In arrivo Dalbello Lupo Air

Lo scafo del nuovo Lupo Air di Dalbello, in arrivo nella stagione invernale 2019/20, è diverso da tutti gli altri ed è stato sviluppato in collaborazione con l’Università di Bologna. Èpiù leggero di prima senza però cedere sulla rigidità. L’aria nel nome dello scarpone si ritrova nella plastica Grilamid, che riduce il peso del 10% (1.299 gr) e garantisce anche un buon isolamento termico e ottima stabilità laterale. Un meccanismo di blocco tra lo scafo e il gambetto inserisce quest’ultimo in modalità sci e dirige il flex in avanti. Il risultato sono prestazioni morbide e al contempo potenti sulla neve. Un sistema sofisticato di chiusura a cavo sostituisce la linguetta, mentre un sistema di blocco del tallone Dynalink assicura il retro. La suola è Vibram e il valore di flex previsto di 130. Lupo Air è stato concepito per costituire il sistema perfetto con Völkl BMT 90 o Mantra v-werks e il nuovo Marker KingPin m-werks. Ogni componente di questa combinazione da sogno è armonizzato in termini di filosofia sulla neve, design cromatico e prestazioni.


Garmin inReach Mini, la sicurezza tascabile

Compatto, tanto da stare nel palmo di una mano, leggero, con un peso di soli 120 grammi, ma altamente tecnologico: Garmin inReach Mini è il nuovo comunicatore satellitare bidirezionale concepito per vivere le attività outdoor in totale sicurezza. Tramite copertura satellitare globale Iridium, sottoscrivendo un abbonamento dedicato, inReach Mini consente di avere una comunicazione in doppia direzione da ogni luogo del mondo, sia in mezzo all’oceano che in vetta a una montagna. Oltre a inviare e ricevere messaggi di testo ed e-mail, dispone di una funzione SOS attiva 24/7 direttamente collegata al centro di coordinamento emergenze internazionale GEOS, garantendo così assistenza e soccorso immediato in caso di necessità, ovunque ci si trovi. InReach Mini è resistente agli urti e impermeabile (IPX7) e integra una batteria ricaricabile al litio che garantisce ampia autonomia: dalle 50 ore con invio del rilevamento ogni 10 minuti, fino a 20 giorni in modalità di risparmio energetico. Inoltre scaricando l’app Earthmate sul proprio smartphone o tablet, tramite Bluetooth, può essere associato a dispositivi compatibili per accedere comodamente a mappe e immagini aeree. Il prezzo al pubblico consigliato è di 349,99 euro.
www.garmin.com/it


Marco Zanchi corre con Topo Athletic

Marco Zanchi ha scelto di correre con scarpe Topo Athletic, il brand americano fondato nel 2013 da Tony Post.«Ho conosciuto Topo Athletic grazie a test visti in rete ed entrando in contatto con i prodotti ne ho apprezzato subito la fattura e soprattutto la speciale forma brevettata, pensata per dare il giusto spazio alle dita dei piedi restando ben avvolgenti. Provando Ultraventure e Terraventure 2 ho avuto subito una bella impressione, il giusto compromesso tra comfort, ammortizzazione e grip, senza rinunciare alla stabilità d'appoggio». Ultraventure e Terraventure 2 hanno entrambe suola Vibram XS Trek e drop di 5 e 3 millimetri e verranno provate nella nostra Outdoor Guide, in uscita a inizio maggio. Ultraventure pesa 317 gr, Terraventure 2 306 gr, mentre l’intersuola è in EVA iniettata a tre diverse densità per la prima e a due per la seconda.

Ultraventure


It’s running time

Correre in inverno. Per allenarsi, ma anche per il piacere di continuare a macinare chilometri e metri di dislivello quando la natura si ferma. Oppure per partecipare a qualche gara sulla neve o in ambiente invernale. Però, se d’estate è importante avere la giusta scarpa, d’inverno lo è ancora di più. Ecco perché abbiamo messo ai piedi di due specialiste alcuni modelli specifici. Scarpe per la neve e il freddo, ma anche semplicemente per una corsa in collina o a media quota, su terreni umidi o resi duri dal freddo. Per questo abbiamo deciso di dividere in due la vasta gamma delle calzature utilizzabili in inverno, creando una categoria delle super-specialistiche, cioè quelle scarpe con ghetta e proprietà termiche pensate per affrontare il bianco inverno. Per correre in un ambiente più fresco e umido, invece, ecco le versioni Gore-Tex dei modelli estivi. Due testatrici esperte in materia: Marta Poretti, che nel 2018 ha vinto l’Idita Sport, gara di 550 km tra i ghiacci dell’Alaska, con temperature che raggiungono anche i -35 gradi, e Melissa Paganelli, vincitrice dell’ultima Corsa Bianca e del Winter Trail Monte Prealba. A Marta l’onore (e l’onere) di provare le scarpe con ghetta, a Melissa quelle semplicemente in Gore-Tex. Per il primo test un campo prova d’eccezione: le insidiose pietraie sopra Cime Bianche Laghi, ai piedi del Cervino, rese viscide da un sottile strato di neve e dalla bufera. Per andare più a fondo, poi, ci siamo spinti su ampie chiazze di neve. Per la seconda prova, invece, ci siamo concentrati su un fondovalle molto umido.

