Tempo di premiazioni alla Prowinter Cup
Successi di Thomas Trettel e Beatrice Deflorian
A Prowinter si è svolta la premiazione dell’edizione 2015 di Prowinter Cup, il circuito inserito nel calendario di gare di scialpinismo in notturna Dolomitisottolestelle e diventato ormai un appuntamento ambito per gli appassionati delle pelli.
Il presidente della Fiera di Bolzano, Gernot Rössler, si è complimentato con Gianni Dolci, organizzatore dell’iniziativa: «Siamo tutti amanti di questo bellissimo sport e un plauso va a chi ogni anno si prodiga per organizzarlo. Per questo, da anni ospitiamo con onore questo evento qui a Prowinter». A sua volta l’organizzatore, alias John John, ha ringraziato il presidente sottolineando gli importanti numeri di questa edizione, che ha definito come una delle più belle di sempre «Nelle sette prove che si sono alternate durante i mesi invernali, sono stati ben 1.785 gli atleti classificati. Un assoluto record che ci rende davvero orgogliosi e che ci aiuta a far conoscere sempre di più lo scialpinismo in Italia e nel mondo».
Sul fronte agonistico, a imporsi nella sfida maschile senior è stato – neanche a dirlo – l’asso dell’As Cauriol Thomas Trettel, vero dominatore delle competizioni con sci e frontalino: per lui, un punteggio totale al meglio delle cinque gare di 476 punti. Secondo posto per Christian Varesco (Us Cornacci), che ha preceduto sul podio Giovanni Lastei (Bogn da nia).
Altra conferma in campo femminile, dove la classifica è stata dominata da Beatrice Deflorian (Us Cornacci) con 454 punti. Alle sue spalle Ilaria Savaris (Free bikers team) ed Elisa Battisti (Ski team Lagorai).
Tra gli over, successo di Camillo Campestrin (I Favolenze) e Giovanna Bigagli (Bogn da nia), mentre passando alle categorie giovanili, i nomi da citare sono parecchi. A partire dai 'super esordienti': le vittorie, in questo caso, sono andate a Vanessa Degasperi (L’Arcobaleno) e Giovanni Tollardo (I Piazaroi). Nicola Tomelin (Sc Panarotta) si è imposto tra gli 'esordienti', mentre tra i Cadetti il gradino più alto del podio se lo sono aggiudicato Margherita Hofer (Sc Panarotta) e Davide Piva (Sc Panarotta). Laura Corazza (Dolomiti skialp), infine, ha vinto la classifica Junior. Nella classifica finale per società, la vittoria è andata ai Bogn da nia, seguiti dai Piazaroi e dall’Sc Panarotta.
Le immagini dell'Adamello Ski Raid
Una gara ricca di emozioni
Ecco le immagini del quinto Adamello Ski Raid che ha visto trionfare la coppia dell’Esercito con Matteo Eydallin e Damiano Lenzi, che hanno impiegato 4h41’36” a concludere i 43 km del percorso con un dislivello positivo di 4000 metri, mentre in campo femminile per la terza volta consecutiva ha trionfato la coppia franco spagnola composta da Laetitia Roux e Mireia Mirò (4h40’49” il tempo finale).
Adamello Ski Raid da paura!
Grande vittoria di Eydallin e Lenzi su Antonioli e Boscacci
Dopo la straordianaria doppietta Pierra-Rutor della scorsa stagione, quest’anno Matteo Eydallin e Damiano Lenzi si sono ripetuti: alla vittoria nella classica francese hanno sommato anche il trionfo nel mitico Adamello Ski Raid 2015. Parliamo di una delle gare scialpinistiche più suggestive del mondo, affrontata quest’anno da settecento atleti provenienti da 13 nazioni. Alle spalle della coppia dell’Esercito, due giovani compagni di squadra: Robert Antonioli e Michele Boscacci, per un poker azzurro che è anche un poker del Centro Sportivo Esercito. La terza piazza della competizione organizzata dall’Adamello Ski Team con addirittura triplice validità (Coppa del Mondo, La Grande Course e Coppa delle Dolomiti) è stata invece appannaggio dello svizzero Martin Anthamatten e del tedesco, classe 1993, Anton Palzer.
In campo femminile, invece, la coppia iberico - francese, composta da Mireia Mirò e da Laetitia Roux ha fatto centro per la terza volta, riaffermando la propria supremazia in questa gara lunghissima, ma anche affascinante come poche. Seconda la francese Axelle Mollaret in coppia con Emelie Forsberg, le quali hanno preceduto la cuneese Katia Tomatis ed Elena Nicolini.
