Si avvicina la due giorni delle Dolomites

Venerdi' il vertical, sabato la skyrace delle World Series

Le Dolomiti sono pronte ad ospitare due tappe del circuito Skyrunner World Series: la Dolomites Skyrace ed il Dolomites Vertical Kilometer.
La gara only up andrà in scena venerdì 15 luglio con partenze suddivise per gruppi, a partire dalle 9.30; alle ore 11 saranno i big ad infiammare la Val di Fassa lungo un percorso davvero vertical con i 1.000 metri di dislivello spalmati su solo 2,4 km con partenza dal prato della Località Ciasates e arrivo al Crepa Neigra a quota 2.465 metri.
Tantissimi i big al via: confermatissimo l'atleta di casa Urban Zemmer che proverà a riprendersi il trono del VK dopo che nel 2015 Philip Götsch era riuscito a prendersi la scena, siglando anche il tempo da battere in 32'38". Al femminile il record appartiene a Laura Orguè Vila: dopo un inverno molto sfortunato, con un infortunio ai primi appuntamenti sci ai piedi, la forte spagnola, campione del mondo 2015, ha ricominciato a far girare le gambe e l'abbiamo vista in scena a Livigno nella 21km dove è salita sul gradino più alto del podio: 38'14" il tempo da battere.
E dopo l'antipasto del venerdì, giornata di festa e riposo il sabato, con presentazione dei top runner, prima della ciliegina sulla torta: la Skyrace di Canazei è una delle tappe del circuito mondiale più attesa e il parterre è di tutto rispetto. Tadei Pivk, campione in carica delle World Championship, e sul gradino più alto del podio lo scorso anno, Rèmi Bonnet, arriva da un leggero infortunio ma c'è da scommettere pronto a dar battaglia, Jan Margarit, giovane emergente spagnolo, Ionut Alin Zinca - non in perfette condizioni per un problema alla caviglia, secondo alle spalle di Tadei l'anno scorso qui a Canazei -, il colombiano Saul Padua Rodriguez, insieme ai mille che saranno al via domenica mattina con partenza in linea prevista per le ore 8.30 da piazza Marconi a Canazei.
Gruppo di ragazze forse ancor più agguerrito: detto della Orguè al via in entrambe le competizioni, a darle battaglia ci saranno sicuramente la compagna del Team Salomon Yngvild Kaspersen, e ancor Paula Cabrerizo, Victoria Kreuzer ma non solo: tempo da battere quello fissato da Megan Kimmel l'anno scorso in 2h25'57".


Sabato si corre l’Eiger Ultra-Trail

Tappa dell’Ultra Trail World Tour

Dopo la tappa italiana della LUT, si torna a gareggiare nell’Ultra Trail World Tour in Svizzera con l’Eiger Ultra-Trail. Sabato 16 luglio quarta edizione della gara di casa di Ueli Steck (al via anche quest’anno) disegnata su un percorso di 101 km e 6.700 metri di dislivello che da Grindelwald tocca anche Wengen, Männlichen, Kleine Schneidegg, sino all’ormai famoso passaggio sotto la Nord dell’Eiger North Face. In casa azzurra occhi puntati su Franco Collè che se la dovrà vedere con Cyril Cointre, Freddy  Thevenin, Sangé Sherpa, Jordi Gamito-Baus, Diego Pazos, mentre nella prova femminile al via l’azzurra Francesca Canepa che avrà in Andrea Huser e Denise Zimmermann le avversarie più temibili. 


Super-sfide alla Hardrock

In gara Kilian Jornet e Xavier Thevenard, oltre a Tim Olson e Jason Schlarb

Tempo di Hardrock nel fine settimana: una delle 100 miglia più dure con i suoi 10.000 metri di dislivello. E occhi puntati ancora una volta su Kilian Jornet: perché è una delle poche gare messe nel suo calendario agonistico dell’estate 2016 dove sta preparando il tentativo di record sull’Everest, perché ha vinto le edizioni del 2014 e 2015, perché si gareggia nello stesso senso di due anni fa, quando realizzò uno straordinario best-crono del tracciato. Ma al catalano gli avversari non mancano, a partire dal re dell’UTMB, Xavier Thevenard che punta al successo anche oltreoceano, dopo aver dominato sulle Alpi. E poi la fortissima pattuglia degli atleti di casa, a partire da Tim Olson e Jason Schlarb, oltre a Joe Grant, Jeff Browning, Troy Howard, Nick Clark o Scott Jamie. Nella gara rosa si annuncia una sfida tra la neozelandese Anna Frost, prima l’anno scorso e pronta a difendere il titolo, anche se dovrà vedersela con Emma Roca, Bethany Lewis e magari anche Darcy Piceu, la prima donna sotto le 29 ore.

