A Maguet e Compagnoni il VK del Gran Sasso
Assegnati i titoli italiani e abbassati i record del tracciato
L'atto finale del Campionato Italiano Vertical ha aperto il week end di gare al Gran Sasso. Un centinaio gli atleti in gara al 'Gran Sasso d'Italia Vertical Run - Memorial Giovanni Cicchetti'.
Il percorso di 3,5Km e 1000m D+ partiva da Fonte Cerreto con arrivo a Campo Imperatore.
I PODI DI GIORNATA - Nella gara femminile successo di Elisa Compagnoni in 46'13" (nuovo record della gara) davanti a Silvia Serafini (46'52") e Francesca Rossi (48'31").
Vittoria con record anche nella prova maschile, con Nadir Maguet che ha chiuso in 38'17", precedendo Marco Facchinelli (39'53") e Antonio Carfagnini (41'59").
ABBASSATI TUTTI I TEMPI DEL 2012 - Grande spettacolo sul sentiero dei 'Tre valloni': i primi due della classifica maschile sono rimasti emtrambi entrambi sotto il record del percorso, detenuto fino ad oggi da Paolo Gotti (ottenuto nel 2012).
Tutto il podio femminile è sceso sotto il precedente record di Orietta Calliari, stabilito anch'esso nel 2012.
I CAMPIONI ITALIANI VK 2013 - I titoli italiani Vertical 2013 vanno quindi a Elisa Compagnoni e a Marco Facchinelli. Francesca Rossi e Samantha Galassi completano il podio finale femminile, mentre Nadir Maguet e Nicola Pedergnana quello maschile.
TOP UOMINI
1. Nadir Maguet (La Sportiva) 38’17’’
2. Marco Facchinelli (La Sportiva) 39’57’’
3. Antonio Carfagnini (Team Tecnica) 41’59’’
4. Stefano Stradelli (Poit Saint Martin) 42’56’’
5. Giulio Monti (Gransasso Skyrace) 43’51’’
TOP DONNE
1. Elisa Compagnoni (Atletica Valtellina) 46’13’’
2. Silvia Serafini (Team Salomon Agisko) 46’52’’
3. Francesca Rossi (Gransasso Skyrace) 48’31’’
4. Alessandra Carlini (Team Salomon Agisko) 50’23’’
5. Carolina Tiraboschi (Fly UP) 54’47’’
Tartano 14 agosto: torna Bike&Run
ViviOrobie torna in pista tra conferme e novità
Dopo un anno sabbatico torna in Valtartano la Bike&Run di ViviOrobie, un appuntamento agonistico molto atteso da ciclisti e atleti della corsa in montagna.
UNA GARA CHE PIACE AD AGONISTI E AMATORI - Nata con il preciso intento di valorizzare il territorio, i suoi prodotti e le sue potenzialità turistico-sportive, questa singolare kermesse si disputerà nella mattinata di mercoledì 14 agosto e sarà in combinata con l’analoga kermesse della Valgerola proposta domenica 18 agosto dai ragazzi dello Sport Race Valtellina.
Rispetto alle edizioni precedenti la grossa novità sta nell'avere eliminato la prova giovani per snellire l’organizzazione e la logistica dell’evento, focalizzando attenzione ed energie dei volontari sull’anello in saliscendi, assai spettacolare e interamente disegnato sulle pendici della Valcorta.
I PROTAGONISTI: - «Ad apertura iscrizioni sono già giunte importanti conferme – ha esordito il numero uno di ViviOrobie Elio Angelini -. Con estremo piacere possiamo infatti annunciare i più volte vincitori di questa gara Giovanni Tacchini in team con lo scialpinista/biker Michele Boscacci e Serena Piganzoli che, per l’occasione, debutterà al fianco della talamonese Cinzia Cucchi. Due anni fa abbiamo avuto ai nastri di partenza una quarantina di coppie; anche se ripetere quel successo non sarà facile, noi ci crediamo. Come crediamo con il gemellaggio con gli amici di Rasura. Questa combinata delle Orobie è nata quasi per caso, ma sono sicuro che crescerà negli anni perché entrambi siamo spinti dai medesimi obiettivi e abbiamo il medesimo attaccamento queste montagne».
