Nuova intersuola ZipFoam per la Trailventure 2 WP di Topo Athletic
È tempo di escursionismo e arriva la v2 di Topo Athletic Trailventure 2 WP lo scarponcino da hiking che porta il feeling trail del marchio di Tony Post sui sentieri. La seconda edizione è stat potenziata in termini di comodità, robustezza e impermeabilità. Nonostante il leggero incremento dell’altezza da terra (33 mm x 28 mm), confermato il drop di 5 mm. La principale novità è l’inserimento dell'intersuola ZipFoam, la speciale mescola brevettata dal marchio. Grazie all’unione di TPU ed EVA, il modello presenta una doppia densità, confortevole direttamente sotto il piede, più rigida nello strato inferiore per garantire un buon ritorno di energia. Anche la piastra rock ESS conferisce ulteriore sensazione di sicurezza e stabilità, proteggendo da possibili urti contro radici e rocce.
L’ampio spazio in punta, che permette alle dita di muoversi e allargarsi in modo naturale secondo la tipica filosofia del marchio americano, è perfettamente equilibrato dall’avvolgente parte centrale e posteriore del piede, protetta da un tallone esterno in TPU. La tomaia in mesh, integrata da un collare in schiuma sagomata intorno alla caviglia, favorisce il contenimento del piede attribuendogli una copertura impermeabile attraverso l’applicazione della membrana eVent, microporosa e resistente all’acqua, oltre che traspirante.
Il plantare antimicrobico è firmato Ortholite, la suola utilizza mescola Vibram Megagrip. Anche Trailventure 2 WP è dotata di due attacchi sul tallone e di un terzo anello alla base della linguetta compatibili con la ghetta performance del brand per tenere fuori lo sporco.
Trailventure 2 WP è acquistabile su topoathletic.it/ e nei punti vendita specializzati segnalati nella sezione Store Locator del sito.
Mont Blanc porta Altra a un altro livello
Era una delle scarpe più attese del 2022 e, puntuale (di questi tempi è una notizia) ieri è stata presentata la Altra Mont Blanc, in arrivo a breve nei negozi. Attesa perché porta il marchio in un segmento nuovo, quello delle scarpe veloci e leggere ma con impostazione massimalista. Va a posizionarsi tra la Olympus e la Lone Peak. Missione? Ultra e cento miglia. Come la Olympus ha un profilo alto (30 mm contro i 33 della Olympus) ma scende la lancetta della bilancia, da 329 a 280 gr nella misura di riferimento e soprattutto cambia la schiuma dell’intersuola, che è Altra EGO nella versione Max, un materiale che restituisce più reattività e comfort allo stesso tempo. Il grip è garantito da Vibram Megagrip nella versione leggera Light Base, posizionato strategicamente solo nei punti di trazione, per risparmiare ancora qualche grammo. L’upper è leggero e traspirante, per fasciare il piede come una calza. Obiettivo gare lunghe corribili, su terreni poco o mediamente tecnici. Nel mirino? Hoka One One Mafate Speed, Salomon S/Lab Ultra, Brooks Catamount, The North Face Flight Vectiv… Altra Mont Blanc avrà anche una variante con ghiera Boa e il prezzo consigliato al pubblico è di 180 euro.
Ortovox e Arc'teryx uniscono le forze per un nuovo zaino airbag elettrico
Anche Ortovox e Arc’teryx entrano nel business degli zaini airbag con sistema elettrico. Il costruttore tedesco, che commercializza la serie con cartucce Avabag, ha presentato ieri la nuova joint-venture con il marchio canadese di proprietà di Amer Sports che ha dato vita alla tecnologia Litric. Si tratta di un device alimentato da supercondensatori e da una batteria agli ioni di litio a lunga durata, in grado di mantenere 60 ore di carica per almeno 2 rilasci. La ricarica avviene tramite cavo e presa USB-C. Non avendo una cartuccia, Litric lascia più spazio all‘attrezzatura e non è soggetto a restrizioni per i viaggi in aereo. Il sistema pesa solo 1.100 g, grazie ai supercondensatori resistenti al freddo e a una delle strutture di airbag più leggere sul mercato.
Buone notizie per gli scialpinisti perché tra o modelli ce ne sono due pensati per sci e pelli e uno in particolare per chi ricerca la massima leggerezza. Con appena 1.970 g e 27 litri, Avabag Litric Zero si concentra solo sull‘essenziale. Dispone di molto spazio per le escursioni giornaliere e ha tutte le caratteristiche più importanti, come le opzioni di fissaggio per gli sci, una piccozza o i bastoncini. L‘attrezzatura di emergenza si può riporre nello scomparto principale.
La gamma comprende anche Avabag Litric Tour con una base modulare progettata specificamente per due lunghezze del busto: regular e short. Lo zaino si può adattare all‘utilizzo previsto grazie a due sacche con cerniera specifiche per le uscite di scialpinismo nelle misure 28 litri short, 30 litri, 36 litri short e 40 litri. Avabag Freeirde si può adattare con il sistema zip-on nelle versioni 16 litri short, 18 litri, 26 litri short e 28 litri.
Tutti gli zaini sono a impatto climatico zero e senza PFC e saranno commercializzati a partire dalla stagione invernale 2022/23.
