Kilian ha sdoganato un modo di andare per monti più leggeri, non senza essere stato criticato per le sue scelte. Ma che cosa è il fast & light e perché si va in montagna veloci e leggeri. In una dozzina di minuti Jordi Tosas (compagno di Kilian in tante avventure alpine veloci), Michel Lanne (sì, proprio lui, il trail runner, che è anche un soccorritore di alta montagna) e René Roulet, un veterano delle Guida Alpine, spiegano cosa significa per loro fast & light e perché ognuno è libero di andare in montagna scegliendo la propria strada ma sempre sapendo che cosa fa e quali sono i pericoli. Tre visioni differenti che difendono la stessa idea: la libertà.
Hugenschmidt e Cristiana Follador primi al Monte Soglio
Tappa del circuito delle Italy Series
Nel Canavese appuntamento con il Trail del Monte Soglio, tappa del circuito delle Italy Series. Nel Gir Lung, di 66 km e 3.600 metri di dislivello, stoccata vincente di Stephan Hugenschmidt in 6h41’39” davanti a Luca Carrara in 6h55’34”, con terzo Fabio Di Giacomo in 7h26’44”; ai piedi del podio Stefano Trisconi e Fabio Bongio. Nella gara femminile nuovo successo per Cristiana Follador in 8h16’11” su Raffaella Miravalle in 8h31’54” ed Elisabetta Negra in 8h54’44”, quarta Chiara Boggio, quinta Chiara Bertino.
Nella Gir Curt di 35 km e 2000 metri di dislivello, affermazione di Davide Cheraz in 3h03’15” su Maurizio Fenaroli in 3h04’01” e Jesper Noer in 3h04’13”, mentre sul podio rosa sono salite Lara Crivelli (3h49’54”), Lorena Casse (4h01’15”) e Luisa Locatelli (4h08’13”).
Trail del Viandante nel segno di Christian Pizzatti
Francesca Mai prima nella gara rosa
Ancora Christian Pizzatti: il trailer sondriese, sotto il diluvio, è riuscito per la terza volta a mettere il proprio sigillo al Trail del Viandante. Con il tempo record di 4h48’46” il portacolori del Team Valtellina ha nuovamente legato il proprio nome alla gara che unisce le province di Lecco e Sondrio con uno sviluppo di 49km e un dislivello positivo di 2700 metri. Con lui sul podio sono saliti anche Oliviero Bosatelli della Valetudo Skyrunning Italia in 4h50’27” e il neo acquisto del Santi Nuova Olonio, Andrea Calcinati in 5h01’19”- Nella top ten anche Umberto Casiraghi, Gianluigi Martinelli, Paolo Beria, Saverio Monti, Stefano Camparoli, Ernesto Locatelli e Matteo Bernardi. Nella gara in rosa, regina 2016 si è laureata la comasca del Team Otc Francesca Mai in 6h37’29”. Secondo posto per Martina Bricarello del Team I Run for find the cure in 6h42’07”, mentre terza si è piazzata l’atleta di casa Sara Ruffoni (Mera Athletic) che, dopo avere condotto per 35km si è dovuto accontentare del bronzo di giornata in 6h49’27”.
HALF - Nell’half marathon da 25km (1370m di dislivello positivo) tra i più di 600 atleti partiti da Bellano, doppietta per la società organizzatrice con il secondo successo consecutivo di Graziano Zugnoni e la prima volta del giovane talento Arianna Oregioni. Entrambi hanno subito preso la testa della corsa e imposto il proprio ritmo ai diretti avversari. Zugnoni è transitato in solitaria sotto la finish line in 2h03’12” davanti ai lecchesi Valerio Tagliaferri in 2h04’39” e Marco Mainetti in 2h04’53”. Nella classifica in rosa Arianna Oregioni prima in 2h24’06” davanti alle compagne di club Monia Acquistapace in 2h27’59” e Lorenza Combi in 2h28’37”-. Più di cento anche le giovani leve del Mini Trail da 7 km partiti da Posallo alle porte di Colico. Qui a spuntarla sono stati i giovanissimi Davide Paragoni & Giulia Oregioni.