 


Gia’ in tanti per il Monte Rosa Walser Trail

Debutta la 114 km nella prova valdostana del 30 e 31 luglio

Cresce l’attesa per il Monte Rosa Walser Trail, in programma il 30 e 31 luglio in Valle d’Aosta. Le iscrizioni volano, arrivano da Argentina, Francia, Germania, Giappone, Olanda, Spagna, Svizzera, Italia e hanno già superato quota 400. In griglia di partenza non mancheranno nomi importanti. Tra gli altri va segnalata, al momento  la presenza di Bruno Brunod (che corre con i colori del Team Forte di Bard), di Francesca Canepa e dei fratelli Jules Henri e Candide Gabioud.
A disposizione dei concorrenti ci saranno ben cinque competizioni. La quarta edizione del MWT si presenta con un’importante novità. Nel  programma dell’evento è stata inserita una prova endurance di 114 km. I 9.500 metri di dislivello positivo verranno spalmati su due giorni. Partenza sabato 30 da Gressoney-La-Trinité all’alba e arrivo nel pomeriggio di domenica 31 luglio. Anche la sicurezza non passa in secondo piano. Gli atleti iscritti all’endurance trail riceveranno un dispositivo GPS che permetterà di conoscere la loro posizione con aggiornamento ogni 10 minuti. Tutte le altre gare si svolgeranno in un’unica giornata sempre con partenza da Gressoney-La-Trinité. Domenica 31 luglio scatteranno subito i concorrenti della 50 km, impegnati in quasi 4.000 metri di dislivello positivo, 3.940 per l’esattezza. Qualche ora dopo sarà la volta della 20 km, una prova di 1.200 metri D+ che sarà sdoppiata in agonistica ed eco trail. Insomma la mano dei tracciatori ha disegnato percorsi per tutti. E quando si dice tutti si includono anche i diversamente abili. Anche loro potranno vivere una giornata particolare nella Valle del Lys correndo una ‘run’ di 4.5 km e 200 metri D+. Intanto in questi giorni è iniziata la tracciatura della gara. Bandierine lungo i sentieri, frecce di vernice rosse per i due percorsi più lunghi e blu per la 20 km sui tratti di asfalto. Le iscrizioni sono ancora aperte. La quota per l’endurance è di 135 euro (noleggio GPS incluso), per la 50 km è pari a 64, mentre correre la 20 km costa 39.


Christian Modena, dal Cervino… al Kima

Su Skialper 106 un’intervista al forte trail runner trentino

Nella top ten ieri nella 25 km della New Balance Cervino X-Trail (decisamente non la sua distanza…), pronto per la Dolomites Skyrace, Christian Modena è uno dei top player del trail italiano, con qualche puntata sulle skyrace e un sogno, fare il Kima: «Conosco molto bene il percorso perché ci vado spesso e poi mi piace arrampicare… potrebbe essere la mia gara ma non la farò mai». Su Skialper 106 di giugno-luglio un’intervista esclusiva all’atleta trentino. Ecco qualche anticipazione.

LA PRIMA GARA - «Nel 2011 un amico mi ha proposto di provare a fare le Porte di Pietra. Per me era la prima gara di corsa in assoluto. Ricordo che mi sono presentato con uno zaino di skialp e la sacca idrica che faceva rumore a ogni passo e lo speaker mi chiava ‘lo scialpinista’. Era l’anno del record del percorso di Fedel e, alla prima gara in assoluto, sono stato quarto per quasi tutta la gara. verso la fine ero distrutto e un paio di ragazzi in bici mi hanno detto che ero a una decina di chilometri dal traguardo. Il mio GPS diceva 4 chilometri ma quella notizia mi ha dato una batosta e quando sono riuscito a rimettermi in marcia ero settimo, posizione che ho mantenuto al traguardo».