François Cazzanelli raddoppia con La Sportiva
Da due anni utilizza gli scarponi La Sportiva, ora François Cazzanelli passa in total look, vestendo anche con capi tecnici della casa trentina. Cazzanelli, ex atleta di alto livello di scialpinismo, ha scalato 92 volte il Cervino e scritto, da solo o in compagnia di soci come Steindl e Ratti, alcune delle più belle pagine dell’alpinismo in velocità degli ultimi anni, dal Manaslu a/r in 17 ore e 43 minuti, all’Integrale di Peuterey in meno di 16 ore, dalla Cresta Cassin al Denali in meno di 19 ore, alle creste del Cervino in 16 ore e 4 minuti. Tra i suoi progetti, Il K2: «Vorrei scalare il K2, è dal 2020 che ci provo. È una montagna che mi attrae da sempre: stiamo ancora definendo di preciso cosa andremo a fare ma di sicuro sarà qualcosa che rispecchia il mio stile, quindi un po’ fuori dagli schemi». Intanto nello scorso autunno, insieme a Emrik Favre, ha scalato l’Ama Dablam in velocità e, insieme a Favre, Leo Gheza, Francesco Ratti e Jerome Perruquet, il Kondge Ri (6.187 m) per poi raggiungere il Tenganpoche (6.498 m) tramite la cresta est.
La Sportiva a doppia cifra nel 2021
Fatturato in crescita del 28% e ricavi oltre il 30%: si chiude in doppia cifra il 2021 dell’azienda di Ziano di Fiemme, con previsioni per il 2022 di un + 10%-15% (nel momento in cui il 60% degli ordini sono in casa). In considerazione degli straordinari risultati ottenuti, l’azienda ha deciso di distribuire un premio di produzione straordinario, per un totale di 650.000 euro. A consolidare l’importanza di questo traguardo è arrivata anche la nomina del presidente Lorenzo Delladio, amministratore delegato e presidente de La Sportiva a imprenditore dell’anno nella categoria Consumer & Retail da parte una giuria di esperti di Ernest & Young Global Ltd.
A trainare la crescita il segmento trail running, che per la prima volta ha superato, per volume di vendite, quello delle scarpette da arrampicata, prodotto simbolo di La Sportiva (premiato con la medaglia olimpica di Alberto Ginés López a Tokyo). La sportiva impiega oltre 400 persone nello stabilimento principale di Ziano di Fiemme e nel piano industriale per il nuovo anno sono previsti dieci milioni di investimenti in nuovi spazi per la logistica e in macchinari avanzati anche in termini di sostenibilità, così come nuovi posti di lavoro e assunzioni di figure manageriali. Il marchio è presente in 87 Paesi al mondo e con una quota di export che supera l’82%.
«Il successo di La Sportiva è maturato grazie a tutti i nostri collaboratori, nessuno escluso. Gli ultimi due anni hanno richiesto scelte rapide e consapevoli, non sempre semplici da mettere in atto - ha detto Delladio - A inizio pandemia, quando sono stato costretto a fermare le linee produttive, l’obiettivo era salvare più posti di lavoro possibili. Oggi possiamo non solo confermarli, ma premiare ogni collaboratore come merita. Ognuno di noi ha dovuto cambiare le proprie abitudini quotidiane, in certi casi anche il modo di lavorare, per far fronte ai mutamenti dovuti alla pandemia ed anche alla positiva reazione che il mercato outdoor ha avuto in questi due anni, generando una forte domanda. Credo che oltre alla cifra assegnata in sé, questo premio abbia un valore ancora più significativo se pensiamo che la nostra è un’azienda fatta prima di tutto di persone. Siamo ormai oltre 420 all’interno di un piccolo territorio del Trentino: una comunità che in La Sportiva continua a trovare un punto di riferimento».
Garmin lancia inReach Mini 2
Il colosso americano della navigazione GPS ha annunciato oggi la seconda versione di inReach Mini, il dispositivo di comunicazione e messaggistica satellitare molto diffuso tra appassionati outdoor e professionisti grazie alle dimensioni ridotte e al peso light (10 x 5 cm x 100 gr). In pratica un dispositivo tascabile per comunicare via sms, via e-mail e in grado di inviare messaggi di SOS geolocalizzati.
Le principali novità riguardano la funzione TrackBack, per guidare l’escursionista sui propri passi e tornare in sicurezza al punto di partenza e la compatibilità con Garmin Explore Mobile, l’app di Garmin dedicata alla gestione di punti, tracce e percorsi direttamente dal proprio smartphone. Garmin Explore Mobile consente anche di digitare rapidamente messaggi dal proprio smartphone che verranno poi inviati da inReach Mini 2, scaricare una varietà di mappe e rivedere i propri viaggi. Ancora più tempo di utilizzo grazie ai suoi 14 giorni di autonomia nella modalità di rilevamento posizione ogni 10 minuti. È possibile prolungare la durata fino a 30 giorni impostando una frequenza di campionamento ogni 30 minuti. Il Mini è ora dotato di bussola elettronica, ancora più precisa e fondamentale per conoscere la direzione del Nord e quella della propria destinazione anche quando non si è in movimento. Per localizzare la posizione, oltre alla rete satellitare GPS, inReach Mini 2 si appoggia alle costellazioni GALILEO, QZSS e BeiDou riducendo così i tempi di acquisizione del segnale e garantendo un’elevata precisione e affidabilità anche nelle condizioni ambientali più sfavorevoli.
