Patagonia aderisce allo sciopero per il clima chiudendo i suoi negozi
Patagonia, azienda di abbigliamento outdoor con una lunga storia di attivismo ambientale, chiuderà tutti i suoi negozi nel mondo per supportare gli scioperi per il clima, che si terranno il 20 e 27 settembre, e per fare in modo che i dipendenti possano prendervi parte.
Diverse manifestazioni, organizzate a livello globale, chiederanno la fine dell’epoca dei combustibili fossili ed esigeranno giustizia climatica per tutti. In molti paesi del mondo si terranno venerdì 20 settembre, mentre nei Paesi Bassi e in Italia avranno luogo venerdì 27 settembre, giorno in cui negli store di Cortina, Milano e Montebelluna le casse rimarranno chiuse. I negozi Patagonia, e tutti gli uffici in Europa, consentiranno così ai propri lavoratori di prendere parte alle manifestazioni locali.
Ryan Gellert, General Manager EMEA di Patagonia, ha così spiegato la decisione dell’azienda: «La crisi climatica è una questione umana che riguarda tutti noi. Siamo ispirati dai giovani attivisti che stanno portando avanti un movimento globale e, come loro, Patagonia sta richiedendo un’azione urgente e decisiva per il bene delle persone e del pianeta. In quanto azienda internazionale, chiuderemo i nostri negozi il 20 e il 27 settembre, manifesteremo con i giovani attivisti e domanderemo ai governi di tutto il mondo di intervenire. Invitiamo le imprese e chiunque sia preoccupato per il destino della Terra e del genere umano a reagire concretamente e unirsi a noi».
Per sapere di più su Patagonia, la sua storia di attivismo e la sua missione è possibile visitare il sito ufficiale. Inoltre, attraverso il finder online è possibile scoprire tutte le manifestazioni in programma nella propria area.
Suunto 5 fa sul serio
Per chi non ha bisogno di un orologio GPS multisport molto orientato alla performance come Suunto 9, ma è motivato oltre il fitness supportato dai programmi personalizzati proposti da Suunto 3, è da poco stato lanciato dalla finlandese Suunto il nuovissimo Suunto 5. Il target è ben definito: utilizzatori sportivi evoluti, non solo occasionali ma anche very addicted, magari col vizietto dei carichi intensi e dei grandi volumi, alla ricerca di uno strumento allo stato della tecnologia ma dall’ingombro limitato. Oltre che di un buon rapporto qualità prezzo. E pure bello, portabile 24/7. Operazione impossibile? Sicuramente non facile, ma sotto molti punti di vista Suunto 5 centra l’obiettivo.
In pillole
Il cuore di Suunto 5 è il monitoraggio dell’attività sportiva e di quella extra-sportiva, con rilevazioni davvero complete per atleti anche evoluti. È quasi come avere un person al trainer che, in base all’indicazione di obiettivi e livelli, monitora tutte le attività fisiche 24/7, qualità del sonno compresa, e rileva gli stati di forma e di affaticamento fornendo indicazioni sull’alternanza carico-recupero. Anche il singolo allenamento viene guidato in tempo reale per intensità e durata. I dati che servono durante le attività ci sono tutti e sono pre-configurate 80 modalità sport diverse, che si possono poi personalizzare ulteriormente. È possibile perfino crearne di originali, casomai vi inventiate un nuovo sport. In più ci sono rilevazioni e statistiche utili nel quotidiano, oltre allo sport e al pari dei più evoluti activity tracker: dal grafico della frequenza cardiaca 24/24 alla spesa calorica, fino agli orari di alba e tramonto e alle fasi lunari. La rilevazione cardiaca avviene tramite sensore ottico al polso, ma per utilizzi che richiedono massima precisione e valutazioni funzionali dell’attività elettrica del cuore è utilizzabile la fascia cardio Suunto Smart Sensor, acquistabile a parte. Suunto 5 è implementato dalla app Suunto, piattaforma per mobile iOS e Android sincronizzabile con numerosi altri servizi sportivi tra i quali Strava, Training Peaks e Relive.
Sì
- Il prezzo: 329 euro per un prodotto completo, con un software affidabile
- Il celebre design finlandese Suunto sobrio e pulito, sia con la ghiera color acciaio che bronzo, e le dimensioni accettabili anche su polsi piccoli
- La completezza delle funzioni che ne fa un vero e proprio monitor del nostro stato di allenamento e di salute, con tanti dati e funzioni molto dettagliate
- L’usabilità: dopo una veloce ricognizione delle funzioni disponibili (consigliabile, vista la loro quantità), la navigazione nei menù risulta semplice. Ma ci sono anche tanti tutorial su YouTube - Suunto Channel, molto immediati.
- App Suunto completa e intuitiva, facile il collegamento, utilissime le heat map che mostrano gli itinerari di altri utenti nelle vicinanze
- Profili di sport praticamente infiniti, inclusi alpinismo, scialpinismo, trail e trekking
Nì
- La ricerca della posizione GPS non è sempre velocissima, ma in ogni caso negli standard di orologi simili e più che accettabile.
