Lo skialp piange Renzo Benedetti
Il direttore della scuola della SAT di Cavalese tra le vittime in Nepal
Secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa uno degli italiani ritrovati privi di vita in Nepal, devastato da un terribile terremoto, è Renzo Bendetti, noto alpinista trentino e direttore della scuola di scialpinismo Franco Dezulian del CAI SAT sezione di Cavalese. Bendetti è stato ritrovato sotto una frana sul sentiero Langtang Trek, a nord di Kathmandu. Il decesso risale a sabato ed è stato ritrovato anche l’amico Marco Pjer, mentre si è salvata un’altra trentina, Iolanda Mattevi. Le altre vittime sono i due membri del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Gigliola Mancinelli e Oskar Piazza, che si trovavano nella zona del Langtang. Il terremoto in Nepal ha provocato oltre 4000 morti e coinvolto diversi alpinisti. Illeso Marco Confortola, che si trova al campo base del Dhaulagiri e sta cercando di scendere a valle autonomamente. La trail runner Nuria Picas si trova invece al Makalu. Il terremoto ha anche provocato una spaventosa valanga al campo base dell’Everest dove, secondo quanto riportato da desnivel.com, sarebbero morte 22 persone e 60 sarebbero ferite.
Buon giorno ,Stiamo preparando tutto il nostro materiale x non lasciare proprio niente qui al CB del Dhaulagiri .A... Posted by Marco Confortola on Lunedì 27 aprile 2015
Segona sacsejada forta al Makalu, estem bé. Creuem el dits perquè això s'acabi.Seguno terremoto en el Campo Base,... Posted by Núria Picas on Domenica 26 aprile 2015
Trofeo Mezzalama, la nuova data e' sabato 2 maggio
Dopo il rinvio del 25 aprile
La scelta è caduta su sabato 2 maggio. Dopo il consulto con Luca Mercalli ed i suoi collaboratori, per cercare di avere un’idea sull’andamento delle condizioni meteorologiche previste per il prossimo weekend, è arrivata la decisione sulla data del Trofeo Mezzalama.
«Purtroppo, - ha detto Adriano Favre - il maltempo annunciato è arrivato puntuale il 25 aprile, data nella quale sarebbe dovuta partire la ventesima edizione della maratona dei ghiacciai. Il maltempo persiste anche in queste ore su tutto il gruppo del Monte Rosa. Il tracciato è pronto. In quota, i tratti più tecnici del Naso del Lyskamm e del Castore sono segnalati e messi in sicurezza grazie a oltre 1200 metri di corde fisse. Adesso dobbiamo pensare a studiare la situazione prevista per il weekend del primo maggio. Questa mattina ci siamo trovati con Luca Mercalli e con i suoi più stretti collaboratori. La situazione che i modelli previsionali hanno evidenziato è una condizione di notevole instabilità che caratterizzerà l'intera settimana, lasciando due spiragli di bel tempo mercoledì e sabato. La situazione non è delle migliori ma dedicando la giornata di mercoledì al ripristino e alla pulitura delle zone più tecniche del tracciato come il Naso del Lyskamm e il Castore (dove in questo momento sta nevicando) all’alba di sabato mattina potremo dare regolarmente il via».
Tutte le operazioni di accredito delle squadre inizieranno venerdì 1 maggio alle ore 10,30 nella Palestra Sporthaus di Gressoney-Saint-Jean.
Mezzalama, a breve si decide la data del recupero
Viste le condizioni meteo del prossimo fine settimana
Il brutto tempo è arrivato puntuale sabato il giorno del Mezzalama. Adesso il comitato organizzatore sta valutando la data giusta per il recupero: lo staff di Adriano Favre è nello studio di Luca Mercalli per capire qual è il giorno migliore, visto che anche nel prossimo fine settimana le previsioni non sembrano molto incoraggianti. Venerdì, sabato e domenica? La prima data utile, quella annunciata è venerdì, ma potrebbe anche slittare di un giorno. Già in serata comunque si dovrebbe avere la comunicazione ufficiale. In Valle d'Aosta è arrivato il brutto tempo, ma da martedì dovrebbe tornare il sole per qualche giorno, condizione che permetterebbe agli organizzatori di salire in quota e rimettere il tracciato in sicurezza.
