Vince Gazzola, anzi no!

Colpo di scena all'arrivo del Tor des Geants

Marco Gazzola ha tagliato il traguardo del Tor des Geants a Courmayeur per primo alle ore 12.58 di oggi, mercoledì 14 settembre dopo 74 ore e 58 minuti di corsa. L’ultimo punto di controllo per Marco è stato rilevato al rifugio Bonatti alle ore 12.06. L’ultimo punto di passaggio della gara però - previsto e obbligatorio - è posizionato al rifugio Bertone. Gazzola non è stato controllato e registrato su questo ultimo punto di passaggio. Marco Gazzola ha percorso 11,90 km e 809 metri di dislivello dal rifugio Bonatti sino a Courmayeur in 52 minuti, un tempo improbabile per questo tratto: per tutte queste ragioni la giuria di gara ha preso la decisione di squalificarlo. “Euforico e affaticato per l’impresa compiuta fino a quel momento ho fatto l’errore di prendere il sentiero sbagliato. Sono io il primo dispiaciuto di questo superficiale abbaglio e condivido la giusta decisione presa dalla giuria di gara” ha dichiarato l'elvetico. Il diretto inseguitore, Jules Henry Gabiuod al suo arrivo al traguardo sarà ufficialmente dichiarato vincitore del Tor des Geants 2011. A seguire gli approfondimenti della redazione.


Paluzza si prepara a ospitare la carica dei mille

Partecipazione record al Campionato del Mondo Master di Corsa in Montagna

Saranno più di mille gli atleti che parteciperanno all'undicesima edizione del
Campionato del Mondo Master di Corsa in Montagna
, in programma a Paluzza (Ud). Il comitato organizzatore, presieduto da
Manuela Di Centa
ha già fatto registrare un record, oltre a quello dei partecipanti iscritti. Mai i 'World Masters Mountain Running Championships' avevano visto un così elevato numero di pre-adesioni.
 La gara partirà sabato mattina dalla piazza principale del paese e snodandosi poi lungo storici sentieri della Valle del Bût, ripristinati per l'occasione. Il primo via verrà dato alle 9.45 di sabato. 
Per garantire la massima qualità nei servizi agli atleti sono stati mobilitati oltre 200 volontari che garantiranno assistenza e vigileranno sulla sicurezza durante le fasi della competizione. Coinvolte anche le associazioni del paese, che avranno l'opportunità di far conoscere il proprio territorio. Ammontano invece a 400 le prenotazioni alberghiere. Una settantina i posti occupati in camping.
 Paluzza è, in queste ore, un cantiere in attività. Si stanno sistemando palchi e maxi schermo per la cerimonia di apertura, in piazza 21-22 luglio. Nell'adiacente palazzo Cesfam è stato predisposto un servizio informazione e accoglienza per gli atleti che dovranno confermare la propria iscrizione. E dove verranno preparati e distribuiti più di mille 'pacchi gara'. In preparazione anche le strutture per il deposito delle sacche con la biancheria di ricambio di ciascun atleta e un altro tendone per il ristoro. 
I mille che invaderanno Paluzza provengono da 26 nazioni. Il quartier generale di tutta la manifestazione sarà il Centro Cesfam e su tutta la piazza principale del paese, partenza e arrivo della gara, è stata predisposta una copertura WiFi gratuita. Servirà agli addetti ai lavori e ai giornalisti che seguiranno la manifestazione. Il collegamento è stato fornito dalla società ST di Udine, sponsor di questi 'World Masters Mountain Running Championships'. 
Chi parteciperà ai Mondiali di Paluzza, inoltre, riceverà un esclusivo pacco-gara offerto da diversi sponsor.


