Ancora in campo

Nuova sessione di test. Domani gli scarponi da freeride mountaineering

A Bormio la temperatura è inferiore a 10°C e splende qualche stella in cielo. Tutto lascia sperare che domani le condizioni meteo consentano di lavorare a lungo sulla neve. Il ghiacciaio dello Stelvio dovrebbe essere in ottima forma grazie all’ultima, recente, nevicata, così da consentirci di testare al meglio i prodotti da freeride mountaineering. Nel frattempo abbiamo raggiunto la nostra casa di fondovalle, ovvero il Miramonti Park Hotel di Bormio. Niente di meglio per riposarsi dalle fatiche d’una giornata in quota e trovare sia la pace sia la giusta concentrazione in vista dei test. L’appuntamento è per domani, con il resoconto e gli sviluppi della prima giornata sul campo. Continuate a seguirci…


I manager dell'outdoor: Jerome Bernard

42 anni, è il marketing and communication manager di Vibram

Età, intanto?
«42 ben portati, oppure no?»  

C’è un minimo di accento francese, sbaglio?

«Del tutto vero, anche se da diversi anni vivo in Italia; sono nato in Francia, gli studi sono avvenuti in Francia - MBA Management International, Lyon -, e in Francia ho fatto i miei primi lavori, come insegnare freeclimbing, per dire».

Addirittura, come mai?

«E’ il mio hobby preferito, lo pratico da quando avevo 12 anni e solo in questi ultimi tre anni  l’ho un po’ tradito, per il trail running. Ma mi piace anche il trekking, in famiglia e no, la mountain bike. E i viaggi, naturalmente».  

Veniamo al lavoro. Che ci fa in Italia?

«Sono marketing and communication director di Vibram. In quel di Albizzate, e in giro per il mondo, per il Trailrunning Team Vibram, per esempio».  

Ecco,  'il team'. Come le è venuta l’idea?

«Nel 2010, alla partenza dell’UTMB, l’Ultra Trail du Mont Blanc, che Vibram sponsorizzava già da un paio d’anni. Mi  sembrava il momento di entrare in gioco sul serio, trasformarci da pubblico in protagonisti,  et voilà!».  

Quanto marketing e quanto la  passione, in questa scelta?

«Certo il marketing c’entra: del resto la suola Vibram  è quanto di più vicino ci sia fra uomo e la strada, qualunque sia il tipo di strada. Un’appendice dell’uomo, direi. Ma l’intervento, la scelta, la filosofia sono stati  un percorso  tutto  aziendale;  io sono uomo di sport, ma nell’ambito della moderna comunicazione dobbiamo tener conto di media, brand reputation, visibilità, viewed impression, budget… Per rispondere, direi che ognuna delle due voci vale un buon 50%«.  

Cosa differenzia il Trailrunning Team Vibram© dagli altri analoghi team?

«Il nostro approccio è diverso: il valore primario non è battere i concorrenti. Tutto nasce da una osservazione: se guardi gli oltre 2000 concorrenti alla partenza dell’UTMB - tolti i pochi atleti delle prime file - cos’hanno di diverso dalle persone 'comuni', tutti gli altri partecipanti? Poco o nulla. Anzi sì: che 'loro' sono alla partenza di una grande, grandissima avventura sportiva, una sfida alla montagna e a se stessi. Ecco, Vibram ha pensato di creare un
team di persone comuni, capaci però di essere straordinarie: 'Ordinary people being extraordinary'».  

E per questo avete nel team persone comuni, come la mamma Francesca Canepa?

Certo, Francesca viene dallo snowboard, ma è soprattutto  mamma, e questo condiziona tutta la sua attività. Del resto anche gli altri del Team Vibram sono persone comuni: David Gatti, è responsabile dei mercati professionali, di Polartec; Beppe Marazzi è ingegnere; Ronan Moalic è un chirurgo che ruba tempo al tempo libero, per la sua passione; Sebastien Nain fa il vigile del fuoco nel reparto nucleare; Nicola Bassi è senza una attività definita da quando ha abbandonato il lavoro presso un negozio sportivo per seguire meglio questo sport.

Come sono stati selezionati i vostri uomini 'comuni'?