Chi era Mezzalama?
Su Skialper di aprile un articolo su colui che ha dato il nome al Trofeo
«Nel necrologio dedicatogli sulla Rivista Mensile del CAI da Piero Ghiglione, suo inseparabile compagno di gita, Mezzalama viene ricordato come uno scialpinista ‘avido di sempre nuove ricognizioni’ che da oltre 10 anni stava mettendo a punto un grande itinerario lungo ‘l’alta zona confinaria’ delle Alpi, dalle Marittime al Brennero, sempre in territorio italiano. Una grande idea, non ancora realizzata da altri, neppure a nord delle Alpi». Scrive così Giorgio Daidola nell’articolo pubblicato su Skialper di aprile-maggio e dedicato a colui che ha dato il nome al Trofeo in programma, meteo permettendo, nei prossimi giorni. Ma chi era Ottorino Mezzalama?
ZAINI PESANTI - Sempre secondo Ghiglione, Mezzalama ‘u uno dei primi a comprendere la bellezza e la grandiosità delle gite in sci sui ghiacciai in primavera, e a praticarle’. Pochi anni dopo, nel 1937, gli faceva eco in Francia Jacques Dieterlen, con il suo volume ‘Ski de Printemps’: un inno allo sci primaverile. Promuovere questo sci è stata l'idea vincente di quegli anni, in cui si vedevano più sciatori sulle montagne a Pasqua che a Natale. Mezzalama non fu, come l'amico Ghiglione, un precursore degli sci corti e della leggerezza. Probabilmente era talmente forte che non ne aveva bisogno. Partiva sempre con un grande zaino che giustificava dicendo: ‘Non si sa mai: in montagna si sa quando si parte, ma non quando si arriva’. Nel suo zaino doveva esserci insomma tutto il necessario per fare fronte nel migliore dei modi ai rischi della montagna e per prestare soccorso agli altri. Mezzalama era infatti estremamente generoso di natura e sempre il primo a muoversi quando qualcuno doveva essere soccorso in montagna. Ad esempio, un mese prima della sua morte, eccolo con il suo immenso sacco nel vallone di Rochemolles, sopra Bardonecchia, volontario partecipante alla ricerca dei 21 alpini del Terzo (il suo reggimento in guerra) travolti da una valanga.
LA FINE - Nel 1931 Mezzalama viaggiava con un altro celebre sciatore dell'epoca, Domenico Marzocchi, anche lui Accademico del CAI e socio dello Ski Club Torino, nonché campione italiano di canottaggio. Erano diretti a Vipiteno e di lì al rifugio del Bicchiere, sulla Cima Libera. Una scialpinistica lunga e impegnativa che sarebbe servita a Mezzalama come punto di riferimento per completare la sua grande traversata delle Alpi con gli sci. Fu travolto da una valanga sul ghiacciaio di Malavalle, mentre scendeva dal rifugio del Bicchiere. Aveva 44 anni.
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Super Hoffmann alla Peak to Creek
Lo skialper austriaco porta al successo il suo team
Una prestazione stratosferica dell’ex fondista e skialper austriaco Christian Hoffmann (specialista della Mountain Attack) ha portato ieri al successo il team Allstars 2 nella Dainese Peak to Creek, la staffetta multisport di Soelden, nel Tirolo Austriaco. Una prova che ha visto diversi big dello sci alpino, dello skialp, del ciclismo e del kayak sfidare il cronometro nella loro specialità. La squadra di Hoffmann ha chiuso con il tempo record di 4h48’24’’, quattro minuti davanti al Challengers Team. Al terzo posto il team Dainese in 5h00’12’’. «Christian mi ha dato il testimone con tre minuti di vantaggio sugli avversari» ha detto lo sciatore austriaco Christian Nösig, compagno di squadra di Hoffmann. Poca fortuna per gli azzurri dello sci alpino, anche se Manfred Moelgg faceva parte del team Dainese, classificatosi terzo: «Ho sbagliato a scegliere attrezzatura, gli sci erano semplicemente troppo leggeri, però ho fatto comunque un buon tempo e mi sono divertito». Ultima, invece, la squadra di Werner Heel, Allstars 1. Al penultimo posto la squadra dello skialper sloveno Nejc Kuhar che era in team con il ciclista Jan Ullrich.