La rinnovata interfaccia utente di Garmin inReach Mini 2 consente di monitorare gli aggiornamenti sulla posizione, gli avvisi meteo e i messaggi ricevuti in modo ancora più semplice e intuitivo. Con la nuova ‘visualizzazione rapida’ è possibile scorrere i widget del dispositivo per rivedere velocemente i tool più importanti. Con il set di feature di inReach Mini 2 si può contare sull’invio e la ricezione di sms ed e-mail, sul rilevamento della posizione e su accurati report meteorologici, il tutto garantito dalla rete satellitare globale Iridium. Inoltre, in caso di emergenza, gli utenti inReach Mini 2 possono attivare un messaggio di SOS interattivo indirizzato direttamente a Garmin IERCC, il centro di coordinamento internazionale di emergenze attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
inReach Mini 2 costa 399,99 euro. Per comunicareè necessario sottoscrivere un piano di abbonamento. I piani disponibili sono molteplici e si rivolgono a privati e professionisti, con opzioni mensili flessibili o un pacchetto annuale, a partire da 14,99 euro al mese.
Veloce ma non troppo
Il peso è un limite, la sicurezza no dice Manuel Aumann, Operations and R&D Director Bindings, mentre a pochi metri di distanza, nella stessa stanza, uno strano apparecchio emette una luce verde. A intervalli regolari nel macchinario entrano piccoli pezzi metallici che vengono misurati: se le dimensioni sono corrette, la luce è verde, ma se sono sbagliate, diventa rossa. Di quei pezzi, stivati ordinatamente in scaffalature come quelle dei ferramenta, sempre nella stessa stanza, ce ne sono circa mille. Mille parti diverse, mille forme e 25 materiali. Ognuno viene inventariato per controllare la qualità quando arrivano le nuove commesse dai 40 fornitori, dei quali 25 nel raggio di pochi chilometri. Venticinque chilometri da dove? Da Aschheim, 6.879 abitanti, nell’ordinato hinterland di Monaco di Baviera.
Di fatto in questo tranquillo sobborgo, tra villette con giardino e qualche capannone, c’è la capitale dell’attacchino. Perché qui c’è il quartier generale di Dynafit e il reparto ricerca e sviluppo del famoso attacchino inventato da Fritz Barthel e prodotto da sempre dal marchio del leopardo delle nevi. Insieme a Manuel nei tre stanzoni del reparto che si occupa di R&D, qualità e logistica ci sono una ventina di persone. Nel locale della macchina che emette luce verde o rossa ci sono altri macchinari. Qui vengono fatti i controlli di qualità. C’è anche un apparecchio identico a quello utilizzato dal TÜV per i test sui valori di sgancio. Lì dentro passa un prodotto finito ogni cento, anche quelli non certificati. «Mettiamo l’incolumità al primo posto e riteniamo che non si possa scendere sotto un certo peso, se serve per garantire sicurezza, non accettiamo compromessi» dice Manuel mentre il rumore dei macchinari crea una sinfonia di sottofondo. Garantire è un altro dei verbi che sentiamo ripetere spesso. Perché gli attacchi Dynafit sono garantiti a vita. E anche questo si traduce in un severo lavoro di progettazione e di test. Per capirlo facciamo rimpiattino tra la prima stanza e il grande locale accanto a quello dove ci troviamo. Appena entrati in reparto, dietro a una porta a vetri, c’è un piccolo ambiente con diversi macchinari. Uno apre e chiude incessantemente un attacchino. Milioni di step in e out. Ma ci si può sbizzarrire con il test degli impatti laterali e c’è anche un ice box, che non è altro che una cella refrigerata dove vengono eseguiti gli stessi test. I valori di quello di impatto laterale a meno venti, quando tutto è più rigido, hanno una rilevanza maggiore, come quelli sulle vibrazioni di pre-release. E cosa succede quando si salta? L’effetto viene simulato con il test delle forze verticali. In totale sono una dozzina le prove effettuate in questo sancta sanctorum prima di andare sulla neve. Con diversi fori per i pin «perché ci sono cinque produttori e 0,2 millimetri possono fare la differenza» aggiunge Manuel.
Il motto di Dynafit è speed up. Nel DNA del marchio c’è la velocità, lo sguardo verso il futuro e l’innovazione, ma lo sviluppo di un attacco è un processo lungo. Mediamente tre-quattro anni dal primo white paper, dalle informazioni raccolte attraverso il dialogo con i consumatori, per capire le esigenze del mercato. Ma ad Aschheim sono abituati a guardare oltre e stanno già ragionando su cosa succederà fra cinque anni. Lavorano a gruppi di cinque persone su ogni singolo progetto. «Siamo orgogliosi di avere progettato il Radical, l’attacco a norma TÜV per i valori di sgancio, riteniamo di essere nella parte alta dell’asticella, per questo per qualche anno abbiamo rilasciato prevalentemente aggiornamenti dei prodotti esistenti, mentre ora stanno per arrivare diversi attacchi nuovi» dice sorridendo Manuel. Dall’idea alla produzione ci vuole del tempo, ma tutto è ottimizzato per essere veloci. Lo capiamo mentre varchiamo la porta dell’ultimo grande locale.