UN SUCCESSO ORGANIZZATIVO - Entusiasta il patron dell’organizzazione Alessandro Mottinelli al termine di una fatica pari quasi a quella dei protagonisti. «Una grandissima giornata di sport che ci ripaga di tante settimane di lavoro. E’ stata davvero una super edizione, e come sempre quando il bel tempo ti è amico tutto funziona al meglio. La nostra gara cresce di anno in anno sia sotto il profilo dei partecipanti sia sotto il profilo tecnico e organizzativo, e questo grazie ad oltre 230 volontari che in questi giorni di sono messi a disposizione per valorizzare l’Adamello Ski Raid. Ma l’aspetto che più ci grafitica è l’aver visto in quota oltre 3000 persone che hanno deciso di salire per sostenere e incitare i partecipanti. Un grazie davvero a tutti coloro che hanno contribuito alla perfetta riuscita della nostra competizione».
PARTENZA SPRINT PER LANFRA E MANNY - La gara, cominciata alle 5,30 del mattino sotto il Passo del Tonale per gli uomini e poco dopo le sei da Passo Paradiso per le donne, ha proposto agli atleti uno scenario indimenticabile, non solo per i panorami e il cielo terso che li ha incorniciati, ma anche per il calore trasmesso dal pubblico, stimato in 3.500 unità. Di record non si può parlare, visto che il tracciato seguito dagli atleti è stato ancora una volta diverso dai precedenti, ma non c’è dubbio che sia il tempo di 4 ore 41’36” fissato dai vincitori al termine di 43 km con un dislivello di 4.000 metri, sia quello di 4 ore 40’ 49” accreditato alle vincitrici, siano di tutto rilievo e raccontino di un livello tecnico in continua crescita. Al primo rilievo a Passo Presena Antonioli e Boscacci raggiungono Reichegger e Lanfranchi, che erano partiti velocissimi, mentre Lenzi e Eydallin rimangono dietro. Al Rifugio Mandrone, passano, a pochi secondi l'una dall'altra, le coppie Antonioli-Boscacci, Reichegger-Lanfranchi, Gachet-Bon Mardion, Eydallin-Lenzi, Anthamatten - Palzer. In campo femminile davanti ci sono Mollaret-Forsberg, pochi secondi davanti a Mirò-Roux.
BAGARRE ALL'ALBA - Il cielo comincia ad illuminarsi, quando al Passo Tre Denti, alle 7.20, cambia veramente poco, è ancora presto per capire come si ordineranno i big. Al Passo Lobbia, alle otto in punto, Antonioli e Boscacci vantano dieci secondi su Eydallin e Lenzi e due minuti su altre tre coppie. Mirò-Roux, invece, hanno già affibbiato quattro minuti a Mollaret e Forsberg. A Cresta Croce le coppie regine si staccano decisamente dalle altre e si capisce che la contesa per il successo finale è confinata a Antonioli - Boscacci e Eydallin-Lenzi, visto che a questo punto vantano otto minuti su Anthamatten-Palzer, Gachet-Bon Mardion e Reichegger-Lanfranchi. Mirò-Roux passano sei minuti prima di Mollaret-Forsberg. Sulla cima dell’Adamello i due binomi maschili sono sempre molto vicini, stavolta chi guadagna terreno sono Anthamatten e Palzer, che a questo punto hanno ipotecato il terzo posto.
LO STRAPPO DECISIVO - È la salita verso il Passo degli Italiani a dirimere finalmente la questione al vertice: Eydallin e Lenzi passano 4 minuti prima di Antonioli e Boscacci e 12 prima di Anthamatten e Palzer. I giochi sembrano fatti, la discesa verso Passo Venezia e poi verso il Lago Pisgana non può modificare questa situazione.
A BRACCIA ALZATE - Eydallin e Lenzi arrivano di corsa al palazzo dello sport di Ponte di Legno con 5 minuti e 33” di vantaggio su Michele Boscacci e Robert Antonioli, 7 minuti e 31” su Martin Anthamatten e Anton Palzer, 14 minuti e 44” su Xavier Gachet e William Bon Mardion.
«Una gran gara - ha commentato Matteo Eydallin -. Sino al Cannone di Cresta Croce eravamo secondi. Poi Miki e Robert hanno pagato lo sforzo iniziale rallentando il ritmo. Noi invece siamo riusciti ad impostare la gara con il nostropasso, riuscendo a gestire le energie. In tutta onestà all’inizio avrei preferito andare un po’ più piano, ma davanti Reichegger e gli altri hanno subito impresso un ritmo importante e non potevamo non rispondere per evitare di rimanere staccati». Gli fa eco il compagno Damiano Lenzi: «Ecco il successo che ci mancava e adesso possiamo dire di aver vinto tutto. Coppa del Mondo, Mondiali e grandi classiche. Oggi avevo le gambe buone e sentivo di poter fare una grande prova, poi però ho avuto problemi intestinali per il freddo e sono stato costretto a fare un pit stop. Per fortuna avevo amici muniti di salviette lungo il percorso… Abbiamo vinto grazie al forcing sulla quarta salita, ma è stata davvero dura. Peccato per la mancanza di neve nel tratto finale, però è stata una grande edizione dell’Adamello Ski Raid».