- La leggibilità del display risulta difficoltosa in penombra se non viene attivata l’illuminazione (costante dallo start per tutto il move, oppure con un click al bisogno)
No
- Non c’è altimetro barometrico, quindi le misurazioni verticali sono rilevate tramite satellite. La parte meteo è un plus integrato in Suunto 9 per chi si muove molto in montagna, ma incide sensibilmente su peso e dimensioni. Suunto 5 punta su compattezza e leggerezza.
Salomon, arrivano Supercross e Alphacross
Non più solo Speedcross. Dopo il lancio della versione 5 del fortunato modello Salomon, arriva la nuova collezione Cross che comprende anche Supercross e Alphacross. Tutti e tre i modelli sono disponibili nelle versioni uomo e donna (W) e in diverse soluzioni colore.
Supercross è una calzatura adatta a ogni terreno, con grip aggressivo. Che si tratti di una corsa quotidiana al parco, di una fuga per un sentiero locale o di un percorso più difficile, questa scarpa leggera (310 g) ha un preciso punto di appoggio e una perfetta ammortizzazione. La suola Contagrip è pensata per offrire la migliore trazione su qualsiasi superficie, mentre la protezione anti fango appositamente modellata permette di accumulare chilometri senza rovinare scarpa e piedi. La struttura Salomon SensiFit e il sistema di allacciatura in kevlar Quicklace assicurano una calzata aderente; l’intersuola EnergyCell offre una grande ammortizzazione. Il prezzo consigliato al pubblico è inferiore a Speedcross 5 (130 euro):110 euro (130 euro la versione GTX).
Alphacross, in arrivo in autunno, è una scarpa da corsa ispirata all’outdoor per l’allenamento quotidiano ed è stata progettata per i runner che trovano pace nella natura, che si tratti di un breve allenamento al parco o di sessioni più difficili. Con l’obiettivo di offrire un comfort immediato fin dal primo utilizzo, la calzatura vanta una trazione e una protezione aggressive, ma è leggera (300 g) e abbastanza confortevole da poter essere usata ovunque. La suola Contagrip è caratterizzata da un disegno dell’aletta versatile, ideale per qualsiasi superficie (bagnata o asciutta); l’intersuola EnergyCell assorbe gli urti mentre si corre. Prezzo consigliato al pubblico: 110 euro GTX; 90 euro.
Alp Tracks 94, leggero e versatile. Parola di Denis
Quale miglior parco giochi del terreno d’alta quota del Monte Bianco per provare Alp Tracks 94, il gioiello del più puro stile Movement? E quale miglior testatore di Denis Trento, che utilizza spesso il modello centrale di questa particolare gamma della casa della mela, ma conosce bene anche i fratelli 85, 89 e 100? Detto fatto. Non ci abbiamo pensato su troppo, e a fine febbraio siamo saliti a Punta Helbronner per mettere alla prova questo modello che inseriamo nella categoria ski touring per geometrie e peso, ma che si propone come soluzione sofisticata per sciatori free con tendenza performance atletica. Insomma uno ski touring coi fiocchi, per esigenti, ma adattabile ad una cerchia più ampia di utilizzatori. Perché quello che emerge dal test, sia quello della nostra Buyer’s Guide che quello con Denis, è che si tratta comunque di un attrezzo affidabile e soprattutto versatile per utilizzatori evoluti. Non per tutti, ma per tutti quelli che sciano bene. Forse sarebbe sottoutilizzato impiegandolo solo nelle uscite ordinarie, perché l’estrema leggerezza della tecnologia e la larghezza al centro sono perfette per escursioni lunghe e con forte dislivello su ogni terreno. Ma la costruzione permette anche un’altissima trasmissione della forza in ottica freeride. Ne risulta un attrezzo che, per buoni sciatori, può essere anche lo sci unico. Per la montagna aperta, per il ripido alpinistico, e anche per l’approccio freetouring.
Cuore segreto
Il processo costruttivo è il cuore delle doti di Alp Tracks 94 e della sua versatilità. La linea Alp Tracks integra lo stato dell’arte di ricerca e sviluppo Movement sui compositi sottili. L’assemblaggio ad altissima pressione, con l’utilizzo di meno collante possibile, unisce gli strati in composito con la parte in legno di Carrubo ultraleggero rendendoli di fatto un solo elemento. Sottile, deformabile, meccanicamente forte, e reattivo. Si tratta di una costruzione in buona parte top secret, nella quale la manualità riveste il ruolo principe.
Sulla neve con Denis
Nei test della nostra Buyer’s Guide avevamo rilevato che Alp Track 94 è sensibile e rapido, non subisce la velocità, richiede il polso e la tecnica di uno sciatore sicuro. Ci aveva inoltre sorpreso sul duro in rapporto a dimensioni ed estrema leggerezza, conseguenza di un assetto ben aderente al fondo e preciso sullo spigolo, esente dalle reazioni nervose tipiche del composito. Denis ha confermato le nostre sensazioni. «Io lo uso anche per dislivelli importanti, sopra i 1.500 metri, perché è davvero leggero. Ma la leggerezza non deve trarre in inganno: risponde bene anche in velocità e in condizioni impegnative come le superfici segnate o rigelate» dice Denis. «Va abbastanza bene anche sul duro, in rapporto a struttura e geometrie, ma risponde al meglio nella neve polverosa, fino a 30-40 centimetri di fresca». Quali le differenze dunque con gli Alp Tracks più stretti e più larghi? «Fondamentalmente la maggior portanza che lo fa galleggiare bene sulla neve soffice. Per questo ha un utilizzo più versatile, oltre i 40 centimetri soffici è chiaro che Alp Tracks 100 è più indicato». In conclusione? «Mi piace perché è uno sci di carattere ma da montare leggero, poi puoi decidere di usare scarponi più duri con neve più dura visto che lo sci risponde bene, mentre con la polvere puoi fare scelte più soft». Davvero versatile: dimensioni, leggerezza e forza in un solo Alp Tracks.
