Attesa per la Tre Rifugi Val Pellice

Paolo Bert a caccia dell'undicesimo successo

La 'Tre Rifugi Val Pellice' taglia quest'anno il traguardo delle 38 edizioni: una gara, promossa dal Cai Uget Val Pellice nel lontano 1972, che si presenta per la seconda volta nella nuova veste di trail lungo (di 54 km con 3818 metri di dislivello positivo) e corto (33 km con 2205 metri di dislivello) su percorsi nuovi con partenza ed arrivo a Bobbio Pellice. Appuntamento domenica 14 luglio: sono già oltre 250 le iscrizioni, mancano ancora un decina di giorni prima della 'chiusura', prevista per le ore 24 di giovedì 11 luglio. L'elenco partenti annovera già il 're' della Tre Rifugi, Paolo Bert che andrà alla ricerca dell'undicesimo successo.


Sudtirol Vertical Tour prima prova: Selva dei Molini

Subito Manfred Reichegger nella corsa di casa

Nell'ottava edizione del Km Verticale di Selva dei Molini, sullo sviluppo di 3800 metri, Manfred Reichegger conferma la sua classe: vittoria piena, correndo in casa in 36' 06" . A 1'42" David Thöni e, a continuare la lista delle vecchie volpi dello skialp, compare Filippo Beccari in 39' 20" seguito da Roberto De Simone in 39' 55".   

Tra le donne ha dominato l’atleta austriaca di Stubai Andrea Reithmayr in 46’34’. La local Astrid Renzler è giunta seconda con 3' di ritardo, e terza classificata Marlene Weissteiner ad altri 30".
Si trovano in classifica a seguire anche i nomi di Valentina Danese e Steffi De Simone, che abbiamo seguito questo inverno nel circuito skialp di Eisacktal Cup.  

Quasi 100 classificati hanno onorato il primo appuntamento del Südtirol Vertical Tour in una giornata di bel tempo, piuttosto fresco all'arrivo. 

La prossima sfida verticale del circuito è fissata a Colle Isarco il prossimo 27 luglio, con l'assalto a cima Gallina.


Camino, a segno Francesco Bianco e Katarzyna Kusmiska

Circa 300 i partecipanti alla gara biellese

Erano circa 300 i partecipanti alla tredicesima edizione della Biella-Camino, organizzata dal GSA Pollone. Gara che è tornata all'antico, con la scelta di riproporre il tracciato originale, dopo alcune modifiche di percorso nelle ultime edizioni. E gara, dunque, più veloce nella prima parte, quella da Biella ad Oropa: in quel tratto ha fatto la differenza Francesco Bianco che è partito subito all'attacco, chiudendo sul traguardo in 2h 08' e 33" e aggiudicandosi così per la terza volta la Biella-Camino. Alla sue spalle, distaccato di circa quattro minuti, Enzo Mersi, terzi Silvio Balzaretti e Fabio Cavallo che hanno concluso con lo stesso tempo. In campo femminile, dopo il secondo posto dell'anno scorso, Katarzyna Kusmiska si è imposta su Barbara Cravello e Marcella Belletti, arrivate in accoppiata, mentre al quarto posto si è piazzata Cecilia Mora.


80 di Chamonix, prova generale per il mondiale

L’Italia festeggia con i podi di Carlini e Morbelli

E’ stata una prima assoluta, il Club des Sports di Chamonix, ha intrapreso la strada delle ultra distanze con un percorso di 80 km e quasi 6.000 m D+, inedito nella sua seconda parte, quella sulla balconata nord, finora mai solcata da nessuna competizione. Una gara di quelle vere, a detta dei molti partecipanti ascoltati, estremamente dura.

Più di settecento iscritti per un verdetto finale abbastanza eloquente; solo 471 di loro infatti sono riusciti a ritornare a Chamonix concludendo l’intero percorso. Il contesto di riferimento è stato quello della tre giorni di Chamonix che, oltre alla ultra, ha visto come ogni anno la 10, 23, 42 km e il Vertical. Numeri alla mano, con più di 6.500 iscritti, la Mont Blanc Marathon, giunta alla sua dodicesima edizione, è diventato di fatto l’avvenimento di outdoor running più partecipato di Chamonix, UTMB compreso. Sullo stesso percorso, infine, il prossimo anno si disputerà il primo Campionato del Mondo Skyrunning - Ultra. Lo spiegamento di forze in termini di media, televisioni e organizzazione generale, è sembrato quindi essere una prova generale per il grande evento del prossimo anno.

