Disponibile Skialper 117 di aprile-maggio
Proprio quando le giornate si allungano e il clima diventa più mite questo mitico inverno 2018 continua a regalarci tante belle sorprese. E allora anche il numero 117 di Skialper, già disponibile nell’edicola digitale e in distribuzione nelle migliori edicole italiane nella versione cartacea (oppure prenotabile su www.mulatero.it) è ricco di spunti per un finale di stagione indimenticabile. Un inverno - come scrive Davide Marta nell’edito - che ha finalmente unito le varie anime dello skialp e del freeride in un meltin pot dove tutine e braghe molli hanno capito che una cosa non esclude l’altra, che si può essere freerider con sci da 80 sotto il piede oppure salire veloci con aste da 110.
NON SONO UN EROE - Primo articolo della rivista dedicato a Zen, il cane del Soccorso Alpino che lo scorso 6 marzo ha salvato un escursionista travolto da una valanga nel cuneese. Siamo stati a trovarlo e abbiamo parlato con il suo conduttore Seba. Una storia per ricordare le tante persone e cani impegnati ogni giorno a garantire la nostra sicurezza, degli angeli custodi che non finiremo mai di ringraziare.
HOJI, IL VISIONARIO - Eric Hjorleifson, canadese, freerider, tra i primi a saltare e fare evoluzioni con gli attacchini, sviluppatore di scarponi per il freetouring (i famosi Hoji di Dynafit), ski movie star. Insomma un innovatore, un visionario, oltre gli stereotipi. Federico Ravassard lo ha intervistato per noi.
SIAMO TUTTI FIGLI DELLO STESSO DIO - Freerider, tutine, skialper tradizionali, splitboarder. Tutti sotto la stessa bandiera, tutti pronti a salire, scendere e divertirsi. È quello che succede a Les Arcs, in Francia, dove il Community Touring Club organizza il Big Up & Down. Una festa dello sci con le pelli, con raduni e gare dallo spirito particolare e un unico obiettivo: tutti insieme appassionatamente. Per divertirsi. Luca Giaccone è andato per noi a scoprire (e a raccontarvi) questa incredibile festa dello skialp.
CRANS MONTANA RANDO PARC - 40 chilometri di itinerari per lo scialpinismo segnalati e suddivisi per difficoltà. Una campionessa come Séverine Pont-Combe e il marito Nicolas che amano la loro montagna e si sono battuti perché nascesse un parc per gli skialper. Crans Montana è il nuovo eldorado dello speedfit, lo skialp accanto alle piste, e Tatiana Bertera, con il fotografo Stefano Jeantet, è andata alla scoperta di queste nuove tracce.
DETERMINAZIONE MAGNINI - Davide Magnini, per molti il nuovo Kilian. Sicuramente il giovane trentino, che si divide tra skialp e corsa (anche se si definisce skialper) ha le idee chiare (e la stoffa del campione, visto che ha vinto il Tour du Rutor…). E Luca Giaccone, con la fotografa Alice Russolo, è andato a trovarlo a casa sua e a fare una gita sulle montagne attorno al Tonale.
C’ERA UNA VOLTA IL WEST - Dopo la puntata a est, Federico Ravassard è andato a ovest, alla Baitella di Zeo, vicino a Gressoney, per scoprire che il freeride è sempre esistito. E che ai piedi del Monte Rosa c’è uno dei massimi santuari mondiali dello sci off piste. Un reportage intenso, fatto di powder, luci e persone. Sedici pagine da leggere, guardare e conservare.
BAR VALERUZ - Chi non conosce Tone Valeruz? L’uomo simbolo di una certa visione dello sci estremo ha dato appuntamento al nostro Andrea Bormida in un bar della sua Val di Fassa. Per parlare di quello che è stato lo sci de peinte raide, di quello che è ora, ma anche di cosa vuol dire fare il maestro di sci o la Guida alpina. Insomma, riflessioni a ruota libera con un autentico mito dello sci.
TOUR DU RUTOR, SELLARONDA & CO - La primavera è la stagione dei grandi appuntamenti agonistici e allora ecco che i nostri inviati sono stati a seguire e raccontare da un’altra prospettiva il Millet Tour du Rutor Extrême, ma anche la Pierra Menta. E poi per una volta avevamo due inviati un po’ più speciali da dentro le gare: Chiara Musso al Rutor e Jacopo Da Campo alla Sellaronda. Due appassionati che grazie alle iniziative di Skialper, Millet e Dynafit hanno potuto partecipare alle due gare e raccontarle per noi.
ANTEPRIME MATERIALI - La linea K2 Wayback e il nuovo attacco ATK Crest, ma anche la scarpa da trail New Balance Summit Unknown sono le anteprime che abbiamo provato per voi questo mese.
CONTRO VENTO - Greatest Italian Treks, vale a dire i più interessanti e curiosi trekking italiani, selezionati da Skialper e Ferrino. Questo mese vi presentiamo il trekking delle isole Eolie, tra vulcani, suggestioni cinematografiche e una natura incredibile. Che dire, voglia di mare ma… non manca qualche accenno allo sci. Leggere per credere!