Alp Tracks 94
Lunghezze: 169, 177, 183 cm
Sciancratura: 130/94/119 mm (177 cm)
Peso: 1.120 gr (+/- 30 gr, misura 177 cm)
Raggio: 19 m (177 cm)
Prezzo: 949 €
A Oberalp le scarpette d'arrampicata Evolv
Dopo Salewa, Dynafit, Pomoca e Wild Country, ecco Evolv. Il Gruppo Oberalp, la holding di Bolzano controllata dalla famiglia Oberrauch, ha acquisito il controllo di un altro brand del mondo verticale, specializzato nella produzione di scarpette da arrampicata. A seguire riportiamo il comunicato ufficiale dell'azienda.
Bolzano, 18 giugno 2019 - Il Gruppo Oberalp, brand house degli sport di montagna con sede a Bolzano, ha annunciato l'acquisizione con effetto immediato del marchio statunitense Evolv specializzato in scarpette da arrampicata. «L’arrampicata sportiva и un settore in crescita a livello internazionale- spiega Ruth Oberrauch, a nome della famiglia proprietaria del gruppo - L’acquisizione di Evolv è sinergica al nostro marchio Wild Country che opera soprattutto nell'ambito dell’attrezzatura tecnica. In questo modo il Gruppo Oberalp può ora distinguersi come fornitore di soluzioni complete per l’arrampicata sportiva. Con Salewa, Dynafit, Pomoca e Wild Country, Evolv è il nostro quinto marchio di proprietà per le attività in montagna, rinforzando così il ruolo di rilievo del nostro gruppo nel vasto mercato dell'outdoor».
«Come gruppo agiamo solo dove siamo competenti, e lo facciamo con passione. Il nostro mondo и la montagna, compresa la palestra da arrampicata - aggiunge Christoph Engl, CEO del Gruppo Oberalp - La nostra crescita è frutto del fatto che siamo focalizzati sull'alpinismo, mentre molti altri marchi sembrano cercare il successo nel settore più ampio dell'outdoor. Ecco perché il marchio Evolv si inserisce così bene nella strategia del Gruppo Oberalp».
Evolv è uno dei marchi leader nel mercato americano delle scarpette da arrampicata e genera un fatturato annuo di 6,5 milioni di dollari, con una produzione di 120.000 paia di scarpette da arrampicata all'anno. Inoltre, Evolv ha sviluppato con successo un servizio di risuolatura, che viene offerto per scarpe da arrampicata di tutte le marche. Il mercato principale и quello americano, ma ha dimostrato un grande potenziale di sviluppo nel mercato asiatico e in Europa dove и ancora poco diffuso.
Con questa acquisizione il Gruppo Oberalp sottolinea la propria dedizione all’ambito dell'arrampicata e del bouldering, e la volontà di sviluppare la propria attività anche in questo specifico settore. «La palestra и l'unica montagna ancora in crescita. Una montagna giovane e urbana. Con i marchi Evolv e Wild Country puntiamo soprattutto ai mercati asiatici e statunitensi. Ma Evolv potrà collocarsi perfettamente anche all'interno della comunità degli scalatori europei», così Engl riassume la strategia del Gruppo Oberalp per Evolv.
Evolv rimane a Los Angeles
Evolv è stata fondata 16 anni fa a Los Angeles dal coreano Brian Chung che ha avuto per molti anni la leggenda Chris Sharma come ambasciatore. Evolv resterà un marchio indipendente e Brian Chung continuerà a fare parte della gestione guidando il marchio come Product & Athletes Manager, mentre l’attuale Operations Manager, Jason Hung, continuerà ad occuparsi dello sviluppo del prodotto e della produzione. Nella sede di Los Angeles verranno mantenute le attività di sviluppo del prodotto, gestione degli atleti, vendite, design e servizio di risuolatura. La logistica, gli acquisti, il servizio clienti, le finanze e l'amministrazione saranno gestiti dalla filiale del Gruppo Oberalp a Boulder, sotto la responsabilità di Drew Saunders, country manager North America. La distribuzione in Europa sarà affidata al medesimo team di Wild Country, per ottimizzare le sinergie commerciali tra i due marchi.
Il Gruppo Oberalp considera il potenziale di crescita del marchio Evolv molto elevato, anche grazie al fatto che l'arrampicata sportiva sarà disciplina olimpica a partire dai prossimi Giochi olimpici di Tokyo, una occasione di grande visibilità presso il grande pubblico. «L'arrampicata è una nuova forma di fitness- continua Ruth Oberrauch - L'allenamento in palestra non attira soltanto gli appassionati di montagna e gli alpinisti. Molti giovani scoprono l'arrampicata come uno sport che combina diversi aspetti per migliorarsi: forza, agilità, concentrazione, e sempre più persone scoprono autonomamente l'arrampicata sportiva e si avvicinano alle palestre da arrampicata».