Lo schermo del computer sputa disegni 3D del puntale di un attacco. Con il mouse l’operatore ruota l’immagine per cambiare la visuale. Sembra un gioco, invece è il cuore del sistema. La parola magica è software di analisi agli elementi finiti. Permette di calcolare con precisione le forze in gioco e i punti di maggiore stress e di rottura. «In una notte possiamo fare una ventina di simulazioni, che equivalgono anche a un paio di settimane di test con i macchinari». Ai macchinari, quelli dei famosi 12 test, ci si arriva dopo, ma se si è lavorato bene con il software, difficilmente verranno rilevate anomalie. E così poi si va sulla neve. Di solito una ventina di persone, atleti, ma anche semplici appassionati, dei quali fanno parte anche alcuni dei venti addetti che lavorano nel reparto. Perché un’altra delle parole chiave in Dynafit è obsessed, ossessionati, ovvero appassionati. «Non è sempre facile trovare le figure professionali per il reparto R&D di Aschheim, perché non cerchiamo solo ingegneri, ma anche sciatori e amanti del dislivello» conferma Manuel. Il test sulla neve è la parte più delicata del risiko perché nessuna macchina misura le emozioni. Così i prototipi fanno avanti e indietro dalle montagne ad Aschheim. La velocità di reazione sta nella vicinanza alla neve, ma anche nella capacità di modificare, evolvere. Il reparto prototipazione è in grado di produrre singoli pezzi in poche ore e un attacco completo in un paio di giorni. Si lavora non solo sull’affidabilità e la risposta alle sollecitazioni meccaniche, ma anche sull’usabilità dei prodotti. Grazie alle stampanti 3D vengono realizzati fino a 20 tipi diversi di leve prima di arrivare in produzione. Una sfida ancora più ambiziosa ora che le materie prime scarseggiano a causa della pandemia e la mancanza di una minuscola vite può ritardare la produzione di un attacco o la progettazione di un componente. «Siamo sempre alla ricerca di nuovi materiali e fornitori, ma è difficile cambiare perché le parti di un attacco devono resistere alle sollecitazioni meccaniche e a condizioni atmosferiche proibitive». Come dire che il libro degli ingredienti è ben definito.
E allora la sfida si sposta in un alto campo. «Dobbiamo semplificare, ridurre il numero di attacchi, che può disorientare lo scialpinista, e allo stesso tempo rendere ogni prodotto il più specifico possibile». Ecco la vera sfida per il futuro, per certi versi piccola rispetto a quella titanica di Fritz Barthel che ha immaginato due pin per farci risalire e sciare leggeri. Una sfida che non verrà più affrontata ad Aschheim, ma a Kiefersfelden, al confine tra Germania e Austria. Ancora più vicino alle montagne. Lì sorgerà il nuovo headquarter di Dynafit. Sapendo come è venuto quello di Oberalp, la holding bolzanina che controlla il marchio, c’è da giurare che sarà un bel parco giochi. Magari anche più bello di quello di Bolzano. Ecco, un’altra sfida... +
Arrivano i caschi Backland di Atomic
Un casco unico per scialpinismo, ciclismo e arrampicata? È l’idea che c’è dietro ai nuovi Backland che vanno a completare l’omonima gamma di Atomic. Presentati ieri in anteprima alla stampa e oggi ai negozianti, i Backland saranno in vendita dalla prossima stagione invernale e puntano tutto su funzionalità e innovazione. Su due dei tre modelli, Backland UL CTD e Backland CTD, è disponibile anche la tecnologia Shocksense Connected (CTD), controllabile tramite app, che misura gli impatti del casco, ne monitora le condizioni e trasmette avvisi SOS in caso di emergenza. La sicurezza conta sulla costruzione Holocore e sul sistema AMID (Atomic Multi-Directional Impact Deflector) che, secondo quanto dichiarato dalla casa austriaca, garantisce fino al 40% di protezione in più rispetto agli standard del mercato. La costruzione è in Hybrid EPP in-mold e c’è il fissaggio anteriore per la lampada, un pratico sistema per tenere ben ferma la maschera quando non copre gli occhi e due cinturini elastici laterali che aiutano a renderla ancora più stabile. Il sistema intelligente 360* Fit System permette la regolazione su ogni asse. Oltre a Backland UL CTD (pensato per gli atleti) e Backland CTD (modello allround), ci sarà anche Backland, senza tecnologia Shocksense.
Arriva Garmin epix con display AMOLED
Lo scorso 18 gennaio Garmin ha annunciato l’arrivo di un nuovo smartwatch sportivo: epix. Oltre alla collaudata esperienza d’uso del marchio americano, con tante funzionalità per l’allenamento e lo sport outdoor, epix ha un nuovo e interessante display AMOLED da 1,3 pollici always-on e durata della batteria fino a 16 giorni. epix è già disponibile presso tutti i rivenditori ufficiali Garmin a partire da 899,99 € nelle versioni Slate Stainless Steel, Carrera White Titanium e Black Carbon Gray DLC Titanium, con cinturino in silicone a 999,99 €. Ecco le principali caratteristiche del nuovo smnartwatch.