Philip Gotsch vince la Otzi Alpin Marathon
Anna Pircher a segno nella gara rosa
Sono Philip Götsch e Anna Pircher i vincitori della Ötzi Alpin Marathon (da Naturno sino alla stazione a monte della funivia della Val Senales, dopo 24,2 chilometri e 954 metri di dislivello in mountain bike, 11,8 chilometri e 503 metri di dislivello di corsa e 6,2 chilometri e 1.201 metri di dislivello in ski-alp). Götsch ha chiuso in 3h26.51, precedendo Georg Piazza in 3h27.07 e Oswald Weisenhorn in 3h29.21, Anna Pircher si è imposta in 4h17.16 sull'austriaca Susanne Mair in 4h26.12 e la tedesca Viola Biberacher in 4h46.24.
Nella gara a staffatte a segno il team Dynafit con Mirko Tabacchi, Luca Cagnati e Federico Nicolini in 3h03.23, davanti al Team WF - Mechanik con Agostino Zortea, Michele Tavernaro, Dario Steinacher in 3h03.23 e al Flachau Ktm Racingteam con Hans Peter Obwaller, Emanuele Manzi e Ivo Zulian in 3h09.05. Nelle staffette rosa successo del Team Skinfit Bozen con Ilse Pertoll, Petra Pircher e Manuela Perathoner in 4h13.32 sul LaSpoSparkasse Team con Astrid Demetz, Serena Ioriatti e Sabrina Zanon in 4h37.42.
Felici e premiati
Ecco le foto delle premiazioni Mezzalama Jeunes
Aspettando la gara maggiore, ultimo atto 2015 del circuito La Grande Course, il Mezzalama si è concesso ieri un prologo con la gara Jeunes. Una giornata stupenda è stata la giusta cornice per un evento alla prima edizione. Nella gallery, le foto delle premiazioni di Andrea Chiericato.
Mezzalama Giovani, percorso impegnativo
Condizioni ideali a Gressoney
Giornata di sole con temperature primaverili anche in quota per la prima edizione del Mezzalama Jeunes: condizioni ideali rispetto alle previsioni meteo di sabato che hanno costretto la Fondazione Trofeo Mezzalama a posticipare di una settimana la partenza della XX edizione della 'maratona dei ghiacciai'.
I ragazzi della categoria Junior hanno gareggiato lungo un tracciato di 1500 metri di dislivello positivo diluiti in quattro salite, con il tratto tecnico del canalino dell’Aquila da affrontare a piedi con gli sci nello zaino. I Cadetti e le ragazze della categoria Junior hanno corso in un percorso ridotto con 900 metri di dislivello positivo con tre salite e il medesimo tratto a piedi del canalino dell’Aquila.
JUNIOR MASCHILE - Nella prova Junior la gara si è decisa lungo la terza salita con Erik Pettavino ed Enrico Cognein che hanno rotto gli indugi iniziando ad allungare sui valdostani Mathias Trento e Andrea Dellavalle. In terza posizione Fabio Pettinà e Matteo Cuel che sino al termine della seconda salita erano spalla a spalla con i battistrada.
La squadra piemontese-valdostana di Pettavino e Cognein nell’ultima salita può amministrare il vantaggio su Trento-Dellavalle andando poi a tagliare il traguardo di Gabiet con il tempo di 2h04’30’’, Trento-Dellavalle confermano la seconda posizione 2’05’’ di ritardo. Il podio è completato dalla squadra veneta di Fabio Pettinà e Matteo Cuel. In quarta posizione si sono classificati Enrico Loss e Daniele Carobbio, Loïc Brouet e David Pérez sono quinti.
CADETTI - Per quanto riguarda la categoria Cadetti è stata la squadra di Cogne formata dai fratelli Sébastien e Fabien Guichardaz a vincere con il tempo di 1h22’09’’ davanti a Marco Cunaccia e Michele Carelli. Salgono sul terzo gradino gli andorrani Martí Torregrosa e Sergi Casabella.
GARE FEMMINILI - Nelle Cadetti prima la squadra formata da Giorgia Felicetti e Melanie Ploner con il tempo di 1h39’42’’, alle loro spalle di classifica la svizzera Florence Buchs in coppia con l’italiana Giulia Murada. Conquistano la terza posizione Elisa Pedrolini e Alessia Re.