In campo maschile il solo francese Xavier Tevenard ha cercato di contrastare il dominio assoluto dei due compagni di team Francois D’Haene e Michel Lanne. Dal Col du Passet in poi, però, nulla ha più potuto; sulla seconda discesa che portava a Vallorcine, perdeva infatti 8 minuti sulla coppia di testa. Strano ma vero, Michel Lanne ha rinunciato a correre sulla 42 km per una frattura a un dito del piede e ha preferito fare un allenamento sulla distanza più lunga. Un allenamento molto particolare che gli ha fatto portare a casa una vittoria con la complicità di Francois; per loro un vantaggio finale sullo stesso Tevenard di 20 minuti. Dietro i primi tre il vuoto, con il francese Sylvain Couchaud a quasi un’ora. L’italiano Fabrizio Roux, tredicesimo assoluto, ha condotto la prima parte di gara a ridosso delle prime dieci posizioni. Per lui un risultato che arricchisce sicuramente la sua carriera nelle ultra distanze.

In campo femminile, l’Italia festeggia con il secondo posto di Alessandra Carlini e il terzo di Simona Morbelli, rispettivamente con 14 e 43 minuti di distacco dalla vincitrice, la francese Caroline Chaverot. Dopo la vittoria di Francesca Canepa la scorsa settimana alla ronda dels Cims ad Andorra, un segno tangibile che il livello femminile italiano nelle ultra distanze sta crescendo in modo importante.


Terminillo Sky Race, successo di Roberto Miluzzo

In campo femminile a segno Laura Mozo Flores

170 gli atleti al via della Terminillo Sky Race: 20 km e un dislivello di 1.641 metri, con partenza dai 575 metri di Lisciano ad arrivo a quota 1600 sulla pista di atletica del Terminillo, con passaggio ‘chiave’ sulla vetta del Monte Terminillo a 2216 metri. Condizioni meteo ideali, solo qualche raffica di vento in quota. Vittoria di Roberto Miluzzo che ha chiuso in 2h 04' 41" davanti a Raffaele Adiutori (2h 08' 23") e Giulio Monti (2h 09' 23"); ai piedi del podio Antonio Carfagnini e Giampiero Tartaglia. Nella gara femminile si è imposta Laura Mozo Flores in 2h 56' 50" davanti a Elena Bonanno (3h 00' 39") e Elzbieta Makowiec (3h 00' 51").


Vertical del Cornon, quasi una short race

Nadir Maguet ed Elisa Compagnoni conducono il Campionato italiano

Un chilometro verticale molto abbondante.
Oggi non mancava nulla, al Vertical del Cornon. Tratti da correre, sezioni pendenti al limite,  gradini e gradoni, qualche passo in cui usare anche le mani, quattro discese di cui una piuttosto lunga, qualche decina di metri positivi in più, il fango, e infine la neve. Tutti elementi che l'hanno reso più interessante della media.
Un vertical quasi più definibile come una 'short race' della gara maggiore, Stava Skyrace, che sarebbe partita un'ora dopo passando esattamente sullo stesso tracciato. 

I tempi più alti rispetto a edizioni precedenti vanno rapportati anche alla neve, in fusione per via del bel sole che la raggiungeva per la prima volta, ma soprattutto ad una variante significativa del percorso introdotta per motivi di sicurezza.   

Hanno fatto la differenza i tratti  scorrevoli, dove chi ne aveva cambiava marcia. Soprattutto perché si trovavano quasi tutti alla fine, quando le gambe avevano già dato.  

GARA UOMINI -
La vera battaglia è stata tra Marco Facchinelli e Philip Götsch, che sulle ultime rampe ripide salivano incollati. Facchinelli è riuscito a prevalere solo nel tratto misto finale, davvero molto corribile per oltre cinque lunghi minuti. A circa 1' transitavano Gardener, Zemmer e Maguet separati da pochi metri e pochi secondi ciascuno, che si sarebbero dilatati a qualche decina solo nel misto corribile finale.
Alla fine Marco Facchinelli ha vinto da finisseur in 49' 37", staccando Philip Götsch di soli 11". E' passato un altro minuto per l'arrivo di Gardener, ed altri 37" per Zemmer. Anche Nadir Maguet ha subìto il misto finale giungendo a 30" da Zemmer.
Va assolutamente evidenziato il mostruoso parziale di Tadei Pivk sullo stesso tratto, ma in gara nella Skyrace: 50' 30", soli 53" in più rispetto a Facchinelli.  