Un migliaio di runner ha sfidato le intemperie. «Non è stato facile, ma tutto è andato bene – ha dichiarato Ivano paragoni del comitato organizzatore nel post race -. Il meteo per il secondo anno consecutivo ci ha messo il bastone tra le ruote, ma i commenti dei concorrenti sono stati postivi e ciò ci ha ripagato del lavoro svolto in questi mesi. Non mi resta che ringraziare enti e sponsor che ci hanno sostenuto, ma soprattutto i volontari. Loro sono la vera anima del Trail del Viandante».
Lisa Borzani terza alla Tecnica Maxi-Race
Quarto posto nella gara maschile di Annecy per Giulio Ornati
Tempo di Tecnica Maxi-Race sabato ad Annecy. Sul traccato di 85 km e 5.300 metri di dislivello vittoria del francese Ludovic Pommeret che ha tagliato il traguardo sulla Plage d’Albigny in 8h56’03”, piazza d’onore per l’altro francese Aurélien Collet in 9h11’10”, con terzo Michel Lanne in 9h13’04”. Ottima quarta piazza per l’azzurro Giulio Ornati in 9h14’11”, seguito da Quentin Stephan in 9h29’08”. Nella gara rosa affermazione della svizzera Andrea Huser in 10h38’40” sulla francese Sophie Gagnon in 10h58’47”, con terza l’italiana Lisa Borzani in 11h03’46”. Ai piedi del podio le francesi Aurelia Truel e Caroline Benoit.
Vertical BUT, vincono Mauro Stoppini ed Emanuela Brizio
Sabato mattina la prima edizione
Un albo d'oro che si apre subito con due nomi prestigiosi per Vertical BUT, l'evento disputatosi all'Alpe Devero: i vincitori della prima edizione della gara organizzata da Formazza Event sono infatti due campioni del calibro di Mauro Stoppini ed Emanuela Brizio.
Stoppini ha condotto la gara sin dalle prime battute, andando a concludere sui 3 km di percorso che prevedeva circa 600 metri di dislivello positivo - 80 in meno di quelli inizialmente previsti a causa della tanta neve ancora presente - in 24'47". Il portacolori del Genzianella ha staccato di ben 2'3" Alberto Gramegna (Caddese), mentre in terza posizione si è classificato Andrea Sartori (Ossola Sky Running) in 27'07". In campo maschile Stoppini non ha quindi avuto avversari in grado di impensierirlo; lo stesso è accaduto tra nella prova rosa, dove Emanuela Brizio ha vinto in 31'14"; seconda è arrivata Daniela Bona (Ossola Sky Running) in 33'17", mentre il terzo gradino del podio è stato conquistato da Greta Mancini (GS Bognanco) in 34'39".
Le condizioni meteo non ottimali, con nuvole basse e pioggia intermittente, non hanno influito più di tanto sulle prestazioni degli atleti, ma hanno un po' rovinato la festa prevista alla Piana del Devero dopo la gara con tanto di Pizza Party.
L'attenzione di Formazza Event si sposta ora definitivamente su Bettelmatt Ultra Trail, in programma nel weekend del 16/17 luglio, con i percorsi da 83 km (5.080 m D+), 35 km (1.940 D+), 22 km (750 D+) e il classico giro del Lago da 8 km.