ALLENAMENTO - «Sono il peggior atleta per un allenatore e infatti non ce l’ho. Non riesco a stare lontano dal pettorale. Anche per allenarmi esco praticamente sempre. Mi fermo al massimo un giorno a settimana. Però non so dirti quanti chilometri o dislivello, vado a sensazione. Dopo il lavoro parto, se sto bene per due-tre ore, altrimenti un’oretta».

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di giugno-luglio è disponibile nelle migliori edicole e su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui. Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!

A questo link la presentazione completa del numero.

 

Henry Hofer e Beatrice Deflorian primi al Pordoi

Quarta tappa La Sportiva Vertical Trophy

130 gli atleti al via del Vertical Bogn da Nia, quarta tappa La Sportiva Vertical Trophy. Partenza al passo Pordoi e arrivo al Rifugio Maria Sass, con passaggio alla forcella Pordoi. Vittoria di Henry Hofer dell’Alpin Speed Sarntal in 29’29”, piazza d’onore per Filippo Beccari del Team La Sportiva in 30’13”, terzo Simone Manfroi del Bogn da Nia in 30’46”. Sul gradino più alto del podio femminile ancora la portacolori della US Cornacci Beatrice Deflorian in 34’02!, seconda Marika Giovannini dell’Atletica Valle di Cembra in 42’15”, terza Margherita Montevecchi in 44’01”. Fra i giovani doppietta del Team Bogn da Nia con Carlo Colaianni (con il secondo crono assoluto di giornata) ed Eleonora Pescol.
Prossima tappa il Vertical Val dal Vent di Moena, sempre in Val di Fassa (info e iscrizioni al sito www.fassaevents.com).


Kaci Lickteig, il nome nuovo del running statunitense

Vincitrice alla Western States, non ha neppure il passaporto

In attesa della Hardrock 100, al via venerdì, ritorniamo sull’altra grande gara degli States, la Western States 100 Endurance Mile, andata in scena a fine giugno. Il clamore della vittoria di un ventenne come Andrew Miller ha oscurato un po’ il successo al femmine della piccola ma tenace Kaci Lickteig (Pixie Ninja) che ha vinto con distacco (quasi un’ora), realizzando la quarta miglior prestazione di sempre al femminile con 17h57', dominando la gara dalla ventitreesima miglia e superando una crisi gastrointestinale che l’aveva rallentata verso Forest Hill. è una gara mitica, la più vecchia delle gare di trail negli Stati Uniti (prima edizione nel 1974). Partecipare è già un grande successo, finirla un buon successo, vincere una consacrazione.

CORREVA CON LA MAMMA - Niente male per una ragazzina che ha iniziato a correre per stare vicino alla mamma che, avendo smesso di fumare, cercava di mantenersi in forma. Ha poi proseguito la sua carriera di runner tra campestri e strada con un pizzico di pista. Da qualche anno (2012) si è dedicata all’ultra trail con ottimi risultati: sesta donna nel 2014, seconda nel 2015 alla WS, vincitrice di gare dai 21 km come la mezza maratona Feast and Fathers di Omaha, nel Nebraska, vicino a casa alle 50 miglia, come la Bear Chase  del 2014. Deve molto (dal soprannome al supporto durante la crisi all’ultima gara) al suo pacer Miguel Ordorica. Questa fisioterapista crede che il suo successo stia nel pesnare sempre positivo, anche quando ci sono i momenti no. Ha grande rispetto per gli altri, oltre che per se stessa.

PENSARE POSITIVO -
Partita ‘piano’. la Lichteig ha fatto un po' di strada con Andy Reed, un forte atleta che potrebbe essere suo padre, che stava vivendo intensamente la gara dopo aver aspettato sei anni per poter partecipare ed è stata toccata nell’anima dalla sua gioia, più che dal fatto di essere prima davanti alla favorita Magdalena Boulet. Ha poi perseguito per alcune miglia chiacchierando tranquillamente con una concorrente, Devon Yanko, che terminerà terza. A Foresthill, dopo aver superato indenne i terribili canyon che l’avevano distrutta l’anno precedente, ha avuto il tempo di chiedere al suo allenatore come stesse andando sua madre che stava facendo una gara di 50 km. Però subito dopo è arrivata la crisi di nausea, superata bene con l’aiuto del suo fidato pacer. Alla novantasettesima miglia, dopo aver temuto di aver sbagliato percorso a una svolta, ha capito che stava andando a vincere e che il sogno di una vita stava diventando vero e si è messa a piangere. Capito che poteva andare sotto le 18 ore, si è avventa con tanta energia verso il traguardo da lasciare indietro il suo pacer. Due diciasettenni sconosciute l’ahanno accompagnata fino all’ingresso della pista di atletica di Auburn, dove ha dato un cinque a Craig Thornley, il direttore di gara.

