Europei di corsa in montagna, l'Italia ci crede

Domenica a Skopje, in Macedonia, tempo di Europei di corsa in montagna, nella formula di salita e discesa. Grande attesa in casa Italia: occhi puntati su Martin e Bernard Dematteis che hanno trionfato nel 2016 ad Arco nello stesso format di salita e discesa previsto quest’anno. Ma non solo i gemelli, al via anche Francesco Puppi, Cesare Maestri, Luca Cagnati e Nadir Cavagna. Anche al femminile l’Italia punta in alto con Alice Gaggi, argento due anni fa, oltre a Valentina Belotti, Elisa Compagnoni, Samantha Galassi e Gloria Giudici. Curiosità per il debutto della maratoneta genovese Emma Quaglia.
Per la prima volta agli Europei, la gara femminile sarà sulla stessa distanza degli uomini: nelle categorie seniores: 10,9 km e due giri (con 700 metri di dislivello) sul monte Vodno. Ben 29 le Nazionali al via, con tanti paesi dell’Est, e poi Francia, Gran Bretagna, Spagna… Qualche nome sulla strada verso la medaglia degli azzurri? In primis la svizzera Maude Mathys, oppure il norvegese Johan Bugge (ecco allora la starting list).
In gara anche gli Under 20. Nella gara rosa ci proveranno Angela Mattevi, Alessia Scaini, Anna Arnaudo, Gaia Colli, Giovanni Rossi, Dionigi Gianola, Alessandro Lotta e Simone Masetto.


Maratona del Cielo, sarà una domenica di record?

A Corteno Golgi domenica si corre la 23ª edizione della Maratona del Cielo. Più di 200 gli iscritti alla gara principe da 42 km, superati i 100 sulla mezza.
E allora è tempo di pronostici: sulla marathon femminile, nessun dubbio, super favorita è la rumena della Valetudo Serim Denisa Dragomir. Già vincitrice di questa gara, la pupilla del presidente Giorgio Pesenti, ha un solo obiettivo: il primato in rosa di 5h10’43” appartenente alla più forte italiana di sempre Emanuela Brizio. Un record che resiste dal 2010.
A proposito di primati storici, salvo sorprese dell'ultima ora, ancora una volta difficilmente attaccabile appare quello maschile di Mario Poletti, datato 2003. Nonostante la taglia messa dal comitato organizzatore e un ulteriore premio in denaro posto dallo stesso Poletti, nessun big di caratura internazionale se l’è sentita di cogliere il guanto di sfida. Sfogliando la lista partenti sembra difficile che quel mitico 4h08’24” possa cadere, ma mai dire mai.
Una cosa è certa, tra esperti atleti e giovani in cerca della definitiva consacrazione, ancora una volta all’università dello skyrunning lo spettacolo sarà garantito. A giocarsi un nome nell’albo d’oro troviamo ancora una volta due Valetudo: il piemontese Christian Minoggio e il bergamasco Fabio Bazzana. Attenzione però anche all’alpino di Trento, ma d’istanza al Tonale Daniele Cappelletti. Ruolo di outsider per il bergamasco Riccardo Faverio, i lecchesi Davide Invernizzi, Mattia Gianola e il friulano Matteo Piller Hofer.
Come di consueto la 22ª edizione della Maratona del Cielo propone una mezza di livello nella quale si cimentano tanti atleti della corsa in montagna e agonisti provenienti anche da altre discipline. Quest’anno riflettori puntati sull’azzurrino di skialp Andrea Prandi che dovrà guardarsi le spalle dall'argentino Diego Simon. Al femminile una corona per tre vista la presenza di Lorenza Combi, Elisa Compagnoni e Chiara Gianola.