Bel debutto per il Pasturo Tutt d’un Fiàa
Buona la prima per Daniel Antonioli e Raffaella Rossi
Prima edizione del Pasturo Tutt d’un Fiàa andata in scena sabato sulle pendici del Grignone: circa 220 gli atleti che si sono dati appuntamento per questa nuova vertical race che dall’abitato di Pasturo conduce diritti in vetta affrontando un dislivello positivo di 1800 metri per uno sviluppo di 7.5 km. Il percorso, caratterizzato da tratti corribili e da ripidi break muscolari, ha sin da subito messo a dura prova le gambe dei corridori del cielo. Al 4° km di gara presso il pianone dell’ex Rifugio Tedeschi, la classifica generale vedeva come protagonista assoluto Daniel Antonioli e subito alle sue spalle il duo Bonanomi e Rizzi. L’atleta del CS Esercito ha messo poi le ridotte andando a vincere con un tempo strepitoso di 1h17’56”. E’ stata invece bagarre tra Paolo Bonanomi (Falchi) e Fabio Rizzi (Team La Sportiva . Tra i due ha avuto la meglio l’atleta premanese, grande specialista delle gare up che nella seconda sezione di percorso ha preso un buon margine tagliando il traguardo in seconda posizione. Nella gara femminile Raffaella Rossi ha dettato legge fin dalle prime battute mantenendo un cospicuo vantaggio fino al traguardo. Alle sue spalle Cecilia Pedroli, reduce da un’ottima prestazione conseguita settimana scorsa all’Esino Skyrace. Chiude il podio Martina Brambilla e quarta posizione per Lara Mustat. Peccato per Serena Vittori che ha dovuto alzare bandiera bianca per un problema fisico.
La Sportiva Vertical Sunsets, seconda tappa a Porte
Vittoria di Andrea Rostan e Alessia Scaini
Ancora un mercoledì sera, sempre al tramonto: quasi 200 atleti amanti delle sfide di sola salita si sono ritrovati per la seconda tappa del circuito La Sportiva Vertical Sunsets a Porte a pochi km da Torino. In programma la quattordicesima dizione della Fontana degli Alpini, gara di 1800 metri con un dislivello positivo di 300 metri. Assenti Simone Eydallin e Giovanni Bosio, rispettivamente secondo e terzo a Piossasco una settiman fa, la sfida è stata tutta tra Andrea Rostan, giovanissimo portacolori dell'Atletica Saluzzo e Paolo Bert, del Team La Sportiva classe 1978, appena rientrato da Zegama.
A prevalere è stato ancora Andrea Rostan col tempo di 11'45", solo 39" in più del record della gara appartenente ancora a Gabriele Abate, ma Bert nonostante la fatica di Zegama ha risposto alla grande fermando il cronometro a 12'03" e precedendo il cuneese Fabio Cavallo con 12'17”. Davvero grandi tempi su un percorso che nella prima parte da piazza Martiri fin su alla località Serre si sviluppa su strada asfaltata per poi cambiare decisamente con l'ingresso nel bosco su una vecchia mulattiera fino alla Fontana degli Alpini dove è situato l'arrivo.
In campo femminile la battaglia ha visto ancora Alessia Scaini prevalere con un buon riscontro cronometrico di 15'02"su Nadia Re con terza Marina Plavan che concludeva la sua fatica a 16'06".
Ora due settimane di pausa e poi l'8 giugno appuntamento per la terza prova a Pomaretto con la prima edizione de ‘Li Viol di Ramie’.
Aperte le iscrizioni alla Bellagio Skyrace
Nuovo percorso per la gara del 23 ottobre
Aperte le iscrizioni alla Bellagio Skyrace del prossimo 23 ottobre. Tante novità per la terza edizione: prima di tutto percorso rinnovato di 26.5 km con un dislivello di 2100 metri, inserendo una discesa più tecnica e tutta da spingere, oltre alla consolidata passerella attraverso i Giardini di Villa Melzi prima di giungere al traguardo sul lungolago Europa. Confermata sempre la miniskyrace dedicata a tutti i bambini e famiglie. Dopo una seconda edizione che a sorpresa, ha fatto registrare 450 iscritti per la gara ‘regina’ e 70 bambini per la miniskyrace, «quest’anno abbiamo voluto inserire anche un percorso di 14,5 km con un dislivello di 1050 metri, dando la possibilità anche ai neofiti della disciplina di mettersi in gioco e poter prender parte ad una corsa su un percorso a dir poco unico, soprattutto per i panorami e per la posizione strategica della Perla del Lario», spiega il vicepresidente Claudio Sancassani. La Bellagio Skyrace 2016 sarà ancora una volta la tappa finale delle Italy Series. Info su www.bellagioskyteam.it.