IL PRONOSTICO - Per quanto riguarda le posizioni di alta classifica, questa volta il successo del team Crazy – La Sportiva di Giovanni Tacchini e Michele Boscacci è però messo a rischio da due ragazzi di casa che hanno nelle gambe i numeri e la capacità di spodestarli. Ci riferiamo al talentuoso biker Federico Barri che per l’occasione correrà al fianco del morbegnese Guido Rovedatti: «Sono praticamente cresciuto in Valtartano e ci torno non appena ho un momento libero – ha dichiarato quest’ultimo -. Non potevo quindi mancare in quella che per me è la 'gara di casa'. Battere i vincitori 2011 non sarà facile, anzi direi che è quasi una mission impossible, ma noi venderemo cara la pelle con il preciso intento di staccare il migliore piazzamento possibile».
LA GARA - Come da programma, il ritrovo concorrenti è fissato per le ore 8.00 a in piazza a Tartano - località Corsuolo – presso l’albergo Vallunga. Un’ora più tardi, chiuse le iscrizioni, i ciclisti scenderanno verso Tartano, mentre i podisti si recheranno in zona cambio. Il via alla manifestazione sarà dato alle 10.00 dal campo.
In sella alle MTB – uso del casco obbligatorio -, i biker punteranno dritti la zona cambio in località Orto Botanico. Ad attenderli un primo tratto in asfalto e un secondo su fondo sterrato. Le pendenze si cominceranno a fare sentire solo nell’ultimo tratto, assai muscolare. Dato il touch, sarà la volta dei corridori. A loro il compito di giocarsi un buon piazzamento in classifica. Risaliti sino alla Cort del Ross, raggiungeranno la Casera Bassa di Sona per poi ridiscendere in località Biorca e affrontare l’ultimo strappo che conduce al traguardo di Corsuolo – la finish line è nel medesimo punto del Rally Estivo -.
Per qualsiasi informazione o per conferma iscrizione è possibile consultare il sito www.viviorobie.com
Solo con Fidal il diritto d'indossare la maglia azzurra
Le dichiarazioni post Europei ISF di Enrico Vedilei
Sul gruppo aperto di Facebook 'Trail Ultra Italia', le dichiarazioni di Enrico Vedilei, consigliere e coordinatore area Trail della IUTA (Associazione Italiana Ultramaratona & Trail).
Nota per il lettore: con la dicitura IFS molto probabilmente si voleva indicare la ISF (International Skyrunning Federation).
Di Enrico Vedilei:
“Con quello che scriverò, sicuramente diventerò più antipatico di prima ma non posso fare a meno di riflettere su ciò che sta accadendo nell'ultratrail in Italia. Premetto che a me fa solo piacere che aumentino i numeri di partecipanti di questo movimento e che il livello organizzativo migliori anno per anno.
Però vedere sulla stragrande delle testate e blog di settore elogiare i Campionati Europei IFS e far finta di nulla sui Mondiali IAU, mi fa male, MOLTO MALE.
Si è sempre parlato che al Mondiale IAU non era presente nessun atleta di spicco e può anche starci, ma la classifica parla chiaro, Zanchi e Barnes presenti in entrambe le gare sono arrivati MOLTO meglio nell'Europeo IFS e nessuno dei due era stato convocato dalla propria Nazione e indossavano la divisa della propria nazione, anzi mi piacerebbe avere un loro parere.
Che il percorso IAU non è definito propriamente trail (in Italia) ho dei seri dubbi ma lo accetto anche se la parola trail è nata in America è significa semplicemente fuori strada.
Sentire dire che sembra strano che una Nazione come la Francia porti un solo atleta all'Europeo IFS è veramente ridicolo in quanto la Francia, come Nazionale ufficiale, era presente con i migliori atleti del momento al Mondiale IAU perchè per il resto del mondo (a parte l'Italia e la Spagna), questo è il vero Mondiale.
Che gli organizzatori della TdH che ha ospitato l'Europeo FSI sono stati bravi nella comunicazione e nell'organizzazione, non ho nessun dubbio e come detto inizialmente, fa solo piacere, anzi mi auspico che siano da esempio per altri organizzatori.