Tra le Junior la vittoria va alla coppia svizzera formata da Deborah Chiarello e Marianne Fatton. Le elvetiche chiudono con il tempo di 1:37’40’’. In seconda posizione si classificano Giulia Gherardi e Debora Contrio.
Le immagini del Mezzalama Giovani
La prima edizione della prova giovanile
Un percorso duro, ma in fondo è il Mezzalama: così Adriano Favre ha commentato il tracciato della gara giovani andata in scena venerdì a Gressoney. Una giornata di sole e temperatura primaverile. Ecco le immagini della gara di Andrea Chiericato.
Mezzalama giovani sotto il sole
Vincono Pettavino-Cognein, Chiarello-Fatton, Felicetti-Ploner e Guichardaz
Mezzalama rinviato al primo maggio, ma la gara giovani è andata in scena regolarmente questa mattina nella zona del Gabiet, sopra Gressoney. Partenza alle 9,30 e punte degli sci dirette verso il Canalino dell’Aquila sul tracciato di circa 1.500 metri di dislivello per gli Junior e poco meno di 1.000 per i Cadetti.
JUNIOR - Tra gli Junior successo del valdostano Enrico Cognein e del piemontese Erik Pettavino in 2h04'30" davanti ai valdostani Mathias Trento e Andrea Dellavalle con un ritardo di 2'05", con terzi Fabio Pettinà e Matteo Cuel a 2'49". Nella prova femminile a segno le svizzere Déborah Chiarello e Marianne Fatton.
CADETTI - Nei Cadetti a segno i valdostani Sebastien e Fabien Guichardaz in 1h22'09" su Marco Cunaccia e Michele Carelli a 2'41", terzi gli andorrani Martì Torregrosa e Sergi Casabella; nella gara rosa vittoria delle trentina Giorgia Felicetti con la badiota Melanie Ploner in 1h39'42", seconde la valtellinese Giulia Murada e la svizzera Florence Buchs a 7'56", terze Elisa Pedrolini e Alessia Re.
E’ tempo del Willy Jervis Spring Triathlon
Domenica 10 maggio a Bobbio Pellice
Ultimi giorni per iscriversi al Willy Jervis Spring Traithlon, la gara in programma domenica 10 maggio con frazione ciclistica (in mountain kike) dalla frazione di Villanova di Bobbio Pellice al rifugio Willy Jervis nella conca del Prà, quindi circa 3 chilometri di corsa fino alla località Partia d’Amount per proseguire, dotati di attrezzatura sci alpinistica, fino ai 2926 metri del Colle Sellière dove è posto il traguardo .
Sarà la prima dopo l'edizione zero del 2014 che ha visto protagonistii Filippo Barazzuol e Barbara Moriondo, anche nelle visti di organizzatori e ideatori della manifestazione. Festa finale con premiazione presso il Rifugio Jervis non appena i pluriatleti saranno ritornati a mezza valle dopo essersi goduti, fuori gara, l’ultima discesa sciistica che la Val Pellice offre annualmente agli appassionati.
Cento pettoriali è il numero massimo stabilito dopodiché ci sarà posto solo più per gli spettatori. Fino a domenica 26 aprile la quota di iscrizione è fissata in 30 euro, dal lunedì successivo e fino alle 24 di domenica 3 maggio maggiorazione di 10 euro sempre ché non siano esauriti i posti disponibili.
Otzi Alpin Marathon, si gareggia
Il 25 aprile la dodicesima edizione
Una classica delle multidiscipline, la Ötzi Alpin Marathon: il 25 aprile è tempo della dodicesima edizione. Iscrizioni chiude da tempo: percorso ormai collaudato (sia individualmente che a squadre) con partenza da Naturno, in mountain bike, per 24,2 chilometri e 954 metri di dislivello, fino all'ArcheoParc di Madonna di Senales. Inizia il tratto di corsa di 11,8 chilometri e 503 metri di dislivello fino alla stazione a valle delle Funivie Ghiacciai a Maso Corto. Frazione scialpinistica (6,2 chilometri e 1.201 metri di dislivello) che porta ai 3.212 metri della Grawand, la stazione a monte, la stessa quota dove ci fu il ritrovamento di Ötzi al giogo di Tisa.