Parliamo di attrezzatura da gara
Un approfondimento sul capitolo dedicato ai materiali gara e sport
La prima sezione che si incontra sfogliando la Buyer’s Guide, dopo le introduzioni generali, è quella dello scialpinismo gara. Si tratta ovviamente del capitolo dedicato alle tutine, a chi gareggia, ma non solo. Infatti abbiamo inserito in questa rassegna i modelli da competizione (sci dal peso inferiore a 700 grammi, larghezza al centro inferiore ai 70 mm e scarponi sotto i 750 grammi), anche quelli che abbiamo definito ‘sport’ (da 700 a 950 grammi e larghezza da 70 a 80 mm e scarponi da 750 a 1.100 grammi). Attrezzatura leggera, molto sciabile, adatta a competizioni nella pacia del gruppo, ad allenamenti, ad attività fitness in pista o a gite dai grandi (o grandissimi) dislivelli.
SELEZIONE PRODOTTI - Abbiamo scelto ciò che di meglio offre il mercato attuale. Non c’è tutto quello che esiste nella categoria, ma una selezione critica dei prodotti più performanti ed affidabili. Abbiamo assegnato un premio di sci dell’anno e altre quattro ‘skialper’s choice’ ai migliori sci, stesso discorso per gli scarponi (un vincitore e due ‘skialper’s choice’), infine un vincitore per la categoria attacchi). A questo link l’elenco completo dell’attrezzatura che troverete sulla Buyer’s Guide.
IL NOSTRO TEAM - Come nelle altre categorie abbiamo voluto una squadra specifica per testare l’attrezzatura da gara, dopo l’attento e meticoloso lavoro che è stato fatto in laboratorio e al banco. Al coordinatore Guido Valota e a Giovanni Romano - che rappresentano la redazione della Buyer’s Guide - si sono affiancati Alessandro Plater, Mattia Roncoroni e Luca Palla. Tre maestri di sci, tre esperti delle competizioni come atleti e come tecnici, tutti e tre con la qualifica di allenatore federale di scialpinismo.
DA NON PERDERE - La Buyer’s Guide 2016 è disponibile in tutte le migliori edicole. Si può amche ordinare e ricevere direttamente a casa, ma anche leggere su smartphone e tablet (è sufficiente scaricare la app di Skialper da iTunes o Google Play e acquistare la propria copia direttamente in-app). Infine, per chi vuole leggerla sul proprio PC, è disponibile uno sfogliabile on-line.
La Sportiva: sounds of a brand
L’azienda si racconta in un video attraverso i suoni della fabbrica
Oggi va di moda lo storytelling. Raccontare storie… Arte antica quanto l’uomo. Ci sono però storie che meritano di essere raccontate perché sono parte della tradizione di un territorio. A volte bastano poche parole per farlo perché sono le immagini e soprattutto i suoni a parlare, a raccontare che cosa succede dietro le quinte di un'azienda che dal 1928 produce calzature tecniche per vivere la montagna, nel suo quartier generale nel cuore delle Dolomiti, a Ziano di Fiemme in Trentino. La Sportiva ha aperto le porte della propria fabbrica per la realizzazione di un video particolare. Un video dove sono i i suoni prodotti dalle mani dei 240 lavoratori a parlare. In Val di Fiemme, dove si producono ancora oggi le scarpette d'arrampicata e gli scarponi da alpinismo più tecnici, con processi completamente manuali e grande cura per i dettagli, tradizione artigiana e innovazione permettono all'azienda di esportare in tutto il mondo l'82% della propria produzione. Sono questi i suoni di un brand che produce prodotti per la montagna in montagna. Dal 1928.
Al via i Dynafit ski-test days
Primo appuntamento domani in Presena
Prima si comprare l’attrezzatura, è risaputo, è meglio provarla. Ecco perché Dynafit ha organizzato un lungo calendario di prove sul campo dove testare gratuitamente sci, scarponi e attacchi da ski touring, freetouring e freeride. Gli ski-test days sono un’opportunità unica per scoprire le novità prodotto e conoscere tutti i segreti dello scialpinismo. Gli eventi sono aperti a tutti, ma per essere certi di poter testare il prodotto che più incuriosisce e avere maggiori dettagli su ogni tappa Dynafit consiglia di contattare il punto vendita coinvolto.