Gore Wear, a prova di sport
Il marchio Gore, nell’immaginario collettivo, è associato alla membrana e alle tecnologie Gore-Tex, però Gore è anche una marca di abbigliamento, che si può richiedere nei negozi sportivi più specializzati. Gore Wear è un po’ il laboratorio di tutta una filosofia e realizza prodotti altamente funzionali a partire dalle membrane e tecnologie Gore-Tex. Abbigliamento per ciclismo, mountain bike, corsa, trail running, fast hiking, sci di fondo pensato per un utilizzo sportivo specifico e intenso, che integra il know-how Gore con design e dettagli mai presenti per caso. Abbiamo provato un completo da running e trail running e uno indicato per fast hiking cercando di concentrarci proprio sulla funzionalità e di andare a cercare tanti piccoli particolari che sono quelli che, a parità di materiali utilizzati, possono fare la differenza. Vista la specificità del marchio e della proposta abbiamo scelto due testatori particolari. Le proposte da uomo le ha indossate Filippo Bianchi, trail runner e sky runner di punta (vanta anche una convocazione ai Mondiali di corsa in montagna) che è escursionista appassionato, naturalmente nella modalità fast… Indubbiamente un consumatore molto esigente. Il completo da fast hiking da donna lo abbiamo fatto indossare invece a Erika Giordana, che con Danilo Noro gestisce il negozio
XL Mountain, nostro partner per i test della Buyer’s Guide. Chi meglio di una negoziante esperta, che maneggia tutti i giorni capi sportivi e di una praticante outdoor assidua come lei per giudicare la proposta Gore Wear?
Running, GORE R7 Maglia e Pantaloncini 2in1
La proposta per correre prevede un completo con pant corti 2in1 e una maglia a maniche corte. «Premetto che non sono un amante dei pantaloncini doppi, personalmente preferisco quelli unici, ma con questi mi sono trovato bene, perché la parte stretch a contatto con la coscia non è stretta e soprattutto il materiale è molto leggero e piacevole al tatto, quella sopra è invece bella larga» esordisce Filippo. Tanti i dettagli, dalla comoda tasca con zip sul retro, a quelle laterali per i gel. La regolazione in vita avviene tramite coulisse piatta. «Ci sono anche tanti loghi riflettenti, sempre utili per essere visti quando scende il buio e la ventilazione, anche grazie agli inserti in rete e alle caratteristiche del tessuto, è buona» aggiunge Filippo. Più indicata per allenamenti e camminate veloci la maglia, di un piacevole e leggero tessuto, pensata per assecondare la vestibilità e con inserti in silicone sulle spalle per lo zaino. Si asciuga velocemente, non aumenta di peso se bagnata e punta sulla regolazione del microclima grazie alle tecnologie del tessuto e non su inserti in rete o costruzioni differenziate. «È sempre piacevole al tatto grazie alla cuciture piatte Ultrasonic» conclude Filippo.
Fast hiking, Gore H5 Gore.Tex Active e pantaloni Gore H5 Windstopper Gore Windstopper Hybrid
A vederli, pantaloni e giacca, sembrano più pesanti di quanto realmente siano. Li abbiamo provati in una giornata primaverile ventosa, ma non particolarmente fredda. E il primo commento, sia di Filippo che di Erika, è che non sono caldi. Intendiamoci, garantiscono il giusto microclima, anche se c’è fresco, ma non fanno sudare. La giacca con cappuccio è impermeabile all’acqua, antivento e altamente traspirante. «A conti fatti potrebbe anche essere utilizzata come strato per chi corre, è davvero light e poco ingombrante» dice Filippo. «È un capo piacevole da indossare con la consistenza di una k-way e lascia una bella libertà di movimento, anche quando si forza il ritmo» gli fa eco Erica. Questo guscio è particolarmente ricco di dettagli: «la coulisse regolabile in vita assicura la giusta vestibilità ed evita la dispersione del calore, il polso con velcro è pratico e meglio di quelli elastici che alla lunga cedono» dice Erika. «È ben compatibile con lo zaino e non ha cuciture sulle spalle» aggiunge Filippo. A un primo sguardo i pantaloni incuriosiscono. Sono forse il capo dove i dettagli fanno ancora di più la differenza. Abbinano il tessuto GORE WINDSTOPPER a inserti in GORE-TEX per fare scivolare via il gocciolamento dalla giacca, ma soprattutto tessuto stretch per assecondare i movimenti e la vestibilità dove serve, che li rende anche piacevolmente morbidi. «La regolazione in vita con cintura a velcro è molto comoda» nota subito Filippo, mentre Erika apprezza il fit e la fascia grip interna al giro vita. Non mancano anche in questo caso i dettagli riflettenti, nulla è lasciato al caso.