GHETTA SÌ, GHETTA NO - Fatta la premessa, che vale in generale anche per le calzature estive, che ormai di scarpe brutte non ce ne sono più, abbiamo riscontrato importanti differenze d’impostazione tra i sette modelli provati. Le La Sportiva Uragano e le Salomon S/Lab XA Alpine 2 sono le più integralmente invernali, con morbida ghetta, come Uragano, o a stivaletto e doppia costruzione (con una normale scarpa da running interna) come le S/Lab XA Alpine 2, che non nasce come pura invernale ma per imprese fast & light in quota. Queste due soluzioni sono pensate per le condizioni più estreme, soprattutto con neve bagnata, la più insidiosa e umida, e quelle che garantiscono ma migliore termicità. «Sono modelli molto validi nei nostri climi, naturalmente per correre gare specifiche in Alaska o nel grande nord ci vogliono ancora più termicità e accorgimenti specifici e, a quelle temperature, può succedere che le ghette si bagnino e poi gelino, diventando rigide e a volte fastidiose» dice Marta Poretti. Ci sono invece soluzioni meno estreme, a metà del guado, come la La Sportiva Tempesta, che rappresentano un giusto compromesso tra protezione dagli elementi e libertà della caviglia. Inoltre la facilità e velocità d’accesso è migliore. In generale, correndo sulla neve, abbiamo riscontrato che non è sempre scontato che la soluzione con ghetta sia la più indicata. Anche una scarpa bassa in Gore-Tex, abbinata a una ghetta adeguata, se non si corre in neve fresca, può essere una valida scelta. Abbiamo inoltre inserito nel lotto dei modelli da neve la Scarpa Atom SL che è una via di mezzo tra un semplice modello in Gore-Tex e la Tempesta, con una specie di calzino basso a proteggere la caviglia dall’entrata di detriti, oltre all’utilizzo della membrana Gore-Tex. Si tratta di una soluzione che la casa indica in modo specifico per utilizzo invernale, anche se non ha particolari doti di termicità.

©Stefano Jeantet

OPZIONE CHIODI - Premesso che su terreni duri o ghiacciati esiste sempre l’opzione ramponcino (sul mercato se ne trovano di diverse marche e categorie di prezzo), segnaliamo un plus non da poco delle scarpe La Sportiva: la possibilità di montare chiodi AT Grip con un apposito accessorio simile al cacciavite. L’operazione è abbastanza semplice e le zone dove inserirli sono segnalate sulle suole di Uragano e Tempesta. Un’operazione che richiede pochi minuti e non rovina le scarpe. I chiodi, infatti, posso essere tolti e rimessi. Il kit costa 49 euro ed è acquistabile nello shop on-line della casa di Ziano di Fiemme o nei negozi specializzati.

GORE-TEX - In inverno la prima richiesta che si fa a una scarpa è quella di tenere asciutti (e a una giusta temperatura) i piedi. La membrana Gore-Tex utilizzata, solitamente la Extended Comfort, è la più traspirante e leggera e i modelli sono risultati confortevoli dal punto di vista climatico, con il piede sempre al caldo ma mai troppo in un clima fresco. Buona anche la dinamica di marcia anche se bisogna tenere contro di un peso leggermente aumentato rispetto ai modelli estivi e una flessibilità minore, ma assolutamente accettabile. «Solitamente utilizzo scarpe in Gore-Tex quando devo uscire per allenarmi su terreni che so essere innevati o molto umidi e nella stagione invernale, in queste condizioni, le differenze sono minime e comunque inferiori ai vantaggi» dice Melissa Paganelli. I modelli senza ghetta, naturalmente, se utilizzati in acqua e ad alta velocità, lasciano entrare qualche schizzo dall’alto. Ma nell’utilizzo medio invernale vanno più che bene (e potrebbero essere un’opzione anche per le mezze stagioni) e al limite si può sempre usare una ghetta.

©Achille Mauri

BENVENUTO INVERNO - In conclusione… non ci sono scuse per non andare a correre in inverno, il mercato propone la scelta di prodotti più vasta di sempre, per tutte le esigenze. Anche la categoria più specialistica delle integraliche solo qualche anno fa era occupata dalla sola La Sportiva Crossover GTX (ora disponibile nella versione 2.0), è ormai sufficientemente ampia (e comprende anche la Scarpa Spin Pro OD, con ghetta in OutDry, che purtroppo non abbiamo potuto provare, e la Dynafit Transalper U GTX, disponibile solo in versione maschile/unisex). L’importante è sapere che utilizzo prevalente si farà della scarpa invernale e orientarsi verso modelli più o meno specifici.

©Stefano Jeantet

INTEGRALI

Salomon S/Lab XA Alpine 2

Grazie alla doppia costruzione, dentro è molto simile (se non uguale) alla S/Lab Sense e il fit e le sensazioni si avvicinano. È risultata quella con migliore termicità. L’accesso è abbastanza facile e nella corsa non impaccia, sembrando un unico corpo, anche se le sensazioni sono abbastanza diverse da un modello estivo. È reattiva e secca e la suola ha la climbing zone in punta.

Peso: 375 gr
Prezzo: 250 euro
Drop: 6 mm
Suola: Premium Wet Traction Contagrip

La Sportiva Uragano GTX

Protezione totale e libertà dei movimenti. Non entra nulla, la termicità è buona e le doti dinamiche anche. Un po’ difficoltoso l’accesso, ma poi quando sei dentro la vestibilità è valida. Ben studiata anche la flessibilità, grazie alla Gore Flex Construction, sostanzialmente simile a quella di modelli come la Mutant. Mescola pensata per il grip su superfici morbide, per il duro c’è l’opzione chiodi AT Grip.

Peso: 350 gr
Prezzo: 189 euro
Drop: 10 mm
Suola: FriXion Blue

La Sportiva Tempesta GTX

Condivide con Uragano lo stesso chassis e la suola. Però non ha la ghetta ma linguetta e collo rialzati. È risultata un ottimo compromesso tra le semplici scarpe in Gore-Tex e le integrali. Per situazioni non estreme, versatile. Per il resto vale quando scritto di Uragano.

Peso: 300 gr (340 gr uomo)
Prezzo: 169 euro
Drop: 10 mm
Suola: FriXion Blue

Scarpa Atom SL GTX

La più leggera del lotto, una vera invernale per il grip, risultato il migliore. Non per la termicità e la protezione della esigua calzetta che la rende indicata per utilizzatori di livello, alla ricerca di una scarpa performante e veloce e per climi/nevi non estreme. E per correre veloce…

Peso: 290 gr
Prezzo: 169 euro
Drop: 4 mm
Suola: Megagrip

GORE-TEX

Dynafit Trailbreaker GTX

La versione in Gore-Tex della scarpa con la caratteristica suola a S firmata Pomoca (che si comporta bene). Termicità e traspirazione indicate per un utilizzo invernale non estremo, tanta protezione dietro, sensazione di drop e più sensibilità davanti. E una buona scelta per utenti di livello intermedio alla ricerca della protezione e di una scarpa versatile, anche per camminate veloci.