ONORE AI VINTI - Conferma la tesi della partenza troppo sparata Robert Antonioli: «Sulla prima salita non abbiamo esagerato, e appena abbiamo preso il piano dopo Passo Paradiso siamo riusciti a ridurre il gap da Reichegger e Lanfranchi e in cima al Presena eravamo nuovamente uniti. Poi si sono fatti sotto anche Eydallin e Lenzi, veloci al cambio e sempre aggressivi. Alle Lobbie però mi sono venuti i crampi ed ho dovuto calare il ritmo. Il mio compagno mi ha agganciato con il cordino anche per darmi morale per cercare a questo punto di mantenere la seconda posizione, riuscendoci. Una gran fatica e grande Italia al traguardo e questo è un aspetto da non sottovalutare».
I veterani Manfred Reichegger e Pietro Lanfranchi si devono accontentare del quinto posto a 16’13”, davanti all’inedita coppia composta dalla stella Kilian Jornet Burgada e Lorenzo Holzknecht, sesti a oltre cinque minuti, e sottotono rispetto alle previsioni della vigilia. Positivo l’ottavo posto dei due under 23 valdostani Francois Cazzanelli e Nadir Maguet.
COPPA DELLE DOLOMITI A REICHEGGER - Thomas Trettel, in coppia con Ivo Zulian, ha chiuso all’undicesimo posto, in virtù del quale si è dovuto sfilare il pettorale rosso di leader della Coppa delle Dolomiti, la cui 23ª edizione si aggiudica Manfred Reichegger. In campo femminile la spunta invece Elena Nicolini, proprio grazie allo straordinario punteggio ottenuto in questa gara, a scapito di Birgit Stuffer (non in gara sull’Adamello). Va così in archivio con il sorriso la quinta edizione dell’Adamello Ski Raid, le cui luci torneranno ad illuminarsi fra due anni.
EMOZIONI DA RIVEDERE IN TV - Intanto questa settimana si potranno rivivere le fasi salienti in televisione: già domani (lunedì 13 aprile) alle 18 andrà in onda uno speciale di un’ora su Rai Sport 1, e sempre nella stessa serata sintesi di 30 minuti su Italia 53 (ore 20), Sportelevision (20), Più Valli Tv (21), Odeon Tv (22), e anche nei giorni successivi su oltre 100 tv areali e locali di tutta Italia.
William Boffelli vince il Trofeo Robert Rollandoz
Maria Orlando a segno nella gara femminile
Poco più di cento concorrenti, a Rhêmes-Notre-Dame, per dare vita alla 41° edizione del Trofeo Robert Rollandoz, gara che si sviluppa, nella parte alta, nel vallone del Sort e dell’Entrelor, con dislivello positivo di 2015 metri (1000 metri per le categorie giovanili) su tre salite e tre discese, con quota massima a 2900 metri, che ha vissuto sul dominio di due atleti bergamaschi: William Boffelli e Fabio Pasini.
Prima parte di gara condotta da un gruppetto si sei atleti: nell’ultima salita, si assottiglia e a dettare il ritmo sono William Boffelli e l’alpino Fabio Pasini. Boffelli aumenta il ritmo e mette tra sé e il corregionale un minuto di differenza, distacco che gestirà fino all’arrivo di Chanavey. William Boffelli chiude con il tempo complessivo di 1h 55’59”, a precedere, di 1’16”, Fabio Pasini (1h 57’16) e, terzo a 2’25”, il gressonaro Fabio Collé (1h 58’25”). Quarto l’alpino di Pollein, Daniel Yeuilla (2h 03’39”) e, quinto, il gressaen Matteo Stacchetti (2h 05’17”). Sesto, settimo e ottavo posto al Centro sportivo Esercito, grazie a Richard Tiraboschi (2h 05’34”), Denis Trento (2h 08’32”) e il vincitore di una tappa di Coppa del Mondo di fondo (a Lahti, Finlandia) Francesco De Fabiani (2h 09’08”); nono il bergamasco Norman Gusmini (2h 11’33”) e decimo un altro alpino, François Ronc Cella (2’18’28”). Al femminile, successo della cuneese Maria Orlando (3h 14’28”) davanti alla bresciana Paola Martina Scarduelli (3h 30’33”) e alla valdostana Valentina Lauthier (3h 38’14”). Nei Master maschili, gradino alto del podio a Amos Rosazza (2h 16’35”) seguito da Roberto Maguet (2h 19’09) e al bergamasco Martino Cattaneo (2h 20’02”).