La Runiceland a Fairhurst

Al traguardo anche i comici Aldo e Giovanni

Si è chiusa sabato scorso la seconda edizione della Runiceland, corsa di trail running a tappe nello spettacolare paesaggio islandese organizzata da Marco Olmo, vincitore della passata edizione. Quest'anno, invece ha vinto l'inglese Peter Fairhurst, che una volta arrivato ha ripercorso in senso inverso parte del tracciato facendo coraggio a quelli che seguivano e che ha ri-tagliato il traguardo mano nella mano con l’ultimo arrivato. Secondo tra gli uomini Olmo, prima tra le donne, invece, Cristina Frontespezi. Alla gara in 5 tappe, per un totale di 110 chilometri, hanno partecipato anche i comici Aldo e Giovanni (il loro team si chiama 'Trico Traco'). Aldo Baglio è arrivato trentacinquesimo, mentre Giovanni Storti ha vinto la sfida con l'amico arrivando trentunesimo. Per la cronaca della gara www.actionmagazine.it


Aggiornamento live tor de geants

Il ritiro di Grosse Ulrich la prima grossa novità

In questi minuti si trova al comando lo spagnolo Calvo Redondo Salvador che ha percorso quasi 150 km in 27 ore, seguito dal francese Le Saux Christophe distaccato di venti minuti, ma in netto recupero dal momento che ha rosicchiato al fuggitivo un quarto d'ora nelle ultime due ore di gara. Ma la notizia clou è il ritiro di Gross Ulrich, il vincitore della scorsa edizione, avvenuta dopo 11 ore a Rhemes, vittima in discesa di un problema al piede. Contemporaneamente si ritirava anche il forte scialpinista e skyrunner Dennis Brunod, sempre a Rhemes, per motivi di crampi e problemi respiratori. Due tra i più accreditati protagonisti di questo terrificante endurance trail sono dunque fuori dai giochi. In terza posizione troviamo uno strepitoso Marco Gazzola, regolare sin qui la sua progressione, staccato dai battistrada di due ore; da qualche minuto è uscito dalla base di Donnas anticipando il francese Millet Gregoire. Tra questi quattro nomi uscirà il vincitore finale. Ieri sera dopo le 18 un violento temporale si è abbattuto sui corridori, motivo a cui si devono numerosi ritiri. Oggi splende il sole, ma è proprio questo il momento della verità. Infatti il tratto da Donnas a Gressoney è tra i più terribili, 48 km infiniti, su terreno infido costituito in gran parte da pietraie. Ecco il motivo per cui i primi alla base vita di Donnes si sono fermati solo pochi minuti; affrontare questo tratto con la luce del sole sicuramente dovrebbe aiutare. Tra gli uomini maiuscola sinora la prestazione di Marco Camandona, alpinista e scialpinista molto conosciuto che corre tra le sue montagne, attualmente viaggia attorno alla decima posizione. In campo femminile AnneMarie Gross non delude le aspettative e sta correndo a ritmi incredibili, basti pensare che ha già percorso 130 km accumulando un vantaggio di oltre due ore sulle inseguitrici le italiane Arrigoni Giuliana e Pensa Patrizia che stanno facendo gara di coppia. Si entra nel vivo di questa avvincente gara, vedremo come passerà la seconda notte, già da domani comunque si dovrebbe capire chi può farcela.
 


Trofeo Scaccabarozzi sara' finale di coppa del mondo

Domenica prossima al via i migliori specialisti della disciplina

A distanza di 4 anni la finale di Coppa del Mondo Isf torna sulle Grigne per eleggere il migliore skyrunner della stagione. A contendersi il titolo sulle montagne lecchesi  ci saranno tutti i più forti atleti capitanati dallo spagnolo Luis Alberto Hernando, vincitore della Dolomites Skyrace di Canazei, che dovrà vedersela con Miguel Heras, vincitore dell'edizione 2010 e Jabi Olabarria attualmente al terzo posto in classifica provvisoria. Da non sottovalutare l'inglese Tom Owens e tra gli azzurri Nicola Golinelli ed il campione italiano Mikhail Mamleev che sta attraversando un periodo di forma strepitoso con le vittorie in serie alla Becca di Nona e la Skyrace Monte Cavallo.
In campo femminile, confermata la presenza della nostra Brizio campionessa del mondo in carica, i riflettori saranno puntanti sulle spagnole Cortazar, attuale leader di coppa e la Picas seconda nell'edizione 2010. Il trofeo Scaccabarozzi rappresenta una super classica di fine estate, motivo per cui tra il popolo degli skyrunner in questi giorni si registra un certo fermento. Il sentiero delle Grigne è un tracciato tecnico e selettivo con ben 3200 metri di dislivello positivo ed uno sviluppo di 43 km il cui record è stato stabilito nel 2007 da Kilian Jornet con 4h43'. Partenza ed arrivo saranno posti a Pasturo, graziosa cittadina della Valsassina che il prossimo week end sarà la capitale mondiale dello skyrunner.
 