Peso: 250 gr (290 gr uomo)
Prezzo: 160 euro
Drop: 10 mm
Suola: Pomoca Alpine TB

New Balance KOM GTX

La novità 2018 New Balance per le ultra-distanze in versione Gore-Tex. Calda e traspirante il giusto per un utilizzo invernale non estremo, protettiva, ha buone doti dinamiche e un discreto grip, che la rendono una allround (per terreni e utilizzatori) no problem. L’impostazione iniziale è rigida e sostenitiva, ma dopo qualche chilometro ‘si fa’ e diventa molto comoda senza perdere il sostegno.

Peso: n.d.
Prezzo: 140 euro
Drop: 8 mm
Suola: Vibram Megagrip

Mizuno Wave Mujin GTX

Il grande classico della casa giapponese tradisce l’origine stradistica del marchio, con un’impostazione molto comoda, che non va a discapito della protezione, che è valida, anche da sotto grazie al rock plate. Lo spazio ampio davanti la indica anche per percorrenze lunghe con clima fresco grazie a una discreta termicità.

Peso: 320 gr (375 gr uomo)
Prezzo: 155 euro
Drop: 12 mm
Suola: Michelin

Scott Kinabalu Power GTX

L’ultima versione della best seller di casa Scott nella versione con tallone rinforzato, che sostiene di più. Rispetto ai precedenti modelli Kinabalu, concede qualcosa di più a comfort e ammortizzazione, ma rimane un modello ‘cattivo’ e veloce. La versione in Gore-Tex non tradisce le attese per qualche corsa bagnata in climi freschi.

Peso: 350 gr (390 gr uomo)
Prezzo: 179 euro
Drop: 8 mm
Suola: Scott, anche per bagnato

Questo articolo è stato pubblicato sul numero 120, uscito a gennaio 2018. Se non vuoi perderti nessuna delle storie di Skialper e riceverlo direttamente a casa tua puoi abbonarti qui.


Tutto nuovo il Salomon QST 106

Non è semplice migliorare un prodotto già buono. Ma quando come testatori hai Stan Rey, Chris Rubens o Cody Townsend il lavoro diventa meno difficile. Anche se le finalità del progetto per il nuovo sci QST 106erano impegnative: rendere l’all mountain della casa di Annecy più rigido, ammortizzato e facile da manovrare. Presi singolarmente sono tre obiettivi relativamente facili da raggiungere, ma realizzarli contemporaneamente ha richiesto l’applicazione di una serie di nuove tecnologie. Per aumentare la rigidità, il nuovo QST si avvale di un rinforzo in carbonio con tecnologia C/FX, con il doppio del carbonio rispetto ai suoi predecessori. Per una migliore ammortizzazione, gli ingegneri Salomon hanno utilizzato un inserto in sughero che ha un livello di assorbimento delle vibrazioni superiore rispetto al Koroyd, l’inserto spesso utilizzato in molti sci e nelle precedenti versioni. In ultimo, la forma è stata rielaborata alle estremità (punta e coda) in modo che lo sci sia più sciancrato e quindi più manovrabile. Per equilibrare l’aggiunta di carbonio, lo sci presenta uno strato in basalto in grado di ammortizzare e assorbire le vibrazioni in modo incomparabile. L’integrazione dell’esclusiva tecnologia Cork Damplifier di Salomon, in punta e coda, conferisce stabilità per maggiore sicurezza durante la sciata. Il risultato? Attraversa la neve fresca, incide la neve ghiacciata e conquista i pendii più scoscesi senza esitazione. Oltre al 106 la gamma prevede 88, 92, 99 e il big fat 118. La sua morte? Con l’attacco S/LAB Shift MNC.


La banda del Wayback

«Mi hanno sempre chiesto il mio feedback, ma per lo sviluppo della nuova linea Wayback siamo stati coinvolti molto prima - esordisce Francesco Tremolada, Guida alpina in Val Badia - Ci abbiamo messo due anni solo per identificare le esigenze specifiche dei diversi tipi di utilizzatori. Poi abbiamo combinato queste esigenze con la nostra idea di come lo scialpinismo classico possa essere spinto verso la prestazione senza aggiungere peso e mantenendo quel feeling K2 tanto apprezzato». Dietro alle scelte aziendali ci sono obiettivi di mercato, non potrebbe essere diversamente, ma a volte ci sono anche degli uomini. Ed è quello che è successo nel momento in cui in K2 hanno deciso di mettere mano alla linea Wayback. Operazione non facile, perché da quando nel 2005 è stato lanciato lo sci Shuksan e successivamente con la linea di accessori Backside è stata creata un’opzione molto caratterizzata nello ski touring e nel freeride touring, con attrezzi dall’inconfondibile stile di sciata. Insomma, il feeling K2 non doveva essere sacrificato sull’altare del peso, ma l’obiettivo dichiarato era di alleggerire le strutture.

Ed è così che, fedeli al motto aziendale la passione guida l’innovazione, al quartier generale di Seattle hanno pensato di coinvolgere in tutto il processo di sviluppo dei nuovi prodotti (fatto raro) quattro Guide alpine attive nelle località più simboliche del mondo per skialp e freeride, quattro professionisti con almeno 150 giornate sugli sci a stagione, buona parte con i clienti. «Ho lavorato allo sviluppo dei Wayback per tre anni, ma avrei approvato solo uno sci potente che sciasse bene come quelli che avevo già usato - dice Hans Solmssen, che dal 1983 ha messo casa a Verbier - Però volevo anche uno sci spaventosamente leggero. Ho sciato con Cody, un ingegnere K2, un buon numero di giornate sulle Alpi, in ogni condizione di neve e con ogni attrezzo di altri marchi, cercando la perfetta combinazione. Siamo ritornati sui nostri passi tante volte e abbiamo fatto molte modifiche, ma alla fine ne è valsa la pena». Probabilmente sì, visto che Wayback 88 ha vinto l’ambito award Ski of the Year 2019 nella sezione ski touring della nostra Buyer’s Guide e Wayback 106 è nella Selectionnella sezione freetouring. «Il focus della nuova costruzione sta nell’utilizzo di legni leggeri come la Paulownia o la Balsa, con inserimento molto accurato di laminati compositi in fibra di carbonio o vetro, senza rinunciare all’inserto in titanal sotto il piede - dice Guido Valota, responsabile tecnico della nostra Buyer’s Guide - questo ha permesso una netta riduzione del peso, una performance sciistica realmente all-terrain, e una speciale manovrabilità nelle nevi difficili. La grande agilità caratteristica dei nuovi Wayback non compromette il grip sul fondo e la lamina è tutta giù al lavoro. Si passa con facilità disarmante su tutti i fondi». Yes we can. Sì, si può avere uno sci perfetto per sciare, ma anche per salire.