AKU SPIRIT - La nota azienda veneta che produce scarpe da montagna e comodi modelli ‘mountain inspired’, per la vita di tutti i giorni, è una fucina di storie e curiosità. Siamo stati a visitare la sede di Montebelluna. Un reportage molto diverso dai soliti reportage aziendali…
47 GITE DI PRIMAVERA - La sezione Tracce è giunta alla terza uscita. Trentadue pagine interamente dedicate agli itinerari con sci e pelli, suddivisi per aree geografiche alpine. Itinerari attentamente selezionati dal curatore del progetto, Andrea Bormida, in collaborazione con tanti ‘local’ molto ma molto esperti… Per ogni itinerario le indicazioni pratiche e una cartina. Quando si parte per la prossima gita?
LOG IN - È la sezione all’inizio della rivista, il log in del nostro numero, ma qui ne parliamo alla fine dell’articolo di presentazione. Eppure ci sono tanti spunti: la campagna Save The Blue Heart of Europe di Patagonia per salvare i fiumi balcanici dalla costruzione di migliaia di dighe, la rubrica dedicata ai libri, un interessante articolo sugli zaini fotografici per andare in montagna, anche quelli con airbag, la consueta rubrica sulla fauna (questa volta parliamo di scoiattoli) e tanto altro… Non resta proprio che comprare il numero 117 di Skialper!
Ecco la Duerocche 2018
Quarantasette anni di storia. La suggestiva cornice delle colline trevigiane tra Asolo e Cornuda. Un’emozione che si rinnova ogni anno, il 25 aprile. Scatta il conto alla rovescia in vista dell’edizione 2018 della Duerocche, presentata venerdì sera a Cornuda. Cinque diversi percorsi. Gli specialisti del trail potranno scegliere tra la 48 chilometri, con 2.300 metri di dislivello, e la 21 chilometri, con 1.000 metri di dislivello. Previsti inoltre i due tradizionali tracciati di 6 e 12 chilometri, aperti a tutti, e la prova sui 14 chilometri, riservata agli appassionati del nordic walking, che percorrerà il tragitto della Duerocche storica, da Asolo a Cornuda. I percorsi, preparati dai volontari delle Duerocche con un lavoro che dura da mesi, avranno uno sviluppo complessivo di 101 chilometri. E anche quest’anno, come già nel 2017, i tracciati di gara più lunghi saranno separati dai più brevi, in modo che gli atleti più lenti non ostacolino i più veloci (e viceversa).
ISCRITTI - A 18 giorni dall’evento, gli iscritti hanno già superato quota 2.500. Sono attesi a Cornuda, nel contesto di una manifestazione in continua crescita sotto il profilo organizzativo (confermati i servizi di massaggi post-gara e di baby-sitting, le t-shirt e maglia-tech in limited edition creata da Delineodesign e la felpa realizzata dalla sponsor tecnico Scarpa che andrà a tutti i finisher della 48 chilometri. Pezzi da collezione che rappresentano uno dei benefit più apprezzati dai partecipanti all’evento.
Alla Duerocche, nella versione da 21 km, prenderà parte per la prima volta anche Moreno Pesce, atleta veneziano d’adozione bellunese che, amputato alla gamba sinistra in seguito ad un incidente stradale, è diventato una celebrità nel mondo del trail e delle vertical race per il fatto di gareggiare grazie una speciale protesi in fibra di carbonio e titanio. Sono inoltre attesi al via i ragazzi del neonato Duerocche Running Team e 18 ‘senatori’ che hanno partecipato a tutte e quattro le precedenti edizioni del Trail da 48 km. I loro nomi? Antonio Barel, Michele Cinel, Diego Cortese, Adelina Cozza, Alessandro Dal Santo, Marco De Vallier, Pierluigi Fornasier, Giacomo Longo, Massimo Matteazzi, Michele Menegon, Mihai Miron, Marta Neso, Riccardo Pavan, Davide Pelllizzari, Francesco Rigodanza, Demis Todesco, Alberto Zanin, Franco Zavarise. Metà sono già iscritti anche per l’edizione 2018.
PROGRAMMA - La Duerocche scatterà da via della Pace (zona impianti sportivi sportivi) a Cornuda: alle 7.15 la 48 km, alle 9 la 21 km, alle 9.30 la 6 e la 12 km. Avvio libero, invece, dal centro di Asolo, per la Passeggiata Storica dedicata al Nordic Walking. Quest’anno, per la prima volta, sarà anche possibile seguire le fasi salienti delle prove trail su un maxischermo che sarà allestito in zona arrivo. Spettacolo garantito.
Giovedì 19 aprile, intanto, dalle 20.30 alle 22.30, alla palestra di Montebelluna, la Duerocche sarà anticipata da una serata dedicata alla resilienza, agli aspetti fisiologici e alla prevenzione infortuni nel trail e ultra-endurance. Ospiti, due trail runners d’eccezione: Marco Zanchi e Nicola Giovanelli.