«Grazie alla partnership con l’UTMB e a internet Vibram ha potuto rivolgersi a tutta la comunità dei trailer: la prima ci ha messo in relazione diretta con i corridori selezionati per l’edizione 2011; il secondo ha fatto aderire subito 150 candidati  da 12 paesi, candidati che condividono  la filosofia dell’ordinary people. Nel 2012 sono poi arrivate spontaneamente molte candidature, segno che qualcosa di speciale stava avvenendo; questo ci ha portato a  modificare e a rafforzare il team con 6 atleti, 3 francesi e 3 italiani. Per l’anno prossimo stiamo lavorando… pensiamo di rafforzarci ulteriormente e di inserire un nordamericano e un asiatico. Il Nord-America è la patria di questo sport, che in Cina si sta diffondendo velocemente».  

Quali sono gli obiettivi del team: comunicazione, test, ricerca, simpatia, passaparola, posizionamento Vibram?

«Tutto questo, se crede, ma con alcuni valori in più, come l’invito ad avventure non comuni, l’invito a provarci. E l’educazione all’utilizzo di un equipaggiamento davvero adatto a performance e sicurezza, caratteristiche queste che sono nel DNA di ogni suola e di ogni prodotto Vibram. Non per nulla questa filosofia e le nostre tecnologie sono da anni adottate da grandi brand, come Saucony, Scott, Scarpa, La Sportiva, Dynafit, Lafuma e via dicendo.  Quindi, sì: certo simpatia, certo test sul campo, certo passaparola, ma anche la volontà di sottolineare che nessuno oggi può garantire prestazioni elevate in termini di sicurezza, qualità, grip e trazione quanto le nostre suole. In tutto il mondo. E questa non è pubblicità».  

A quante persone in Europa e nel mondo si rivolge potenzialmente il Team Vibram?
«Non solo agli attuali 15.000 finisher dell’UTMB, certo; piuttosto  alla comunità crescente di runners che hanno già optato o stanno per optare per la corsa off road: sono già diversi milioni nel mondo, specialmente in Europa ed in America. A loro Vibram deve continuare a offrire prodotti e strumenti altamente funzionali in grado di garantire la massima sicurezza. La R&D Vibram ha questa mission quotidiana e Il nostro team ha il  compito, essere ambasciatore e promotore presso i mercati di nuovi modelli di calzature powered by Vibram 'High Performance Rubber soles', frutto dei feedback e delle loro esperienze».     

Come avviene la gestione del Team Vibram?

«La gestione del team è bicefala - si dice così no? -, gli input generali, la filosofia, il programma e i ritmi sono portati dalla direzione marketing di cui sono responsabile. La gestione tecnica degli atleti pre, post e durante le gare è curata da Nicola Faccinetto, del Tester Team Vibram, specialista aziendale in scienze motorie e in prove prodotti. Da quest’anno il Team ha inoltre il supporto di Stefano Punzo, noto fisioterapista specializzato nella corsa in montagna. Curioso che sia Nicola che il sottoscritto siamo diventati in questi 2-3 anni anche noi trail runner, presi dai valori, dalla passione e dall’energia trasmessi dall’ambiente trail. Ed è la stessa passione che attraverso il team proviamo a trasferire all’interno dell’azienda e a tutti quelli con cui quotidianamente ci relazioniamo: aziende, clienti, sportivi, grande pubblico, i media, et ainsi de suite…».   

Come considera a oggi i risultati del Trailrunning Team Vibram©2012?
«Mi viene da rispondere: chapeau! Ma provo a essere più uomo d’azienda, vediamo. E’ indubbio che immagine, notorietà, simpatia, brand reputation di Vibram stiano ulteriormente crescendo; è altrettanto indubbio che questo tool moderno abbia consentito una visione più precisa del trailrunning, grazie anche al film documentario 'The extraordinary story' che racconta l’avventura sportiva e umana del Team all’UTMB, movie tuttora diffuso in TV e nei maggiori film festival europei. Ma se c’è un punto che più ci piace è quello umano: le vittorie di Francesca Canepa alla Lavaredo Ultra Trail e al Tor des Gèants, il suo secondo posto all’UTMB, l’ ottava posizione del medico chirurgo Ronan Moalic alla LUT e la sua ventesima all’UTM; e ancora, il quarantinquesimo posto di Sebastien Nain - ex tennista e triatleta - sempre all’UTMB, dove David Gatti, - trailrunner quando ci riesce-  è arrivato a quota  549 e dove Beppe Marazzi e Nicola Bassi hanno dovuto cedere e ritirarsi. Queste per il nostro modo di pensare sono tutte vittorie, dalla prima all’ultima».    