Johnatan Wyatt ha fatto cinquina

In campo femminile vittoria di Mariagrazia Roberti

Il campione neozelandese di casa a Ziano di Fiemme ha firmato anche la quattrodicesima edizione della Suedtirol Tre Cime Alpin, portando così a cinque i successi complessivi nella gara dolomitica più bella del mondo. Dietro al sei volte campione del Mondo di corsa in montagna, che ha chiuso in 1h 29’02”, si sono piazzati il tedesco Helmuth Schiessl (1h 29’ 25”) e il sorprendente azzurro di Riscone Roland Clara (1h 30’ 11”). Al quarto posto l’altro azzurro Thomas Moriggl mentre quinto si è piazzato l’austriaco David Schneider.
Vittoria azzurra fra le donne con la lombarda Mariagrazia Roberti che ha bissato il successo dello scorso anno in 1h 51’ 00” facendo corsa a sè. Al secondo posto si è piazzata la trentina Fratesca Iachemet (1h 55’ 05”) davanti alla tedesca Ellen Clemens che ha chiuso in 1h 59’ 49”. Quarta l’austriaca Thea Lillehov davanti alla connazionale Petra Wimmer. Sesta la prima delle altoatesine, Irene Senfter di Lana. Oltre 900 partecipanti al via, fra cui il cronista della BBC Ben Fogle.

Sesto/Tre Cime di Lavaredo – Tempo splendido e solito panorama da favola dolomitica anche per la quattordicesima edizione della Tre Cime Alpin che ha regalato ancora una volta nuove emozioni alla corsa in montagna con i suoi scenari irripetibili sui 17,5 chilometri e 1350 metri di dislivello del tracciato che porta da Sesto al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo.
La gara, sotto la pressione di Jonathan Wyatt, è subito entrata nel vivo e, dopo il tratto in pianura corso di conserva, già prima del rifugio Comici il campione neozelandese aveva accumulato circa un minuto di vantaggio sulle pattuglie degli inseguitori, guidate dall’azzurro Thomas Moriggl, dall’austriaco David Schneider e dall’altro azzurro Roland Clara. Via via gli altri, con Andrea Ragazzoni, Matthias Hector, Korbinian Schoenberger, Jonas Lehmann, Helmuth Schiessl ed Elia Costa. Al passaggio al rifugio Comici il plotoncino era sempre tirato da Wyatt, con Schiessl che aveva prepotentemente riguadagnato posizioni transitando al secondo posto prima di Moriggl e Clara e Schneider. Il tratto più duro della corsa, dal Comici fino al rifugio Pian di Cengia ha dato la configurazione definitiva alla classifica, con Johnatan Wyatt che ha mantenuto il suo vantaggio di circa 1’ su Schiessl mentre Roland Clara ha sorpassato il compagno di nazionale Thomas Moriggl insediandosi al terzo posto, mentre dietro gli altri accusavano distacchi ancor più pesanti. Il tratto in discesa e pianura fra il Pian di Cengia e l’arrivo ha visto gli inseguitori guadagnare qualche secondo sulla “lepre” Johnatan Wyatt che ha controllato con disinvoltura gli avversari avviandosi al sui quinto successo nella manifestazione. Nel minuto successivo sono poi giunti nell’ordine il vincitore delle edizioni 2008 e 2009 Helmut Schiessl e la sorpresa della giornata, l’azzurro Roland Clara.
Pronostico confermato anche fra le donne, dove la favorita bresciana Mariagrazia Roberti ha condotto dall’inizio alla fine conquistando un vantaggio quasi incolmabile già nel tratto in piano verso il rifugio Fondovalle, dove l’italiana è passata già con 1’ di vantaggio sulla Iachemet ed ancor di più sulla tedesca Ellen Clemens, alla testa delle altre inseguitrici. La salita, quella dura, ha fatto ancor di più il gioco della bresciana che ha via via aumentato il distacco sulla Iachemet mentre anche Ellen Clemens faceva altrettanto con le sue inseguitrici. Lo scollinamento al Pian di Cengia ha confermato tutte le posizioni di testa e il tratto finale ha visto la cavalcata trionfale del terzetto di atlete. Al quarto e quinto posto, a vista della Clemens, sono giunte le due austriache Thea Lillehov e Petra Wimmer nell’ordine mentre la prima altoatesina, Irene Senfter di Lana, ha chiuso al sesto posto in 2h 06’ 51”.