Nei Cadetti, una doppia-coppia di gemelli; vittoria di Sebastien Guichardaz (1h 14’55”) sul fratello Fabien (1h 16’02”), entrambi dello Sci club Gran Paradiso, a regolare gli Chanoine dello Sc Valdigne: Didier (1h 22’27”) e Jacques (1h 25’42). Negli Juniores, a imporsi è il cuneese Erik Pettavino (1h 15’45”) a precedere, di 51”1, Mathias Trento (1h 16’37”) e il canavesano Francesco Berta (1h 17’52”). Quarto Mathieu Podio (1h 23’20”) e quinto Henri Aymonod (1h 24’22”).
Adamello Ski Raid, ci siamo
Domenica la gara LGC
Adamello Ski Raid atto quinto. Ci sono tutti i presupposti per un’edizione da incorniciare per la competizione che andrà in scena domenica 12 aprile. Dalla triplice validità, ovvero prova di Coppa del Mondo, tappa del circuito La Grande Course e atto conclusivo della Coppa delle Dolomiti, dalla tipologia del percorso con ben 43 km e 4000 metri di dislivello positivo alle condizioni meteo che annunciano bel tempo, al lotto dei partenti di assoluto livello, con tutti i più forti skialper al mondo presenti in lizza per la classifica finale del massimo circuito.
Il leader di Coppa del Mondo Robert Antonioli (586 punti) sarà in gara per difendere la testa della classifica assieme all’altro valtellinese del Centro sportivo Esercito Michele Boscacchi, mentre l’altra squadra della nazionale italiana sarà composta da Matteo Eydallin e Damiano Lenzi.
Il secondo in classifica, lo spagnolo Kilian Jornet Burgada (547 punti) ha scelto un compagno di cordata italiano, ovvero Lorenzo Holzknecht, mentre il terzo in classifica, il francese William Bon Mardion (521 punti) gareggerà con il connazionale Xavier Gachet. Occhio però agli outsider, atleti di grande esperienza e determinazione, come gli altri francesi Didier Blanc ed Alexis Sevennec, ed ancora gli austriaci Alex Fasser e Johannes Walzer, così come Manfred Reichegger e Pietro Lanfranchi. Ma tante sono le sfide curiose come quella di padre e figlio Franco e Federico Nicolini, oppure la coppia franco-spagnola composta da Laetitia Roux e Varela Mireia Mirò che tornano a gareggiare assieme nella competizione che hanno dominato nelle ultime due edizioni. Attesa poi per le due azzurre Elena Nicolini e Katia Tomatis, quindi per Laura Besseghini e Raffaella Rossi. Da tenere d’occhio il duo composto dalla svedese Emelie Forsberg e dalla francese Axelle Mollaret. In totale saranno in gara 350 coppie (28 della categoria femminile), in rappresentanza di 13 nazioni, numero raggiunto e bloccato già un mese prima della manifestazione per questione di sicurezza.
Non mancheranno anche alcuni aspetti di colore, come la presenza del fondista trentino Cristian Zorzi, che in carriera vanta tre medaglie olimpiche e 2 mondiali, che parteciperà in qualità di inviato, assieme a Daniele Cappelletti, per la Rai, emittente che lunedì 13 aprile trasmetterà uno speciale di ben 1 ora su Rai Sport 1 dalle 18. Sarà pure in gara Nicolò Buongiorno, figlio del famoso presentatore Mike, che è un affezionato dell’Adamello Ski Raid e nel parterre sarà presente anche Antonio Rossi, campione di canoa ed ora assessore allo sport di Regione Lombardia.
IL PERCORSO - Il tracciato rivisto rispetto a quello iniziale avrà uno sviluppo di 43 km e un dislivello positivo di 4000 metri, negativo di 4300 metri. La partenza per la categoria maschile è previsto da località Tonalina (1630 metri) con la prima salita verso i 2585 metri di Passo Paradiso, quindi altra ascesa ai 2996 metri di Passo Presena, dove è previsto il primo cambio pelli. Discesa poi verso i 2403 metri del Lago Mandrone, per un ulteriore cambio assetto per giungere ai 3250 metri del Canalino Monte Mandrone. Gli atleti scenderanno ancora ai 2800 metri di Vedretta Mandrone per poi iniziare le inversioni che porteranno al Cannone di Cresta Croce (3300 metri), seguiranno un paio di cambio assetti per d irigersi verso il Monte Adamello, il punto più alto della gara con i suoi 3539 metri. Seguirà lo scollinamento verso i 3390 metri del Passo degli Italiani, quindi la discesa lungo il versante Nord del Corno Bianco, la risalita ai 3230 metri di Passo Venezia, per poi scendere lungo lo splendido itinerario del Pisgana, passando per i 2530 metri dell’omonimo lago, quindi gli ultimi 10 km sino ai 1250 metri del traguardo di Ponte di Legno. Per le donne partenza più in quota ai 2585 metri di Passo Paradiso, ma successivamente identico percorso di gara.