Di sotto e tra virgolette, ciò che è riportato sul sito FSA, si nota che questi eventi sono riconosciuti da un ente di promozione sportiva (in Italia ci sono 16 enti, chiamati EPS, tra cui le più grandi sono Libertas e Uisp), quindi in teoria valgono poco e niente, e difatti solo gli atleti chiamati dalla FIDAL a vestire la maglia azzurra hanno il DIRITTO di indossare questa maglia e riconosciuti ufficialmente come AZZURRI. Per assurdo se un giorno anche gli altri EPS decidessero di creare un'Europeo o Mondiale di specialità, potrebbero benissimo farlo, alimentando ulteriore confusione.
L’orientamento iniziale della federazione è di tipo elitario che punta alla disciplina agonistica associata al CONI e pochi atleti di alto livello. Lo skyrunning invece, e successivamente molti sport outdoor, crescono fino a diventare in pochi anni un fenomeno sociale. Diventa quindi prioritario l’aspetto associativo di tipo dilettantistico che agevoli gare, atleti e assicurazione degli stessi. Per dare spazio quindi a queste esigenze, ancor prima delle aspirazioni “olimpiche” come disciplina associata, nel 2006 si apre ad una collaborazione con il CSEN, Ente di Promozione Sportiva Nazionale riconosciuto dal CONI, che annette lo skyrunning come disciplina dilettantistica associata allo stesso ente. Le singole associazioni possono essere quindi riconosciute associandosi allo stesso ente nell’area CSEN Ambiente - Sport Outdoor, mentre la federazione skyrunning ne coordina l’attività tecnica e la regolamentazione dei campionati nazionali."
Katia Fori e il bel terzo posto alla 6000D
Una gara sorprendente e in crescendo
Partita senza un vero piano di battaglia, Katia Fori è salita domenica sul podio femminile della classica 6000D.
I suoi parziali la vedono inizialmente in 144a. posizione assoluta, e al traguardo 33a. assoluta e terza donna a 5' dalla vincitrice, dopo aver lottato anche per la seconda piazza.
La 6000D Aime-La Plagne è una gara con una tradizione e molto partecipata; è per questo che l'hai scelta?
«Era un po' che ci pensavo, che questa classica era nei miei programmi, per andare a vedere come fosse. Ma non l'ho preparata in modo particolarmente attento, come farei per appuntamenti come l'UTMB per esempio».
Di che tipo di percorso si tratta?
«Si parte da 600 metri per arrivare a 3050 sommando 3000 metri positivi, e poi si torna giù. Quindi i primi 30 chilometri sono quasi sempre in salita. Per circa 20 chilometri sono pendenze corribili, poi c'è la morena, ci sono gli strappi sui ghiaioni e lì non si può più correre. Il ritorno quindi è quasi tutto in discesa, interrotta da pochi strappi di 2-300 metri. In totale i metri positivi sono quindi 4000, su 60 chilometri».
Katia, raccontaci la tua 6000D. Come è andata?
«Non la conoscevo e sono partita senza ambizioni. Ho corso quasi tutta la prima metà senza conoscere la mia posizione di classifica. Poi, dato che c'era molto pubblico - perché anche lì tengono gli impianti di risalita aperti gratis per il pubblico il giorno della gara - passavo e, sentendo gli incitamenti, ho capito che ero terza. Ne sono stata molto contenta, anche perché in genere vado meglio dopo un po', sulla lunga distanza. Allora ho cominciato a pensare alla classifica e ho voluto difendere la posizione. Tra l'altro, appena iniziata la discesa ho sentito una voce di donna dietro…»
Come andavano le altre ragazze? Siete in classifica con distacchi minimi, avete duellato testa a testa?
A un certo punto avevo anche raggiunto la seconda. A 7-8 chilometri dalla fine l'ho superata e abbiamo duellato per un po'. Ma ero stanca, avevo dato molto nella seconda parte, e alla fine l'ha spuntata lei».
Quali differenze trovi tra il trail italiano e quello francese?
«Lo spirito tra i concorrenti è uguale, invece il contorno è molto differente, il pubblico soprattutto. Ma la vera differenza sono i giovani in gara: là iniziano a fare lunghe distanze molto più giovani che in Italia, e così qui l'età media è molto più alta».
Senti: va bene lo spirito trail e tutto quanto. Ma di solito, in tutti gli sport e almeno qui da noi in Italia, le donne che superano uomini trovano facilmente una certa resistenza 'di genere'. Come va in questi ultra?