DONNE VERTICALI -
Gara solitaria per le tre ragazze salite sul podio. Soprattutto per Elisa Compagnoni che ha concluso il lungo Vertical del Cornon in 1h 03' 08", staccando di quasi 2' Francesca Rossi e di altri 30" Irene Senfter. Ai piedi del podio un'altra skialper che corre su quattro stagioni, Sabrina Zanon.  


Impressionante Pivk alla Stava Skyrace 2013

E Antonella Confortola non si ferma mai

Tadei Pivk aveva il pronostico dalla sua, ma non ne ha affatto sentito il peso. Più ancora degli oltre 7' finali inflitti a Ionut Zinca, ha impressionato la sua facilità di corsa in tutte le fasi di gara e su ogni terreno.   

I PARZIALI DEL VINCITORE -
Sul tratto iniziale della Skyrace, coincidente con il Vertical del Cornon, ha realizzato un tempo che l'avrebbe collocato al terzo posto sul relativo podio: 2' 06" in cascina sul primo inseguitore.
Tratto centrale misto  veloce ma con neve e fango : altri 2' 30" di vantaggio da sommare.
Sezione finale mista con la lunga discesa che riportava aTesero: miglior parziale, nettamente anche sugli specialisti del downhill.
Il livello della sua prestazione è ancora più evidente se si considera che in questo tratto ha comunque fatto meglio di 1' 30" rispetto a Ionut Zinca che proprio qui ha costruito il suo podio, con una discesa travolgente che l'ha portato dal settimo iniziale fino al secondo posto finale.  

DIFFERENZE VISIBILI -
Ma la differenza di prestazione di Pivk è visibile sul terreno, prima ancora di conoscerne le proporzioni numeriche. Se per tutti gli altri la corsa in salita su sentiero consiste nei classici saltelli, i 190 centimetri di altezza di Pivk sviluppano passi di corsa vera e propria. Sembra di vedere un medio su pendenze stradali…invece poi passano gli altri e magari camminano!  Un runner completissimo ed evidentemente in grande forma.  

LA SKYRACE DEGLI UOMINI -
La Stava Skyrace 2013 è stata modificata nel percorso per via  della neve distribuita su tutte le parti alte, quindi nessun confronto é possibile con i tempi delle edizioni precedenti.
Tadei Pivk ha vinto in 2h 14' 11", staccando Ionut Zinca di 7' 21" in ritardo di forma e comunque grande discesista e lottatore: un metro dopo il traguardo si è bloccato in ginocchio, più commosso che stremato. Paolo Bert ha fatto una gran gara nella prima e parzialmente nella seconda parte, e in discesa è stato l'ultimo a venir riassorbito da Zinca: 20" il suo ritardo, accumulato solo negli ultimissimi minuti.
Grande discesa anche per Matteo Piller Hofer, e grandissima per Paolo Gotti dato quarto a pochi minuti dall'arrivo, in rimonta dalla nona posizione iniziale. Rimonta interrotta da una brutta caduta, seguita da un'altra provocata dal crampo conseguente alla prima: circa 1' perso per risolvere il problema, e addio sogni di podio.  

ANCHE LE DONNE RISPETTANO I PRONOSTICI -
Dopo il passaggio dei primi concorrenti uomini, il terreno in alto è diventato un frullato di fango e neve scivolosissimo, con cui han dovuto fare i conti anche tutte le donne. Antonella Confortola, forse più specializzata nei Vertical ultimamente, ha costruito la sua gara nella prima parte ripida: quasi 5' di vantaggio per lei sul Cornon, e poi Emanuela Brizio, Debora Cardone e Nadia Scola in 20 secondi. Entro un altro minuto le successive tre: Dimitra Teocharis, Chiara Gianola e Lisa Buzzoni.
Poi la Confortola ha gestito le discese, realizzando comunque il miglior tempo nella sezione centrale, seppure di pochi secondi. Migliore ultimo parziale invece per Emanuela Brizio, seguita da Debora Cardone e dalla Confortola.
Al traguardo i tempi si sono  così riallineati. Antonella Confortola ha vinto in 2h 48' 06", con 1' 27" di vantaggio su Emanuela Brizio e 5' 03" su Debora Cardone.
Bella gara della non specialista Nadia Scola, ai piedi del podio.