Ski Trab Maestro

Il video del nuovo grantour Made in Bormio

Ha ‘pensionato’ il celebre Duo Sint Aero e si candida a diventare uno degli sci tecnologicamente più avanzati sul mercato. Maestro è il nuovo grantour Made in Bormio, caratterizzato da un peso dichiarato di 950 g nella misura 171 cm. Circa 100 g meno del citato Duo Sint Aero. Caratteristica saliente sono gli inserti antivibranti e antishock in polimero strutturale collocati longitudinalmente in corrispondenza delle lamine, mentre la struttura beneficia di una gabbia in carbonio a trama particolarmente sottile che avvolge l’anima in Aramide alveolare. Portando in dote un incremento della rigidità torsionale senza alterare il flex dell’attrezzo. Cambia, rispetto al sistema Duo tipico della collezione Trab, il fissaggio in punta delle pelli, ora demandato a una linguetta a sgancio rapido che funge da top fix. Disponibile nelle lunghezze 157, 164, 171 e 178 cm, ha una sciancratura di 107/75/94 mm e un raggio di 19,9 m nella misura 171 cm. Per saperne di più non perdetevi il video ufficiale Ski Trab e, soprattutto, la Guida all’acquisto di Ski-alper, in edicola a metà novembre con il primo numero della rivista, con Maestro pronto a sfidare ben 15 concorrenti grantour.


Mizuno Breath Thermo

L'underwear che genera calore

Lanciata nel 2005, la collezione d’intimo tecnico Mizuno è ora declinata in 4 linee e ha come comune denominatore il filato Breath Thermo, in grado di trasformare l’umidità corporea in calore. L’apporto termico del tessuto nipponico è quantificabile in 2-3°C. Un contributo quattro volte superiore a quanto garantito da fibre naturali come la lana o isolanti quali le piume d’oca. Ciò grazie a una trama particolarmente fitta del filato che crea un primo attrito tra le molecole d’acqua e quelle del tessuto, generando energia e quindi calore, e un secondo attrito interno alle molecole di vapore acqueo trattenute dal filato. Breath Thermo, oltre che termoregolante, è traspirante, antibatterico e inodore. Anche se sottoposto a un elevato numero di lavaggi non va incontro a derive alcaline e, pertanto, non altera il ph naturale della pelle. Come accennato, la collezione underwear Mizuno si divide nelle linee gemelle LightWeight, per temperature da +15°C a -5°C, e MidWeight, da + 10°C a -10°C, Virtual Body, una sorta di ‘seconda pelle’ ideale per lo scialpinismo, Compression, forte d’inserti a sostegno della muscolatura, e Heavy Stretch Tubolar, priva di cuciture e caratterizzata da alternanze di tessuto che favoriscono la massima traspirazione. Lanciata nel 2005, la collezione d’intimo tecnico Mizuno è ora declinata in 4 linee e ha come comune denominatore il filato Breath Thermo, in grado di trasformare l’umidità corporea in calore. L’apporto termico del tessuto nipponico è quantificabile in 2-3°C. Un contributo quattro volte superiore a quanto garantito da fibre naturali come la lana o isolanti quali le piume d’oca. Ciò grazie a una trama particolarmente fitta del filato che crea un primo attrito tra le molecole d’acqua e quelle del tessuto, generando energia e quindi calore, e un secondo attrito interno alle molecole di vapore acqueo trattenute dal filato. Breath Thermo, oltre che termoregolante, è traspirante, antibatterico e inodore. Anche se sottoposto a un elevato numero di lavaggi non va incontro a derive alcaline e, pertanto, non altera il ph naturale della pelle. Come accennato, la collezione underwear Mizuno si divide nelle linee gemelle LightWeight, per temperature da +15°C a -5°C, e MidWeight, da + 10°C a -10°C, Virtual Body, una sorta di ‘seconda pelle’ ideale per lo scialpinismo, Compression, forte d’inserti a sostegno della muscolatura, e Heavy Stretch Tubolar, priva di cuciture e caratterizzata da alternanze di tessuto che favoriscono la massima traspirazione.