Court e Kotka vincono la 90 Km du Mont Blanc, nono Cavallo

Con la 90 Km du Mont Blanc, partita questa mattina alle 4, è iniziato il fine settimana della Marathon du Momt Blanc. La vittoria è andata al francese Sylvain Court in 11h23’48’’ sul connazionale Maxime Cazajous e sul britannico Donald Campbell. Sesto Julien Chorier, nono il primo italiano, Giuliano Cavallo (12h05’40’’), e decimo Giulio Ornati (12h07’53’’). Top ten dunque per i due italiani del Team Salomon. Tra le donne successo della svedese del Team salomon Mimmi Kotka in 12h09’45’’ su Audrey Tanguy e Marion Delespierre. Le due francesi sono arrivate rispettivamente a più di un’ora e due ore. Nel Vertical vittoria del britannico Jacob Adkin in 34'46'' sul norvegese Erik Haugsnes e sul britannico Lloyd Donovan. Quinto Riccardo Borgia ili del Team Salomon. Al femminile vittoria della statunitense Hillary Geradi in 42'54'' sulla neozelandese Nancy Jiang e sulla francese Iris Pessey.


Dega da record, il Monte Rosa è suo

Dove tutto era iniziato, con la partecipazione, a soli 16 anni (e previa autorizzazione del padre) alla Monterosa Skymarathon, oggi Marco De Gasperi ha scritto il suo nome su un altro libro dei record. Il bormino ha compiuto il tragitto Alagna-Capanna Margherita-Alagna in 4h20'33'' contro le 4h24'27'' del 1994 di un altro grande corridore del cielo, Fabio Meraldi. Partenza questa mattina alle 5,30 circa a quota 1.191 per raggiungere i 4.554 metri e ritornare a capofitto in paese per un totale di 32 km. Dunque, dopo quelli del Monte Bianco e dell'Ortles del 2015 e le tante medaglie mondiali nella corsa in montagna, è ancora record. Senza dimenticare la vittoria delle Skyrunner World Series dell'anno scorso.

©Giacomo Meneghello

LE DICHIARAZIONI - «Una giornata importante, che ha segnato la realizzazione di un sogno che inseguo dal 1993, quando, ancora sedicenne, grazie a mio papà, ho potuto partecipare alla prima edizione della Alagna-Monterosa. A Punta Indren ho capito che da lì avrei dovuto spingere il più possibile, visto che il percorso stava diventando più corribile  Ho corso con le gambe ma anche scivolando sulla neve e sui sassi, ma sapevo che quel tratto in discesa era l'ultima possibilità per credere ancora nel record. Solo a tre chilometri dalla fine ho capito che ce l'avrei fatta. Dedico questo record alle mie bambine, Lidia e Cecilia: ora finalmente tornerò a fare il papà».

©Giacomo Meneghello

NEBBIA E NEVE MOLLE - Partito alle 5.30 da piazza Grober, nel centro di Alagna, con quindici minuti di ritardo sull'ora prevista per permettere alla nebbia di alzarsi un poco, viste le condizioni climatiche non ottimali Marco ha cercato di gestire il percorso  nel modo migliore possibile. Proprio la nebbia è stata la causa della diminuzione della consistenza della neve fino a Punta Indren, neve soffice che ha rallentato non poco la corsa. Nella parte più alta, invece la bassa temperatura e il vento gelido hanno complicato ulteriormente la progressione, per il freddo intenso che congelava le mani e rendeva difficoltoso il respiro. Nonostante le condizioni non ottimali, De Gasperi è arrivato alla Signalkuppe della Capanna Margherita con un vantaggio di quattro minuti rispetto al tempo realizzato dal Meraldi, non sufficiente comunque per affrontare il resto della gara in tranquillità. Dopo una prima parte in cui ha dovuto recuperare le energie spese per arrivare alla vetta, la discesa verso Alagna è stata una progressione sempre più veloce. I parziali: 3h10'40” per arrivare a Capanna Margherita (4.554 m) e circa 1h10' per scendere.