Gilles Sierro

Aka gillesleskieur, ha 39 anni e vive in una piccola comunità alpina nel Vallese svizzero, Hérémence. Guida alpina UIAGM da dieci anni, ha al suo attivo diverse prime discese di ripido. Cosa rende gli sci K2 particolari? «K2 non è salito sul carro del vincitore quando lo scialpinismo è diventato così popolare, perché faceva già parte dell’eredità e dello spirito aziendale. Chiunque lavora in azienda, dall’impiegato del marketing all’ingegnere, pratica scialpinismo. E il prodotto lo racconta. Quando facciamo un brainstorming su un nuovo approccio o prodotto, non devi spiegare i concetti due volte. Parliamo la stessa lingua. K2 guida - come noi Guide alpine - e gli altri seguono». Quali erano le tue aspettative per Wayback 80 e il 106 e come le hanno esaudite gli ingegneri K2? «Volevo proprio uno sci per i lunghi traguardi, davvero agile durante la salita, ma che ispirasse sempre sicurezza sui terreni più esposti. Quindi non proprio lo sci più leggero possibile, ma quello meno pesante con le migliori prestazioni in discesa. Con Wayback 80 ci siamo. Il suo peso piuma è semplicemente incredibile. È difficile credere che questo sci sia la prima incursione di K2 in questa categoria light touring. Wayback 106 è il mio sci per tutti i giorni, un attrezzo ben bilanciato di cui mi posso fidare su quasi tutti i terreni. Volevo uno sci simile al leggendario Coomba, ma con migliori sensazioni di divertimento senza perdere di vista le prestazioni. Il nuovo design tip/tail e il laminato T3 TI Spyne hanno proprio questa funzione. Nelle misure più lunghe il gap è ancora più evidente: è alla pari con i migliori sci da freeride sul mercato, ma pesa meno».

©Brey Photography

Hans Solmssen

Nato a Waimea, nelle Hawaii, sessantenne, dal 1983 chiama Verbier, in Svizzera, casa. Guida alpina dal 1961, oltre allo sci ama il wave kitesurf, le grandi barche a vela, la bici da strada, la mountain bike e arrampicare. Cosa rende gli sci K2 particolari? «Sono sempre stati non solo concreti e affidabili, ma anche divertenti da sciare: danno tante risposte brillanti, senza essere mai troppo rigidi e fastidiosi per le ginocchia». Quali erano le tue aspettative per Wayback 88 e 96 e come le hanno esaudite gli ingegneri K2? «Sia Wayback 88 che 96 sono gli attrezzi che uso a Verbier quasi tutto l'inverno. In primavera di solito scio sull'88 per la sua polivalenza su tutti i tipi di neve, da quella ghiacciata del mattino alla pappa pomeridiana. Nel cuore dell'inverno so che il 96 mi fa galleggiare in tutto quello che il cielo ci ha concesso durante la notte. Entrambi sono leggeri e mi permettono di non avere problemi quando ho un cliente veloce e disposto a fare un paio di migliaia di metri di dislivello. Light non vuol dire non resistenti: vanno sempre bene, anche dopo settimane e settimane di uso intensivo».

Miles Smart

Trentottenne, statunitense, Guida UIAGM dal 2004, vive a Chamonix. Dopo avere fatto esperienza arrampicando nello Yosemite, ha trascorso anni sciando con Doug Coombs a La Grave prima di stabilirsi definitivamente ai piedi del Monte Bianco dove dirige gli Steep Camps. Cosa rende gli sci K2 particolari? «Sono sci divertenti, versatili e dalla reazione prevedibile, pensati dalle Guide per grandi prestazioni scialpinistiche». Quali erano le tue aspettative per i nuovi Wayback 88 e 96 e come le hanno esaudite gli ingegneri K2? «Il nuovo Wayback 88 è un deciso passo avanti rispetto alla vecchia versione. È più leggero, ma più solido al piede, inoltre ha un raggio più lungo combinato con un profilo rocker raffinato, che lo rende più stabile, prevedibile e divertente da sciare. Per i lunghi tour nelle Alpi occidentali probabilmente il miglior rapporto peso/prestazioni! Il nuovo 96 garantisce ancora più controllo del suo predecessore, che era famoso per questa dote: è divertente e giocoso ma pesa decisamente meno».

©Brey Photography

Francesco Tremolada

Quarantottenne, nato a Padova, risiede a Corvara in Alta Badia, nel cuore delle Dolomiti. Ha iniziato a lavorare come Guida 20 anni fa e oggi vive esclusivamente portando i clienti in montagna. È appassionato di fotografia, in particolare della fotografia di viaggio e ha già collaborato con Skialper. Cosa rende gli sci K2 particolari? «C'è qualcosa di speciale che tutti proviamo, ma è difficile esprimerlo a parole. Provi un nuovo modello e dopo un paio di giri ti sembra di sciare con un vecchio amico...». Quali erano le tue aspettative per i nuovi Wayback 88 e 96 e come le hanno esaudite gli ingegneri K2? «Nell'ultima stagione abbiamo avuto ottime condizioni di neve, con molti giorni di polvere perfetta. Ho quasi sempre sciato con Wayback 106. Grazie alla sua leggerezza, la salita è stata quasi un piacere. Ben presto mi sono reso conto che il mio amato 88 l’avrei utilizzato solo per le classiche escursioni più lunghe o in condizioni di neve primaverile. Anche per il freeride con impianti sono semplicemente fantastici, perché durante le brevi salite si beneficia del peso ridotto, mentre le prestazioni in discesa sono così buone che i miei modelli da freeride più pesanti sono rimasti in cantina. Il Wayback 96 è la mia arma preferita quando la salita è lunga e la discesa ripida e tecnica. In queste condizioni fa valere la sua versatilità e potenza. Probabilmente è il modello top Wayback, perché funziona alla grande in qualsiasi condizione ed è incredibilmente leggero».