«..be', lo spirito trail si respira sempre…ma effettivamente con qualche uomo ho duellato per parecchio tempo. Sai quando a un certo punto superi uno, non dovresti vederlo più, e invece poi te lo ritrovi lì attorno per un bel po'…chissà? magari sono normali testa a testa, però…»
Quali tempi di recupero ti sembrano adeguati tra due ultra' standard', diciamo attorno ai 60-80 km, per correre bene la successiva?
Non saprei esattamente. Direi due settimane tra una e l'altra. Ma in settimana faccio pochi chilometri anche perché abito proprio nel centro storico di Parma, il che non invoglia e non aiuta. A giugno e luglio però ne ho corso diverse ravvicinate, praticamente ogni settimana. Ma per divertirmi, senza badare alla programmazione. Diciamo che in passato, prima di un appuntamento importante, ho rispettato un paio di settimane di scarico».
Provieni da altre distanze nella corsa, o da altre discipline?
«No assolutamente! Non facevo niente! E' successo che avevo seguito tra il pubblico mio marito all'UTMB del 2007. La cosa mi ha affascinato, ho iniziato a correre, e nel 2008 ho partecipato anch'io alla mia prima UTMB. Ma solo per finirla, senza ambizioni. Ci ho messo quasi 40 ore».
Su quali terreno ti trovi meglio?
«Una volta avrei detto sul corribile, oggi non ho preferenze. Comunque senza dubbio sulla lunga distanza».
Ti è piaciuto il tuo Mezzalama?
«Molto, ma ho sofferto la quota. Non ne avevo fatta come forse si dovrebbe prima di una gara che resta in alto così a lungo, e quando ci siamo trovati sotto il Lyskamm non respiravo più, e il cuore batteva fortissimo».
Sci e pelli anche il prossimo inverno, dunque? Quando hai iniziato con lo scialpinismo?
Gare, ho iniziato solo l'anno scorso. Lo scialpinismo dal 2006-2007 con mio marito,mentre prima facevo solo discesa. Continuerò senza dubbio, anche perché dà un tono muscolare che aiuta a prevenire gli infortuni della corsa prolungata, e senza essere traumatizzante per le articolazioni».
E da Parma dove vai a cercare la neve più vicina?
«Ci sarebbe Schia a un'ora, ma la salita più lunga sono circa 300 metri. A Febbio ci sarebbero anche 1000 metri, ma ci vogliono più di due ore. E allora si va solo nei fine settimana, di solito in Alto Adige dove ci sono le montagne più adatte alle gite invernali di skialp».
Il campionato italiano Ultra al Gran Paradiso
Domenica la Royal Ultra Sky Marathon
Tappa del Campionato Italiano di Ultra, domenica 4 agosto nel Gran Paradiso, con la Royal Ultra Sky Marathon. Percorso molto tecnico di 52 km e 4000 m di dislivello, che si sviluppa nel versante meridionale del Gran Paradiso, seguendo i resti della rete delle antiche Strade Reali di Caccia, un vastissimo insieme di sentieri costruito dalla dinastia reale dei Savoia per le loro battute di caccia.
PERCORSO - Il programma della Royal 2013 vede riproposti sia il percorso 'ultra', sia quello con chilometraggio e dislivello ridotti, la Roc Sky Race. Per la prima è confermato il percorso ormai classico del 2010 (salvo l'arrivo al Rifugio Massimo Mila) con i sui cinque colli oltre i 2500 metri di quota (tre dei quali addirittura a cavallo dei 3000 m, con quota massima al Colle della Porta, 3.002m) e 52 km di sviluppo con partenza dal Lago di Teleccio e arrivo a Ceresole Reale. Tra gli iscritti Silvano Fedel, Maurizio Fenaroli, Cecilia Mora, Emanuela Brizio, Virginia Olivieri, Daniele Fornoni, Fabrizio Roux e Raffaella Miravalle; i miglior tempi realizzati nelle varie edizioni sono di Giuliano Cavallo in 7h19’ e Raffaella Miravalle in 8h11’. La Roc invece, sarà di 31 km e 2000 m D+, sempre con partenza dal Lago di Teleccio e arrivo a Ceresole Reale. Lo start delle due gare alle ore 7. A partire dalle ore 9 di domenica diretta internet su http://live.lanponet.it/diretta
Settima Orobie Skyraid 11 agosto 2013
Confermato il tracciato classico, e poi a cena con i campioni
Un tracciato di 22 chilometri che ha come sfondo il massiccio della Presolana: è questo che attende gli oltre 200 atleti che giungeranno l’11 agosto al Passo della Presolana, in alta Val Seriana per la settima edizione della Orobie Skyraid. Oramai un classico del calendario del running 'fuoristrada', che si impreziosisce di una starting list con grandi nomi della disciplina.