Arriva Garmin GPSMAP 66i
Dallo scorso 5 giugno Garmin ha lanciato il nuovo GPSMAP 66i, che unisce la lunga esperienza del marchio nella navigazione GPS con i plus del sistema di comunicazione satellitare inReach. È in pratica il primo prodotto nuovo da quando il marchio ha acquisito la tecnologia inReach. Il nuovo palmare ha un ampio schermo da 3’’, il compagno ideale per chi vuole dare libero sfogo alla voglia di esplorazione.
SEMPRE CONNESSI - Combinando i sistemi satellitari GPS, GLONASS e GALILEO con gli evoluti sensori interni (altimetro, barometro, bussola) e con l’ampia scelta cartografica disponibile, GPSMAP 66i garantisce agli appassionati una navigazione efficace e sicura in qualunque angolo del mondo. Garmin GPSMAP66i offre un servizio di messaggistica e geolocalizzazione globale, grazie all’utilizzo della costellazione di satelliti Iridium, l’unica rete che garantisce copertura completa del nostro pianeta. Così si possono ricevere e inviare e-mail e SMS da e verso qualunque contatto della rubrica. Inoltre, nel malaugurato caso in cui ci si trovasse in difficoltà, dal GPSMAP 66i sarà possibile lanciare un segnale di SOS semplicemente premendo un tasto dedicato. La richiesta di assistenza verrà inviata al centro di monitoraggio internazionale GEOS (attivo 24/7) che attiverà quindi la macchina dei soccorsi in qualunque luogo del mondo ci si trovi. Una volta premuto il tasto SOS, l’utente potrà interagire con un operatore (nella propria lingua), comunicare la tipologia di emergenza, la gravità del problema e ricevere immediatamente indicazioni su come gestire la situazione in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
CARTOGRAFIA - Il nuovo palmare GPSMAP 66i dispone di una mappa TopoActive Europe già installata, così che l’utente possa consultare nel dettaglio tutte le caratteristiche del territorio come le linee di quota, le coste, i fiumi, le vette e i punti panoramici. Tramite il pacchetto BirdsEye, scaricabile anche da una connessione Wi-Fi, sarà possibile pianificare la propria spedizione nel miglior modo possibile, consultando direttamente sul display le immagini satellitari in alta risoluzionedei luoghi che si attraverseranno.
VERSATILITÀ - Grazie all’App Garmin Explore gli utenti potranno sfruttare le funzionalità aggiuntive per la navigazione, per la pianificazione dei viaggi e per la condivisione dei dati. GPSMAP 66i è associabile ai dispositivi indossabili Garmin fēnix 5 Plus, Instinct, Tactix Charlie e Marq Expedition. Nelle situazioni che richiedono assoluta libertà di movimento, si potrà lasciare il palmare agganciato allo zaino e continuare a consultare i messaggi della sua inbox o anche lanciare SOS direttamente dal proprio polso. GPSMAP 66i è progettato secondo i rigorosi standard militari MIL-STD-810, resistente agli urti e impermeabile IPX7(un metro di profondità per 30 minuti). Integra una batteria ricaricabile con un’autonomia fino a 35 ore, con tracciamento ogni 10 minuti, e fino a 200 ore in modalità Expedition, con intervalli di tracciamento ogni 30 minuti. Il prezzo consigliato al pubblico è di 599,99 euro e i servizi di comunicazione satellitare sono a pagamento e attivabili scegliendo tra varie soluzioni di abbonamento.
Info qui
Milliken & Company acquisisce Polartec
Milliken & Company ha annunciato ieri di avere firmato un accordo definitivo per l'acquisizione di Polartec da Versa Capital Management, LLC. L'acquisizione dovrebbe concludersi entro giugno. I termini finanziari della transazione non sono stati resi noti. Polartec è leader nella produzione di soluzioni tessili innovative, a partire dal moderno pile sintetico nel 1981 e le sue tecnologie sono oggi utilizzate dai brand leader nel settore sportivo, militare e professionale.
Le competenze di Milliken & Company in materia di ricerca, progettazione e produzione spaziano in un'ampia gamma di discipline, tra cui prodotti chimici speciali, rivestimenti per pavimenti e tessuti protettivi. «Polartec apporta una vasta e rinnovata esperienza nel settore tessile outdoor per completare la già robusta offerta di Milliken - ha dichiarato Halsey Cook, presidente e CEO di Milliken & Company - L’acquisizione strategica amplia le nostre capacità nel settore tessile con un'offerta di prodotti che ora includerà soluzioni tecniche per l’isolamento e protezione dagli elementi, consentendoci, tra l'altro, di crescere in nuovi e stimolanti settori».
«Con oltre 150 anni di innovazione nel settore tessile, Milliken è il miglior proprietario naturale di un brand con il pedigree di Polartec, non vedo l'ora di supportare questa integrazione» ha dichiarato il CEO di Polartec Gary Smith. Versa aveva acquisito le attività della ex Malden Mills nel 2007, rinominandola Polartec.
Ortovox, obiettivo sostenibilità. A partire dalla lana
In occasione di OutDoor by ISPO 2019 Ortovox introdurrà la sua strategia di sostenibilità PROTACT2024 con la quale l’azienda, basandosi sui suoi valori chiave, presenterà sia le iniziative già esistenti che nuovi obiettivi precisi da realizzarsi entro il 2024. Però non mancano le novità anche per quanto riguarda i prodotti: con la nuova linea Westalpen il marchio presenta la sua collezione tessile più versatile e più tecnica per alpinismo ed escursionismo ad alta quota a cui si aggiunge, nel settore hardware, la pluripremiata serie di zaini Peak Light e Peak Light 40.