Stile e tecnologia
Pensato per l'uso quotidiano, epix è curato nel dettaglio con un design riconoscibile e assemblato con materiali ricercati e di qualità come nelle versioni con vetro zaffiro e il titanio, o nei modelli con lente in cristallo rinforzato e acciaio inossidabile. La versione Slate Stainless Steel presenta una lunetta in acciaio con lente Corning® Gorilla® glass a protezione del display. Le versioni Carrera White Titanium e Black Carbon Gray DLC Titanium con cinturino in silicone offrono l’ultra resistenza e la luminosità del vetro in zaffiro. L’interfaccia grafica è garantita dal display AMOLED da 1,3 pollici always-on. I controlli dei pulsanti sono abbinati a una seconda opzione d’interfaccia d’uso a mezzo touchscreen. Al suo interno le funzioni più evolute per il training, pensate per l'allenamento della forza funzionale con comodi esercizi animati da seguire direttamente dallo schermo, sono rappresentate dagli esercizi cardio, yoga e pilates. Con il comodo e rapido sistema di sostituzione QuickFit™ è possibile variare il cinturino, utilizzando cosi quello più adatto all’attività preposta o al mood della giornata.
Controllo forma fisica H24
Tra le funzioni troviamo: frequenza cardiaca rilevata al polso (con soglie e avvisi configurabili), il monitoraggio della respirazione e dello stress, il rilevamento della qualità del sonno con valore, grafici e approfondimenti del proprio riposo notturno e l’analisi dell'energia quotidiana Body-Battery™. epix è adatto a qualsiasi stile di vita attivo grazie a un set di app sportive, dall’outdoor fino all’indoor d’ampia gamma come allenamenti in palestra, arrampicata indoor, bouldering, golf, windsurf, kitesurf, sci alpino e di fondo, nuoto in acque libere, in aggiunta alle ormai consolidate app sportive fitness e sport.
Allenamenti e coach personalizzati
Qualsiasi sia l’allenamento o l’obiettivo da raggiungere, epix può accompagnare i runner fino al giorno della gara con i piani di allenamento personalizzati di Garmin Coach, completi di un personal trainer virtuale gratuito che offre utili consigli e una maggiore motivazione. Per i runner di lunghe distanze, epix include un'ampia gamma di training tool come PacePro™, che consiglia il passo corretto da mantenere in base alle pendenze del percorso. La funzione Real-Time Stamina risulta utile per monitorare e gestire lo sforzo attraverso l'attività per evitare il burnout. Up Ahead sarà il nuovo road book per trail-runner che consente di leggere in anticipo i POI di riferimento. Allenarsi grazie a Garmin Coach significa ricevere piani di allenamento giornalieri, creati ad hoc in base al livello di forma fisica, al carico di lavoro del proprio corpo, ai tempi di recupero, alla cronologia delle ultime attività e ai dati biometrici. Infine la funzione Visual Race Predictor garantirà all’atleta una stima puntuale dei tempi di gara futuri tramite un trend consolidato di almeno 15 allenamenti pregressi.
Mappe e navigazione al top
Nel chipset di rilevamento GPS potenziato trova spazio il ricevitore multi-banda e il supporto multi-GNSS per un posizionamento e tracciamento dello spazio di grandissima precisione. Nelle sue edizioni Sapphire, epix è precaricato con mappe TopoActive che offrono ulteriori download gratuiti di mappe multicontinentali da tutto il mondo, anche tramite Wi-Fi ®. Per gli amanti dello sci alpino e fondo, troviamo le mappe SkiView™ aggiornate, con nuove metriche, un miglior censimento dei resort e altri punti d’interesse con una panoramica delle attività migliorata. Con una durata della batteria fino a 16 giorni in modalità smartwatch e gesto attivata e fino a 42 ore in modalità GPS, gli utenti possono godersi le proprie attività e avventure senza preoccuparsi della prossima ricarica.
User-friendly e funzioni smart
epix offre la completa connessione al proprio smartphone per tutto il giorno, con Garmin Connect Mobile attivato in background, e presenta una serie di funzioni smart, tra cui:
• Notifiche: ricevi avvisi per chiamate in arrivo, messaggi di testo, aggiornamenti sui social media, promemoria del calendario e altro.
• Archiviazione musica: scarica brani o playlist nella memoria interna tramite Garmin Express, servizi musicali di terze parti compresi. Spotify®, Amazon Music e Deezer3 che sono precaricati On Device. Connect IQ™ Store consente agli utenti di scoprire nuove app, quadranti orologio, campi dati e widget consigliati e installarli tramite Wi-Fi direttamente dall'orologio.
• Sicurezza e monitoraggio: il rilevamento degli incidenti (durante determinate attività all'aperto) e l'assistenza possono inviare un messaggio con la posizione in tempo reale (se disponibile) ai contatti di emergenza oppure a un numero di chiamata emergenza predefinito come il 112.
• Garmin Pay™: la soluzione di pagamento contactless consente di pagare con un semplice gesto e senza contatto lasciando a casa contanti e carte di credito.