PERCORSO IN CONDIZIONI PERFETTE - «Il tracciato è in ottime condizioni, libero completamente da neve e con fondo sicuro – racconta l’organizzatore Mario Poletti, appena rientrato dal sopralluogo – Anche quest’anno ci aspettiamo un grande pubblico, appassionati della montagna pronti ad incitare gli atleti al loro passaggio». Il percorso è dunque confermato, nessuna modifica rispetto agli anni precedenti.
Si parte dalla località Donico di Castione della Presolana, e da qui si salirà al Passo e poi verso la Baita Cassinelli dove vi sarà il primo ristoro. Attraverso un single-track i concorrenti lambiranno la Cappella Savina e poi raggiungeranno la Grotta dei Pagani per girare a sinistra verso il Passo Pozzera, con il secondo punto ristoro. Da qui parte un anello che porterà i runner a toccare il rifugio Rino Olmo (con ristoro) e poi Passo Olone con la Malga Campo e la Malga Presolana dotata di ristoro, per poi concludere il cerchio al Passo Pozzera.
Da questo punto gli atleti inizieranno una cavalcata in discesa ripercorrendo lo stesso tratto dell’andata fino al traguardo di Donico. Il dislivello totale del tracciato è di 1.700 metri.
RISTORI OGNI 3 KM - Massima attenzione alle esigenze degli atleti, in particolare per quanto concerne i ristori: «Escludendo quello dell’arrivo, ne abbiamo previsti 6, praticamente una stazione idrica ogni 3 chilometri circa» sottolinea Mario Poletti, che le esigenze le conosce bene per il suo trascorso oltre ventennale come atlete top nel campo dello skyrunning.
PER IL PUBBLICO IN PALIO L'ELICOTTERO - Ma non solo, perché l’organizzazione di Fly-Up Sport, ha aggiunto un premiospeciale per un numero ristretto di spettatori: «Abbiamo deciso di coinvolgere gli escursionisti che raggiungeranno il Rifugio Olmo entro le 10.30 mettendo in palio 5 voli in elicottero per altrettanti fortunati spettatori» conclude Mario Poletti, ricordando che i cinque verranno estratti a sorte. Numerosi i punti strategici del tracciato in cui sarà possibile posizionarsi per assistere al passaggio dei trailrunner, dagli atleti professionisti ai numerosi amatori che si avvicinano per la prima volta a questa disciplina, ma il punto che potrebbe raccogliere più pubblico è quello del Passo Pozzera dove i concorrenti passeranno due volte.
ISCRIZIONI - Le iscrizioni sono aperte fino alle ore 15 di sabato 10 agosto e nel pacco gara gli atleti troveranno un capo Scott come ricordo della manifestazione. Il via della gara è fissato alle 9.30 e il primo concorrente è atteso poco prima di mezzogiorno: l’anno scorso vinse il friulano Tadei Pivk in 2:14’46”.
GLI EVENTI DI CONTORNO... - Quartier generale di tutte le operazioni della manifestazione sarà ancora una volta la piana di Donico al Passo della Presolana, che vedrà partenza e arrivo della Orobie Skyraid 2013 e le premiazioni previste per le 14.30.
Ma non solo, domenica 11 agosto sarà l’occasione per vivere a pieno la montagna e le attività che offre. Alle 9.40 partirà la quinta edizione della "StraOrobie Family Run" prova non competitiva che si snoderà su un tracciato di poco meno di 7 chilometri un’occasione per tutti, grandi e piccini, di godere a pieno della splendida conca della Presolana.