SOSTENIBILITÀ – Con PROTACT2024 Ortovox ha fissato sei pilastri per formulare la sua strategia di sostenibilità fino al 2024 definendo obiettivi concreti. In qualità di esperti della lana, l’azienda, con Ortovox Wool Promise (OWP), ha sviluppato un proprio standard che mira alla certificazione della materia prima secondo severi criteri e alla trasparenza della catena di commercializzazione. L’obiettivo è quello di integrare nell’OWP, entro il 2024, anche il partner Swisswool. I pilastri amicizia e alpinismo simboleggiano il rapporto leale e responsabile sia con gli stakeholder che con l’ambiente e le risorse. In questo contesto Ortovox si è prefissata di mantenere lo stato di leader della Fair Wear Foundation e di impegnarsi a favore della neutralità climatica. Oltre il 60% della produzione avviene attualmente in Europa e questo rimarrà anche in futuro il livello minimo. I temi pionieri della sicurezza e motivati dalla funzionalità illustrano l’obiettivo dell’impiego di materiali al 100% privi di PFC sia nel settore tessile che in quello dell’hardware, il settore della gestione delle sostanze chimiche, nonché la durata dei prodotti e la possibilità di essere riutilizzati.
SISTEMA WESTALPEN - Le Alpi occidentali (Westalpen) sono sinonimo diterreno alpino impegnativo e alte montagne e di conseguenza anche di un alto livello di abilità richiesta e di un’attrezzatura congrua. Per soddisfare queste esigenze Ortovox presenta il nuovo sistema Westalpen composto da tre strati di abbigliamento: Westalpen 3L Light giacca e pantaloni, Westalpen Softshell giacca e pantaloni e la giacca Westalpen Swisswool Hybrid. La collezione più versatile e più tecnica del marchio bavarese per gli sport di montagna, offre prodotti appositamente creati per venire incontro alle esigenze delle salite in ambiente ad alta quota: protezione, funzionalità e leggerezza.
PANTALONI WESTALPEN SOFTSHELL - Nei pantaloni Westalpen Softshell viene utilizzato l’innovativo sistema quick-gaiter che sostituisce interamente il gambale nelle escursioni ad alta quota. Il sistema di regolazione dell’orlosviluppato da Ortovox permette di regolarli facilmentee velocemente in tre passaggi, adattandoli perfettamenteallo scarpone. Le fascette di fissaggio poste sotto lo scarpone sono realizzate in materiale Dyneema resistente allo sfregamento e quando non vengono utilizzate si possono stivare con estrema facilità.
PEAK LIGHT 40 - Nel settore hardware Ortovox completa nell’estate2020 la pluripremiata serie di zaini Peak Light con il modello Peak Light 40. È un compagno versatile ed altamente funzionale per escursioni in ambiente e ad alta quota. Comfort, leggerezza e una piacevole gestione della temperatura vengono assicurati dallo schienale tecnico realizzato utilizzando pannelli in Swisswool. Grazie agli elementi flessibili e rimovibili, come la tasca sulla patta, il fascione addominale o il telaio, lo zaino può essere adattato a seconda del campo d’impiego e il suo peso può essere ridotto fino a 780 grammi.
The Legend, da Meraldi a Collé
È il 4 luglio 1993, ad Alagna si sta riscrivendo la storia della corsa in montagna: nasce lo skyrunning. Sono passati più di 25 anni da quando la prima sky race si è corsa sulle pendici del Monte Rosa, un progetto ambizioso che ha rivoluzionato il modo di correre in montagna e ha dato inizio a un movimento globale.
La sfida è correre da Alagna fino alla vetta del Monte Rosa, raggiungendo la Capanna Regina Margherita; gli atleti, i primi corridori del cielo, toccano quota di 4.554 metri coprendo 35 chilometri e 7.000 metri di dislivello in salita e discesa tutti d’un fiato. Fabio Meraldi in 4 ore e 24 minuti vince la gara e segna il record, un record che è stato solo l’inizio della sua leggenda.Partendo da questa data è iniziata la storica cavalcata di Fabio, vera icona dello Skyrunning e dello scialpinismo. Fabio vanta vittorie e record come pochi altri, alla Everest Sky Marathon, al Trofeo Kima e alla Dolomites Sky Race. Record allo Shisha Pangma, Monte Kenya, o quello mitico da Courmayeur al Monte Bianco e ritorno, imbattuto per oltre 20 anni.
Nel 1995 Valeria Colturi, titolare di Crazy, allora piccola azienda artigiana di Bormio, si appassiona a questo sport. Dopo aver dato una svolta al modo di vestirsi per le competizioni di scialpinismo, inventando la famosa tutina, crede in questo nuovo modo di affrontare la montagna e crea i primi capi di abbigliamento dedicati. Oggi l’evoluzione di quella prima collezione si chiama The Legend, una linea studiata a quattro mani con Fabio Meraldi, la collezione perfetta per lo sky e il trail. L’obiettivo del progetto The Legend è quello di sensibilizzare sulla sicurezza e puntare al comfort. La collezione perfetta è quindi un connubio di scelte tecniche di altissimo livello, partendo dai tessuti, passando attraverso le più dettagliate soluzioni tecniche.