IL PROGRAMMA - Il programma prevede l’accreditamento degli atleti dalle 14.30 di sabato 11 aprile, alle 4 di domenica 12 aprile l’apertura della cabinovia Pontedilegno-Tonale riservata ai concorrenti, successivamente seguiranno le due partenze. La partenza della gara maschile è fissata per le 5.30, quella femminile per le 6.10. Alle 16 la premiazione. Continui aggiornamenti, a partire dal briefing del sabato fino al termine della gara, si potranno seguire nei profili facebook e twitter di Adamello Ski Raid, grazie al lavoro dell’ufficio stampa e dell’Associazione Radioamatori Italiani.
SPECIALE PUBBLICO - L’Adamello Ski Raid è una gara spettacolare e adrenalinica per tutti i partecipanti, ma un evento facile da seguire per il pubblico, grazie anche alle iniziative del Comitato Organizzatore e alla sensibilità del Consorzio Pontedilegno Tonale Adamello Ski che hanno studiato delle proposte per chi vorrà seguire la gara in quota, con accesso gratuito agli impianti dalle 5 alle 7.
Definito il percorso dell'Adamello Ski Raid
Domenica variazione verso Passo degli Italiani e Pisgana
Definiti gli ultimi dettagli, la quinta edizione dell’Adamello Ski Raid è pronta a decollare domenica 12 aprile con una gara che si annuncia di assoluto livello per il percorso proposto, per la validità e per il lotto dei partenti.
Gli organizzatori, coordinati dalla triade Alessandro Mottinelli, Mario Sterli e Guido Salvetti hanno definitivamente allestito e preparato il percorso di gara, che si presenta con una leggera novità rispetto al programma iniziale. A seguito dell’ultimo sopralluogo in quota è infatti stato deciso di eliminare il passaggio al Passo degli Inglesi per una questione di sicurezza degli atleti. Quindi il nuovo percorso misurerà complessivamente 43 km, con un dislivello positivo di 4000 metri circa.
L’Adamello Ski Raid 2015 per la categoria maschile partirà da località Tonalina (1630 metri) con la prima salita verso i 2585 metri di Passo Paradiso, quindi altra ascesa ai 2996 m etri di Passo Presena, dove è previsto il primo cambio pelli. Discesa poi verso i 2403 metri del Lago Mandrone, per un ulteriore cambio assetto per giungere ai 3250 metri del Canalino Monte Mandrone. Gli atleti scenderanno ancora ai 2800 metri di Vedretta Mandrone per poi iniziare le inversioni che porteranno al Cannone di Cresta Croce (3300 metri), seguiranno un paio di cambio assetti per dirigersi verso il Monte Adamello, il punto più alto della gara con i suoi 3539 metri. Da questo punto ecco la variazione, con lo scollinamento verso i 3390 metri del Passo degli Italiani, quindi la discesa lungo il versante Nord del Corno Bianco, la risalita ai 3230 metri di Passo Venezia, per poi scendere lungo lo splendido itinerario del Pisgana, passando per i 2530 metri dell’omonimo lago, quindi gli ultimi 10 km sino ai 1250 metri del traguardo di Ponte di Legno. Per le donne partenza più in quota ai 2585 metri di Passo Paradiso, ma successivamente identico percorso di gara.
Definiti anche i cancelli. Per la categoria maschile start alle 5.30 e ultimo passaggio consentito a Passo Presena alle 7.40, quindi alle Lobbie alle 10.45 e al Bivacco Montura alle 13.00. Per la categoria femminile partenza alle 6.10 da Passo Presena, quindi chiusura cancello alle 10.45 alle Lobbie e alle 13 al Bivacco Montura.
Un percorso impegnativo, spettacolare e particolarmente tecnico, che richiede una certa preparazione e in grado di esaltare le capacità scialpinistiche di tutti i concorrenti, con discese a 45 gradi e creste affilate da affrontare con il kit da ferrata. Proprio in quest’ottica ad integrazione rispetto al regolamento Ismf e del circuito La Grande Course, il direttivo dell’Adamello Ski Raid, così come quello del prossimo Mezzalama, hanno deciso di rendere obbligatorio l’utilizzo di una giacca piumino, dotata di cappuccio imbottito, quindi il fischietto per ogni squadra.