E inoltre per tutta la giornata in programma ci sono le manifestazioni collaterali per tutti coloro che preferiranno aspettare in pieno relax, l’arrivo dei concorrenti: tiro con l’arco, discese con i bob, pista di mtb per i più piccoli e a partire dalle 14 sarà possibile effettuare voli in elicottero per vedere la Presolana in tutto il suo splendore.
...E LA CENA CON I CAMPIONI - E per concludere la domenica Fly-Up Sport in collaborazione con i gestori della Baita Cassinelli organizza “Cena con i Campioni”, l’occasione per cenare in compagnia dei migliori interpreti della disciplina e perché no, carpirne i segreti davanti ad un buon piatto tipico. Per prenotazioni: Paolo Argenton 333/3204163 o Emanuela Lazzari 333/4283833
Domenica la seconda Vertical Carezza Run
La corsa di montagna con un panorama unico sotto il Catinaccio
Domenica 4 agosto si correrà a Carezza la seconda Vertical Carezza Run sotto lo scenario fantastico del Catinaccio – Rosengarten.
La gara partirà alle ore 09.00 dalla malga Frommeralm a 1.743 m e condurrà i partecipanti su un percorso di 3,8 km e 900 metri di dislivello positivo fino al Passo Coronelle a 2.630 m.
SI DECIDE IL SÜDTIROL VERTICAL TOUR - La gara è la terza e ultima prova del 'Südtirol Vertical Tour': la combinata delle gare 'Mühlwalder Vertical' (30.06.2013), 'Hühnerspiel Vertical' a Colle Isarco (27/07/2013) e appunto 'Vertical Carezza' (04/08/2013).
ISCRIZIONI - Le iscrizioni sono possibili fino a sabato 03/08/2013 sul sito www.valdega.com.
La quota d’iscrizione è di Euro 20,00 Euro (Iscrizioni alla partenza: Euro 25,00).
Doppio appuntamento tricolore al Gran Sasso
Due gare del campionato italiano skyrunning
Doppio appuntamento del campionato italiano skyrunning al Gran Sasso. Venerdì 2 agosto si svolgerà il Gran Sasso d'Italia Vertical Run - Memorial Giovanni Cicchetti, atto finale del circuito di Vertical Kilometer, con l'assegnazione del titolo nazionale di specialità. Lotta a due nella graduatoria femminile con Elisa Compagnoni davanti a Francesca Rossi, così come in quella maschile tra Nadir Maguet e Marco Facchinelli, tutti presenti al Gran Sasso. Sul 3,5 km del percorso sono Paolo Gotti in 41'27'" e Orietta Calliari in 51'13" ad aver ottenuto il crono migliore, 'firmato' da entrambi nel 2002.
Domenica 4 agosto appuntamento con la Gransassoskyrace, terza tappa del circuito italiano Sky. Percorso di 21,6 km con dislivello di 2.226 metri. Presenti tutti i vincitori delle recenti edizioni: Raffaele Adiutori (nel 2009), Fulvio Dapit (nel 2010 e 2011), Franco Sancassani (nel 2012 con record del percorso in 2h 34' 06"); in campo femminile, al via la vincitrice della scorsa edizione, Stephanie Jimenez, anche in questo caso con record del percorso, in 3h 08' 00", oltre alla campionessa italiana Skyrunning in carica Silvia Serafini.
Domenica la 'Camignada poi siè refuge'
Trenta chilometri da Misurina ad Auronzo di Cadore
Domenica 4 agosto in programma la 'Camignada poi siè refuge' corsa non competitiva, giunta alla quarantunesima edizione, sui trenta chilometri che collegano Misurina ad Auronzo di Cadore, organizzata dal sezione Cai di Auronzo.
PERCORSO - La Camignada è nata nel 1973 e prende il nome dai sei Rifugi sul tracciato, Auronzo, Lavaredo, Locatelli, Pian di Cengia, Comici e Carducci. Il percorso, spettacolare sin dai primi chilometri, transita proprio sotto le Tre Cime di Lavaredo che sovrastano la Val d'Ansiei, tocca le pendici del Paterno e 'sfiora' le pareti Nord della Croda dei Toni. In Forcella Giralba, inizia la lunga discesa che porterà i partecipanti sotto il traguardo posto al Palaghiaccio di Auronzo di Cadore. Lo scorso anno, Nicola Giovannelli, dopo aver battagliato a lungo con l’atleta di casa, Ivano Molin, ha tagliato vittorioso il traguardo con il tempo di 2h45'38"; in campo femminile Daniela Da Forno non ha avuto nessun problema a mantenere la testa della corsa, tagliando il traguardo in 3h25'38".