Un altro grande della corsa tra i monti oggi utilizza i capi The Legend, Franco Collè, due volte vincitore del Tor des Géants. «Vestibilità e praticità, bastano queste due semplici parole a spiegare il perché della mia scelta» esordisce Franco. T-shirt e pant The Legend sono stati utilissimi anche durante il Tor. «I tessuti utilizzati sono molto piacevoli al tatto, leggerissimi e senza fastidiose cuciture, la vestibilità dei pantaloncini è davvero perfetta e la t-shirt ha due praticissime tasche porta flask e altri cinque vani molto utili» aggiunge il valdostano che ricorda, a riprova della validità dei pantaloncini, che durante l’ultimo Tor non li ha mai sostituiti.
T-Shirt Sky Run The Legend – 130 euro
È stata studiata con l’obiettivo di creare un capo che permettesse di non utilizzare lo zaino e gestire in completa autonomia lunghi chilometraggi.
Caratteristiche:
- Tessuto luminescente
- Stampa rifrangente
- Orlo incollato
- Zip invisibile incollata
- Silicon grip ferma zaino
- Fischietto tascabile
- Laserature traspiranti
- Fondo incollato con serpentina in silicone
- Tasche porta flask in tessuto traforato
- Scritta laser traforata traspirante
- 5 tasche a rete portaoggetti
Shorts Sky K-Run The Legend – 120 euro
Il tessuto esterno è leggerissimo, tasche multiuso, lo short interno contenitivo e lo slip sostenitivo.
Caratteristiche:
- Doppia tasca in rete, con zip e gancetto portachiavi
- Slip interno con sistema Suspension Plus sostegno extra, massima ventilazione per prevenire la formazione di varicocele
- Doppia tasca in gel
- Pantaloncino esterno incollato
- Pantaloncino interno contenitivo con tessuto Magic Print
- Fori laserati
- Cover impermeabile estraibile per lo smartphone
- Elastici porta bastoncini
- Tessuto superelastico water repellent traforato
Scott Sports inaugura la nuova sede
Sette piani, 440 scale, fino a 600 postazioni di lavoro, 50 sale riunioni, 800 motori per la gestione delle finestre, oltre 4.000 metri quadrati di showroom. Sono questi alcuni dei numeri del nuovo headquarter di Scott Sports, realizzato da IttenBrechbühl Architects e General Planners a Givisez, in Svizzera, con molta attenzione alla sostenibilità e alla vivibilità degli ambienti di lavoro. L’edificio è il primo in Europa ad avere un sistema per controllare il riscaldamento, la ventilazione e l'acustica tutto allo stesso tempo. Grazie alla geotermia viene fornita energia sostenibile e riscaldamento a basso consumo, tecnologia solare e teleriscaldamento ne sottolineano ulteriormente il carattere sostenibile. Incorniciata da un'architettura chiara e una combinazione di materiali senza tempo come il legno, cemento, vetro e metallo, la nuova sede offre il palcoscenico ideale per il portafoglio dei prodotti del gruppo che ha fatto di innovazione e design i suoi valori chiave.
L’atrio centrale si sviluppa su tutta l'altezza dell'edificio e una scala che conduce l'ospite all'ingresso dell'auditorium Le stanze pubbliche si sviluppano ai lati dell'auditorium. La caffetteria e il ristorante sono collegati a questo spazio aperto offrendo uno sguardo completo nell'area esterna grazie a una superficie in vetro continua. Lo spazio dedicato agli uffici si trova sui quattro piani superiori. L'ampiezza degli spazi promuove lo scambio vivace e lo sviluppo di idee, mentre le aree chiuse favoriscono un'atmosfera di lavoro più concentrata. La facciata in alluminio microforato e controllata dal sole consente alla luce del giorno di fluire piacevolmente all'interno. La protezione dinamica, studiata per contrastare i raggi del sole, e la facciata high-tech del seminterrato rendono visibile l'attività svolta all'interno e suscitando curiosità. L'ampio atrio illuminato valorizza le doghe in legno posizionate verticalmente e il pavimento in cemento grezzo, mentre le tonalità dei colori naturali sottolineano e donano tranquillità agli spazi e agli uffici.
Nell’headquarter trovano spazio anche i marchi controllati: Syncros, Bergamont, Bold Cycles, Avanti, Malvern Star, Dolomite, Powderhorn, Bach, Lizard e Outdoor Research. «La cultura del lavoro e il luogo in cui si svolge sono molto importanti per noi - ha detto il ceo Beat Zaugg - Viviamo una forte filosofia di gruppo e i progetti sono seguiti da diversi dipartimenti contemporaneamente. Avere tutti i dipendenti nello stesso edificio consente una comunicazione e una collaborazione veloce e senza interruzioni, una vera alternativa all'home office».