Tutto pronto dunque per l’appuntamento di domenica 12 aprile, che avrà addirittura una triplice validità, ovvero prova di Coppa del Mondo, tappa del circuito delle grandi classiche La Grande Course e atto conclusivo della 23esima Coppa delle Dolomiti. Merito di uno staff di organizzatori di livello, ma soprattutto di una tipologia di gara inserita in un contesto paesaggistico straordinario per le sue bellezze e per la sua tecnicità, e decisamente ricco di significato, visto che va a ripercorrere alcuni luoghi simbolo della Grande Guerra come il cannone 149 di Cresta Croce e come la croce visitata da Papa Giovanni Paolo II.
Il programma prevede l’accreditamento degli atleti dalle 14.30 di sabato 11 aprile, quindi alle 18 il briefing al Palazzetto dello Sport di Ponte di Legno, alle 4 di domenica 12 aprile l’apertura della cabinovia Pontedilegno-Tonale riservata ai concorrenti, successivamente seguiranno le due partenze. La partenza della gara maschile è fissata per le 5.30, quella femminile per le 6.10. Alle 16 la premiazione.
Dolomitisottolestelle, chiusura ai piedi del Civetta
Il Vertical a Olivo Dapra' e Marianne Moretti
Si chiude con la tradizionale sprint ai piedi del Civetta la stagione invernale 2014-2015 del Dolomitisottolestelle. Domenica mattina, ai Piani di Pezzè, è andata in scena infatti l’ottava edizione del Vertical Civetta, organizzato dalla Sci Club Alleghe. Una competizione per veri amanti delle pendenze proibitive: dai Piani di Pezzè, infatti, i partecipanti hanno dovuto affrontare l’impegnativa pista Civetta, con tratti – soprattutto nella parte iniziale – al limite della tenuta delle pelli. Diverso, quest’anno, l’arrivo: gli atleti non si sono fermati alla località La Tiezza, ma hanno proseguito fino al ristoro La Ciasela, a 2032 metri, per un totale di 570 metri di dislivello (contro i 350 metri degli anni scorsi).
A imporsi, tra i circa 70 partecipanti (tra sciatori e ciaspolatori), è stato Olivo Daprà (Vigili del fuoco Belluno), che ha tagliato il traguardo in 25.07. Poco distanti i diretti avversari Michael Irsara (Badia Sport) e Sandro Salvador (Dolomiti Ski alp), che hanno chiuso rispettivamente in 25.27 e 25.39.
Tra le donne vittoria di Marianne Moretti, dell’Atletica Cortina, arrivata alla Ciasela in 31.33. Seconda piazza per Linda Menardi (Cai Cortina) in 32.16 e terza Susanna Neri (Bogn da nia) in 33.08.
E quest’anno alla gara hanno partecipato anche i ciaspolatori. La vittoria, in questo caso, è andata al prete volante don Franco Torresani, che con 26.04 ha fatto segnare il quarto miglior tempo assoluto. Tra le donne successo di Stefania Satini (31.47).
Scudetto a Boscacci-Antonioli e Martinelli-Pedranzini
Pizzo Scalino, Denis Trento e Elena Nicolini vincono la Coppa Italia
Michele Boscacci-Robert Antonioli, Francesca Martinelli-Roberta Pedranzini sono queste le coppie che hanno vinto il titolo italiano a squadre 2015, mentre Denis Trento e Elena Nicolini hanno vinto la Coppa Italia: questi i verdetti al termine del Pizzo Scalino. Una gara di vero scialpinismo, temperature invernali e vento forte hanno reso ancora più bella e spettacolare la trentesima edizione della scialpinistica, valevole sia come prova unica di campionato italiano team, sia come ultima tappa del circuito di Coppa Italia Trofeo Scarpa. Successo sul campo per la Sportiva Lanzada del presidente Fabiano Nana che, ancora una volta, è riuscita a fare incetta di consensi.
Quattro tracciati e dislivelli differenti a seconda delle categorie per un totale di 184 atleti. L'assoluta maschile si è sviluppata su un percorso tecnico di 1600 m spalmati su ben quattro salite. Subito davanti i due alpini Michele Boscacci e Robert Antonioli hanno fatto una cavalcata trionfale dal primo all’ultimo metro. Primi a passaggi di Spondascia, lago Nero, Soffrina e Cima Giovanni éaolo II, i valtellinesi dell'Eseercito hanno trionfato davanti a Filippo Beccari-Filippo Barazzuol e Daniel Antonioli-Denis Trento. Al femminile non sono bastati 1420m di gara. Il serrato testa a testa tra le due coppie di testa si è risolto solo al traguardo di Campagneda con Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini vincitrici per una manciata di secondi sulle agguerrite Elena Nicolini e Martina Valmassoi. Terzo posto per l’atleta di casa Raffaella Rossi che per l’occasione ha corso al fianco di Corinna Ghirardi.
Nella categoria Master successo di giornata per Ludovica Canclini e Cristina Foppoli e vittoria con titolo tricolore di categoria per Esler Martini e Franco Nicolini (tra le master il titolo non è stato assegnato per numero insufficiente di coppie al via).