LE PRIME DATE
Sabato 14 e domenica 15 novembre - Ghiacciaio Presena
- punto vendita: Kappa Emme Sport e Dimensione Sport
www.kappaemmesport.it - www.sportinmontagna.com/
Sabato 21 e domenica 22 novembre - Passo Fedaia, Marmolada - punto vendita: Sportler www.sportler.com
Sabato 28 novembre - Senales - punto vendita: Salewa - bolzano.salewa.it
Sabato 5 dicembre - Col Raiser Seceda - punto vendita: Activ Sport www.activsport.it
Sabato 5 dicembre - Pfelders - punto vendita: Sportland www.sportland.bz
Richiamo preventivo dell’Ortovox S1+
Tutte le informazioni per chi ce l’ha
Con l’inizio della stagione invernale Ortovox rinnova l’invito ad inviare i dispositivi a.r.t.va. S1+ in circolazione a cui non é ancora stato sostituito il componente difettoso. Occorre registrare l’apparecchio alla pagina web ortovox.com e poi inviarlo, in modo da poter poi disporne in tempo per la ormai prossima stagione di sci alpinismo.
PERCHE’? - Nel corso di prove di ricerca in valanga e durante successivi controlli si è verificata in rarissimi casi una sospensione della funzione di trasmissione del localizzatore a.r.t.va. Ortovox S1+. Ciò è dovuto ad un possibile guasto di un componente del dispositivo. Per motivi precauzionali e per evitare inconvenienti è stata avviare una campagna di richiamo per provvedere alla sostituzione del componente. Tutti i dispositivi S1+ non possono più essere utilizzati senza la dovuta sostituzione del componente potenzialmente difettoso. Questa campagna riguarda esclusivamente I dispositivi a.r.t.va. del modello Ortovox S1+. Tutti gli altri localizzatori a.r.t.va Ortovox non sono interessati, compreso il modello precedente S1.
«La sicurezza dei nostri clienti - spiegano alla Ortovox - e degli utenti di montagna è per noi, da 35 anni, priorità assoluta. Grazie a S1+, offriamo dall’ottobre del 2011 un prodotto innovativo per la sicurezza in alta quota. Il concetto di ricerca intuitiva offre agli alpinisti un supporto semplice e ai professionali un aiuto valido anche in operazioni di ricerca complesse. Il continuo e ottimizzato controllo di qualità applicato ai nostri prodotti non ha però evitato una situazione in precedenza non rilevata nei nostri processi di verifica. I nostri studi hanno dimostrato che un componente del dispositivo potrebbe in casi eccezionali e dopo un lasso di tempo d’utilizzo non circoscrivibile, smettere di funzionare».
COME FARE - La sostituzione del componente può avvenire solo attraverso il servizio Ortovox. Tutte le informazioni sulla pagina web www.ortovox.it/recall-s1plus. Info anche via mail all’indirizzo ortovoxs1+recall@outback.it e telefonicamente al numero +39-035-361103.
Salomon S-LAB Minim in 100 esemplari
Gli sci di Kilian Jornet in limited edition disponibile solo on-line
Sono 100 per tutto il mondo le coppie di sci da gara Salomon S-LAB Minim disponibili esclusivamente attraverso Salomon.com. Gli sci costruiti ad Annecy comprendono numerosi soluzioni costruttive originali in fibre composite più anima in legno. Le misure: 160 cm, 97-68,5-83 mm, raggio 21, 720 grammi, e si parla di una grande sciabilità.
I primi 100 possessori di Salomon S-LAB Minim potranno inoltre partecipare al lancio ufficiale del nuovo sci da gara presso l'headquarter di Salomon ad Annecy incontrando Kilian Jornet, che ne è stato lo sviluppatore principe utilizzandoli durante tutta la stagione 2014-15.
A Milano Montagna premiata l'attrezzatura del futuro
Innovativi progetti e attrezzi gia' in vendita in evidenza negli award
Sono una trentina le aziende che hanno preso parte alla mostra ‘Leggeri, veloci e sicuri: 100 oggetti di design per il prossimo inverno’ di MilanoMontagna, evento in programma dall’8 al 10 ottobre nel capoluogo lombardo, con i loro prodotti di punta e le novità assolute come, ad esempio, lo scarpone da gara Alien 3.0 prodotto da Scarpa. In modo simile a quanto già avviene in altri settori, questa seconda edizione di Milano Montagna ha organizzato anche Milano Montagna Vibram Factory, un incubatore d’idee per offrire un’opportunità ai giovani innovatori capaci di sviluppare validi progetti e prototipi riguardanti attrezzature e tecnologie per andare in alta quota.
