Tutto nuovo il Salomon QST 106

Non è semplice migliorare un prodotto già buono. Ma quando come testatori hai Stan Rey, Chris Rubens o Cody Townsend il lavoro diventa meno difficile. Anche se le finalità del progetto per il nuovo sci QST 106erano impegnative: rendere l’all mountain della casa di Annecy più rigido, ammortizzato e facile da manovrare. Presi singolarmente sono tre obiettivi relativamente facili da raggiungere, ma realizzarli contemporaneamente ha richiesto l’applicazione di una serie di nuove tecnologie. Per aumentare la rigidità, il nuovo QST si avvale di un rinforzo in carbonio con tecnologia C/FX, con il doppio del carbonio rispetto ai suoi predecessori. Per una migliore ammortizzazione, gli ingegneri Salomon hanno utilizzato un inserto in sughero che ha un livello di assorbimento delle vibrazioni superiore rispetto al Koroyd, l’inserto spesso utilizzato in molti sci e nelle precedenti versioni. In ultimo, la forma è stata rielaborata alle estremità (punta e coda) in modo che lo sci sia più sciancrato e quindi più manovrabile. Per equilibrare l’aggiunta di carbonio, lo sci presenta uno strato in basalto in grado di ammortizzare e assorbire le vibrazioni in modo incomparabile. L’integrazione dell’esclusiva tecnologia Cork Damplifier di Salomon, in punta e coda, conferisce stabilità per maggiore sicurezza durante la sciata. Il risultato? Attraversa la neve fresca, incide la neve ghiacciata e conquista i pendii più scoscesi senza esitazione. Oltre al 106 la gamma prevede 88, 92, 99 e il big fat 118. La sua morte? Con l’attacco S/LAB Shift MNC.


La banda del Wayback

«Mi hanno sempre chiesto il mio feedback, ma per lo sviluppo della nuova linea Wayback siamo stati coinvolti molto prima - esordisce Francesco Tremolada, Guida alpina in Val Badia - Ci abbiamo messo due anni solo per identificare le esigenze specifiche dei diversi tipi di utilizzatori. Poi abbiamo combinato queste esigenze con la nostra idea di come lo scialpinismo classico possa essere spinto verso la prestazione senza aggiungere peso e mantenendo quel feeling K2 tanto apprezzato». Dietro alle scelte aziendali ci sono obiettivi di mercato, non potrebbe essere diversamente, ma a volte ci sono anche degli uomini. Ed è quello che è successo nel momento in cui in K2 hanno deciso di mettere mano alla linea Wayback. Operazione non facile, perché da quando nel 2005 è stato lanciato lo sci Shuksan e successivamente con la linea di accessori Backside è stata creata un’opzione molto caratterizzata nello ski touring e nel freeride touring, con attrezzi dall’inconfondibile stile di sciata. Insomma, il feeling K2 non doveva essere sacrificato sull’altare del peso, ma l’obiettivo dichiarato era di alleggerire le strutture.

Ed è così che, fedeli al motto aziendale la passione guida l’innovazione, al quartier generale di Seattle hanno pensato di coinvolgere in tutto il processo di sviluppo dei nuovi prodotti (fatto raro) quattro Guide alpine attive nelle località più simboliche del mondo per skialp e freeride, quattro professionisti con almeno 150 giornate sugli sci a stagione, buona parte con i clienti. «Ho lavorato allo sviluppo dei Wayback per tre anni, ma avrei approvato solo uno sci potente che sciasse bene come quelli che avevo già usato - dice Hans Solmssen, che dal 1983 ha messo casa a Verbier - Però volevo anche uno sci spaventosamente leggero. Ho sciato con Cody, un ingegnere K2, un buon numero di giornate sulle Alpi, in ogni condizione di neve e con ogni attrezzo di altri marchi, cercando la perfetta combinazione. Siamo ritornati sui nostri passi tante volte e abbiamo fatto molte modifiche, ma alla fine ne è valsa la pena». Probabilmente sì, visto che Wayback 88 ha vinto l’ambito award Ski of the Year 2019 nella sezione ski touring della nostra Buyer’s Guide e Wayback 106 è nella Selectionnella sezione freetouring. «Il focus della nuova costruzione sta nell’utilizzo di legni leggeri come la Paulownia o la Balsa, con inserimento molto accurato di laminati compositi in fibra di carbonio o vetro, senza rinunciare all’inserto in titanal sotto il piede - dice Guido Valota, responsabile tecnico della nostra Buyer’s Guide - questo ha permesso una netta riduzione del peso, una performance sciistica realmente all-terrain, e una speciale manovrabilità nelle nevi difficili. La grande agilità caratteristica dei nuovi Wayback non compromette il grip sul fondo e la lamina è tutta giù al lavoro. Si passa con facilità disarmante su tutti i fondi». Yes we can. Sì, si può avere uno sci perfetto per sciare, ma anche per salire.