GARA GIOVANI - Tra i Cadetti hanno vinto Melanie Ploner e Andrea Prandi. A podio anche Giorgia Felicetti, Marta Biffi, Stefano Confortola e Sebastien Guichardaz. Nella classifica Junior i campioni mondiali Giulia Compagnoni e Davide Magnini hanno rispettivamente messo in fila Alba De Silvestro, Erica Rodigari, Valentino Bacca e Carlo Colaianni. Tra gli espoir, infine, da segnalare i primi posti di Martina De Silvestro e William Boffelli. Degne di nota pure le performance di Sara Pozzi, Gabriele Fedrizzi e Federico Nicolini.
COPPA ITALIA - Denis Trento vince l’edizione 2015 davanti a Franco Collé e Davide Pierantoni. A seguire troviamo Matteo Eydallin, Manfred Reichegger, Tadei Pivk, Damiano Lenzi, Michele Boscacci, Robert Antonioli e Michael Moling.
Al femminile Elena Nicolini primeggia su Cecilia De Filippo e Birgit Stuffer. Nelle cinque anche Roberta Pedranzini e Martina Valmassoi. Nelle altre categorie successo di Monica Sartogo (Master), Danilo Scola (Master), Andrea Prandi (Cadetti), Melanie Ploner (Cadetti), Davide Magnini (Junior), Giulia Compagnoni (Junior), Alessandra Cazzanelli (Espoir) e William Boffelli (Espoir).
Fabio Cavallo a segno al Trofeo Alta Val Tanaro
Nella gara rosa affermazione di Debora Cardone
A Garessio Pasquetta 'race' con il Trofeo Alta Val Tanaro. Vittoria di Fabio Cavallo che chiude con il tempo di 1h49'53", precedendo Maurizo Enrici in 1h54'04" e Alberto Fazio in 1h54'32"; ai piedi del podio Corrado Vigitello e Gianluca Iavelli. Nella gara rosa affermazione di Debora Cardone in 2h16"08 su Elena Tornatore in 2h25'56" e Maria Orlando in 2h40'07", con quarta Lara Mustat.
Tra i Master successo di Giuseppe Ouvrier su Elio Griseri e Federico Bausone, a livello giovanile affermazione di Leo Giordanengo.
Spazio anche alla tecnica libera: podio maschile con Erik Pettavino davanti a Dario Farina e Luca Curti, nella prova femminile vittoria di Alessia Fenoglio.
Marmoleda Full Gas, la parola ai protagonisti
Vittoria di Manfred Reichegger e Dimitra Theocharis
Alla Marmoleda Full Gas Race gradino più alto del podio per Manfred Reichegger e Dimitra Theocharis.
«Tante gare nelle gambe, - conferma il portacolori dell'Esercito - ma mi mancava il successo nella Marmoleda Full Gas Race, una competizione davvero bella, impegnativa e particolarmente tecnica come piace a me. Complimenti davvero agli organizzatori. Io ho cercato di fare il ritmo sin dalle prime battute, riuscendo a staccare gli avversari e poi ho gestito la gara. Non nascondo che mi piacerebbe vincere la Coppa delle Dolomiti. Domenica sarò in gara con Pietro Lanfranchi».
Grande soddisfazione anche nelle parole della friulano. «Sono davvero felice - ribadisce Dimitra Theocharis -. Mi ero presentata al via dopo un momento di forma non esaltante con l’aspettativa di godermi questo tracciato piacevole e tecnico, e non mi aspettavo di poter addirittura vincere. Si tratta della mia prima affermazione fuori casa. Una bella iniezione di fiducia».
COPPA DOLOMITI - Con il pettorale rosso di leader della Coppa delle Dolomiti resta Thomas Trettel: «Ho dato il massimo, nessun rimpianto. D’altronde davanti a me ha chiuso un professionista dello sci alpinismo e un atleta di assoluto livello internazionale come Manfred. Davvero una bella gara e sono davvero contento di questa stagione che mi sta regalando tante soddisfazioni. Fra l’altro il pettorale rosso di Coppa delle Dolomiti mi sta dando una responsabilità e un’energia in più». In campo femminile guida Birgit Stuffer: «Sono doppiamente soddisfatta, sia per la buona prova, sia per aver ottenuto il pettorale rosso di leader di Coppa, anche se non potrò difenderlo all’Adamello Ski Raid perché non ho trovato la compagna e le iscrizioni sono già chiuse».