AWARD - Due concorsi erano legati a queste iniziative. Una giuria d’eccezione (presieduta da Alberto Meda e composta da Riccardo Blumer, Marc Sadler, Mario Varesco, Silvia Nani. Massimo Randone, e Robert Fliri per Vibram) ha premiato con i Milano Montagna Design Awards le aziende presenti in mostra che meglio si sono distinte per industrial design, innovazione, sicurezza e funzionalità delle loro produzioni. Il premio per l’industrial design è andato a Völkl, per la linea di sci V-Werks. A Völkl è stato riconosciuto il merito di avere creato una nuova tridimensionalità all'oggetto sci che risulta particolarmente affascinante sia dal punto di vista del design industriale che dal punto di vista estetico. Il premio per l'innovazione è andato a Black Diamond per lo zaino Air Force, la nuova serie di pantaloni Ski Pants e la giacca Deployment hybrid boody. Lo zaino airbag Air Force rappresenta una notevole innovazione nel campo della sicurezza per la prevenzione dei traumi e del soffocamento da valanga. Si basa su una nuova ventola che sostituisce la classica bombola ad aria compressa o gas e rappresenta un meccanismo industriale particolarmente attraente ed elegante, potenzialmente capace di costituire un nuovo standard dopo adeguati test sul campo.
ABBIGLIAMENTO - Nuovi standard anche nel campo dell’abbigliamento per Black Diamond cui la giuria di Milano Montagna ha apprezzato i Mission Ski Pants con il nuovo imbrago degli artva nella tasca e la giacca Deployment hybrid hoody che rappresenta un nuovo ibrido tra hardshell e softshell con un range di utilizzo allargato alle quattro stagioni. Il premio per la sicurezza è andato a Ski Trab per l'attacco TR2. Gli esperti hanno riconosciuto a questo nuovo attacco un miglioramento della sicurezza sia nel puntale, ora elastico, sia nella talloniera che lavora su una superficie significativamente più ampia rispetto al precedente standard e permette la fuoriuscita del solo tallone senza dovere disimpegnare il puntale. Il premio per la funzionalità è andato a Cober per il guanto 10 Peaks: una semplice zip, posizionata con intelligenza, cambia la funzionalità del classico guantone da sci permettendo di usare con grande facilità le dita quando diventa utile o necessario. Un’idea elegante e d’impatto, giudicata anche molto ben risolta dal punto di vista del design.
VIBRAM FACTORY - La stessa giuria ha selezionato inoltre i migliori lavori che hanno partecipato alla Milano Montagna Vibram factory, premiando il progetto 60 DEGREE di Matthias Gruber che ha reinventato la tavola da snowboard rendendola multi-funzionale e in grado di offrire all’atleta nuove possibilità di movimento e variazioni nella guida e di compiere trick inediti per il massimo divertimento sulle piste e negli snowpark. Il progetto FREJA di Germana Lunghi, Davide Marmonti e Andrea Pedulli: una giacca che garantisce la massima sicurezza in casi estremi. Tre interfacce sono attivate contemporaneamente da un compressore: l’airbag esterno che si adatta alle forme del corpo e dello zaino, con lo scopo di garantire il galleggiamento durante la fase di coinvolgimento da valanga e di proteggere l'utente da eventuali urti; le sacche in nylon longitudinali all’interno della giacca, che, raccogliendo aria, hanno lo scopo di gonfiarsi e garantire, durante la sommersione da neve fresca, una corretta espansione della gabbia toracica; la maschera di protezione che separa le vie respiratorie (naso e bocca) dalla neve fresca, garantendo la possibilità di respirare anche sotto metri di neve ed evitando, in questo modo, il pericoloso fenomeno dell'ice masking. Dopo cinque minuti dall'attivazione dell'intero sistema, un timer fa sgonfiare l'airbag esterno e le sacche interne della giacca, incanalando aria respirabile all'interno della maschera (la quale rimarrà gonfia per tutto il processo). L'utente in questo modo, oltre a possedere più spazio di libertà sotto la valanga (prima occupato dall'airbag esterno) e a poter espandere la propria gabbia toracica, sarà anche in grado