Gilles Sierro

Aka gillesleskieur, ha 39 anni e vive in una piccola comunità alpina nel Vallese svizzero, Hérémence. Guida alpina UIAGM da dieci anni, ha al suo attivo diverse prime discese di ripido. Cosa rende gli sci K2 particolari? «K2 non è salito sul carro del vincitore quando lo scialpinismo è diventato così popolare, perché faceva già parte dell’eredità e dello spirito aziendale. Chiunque lavora in azienda, dall’impiegato del marketing all’ingegnere, pratica scialpinismo. E il prodotto lo racconta. Quando facciamo un brainstorming su un nuovo approccio o prodotto, non devi spiegare i concetti due volte. Parliamo la stessa lingua. K2 guida - come noi Guide alpine - e gli altri seguono». Quali erano le tue aspettative per Wayback 80 e il 106 e come le hanno esaudite gli ingegneri K2? «Volevo proprio uno sci per i lunghi traguardi, davvero agile durante la salita, ma che ispirasse sempre sicurezza sui terreni più esposti. Quindi non proprio lo sci più leggero possibile, ma quello meno pesante con le migliori prestazioni in discesa. Con Wayback 80 ci siamo. Il suo peso piuma è semplicemente incredibile. È difficile credere che questo sci sia la prima incursione di K2 in questa categoria light touring. Wayback 106 è il mio sci per tutti i giorni, un attrezzo ben bilanciato di cui mi posso fidare su quasi tutti i terreni. Volevo uno sci simile al leggendario Coomba, ma con migliori sensazioni di divertimento senza perdere di vista le prestazioni. Il nuovo design tip/tail e il laminato T3 TI Spyne hanno proprio questa funzione. Nelle misure più lunghe il gap è ancora più evidente: è alla pari con i migliori sci da freeride sul mercato, ma pesa meno».

©Brey Photography

Hans Solmssen

Nato a Waimea, nelle Hawaii, sessantenne, dal 1983 chiama Verbier, in Svizzera, casa. Guida alpina dal 1961, oltre allo sci ama il wave kitesurf, le grandi barche a vela, la bici da strada, la mountain bike e arrampicare. Cosa rende gli sci K2 particolari? «Sono sempre stati non solo concreti e affidabili, ma anche divertenti da sciare: danno tante risposte brillanti, senza essere mai troppo rigidi e fastidiosi per le ginocchia». Quali erano le tue aspettative per Wayback 88 e 96 e come le hanno esaudite gli ingegneri K2? «Sia Wayback 88 che 96 sono gli attrezzi che uso a Verbier quasi tutto l'inverno. In primavera di solito scio sull'88 per la sua polivalenza su tutti i tipi di neve, da quella ghiacciata del mattino alla pappa pomeridiana. Nel cuore dell'inverno so che il 96 mi fa galleggiare in tutto quello che il cielo ci ha concesso durante la notte. Entrambi sono leggeri e mi permettono di non avere problemi quando ho un cliente veloce e disposto a fare un paio di migliaia di metri di dislivello. Light non vuol dire non resistenti: vanno sempre bene, anche dopo settimane e settimane di uso intensivo».

Miles Smart

Trentottenne, statunitense, Guida UIAGM dal 2004, vive a Chamonix. Dopo avere fatto esperienza arrampicando nello Yosemite, ha trascorso anni sciando con Doug Coombs a La Grave prima di stabilirsi definitivamente ai piedi del Monte Bianco dove dirige gli Steep Camps. Cosa rende gli sci K2 particolari? «Sono sci divertenti, versatili e dalla reazione prevedibile, pensati dalle Guide per grandi prestazioni scialpinistiche». Quali erano le tue aspettative per i nuovi Wayback 88 e 96 e come le hanno esaudite gli ingegneri K2? «Il nuovo Wayback 88 è un deciso passo avanti rispetto alla vecchia versione. È più leggero, ma più solido al piede, inoltre ha un raggio più lungo combinato con un profilo rocker raffinato, che lo rende più stabile, prevedibile e divertente da sciare. Per i lunghi tour nelle Alpi occidentali probabilmente il miglior rapporto peso/prestazioni! Il nuovo 96 garantisce ancora più controllo del suo predecessore, che era famoso per questa dote: è divertente e giocoso ma pesa decisamente meno».

©Brey Photography

Francesco Tremolada

Quarantottenne, nato a Padova, risiede a Corvara in Alta Badia, nel cuore delle Dolomiti. Ha iniziato a lavorare come Guida 20 anni fa e oggi vive esclusivamente portando i clienti in montagna. È appassionato di fotografia, in particolare della fotografia di viaggio e ha già collaborato con Skialper. Cosa rende gli sci K2 particolari? «C'è qualcosa di speciale che tutti proviamo, ma è difficile esprimerlo a parole. Provi un nuovo modello e dopo un paio di giri ti sembra di sciare con un vecchio amico...». Quali erano le tue aspettative per i nuovi Wayback 88 e 96 e come le hanno esaudite gli ingegneri K2? «Nell'ultima stagione abbiamo avuto ottime condizioni di neve, con molti giorni di polvere perfetta. Ho quasi sempre sciato con Wayback 106. Grazie alla sua leggerezza, la salita è stata quasi un piacere. Ben presto mi sono reso conto che il mio amato 88 l’avrei utilizzato solo per le classiche escursioni più lunghe o in condizioni di neve primaverile. Anche per il freeride con impianti sono semplicemente fantastici, perché durante le brevi salite si beneficia del peso ridotto, mentre le prestazioni in discesa sono così buone che i miei modelli da freeride più pesanti sono rimasti in cantina. Il Wayback 96 è la mia arma preferita quando la salita è lunga e la discesa ripida e tecnica. In queste condizioni fa valere la sua versatilità e potenza. Probabilmente è il modello top Wayback, perché funziona alla grande in qualsiasi condizione ed è incredibilmente leggero».