ARRIVO - Ad aspettarlo ad Alagna c'erano gli amici di sempre, mentre un altro grande amico e collega lo aveva atteso a Capanna Margherita, Franco Collè, che lo ha assistito nella gestione dell'impresa. «Rendo merito al grande tempo di Fabio Meraldi con il quale mi sono sentito all'arrivo - ha dichiarato Marco -. Si è complimentato e da conterraneo mi ha fatto un enorme piacere. Dietro questo risultato, non supportato da condizioni di forma eccellenti, c'è sicuramente la mia grande passione per questo sport, per il quale anche in passato ho saputo correre più col cuore che con le gambe».

©Roberta Orsenigo

Un trail a casa di Mira Rai

Una gara per dare speranza a un villaggio e permettere ai giovani runner nepalesi di mettersi in mostra e, magari, sfuggire a un destino che vede nell’emigrazione (spesso senza più rientrare a casa) la strada obbligata. Stiamo parlando della Bhojpur Trail Race, organizzata da Mira Rai, la runner del team Salomon protagonista dell’omonimo film e già National Geographic Adventurer of the Year, e Trailrunning Nepal. Mira, originaria proprio del villaggio di Sano Duma, nel Bhojpur, è riuscita a sfuggire a questo destino con tanta determinazione e oggi si adopera proprio perché altre ragazze e ragazzi nepalesi riescano a diventare trail runner e a costruirsi un futuro. La gara, inoltre, punta a rendere popolare il villaggio come destinazione per il trail running, promuovendo l’economia locale. Bhojpur Trail Race è giunta alla quarta edizione ed è in programma il 25 dicembre 2018. Per l’organizzazione sono necessari poco meno di 6.000 dollari e per questo è stata lanciata una campagna di fund-raising. «Se solo 300 persone doneranno 20 dollari, avremo raggiunto il nostro intento» dicono gli organizzatori. L’offerta è libera e può avvenire attraverso il sito della gara di 36 km, che prevede anche due circuiti non competitivi più corti. http://bhojpurtrailrace.com/

 

https://www.facebook.com/bhojpurtrailrace/videos/1519962631449135/


Sabato la terza edizione della Valandro Vertical Race

A pochi giorni dal via, sono arrivate anche le iscrizioni dei big alla Valandro Vertical Race, prima delle tre prove del nuovo Comano Vertical Circuit (che nel mese di agosto proporrà la Comano Ursus Extreme Trail sulla doppia distanza di 34 e 58 km, a precedere l’appuntamento del 22 settembre con la SkyGhez.) in programma sabato 30 giugno. Già un centinaio di atleti si sono garantiti un pettorale per la gara in salita organizzata dalla Comano Mountain Runners, ma ci si può iscrivere fino a giovedì 28 giugno.

BIG - Tra gli iscritti spiccano su tutti i vincitori delle passate edizioni. Al femminile la grande favorita è la bresciana Corinna Ghirardi che, dopo i successi del 2016 e del 2017, andrà a caccia del tris e potrà provare a limare il record che già le appartiene (56’53”). Al maschile, invece, gli occhi saranno puntati sullo specialista trentino Patrick Facchini, che ha annunciato la propria presenza, lui che vinse la prima edizione della gara nel 2016, facendo segnare il tempo record di 41’56”. Nel 2017, invece, s’impose Gabriele Fedrizzi, che sabato sarà ai nastri di partenza per provare a difendere il titolo. Assieme a loro, ci sarà anche Luca Binelli (secondo nel 2016 alle spalle di Facchini), in attesa delle iscrizioni dell’ultima ora, con la possibilità di vedere al via anche alcuni portacolori del Team La Sportiva. Il noto marchio trentino, tra l’altro, ha deciso di appoggiare la Comano Mountain Runners nella nuova avventura, sposando il progetto di una società giovane e che, fin da subito, ha mostrato grande passione, entusiasmo e capacità organizzativa.