di respirare aria per un totale di venticinque minuti circa. Vibram, sponsor dell’iniziativa, ha attribuito i Milano Montagna Vibram Special Prize a tre team di progettazione per l’impegno e la serietà degli studi di particolare interesse per l’azienda. Si tratta del team composto da Martino Colonna, Nicola Pugno e Stefano Signetti, per l’approfondimento tecnico sul composto in gomma strutturata con fibre (una ricerca sulle quale l’azienda ha promosso sviluppato test e per la quale si appresta alla commercializzazione); dell team composto da Francesco Cavaliere, Marco Potenza e Valter Maggi, che con la progettazione della loro particolare tenda hanno compiuto un importante lavoro sul tema della sicurezza e dell’emergenza in condizioni estreme (tematica che avvicina l’habitat di temperature sotto-zero al mondo di riferimento delle performance di molti prodotti Vibram); di Carolina Suels, per l’eleganza con cui ha impostato il tema del packable shoe (tematica su cui Vibram lavora da anni e sulla quale è sempre interessata a condividere interpretazioni d’uso o di design).
Un film per il futuro della Jumbo Valley
Ecco Jumbo Wild con il sostegno di Patagonia
Dopo la proiezione a Milano Montagna, quest’autunno Patagonia distribuisce Jumbo Wild, il film documentario della Sweetgrass Productions, che racconta la vera storia della battaglia, ormai decennale, per decidere il futuro della Jumbo Valley nella British Columbia, con il conflitto tra la tutela di un’area selvaggia, cara agli amanti del backcountry, e gli interessi sempre crescenti dell’imprenditoria edile con il progetto di realizzare un comprensorio sciistico su vasta scala. Siano nella regione dei Monti Purcell, nella British Columbia, meta molto amata da chi pratica sci e snowboard backcountry, nonché territorio sacro per le popolazioni delle ‘Prime Nazioni’ e sede di uno dei più importanti corridoi del Nord America per gli orsi grizzly.
Diretto da Nick Waggoner e Sweetgrass Productions, Jumbo Wild documenta il braccio di ferro che vede impegnati membri della comunità, 'Prime Nazioni0 e ambientalisti da un lato, e politici e imprenditori dall’altro sul futuro della valle del Jumbo. Sullo sfondo di incredibili riprese di sci e snowboard backcountry, Jumbo Wild offre per la prima volta agli spettatori le argomentazioni di tutte le parti in causa in questa controversa diatriba.
IL SOSTEGNO DI PATAGONIA - Contemporaneamente alla distribuzione del film Jumbo Wild, Patagonia e i partner locali di Wildsight lanciano inoltre una campagna mondiale per coinvolgere il maggior numero di persone contro la creazione di un resort sciistico e a favore dell’istituzione di una tutela permanente che salvaguardi il valore ecologico e culturale di questa regione. La versione di otto minuti del film, disponibile ora su patagonia.com, lancia un diretto appello al pubblico: Patagonia vuole sfruttare inoltre la propria rete internazionale e i propri canali di marketing affinché il messaggio venga condiviso il più ampiamente possibile. Fin dal 2012 Patagonia supporta finanziariamente gli attivisti di Wildsight negli sforzi intrapresi per mantenere l’area del Jumbo libera e incontaminata, secondo il motto della campagna ‘Keep Jumbo Wild’ che, già questa estate, ha messo a segno una vittoria significativa con la revoca della certificazione ambientale per il proseguimento dei lavori di edificazione. Il passo successivo sarà la tutela permanente della Jumbo Valley.
Il cortometraggio di 8 minuti Jumbo Wild, ora disponibile gratuitamente su patagonia.com (solo in inglese), offre al pubblico un’idea della complessità della lotta per la tutela della Jumbo Valley. Il documentario completo, della durata di circa un’ora, verrà invece proiettato a rotazione in svariate location europee (è previsto un'ulteriore proiezione per il 29 ottobre al Patagonia Store in corso Garibaldi a Milano). Il video, il cui ricavato delle vendite andrà interamente a sostegno di Wildsight, potrà essere acquistato su Vimeo e iTunes a partire dall'11 dicembre.