Mini Tre Cime - Un nuovo record di partecipanti ha registrato, sabato pomeriggio, anche la settima edizione della Mini Tre Cime dedicata ai giovani dai 5 ai 16 anni. Oltre 210 mini atleti, fra cui anche la squadra provinciale giovanile di biathlon, hanno preso parte alla gara promozionale sul circuito allestito attraverso Sesto Pusteria. Fra i tanti vincitori nella festa della corsa, citiamo la tedeschina Melanine Albrecht vincitrice fra le Juniores A e l’altoatesino Julian Mayr che ha vinto fra i maschi nella medesima categoria.


Tor Des Geants: partiti

In 500 per rincorrere un sogno

Erano in 500 stamattina al via da Courmayer in rappresentanza di 22 nazioni, accolti e incitati da una grande folla capitanata dai coloratissimi Beuffon, le maschere di Courmayeur. In prima fila, i vincitori dell’edizione 2010, Ulrich e Anne Marie Gross, i fratelli da battere.
In tanti hanno voluto salutare questi eroi che si apprestavano ad affrontare la straordinaria sfida nel cuore dei cinque giganti delle Alpi. Il Tor Des Geants con i suoi  330 km e ben 24 mila metri di dislivello rappresenta l'endurance trail più duro al mondo. I fratelli Gross nella scorsa edizione impiegarono rispettivamente 80h 27mn Ulrich e  91h 19mn Anne Marie. Come da pronostico dopo 2 ore di gara, al primo passaggio di La Thuile, oltre al vincitore, i favoriti Christophe Le Saux della Guyana francese, il valdostano Dennis Brunod e lo spagnolo Salvador Calvo Redondo sono transitati assieme. Con mezz'ora di distacco Anne Marie Gross è la prima donna ad essere transitata.
Lungo tutto il percorso ci saranno oltre 1200 volontari distribuiti nei 32 comuni coinvolti dalla manifestazione, tutti pronti ad accogliere e sostenere con grande affetto ciascun partecipante. Prossimo aggiornamento domani mattina dopo 24 ore di gara.
 