©Brey Photography

La famiglia Wayback

WAYBACK 80 è la risposta K2 al trend light touring: solo 967 grammi nella misura 163 cm. Sciancratura 113- 80-100 mm, raggio 18 m, è disponibile nelle misure 163, 170 e 177 cm. Prezzo: 749,95 euro.

WAYBACK 88 è un modello ski touring moderno e pesa 1.212 gr nella misura 167 cm. Sciancratura 121-88-109 mm, raggio 18 m, è disponibile lungo 160, 167, 174 e 181 cm. Prezzo: 584,95 euro.

WAYBACK 96 è l’alternativa ski touring più larga. Pesa 1.325 gr nella misura 170 cm e ha sciancratura di 128- 96-115 mm. Disponibile in lunghezza 170, 177 e 184 cm. Prezzo: 639,95 euro.

WAYBACK 106 è un puro freeride touring: raggio 22 m e peso 1.550 gr nella misura 179 cm. La sciancratura è 136-106-124 mm e le lunghezze disponibili 172, 179 e 186 cm. Prezzo: 694,95 euro.

©Brey Photography

Masters, arriva Winter Tour Pro

Masters propone per la prossima stagione invernale 2019/20 il nuovo bastone da skialp Winter Tour Pro, che si affianca al già presente Winter Tour. Il tubo in alluminio 7075 è sinonimo di affidabilità, così come il supporto RBS con puntale in tungsteno per un miglior grip su terreni accidentati e ghiacciati. L’ottimale tenuta anche a temperature estreme è garantita da due sezioni di diametro 16 e 14 mm, regolabili in altezza attraverso il nuovo Wing Lock System: la leva sagomata ed ergonomica in alluminio inserita nel supporto in resistente plastica DuPont. A completare le caratteristiche tecniche che pongono il Winter Tour Pro ai vertici della categoria, ci sono la confortevole manopola Palmo in schiuma EVA - dotata di un’estensione aggiuntiva - che permette una presa veloce e sicura senza la necessità di dover regolare l’altezza del bastone, e il passamano leggero e dotato di fibbia, che rende la vestibilità comoda e minimalista. Il modello Winter Tour Pro misura 87cm con le sezioni chiuse e raggiunge la massima estensione a 150 cm.

MASTERS - 1977, Bassano del Grappa. Renato Zaltron dà vita ad una azienda che produce per conto terzi componenti e accessori per bastoncini da sci. A metà anni 90 Masters espone per la prima volta ad Outdoor Friedrichshafen. 2017, 40 anni dopo Masters è una delle realtà più importanti del settore, con presenza in oltre 40 paesi, quasi 1 milione di bastoncini prodotti nel 2016 e un fatturato che supera i 4 milioni di euro.


Accordo CAMP-La Sportiva per gli zaini degli atleti top

Accordo di co-marketing per la fornitura degli zaini CAMP Rapid Racing e Veloce agli atleti del team di scialpinismo La Sportiva: Michele Boscacci, Nadir Maguet, William Bon Mardion e Axelle Mollaret. I quattro campioni utilizzeranno a partire dalla stagione invernale in corso i nuovissimi zaini CAMP Rapid Racing e Veloce realizzati per l’occasione in un’esclusiva colorazione giallo/nera pensata appositamente per gli atleti La Sportiva. «CAMP è da sempre all’avanguardia nella realizzazione dei prodotti più innovativi per lo scialpinismo;La Sportiva veste oggi i migliori atleti del mondo skialp con obiettivi di sponsorship ed anche di innovazioneprodotto - spiega Eddy Codega, CEO di CAMP. -. Da qui l’idea di una collaborazione traaziende italiane non solo in ottica di reciproca visibilità in quanto marchi appartenenti all’outdoor system italico, ma anche in quella di miglioramento continuo e raccolta di feedback dalle gare più dure e prestigiose nel panorama dello ski mountaineering».«Il nostro obiettivo è quello di fornire all’atleta i prodotti migliori sulmercato per poter competere ai massimi livelli - aggiunge Lorenzo Delladio, CEO e presidente La Sportiva -. In questa prospettiva, la qualità e la tecnicità offerta dai prodotti CAMP in ambito performance rappresentano oggi un’eccellenza di mercato che ben completa l’outfit race dei nostri ambassador nelle competizioni internazionali».

Il Rapid Racing e il Veloce rappresentano due riferimenti tra gli zaini dedicati specificatamente allo scialpinismo e nascono dalla collaborazione costante con tester e atleti. Il Rapid Racing è realizzato in tessuto superleggero e con doppio sistema di fissaggio sci: Tubular Rewind Holder per le competizioni classiche e Hook Rewind Holder ideale per le prove Sprint. Con entrambi i sistemi è possibile agganciare e togliere gli sci in modo rapido ed efficace (aspetto fondamentale in gara). La cinghia addominale e quella pettorale sono dotate di fibbie EZ OP (esclusiva CAMP) ad apertura facilitata ed azionabile anche con guanti indossati, per risparmiare secondi preziosi. Il modello Veloce si rivolge invece alle competizioni Vertical/Sprint, velocizzando ogni movimento dell’atleta grazie alla sua essenzialità e a dettagli come il porta sci X-Press e la tasca sullo spallaccio sinistro specifica per la SFC 150 ml. Gli zaini hanno già fatto il loro debutto nelle prime gare di Coppa del Mondo sulle spalle di Michele Boscacci, già vincitore della Overall World Cup e del circuito La Grand Course nel 2018.


Salomon Speedcross 5, arriva la nuova versione di una scarpa mitica

Salomon rilancia la celebre Speedcross, arrivata alla versione 5. Dopo averne dato l’annuncio lo scorso luglio, vi sveliamo qualche dettaglio in più sull’ultima versione della scarpa che ha fatto la storia della corsa tra i monti.

DEDICATA A - Trail runner che cercano aderenza al terreno, stabilità e una robusta protezione dagli elementi. I runner che amano correre veloci sia sui sentieri che fuoristrada in condizioni difficili, come nel fango e su terreno soffice/bagnato. Gli entusiasti dell’outdoor che vogliono la performance di una scarpa da corsa con una manovrabilità il più possibile vicina al suolo e la massima aderenza.