Con Ferrino il ‘Real Tor’
Progetto video con gli atleti del team
Ferrino e Tor des Géants camminano di nuovo insieme. Grande attenzione sulla sicurezza. Così per far fronte a una competizione estrema e renderla il più vicina possibile al concetto di ‘rischio zero’, Ferrino offrirà il suo supporto tecnico e organizzativo all’interno delle sette basi vita e sarà presente in altri punti fondamentali di rifornimento lungo il percorso.
Ma ci saranno anche gli atleti del Team Ferrino, Cecilia Mora, Paolo Gregorini e Michele Evangelisti. Con loro nasce Real Tor: i video che verranno realizzati dagli ambassador Ferrino saranno trasmessi direttamente dal terreno di gara e così si potranno seguire passo dopo passo i momenti salienti della loro avventura.
Per non perdere i contenuti del progetto Real Tor seguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina Facebook (www.facebook.com/FerrinoOutdoor) e il canale YouTube di Ferrino (www.youtube.com/user/FerrinoVideo).
In prova: Casio Pro Trek PRW 3000
Orologio tuttofare con il vizio dell’outdoor
I prodotti giapponesi si distinguono per affidabilità e precisione e quella semplicità di utilizzo, magari scevra di funzioni ultra tecnologiche che non sempre servono, che nella vita di tutti giorni, già ricca di password e procedure, aiuta non poco. L’orologio Casio Pro Trek PRW-3000-1ER conferma questa opinione. Si tratta di un modello con diverse funzioni per gli amanti dell’outdoor, senza volere fare concorrenza a GPS di ultima generazione. Insomma, un bell’orologio, anche da indossare tutti i giorni, con tante piccole chicche utili se si ama andare per boschi e fare una vita sportiva nella natura. A un prezzo abbordabile. Abbiamo avuto la possibilità di provare per qualche mese e in diverse situazioni il PRW-3000, ecco le nostre impressioni.
USER FRIENDLY - Faccio una premessa: con gli orologi ho un karma negativo: quello ‘figo’ che mi ha regalato mio suocero per il matrimonio è morto dopo qualche mese, gli swatch e simili sono finiti tutti con cinturini spezzati… Per questo ho deciso da anni di non portarli più al polso (intanto c’è il telefonino a dare l’ora esatta). Ho quindi infilato il Pro Trek con una certa diffidenza. La prima valutazione è che si tratta di un oggetto per nulla scomodo o ingombrante, che non sfigura anche nella vita di tutti i giorni. La resina nera è leggera e resistente allo stesso tempo, oltre che piacevole al tatto e il display digitale tondo (con vetro minerale) discreto e sempre ben leggibile. Pensavo di provarlo di tanto in tanto invece me lo sono ritrovato sul polso per settimane… Ho provato a schiacciare tasti senza prendere in mano il corposo libretto di istruzioni (complimenti: in un’epoca di libretti essenziali e versioni più estese da scaricare da internet, un giusto compromesso con tutto quello che serve sapere, spiegato bene, e nulla di più) ed ho subito capito le funzioni principali.