Le classifiche Stava Skyrace e Vertical Cornon sono inserite nel database del calendario di Ski-alper  
  


I '4000 scalini' del forte di Fenestrelle

Successo di Gabriele Abate e Romina Cavallera

4000 scalini, 2800 metri di percorso, 650 metri di dislivello: ecco la '4000 Scalini - Corri Forte' a Fenestrelle, nella grande fortezza alpina in provincia di Torino. Successo di Gabriele Abate e Romina Cavallera che si riconfermano vincitori su questo difficile percorso, entrambi a suon di record. Per Romina Cavallera del Roata Chiusani - che ha vinto tutte le tre edizioni della manifestazione - il tempo al traguardo è di 23'10; alle sue spalle Sara Bottarelli del'Atletica Valtrompia, campionessa italiana promesse nel 2012, con terza Francesca Bellezza del Runner Team, seguita dalla fondista giapponese Yuki Kobayashi nel gruppo di testa fin dall'inizio. Anche per Gabriele Abate (Orecchiella) è stata una gara di testa fin dal primo metro. Partito deciso allo sparo, ha condotto da subito il gruppo seguito dall'azzurro della corsa in montagna Luca Cagnati (Valli Bergmasche), da Massimiliano Di Gioia (Palzola) e da Edward Young (Valchiusella). Assente Marco Moletto (Dragonero) che non è riuscito a recuperare la fatica di venerdì sera al Vertical di Chamonix. Dopo il primo passaggio si stacca Young mentre davanti procedono quasi appaiati Abate e Cagnati; è sulla rampa finale che Abate ha avuto la meglio, riuscendo a staccare l'avversario e ad involarsi verso il traguardo in 19'42. Alle loro spalle tiene bene Di Gioia che, rientrato alle gare, chiude in un ottimo terzo posto davanti al promettente Pietro Cavallone (Atletica Pinerolo), classe 1991.


Stava nel segno di Tadei Pivk e Antonella Confortola

Piazza d'onore per Ionut Zinca e Manuela Brizio

La Stava Sky Race nel segno di Tadei Pivk: il portacolori dell'Aldo Moro di Paluzza ha vinto la prima prova del campionato italiano skyrunning, chiudendo in 2h 14' 11", davanti a Ionut Zinca, autore di una grande rimonta in discesa (2h 21' 33"), con terzo Paolo Bert (2h 21' 53"); ai piedi del podio Matteo Piller Hofer (2h 23' 22) e Daniele Cappelletti (2h 23' 52"), sesto Paolo Gotti (2h 24' 18"), quindi Maurizio Fenaroli (2h 25' 34"), Christian Varesco (2h 27' 12"), Fabio Bazzana (2h 27' 45") e Davide Pierantoni (2h 30' 45"). Nella gara femminile a segno Antonella Confortola in 2h 48' 06" davanti a Manuela Brizio (2h 49' 30") e a Debora Cardone (2h 53' 09").
A breve aggiornamenti 'live' dal nostro inviato Guido Valota.


Estremamente Parco a Sella Nevea

Miglior tempo per Marco Visintin e Monia De Monte

Quarta edizione di 'Estremamente Parco', trekking non competitivo, organizzato dall'Associazione Culturale Sistema Sella Nevea, in collaborazione con l’Ente parco naturale delle Prealpi Giulie e il gruppo Fedeli Jama Libero. Nel percorso lungo di circa 110 km e un dislivello positivo di circa 8.000 metri, miglior tempo per Marco Visintin in 23h 25', seguito da Denis Treu (27h 31') e da Stefan Schmolzer  e Hannes Tauscher (entrambi in 29h 33'), mentre in campo femminile Monia De Monte ha chiuso in 37h 05',. Nel tracciato 'corto' di 50 km e un dislivello positivo di circa 4500 metri Luca Poiazzi  ha terminato in 9h 57' davanti a Carlo Adami (11h 02') e Tarcisio Chinese (11h 05'), mentre nella prova 'rosa' Tiziana Michelizza è giunta in 13h 24' seguita da Valentina Canal (14h 30') e dall'austriaca Claudia Pacher (15h 00').