©Brey Photography

La famiglia Wayback

WAYBACK 80 è la risposta K2 al trend light touring: solo 967 grammi nella misura 163 cm. Sciancratura 113- 80-100 mm, raggio 18 m, è disponibile nelle misure 163, 170 e 177 cm. Prezzo: 749,95 euro.

WAYBACK 88 è un modello ski touring moderno e pesa 1.212 gr nella misura 167 cm. Sciancratura 121-88-109 mm, raggio 18 m, è disponibile lungo 160, 167, 174 e 181 cm. Prezzo: 584,95 euro.

WAYBACK 96 è l’alternativa ski touring più larga. Pesa 1.325 gr nella misura 170 cm e ha sciancratura di 128- 96-115 mm. Disponibile in lunghezza 170, 177 e 184 cm. Prezzo: 639,95 euro.

WAYBACK 106 è un puro freeride touring: raggio 22 m e peso 1.550 gr nella misura 179 cm. La sciancratura è 136-106-124 mm e le lunghezze disponibili 172, 179 e 186 cm. Prezzo: 694,95 euro.

©Brey Photography

Masters, arriva Winter Tour Pro

Masters propone per la prossima stagione invernale 2019/20 il nuovo bastone da skialp Winter Tour Pro, che si affianca al già presente Winter Tour. Il tubo in alluminio 7075 è sinonimo di affidabilità, così come il supporto RBS con puntale in tungsteno per un miglior grip su terreni accidentati e ghiacciati. L’ottimale tenuta anche a temperature estreme è garantita da due sezioni di diametro 16 e 14 mm, regolabili in altezza attraverso il nuovo Wing Lock System: la leva sagomata ed ergonomica in alluminio inserita nel supporto in resistente plastica DuPont. A completare le caratteristiche tecniche che pongono il Winter Tour Pro ai vertici della categoria, ci sono la confortevole manopola Palmo in schiuma EVA - dotata di un’estensione aggiuntiva - che permette una presa veloce e sicura senza la necessità di dover regolare l’altezza del bastone, e il passamano leggero e dotato di fibbia, che rende la vestibilità comoda e minimalista. Il modello Winter Tour Pro misura 87cm con le sezioni chiuse e raggiunge la massima estensione a 150 cm.

MASTERS - 1977, Bassano del Grappa. Renato Zaltron dà vita ad una azienda che produce per conto terzi componenti e accessori per bastoncini da sci. A metà anni 90 Masters espone per la prima volta ad Outdoor Friedrichshafen. 2017, 40 anni dopo Masters è una delle realtà più importanti del settore, con presenza in oltre 40 paesi, quasi 1 milione di bastoncini prodotti nel 2016 e un fatturato che supera i 4 milioni di euro.


Accordo CAMP-La Sportiva per gli zaini degli atleti top

Accordo di co-marketing per la fornitura degli zaini CAMP Rapid Racing e Veloce agli atleti del team di scialpinismo La Sportiva: Michele Boscacci, Nadir Maguet, William Bon Mardion e Axelle Mollaret. I quattro campioni utilizzeranno a partire dalla stagione invernale in corso i nuovissimi zaini CAMP Rapid Racing e Veloce realizzati per l’occasione in un’esclusiva colorazione giallo/nera pensata appositamente per gli atleti La Sportiva. «CAMP è da sempre all’avanguardia nella realizzazione dei prodotti più innovativi per lo scialpinismo;La Sportiva veste oggi i migliori atleti del mondo skialp con obiettivi di sponsorship ed anche di innovazioneprodotto - spiega Eddy Codega, CEO di CAMP. -. Da qui l’idea di una collaborazione traaziende italiane non solo in ottica di reciproca visibilità in quanto marchi appartenenti all’outdoor system italico, ma anche in quella di miglioramento continuo e raccolta di feedback dalle gare più dure e prestigiose nel panorama dello ski mountaineering».«Il nostro obiettivo è quello di fornire all’atleta i prodotti migliori sulmercato per poter competere ai massimi livelli - aggiunge Lorenzo Delladio, CEO e presidente La Sportiva -. In questa prospettiva, la qualità e la tecnicità offerta dai prodotti CAMP in ambito performance rappresentano oggi un’eccellenza di mercato che ben completa l’outfit race dei nostri ambassador nelle competizioni internazionali».

Il Rapid Racing e il Veloce rappresentano due riferimenti tra gli zaini dedicati specificatamente allo scialpinismo e nascono dalla collaborazione costante con tester e atleti. Il Rapid Racing è realizzato in tessuto superleggero e con doppio sistema di fissaggio sci: Tubular Rewind Holder per le competizioni classiche e Hook Rewind Holder ideale per le prove Sprint. Con entrambi i sistemi è possibile agganciare e togliere gli sci in modo rapido ed efficace (aspetto fondamentale in gara). La cinghia addominale e quella pettorale sono dotate di fibbie EZ OP (esclusiva CAMP) ad apertura facilitata ed azionabile anche con guanti indossati, per risparmiare secondi preziosi. Il modello Veloce si rivolge invece alle competizioni Vertical/Sprint, velocizzando ogni movimento dell’atleta grazie alla sua essenzialità e a dettagli come il porta sci X-Press e la tasca sullo spallaccio sinistro specifica per la SFC 150 ml. Gli zaini hanno già fatto il loro debutto nelle prime gare di Coppa del Mondo sulle spalle di Michele Boscacci, già vincitore della Overall World Cup e del circuito La Grand Course nel 2018.