Pivk e Cardone vincono la Skyrace Monte Cavallo

Mickhail Mamleev ed Emanuela Brizio campioni Italiani

Una giornata speciale per la quarta edizione della Skyrace Monte Cavallo organizzata dal Team Montanaia Racing. Una giornata di sport e divertimento che ha fatto segnare due nuovi record, partecipanti e tempo di percorrenza in campo maschile. I primi raggi di sole hanno illuminato la partenza della carica dei trecento che hanno iniziato a salire verso la Val Grande. 
Il menu della giornata prevedeva ventuno chilometri e 1600 metri di dislivello positivo, correndo tra il confine delle Province di Pordenone e di Belluno. 
A tirare il gruppo si sono incaricati subito Tadei Pivk e Matteo Piller Hofer, qualche metro più staccati, Paolo Larger e il nuovo Campione Italiano Mickhail Mamleev. Mamleev, avendo già sulle spalle sia la maglia tricolore skyrunning sia il tricolore di orienteering, conquistato a meno di ventiquattro ore dalla partenza della Skyrace Monte Cavallo, ha corso la gara senza mai entrare in lotta per la vittoria.
 Il forte atleta friulano dell’Us Aldo Moro è stato in compagnia di Matteo Piller Hofer sino a metà della prima salita. Al passaggio del Rifugio Semenza, Pivk aveva un vantaggio di un minuto su Piller Hofer. Dopo i primi due sono transitati Paolo Larger e Mickhail Mamleev. Per quanto riguarda la gara femminile, l’atleta di casa Jennifer Senik ha preso il comando della gara davanti a Debora Cardone ed Emanuela Brizio. Purtroppo Raffaella Rossi che combatteva per il titolo italiano non è mai entrata in gara ed è stata costretta al ritiro.
 Nella lunga discesa che assegnava anche il Trofeo Benito Saviane, il sappadino Piller Hofer ha ripreso e superato Pivk. Pivk non si è allarmato, ha continuato a tenere il suo ritmo e quando la strada ha ripreso a salire ha messo la freccia e ha lasciato sul posto Piller Hofer. 
Per Pivk il resto della gara è stata una lunga galoppata verso lo striscione d’arrivo di Piancavallo. Purtroppo Matteo Piller Hoffer non è riuscito a tenere la seconda posizione, infatti è stato sorpassato da Paolo Larger e Mickhail Mamleev.
Tra le donne, Jennifer Senik, anche se abbassando un po’ il ritmo di gara, ha continuato a mantenere la prima posizione.
 Pivk taglia il traguardo a mani alzate con il tempo di 2.11.21, facendo registrare il nuovo record della manifestazione. In seconda posizione arriva Paolo Larger con oltre sette minuti di ritardo. Sul terzo gradino del podio sale il Campione Italiano Mamleev. Il Campionato Italiano oltre al russo naturalizzato italiano premia Paolo Larger, secondo, e Matteo Piller Hoffer, terzo .
La classifica femminile sul finire di gara subisce uno stravolgimento, la Senik non riesce a tenere il passo della Cardone che sul finire della discesa l’ha raggiunta e superata. La Cardone vince con il tempo di 2.41.34. L’atleta dell’Aldo Moro Paluzza chiude in seconda posizione con circa un minuto di ritardo. Il fenomeno della corsa in montagna Emanuela Brizio a Piancavallo è terza, ma conquista il titolo italiano.
 Il Trofeo Benito Saviane è vinto da Matteo Piller Hofer con il tempo di 16.19 e da Debora Cardone con 18.22. 
A Piancavallo va in archivio un’altra edizione della Skyrace che con il convegno "Progetto Sport Endurance Piancavallo-Dolomiti Friulane" e con la gara riservata ai ragazzini ha movimentato, interessato e appassionato un intero territorio. Il Team Montanaia Racing, ringraziando con il cuore l’esercito dei volontari, promette che questo Campionato Italiano non è un traguardo, ma un punto di partenza.
 


Tutto pronto alla Skyrace Monte Cavallo

Il via domattina alle 8.30

Il tracciato di ventuno chilometri con milleseicento metri di dislivello è pronto già da alcuni giorni e si presenta in condizioni perfette. Perfette saranno anche le condizioni meteo. Questi due elementi aiuteranno i top runners a battere il record di Matteo Piller Hofer stabilito nel 2009 con 2.13.04.
Domani alle ore 8.30 partirà l’ultima prova del Campionato Italiano Skyrunning, il titolo tricolore a livello maschile è stato già deciso i primi giorni d’agosto al termine della Skyrace Ortles Cevedale. Mikhail Mamleev che può vantare anche il titolo italiano di orienteering conquistato poche ore fa in Trentino, parteciperà alla Skyrace indossando virtualmente la maglia tricolore. Per le posizioni di rincalzo, Paolo Larger è praticamente sicuro delle seconda posizione. La battaglia per il terzo gradino del podio, a causa dell’assenza di Emanuele Manzi, impegnato ai Mondiali di corsa in montagna, e Michele Tavernaro infortunato, sarà tra Alessandro Morassi e Matteo Piller Hofer.
In campo femminile la Skyrace Monte Cavallo vedrà sfidarsi per il titolo italiano Emanuela Brizio e Raffaella Rossi, attuale leader della classifica provvisoria. Da segnalare l’atleta di casa, Jennifer Senik, vincitrice della passata edizione che vorrà ben figurare in una prova di Campionato Italiano.
Lungo i sentieri che corrono tra le Province di Pordenone e Belluno si assegneranno anche i titoli regionali di skyrunning.
Le iscrizioni chiuse ufficialmente venerdì sera, riapriranno domani mattina fino alle ore 8. La lista iscritti conta 305 partenti, proprio per questo motivo, domani mattina saranno accolte non più di 45 persone.
Da non dimenticare l’appuntamento riservato ai più piccoli con la Skyrace dei ragazzi che partirà alle 9.30 sempre dalla località Roncjade. Le iscrizioni si potranno perfezionare sino alle ore 9.