COSA CAMBIA - A livello di prestazioni, le Speedcross 5 offrono un grip migliore e una tomaia più dinamica che consente una calzata migliorata e maggiore stabilità. La suola delle Speedcross 5 presenta tasselli più grandi e aggressivi, più distanziati tra loro e con una geometria aggiornata, in grado di garantire una migliore tenuta durante la spinta e durante la frenata in tutte le condizioni di superficie. L’unità del tallone della scarpa crea una culla per il tallone, garantendo un passo fermo e stabilità nella falcata. Le scarpe presentano inoltre una tomaia completamente saldata con sistema Sensifit a bracci dissociati e un maggiore volume per l’alluce, che le consentono un movimento più naturale insieme al piede e ai quadranti per una migliore confortevolezza.

LA SCHEDA
tomaia:in Welded con rinforzi Sensifit, parafango e protezione in gomma sulla punta
allacciatura:Quicklace, con tasca per le stringhe
plantare:Ortholite
intersuola:in EVA modellata e iniettata che avvolge la zona tallonare e con tecnologia ammortizzante EnergyCell+ - Differenziale 10 mm (20/30)
suola:Contagrip TA con tasselli pronunciati.


Vertical FreeAlper 40L, praticità al top

Quaranta litri di capacità suddivisi in uno scomparto principale e una tasca di accesso di emergenza per il materiale destinato al soccorso in valanga. Sono questi i numeri di FreeAlper 40L, zaino da scialpinismo e alpinismo firmato Vertical essenziale nelle linee e molto concreto che abbiamo fatto provare a Luca Polo, Guida alpina, Mestro di sci e grande esperto di speedriding. Le cinghie per fissare gli sci allo zaino sono facilmente regolabili, anche indossando i guanti, e permettono un doppio posizionamento dell’attrezzatura (in verticale oppure in diagonale). Ci sono poi anche delle cinghie laterali di compressione asportabili, per stabilizzare o comprimere il carico posto all’esterno dello zaino e uno scomparto con zip per i ramponi. Pesa 775 grammi, costa 199 € ed è disponibile nelle taglie XS-S e M-L. Esiste anche una versione più piccola, da 30 litri e dal peso di 685 grammi. 

IL PARERE DEL TESTATORE - «Con 40 litri non ti serve la velocità, ma la praticità sì e ci sono alcune soluzione mutuate dal mondo racing che sono davvero utili, come per esempio il gancio ferma sci. Il portaborraccia sullo spallaccio è esemplare per stabilità e comodità, la parte inferiore del portasci rinforzata anti-lamine, l’inserto per bloccare la piccozza evita che il becco sporga e l’apertura a sacca, coperta poi dal telo superiore che si blocca con dei gancetti negli spallacci, molto pratica».

UN MARCHIO ULTRA-TECNICO - Nato nel 1984 in Francia, nell’ambito del marchio Francital, Vertical è stato fin da subito uno dei marchi di riferimento nel mercato francese dell’abbigliamento da montagna. Come molte storie di successo anche questo brand vede un uomo e la sua passione dietro alle soluzioni più innovative, Patrice Dheu. Dopo la sua morte (avvenuta nel 2006 a causa di un incidente alpinistico) Vertical viene acquisito da Béal e poi da Raidlight che dal 2016 è di proprietà del Gruppo Rossignol. www.verticalmountain.com


Due nuovi bastoni e tre nuovi guanti a dimensione skialp Leki

Tante novità in chiave scialpinismo e freeride da Leki per la stagione invernale 2019/20. Ecco le principali.

TOUR VISION V - I nuovi guanti da scialpinismo TOUR VISION V puntano la traspirazione. Sono dotati del sistema Trigger Vertical riconfigurato e sviluppato specificatamente per l’utilizzo nello scialpinismo. A gestire al meglio i rischi fuoripista ci pensa il meccanismo di rilascio integrato nel sistema. In caso di carico elevato i guanti possono staccarsi dal bastone riducendo il rischio di infortunio in caso di caduta o di valanga. Inoltre, il sistema Trigger Vertical consente di agganciare e sganciare i guanti al bastone più rapidamente e assicura maggiore flessibilità e un cambiamento variabile della posizione della mano. Il powerframe si adatta alla misura del guanto per garantire il massimo comfort e la trasmissione ottimale delle forze. Per il guanto Leki impiega una combinazione di materiali di softshell, neoprene e AX Suede con stampa in silicone non è dotato di isolamento caldo, poiché gli scialpinisti durante le salite sprigionano sufficiente calore. Viene data pertanto priorità alla traspirabilità verso l’esterno. A tutti coloro che desiderano utilizzare il guanto a temperature rigide anche durante la discesa viene consigliata la versione TOUR VISION V PLUS, che è dotata di un copriguanto resistente all'acqua e al vento integrato nel risvolto.

Tour Vision V Plus

TOUR MEZZA - Nei guanti sportivi da scialpinismo della serie MEZZA Leki utilizza l’innovativa struttura leggera, già sviluppata per la collezione di successo Leki Nordic Race. Peso leggero, forma perfetta e trasmissione diretta della forza caratterizzano questi guanti da scialpinismo. A ciò si aggiunge un’elevata traspirabilità, grazie all’Acitve Light Construction e ai materiali specificatamente selezionati Softspan e AX Suede. Il powerframe si adatta alla misura del guanto per garantire il massimo comfort e la trasmissione ottimale delle forze. Le versioni TOUR MEZZA V PLUS GLOVE e TOUR MEZZA V GLOVE sono accessoriate con il sistema Trigger Vertical rielaborato specificatamente per lo scialpinismo. A gestire al meglio i rischi fuoripista ci pensa il meccanismo di rilascio integrato nel sistema. In caso di carico elevato i guanti possono staccarsi dal bastone riducendo il rischio di infortunio in caso di caduta o di valanga. Inoltre, il sistema Trigger Vertical consente di agganciare e sganciare i guanti al bastone più rapidamente e assicura maggiore flessibilità e un cambiamento variabile della posizione della mano. Nella serie Mezza Leki, come nel TOUR VISION V, non ha optato per un isolamento caldo. Il TOUR MEZZA V PLUS GLOVE è accessoriato con un copriguanto resistente a vento e acqua integrato nel risvolto, facile da aprire e da riporre. Da qui il PLUS nel nome del prodotto. Il TOUR MEZZA GLOVE è il modello entry-level della serie, senza Trigger Vertical.