Salomon Speedcross 5, arriva la nuova versione di una scarpa mitica

Salomon rilancia la celebre Speedcross, arrivata alla versione 5. Dopo averne dato l’annuncio lo scorso luglio, vi sveliamo qualche dettaglio in più sull’ultima versione della scarpa che ha fatto la storia della corsa tra i monti.

DEDICATA A - Trail runner che cercano aderenza al terreno, stabilità e una robusta protezione dagli elementi. I runner che amano correre veloci sia sui sentieri che fuoristrada in condizioni difficili, come nel fango e su terreno soffice/bagnato. Gli entusiasti dell’outdoor che vogliono la performance di una scarpa da corsa con una manovrabilità il più possibile vicina al suolo e la massima aderenza.

COSA CAMBIA - A livello di prestazioni, le Speedcross 5 offrono un grip migliore e una tomaia più dinamica che consente una calzata migliorata e maggiore stabilità. La suola delle Speedcross 5 presenta tasselli più grandi e aggressivi, più distanziati tra loro e con una geometria aggiornata, in grado di garantire una migliore tenuta durante la spinta e durante la frenata in tutte le condizioni di superficie. L’unità del tallone della scarpa crea una culla per il tallone, garantendo un passo fermo e stabilità nella falcata. Le scarpe presentano inoltre una tomaia completamente saldata con sistema Sensifit a bracci dissociati e un maggiore volume per l’alluce, che le consentono un movimento più naturale insieme al piede e ai quadranti per una migliore confortevolezza.

LA SCHEDA
tomaia:in Welded con rinforzi Sensifit, parafango e protezione in gomma sulla punta
allacciatura:Quicklace, con tasca per le stringhe
plantare:Ortholite
intersuola:in EVA modellata e iniettata che avvolge la zona tallonare e con tecnologia ammortizzante EnergyCell+ - Differenziale 10 mm (20/30)
suola:Contagrip TA con tasselli pronunciati.


Vertical FreeAlper 40L, praticità al top

Quaranta litri di capacità suddivisi in uno scomparto principale e una tasca di accesso di emergenza per il materiale destinato al soccorso in valanga. Sono questi i numeri di FreeAlper 40L, zaino da scialpinismo e alpinismo firmato Vertical essenziale nelle linee e molto concreto che abbiamo fatto provare a Luca Polo, Guida alpina, Mestro di sci e grande esperto di speedriding. Le cinghie per fissare gli sci allo zaino sono facilmente regolabili, anche indossando i guanti, e permettono un doppio posizionamento dell’attrezzatura (in verticale oppure in diagonale). Ci sono poi anche delle cinghie laterali di compressione asportabili, per stabilizzare o comprimere il carico posto all’esterno dello zaino e uno scomparto con zip per i ramponi. Pesa 775 grammi, costa 199 € ed è disponibile nelle taglie XS-S e M-L. Esiste anche una versione più piccola, da 30 litri e dal peso di 685 grammi. 

IL PARERE DEL TESTATORE - «Con 40 litri non ti serve la velocità, ma la praticità sì e ci sono alcune soluzione mutuate dal mondo racing che sono davvero utili, come per esempio il gancio ferma sci. Il portaborraccia sullo spallaccio è esemplare per stabilità e comodità, la parte inferiore del portasci rinforzata anti-lamine, l’inserto per bloccare la piccozza evita che il becco sporga e l’apertura a sacca, coperta poi dal telo superiore che si blocca con dei gancetti negli spallacci, molto pratica».

UN MARCHIO ULTRA-TECNICO - Nato nel 1984 in Francia, nell’ambito del marchio Francital, Vertical è stato fin da subito uno dei marchi di riferimento nel mercato francese dell’abbigliamento da montagna. Come molte storie di successo anche questo brand vede un uomo e la sua passione dietro alle soluzioni più innovative, Patrice Dheu. Dopo la sua morte (avvenuta nel 2006 a causa di un incidente alpinistico) Vertical viene acquisito da Béal e poi da Raidlight che dal 2016 è di proprietà del Gruppo Rossignol. www.verticalmountain.com


Due nuovi bastoni e tre nuovi guanti a dimensione skialp Leki

Tante novità in chiave scialpinismo e freeride da Leki per la stagione invernale 2019/20. Ecco le principali.

TOUR VISION V - I nuovi guanti da scialpinismo TOUR VISION V puntano la traspirazione. Sono dotati del sistema Trigger Vertical riconfigurato e sviluppato specificatamente per l’utilizzo nello scialpinismo. A gestire al meglio i rischi fuoripista ci pensa il meccanismo di rilascio integrato nel sistema. In caso di carico elevato i guanti possono staccarsi dal bastone riducendo il rischio di infortunio in caso di caduta o di valanga. Inoltre, il sistema Trigger Vertical consente di agganciare e sganciare i guanti al bastone più rapidamente e assicura maggiore flessibilità e un cambiamento variabile della posizione della mano. Il powerframe si adatta alla misura del guanto per garantire il massimo comfort e la trasmissione ottimale delle forze. Per il guanto Leki impiega una combinazione di materiali di softshell, neoprene e AX Suede con stampa in silicone non è dotato di isolamento caldo, poiché gli scialpinisti durante le salite sprigionano sufficiente calore. Viene data pertanto priorità alla traspirabilità verso l’esterno. A tutti coloro che desiderano utilizzare il guanto a temperature rigide anche durante la discesa viene consigliata la versione TOUR VISION V PLUS, che è dotata di un copriguanto resistente all'acqua e al vento integrato nel risvolto.