• Personalizzazione: è possibile scaricare app, widget, quadranti e altro ancora dallo store Garmin Connect IQ™, con supporto app aggiuntivo per Garmin Golf, Explore e Garmin Connect Mobile.
Bode Miller lancia il nuovo 4-Quattro di SCARPA
Non poteva esserci ambassador più azzeccato per il lancio del nuovo 4-Quattro, il primo scarpone ibrido scialpinismo/sci alpino con attacchi a norma Gripwalk di Scarpa. Il marchio di Asolo ha infatti annunciato che Bode Miller sarà l’ambassador del nuovo prodotto e di Scarpa nel mondo.
Indimenticato campione della Coppia del Mondo di sci alpino per il suo stile unico e lo straordinario talento, Bode Miller può vantare nella sua lunga carriera un palmarès ricco di trofei, tra cui 6 medaglie olimpiche, 33 gare di Coppa del Mondo e 5 medaglie iridate. Oggi si dedica in particolar modo ad attività di impegno sociale e alla promozione dello sci tra le nuove generazioni. «Dal mio punto di vista l’evoluzione di uno sport va di pari passo con lo sviluppo dell’attrezzatura che si utilizza – sottolinea Miller Questa nuova collaborazione è per me una scelta naturale: SCARPA può vantare una lunga esperienza nello sviluppo di nuovi prodotti e condivido il suo approccio fondato su ricerca e innovazione, con una grande attenzione alla sostenibilità e alla performance. Sono davvero entusiasta di iniziare questa partnership e dare il mio contributo a sviluppare i nuovi progetti dell’azienda».
«Bode Miller ha fatto la storia dello sport ed è considerato una vera e propria leggenda dello sci - sottolinea il presidente di SCARPA Sandro Parisotto - Essere rappresentati nel mondo dal più forte discesista di tutti i tempi è per noi un passo importante e siamo convinti che insieme si possa compiere da qui in avanti un percorso davvero significativo, a cominciare dal lancio di 4-Quattro, che segna il debutto di SCARPA nel mercato degli scarponi ibridi. Si tratta di un prodotto caratterizzato da estrema leggerezza, altissime performance e adatto a soddisfare gli sciatori più esigenti».
4-Quattro, compatibile con attacchi a norma AT, Low Tech e Gripwalk, segna l’ingresso nel segmento di SCARPA ed è il primo quattro ganci della casa di Asolo. Il peso alla bilancia però lo inserisce in una categoria a parte perché, anche nella versione più pesante, non va oltre il chilo e mezzo. 4-Quattro XT, il top di gamma, con durezza dichiarata delle plastiche di 130, è realizzato con lo scafo e il gambetto in Grilamid Bio e la lingua è in Pebax. Esistono anche una versione più soft (SL) sede ed entrambi sono declinati al femminile, con durezze delle plastiche e tonalità colore differenti. La costruzione Alpine Axial Hybrid unisce i plus di uno scarpone overlap con la facilità di calzata di un cabrio e la mobilità totale del gambetto è di 61°. 4-Quattro sarà in vendita dalla stagione invernale 2022/23.
Fedeli alla Linea
Che Robert Antonioli sia uno specialista delle linee dritte è cosa nota. L’azzurro è uno dei più efficaci interpreti della tecnica di discesa e disegna righe perfette a velocità elevate, quasi come un discesista della Coppa del Mondo di sci alpino. Con la differenza che lui scende sul tritato, sulla crosta, nella polvere. Tra i massi. Con sci abbondantemente sotto il chilo. «Meglio picchiare di culo che di testa» dice con il suo stile per spiegare la tecnica che lo porta a stare leggermente arretrato per controllare equilibrio e velocità. «Quando ti butti giù a tutta per vincere una gara, la prima cosa che chiedi è l’affidabilità, devi sapere di potere contare al cento per cento sull’attrezzatura, che non si romperà se darai un impulso più forte o su un atterraggio più brusco da un salto» aggiunge Robert mentre guarda negli occhi Daniele Trabucchi, responsabile della progettazione di Ski Trab.
Per parlare degli ultimi adattamenti della tecnica nello scialpinismo agonistico e di come gli sci si stanno sviluppando per venire incontro alle esigenze degli atleti, li abbiamo fatti sedere attorno al tavolo della tavernetta della storica sede del costruttore bormino, dove sono passati tutti i più grandi dello skialp. Uno dei massimi interpreti dello scialpinismo agonistico e uno dei maghi che stanno dietro ad attrezzi che ormai adottano dettagli da Formula Uno.
In compagnia dell’ultimo arrivato, il nuovissimo Gara World Cup 70, che condensa buona parte di questi sviluppi verso uno skialp più moderno. «È uno degli sci nuovi sui quali abbiamo cambiato di più rispetto al modello precedente, ma partendo dagli stessi contenuti che hanno garantito affidabilità nel passato, a cominciare dalla costruzione a 14 strati con nucleo alveolare in aramide e legno di frassino, che non cambia se non per piccoli dettagli nell’assemblaggio» esordisce Daniele. Con il nuovo Gara World Cup nella durezza massima (Ski Trab propone, come da tradizione, anche il flex 60, più adatto a pesi leggeri e agoniste) si è pensato soprattutto a creare un attrezzo più preciso e stabile, nell’ottica dell’economia generale della gara e della gestione delle energie. «È più fluido in salita e discesa, in picchiata, soprattutto su nevi crostose, tiene meglio la linea perché non rischia di prendere di spatola» dice Robert. Frequenza. La parola magica di Daniele è frequenza. Quella che con Gara World Cup 70 puoi tenere anche in salita, dove fila dritto, eliminando quella tendenza ad allargare che fa sprecare energie e disturba il ritmo.