INFERMIERA SENZA PASSAPORTO - Ora che ha vinto la Western States Kaci, trentenne, non potrà più nascondersi e magari verrà a correre anche qualche gara in Europa. Alta 160 cm x una quarantina di chili, lavora in un ospedale del Nebraska e… non ha ancora fatto il passaporto. Però ha il suo blog: www.pixieninjarunning.blogspot.com


Boscacci e Compagnoni primi all'Albosaggia Vertical

In cento al via nel paese del vincitore della Coppa del Mondo di Skialp

Grande successo sabato pomeriggio per la nuova gara organizzata dalla Polisportiva Albosaggia; l'Albosaggia Vertical, corsa non competitiva di corsa in montagna che ha portato gli atleti dal Municipio della località valtellinese fino alla chiesa della Madonna delle Nevi, al Campei. Cento gli atleti che si sono dati battaglia lungo i sentieri su 750 m D+ per uno sviluppo di poco più di 3 km.
La vittoria assoluta è andata al fuoriclasse dello scialpinismo di casa, Michele Boscacci che con un tempone - inferiore ai pronostici - ha messo in fila l'agguerrita concorrenza di Mattia Curtoni del Val Tartano e Francesco Leoni della Polisportiva Albosaggia. In campo femminile successo di Elisa Compagnoni dell'Atletica Alta Valtellina che precede Sandra Paganoni ed Anna Neri, entrambe della Polisportiva Albosaggia. Tanti anche i giovani che si sono sfidati nella ‘minimal', la vertical a loro dedicata su un percorso di 1 km molto duro. Qui la vittoria è andata a Rocco Baldini della Polisportiva Albosaggia che ha preceduto Alessandro Rossi della Sportiva Lanzada e Riccardo Romeri sempre della Polisportiva Albosaggia. La serata è continuata con una cena e una festa.


Antonioli e Cardone da record al Pizzo Stella

Nella gara femminile vittoria in volata

A Fraciscio (SO) ben 250 sono stati i partenti della seconda edizione della Pizzo Stella Skyrace in Valchiavenna, andata in scena questa mattina.
Giornata da record e molto calda, un po' come per la prima edizione e ritmo da subito incandescente con il biathleta del Cs Esercito Daniel Antonioli a fare il passo e Gianfranco Danesi, Phil Gale e Mikhail Mamleev a inseguire. Al Pizzo Sommavalle Antonioli si è presentato in solitaria e con un tempo da record con cinque minuti di vantaggio sui due diretti inseguitori, Danesi e Gale, mentre Alessandro Bonesi cominciava a scalare le posizioni.

TEMPO RECORD -
3h 58' 14" è il tempo con il quale Daniel Antonioli ha ottenuto un successo brillantissimo e mai in discussione per tutta la giornata: sarà il nuovo tempo da battere nelle prossime edizioni. Sul podio con lui Gianfranco Danesi e Alessandro Bonesi. A completare le cinque posizioni di testa Mikhail Mamleev e Phil Gale.

CARBONE SPRINT - Al femminile successo anche qui con record per Debora Cardone (4h 32' 52") in volata davanti alla sempreverde compagna di squadra Emanuela ‘Manu' Brizio del Team Valetudo Skyrunning. Dopo una prima fase di gara passata all'attacco - era in testa con due minuti di vantaggio al Gpm del Sommavalle -, la giovane Martina Brambilla (Carvico Skyrunning, terza al traguardo) ha dovuto arrendersi alle doti da discesiste delle due ‘aquile’Valetudo con la Cardone che ha provato a scavare un solco dalle avversarie, mentre la Brizio ribatteva colpo su colpo.