Tour Vision V Plus

TOUR MEZZA - Nei guanti sportivi da scialpinismo della serie MEZZA Leki utilizza l’innovativa struttura leggera, già sviluppata per la collezione di successo Leki Nordic Race. Peso leggero, forma perfetta e trasmissione diretta della forza caratterizzano questi guanti da scialpinismo. A ciò si aggiunge un’elevata traspirabilità, grazie all’Acitve Light Construction e ai materiali specificatamente selezionati Softspan e AX Suede. Il powerframe si adatta alla misura del guanto per garantire il massimo comfort e la trasmissione ottimale delle forze. Le versioni TOUR MEZZA V PLUS GLOVE e TOUR MEZZA V GLOVE sono accessoriate con il sistema Trigger Vertical rielaborato specificatamente per lo scialpinismo. A gestire al meglio i rischi fuoripista ci pensa il meccanismo di rilascio integrato nel sistema. In caso di carico elevato i guanti possono staccarsi dal bastone riducendo il rischio di infortunio in caso di caduta o di valanga. Inoltre, il sistema Trigger Vertical consente di agganciare e sganciare i guanti al bastone più rapidamente e assicura maggiore flessibilità e un cambiamento variabile della posizione della mano. Nella serie Mezza Leki, come nel TOUR VISION V, non ha optato per un isolamento caldo. Il TOUR MEZZA V PLUS GLOVE è accessoriato con un copriguanto resistente a vento e acqua integrato nel risvolto, facile da aprire e da riporre. Da qui il PLUS nel nome del prodotto. Il TOUR MEZZA GLOVE è il modello entry-level della serie, senza Trigger Vertical.

Tour Mezza

PROGRESSIVE TUNE S BOA LT-  Leggerezza, calzata perfetta e collegamento diretto al bastoncino caratterizzano questo guanto primaverile per gli appassionati del freeski e per gli sciatori su pista più esigenti. Leki presenta questo guanto innovativo nella sua linea Progressive orienta al freeride. Il PROGRESSIVE TUNE S BOA LT è riconoscibile dall’innovativa chiusura a rotella girevole Boa. Il guanto d’élite con l’originale tecnologia Trigger S consente di avere proprio grazie al sistema a rotella un’aderenza ancora maggiore per una presa ancora più diretta e precisa sul bastoncino. Questo è reso possibile grazie all’orientamento preciso delle forze e ai comandi precisi del Boa. La struttura slim-fit e materiali specificatamente selezionati e accuratamente abbinati, assicurano una vestibilità molto confortevole. La membrana SOFT-TEX lo rende traspirante, resistente all’acqua e al vento. Sull’esterno Leki utilizza del pregiato materiale Softshell che è elastico, assicura un’elevata libertà di movimento e un piacevole comfort. All’interno è stato scelto il pratico silicone Nash. Lo strato sottile di isolamento Superloft è adattato alle condizioni più calde durante le uscite primaverili. Il PROGRESSIVE TUNE S BOA® LT è disponibile in tre diversi colori.

Tune S Boa

GUIDE EXTREME V – Il nuovo bastoncino pieghevole dispone non solo dell'innovativa ed estremamente leggera tecnologia per bastoncini pieghevoli Core Locking Device (CLD), ma anche dell'esclusivo Trigger Vertical Strap, studiato specificamente per scialpinisti ed escursionisti. Questo lacciolo è di concezione completamente nuova. Con il Trigger Vertical Strap si rinuncia al guantino per il pollice, tipico dei settori sci alpino e nordico, per offrire agli scialpinisti una maggiore libertà nelle varianti di impugnatura e opzioni di presa: in questo caso, meno diventa più. Il segmento superiore del bastoncino è in carbonio, mentre la parte inferiore è realizzata in un robusto alluminio HTS 6.5. In questo modo il peso ridotto si associa ad un'elevata resistenza anche negli impieghi più estremi. Grazie alla nuova tecnologia per bastoncini pieghevoli CLD, che funziona in modo simile a una penna a sfera, è possibile tralasciare una sezione, con ulteriore risparmio di peso. L'ingombro è ridotto a 42 cm e il modello Guide Extrem V si monta e smonta molto rapidamente e velocemente, quindi in caso di necessità è sempre subito a portata di mano. Il binding basket, rotella speciale da scialpinismo, sviluppato appositamente per gli escursionisti, consente una comoda gestione di attacchi e alzatacchi, come anche la possibilità di eliminare gli zoccoli-ghiaccio sulla pelle. Una variante di bastoncino telescopico estremamente robusto del modello GUIDE EXTREME V è il modello GUIDE PRO V. Bastone regolabile a due sezioni realizzato in alluminio HTS 6.5 ad alta resistenza con diametri delle canne da 18 e 16 mm. Il modello GUIDE LITE V rappresenta la versione a peso ridotto ed è anche un poco più snello, con diametri delle canne da 16 e 14 mm. Entrambi sono dotati anche del nuovo lacciolo Trigger Vertical e grazie al sistema di regolazione brevettato SPEEDLOCK 2 sono facilmente regolabili nelle lunghezze rispettivamente di 110 e 150 cm e di 110 e 140 cm.