AL TRAMONTO - La grande novità del 2018 per la Valandro Vertical Race è rappresentata dall’orario di partenza. La gara, infatti, si correrà alle luci del tramonto, con start previsto alle ore 18 da Seo, frazione del comune di Stenico. Una scelta voluta per dare un ulteriore tocco di spettacolarità all’evento, che andrà in scena su un percorso 3,3 chilometri e 1.100 metri di dislivello positivo, con arrivo ai 2.221 metri di Cima Brugnol, vetta del Monte Valandro, dove i concorrenti potranno godere di una vista a 360 gradi. La maggior parte del tracciato, non troppo tecnico, si sviluppa su una panoramica dorsale erbosa, con gli ultimi due chilometri disegnati sulla cresta che corre lungo il crinale di Cima Brugnol. I primi arrivi sono previsti verso le ore 18.40, con cena, premiazioni e grande festa a seguire, in programma nell’accogliente area del Parco Cugol di Seo. La Valandro Vertical Race 2018 sarà valida anche come primo Memorial Franco Zambanini, iniziativa nata dalla collaborazione con il Gruppo Valandro per ricordare uno dei soci fondatori dell’omonimo Circolo Culturale Ricreativo, attivissimo nel mondo del volontariato e membro del gruppo dei vigili del fuoco di Stenico. Durante l’intero evento sportivo sarà presente anche l’Admo, l’associazione donatori midollo osseo, che allestirà uno stand informativo e offrirà la possibilità di iscriversi a quanti fossero interessati.


K2 Talamona, il nuovo doppio vertical valtellinese

In Valtellina nasce una nuova gara extreme tutta da correre a fil di cielo, la K2 Talamona. Voluta e proposta dal Gruppo Podistico Talamona e dagli Amici Sciatori, il prossimo 22 luglio andrà in scena la prima edizione di questa only up con partenza dalla chiesa (272 m) del paese orobico alle porte di Morbegno e arrivo alla croce della panoramica Cima Pisello (2.272 m).

Un vertical di 2.000 metri che si sviluppa su un percorso di 9 chilometri, con un primo tratto su strade e mulattiere, che ben presto si inerpica su ripidi sentirei boschivi raggiungendo l’alpeggio di Madrera e la conca di Pedroria. Da qui gli atleti affronteranno un ripido canalone a zigzag guadagnando la cresta che porta all’arrivo. Per tutti una vista impagabile che spazia dal Monte Disgrazia all’Alto Lario, con la testata della Val Masino a fare da cornice e, sullo sfondo, l’Adamello.

Nata quasi per gioco, grazie al sostegno del Comune e del FAI (ente proprietario dell’alpeggio ove transiterà la gara), K2 Talamona ha preso vita raccogliendo unanimi consensi. Le iscrizioni sono aperte e per il momento sono arrivate adesioni sia di forti atleti, sia di semplici amatori. La mission è provare a sfruttare il volano sportivo per rilanciare una zona poco frequentata e far conoscere itinerari escursionistici alla portata di tutti. Gli Amici Sciatori hanno pulito e segnato il sentiero Monte Pisello Orientale che parte dal Ponte dei Frati e arriva alla vetta; da qui è nata l’idea di rilanciare la sfida che dagli anni ‘90 attira gli atleti locali: raggiungere la Croce in minor tempo possibile. Grazie alla collaborazione con il Gruppo Podistico si è arrivati a questa sfida sul dislivello doppio vertical. La gara è aperta a tutti, uomini e donne, che abbiano compiuto i 18 anni e che siano in possesso di un certificato medico, il numero massimo di partecipanti sarà chiuso a 150 atleti. La quota di iscrizione è di 15 euro e potrà essere effettuata entro il 15 luglio presso lo store Crazy Idea di Morbegno o via mail all’indirizzo k2talamona@virgilio.it: comprende pettorale, ristori, trasporto effetti personali in quota, pranzo e pacco gara.