Eoft 2012-2013

Ecco le date italiane dell'European Outdoor Film Tour

Sponsorizzato da Mammut e Gore-Tex, l’European Outdoor Film Tour (E.O.F.T.) mette in mostra 8 cortometraggi e documentari con una lunghezza totale di 120 minuti. Raccontando le storie di avventurieri e atleti, la cui curiosità è più forte della paura dell‘ignoto e del fallimento, il festival cinematografico pone al centro dell’attenzione rocciatori, slackliner, biker e snowboarder che vanno oltre i loro limiti, vivendo i momenti più intensi della loro vita. Il programma prevede oltre 200 eventi in 9 Paesi. Ecco le date italiane: domenica 28/10/2012 alle 20:30 a Udine presso l’Auditorium Zanon, lunedì 29/10/2012 alle 20:30 a Treviso presso la Multisala Corso, martedì 30/10/2012 alle 20:30 a Trieste presso il Cinema Ambasciatori, mercoledì 31/10/2012 alle 20:30 a Brescia presso l’Auditorium Balestrieri, giovedì 01/11/2012 alle 20:30 a Torino presso il Teatro Erba, venerdì 02/11/2012 alle 20:30 a Trento presso il Cinema Nuovo Roma, domenica 04/11/2012 alle 17:00 e alle 20:30 a Bolzano presso l’Auditorium Bolzano, lunedì 05/11/2012 alle 20:00 a Merano presso la Kurhaus Meran, martedì 06/11/2012 alle 20:00 a Brunico presso la Michael Pacher Haus e, infine, mercoledì 07/11/2012 alle 20:00 a Bressanone presso il Forum Brixen.


Accordo Polartec – Unifi – Norrona

Una partnership per creare i primi capi riciclati al 100%

Norrøna, brand nordico partner di Polartec, ha annunciato il lancio dei nuovi capi riciclati al 100% /29 Warm4 up-cycled Jackets (uomo e donna), realizzati con il tessuto Polartec Wind Pro interamente costruito con filato Repreve 100. Filato ottenuto da bottiglie di plastica raccolte in Norvegia, Paese d’origine di Norrøna. Per costruire ogni giacca /29 Warm4 up-cycled sono state utilizzate circa 40 bottiglie, sostituendo così l’impiego di petrolio (poliestere) durante il processo produttivo, e permettendo a Norrøna di compiere un significativo passo verso la riduzione dell’impatto ambientale. Seguendo le tradizionali procedure produttive, per produrre un kg di materiale grezzo è infatti di norma necessario utilizzare circa 2 kg di greggio. Il tessuto riciclato Polartec Wind Pro, sino a quattro volte più resistente al vento del tessuto tradizionale, oltre ad essere altamente traspirante risulta tenace e idrorepellente. L’obiettivo Norrøna è ora quello di riciclare lungo l’intera catena produttiva, permettendo a semplici bottiglie di trasformarsi in abbigliamento sportivo avanzato.


Keen Revel

La scarpa per l'escursionismo invernale

Nasce per affrontare le condizioni climatiche più avverse grazie alla tecnologia Heat Trapolator, caratterizzata da un’intersuola a triplo strato composta da un primo livello a struttura alveolare in Eva, incaricato di assorbire calore dal piede stesso, un’intercapedine in lana e, quindi, una lamina termoriflettente che funge da isolante rispetto al terreno. L’isolante Keen Warm nella versione da 200 grammi isola dal freddo attorno alla caviglia. Tomaia in pelle Nubuck idrorepellente. La suola Dual Climate Rubber, specifica per la trazione su neve, s’indurisce proporzionalmente all’abbassarsi della temperatura, mentre la zona centrale del battistrada è provvista di micro tasselli che migliorano la presa sul ghiaccio.