Guide Extreme V

HELICON – È un bastone regolabile e composto da due sezioni. La canna in robusto alluminio HTS 6.5 con diametri da 16 e 14 mm si dimostra estremamente resistente. Il semplice e affidabile sistema di regolazione Speedlock+ certificato da TÜV Süd consente un adattamento individuale, rapido e privo di complicazioni, della lunghezza del bastoncino. L'impugnatura Evocon Soft Core si adatta perfettamente alla mano e consente numerose e differenti varianti di presa in salita e in discesa. Anche il lacciolo può essere regolato facilmente alla lunghezza necessaria. Con un ingombro di 99 cm il bastoncino è facile da riporre nello zaino. Molto pratiche le speciali rotelle da escursione. Con i binding basket si gestiscono comodamente attacchi e alzatacchi per sci alpinismo. Lunghezza regolabile da 110 a 145 cm.

Helicon Lite

TLT8 e Hoji Free tra le novità Dynafit per il 2020

La fiera Ispo di Monaco di Baviera è l’occasione per togliere il velo sulle principali novità della stagione invernale 2019/20 e anche Dynafit ha annunciato diversi highlight.

TLT 8 - Il nuovo TLT8 Expedition, con i suoi 1020 grammi, è un autentico peso piuma fra gli scarponi da scialpinismo a due fibbie. Per aumentare la velocità in ascesa, senza dimenticare comfort e sicurezza, i designer si sono concentrati sul nuovo sistema di chiusura Ultra Lock 4.0, semplice e intuitivo, che permette di risparmiare tempo nel passaggio dalla modalità salita a discesa. La fibbia superiore ha due funzioni: leva per il meccanismo ski-walk e sistema di apertura per il gambetto. È regolabile con estrema precisione, così come la fibbia inferiore, per adattare alla perfezione lo scarpone al piede dello sciatore. Il sistema è facile da utilizzare anche quando si indossano i guanti, affidabile e robusto, senza rinunciare alla leggerezza: velocità senza compromessi. La rotazione del gambetto di 60 gradi consente una camminata naturale e senza spreco di energie anche su terreni molto ripidi. La punta ridotta, chiamata Speed Nose, riduce il peso del 15% e, con il punto di rotazione spostato indietro di 4 mm, rende la rotazione più efficiente del 12%. In discesa lo scarpone si può regolare con un angolo di pendenza di 15 o 18 gradi, garanzia di una posizione più dinamica e di divertenti discese. Per una perfetta trasmissione delle energie anche la calzata del TLT8 Expedition è stata modificata, ora è più sportiva e aderente al piede, con una larghezza pianta di 103 mm e vestibilità atletica. Un’ulteriore caratteristica del TLT8 Expedition si palesa in presenza di quei passaggi che vanno affrontati con lo scarpone al di fuori dell‘attacco come attraversamenti sul ghiaccio o su terreni particolarmente ripidi: questo scarpone è infatti particolarmente efficiente utilizzato in abbinata con il rampone ultraleggero Cramp-In di Salewa. Con un peso di appena 260 grammi, è il rampone attualmente più leggero sul mercato. Mediante un particolare meccanismo di ganci e relativi inserti sulla suola, viene fissato direttamente allo scarpone, e aderisce in modo sicuro, preciso e affidabile, senza l’utilizzo di fastidiose fettucce e gabbie. ll TLT8 Expedition riproduce il celebre e sobrio design della famiglia TLT di Dynafit, evita chiusure ed elementi a vista che potrebbero generare spostamenti, incastri e impigli indesiderati durante il tour. Anche per le restanti caratteristiche tecniche Dynafit si affida all’esperienza riproducendo il rodato inserto Master Step, per un ingresso semplice e veloce nell’attacco. Lo scarpone si inserisce in quest’ultimo mediante un supporto per la salita più lungo che, quando si entra, si chiude a semicerchio intorno ai pin dell’attacco, rendendo l’ingresso ancora più veloce e facile, soprattutto in caso di condizioni di neve sfavorevoli e su terreni impervi. Quanto alla scarpetta interna si può scegliere fra due varianti: Custom Light (140 gr) e Custom Ready (270 gr). TLT8 Expedition è realizzato in Grilamid e lo scafo è rinforzato con fibre di vetro. Progettato in Italia, viene prodotto interamente in Europa. Disponibile in versione maschile (numeri 25 - 30,5) e femminile (23 - 27,5) a un prezzo consigliato di 600 euro.