COSA FA - Tutto, a parte il caffé… Battute a parte, pur non essendo un orologio GPS, può diventare un utile compagno e sostituire l’orologio di tutti i giorni. Innanzitutto funziona con una batteria ricaricata da un pannello solare. Va molto bene, basta lasciarla per 5 minuti al sole o per periodi anche ben più lunghi, fino a 8 ore, alla luce artificiale degli interni. Basta però anche la luce solare filtrata dalle finestre. Morale della favola: io non ho mai avuto problemi e in ogni caso un pratico indicatore segnala il livello di carica. L’orologio atomico è radiocontrollato. Ci sono poi indicatore della temperatura e della pressione atmosferica (funzione baro), l’altimetro e la bussola. Il barometro rileva anche la tendenza barometrica, ovvero le oscillazioni della pressione che indicano probabili variazioni del clima (al ribasso = brutto, al rialzo = bello). L’altimetro rileva le variazioni di altitudine e la bussola è molto semplice da usare e può naturalmente essere usata anche per orientare correttamente una mappa. Tutte queste funzioni sono raggiungibili in modo molto intuitivo attraverso i pulsanti laterali. Per gli escursionisti esiste la possibilità di memorizzare fino a 14 gite (quota massima, quota minima, D+ e D-). La visualizzazione è molto semplice, con schermate che indicano ognuna uno dei quattro valori e la data. Nel modo altimetro è possibile impostare due schermate, una con un pratico grafico a montagna che rileva le differenze di altitudine e una con un indicatore numerico della differenza di quota da un punto prestabilito (utile quando la cartina indica che dobbiamo raggiungere un punto a + 80 metri dal punto di partenza, per esempio). Resistente alla basse temperature fino a -10°, registra altitudini fino a 10.000 metri. Tra le altre impostazioni, quella che permette di sapere ora di alba e tramonto (impostabile sulla base di città prefissate o con le coordinate - è anche possibile sapere alba e tramonto di un determinato giorno) e poi cronometro, timer, conto alla rovescia, allarme, controllo dell’ora attuale in un diverso fuso orario, luce a led azionabile con tasto…
CONCLUSIONI - I rilevamenti dei tre microsensori di temperatura, pressione atmosferica e altitudine si sono rivelati affidabili e precisi, qualche discrepanza in alcune situazioni limite solo per il termometro che è risultato impreciso di massimo un paio di gradi. Naturalmente è sempre meglio tararli in un punto specifico, per esempio per quanto riguarda l’altitudine. Pro-Trek 3000 ha tutto quello che serve per un escursionismo leggero, senza la pretesa della spedizione in luoghi isolati e tante piccole funzioni utili e simpatiche anche nella vita di tutti giorni. Insomma, se non siete dei Messner o dei Kilian Jornet ma volete uno strumento comunque utile, pratico e magari da potere usare anche tutti i giorni, potrebbe essere un bel regalo. Esiste anche la versione PRW-3000T-7ER con bracciale in titanio…La versione con cinturino in resina costa 299 euro, quella in titanio 399 euro.
Universita' e aziende: premiato un progetto La Sportiva
Inziativa promossa dal'ateneo di Trento
La collaborazione tra mondo accademico e mondo del lavoro si consolida grazie ad un recente progetto di ricerca applicata all’industria portato avanti da La Sportiva con l’Università di Trento. Per una settimana trenta tra studenti e giovani ricercatori, divisi in tre gruppi, hanno cercato il modo per migliorare i prodotti di tre aziende locali. Tutte e tre sono state definite delle soluzioni interessanti, ma quella considerata migliore dalla commissione di valutazione è stata la proposta per lo scarpone da scialpinismo Spectre prodotto da La Sportiva Spa.
Con la premiazione della soluzione e del gruppo di giovani cervelli che l’ha proposta si è conclusa al Polo scientifico e tecnologico Fabio Ferrari IPSP 2015 – Industrial Problem Solving with Physics, iniziativa organizzata dal Dipartimento di Fisica e dalla Divisione Supporto Ricerca Scientifica e Trasferimento Tecnologico dell’Università di Trento in collaborazione con Confindustria Trento e Trentino Sviluppo – Polo Meccatronica per gettare un ponte tra università e mondo industriale nel segno dello scambio di esperienze, del trasferimento di conoscenza e dello sviluppo di soluzioni innovative personalizzate.
LA PAROLA ALL'UNIVERSITÀ - «L'ateneo - afferma Flavio Deflorian, prorettore vicario e al supporto al sistema produttivo dell’Università di Trento – è soddisfatto quando vengono sviluppate iniziative come IPSP, che vedono una forte interazione fra imprese e studenti. Possono essere un primo momento in cui degli studenti, futuri professionisti, incontrano un problema industriale e lo affrontano con impegno. Ma sono anche una occasione per le imprese per confrontarsi con la creatività che è tipica dei giovani. L'idea che sta dietro a questa iniziativa è stata un successo e possiamo solo augurarci continui e si espanda, dando un contributo a migliorare l'interazione e la conoscenza reciproca fra università e imprese, che è una delle sfide più stimolati del prossimo futuro». Gli fa eco Lorenzo Pavesi, direttore del Dipartimento di Fisica dell’Ateneo: «Il Dipartimento di Fisica apprezza quest’iniziativa perché mette in gioco direttamente la professionalità di giovani fisici in una sfida dove il problem solving dei nostri giovani è messo alla prova di fronte ad un problema di interesse industriale. Inoltre è un’iniziativa giovane, nata dai giovani e con una ricaduta formativa e professionale sui giovani stessi. Vediamo sempre che quando i nostri studenti sono di fronte ad una sfida la sanno raccogliere e si impegnano a fondo per vincerla».