La stagione internazionale di Fulvio Dapit
Tredicesimo a Zegama, dopo Transgrancanaria, Madeira, Transvulcania…
Tredicesimo a Zegama, Fulvio Dapit, portacolori del Team Crazy Idea, prosegue la sua stagione internazionale.
Com’è stata la gara basca?
«Il fango c’è sempre, non è una novità, le condizioni meteo invece erano davvero proibitive: il freddo soprattutto si è fatto sentire».
Soddisfatto della prestazione?
«Non avevo grandi aspettative per una gara così veloce. Ho cercato di limitare i danni e sono uscito nel finale, trovando una buona continuità. Il tempo comuqnue non è granché».
Transgrancanaria, Madeira, Transvulcania: una stagione lontano da casa.
«Una scelta precisa. Mi piace cambiare: ho deciso di correre distanze più lunghe, ma soprattutto un confronto più elevato. In Italia il livello è più basso: non mi interessa vincere una gara con tanti minuti di vantaggio, preferisco piuttosto cercare di cimentarmi in prove impegnative con tanti concorrenti competitivi. Nessun tatticismo: chi mi conosce sa come sono fatto. E poi il fatto che all’estero mi riconoscano vale per me tantissimo; è una sfida personale: corro per piacere di correre, non sono un professionista, queste sono le gratificazioni più belle».
Distanze?
«Non oltre i 100 km. Adesso mi conosco, con l’età la velocità diminuisce, ma so gestire meglio le forze in gara. Ed è una sorta di palestra di vita: devi decidere se continuare, spingere o fermarti. Una prova con te stesso che poi si ripercuote nel quotidiano».
Prossimi obiettivi?
«Farò la LUT a fine giugno, poi a luglio la Epic e nel finale di stagione Ultra Pireneu e Templiers».
Domenica il Trail Alta Valnure
La gara sui crinali dell’Appennino Piacentino
Domenica 28 maggio con partenza da Bettola in Valnure (Pc) si terranno il Trail Alta Valnure e l’Eco-Valnure, due prove organizzata dal Gaep (Gruppo alpinisti escursionisti piacentini) sui crinali dell’Appennino Piacentino; manifestazioni che condurranno gli atleti da Bettola lungo l’antica via dell’olio, appunto, al Rifugio Stoto del Gaep, dopo aver superato ben 60 km e 3500 metri di dislivello positivo per quanto attiene il trail e 42 km per 2500 metri di dislivello positivo, per quanto attiene l’Ecomaratona. L’ambiente attraversato sarà soprattutto costituito da faggete e pascoli d’alta quota (il tetto della gara è posto a 1800 metri di quota). Sette le cime toccate dal trail ed a luccicare sullo sfondo, i partecipanti potranno ammirare il Mar Ligure e l’Isola Palmaria con il Golfo di La Spezia. Il percorso di particolare pregio ambientale (saranno visibili diversi pini mughi, relitti del quaternario), si sviluppa in linea consentendo un vero e proprio viaggio. Gli atleti saranno poi riaccompagnati alla partenza o a Piacenza dai pullman dell’organizzazione. Accanto alla gara, vi saranno altresì, sul medesimo percorso - con diverso punto di partenza, ma comune di arrivo - ben tre marce non competitive, rispettivamente lunghe 11 km, 22 e 33, così consentendo agli accompagnatori degli atleti di vivere in diretta la gara e di attraversare, anche se ad altro ritmo e senza l’assillo del cronometro, gli splendidi luoghi del trail; luoghi in parte descritti anche sull’ultimo Skialper nell’articolo 'Nel giardino del Dio Pen'. Per ulteriori informazioni e iscrizione www.wix.com/trailaltavalnure
Ecco come sara' il Licony Trail
La gara in programma l'11 giugno
Il Licony Trail ha svelato le novità per l’edizione 2016. Confermati programmi e percorsi del Licony Trail, la prima prova del Tour Trail Valle d’Aosta che si svolgerà l’11 giugno. Il giorno precedente però ci sarà l’antipasto riservato ai bambini. È infatti nato il Baby Licony per i giovani dai 6 ai 14 anni. L’evento si svolgerà il 10 giugno con partenza dal centro di Morgex. Un percorso semplice che permetterà di scoprire tutto il paese. La gara partirà alle 17 e l’iscrizione (gratuita) dovrà pervenire alla Pro Loco.