Sellaronda Trail Running: vincono Insam e Scola

Bellissima giornata per la prima edizione della Ultra Marathon del Sella

Esame superato a pieni voti per la prima edizione del Sellaronda Trail Running, l’impegnativa gara ultra marathon attorno al gruppo del Sella sulla distanza complessiva di 50,7 km e un dislivello di 5800 metri. Centrotrenta partecipanti e due vincitori autoctoni, ovvero il gardenese Christian Insam che ha impiegato 6 ore 1 minuto e 28 secondi e la fassana Nadia Scola, che ha invece fermato il cronometro sulla prestazione di 7 ore e 56 secondi, stabilendo addirittura il diciottesimo tempo assoluto. «Ho deciso di iscrivermi all’ultimo minuto ed è andata decisamente bene - ha commentato la vincitrice -. Mi sono sentita in palla per tutta la gara a parte una storta al ginocchio nella seconda discesa, nelle salite non la sentivo, ma in discesa ho dovuto stringere i denti ed arrivare al traguardo perché ad aspettarmi ci sono sempre i miei figli e non potevo deluderli!».

PRIMI NOMI NELL'ALBO D'ORO - Sono loro ad iscrivere per primi il proprio nome in questa competizione che ha tutte le carte in regola per diventare una gara must nel calendario internazionale. Piazza d’onore poi per il cembrano Ettore Girardi, in testa per metà gara, quindi al terzo posto il bresciano Luca Guerini. In campo femminile secondo posto per Elisabeth Benedetti davanti a Monica Penzo, mentre una delle favorite Chiara Gianola è andata in crisi nella seconda parte del percorso.
Nella graduatoria a staffetta si è invece imposta la coppia fassana composta da Armando Degai e Cristian Verra, che hanno concluso con il tempo di 6 ore 53 minuti e 40 secondi.

LA CRONACA DELLA GIORNATA - Una magnifica giornata di sole è stata poi il valore aggiunto per l’evento che quest’anno è partito da Canazei, e che ha coinvolto, come la sorella scialpinistica, quattro territori diversi, tutti con tradizione e cultura ladina: la Val di Fassa, la Val Gardena, la Val Badia e il Livinnalongo.
Una gara impegnativa che non ha lasciato il minimo respiro ai partecipanti, che già dopo i primi metri hanno affrontato la salita che da quota 1450 di Canazei portava ai 2218 metri di Passo Sella. Il primo a scollinare è stato Luca Guerini, seguito ad una manciata di secondi da un quartetto composto da Ettore Girardi, Christian Insam, Pierangelo Giacomuzzi e Stefano Burlon. Nella discesa verso Selva Gardena (1536 metri), ma soprattutto nella salita del Dantercepies (2305 metri) Girardi è riuscito ad allungare sugli avversari, transitando a Colfosco con un vantaggio di 2’30” su Insam, 4 minuti su Erwin Chiocchetti, oltre 6 minuti su Guerini, seguito poco distante da Roberto Gasperi.
A Corvara (1568 metri), zona cambio per gli staffettisti, è transitato ancora primo Girardi, ma pochi chilometri dopo, sull’ascesa che portava ai 2160 metri del Bec de Roces, c’è stata la svolta della gara, con il gardenese di Santa Cristian Insam, fra l’altro con un passato da hockeysta nella squadra del Fassa, che ha sferrato l’attacco decisivo superando il cembrano ed andando a conquistare la leadership, poi mantenuta sino al traguardo.
Ad Arabba Insam registrava già un vantaggio di 4 minuti su Girardi, mentre consolidava la terza piazza il bresciano Guerini a tredici minuti, quindi con un ritardo di 16 minuti sono transitati Erwin Chiocchetti e Francesco Zanzotti, a 22 minuti Pierangelo Giacomuzzi e Stefano Burlon.
A questo punto i concorrenti hanno affrontato l’ultimo impegnativo sforzo della giornata che portava dai 1602 metri di Arabba ai 2340 di Portavescovo, con le posizioni di testa pressoché identiche, a parte qualche perdita di ritmo da parte di chi ha iniziato a soffrire la distanza. Passaggio al Passo Pordoi (2239 metri), quindi discesa verso Canazei con l’arrivo a braccia alzate per il 35enne Christian Insam, seguito a 8’27” da Ettore Girardi, a 18’06” da Luca Guerini, a 31’51” dal sorprendente fiemmese Pierangelo Giacomuzzi.