©Ufficio stampa K2 Talamona

 


Quante sfide nel fine settimana

Cortina e Alagna, ma non solo, le gare in Italia sono state davvero tante e avvincenti, ecco come sono andate alcune; per tutte le classifiche, come sempre c’è il nostro calendario.

TROFEO MONTE CHABERTON – Tappa delle Italy Series a Cesana Torinese. Sul tracciato di 25,5 km con un dislivello positivo di 2000 metri, con la salita in vetta allo Chaberton a 3130 metri, vittoria di Paolo Bert della Valetudo Serim in 2h49’11” davanti al compagno di club Fabio Bazzana staccato di 1’55”, con terzo Filippo Rossi a 7’22”. Valetudo che festeggia anche al femminile con il successo di Cecilia Pedroni (3h25’29”) davanti ad Alice Prin (3h36’58”) e Paola Pezzoli (3h43’19”). Nella novità del doppio vertical (partendo dal Fenils e arrivo in vetta: 2000 metri in 8 km) sigillo di Simone Eydallin in 1h24’57” e Jessica Tieni in 1h45’58”.

SKYLAKES – Nella prova del circuito La Sportiva Mountain Running Cup, affermazione di Luca Cagnati (Team Dynafit) che taglia in traguardo di Laghi dopo 21 km con 1550 metri di dislivello in 1h59’21”, davanti a Nadir Maguet (Team La Sportiva, 2h01’25”) e Daniel Antonioli (C.S.Esercito, 2h03’12”); quarto Martin Stofner (Team La Sportiva), quinto Andrea Debiasi (Team Crazy Idea). Nella gara rosa a segno Daniela Rota (Team La Sportiva) con il crono di 2h38’36” davanti alla svedese Sofie Strömberg (2h42’46”) con Wiktoria Piejak a compleatre il podio in 2h43’02”, quarta Martina Cumerlato, quinta Anna Pedevilla.

RALLY VALTARTANO – Una bellissima giornata di sole ha accolto i 310 concorrenti giunti in Valtartano per la 16esima edizione del Rally Estivo. Alla partenza della gara il pronostico per la gara principe da 24 km era tutto per la coppia vincitrice 12 mesi fa: Mattia ed Erik Gianola (As Premana). Dopo il via dato nella piazza centrale di Tartano, in testa un gruppo composto da sei coppie. La situazione variava in prossimità dei laghi di Porcile con il duo Davide e Walter Trentin, che forzava il ritmo e guadagnava secondi preziosi. La coppia conduceva la gara fino al passaggio al Gpm posto in cima Lemma, dove transitavano per primi con 40” sulla coppia dei fratelli Gianola. Allo loro spalle era bagarre per il terzo gradino del podio tra le coppie del Team Valtellina composte da Alessandro Gusmeroli-Guido Rovedatti e Marco Leoni-Stefano Sansi. Nella lunga discesa lungo gli alpeggi Scala, Gavedone e Gavedo si scatenavano Mattia ed Erik Gianola che riprendevano i battistrada e si lanciavano verso il traguardo di Tartano. Successo quindi per i portacolori dell’As Premana con il nuovo record del tracciato 2h23’19”. Secondo gradino del podio per i fratelli Davide e Walter Trentin (Rupe Magna) in 2h27’58”, terza piazza per Marco Leoni e Stefano Sansi (Team Valtellina) in 2h29’31”.
Quarta piazza finale per Guido Rovedatti e Alessandro Gusmeroli (Team Valtellina) con il crono di 2h30’36”, mentre chiudevano al quinto Erik Panatti e Diego Martinoli (Gp Valchiavenna) in 2h 34’39”. Seguono sull’arrivo di Tartano in sesta posizione la coppia Giovanni Tacchini-Davide Della Mina (Team Valtellina), settimo posto per Mirko Bertolini (Gs Orobie) e Valentino Speziale (Team Valtellina) che risulteranno anche la prima coppia Under 50. Ottava posizione per Enrico Gianoncelli-Andrea Calcinati (Team Valtellina), seguiti da Fabio e Sergio Bongio (Team Valtellina) e Davide Zugnoni-Matteo Corazza (Sc Valtartano). Gara senza storie quella riservata alla gara femminile, con le sorelle gemelle Sara e Fabiana Rapezzi (Osa Valmadrera) che non hanno avuto difficoltà nel riconfermarsi nell’albo d’oro del Rally Estivo della Valtartano. Per loro, crono finale di 3h09’14”, che ha permesso loro di precedere la locale Stefania Bulanti in coppia con Natalie Colli (Team Valtellina) giunte al traguardo in 3h38’55”. Terzo gradino del podio per Monica Cofeggi e Sandra Paganoni (Albosaggia) in 3h58’17”. Alle loro spalle quarta piazza per Beatrice e Martina Besseghini (Rupe Magna) e 5° posto di Arianna Guerrini e Lisa Rossatti (Castelraider). Successo finale nella speciale classifica delle coppie miste per Giulia e Luciano Compagnoni (Alta Valtellina). Novità 2018 è però stata la gara individuale di 15 km, che ha ottenuto consensi dai partecipanti. Al maschile è stata vera bagarre, con rimonta nella discesa finale per il premanese Luigi Pomoni, che si è presentato sul traguardo di Tartano con il tempo 1h28’10”. Alle sue spalle Francesco Della Torre (Recastello) a 21”, seguito da Alessandro Gadola (Sc Valtartano) a 35”. Top cinque completata nell’ordine da Massimiliano De Bernardi e Tommaso Caneva (Team Valtellina). Al femminile gara dominata dalla portacolori della Recastello Arianna Oregioni che ha concluso la sua prova in 1h49’45”, staccando di 3’21” Sarah Palfrader (Alta Valtellina) e Arianna Tagliaferri (Premana). Quarta Francesca Galli (Team Valtellina), quinta Laura Tacchini (Team Valtellina).