LA PAROLA AGLI INDUSTRIALI - Secondo Lorenzo Delladio, CEO de La Sportiva, «è solo con il costante scambio di idee tra mondo accademico e mondo produttivo che si possono compiere importanti balzi in avanti verso l'evoluzione non solo tecnologica applicata al prodotto, ma anche del mondo del lavoro stesso e delle opportunità che può creare per i neo laureati, dando ispirazioni, motivazioni e spazi di espressione». Per Giulio Bonazzi, presidente di Confindustria Trento: «Come Associazione aderiamo con entusiasmo a questa iniziativa sin dalla sua genesi. Ci ha conquistato il fatto che sia stata proposta dagli studenti e che si svolga in una settimana, puntando a risolvere una precisa problematica tecnica posta dalle aziende. La tempistica ridotta, in particolare, risponde perfettamente alle esigenze delle imprese di ottenere risultati concreti in tempi rapidi. L'esperienza della prima edizione è stata estremamente positiva e le soluzioni tecniche individuate sono andate oltre le aspettative. È un format che andrebbe ampliato ed esteso ad altri ambiti della ricerca». L’aspetto è stato sottolineato anche da Paolo Gregori, coordinatore scientifico del Polo della Meccatronica per Trentino Sviluppo: «Ogni iniziativa che contribuisce ad avvicinare il mondo della ricerca con quello della produzione – ha sottolineato - è oggi quanto mai necessaria e positiva. Questa lo è in modo particolare perché trae origine da problemi molto concreti, segnalati dalle stesse aziende, e dimostra come anche le competenze apparentemente più teoriche, come quelle di un fisico, possano in realtà dimostrarsi molto utili nella ricerca di soluzioni innovative applicate a prodotti e processi industriali. E ciò grazie anche ad un format diretto, leggero, che lascia libero spazio alla creatività di giovani menti per una sorta di brainstorming guidato dal problem solving». La settimana si era aperta lunedì con la presentazione dei problemi da parte di Coster tecnologie speciali, La Sportiva e Pama, le tre aziende selezionate sulle otto che avevano partecipato al bando. Quindi, nei giorni seguenti, i trenta cervelli in tre squadre – tra studenti e giovani ricercatori, anche loro selezionati tra i quaranta che si erano candidati – si sono immersi nella competizione con l’accompagnamento del Comitato scientifico formato da Martino Bernard, Stefano Tondini e Giuliano Zendri (tutti e tre del Dipartimento di Fisica).
Milano Montagna Vibram Factory
Dall’8 al 10 ottobre sara' possibile esporre i propri progetti
Un incubatore di idee e progetti rivolto a studenti, professionisti e appassionati di montagna per fare incontrare le loro idee con chi potrebbe realizzarle, le aziende. È proprio questo Milano Montagna Vibram Factory, la vetrina nell’ambito di Milano Montagna 2015, festival che si terrà dall’8 al 10 ottobre nella prestigiosa sede dell’Università degli Studi di Milano che permette di esporre gratuitamente progetti di attrezzature e tecnologie per la montagna (sci, sicurezza, scarponi, apparel, orientamento, software, bike, trail, alpinismo…) di cui esistano rappresentazioni 3D o che siano in fase di prototipazione. Un’occasione unica per entrare in contatto con i responsabili ricerca e sviluppo delle principali aziende del settore. I prodotti selezionati, oltre a essere presentati, verranno premiati dalla giuria di Milano Montagna Design Awards. I progetti più interessanti, inoltre, verranno pubblicati su Skialper che è media partner dell’iniziativa.