«Ho chiesto di portare il feeling delle gare sprint, dove tutto è più veloce, e in salita, soprattutto sul diagonale, lo sci sta sempre a contatto con la neve e favorisce una frequenza esatta». Anche se sali solo di punta, come ama fare Robert nelle sprint. Oppure se, al contrario del valfurvino, che nelle altre gare è uno di quelli che amano tirare il passo, adotti una tecnica più simile alla corsa, fatta di piccoli passi veloci. Il risultato finale risponde alle richieste degli atleti top ed è frutto di uno sviluppo continuo, con ripetuti passaggi dalla prototipazione alla neve. La forza di Ski Trab sta proprio nella vicinanza alla materia prima (che non è solo la neve ma anche la possibilità di avere fuori dall’uscio di casa collaudatori come Robert e Nicolò Canclini), ma anche nella possibilità di realizzare velocemente tutte le parti e i prototipi nell’atelier di Bormio. Però, in fin dei conti, uno sci deve essere sciabile e per realizzarlo come nei sogni di Robert c’è tutta l’esperienza (e le notti in bianco) di Daniele. «Siamo intervenuti soprattutto sulla geometria, con uno sci un po’ più dritto, ma lavorando su alcuni dettagli per evitare che fosse meno manovrabile e più difficile da girare, a partire soprattutto dai punti di contatto di punta e coda» interviene Daniele per spiegare la ricetta di Gara World Cup 70. In pratica la punta è stata arretrata e la coda è stata avvicinata allo scarpone.
«Entrambe sono più lunghe, la punta ha anche maggiore larghezza». Se il valore numerico dei raggi è leggermente aumentato, intervenendo proprio su questi dettagli si è lavorato per non cambiare molto il feeling. «Il raggio è stato minimamente ritoccato e, soprattutto in coda, continua ad aiutarti a uscire, punta e coda più lunghe favoriscono il galleggiamento, su tutte le nevi» dice Daniele. «Avere più coda ti dà maggiore sicurezza quando scendi a tutta, è un’altra vita perché in discesa su nevi difficili eviti quell’aggancio che ti può fare andare in rotazione e infatti, quando provavo i primi prototipi, Nicolò Canclini era geloso» aggiunge Robert. C’è un altro dettaglio, non di poco conto, che influisce sull’esperienza generale: il montaggio attacco leggermente avanzato rispetto al vecchio modello. Come coda e punta più lunghe, è un adattamento derivato da modelli più ludici, come Magico.2 e Maestro.2. «Trovo che renda più veloce i cambi d’assetto, è un dettaglio che ti fa guadagnare centesimi e risparmiare energie e nell’economia di una gara può essere vincente» aggiunge Robert. Come la coda rastremata, pensata per entrare ancora più facilmente negli anelli dello zaino e non fare perdere tempo nei cambi d’assetto. «E poi dà più libertà d’indirizzo» interviene Daniele.
Sul passo conta anche lo scivolamento delle pelli, ma per favorirlo sono stati studiati alcuni accorgimenti come un ponte un po’ più alto per ridurre l’attrito, mentre l’arretramento del punto di contatto della punta, con conseguente minore sciancratura, lascia meno millimetri scoperti, in chiave grip. Tutto lo sviluppo di Gara World Cup 70 è stato studiato in abbinata con l’attacco di casa, il Titan Gara, un set pensato per rendere al massimo in sinergia. Come tutti gli attacchini race, Gara da questa stagione dovrà montare lo ski stopper, per rispettare il regolamento ISMF. Una parte del set che porta qualche cambiamento negli schemi degli atleti e che sta già facendo discutere. La soluzione trovata da Ski Trab, con posizionamento sulla talloniera, dà garanzie a Robert, perché «non cambia gli automatismi ai quali sono abituato nei cambi d’assetto». Con Gara World Cup 70 il futuro è già arrivato. E il prossimo passo quale sarà? Robert e Daniele si guardano negli occhi e sorridono: «lo sci biodegradabile».
TX2 Evo, TX Hike e Akasha 2 saranno gli highlight dell’estate 2022 firmata La Sportiva
La Sportiva a tutto hiking e approach nel 2022, all’insegna della sostenibilità ambientale. La nuova linea da hiking TX HIKE ad esempio, impiega per il 65% materiali riciclati mentre i lacci utilizzati sulla linea climbing ed approach sono realizzati in materiale riciclato. I lacci e i sottopiedi della linea running sono inoltre realizzati con componenti derivati dal riutilizzo della materia prima all’interno del ciclo di produzione. Non solo, attraverso la pratica della risuolatura che i climber conoscono bene, La Sportiva invita da sempre a rigenerare e dare una seconda vita a scarponi e scarpette d’arrampicata. La vera novità però è che dall’estate 2022 anche le calzature da approach potranno essere risuolate grazie all'innovativa costruzione RESOLE PLATFORM presente sulla nuova TX2 EVO. La risuolatura sarà possibile rivolgendosi a una rete di professionisti, laboratori artigiani altamente qualificati, autorizzati e formati dai tecnici dell’azienda trentina. Risuolare, riutilizzare e rinnovare è sempre di più il mantra aziendale.