VERTICAL BECCA DI VIOU – Sono stati 150 i concorrenti che domenica - hanno partecipato alla seconda prova del circuito Défi Vertical andata in scena a Valpelline. Temperatura ideale alla partenza, con una brezza tutt’altro che estiva ai 2.856 metri della Becca di Viou, dove intorno a mezzogiorno è caduto anche qualche fiocco di neve. Nella Valpelline si è disputata una doppia sfida verticale, gara di sola salita che ha premiato Emmanuel Vaudan e Chiara Giovando (K1900) e Daniele Pierotti e Jessica Gerard (K1000). Prova strepitosa dell’elvetico Vaudan. Lo skyrunner, già protagonista a Fénis, è stato l’unico a stare sotto l’ora e mezza di gara. Ha coperto i 9 chilometri (dislivello positivo 1.900 metri) in 1h24’13”, vincendo per distacco. Il favorito ha rifilato oltre otto minuti ad Alex Ascenzi, arrivato in vetta con il crono di 1h32’33” dopo aver sfidato fino all’ultimo Erik Bochicchio, terzo in 1h32’37” e ancora in evidenza dopo la bella prestazione al Quart trail des Alpages. Nella prova femminile è arrivato un altro successo di Chiara Giovando. La canavesana, già vincitrice a Fénis, si è confermata a Valpelline: prima in 1h41’00”, tempo che è valso l’ottavo posto assoluto. Seconda posizione per Barbara Cravello in 1h43’34” e terza per Roberta Jacquin in 1h46’50. Poco meno di cinquanta concorrenti hanno invece scelto il percorso corto: 5 chilometri (dislivello positivo di 1000 metri) con arrivo posto in zona alpeggio La Nouva. Daniele Pierotti ha vinto per distacco, transitando sul traguardo pochi secondi dopo l’elvetico Vaudan che ha proseguito fino in vetta. Pierotti ha chiuso in 43’23”, davanti a Thierry Brunier (46’23”) e ad André Lavanche (47’30”). In campo femminile si è imposta Jessica Gerard (quindicesima assoluta) in 57’14”, davanti a Francesca Canepa (59’13”) e a Samantha Conti (1h00’16”). A Valpelline la festa è proseguita per tutto il giorno. Dopo la gara vertical, spazio al triangolo enogastronomico che ha battuto tutti i record. I volontari del soccorso di Valpelline hanno infatti servito oltre 1.200 pasti: in tavola le specialità di Emilia-Romagna, Abruzzo, Valle d’Aosta. Poi il concerto de L’Orage.