Maruelli NWP FreeRide Edition

Versione definitiva per la prima delle inedite piastre

Saranno a breve oggetto di una prova approfondita da parte di Ski-alper le inedite piastre Natural Walking Plate di Stefano Maruelli. Piastre che, grazie a una speciale articolazione, consentono di avanzare sia in piano sia in salita sollevando la punta dei piedi, rendendo l’azione quanto di più simile alla camminata, con “passi” più lunghi del normale e maggiore galleggiamento in neve profonda grazie al minor carico sulla punta degli sci. Realizzate in lega d’alluminio dal pieno, le FreeRide Edition sono compatibili con sci dall’ampiezza minima di 80 mm sotto lo scarpone e con scialpinisti di corporatura robusta (sino a 100 kg di peso). Dotabili di slitta preforata per scarponi con suola di lunghezza compresa tra 280 e 340 mm, vengono realizzate in versione Lady (37-41 EU), Man (40-46 EU) e Rental (37-46 EU). I rampanti sono abbinabili a ogni modello, mentre in sostituzione degli ski-stopper è disponibile un laccetto di sicurezza dedicato. Le NWP possono essere acquistare in Italia direttamente dal costruttore, disponibile a organizzare prove sulla neve, o dai rivenditori autorizzati consultabili sul sito www.n-w-b.com. Tutte le soluzioni tecniche adottate da Maruelli per le Natural Walking Plate sono coperte da una serie di brevetti nazionali e internazionali. A breve debutteranno le versioni race e un attacchino dedicato.


Test 2013: fine prima parte

In archivio la prova degli scarponi grantour. Allo Stelvio nevica fitto

Conclusa la prima sessione dei test materiali in vista della Guida all’acquisto di Ski-alper; pubblicazione interamente dedicata alle prove sul campo dei prodotti da scialpinismo. Oggi, durante l’unica finestra di tempo accettabile, sono stati messi a dura prova gli scarponi grantour. Alcune ore di nuvole basse e manto compatto prima della fitta nevicata che, tuttora, sta imbiancando lo Stelvio. Questa prima full immersion, cui faranno seguito due ulteriori, intense, sessioni sul campo, ha consentito al nostro team di testare attacchi, scarponi, sci e pelli sia race sia grantour. Verdetti, in ogni caso, non definitivi, dato che torneremo fuori pista non appena il manto nevoso cambierà, così da stressare nuovamente i prodotti in presenza di condizioni prettamente invernali e inserire alcune importanti novità arrivate in redazione in questi giorni.

I NOSTRI PARTNER -
Nel frattempo, un doveroso ringraziamento va a quanti hanno reso possibile questo primo appuntamento: in primis i nostri partner ufficiali ATK Race, che ha messo a disposizione gli attacchi SL World Cup e RT destinati rispettivamente agli sci race e grantour, Ski Trab, che ha fornito gli esemplari di Duo Race Aero e Duo Freerando Light per il test degli attacchi, delle pelli e degli scarponi, Pomoca, le cui pelli hanno accompagnato ogni nostro movimento sulla neve, Karpos, che ha interamente vestito testatori e staff, Camp, i cui caschi hanno garantito confort e sicurezza in ogni frangente, Julbo, protettrice dei nostri occhi grazie alle lenti fotocromatiche dei propri occhiali, e Microgate, che nella persona di Francesco Santus ha portato direttamente in ghiacciaio un kit professionale per il cronometraggio, utilizzato per rilevare la scorrevolezza delle pelli. Senza dimenticare Sifas (Società Impianti Funiviari Allo Stelvio), che ha garantito libero accesso al ghiacciaio, e, soprattutto, gli Hotel Thoeni 3000 e Folgore, ‘case ufficiali’ di Ski-alper.

UN TEAM DI ALTISSIMO LIVELLO -
Impossibile, inoltre, non ringraziare Guido Salvetti, tester e titolare del negozio specializzato Punto Sport di Sonico (BS), che ha personalmente montato e curato ogni attrezzo, così come Guido Valota, testatore, membro dello staff e fondista di alto livello il cui contributo, specie durante la prova di scorrevolezza delle pelli, è risultato indispensabile. Come da tradizione, i tester storici di Ski-alper Alain Seletto e Andrea Basolo hanno dimostrato di avere piedi e testa per poter interpretare, ‘interrogare’ e portare al limite qualsiasi prodotto in qualsiasi condizione di neve. Due fuoriclasse che, ancora una volta, non hanno tradito le aspettative. Un grazie, infine, a Umberto Isman, responsabile della sezione Touring della rivista, capace di calarsi immediatamente nella parte di tester degli sci grantour. Appuntamento a tra due settimane: sarà tempo di freeride mountaineering!