KOM e Hierro, per arrivare in fondo
Dici New Balance e dici soprattutto no problem. Le scarpe per correre nella natura della casa americana sono da sempre sinonimo di buona ammortizzazione e comodità, soprattutto per le lunghe distanze. Chi non ricorda la Leadville, compagna fidata di generazioni di ultra-trailer? Passano gli anni e l’offerta diventa più ampia e si segmenta e oggi la gamma da trail, votata prevalentemente alle distanze ultra, di New Balance si articola su due prodotti: Fresh Foam Hierro v4 e Summit KOM. Due scarpe per certi versi simili, per altri diverse. Le abbiamo messe alla prova nei piedi di Giulio Piana, atleta che corre con le scarpe NB e conosce molto bene le Hierro, mentre sta iniziando a usare le KOM. Giulio è un testatore perfetto per queste scarpe perché, oltre a essere atleta top (i risultati che riportiamo nel box di queste pagine parlano chiaro) è anche un utilizzatore alto e più pesante della media dei top. Non corre certo come un trail runner pesante della pancia del gruppo, però può fornire qualche indicazione in più per utilizzatori comuni mortali.
FRESH FOAM HIERRO v4 - La Fresh Foam Hierro v4 è una scarpa pensata per trail su distanze lunghe, in gara e allenamento, con l’obiettivo del cushioning. Per certi versi un’alternativa alle massimaliste. Questa versione 4, in vendita da qualche settimana, è un’evoluzione della 3, uscita l’anno scorso, che non viene snaturata, ma solo migliorata in due dettagli. Per intenderci: non è un salto come dalla 2 alla 3, che sono scarpe abbastanza diverse nell’aspetto. Gli interventi riguardano tomaia e tallone. La prima è realizzata ora in Stretch Film, un materiale termosaldato simile a quello utilizzato l’anno scorso, ma con aperture di dimensioni differenti. In pratica sulla 3 c’erano delle piccole squame, ora fori di dimensioni diverse per assicurare traspirazione dove serve e più fasciatura del piede e resistenza in altri. Il tallone invece adotta una nuova struttura di sostegno per avvolgerlo meglio. Per il resto è la scarpa del 2018, con tanta ammortizzazione (profilo 28-20 mm) e 8 mm di drop. Per fare tanti chilometri su terreni poco o mediamente tecnici. «Confermo, l’anno scorso ho corso sempre con Hierro, in allenamento e in gara, perché voglio arrivare sempre in fondo e in buone condizioni, per me questa è la priorità: avere una scarpa con la quale poter correre ai ritmi richiesti da un trail e da un ultra trail, ma che sia comunque protettiva e mi supporti bene» dice Giulio. Una macina chilometri per arrivare fino in fondo. «Il grip è sempre valido e anche a fine gara hai quel comfort che può fare la differenza, il disegno della suola non è pensato per terreni eccessivamente fangosi, ma la superficie ampia e il disegno danno comunque un aiuto» aggiunge Giulio. Le indicazioni di utilizzo vedono Hierro più sbilanciata sulle lunghe distanze (anche cento miglia) e valida proposta per utilizzatori di medio livello e runner anche pesanti, volendo pure in chiave speed hiking, ma Giulio Piana dimostra la versatilità del prodotto, valido anche per atleti di livello su gare da ritmo medio o per distanze più corte.
SUMMIT KOM - Con un nome così (KOM è l’acronimo di King Of The Mountain) corri incontrastato ovunque. Ed è proprio la versatilità quello che piace di questa scarpa, pensata per distanze medie ma che può trovare pane per i suoi denti anche su qualche trail più corto. Versatilità che, grazie a suola con mescola Vibram Megagrip e struttura della tomaia avvolgente, permette di spingersi più sul tecnico rispetto a Hierro. Il rockstop inoltre protegge sempre bene dalle asperità del terreno. «Sto iniziando a usarla in allenamento, è un po’ meno soft come impostazione, la vedrei per allenamenti e distanze lunghe ma più corte della Hierro, però il cushioning rimane un aspetto importante» dice Giulio. L’anno scorso era stata una delle sorprese della nostra Outdoor Guide e conferma quanto di buono emerso. Per chi e cosa? Distanze maratona-ultra, diciamo fino 70-80 chilometri, allenamenti intensivi, utilizzatori di medio livello o alto su ritmi medi. E anche in questo caso chi pesa un po’ di più è accontentato. L’impostazione è sicuramente meno voltata al comfort e apparentemente più rigida di Hierro, con un rebound energico e probabilmente durevole nel tempo dato dalla tecnologia RevLite usata per l’intersuola, ma l’ammortizzazione non manca. Come per le auto, c’è chi preferisce una molleggiata francese e chi una rigida tedesca e New Balance accontenta tutti, facendoli arrivare sani al traguardo.
GIULIO PIANA - Classe 1981, modenese, Giulio Piana ha 822 punti ITRA. Nel 2018 un secondo posto al Tartufo Trail e al Cima Tauffi Trail. In Palmarès le vittorie al Quadrifoglio, Amorotto, Cima Tauffi, un secondo posto alla Maremonta e alla UTLO e un diciottesimo alla CCC.
New Balance Fresh Foam Hierro v4
Peso: 324 gr
Drop: 8 mm
Suola: Vibram Megagrip
Prezzo: 140 euro
New Balance Summit KOM
Peso: 310 gr
Drop: 8 mm
Suola: Vibram Megagrip
Prezzo: 125 euro