Chiara Giovando ©ACmediapress

Rambo d'oro e Silvia di bronzo

Una gara in rimonta con sorpasso finale, da vero stratega. Per la seconda volta in tre anni, dopo l'oro del 2016, Alessandro Rambo Rambaldini è campione del mondo lunghe distanze. Il bresciano dell'Atletica Valli Bergamasche Leffe scrive il proprio nome nell'olimpo dei più grandi di sempre nella gara andata in scena oggi a Karpacz, in Polonia. Dietro a Rambaldini (2h39'18'') un intramontabile Robert Krupicka (CZE, 2h40' 55'') e Joe Gray (USA, 2h41'02'') che ha provato la fuga dall'inizio con il connazionale Wacker. Quella di Rambaldini non è l'unica bella storia perché Silvia Rampazzo, dopo l'oro di Premana dell'anno scorso, si mette al collo il bronzo in 3h10'33''. Oro per la britannica Charlotte Morgan in 3h08'26'' e argento per la polacca Dominika Stelmach.

AZZURRI - De Colò tredicesimo, Lele Manzi ventiseiesimo, Filippo Bianchi è trentaquattresimo e terzo posto a squadre dietro a Repubblica Ceca e USA.  Bani diciassettesima è vittima di un errore di percorso, Basso ventidue Sima,, mentre Camilla Magliano si è ritirata. Oro Austria davanti a Romania e Gran Bretagna.


Walmsley da record alla Western States

He did it. Al terzo tentativo, questa notte,

Jim Walmsley ha vinto la Western States 100 e battuto un record che resisteva dal 2012. 14h30' il crono dell'americano lungo i 161 km e 5.500 m D+ in una gara che ha avuto come protagonista anche il caldo, con punte di 40 gradi. La marcia verso la vittoria dell'atleta del team Hoka è stata inarrestabile e nulla ha potuto Francois D'Haene, che ha chiuso al secondo posto in 15h54' davanti a Marc Hammond (16h08'). Vittoria femminile per Courtney Dauwalter (17h27', secondo miglior tempo della gara) su Kaytlyb Gerbin e Lucy Bartholomew. Quinta l'italiana residente in Nuova Zelanda Cecilia Fiori.


Hayden Hawks vince una LUT stellare, ma il record lo fa Zach Miller

Nell’edizione più stellare di sempre, che consacra definitivamente la Lavaredo Ultra Trail tra le primissime gare del mondo del circuito ultra, si è imposto uno dei trail runner più in forma del momento, Hayden Hawks del team Hoka, vincitore della CCC 2017. 12h16’20’’ il suo crono (il record di Andy Simonds resiste, anche se per poco più di un minuto), quattro minuti meno dello spagnolo griffato The North Face Pau Capell, che è stato anche in testa. Terzo, dopo un testa a testa con il tedesco Stephan Hugenschmidt, l’altro americano del team Hoka Tim Tollefsson, terzo all’UTMB 2017. Al quinto posto l’azzurro Andrea Macchi del team Eolo, in 13h01’53’’.