ENTUSIASMO INSAM -
«Sapevo di essere in buona forma ma non mi aspettavo di vincere - ha dichiarato Insam dopo la gara -. Sono particolarmente contento di come mi sono gestito, partendo piano, conquistando la seconda piazza sulla salita Dantercepies, quindi riuscendo a superare Girardi sull’ascesa del Bec de Roces, dove lui è andato in crisi. Dopo sono riuscito ad amministrare il mio vantaggio e a chiudere a braccia alzate a Canazei. Sono felicissimo per aver iscritto il mio nome in una gara che avrà sicuramente un futuro importante». Molto soddisfatto anche Ettore Giradi, in pista con il numero uno. «Questa gara la sognavo da tanto tempo, appena ho sentito che la facevano, mi sono iscritto. Mi sono sentito sulle spalle una responsabilità grande perché mi hanno dato il numero uno e volevo onorarlo. Purtroppo non ho vinto, ma il secondo posto mi soddisfa. Non riesco a correre bene sul piano ed in discesa e sulla terza salita sono andato un po’ in crisi. Allora ho cercato di gestirmi, perché volevo terminare la gara».
In campo femminile, a parte il primo passaggio al Passo Sella, che ha visto al comando Chiara Gianola, nei chilometri successivi è salita in cattedra Nadia Scola, che ha poi amministrato la sua gara chiudendo con il tempo di 7 ore e 56 secondi, staccando di 20’53” la fiemmese di Ziano Elisabeth Benedetti e di 36’19” Monica Penzo.
 
CLASSIFICHE

MASCHILE: 1. Christian Insam 6h01’28”; 2. Ettore Girardi 6h09’55”; 3. Luca Guerini 6h19’34”; 4. Pierangelo Giacomuzzi 6h33’19”; 5. Francesco Zanotti 6h34’11”; 6. Andrea Gottardi 6h35’26”; 7. Mauro Sommavilla 6h40’05”; 8. Francesco Valentini 6h44’31”; 9. Giancarlo Magnani 6h45’12; 10. Stefano Burlon 6h47’05.
FEMMINILE: 1. Nadia Scola 7h00’56”; 2. Elisabeth Benedetti 7h21’49”; 3. Monica Penzo 7h37’15”.
STAFFETTA: 1. Armando Degai-Cristian Verra 6h53’40”; 2. Graziano Dantone-Donato Dantone 7h10’22”; 3. Donatella Lazzeri-Daria Cavada 7h59’28”.


Tor des Geants live sul sito

www.tordesgeants.it segnalerà dove si trovano i concorrenti

Anche chi sta a casa potrà seguire, da tutto il mondo, grazie alle nuove tecnologie, tutti i 500 concorrenti del Tor des Geants, la massacrante endurance trail al via domenica in Valle d'Aosta. Ogni concorrenti avrà infatti un braccialetto con un sistema di rilevazione che scatta al passaggio nei 7 punti vita e in oltre quaranta punti di controllo lungo il percorso. Tramite un sistema Gps il segnale viene elaborato dai vari router e comunicato al sito www.tordesgeants.it. Se l’avviso non verrà ripetuto al punto vita successivo, passato un tempo medio prestabilito, scatteranno le procedure di controllo e eventualmente il protocollo per avviare le ricerche. Un sistema di sicurezza, ma anche un modo per avere informazioni sui singoli partecipanti al Tor des Geants, tanto che la sezione “news” del portale sarà costantemente aggiornata dai dati forniti dal sistema. Si saprà, per esempio, chi sono i primi tre, chi è l'ultimo, chi si è ritirato…
 