Neve in arrivo

Testati scarponi race e sci grantour. Peggiora il tempo

Tutti con il naso all’insù a scrutare il cielo. Domani allo Stelvio è prevista neve (finalmente) e il test degli scarponi grantour è in forse. Nel frattempo abbiamo terminato la prova delle scarpe da gara e degli sci grantour. Una sessione di lavoro decisamente intensa, favorita da condizioni di tempo stabile e da temperature inferiori alle aspettative. Come di consueto i prodotti sono stati testati a parità di condizioni, dal momento che tutte le scarpe race hanno ‘lavorato’ in abbinamento a sci Ski Trab Duo Race Aero, mentre gli sci grantour erano equipaggiati con attacchi ATK Race RT e pelli Pomoca Climb Pro Glide. Oltre a sci e scarponi, anche i nostri tester hanno beneficiato di pari dotazioni: abbigliamento e guanti Karpos, caschi Camp e occhiali Julbo. Salutata la nostra base in quota, ovvero l’hotel Thoeni 3000, ora tentiamo di leggere l’evoluzione del tempo dalle finestre dell’hotel Folgore, ai 2.758 metri del Passo. La nostra seconda ‘casa’ ai piedi del ghiacciaio. Sperando in tanta neve durante la notte e, magari, in una mattinata di sole…


Sci race: test the best

Conclusa la prova di 14 modelli gara. Domani scarponi race e sci grantour

Sci race: archiviati! Grazie a una giornata di sole non troppo calda e alla neve che ha tenuto sino al primo pomeriggio, abbiamo portato a termine con successo il test degli sci da gara. 14 marchi si sono sfidati ad armi pari, tutti equipaggiati con attacchi Atk Race SL World Cup e pelli Pomoca Race Pro. Rispetto allo scorso anno il livello generale dei prodotti è cresciuto, così come la cura da parte delle aziende nella preparazione dei materiali. Nel frattempo possiamo lasciar trapelare due informazioni interessanti: lo sci più leggero presente al test pesa 610 grammi. Il più pesante 803 g. Che modelli sono? Potrete scoprirlo all’interno della Guida all’acquisto di Ski-alper, in edicola con il primo numero invernale della rivista. Domani, tempo permettendo, scenderanno fuori pista gli scarponi race e gli sci grantour. In realtà, scrutando il cielo dalle finestre dell’hotel Thoeni 3000, ‘casa’ del test team di Ski-alper, tutto potrebbe accadere. Pioggia, grandine o, finalmente, neve. A presto per ulteriori aggiornamenti.


Tutto scorre, o quasi...

Condizioni ottimali per il test delle pelli. Domani sci race

Seconda giornata di lavori allo Stelvio e conclusione del test delle pelli race e grantour. 8 marchi si sono sfidati in una prova cronometrata di accelerazione, che replicasse la fase iniziale del tirare il passo, in una sfida di scorrimento puro, analoga al momento nel quale si sfrutta la pelle non tanto in trazione quanto in fase di scivolamento, e, infine, in un test di tenuta lungo un pendio via via più inclinato, così da verificare il massimo grip. Le condizioni meteo, nonostante il caldo di questi giorni, sono state migliori del previsto, basti pensare che la temperatura dell’aria non ha mai superato i 5°C e quella della neve ha oscillato tra -1,2°C e -0,3 °C. Un ringraziamento, a fine giornata, va ai nostri partner tecnici Microgate, fornitrice del kit di rilevamento tempi Racetime2 SF, e Ski Trab, che ha messo a disposizione i ‘muletti’ per questo test, ovvero i modelli Duo Race Aero per la categoria race e Duo Freerando Light per quella grantour. Ogni pelle, così, è stata provata nelle stesse condizioni, abbinata al medesimo sci. Domani i test di Ski-alper entrano nella fase ‘hot’. È tempo di sci da gara. Con ben 14 modelli, equipaggiati con attacchi ATK Race SL World Cup, a contendersi il trono di miglior race 2013.