Il giorno seguente si farà sul serio con il Licony riservato agli adulti che si svilupperà lungo i sentieri della Valdigne, toccando i Comuni di Morgex e La Salle, uniti per l’organizzazione della manifestazione. Si gareggerà, come sempre, su due percorsi. L’Ultra Trail di 60 chilometri e il Trail di 25 chilometri, due tracciati che avranno pochissimi tratti di asfalto: l’85% è disegnato su strade poderali e sentieri montani. La partenza della prova lunga è prevista per le 6, quella corta alle 9, sempre dalla Piazza di Morgex. Fino al 31 maggio iscriversi alla 60 chilometri costa 61 euro, alle 25 chilometri 31 euro. Successivamente le due quote subiranno un aumento di 5 euro. Sono già oltre 300 gli iscritti alla gara e altri 60 stanno ultimando le procedure.
VERTIKAL - Il Vertikal del 14 agosto sarà sdoppiato. I più allenati potranno scegliere il Vertikal 2000 con arrivo ai 2920 metri del Bivacco Pascal, dopo 8 chilometri di salita. A disposizione anche il K1000 di 4 chilometri che arriverà ai 1920 metri di Veullottaz (appena sopra il bosco). Altre novità per il Vertikal di Morgex. Quest’anno la prova valdostana è stata inserita nel circuito internazionale K2 European Cup. Tre le prove: il Vertikal di Morgex, il K2 di Villaroger (Francia) in programma il 31 luglio e il KM Chando di Chandolin (Svizzera) del 24 settembre. Tre gare emozionanti, tre Nazioni coinvolte, unite in un unico circuito. La partenza del Vertikal 2000 sarà alle 9.30 da Morgex, mezz’ora dopo toccherà al Vertikal 1000. Solo la prima gara farà parte del Défi Vertical, circuito parallelo al Tour Trail Valle d’Aosta, la seconda è considerata “gara amica”. «Le iscrizioni procedono bene, ne attendiamo tante altre - dicono gli organizzatori -, quest’anno abbiamo voluto introdurre alcune novità. L’inserimento della gara Baby è importante, un modo per allargare l’iniziativa all’intera famiglia. Va inoltre sottolineato che tutti i prodotti disponibili ai punti ristoro saranno di aziende valdostane».
La Zegama degli italiani
Pivk quinto, 12° Paolo Bert, 13° Fulvio Dapit
Come sono andati gli italiani a Zegama? il migliore è stato Tadei Pivk: partito con il pettorale 1, forte del successo dello scorso anno, ha chiuso al quinto posto, ma a meno di due minuti dal podio. «Ha perso una posizione nell’ultima discesa - ci ha spiega ‘Macha’ Dondio, team manager del Team La Sportiva presente in terra basca -, alla fine era soddisfatto con un piccolo rammarico, se avesse saputo che il margine di svantaggio era così limitato avrebbe attaccato ancora di più nel tratto conclusivo». Per quanto riguarda gli altri azzurri: ottimo dodicesimo posto, dopo che era passato nella top ten nell’ultima salita, di Paolo Bert, alle sue spalle Fulvio Dapit autore di un’ultima discesa da brividi, poi ventunesimo Christian Varesco e trentunesimo Michele Tavernaro. «Ma i distacchi - ha concluso il Macha - nella parte centrale della classifica sono stati piuttosto ‘ravvicinati’, in pochi minuti sono tutti lì. Alla fine tutti erano sfiniti: il fango a Zegama c’è sempre stato, ma condizioni così al limite forse non le avevano mai avute. Pioggia, spesso mista neve, grandine, tanto freddo che si sentiva ancora di più per il vento. Una vera impresa arrivare alla fine. L’unico che è arrivato in ‘scioltezza’ è stato Kilian…».