LA GARA - Meteo bello, ma freddo (fino a - 3 nella notte) con il duo di testa a tirare e livelli molto alti. Hawks è letteralmente crollato al traguardo, vittima dei crampi. «È stata la gara più dura della mia vita, i primi 20 chilometri difficilissimi, poi al km 40 le gambe hanno iniziato ad andare, questo è un insegnamento per tutti: non bisogna mai mollare» ha detto lo statunitense. Difficili anche gli ultimi 10 km: «Non ricordo quasi nulla, ero esausto e Pau spingeva forte da dietro». Pau Capell soddisfatto per il secondo posto dopo il ritiro dell’anno scorso: «Hayden è andato velocissimo, di più non si poteva fare». «Non ho mai corso in un paesaggio così bello, forse ho anche perso un po' di tempo per fermarmi a guardare il panorama» ha detto Tim Tollefson che, come Hawks, ha sofferto nelle prime ore di gara. Ovazione al traguardo per Andrea Macchi del team Eolo, primo italiano, anche lui esausto e accasciatosi al suolo appena oltre la linea rossa. «Per fortuna che c’è la Val Travenazes, così in salita mi sono difeso perché questi americani vanno davvero veloci nei tratti corribili, io lavoro come giardiniere e ho anche i bambini piccoli e una famiglia, non sono un professionista, è stata durissima» ha detto al traguardo. Ritirato nella notte uno dei favoriti, Michel Lange del team Salomon.

ITALIANI - Undicesimo Francesco Cucco, quattordicesimo Roberto Dallavalle, sedicesimo Roberto Mastrotto, diciannovesimo Fabio Di Giacomo.

DONNE - Pronti, via: subito davanti la cinese Yao Miao che ha fatto gara sulla statunitense Keely Henninger, distanziata di pochi minuti. Poi la Henninger ha ceduto il passo e a Passo Giau ecco la connazionale Kelly Wolf affiancare la cinese e infine superarla per un arrivo a Cortina in 14h37'. Seconda la cinese Miao, apparsa spaesata al traguardo, in 14h52'04'' e terza la svizzera Kathrin Götz. Quarta la nepalese Mira Rai, che ha resistito agli assalti finali della Henninger nonostante un ginocchio dolorante. Ritirata nella notte Nuria Picas.

Kelly Wolf

CORTINA TRAIL - Aveva scelto la distanza più corta e puntava al record. Non ha sbagliato lo statunitense Zach Miller, arrivato sul traguardo di gran carriera in 4h20'24'', circa 8' sotto il precedente primato. Record anche per Stefano Rinaldi (4h27'03'') e terzo posto per il testatore della nostra Outdoor Guide Christian Modena (4h35'31''). In campo femminile dietro Hillary Allen, che chiude in 5h19’20’, si classificano Irén Tiricz e Anna Kacka. Anabel Merino e Francesca Pretto sono rispettivamente quarta e quinta.

Zach Miller non smette di correre, anche dopo il traguardo
Christian Modena
Zach Miller e Stefano Rinaldi

Collè e Boffelli vincono la Monterosa Skymarathon

Successo per la coppia Franco Collè-William Boffelli nella Monterosa SkyMarathon corsa oggi da Alagna alla Capanna Margherita (4.554 m) e ritorno (35 km, 7.000 metri dislivello totale) . I due italiani si sono imposti in 4h39’59’’ su Cristian Minoggio e Alberto Comazzi (5h03’26’’) e sulla coppia mista Kilian Jornet-Emelie Forsberg (5h03’56’’, nuovo record femminile). Tra le donne successo di Hillary Gerardi-Holly Page in 5h51’32” davanti a Tatiana Locatelli-Giuditta Turini (6h26’37”) e Nadezda Korolyatina-Oksana Stefanishina (6h58’56”).

ALAGNA SKYRACE - Vittoria di Eddj Nani in 2h40'49'' nella gara individuale con arrivo a Punta Indren. Sul podio Fausto Rizzi e Mattia Bertoncelli. Al quarto posto lo statunitense Craig Randall e al quinto il testatore della nostra Outdoor Guide Michael Dola.