Marmoleda Full Gas a Manfred Reichegger
Dimitra Theocharis si aggiudica la gara femminile
Manfred Reichegger e Dimitra Theocharis, due nomi nuovi nell’albo d’oro della Marmoleda Full Gas Race, appuntamento di fine stagione per lo sci alpinismo, da quest’anno inserito nel circuito Coppa delle Dolomiti come penultima prova. L’altoatesino di Selva dei Molini e la 23enne di Tolmezzo si sono aggiudicati in maniera perentoria l’impegnativa gara organizzata da un poker di associazioni della valle ladina trentina, ovvero Dolomites Skyrace, Bela Ladinia, Sellaronda skimarathon e Bogn da Nia, riuscendo ad imprimere un ritmo irresistibile per gli avversarsi sin dalla prima ascesa subito dopo il Passo della Fedaia, sopra l’omonima diga ai piedi della Marmoleda.
Un percorso nuovo rispetto all’originale, proposto dal direttore di gara Oswal Santin assieme allo staff del Comitato Organizzatore presieduto da Diego Salvador, per garantire la sicurezza degli atleti, privilegiando p erò l’aspetto tecnico, con tante inversioni, un passaggio con gli sci nello zaino, 7 cambi assetto e una suggestiva discesa nel canyon sopra Col de Bous. Questo perché le condizioni meteo sopra i 3000 metri non erano delle migliori. Ne è uscita comunque una scialpinistica completa, che prevedeva un tracciato affrontato per due tornate, con uno sviluppo di 13,8 km e un dislivello 1821 metri, alla quale erano iscritti 190 skialper da tutta Italia, ma pure dall’Austria e Bulgaria.
L’alfiere del Centro sportivo Esercito ha chiuso la sua prestazione con il tempo di 1 ora 43 minuti e 53 secondi, staccando di poco meno di 6 minuti il fiemmese Thomas Trettel, col pettorale rosso Hypnos di leader di Coppa delle Dolomiti, quindi a quasi 7 minuti ha chiuso il vincitore dell’edizione 2014, l’austriaco Alex Fasser. I tre erano transitati nelle identiche posizioni anche al termine del primo giro del tracciato. La gara femminile ha visto primeggiare la Theocharis, che ha fatto registrare la prestazione di 2h24’35”, staccando di 3 minuti e 40 secondi l’altoatesina di Colle Isarco Birgit Stuffer, quindi a poco più di 8 minuti la bellunese di San Vito di Cadore Cecilia De Filippo, un po’ in crisi nella parte finale della gara.
Dopo lo start dato nei pressi dei rifugio Cima 11, con mezzora di ritardo rispetto all’orario programmato, si era subito formata una coppia al comando con Reichegger e Trettel a fare l’andatura, ma quando sono iniziate le prime inversioni dopo il tratto su pista, l’altoatesino ha messo il turbo, scollinando al termine del Canale della Cima 12 affrontato con gli sci nello zaino con 1 minuto e 10 secondi di vantaggio su Trettel, quindi a 1’40” Alex Fasser. Posizioni che sono rimaste identiche anche nei successivi passaggi al canyon, dopo la discesa di Coul de Bous, nell’ultima salita al Fortino, con i distacch i che sono aumentati progressivamente. Stesso copione anche per la sfida al femminile con la Theocharis subito in testa e poi irragiungibile. Sino alla prima tornata gara appaiata invece per le amiche Birgit Stuffer e Cecilia De Filippo, compagne di tante sfide di squadra quest’anno, poi la bellunese ha iniziato ad accusare la stanchezza di una stagione intensa, staccandosi dall’altoatesina.
Quarta piazza in campo maschile per l’altoatesino Christof Niederwieser, autore di un buon recupero nella seconda parte di gara, precedendo i tre atleti di casa Filippo Beccari, Ivo Zulian e Mattia Giuliani, subito dietro il rendenese Alex Salvadori. Nella classifica femminile alle spalle del podio hanno chiuso Silvia Pedrini, Bice Bones e Margherita Montevecchi.
Per quanto riguarda la categoria giovani successo per il fassano Giovanni Lastei su Andreas Jank, mentre per la Coppa delle Dolomiti, ad una prova dal termine (Adamello Ski Raid di domenica prossima) cambia la leader al femminile, ora Birgit Stuffer, favorita anche dal ritiro di oggi di Federica Osler, mentre al maschile il pettorale rosso è ancora del fiemmese Thomas Trettel, tallonato da Manfred Reichegger.
A Pasquetta si assegnano gli scudetti a squadre
In porgramma la Scialpinistica del Pizzo Scalino
Ultimi giorni di lavoro per gli organizzatori della Sportiva Lanzada: a Pasquetta in programma la Scialpinistica del Pizzo Scalino valida come campionato italiano a squadre e tappa finale di Coppa Italia Trofeo Scarpa per le categorie giovanili. Un doppio grande appuntamento per festeggiare le trenta edizioni. Domenica sera la chiusura degli iscrizioni, lunedì la partenza da località Campagneda alle 9 per l'assoluta e alle 9,15 per la prova Junior e Cadetti.