Martin Stofner e Maite Maiora vincono la Skylakes

Debutto per la gara di Laghi con circa 400 atleti al via

Prima edizione della Skylakes andata in scena domenica a Laghi (VI), il comune più piccolo del Veneto. Numeri importanti per questa prima assoluta: circa 400 gli atleti che hanno preso il via dal centro del paese pronti a mettersi in gioco su un percorso tecnico e altamente spettacolare, con i 25 km e 1800 metri di dislivello. I pronostici di giornata vedevano come protagonisti i portacolori del Team La Sportiva che si sono presentati in forze con Michele Tavernaro, Christian Varesco, Martin Stofner e la campionessa spagnola Maite Maiora. La prima difficoltà prevedeva la salita nel cuore della Val Sgarbossa dove il gruppo degli atleti élite ha subito imposto il proprio ritmo. Al primo controllo orario posizionato sul Monte Maggio (1850 metri), gran premio della montagna, la situazione degli uomini al comando vedeva Alessandro Follador e Martin Stofner transitare con un vantaggio di circa 1’30” nei confronti dell’inseguitore Christian Varesco. Nel saliscendi che collega il Monte Maggio con il Monte Maio, ultima asperità di giornata, il bellunese Follador ha dovuto vedersela con Stofner. Quest’ultimo è passato al Monte Maio con un vantaggio di circa un minuto, presentandosi primo al traguardo con un tempo di 2h35’46”. Colpo di scena negli ultimi km di gara: un errore di percorso penalizza Alessandro Follador andando a premiare Cristian Varesco che così agguanta la seconda piazza con il tempo di 2h38’46”. Chiude il podio il capitano del Team La Sportiva Michele Tavernaro in 2h41’25”.
Al femminile grande prestazione per l’atleta del Team La Sportiva Spain Maite Maiora. Partita subito fortissimo al primo controllo orario si è presentata con un buon margine nei confronti della diretta inseguitrice Elisa Sortini del Team Crazy Idea. L’atleta spagnola è poi transitata in prima posizione al GP della Montagna posto a 14 km dal traguardo. A quel punto il margine accumulato è bastato per gestire la parte finale di gara e la lunga discesa. Chiude con un crono di 3h07’. Seconda piazza per Elisa Sortini, competa il podio Anna Conti dell’Atletica Franciacorta.

 


Nicolas Martin e Anne Lise Rousset primi in Vanoise

Nella tappa ultra delle World Series quarto Fulvio Dapit

Seconda prova World Series a Val d’Isére con l’High Trail Vanoise, tappa del circuito ultra. Sui 67 km del tracciato e 5.400 metri di dislivello vittoria del francese Nicolas Martin con il tempo di 9h28’34”, davanti al polacco Marcin Swierc in 9h31’59” e al russo Dmitry Mityaev in 9h36’31” con quarta piazza del portacolori del Team Crazy Fulvio Dapit in 9h57’40”.
Quinto lo spagnolo Francesc Sole Duocastella e sesta la francese Anne Lise Rousset che si aggiudica la prova rosa in 10h13’00”. Nelle prime quindici anche le altre due atlete sul podio femminile, tredicesima la connazionale Maud Gobert in 11h04’21”, quattordicesima la spagnola Anna Comet in 11h09’30.


Nadir Maguet a segno nella 25km del Cervino X-Trail

Sonia Glarey prima nella gara femminile

Ultimo atto domenica del New Balance Cervino X-Trail con la prova da 25km. Vittoria di Nadir Maguet: il portacolori dell’Esercito e del Team La Sportiva chiude in 2h15’02” davanti a Paolo Bert del Team La Sportiva in 2h16’14”, con il britannico Andrew Davis del Team New Balance in 2h20’55”, quarto Eddj Nani, quinto Manuel Bortolas, mentre Stefano Stradelli, Ivan Camurri, Giovanni Zorn, Christian Modena e il britannico Richard Roberts  completano la top ten.
Nella gara rosa affermazione di Sonia Glarey in 2h59’24”, davanti alle francesi Stephanie Duc in 3h02’40” e Severine Bovero in 3h06’12”, quarta Lisa Borzani, quinta Cristina Pozzato.