Domani convegno a Piancavallo ad anticipare la Sky Race

Antipasto con il Progetto Sport-Endurance Piancavallo-Dolomiti Friulane

Alla partenza di domenica mattina sono attesi tutti i migliori interpreti della disciplina. Anche se il titolo italiano di skyrunning è già stato assegnato con una prova d'anticipo a Mikhail Mamleev, saranno Paolo Larger ed Emanuele Manzi a condendersi le posizioni di rincalzo. Da segnalare anche la presenza di Alessandro Morassi, Matteo Piller Hofer, e degli azzurri Matteo Eydallin e Lorenzo Holzknecht.
Tra le donne la lotta per il titolo tricolore è ancora aperta tra Raffaella Rossi ed Emanuela Brizio. Combatteranno per salire sul podio Paola Romanin e Jennifer Senik.
In concomitanza con gli eventi collaterali della Skyrace Monte Cavallo, il team Montania Racing ha voluto organizzare un convegno per discutere, illustrare e studiare i possibili scenari per far crescere in modo esponenziale il rapporto tra il territorio Piancavallo-Dolomiti Friulane e lo sport.
Oramai da qualche anno tra lo sport endurance, estivo o invernale, e il polo sciistico di Piancavallo si è creata una stretta sinergia nella collaborazione degli event. Un lavoro professionale per raggiungere i migliori risultati in termini di visibilità, servizi agli atleti e offerta turistica.
L'anello di congiunzione, operativamente parlando, tra Piancavallo ed eventi, è Enzo Sima direttore del polo sciistico che da sempre si è adoperato in prima persona affinché questi progetti vedessero la luce.
Che legame c'è tra Piancavallo e la Skyrace in programma domenica prossima?
«Più che legame questa collaborazione è un importante, ulteriore, tassello della proposta turistica del Piancavallo. Piancavallo, sempre di più, si sta sviluppando come un villaggio dello sport. Questa competizione è un tassello nell'ambito di una nuova disciplina, ma in continua crescita».
Campionati del Mondo dello scorso febbraio, la Skyrace, i prossimi Campionati Italiani vertical e staffetta di scialpinismo nel 2012, questi sono solo alcuni eventi di un progetto sport endurance a Piancavallo?
«In questo nuovo progetto, dove la Promotur intente a dare spazio a discipline normalmente meno curate, le discipline come lo skyrunning e lo scialpinismo si inseriscono benissimo. Per esempio, quest'anno metteremo a disposizione la prima pista specificatamente preparata e aperta per la pratica dello scialpinismo. Poiché la legge sulla sicurezza sulle piste da sci ne vieta la risalita delle stesse, invece di cercare cavilli burocratici o di predisporre dei regolamenti specifici per l'utilizzo secondo orari di queste piste, abbiamo deciso di creare un spazio dove potere salire e scendere in sicurezza e senza andare contro alla legge. Un percorso indipendente dal resto del comprensorio sciistico che potrebbe essere dotato di un rilevamento cronometrico collegato a internet per il trasferimento dei dati dei passaggi degli atleti».
Quali sono gli obiettivi che insieme alla Montania Racing e allo Sci Club Valcellinavi siete prefissati per il convegno di sabato pomeriggio?
«Sicuramente vogliamo parlare non solo del polo Piancavallo, ma di tutto il territorio della Valcellina. Non è casuale l'accordo per l'organizzazione dei Campionati Mondiali di scialpinismo dello scorso anno. Queste collaborazioni servono per rafforzare l'obiettivo di unire, non solo territorialmente, ma anche dal punto di vista organizzativo, due realtà che non sono contrastanti, ma che sono complementari. In estrema sintesi, Piancavallo è la realtè più moderna legata allo sport, mentre la Valcellina è una realtà che si è stretta alla storia e alla tradizione del vivere la montagna. La parte agonistica è l'evento promozionale, ma l'obiettivo è offrire un prodotto turistico completo di tutti i suoi elementi. Il binomio sport e territorio, in questo modo, è sicuramente più incisivo».
Tornando allo scialpinismo. Lo standard che si vuol far passare per arrivare nel mondo a cinque cerchi è quello delle gare sprint o staffetta con l'inserimento di una nuova formula che si trova nel mezzo tra queste due. A gennaio si disputeranno i Campionati Italiani, c'è la voglia di riportare un appuntamento internazionale?
«Sicuramente gli Italiani del prossimo gennaio sono solo uno step per arrivare molto velocemente a una prova di Coppa del Mondo anche perché le gare che abbiamo organizzato a febbraio hanno ricevuto l'approvazione sia degli atleti sia dei tecnici federali. A Piancavallo abbiamo applicato un modello legato alla visibilità, al colore, e allo spettacolo che sino allo scorso anno erano utilizzati solo nelle prove dello sci alpino».