HOJI FREE - Dopo Hoji Pro Tour arriva Hoji Free che, grazie alla specifica costruzione della punta e al tallone modificato, è compatibile anche con gli attacchi da sci alpino. L’elevata rigidezza, ottenuta attraverso l’utilizzo dell’innovativo materiale Grilamid con fibre di vetro e il flex progressivo di 130, conferisce all’Hoji Free tutte le caratteristiche necessarie per garantire una perfetta trasmissione dell’energia e performance eccellenti in discesa. Il piede è accolto alla perfezione all’interno dello scarpone grazie alla pianta di 102 mm di larghezza, le tre fibbie di microregolazione e l’Ultra Lock Strap. Nella modalità ski l’Hoji Free può essere bloccato con un angolo di inclinazione di 11 o 15 gradi, per ottenere così una posizione sugli sci comoda, ma al contempo atletica e controllata. Ma gli appassionati di freetouring potranno affrontare degnamente anche la salita: la lingua a V e la rotazione del gambetto di 55 gradi permettono la massima libertà di movimento, flessibilità e comfort, in modo da consentire una camminata naturale e senza spreco di energie anche su terreni molto ripidi. Grazie al peso contenuto di Hoji Free, solo 1.550 grammi, qualche metro di dislivello in più non sarà un problema, si potrà risparmiare sufficiente energia per godersi la meritata discesa. Un’ulteriore particolarità è la nuova scarpetta interna termoformabile Hoji Free Liner firmata Sidas, azienda specializzata in calze, plantari e boot fitting, che verrà utilizzata la prossima stagione in esclusiva per questo nuovo scarpone Dynafit. La scarpetta può essere adattata perfettamente alla forma individuale del piede, per raggiungere la più alta performance possibile, sia in salita che, in particolare, in discesa. Conquista per leggerezza e comfort, ma al contempo accoglie il piede in modo preciso, saldo e sicuro. Per consentire agli sciatori di attraversare anche rocce e fianchi ghiacciati, alla ricerca della discesa perfetta, l‘Hoji Free è stato equipaggiato con la nuova suola Pomoca Free Sole: grip e tenuta ottimale permetteranno un’efficiente camminata senza attacco, per una suola che risulta anche particolarmente stabile e durevole. Inoltre questo scarpone, grazie alla specifica costruzione della punta, è compatibile anche con ramponi semiautomatici. Infine l’Hoji Free, per entrare agevolmente nell’attacco Tech frameless anche su terreni impraticabili, è dotato di inserto Quick Step-In. Questo nuovo scarpone, come gli altri modelli della famiglia Hoji, è prodotto completamente in Italia. Taglie 25/29,5, prezzo consigliato 750 euro.

LOW TECH RACE 105 - Nella lotta contro il tempo il Low Tech Race 2.0, con il peso ridottissimo di appena 110 grammi, ha ridefinito, negli anni passati, gli standard di settore. Con il Low Tech Race 105 Dynafit alza l’asticella, riuscendo a battere sul peso il precedente modello di 5 grammi pur con una rigidità torsionale superiore del 20%. Il Low Tech Race 105 è un attacco performante e senza compromessi dedicato all’agonismo. Sul puntale gli ingegneri hanno concentrato tutto il loro know-how, limando e fresando fino a ottenere la perfezione. Per ridurre ulteriormente il peso, la composizione dei materiali è stata modificata, e anche la leva di bloccaggio dell’attacco è realizzata adesso in leggero alluminio forgiato 7075. Sono stati utilizzati anche titanio e plastiche ad alta resistenza. Come il modello precedente, anche il Low Tech Race 105 è disponibile in versione autolock e manulock. In conformità alle prescrizioni della ISMF l’attacco si sgancia sia in verticale che lateralmente, e può essere completamente bloccato. Il nuovo schema di foratura del puntale migliora inoltre la trasmissione delle energie, e consente di raggiungere la massima prestazione sullo spigolo dello sci. Per la talloniera, con alzatacco a stadio singolo, Dynafit punta su una costruzione simile al Low Tech 2.0, con la differenza che un’aggiunta piastrina di alluminio aumenta stabilità e robustezza. Anche per i pin ci si è affidati all’esperienza precedente: i pin rompighiaccio del puntale allontanano neve e ghiaccio in modo affidabile e rapido dall’inserto, facilitando l’ingresso, una delle questioni più critiche nel mondo agonistico. I pin in titanio della talloniera tengono gli scarponi saldi e sicuri all’interno dell’attacco. Il Low Tech Race 105 viene fissato con l’aiuto di viti Torx e sarà disponibile al prezzo consigliato di 500 euro.


Due Ispo Award per Salewa

Dopo i cinque award del 2018, Salewa inizia l’anno nuovo con altri due riconoscimenti. La giuria di Ispo Award ha infatti selezionato due prodotti della collezione autunno/inverno 2019/20 tra i più innovativi della stagione. Nella categoria Outdoor/Mountaineering & Expedition Footwear, l’Ispo Award è stato assegnato alla Wildfire Edge Mid GTX, versione invernale della Wildfire Edge, già premiata nel 2018 con l’OutDoor Industry Gold Aaward. Questo nuovo riconoscimento è una conferma delle qualità pionieristiche di questo concetto di scarpa da avvicinamento tecnico e dell’approccio senza compromessi del team di ricerca e sviluppo di Salewa. «Nello sviluppo di questa scarpa da avvicinamento ci siamo concentrati a trovare un punto di equilibrio innovativo tra precisione in arrampicata e comfort in discesa - spiega Silvia Serafini, Product Specialist Footwear Salewa - La nostra soluzione è il sistema Switchfit che permette di regolare la Wildfire Edge Mid GTX in modalità arrampicata o camminata, offrendo realmente due funzioni in una sola scarpa. Il sistema spinge le dita in avanti verso la punta, permettendo di regolare la compressione delle dita, in modo analogo a una scarpetta da arrampicata».