LE ISCRIZIONI - Il 'tetto' è stato fissato a quota 1300 iscritti: a pochi giorni dal via, sono già 1100. Le iscrizioni on line si chiuderanno, mercoledì 31 luglio; se non sarà raggiunto il numero massimo di iscritti sarà ancora possibile iscriversi presso la sede del Cai in piazza Regina Pacis ad Auronzo (orario di apertura 18,30-19,30) oppure sabato 3 agosto dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 19.
Monte Rosa Walser UltraTrail al debutto
Sabato il via della gara da Gressoney-Saint-Jean
Ultimo giorno per iscriversi alla prima edizione della 'Monte Rosa Walser UltraTrail', organizzata Team Forte di Bard, gara di 50 km con un dislivello positivo di 5300 metri. C'è anche un tracciato più breve, il Trail di circa 20 km con 1150 metri di dislivello.
PERCORSO - Una gara 'firmata' da Bruno Brunod, Franco Collé e Giancarlo Annovazzi che hanno tracciato il percorso sotto il Monte Rosa. Partenza da Gressoney-Saint-Jean, prima salita con dislivello di circa 1250 metri per raggiungere il Colle Valdobbia e il rifugio Ospizio Sottile (2488m); superato il colle, un breve passaggio in Piemonte permette di imboccare il Passo Valdobbiola a quota 2413 metri. Discesa lungo tutta la Valdobbiola fino alla frazione di Rong a 1499 metri da dove si prosegue con dolci saliscendi per raggiungere Gressoney-La-Trinité. Dalla località Eselboden, a 1637 metri di quota, si sale di circa 950m per raggiungere il Lago Gabiet per poi scendere nuovamente lungo il vallone del Moos fino al fondovalle dove sarà localizzato il primo cancello orario in località Stafal. Nuova ascesa verso Sant’Anna, alpeggio situato a 2178m d’altezza, da dove si perde nuovamente quota scendendo verso Gressoney-La-Trinité, lungo il torrente Lys, fino a risalire dapprima bruscamente poi a mezza costa seguendo il sentiero denominato 'walser-wäg'. Si attraversano i villaggi di Alpenzù per poi ridiscendere al fondovalle nei pressi della località Tschemenoal da cui si prosegue lungo il ‘sentiero della Regina’ che porta, senza significativi dislivelli, fino al centro di Gressoney-Saint-Jean dove è posto il secondo cancello orario. Seguendo ancora il sentiero della Regina gli atleti punteranno prima verso il Colle Ranzola a quasi 2200m di quota e poi alla Punta Regina (2385m). Ultima discesa al Castel Savoia e poi verso l’arrivo, al palazzetto Sport Haus di Gressoney-Saint-Jean.
PROGRAMMA - Fulcro della manifestazione la Sport Haus di Gressoney-Saint-Jean (struttura situata in località Tschoarde a quota 1370 m) dove venerdì 2 agosto, dalle 11 alle 22, e poi sabato 3 fino ad un'ora prima dello start ci sarà la consegna dei pettorali di gara. La partenza della Ultra Trail è prevista alle ore 6 di sabato 3 agosto, alle 10 quella del Trail.
Rickey Gates, dal Colorado a Premana
Al Giir di Mont, uno dei migliori in salita
Ho conosciuto Rickey Gates nel 2010 al termine del Signes-Trail, in Provenza. Essendo di Boulder, mi era venuto spontaneo chiedergli se conoscesse Anton Kruopicka. Lui mi rispose di sì, che erano amici, ma che il record al Green Mountain era suo e non di Anton. Da quel momento ho cercato di seguire il più possibile la sua carriera sportiva fino a quando, sabato sera, l’ho rincontrato a Premana. E’ un corridore esploratore e un grande appassionato di moto. Nel 2005 ha viaggiato con la sua Honda dal Colorado al Sud America.
Nel 2008 è stato uno dei personaggi indiscussi dell’outdoor running americano: US Trail Running Champion, US Mountain Running Champion e USATF Mountain Runner of the Year. Ma come dice lui stesso scherzando, i'm more than just a pair of legs, okay?