Western States 100, bis di Timothy Olson

Nella prova femminile successo di Pam Smith

Bis di Timothy Olson nella Western States 100, ma senza record. Il vincitore del 2012, con il miglior tempo di sempre, in 14h 46' 44', anche quest'anno è riuscito a chiudere davanti a tutti le 100.2 miglia tra Squaw Valley a Auburn, in California, ma in 15h 17' 27". Un successo più difficile del previsto con Rob Krar che è arrivato ad un passo dall'aggancio nel finale, per poi 'accontentarsi' della piazza d'onore in 15h 22' 05", con terzo posto di Mike Morton in 15h 45' 21". Timothy Olson, Rob Krar e Mike Morton: è questo il podio della Western States Endurance Run, la più famosa 100 miglia degli Stati Uniti. Nella gara 'rosa' non si presenta al via la canadese Ellie Greenwood, vincitrice con record (in 16h 47' 19") dell'ultima WS 100. Il successo è andato a Pam Smith con il tempo di 18h 37' 21", nona assoluta.

LA GARA MASCHILE - Nella prima parte di gara è stato Cameron Clayton a guidare la corsa, primo sino al miglio 29, poi il ventiquattrenne del Colorado ha ceduto il passo, sino a scalare all'undicesimo posto per poi ritirarsi prima del checkpoint di El Dorado Creek a metà gara. Timothy Olson ha preso il comando della gara per la prima volta al trentaquattresimo miglio, ma è stato superato a Dusty Corner, miglio 38, da Hal Korner, il trentasettenne dell'Oregon, già vincitore della WS 100 nel 2007 e nel 2009. Korner è stato infilato da Olson dopo due checkpoint, ma è rimasto in scia sino a Foresthill School, per poi alzare bandiera bianca, prima scivolando in trentaquattresima posizione a Rucky Chuck, al miglio 78, sino al ritiro al guado dell'American River. Così a contendere il successo a Olson sono stati Rob Krar e Mike Morton. I due 'veterani', 36 anni il primo, 41 il secondo, a Peachstone, al settantesimo miglio, sono passati praticamente appaiati, separati tra loro da soli due minuti, e con un ritardo di dieci da Olson. E hanno continuato così per altre venti miglia, all'inseguimento di un Olson che riusciva, però, a mantenere un margine sempre sui dieci minuti. Prima del checkpoint di Brown's Bar, Krar provava a forzare il ritmo, mentre Morton iniziava a perdere terreno. Olson a Robie Point, al miglio 98, aveva solo più due minuti di vantaggio su Krar, mentre Morton passava dopo oltre venti. Sul traguardo di Auburn le posizioni non solo cambiare: Timothy Olson arriva alle 20.17, Krar alle 20.22, Morton alle 20.45, tutti e tre sotto le sedici ore di gara. Quarto un regolare Ian Sharman in 16h 20' 25", seguito da Dylan Bowman (16h 32' 18") e Nick Clark (16h 56' 23), Jesse Haynes (17h 44' 36"), Paul Terranova (17h 56' 29"), Yassine Diboun (18h 44' 02") e Karl Meltzer (18h 51' 55").

LA PROVA FEMMINILE - Nella prima parte della gara sono state Rory Bosio e Joelle Vaught a passare per prime ai checkpoint di Lyon Ridge al decimo miglio e Red Star Ridge al sedicesimo. La rimonta di Pam Smith si è completata dopo metà percorso, passando al comando a Foresthill School, seguita a oltre venti minuti da Amy Sproston e Nikki Kimball, mentre Rory Bosio è passata sesta e Joelle Vaught era prossima al ritiro. La trentottenne dell'Oregon ha poi fatto gara a sé, chiudendo davanti a Nikki Kimball, seconda in 19h 21' 43", dopo un testa a testa finale con Amy Sproston terza sul traguardo in 19h 25' 11", tallonata a sua volta da Meghan Arbogast, quarta in 19h 30' 50". Quinta Rory Bosio in 19h 52' 09", sesta Aliza Lapierre in 20h 04' 46".


Vertical Cornon: vincono Facchinelli e Compagnoni

La prova di Campionato italiano Skyrunning arriva sulla neve

Marco Facchinelli ed Elisa Compagnoni hanno vinto il Vertical del Cornon, valido per il Campionato italiano Skyrunning. Vertical vero nella prima parte, poi terreno più facile con quattro discese e finale misto, reso più difficile dalla neve bagnata. Facchinelli ha preceduto sul traguardo Philip Goetsch e Stefano Gardener, con Urban Zemmer e Nadir Maguet ai piedi del podio. Nella prova femminile Elisa Compagnoni ha prevalso su Francesca Rossi, Irene Senfter e Sabrina Zanon.
A breve gli aggiornamento 'live' del nostro inviato Guido Valota.