@ Daniele Molineris/Storyteller-Labs

Nella categoria Outdoor/Hybrid Outer Layer è stata premiata la Pedroc Alpine Wool Perform Jacket. L’imbottitura di questa giacca fa parte della innovativa piattaforma tecnologica Alpine Wool presentata dal brand alto atesino, che include soluzioni in lana naturale abbinata a tecnologie ibride. Le nuove imbottiture Alpine Wool saranno adottate in esclusiva in tutte le categorie della collezione di abbigliamento tecnico Salewa a partire dalla stagione autunno/inverno 2019/20. La Pedroc Alpine Wool Perform Jacket è stata sviluppata per lo speed-hiking e le attività stop-and-go in montagna in caso di basse temperature. L’imbottitura è in Alpine Wool Perform, un’innovativa tecnologia che unisce le proprietà naturali termo regolanti della lana delle pecore tirolesi con quelle termo riflettenti delle fibre sintetiche con Celliant. Le pecore alpine tirolesi producono lana con una maggior presenza di lanolina, grazie alla quale la lana mantiene le sue proprietà isolanti anche se si inumidisce. Inoltre, la lana è un materiale traspirante e un termoregolatore naturale del corpo. Il Celliant è una miscela brevettata di minerali termo reattivi che vengono polverizzati e sciolti per ottenere una resina con cui vengono caricate le fibre di poliestere riciclato.

Mark Mc Carthy, Senior Product Manager di Salewa, spiega quali siano le notevoli prestazioni della Pedroc Alpine Wool Perform Jacket: «In montagna è normale che faccia freddo, soprattutto quando si inizia presto il mattino o nelle serate autunnali, e ovviamente in inverno. Per consentire agli appassionati che vivono la montagna in modo dinamico di affrontare queste condizioni, abbiamo utilizzato una imbottitura Alpine Wool Perform da 50 grammi sia sulle braccia sia sul torace. Il tessuto esterno è un nylon leggero e resistente al vento, con una finitura DWR che resiste alla pioggia leggera».


Völkl, arriva il nuovo Revolt 121 ‘Built Together’

Il progetto ha un nome evocativo: Built Together, costruito insieme. Ed effettivamente i nuovi Revolt 121, primi sci del programma, che si concluderà nel 2022, in concomitanza con i Giochi di Pechino, è uno sci che coinvolge a fondo atleti, ingegneri e un artista, che si è occupato della parte grafica. L’idea è quella di lanciare uno sci all’anno con la collaborazione di uno specifico artista. Per Revolt 121, in vendita dalla prossima stagione invernale, l’atleta è Markus Eder, mentre l’artista il neozelandese Ken Griffon. Ma la particolarità è che tutte le persone coinvolte nel progetto sono appassionati sciatori, a partire dallo stesso Griffon. Il gruppo di lavoro era costituito da otto persone, tra di loro anche il lead engineer Lucas Romain, non solo ingegnere ma anche ex atleta pro.

IL PROGETTO - Dopo Griffon a ‘disegnare’ gli sci si alterneranno un americano, un europeo e, nel 2022, anno dei Giochi cinesi, proprio un artista cinese. Built Together coinvolgerà attrezzi della linea da freestyle della casa tedesca e si concluderà nell’arco di quattro anni.

LO SCI - Revolt 121 pesa 2.330 grammi nella misura 184 cm e ha un raggio, sempre nella stessa misura, di 19,2 metri. Larghezza al centro 121 mm, anima Multi Layer Woodcore.


Millet, arrivano Baringo e Fusion Reverse

Millet, che fa parte del gruppo Millet Mountain Group, che controlla anche il marchio Lafuma, presenta due novità per la stagione 2019/20. Si tratta di una giacca con cappuccio e di una giacca/felpa.

Baringo Jacket

Pensata per una varietà di attività in montagna e in differenti condizioni climatiche, la Baringo Jkt è rea­lizzata in un materiale a base di cotone che la rende calda, confortevole e estremamente durevole. La sua capacità è quella di mantenere il corretto calore corporeo senza perdere forma, elasticità e morbidezza, anche dopo numerosi lavaggi. Il suo stile la rende poi ideale per le attività di tutti giorni, anche non sportive. Colori disponibili: Flint - Urban Chic - Orion Blue. Il peso è di 580 gr.

Fusion Reverse Stretch Hoodie

Con un peso di soli 500 grammi e l’isolamento in Primaloft Gold Active Stretch, garantisce calore e libertà dei movimenti, anche grazie alla reversibilità del capo, che consente di scegliere, oltre che il colore, anche se avere due tasche laterali oppure una sola sul petto. Com­primibile, traspirante ed elasticizzato, è dotato di doppio cursore zip e di polsini, vita e cappuccio elasticizzati, per un fit perfetto. Tessuto esterno (in entrambi i lati): Toray stretch, imbottitura: Primaloft Gold Active stretch.

 www.millet-mountain.com


Fritschi presenta Xenix 10

Per la stagione 2019/2020 è in arrivo un nuovo attacchi pin firmato Fristchi: Xenix 10, un vero attacco da touring di soli 280 grammi. Il nuovo sistema di aggancio frontale del puntale permette allo scarpone di muoversi orizzontalmente, garantendo un miglior assorbimento delle sollecitazioni verticali. Questo sistema previene il distacco involontario che potrebbe essere causato dalle vibrazioni dello sci. Utilizzando l’alzatacco come leva per ruotare la talloniera di mezzo giro, la modalità d’uso dell’attacco Xenic 10 può essere facilmente cambiata da discesa a salita. Lo stopper infatti si bloccherà in automatico dopo il primo passo.