INFO - Per partecipare a Milano Montagna Vibram Factory è necessario inviare entro il 10 settembre alla segreteria organizzativa la documentazione come richiesta nella modulistica scaricabile da www.milanomontagna.it/VibramFactory.htm
2016 ricco di novita' per Salomon
Nuova scarpa Wings, ampliate le linee X-Lab, arriva la stringa
«Ciò che mi affascina è quello che faremo domani» ebbe a dire Georges Salomon, fondatore del marchio francese con sede ad Annecy. Un marchio nato sulla neve (attacchi, scarpe da fondo, scarponi e poi sci) per poi espandersi nei soft goods e nel footwear. Un brand che ha indubbiamente fatto dell’innovazione un cavallo di battaglia. «Il trail running non esisteva fino al 1998, quando dallo stabilimento di Annecy è uscito il primo prototipo di scarpa» ha detto il presidente di Salomon Jean-Marc Pambet. L’azienda francese, controllata dal gruppo finlandese Amer, ha infatti aperto ieri le sue porte ai negozianti italiani e a pochi selezionati giornalisti, tra i quali noi di Skialper.
NUMERI OK - Il Design Center di Annecy sviluppa prodotti non solo per Salomon ma anche per altri brand del gruppo come Atomic, Mavic, Wilson, Arc’Teryx. 335.000 metri quadrati e 900 persone impiegate nella cittadina francese sono solo una piccola parte di un gruppo che fattura 2.2 miliardi e impiega 7.630 persone nel mondo. Un gruppo che ha nel footwear la prima fonte di entrate, pari al 18% delle vendite, e nei winter sports, con il 17%, la seconda cassaforte. Un gruppo in salute che fa segnare una crescita regolare, anno dopo anno, con un leggero più nell’attrezzatura e valori positivi più grandi nei soft goods.
PREVIEW 2016: CORSA - La visita ad Annecy è stata l’occasione per vedere in anteprima la collezione primavera-estate 2016, che verrà presentata alla fiera Outdoor di Friedrichshafen, dal 15 al 18 luglio. Tante novità per la maison di Annecy. La mission è chiara: consolidare la propria leadership nel trail e fare crescere nuovi segmenti come quello del city trail. Con un sempre maggiore interesse per l’alta montagna. Per quanto riguarda il trail (segmento che in Salomon chiamano endurance distinguendolo dal running che rappresenta il city trail) le principali novità sono qualche modifica alle collaudate S-Lab Sense Ultra, anche in versione Soft Ground, con un focus sulla protezione, soprattutto in punta, e anche il mesh rivisitato. Ora siamo mediamente a - 20 grammi rispetto alle già leggere versioni precedenti. La novità più importante però è la linea Wings (a partire dalla Pro, la versione della linea gara). Questo modello si presenta alleggerito, con nuove protezioni e un nuovo chassis posteriore. Cambio deciso nel look dell’abbigliamento Lab Sense, con l’ingresso del verde chiaro. Le corse cittadine con spirito di avventura possono ora contare su un modello tutto nuovo, Sonic, disponibile anche nella versione Pro che è la più prestazionale, da gara. Molto accattivante, in tinta unita che spazia del verde-giallo al blu, questa scarpa è leggera (intorno ai 240 grammi) e minimalista. Curiosa l’introduzione nel modello Aero, con punto prezzo più basso, della stringa al posto del collaudato sistema Quick Lace, una piccola rivoluzione per Salomon.
MONTAGNA - Continua la crescita della linea X-Alp per un alpinismo leggero e veloce, con i modelli di scarpe che nella versione bassa vedono anche esemplari con il Gore-Tex (il più prestazionale è Move, con allacciatura stile quick lace, mentre ne esiste un modello stringato fino in punta) e l’introduzione di nuove silhouette nella linea X-Lab con utilizzo di Gore-Tex e Cordura. Allo zaino X-Lab da 20 litri si affianca ora anche un modello da 30 litri.
HIKING - Linea abbigliamento sempre più ampia con una giacca a vento con apertura laterale derivata dalla linea X-Alp, prodotti next to skin che utilizzano materiali Cocoona e Polygiene per l’odor control. Grandi novità per le donne con linee di abbigliamento e scarpe (Ellipse) specifiche per la morfologia (e con look e colori al femminile) del gentil sesso. Tante news anche negli zaini, che prendono vestibilità e ripartizione dei carichi da quelli da trail. Ampliata la linea delle scarpe X-Ultra con modelli anche in pelle e misto pelle-Gore-Tex. Da segnalare inoltre l’introduzione del Gore-Tex nella linea bambino.