Tour Mezza

PROGRESSIVE TUNE S BOA LT-  Leggerezza, calzata perfetta e collegamento diretto al bastoncino caratterizzano questo guanto primaverile per gli appassionati del freeski e per gli sciatori su pista più esigenti. Leki presenta questo guanto innovativo nella sua linea Progressive orienta al freeride. Il PROGRESSIVE TUNE S BOA LT è riconoscibile dall’innovativa chiusura a rotella girevole Boa. Il guanto d’élite con l’originale tecnologia Trigger S consente di avere proprio grazie al sistema a rotella un’aderenza ancora maggiore per una presa ancora più diretta e precisa sul bastoncino. Questo è reso possibile grazie all’orientamento preciso delle forze e ai comandi precisi del Boa. La struttura slim-fit e materiali specificatamente selezionati e accuratamente abbinati, assicurano una vestibilità molto confortevole. La membrana SOFT-TEX lo rende traspirante, resistente all’acqua e al vento. Sull’esterno Leki utilizza del pregiato materiale Softshell che è elastico, assicura un’elevata libertà di movimento e un piacevole comfort. All’interno è stato scelto il pratico silicone Nash. Lo strato sottile di isolamento Superloft è adattato alle condizioni più calde durante le uscite primaverili. Il PROGRESSIVE TUNE S BOA® LT è disponibile in tre diversi colori.

Tune S Boa

GUIDE EXTREME V – Il nuovo bastoncino pieghevole dispone non solo dell'innovativa ed estremamente leggera tecnologia per bastoncini pieghevoli Core Locking Device (CLD), ma anche dell'esclusivo Trigger Vertical Strap, studiato specificamente per scialpinisti ed escursionisti. Questo lacciolo è di concezione completamente nuova. Con il Trigger Vertical Strap si rinuncia al guantino per il pollice, tipico dei settori sci alpino e nordico, per offrire agli scialpinisti una maggiore libertà nelle varianti di impugnatura e opzioni di presa: in questo caso, meno diventa più. Il segmento superiore del bastoncino è in carbonio, mentre la parte inferiore è realizzata in un robusto alluminio HTS 6.5. In questo modo il peso ridotto si associa ad un'elevata resistenza anche negli impieghi più estremi. Grazie alla nuova tecnologia per bastoncini pieghevoli CLD, che funziona in modo simile a una penna a sfera, è possibile tralasciare una sezione, con ulteriore risparmio di peso. L'ingombro è ridotto a 42 cm e il modello Guide Extrem V si monta e smonta molto rapidamente e velocemente, quindi in caso di necessità è sempre subito a portata di mano. Il binding basket, rotella speciale da scialpinismo, sviluppato appositamente per gli escursionisti, consente una comoda gestione di attacchi e alzatacchi, come anche la possibilità di eliminare gli zoccoli-ghiaccio sulla pelle. Una variante di bastoncino telescopico estremamente robusto del modello GUIDE EXTREME V è il modello GUIDE PRO V. Bastone regolabile a due sezioni realizzato in alluminio HTS 6.5 ad alta resistenza con diametri delle canne da 18 e 16 mm. Il modello GUIDE LITE V rappresenta la versione a peso ridotto ed è anche un poco più snello, con diametri delle canne da 16 e 14 mm. Entrambi sono dotati anche del nuovo lacciolo Trigger Vertical e grazie al sistema di regolazione brevettato SPEEDLOCK 2 sono facilmente regolabili nelle lunghezze rispettivamente di 110 e 150 cm e di 110 e 140 cm.

Guide Extreme V

HELICON – È un bastone regolabile e composto da due sezioni. La canna in robusto alluminio HTS 6.5 con diametri da 16 e 14 mm si dimostra estremamente resistente. Il semplice e affidabile sistema di regolazione Speedlock+ certificato da TÜV Süd consente un adattamento individuale, rapido e privo di complicazioni, della lunghezza del bastoncino. L'impugnatura Evocon Soft Core si adatta perfettamente alla mano e consente numerose e differenti varianti di presa in salita e in discesa. Anche il lacciolo può essere regolato facilmente alla lunghezza necessaria. Con un ingombro di 99 cm il bastoncino è facile da riporre nello zaino. Molto pratiche le speciali rotelle da escursione. Con i binding basket si gestiscono comodamente attacchi e alzatacchi per sci alpinismo. Lunghezza regolabile da 110 a 145 cm.

Helicon Lite

TLT8 e Hoji Free tra le novità Dynafit per il 2020

La fiera Ispo di Monaco di Baviera è l’occasione per togliere il velo sulle principali novità della stagione invernale 2019/20 e anche Dynafit ha annunciato diversi highlight.