Vediamo quali sono le principali novità nel footwear.
TX2 Evo è la calzatura più leggera della serie approach Traverse X: soddisfa le esigenze di grip, protezione, minimo ingombro e leggerezza richieste in avvicinamento tecnico e durante le vie multi-pitch. Adotta un pacchetto suola con battistrada 100% risuolabile che ne raddoppia il ciclo di vita ed impiega materiali riciclati per un minor impatto ambientale. Il pacchetto suola è concepito per una facile e rapida risuolatura attraverso la sostituzione del battistrada esclusivamente presso i risuolatori autorizzati La Sportiva. La tomaia è priva di cuciture e molto avvolgente grazie alla linguella integrata che elimina gli spazi vuoti e fascia il piede per massimo comfort e protezione. Il tessuto utilizzato per la tomaia, i lacci, il plantare Ortholite Hybrid Approach e parte dell'EVA dell'intersuola sono inoltre realizzati con materiali riciclati e vegan friendly. Suola Vibram IdroGrip con climbing zone concepita per il massimo grip su terreni tecnici.
TX2 Evo Leather è la calzatura pensata per l'avvicinamento tecnico alle pareti d'arrampicata ed utilizzo in falesia, caratterizzata da una calzata avvolgente e dal comfort impareggiabile della tomaia in pelle scamosciata. Adotta un pacchetto suola con battistrada 100% risuolabile che ne raddoppia il ciclo di vita ed impiega materiali riciclati per un minor impatto ambientale. Il pachetto suola è concepito per una facile e rapida risuolatura attraverso la sostituzione del battistrada esclusivamente presso i risuolatori autorizzati La Sportiva. Rispetta l'ambiente grazie alla tomaia in eco-concia metal free, al sottopiede Ortholite Hybrid in materiale riciclato, all'intersuola realizzata in parte con sfridi di lavorazione e ai lacci 100% recycled. Suola Vibram IdroGrip con climbing zone concepita per il massimo grip su terreni tecnici.
TX Canyon è la calzatura che La Sportiva dedicata al canyoning/torrentismo ed alle attività acquatiche che necessitano di calzature robuste, durevoli e dall'ottimo grip per muoversi in sicurezza nei corsi d'acqua. EasyIN-EasyOUT: ogni componente è pensata per la massima velocità di asciugatura e l'idrorepellenza è ottenuta con materiali e trattamenti al 100% PFC Free, compatibili con l'ambiente. La tomaia è in Ariaprene, materiale certificato toxic free e composto da 4 strati che permettono all'acqua di fuoriuscire velocemente, anche grazie alle due valvole di scarico poste sull'arco plantare.
Calzatura low-cut di nuova generazione per l’escursionismo veloce, TX Hike GTX è realizzata con componenti eco-compatibili e vegan friendly quali: lacci e fettucce passanti in materiale 100% riciclato, sottopiede Ortholite Hybrid, battistrada Vibram Eco Step Evo con componenti derivanti dal ciclo di lavorazione, tomaia in tessuto riciclato. Combina soluzioni proprie del DNA Mountain La Sportiva con tecnologie di derivazione Mountain Running per un prodotto polivalente e sostenibile. I volumi molto ampi permettono un comfort di calzata molto elevato. Anche la nuova membrana Gore-Tex Extended Comfort è realizzata con materiali plastici a fine vita ed è certificata Bluesign. L'intersuola a compressione in EVA in parte riciclata aggiunge stabilità e ammortizzazione per un prodotto affidabile e comodo da indossare anche per un multi-day hiking. Esiste anche la versione mid-cut.
Nel segmento hiking c’è anche il re-edit estetico di Ultra Raptor II GTX, disponibile anche in versione junior, mentre nella versione non GTX l’azienda la indica anche per il trail running.
Arriva la v2 di un grande classico della collezione La Sportiva Mountain Running: Akasha. Il comfort di calzata è dato dall’ammortizzazione, grazie all’inserto plantare Cushion Platform e dai volumi interni ampi oltre che dalla tomaia morbida, traspirante ed avvolgente a costruzione Slip-on che evita punti di compressione durante la corsa. I rinforzi attivi anteriori Dynamic ProTechTion forniscono protezione e struttura seguendo il movimento del piede in modo dinamico e senza costrizioni. La suola grippante e bi-mescola FriXion Red è dotata dell’esclusiva soluzione Trail Rocker in grado di favorire il movimento naturale ‘tacco esterno – punta interna’ del piede durante la corsa. Lacci e plantare Ortholite Hybrid sono inoltre realizzati in materiali riciclato. Akasha II: il codice dell’ultra-runner si esprime attraverso protezione, comfort ed ammortizzazione.