GLI ESORDI - Ha iniziato a correre alle scuole medie e si è poi dedicato al cross al liceo. Al college, la sua carriera di atleta è stata praticamente inesistente in quanto non è mai riuscito a correre con un tempo utile per avere un posto in squadra. Poi, come dice lui, «Le cose cambiano, le persone diventano più intelligenti e al terzo tentativo, ho abbandonato il mio orgoglio e ho smesso di contare le mie miglia. Ho adottato una filosofia di corsa basata sull’intuizione e sulla consapevolezza di se stessi. Alcuni mesi dopo, all’età di 25 anni, ho vinto la mia prima gara».
UN ATLETA POLIVALENTE, UN ESPLORATORE - Rickey vanta numerosi primati e vittorie come la Vail Mountain Winter Uphill, Up & Down Half Dome nello Yosemite, South Pole Marathon, Race Around the World sempre al Polo Sud, Observation Hill. McMurdo in Antartide, Canadian Death Race e molto altro ancora. Spazia dalle corse sui grattacieli alle ultra distanze. Lo scorso anno ha vinto la SpeedGoat e quest’anno è arrivato nono all’Ice Trail Tarentaise in Francia. Quest’anno ha esordito con la salita dell’Empire State Building, ha poi corso in Canada e in Alaska per poi sbarcare in Europa, prima in Francia e poi al Giir di Mont.
Sabato ha fatto una grande gara, quarto assoluto e con i migliori parziali su due delle tre salite. Domenica è stata l’occasione giusta per chiedergli un commento sul suo Giir di Mont.
Come giudichi il tuo Giir Mont? «Sono molto contento del mio risultato al Giir di Mont. Ho registrato il miglior tempo di gara sulla prima salita e poi anche sull’ultima: questo mi fa molto piacere, ma, ovviamente, avrei dovuto fare una partenza più veloce».
Qual è la tua opinione complessiva sul Giir Mont? «La gara è molto bella. Gli spettatori sono molto calorosi e sembra avere così tanta storia. Cosa posso dire, semplicemente che noi non abbiamo gare come il Giir di Mont in America e quindi per me è stato veramente speciale vivere questa atmosfera. Penso che sia una prova difficile ma non particolarmente tecnica. E’ necessario prepararsi a combattere per l’intera gara».
Su tutte, quale immagine in particolare ti porterai con te di questa gara? «L’immagine che mi porterò sempre con me è il caloroso pubblico in cima alla seconda salita. Io penso realmente che gli atleti riescano a migliorare le loro performance quando c’è un pubblico di questo tipo. Questo fa la differenza».
A quale gara americana può essere paragonato il Giir di Mont? «Attualmente, direi alla SpeedGoat, che si è corsa nello stesso fine settimana, direi che come tipo di gara è simile. Tre salite, abbastanza tecnica, ottimo montepremi, buon livello».
Qual è il tuo programma per il proseguo di stagione? «Parteciperò alla Sierre-Zinal in Svizzera tra dieci giorni e poi ritornerò negli Stati Uniti. In settembre correrò la Ultra Race of Champions 100 km in Colorado. Dopo, non so ancora».
Domenica in gara sul vulcano
Appuntamento con l'Etna Trail
Domenica 4 agosto c'è l'appuntamento più importante della stagione trail in Sicilia: in programma l’Etna Trail, quinta prova del Circuito Ecotrail Sicilia, con partenza e arrivo da Piano Provenzana, nel territorio di Linguaglossa. Percorso di 30 km con un dislivello di 1780 metri con 'cancelli' al sedicesimo km (Piano Provenzana) e al ventiduesimo (Crateri 2002). Sabato alle 18.30 la presentazione della gara a Linguaglossa, domenica briefing di primo mattino, prima dello start previsto alle ore 8.30. Alle 10, invece, il via della Walktrail di 14 km. Tra gli iscritti, insieme ai migliori interpreti del trail siciliano e oltre ad atleti in arrivo da Svizzera, Olanda, Norvegia, Germania e Stati Uniti, anche Gennaro Di Napoli, primatista italiano nei 1500 e 3000 m, argento agli europei di Spalato, oro agli europei indoor di Genova e oro ai mondiali indoor di Toronto e Barcellona.