TLT 8 - Il nuovo TLT8 Expedition, con i suoi 1020 grammi, è un autentico peso piuma fra gli scarponi da scialpinismo a due fibbie. Per aumentare la velocità in ascesa, senza dimenticare comfort e sicurezza, i designer si sono concentrati sul nuovo sistema di chiusura Ultra Lock 4.0, semplice e intuitivo, che permette di risparmiare tempo nel passaggio dalla modalità salita a discesa. La fibbia superiore ha due funzioni: leva per il meccanismo ski-walk e sistema di apertura per il gambetto. È regolabile con estrema precisione, così come la fibbia inferiore, per adattare alla perfezione lo scarpone al piede dello sciatore. Il sistema è facile da utilizzare anche quando si indossano i guanti, affidabile e robusto, senza rinunciare alla leggerezza: velocità senza compromessi. La rotazione del gambetto di 60 gradi consente una camminata naturale e senza spreco di energie anche su terreni molto ripidi. La punta ridotta, chiamata Speed Nose, riduce il peso del 15% e, con il punto di rotazione spostato indietro di 4 mm, rende la rotazione più efficiente del 12%. In discesa lo scarpone si può regolare con un angolo di pendenza di 15 o 18 gradi, garanzia di una posizione più dinamica e di divertenti discese. Per una perfetta trasmissione delle energie anche la calzata del TLT8 Expedition è stata modificata, ora è più sportiva e aderente al piede, con una larghezza pianta di 103 mm e vestibilità atletica. Un’ulteriore caratteristica del TLT8 Expedition si palesa in presenza di quei passaggi che vanno affrontati con lo scarpone al di fuori dell‘attacco come attraversamenti sul ghiaccio o su terreni particolarmente ripidi: questo scarpone è infatti particolarmente efficiente utilizzato in abbinata con il rampone ultraleggero Cramp-In di Salewa. Con un peso di appena 260 grammi, è il rampone attualmente più leggero sul mercato. Mediante un particolare meccanismo di ganci e relativi inserti sulla suola, viene fissato direttamente allo scarpone, e aderisce in modo sicuro, preciso e affidabile, senza l’utilizzo di fastidiose fettucce e gabbie. ll TLT8 Expedition riproduce il celebre e sobrio design della famiglia TLT di Dynafit, evita chiusure ed elementi a vista che potrebbero generare spostamenti, incastri e impigli indesiderati durante il tour. Anche per le restanti caratteristiche tecniche Dynafit si affida all’esperienza riproducendo il rodato inserto Master Step, per un ingresso semplice e veloce nell’attacco. Lo scarpone si inserisce in quest’ultimo mediante un supporto per la salita più lungo che, quando si entra, si chiude a semicerchio intorno ai pin dell’attacco, rendendo l’ingresso ancora più veloce e facile, soprattutto in caso di condizioni di neve sfavorevoli e su terreni impervi. Quanto alla scarpetta interna si può scegliere fra due varianti: Custom Light (140 gr) e Custom Ready (270 gr). TLT8 Expedition è realizzato in Grilamid e lo scafo è rinforzato con fibre di vetro. Progettato in Italia, viene prodotto interamente in Europa. Disponibile in versione maschile (numeri 25 - 30,5) e femminile (23 - 27,5) a un prezzo consigliato di 600 euro.

HOJI FREE - Dopo Hoji Pro Tour arriva Hoji Free che, grazie alla specifica costruzione della punta e al tallone modificato, è compatibile anche con gli attacchi da sci alpino. L’elevata rigidezza, ottenuta attraverso l’utilizzo dell’innovativo materiale Grilamid con fibre di vetro e il flex progressivo di 130, conferisce all’Hoji Free tutte le caratteristiche necessarie per garantire una perfetta trasmissione dell’energia e performance eccellenti in discesa. Il piede è accolto alla perfezione all’interno dello scarpone grazie alla pianta di 102 mm di larghezza, le tre fibbie di microregolazione e l’Ultra Lock Strap. Nella modalità ski l’Hoji Free può essere bloccato con un angolo di inclinazione di 11 o 15 gradi, per ottenere così una posizione sugli sci comoda, ma al contempo atletica e controllata. Ma gli appassionati di freetouring potranno affrontare degnamente anche la salita: la lingua a V e la rotazione del gambetto di 55 gradi permettono la massima libertà di movimento, flessibilità e comfort, in modo da consentire una camminata naturale e senza spreco di energie anche su terreni molto ripidi. Grazie al peso contenuto di Hoji Free, solo 1.550 grammi, qualche metro di dislivello in più non sarà un problema, si potrà risparmiare sufficiente energia per godersi la meritata discesa. Un’ulteriore particolarità è la nuova scarpetta interna termoformabile Hoji Free Liner firmata Sidas, azienda specializzata in calze, plantari e boot fitting, che verrà utilizzata la prossima stagione in esclusiva per questo nuovo scarpone Dynafit. La scarpetta può essere adattata perfettamente alla forma individuale del piede, per raggiungere la più alta performance possibile, sia in salita che, in particolare, in discesa. Conquista per leggerezza e comfort, ma al contempo accoglie il piede in modo preciso, saldo e sicuro. Per consentire agli sciatori di attraversare anche rocce e fianchi ghiacciati, alla ricerca della discesa perfetta, l‘Hoji Free è stato equipaggiato con la nuova suola Pomoca Free Sole: grip e tenuta ottimale permetteranno un’efficiente camminata senza attacco, per una suola che risulta anche particolarmente stabile e durevole. Inoltre questo scarpone, grazie alla specifica costruzione della punta, è compatibile anche con ramponi semiautomatici. Infine l’Hoji Free, per entrare agevolmente nell’attacco Tech frameless anche su terreni impraticabili, è dotato di inserto Quick Step-In. Questo nuovo scarpone, come gli altri modelli della famiglia Hoji, è prodotto completamente in Italia. Taglie 25/29,5, prezzo consigliato 750 euro.

LOW TECH RACE 105 - Nella lotta contro il tempo il Low Tech Race 2.0, con il peso ridottissimo di appena 110 grammi, ha ridefinito, negli anni passati, gli standard di settore. Con il Low Tech Race 105 Dynafit alza l’asticella, riuscendo a battere sul peso il precedente modello di 5 grammi pur con una rigidità torsionale superiore del 20%. Il Low Tech Race 105 è un attacco performante e senza compromessi dedicato all’agonismo. Sul puntale gli ingegneri hanno concentrato tutto il loro know-how, limando e fresando fino a ottenere la perfezione. Per ridurre ulteriormente il peso, la composizione dei materiali è stata modificata, e anche la leva di bloccaggio dell’attacco è realizzata adesso in leggero alluminio forgiato 7075. Sono stati utilizzati anche titanio e plastiche ad alta resistenza. Come il modello precedente, anche il Low Tech Race 105 è disponibile in versione autolock e manulock. In conformità alle prescrizioni della ISMF l’attacco si sgancia sia in verticale che lateralmente, e può essere completamente bloccato. Il nuovo schema di foratura del puntale migliora inoltre la trasmissione delle energie, e consente di raggiungere la massima prestazione sullo spigolo dello sci. Per la talloniera, con alzatacco a stadio singolo, Dynafit punta su una costruzione simile al Low Tech 2.0, con la differenza che un’aggiunta piastrina di alluminio aumenta stabilità e robustezza. Anche per i pin ci si è affidati all’esperienza precedente: i pin rompighiaccio del puntale allontanano neve e ghiaccio in modo affidabile e rapido dall’inserto, facilitando l’ingresso, una delle questioni più critiche nel mondo agonistico. I pin in titanio della talloniera tengono gli scarponi saldi e sicuri all’interno dell’attacco. Il Low Tech Race 105 viene fissato con l’aiuto di viti Torx e sarà disponibile al prezzo consigliato di 500 euro.