The King
Magic moment per Michele Boscacci: a marzo Pierra Menta e Tour du Rutor e leader indiscusso della graduatoria LGC, ad aprile la Coppa del Mondo ISMF. Ecco le sue impressioni dopo la sprint.
Nel segno di Michele Boscacci
Il Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio è per una sera palcoscenico della Coppa del Mondo ISMF. Nel segno di Michele Boscacci che si aggiudica la gara sprint e pure la Coppa del Mondo overall, complice la squalifica di Robert Antonioli per aver utilizzato sci troppo leggeri rispetto al peso minimo consentito dal regolamento. Davvero emozionante la finale senior maschile con Michele Boscacci e Nicolò Canclini a fare subito l’andatura sulle inversioni, tallonati da Iwan Arnold. Nel tratto verticale con gli sci nello zaino Boscacci aumenta il ritmo, Canclini fatica, Arnold resiste e Maguet rimonta dal quinto al secondo posto, conquistato proprio nell’ultimo tratto. Nella discesa non cambiano le posizioni, anzi aumentano i distacchi. Primo Michele Boscacci, secondo Nadir Maguet, terzo Iwan Arnold, quindi il francese William Bon Mardion e Nicolò Canclini.
In campo femminile affermazione di forza della francese Laetitia Roux, che ha dominato la gara sin dalle prime battute sulla scalinata ed amministrando nel rimanente tratto del percorso, precedendo la svizzera Marianne Fatton (prima under 23) e la spagnola Marta Garcia Farres. Quarta Alba De Silvestro partita a rilento e in recupero nella parte centrale, davanti all’altra italiana Katia Tomatis.
TRACCIATO - Spettacolare il tracciato di gara allestito dagli organizzatori: lungo i 600 metri di sviluppo (95 metri di dislivello) è stato predisposto un primo tratto con una serie di inversioni, quindi cambio assetto con gli sci nello zaino per affrontare una lunga scalinata realizzata con assi di legno inserite nella neve, a seguire altra breve via con 4 inversioni prima di giungere sul punto più alto, dove era previsto l’ultimo cambio pelli prima di cimentarsi nella discesa con tanto di porte da slalom gigante e fuoriuscita nel bosco.
GIOVANILI - Due podi per l’Italia nelle categorie junior. In campo femminile a trionfare è stata Giulia Murada che ha costruito la sua vittoria sul tratto più impegnativo delle scalinate, dove è riuscita a staccare la leader di Coppa, la francese Justine Tonso. Piazza d’onore al maschile invece per Giovanni Rossi, che ha avuto un inconveniente tecnico nel primo tratto di inversioni, partendo per ultimo nella finale, ma recuperando con determinazione fino alla piazza d’onore, alle spalle dello svizzero Arno Lietha. Quarto posto poi per l’altro valtellinese Stefano Confortola. Buona prova anche per Giorgia Felicetti, che ha concluso la finale quinta.
Chi sono i candidati alla presidenza FISI?
Si sono chiuse il 3 aprile le candidature alla presidenza della FISI e al Consiglio federale. Elezioni che si svolgeranno il 22 aprile a Milano (l'assemblea elettiva è fissata per le ore 9.30 in prima convocazione in via Feltre 17). In lizza l'attuale presidente FISI Flavio Roda che punta al terzo mandato da presidente e da regolamento, per vincere al terzo mandato è necessario ottenere il 55% dei consensi al primo turno. Per andare al ballottaggio (in caso di più di due candidati) non basta la maggioranza relativa, ma quella assoluta del 50% + 1 dei voti. A sfidare Roda, l'ex direttore tecnico dello sci alpino Claudio Ravetto, quindi l’impiantista di Chiesa Valmalenco Franco Vismara e l’ex parlamentare di centrodestra Maurizio Paniz.
Aperte le iscrizioni al Tour du Grand Paradis
Aperte le iscrizioni al Tour du Grand Paradis, Trofeo Renato Chabod: gara a coppie (solo 150) in programma il 29 aprile, gara che si presenta con cadenza biennale, offrendo agli ski-alper la possibilità gareggiare sulle pendici dell’unico ‘4000’ interamente italiano, nello scenario del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Due salite, altrettante discese con un dislivello positivo di circa 2460 metri e uno negativo di 2330 metri, con partenza in località Pravieux-Pessey e arrivo in località Pont. La quota di iscrizione alla sola gara è di 90 euro fino al 15 aprile, che diventeranno 100 euro dopo tale data, mentre la quota di iscrizione con mezza pensione fino al 15 aprile è di 180 euro, che diventeranno 200 euro dopo tale data. Il premio di partecipazione consistente nello zaino Venturi by Frendo non ancora in commercio e nel pranzo della domenica. Informazioni: www.tourdugrandparadis.it
Tutto pronto per la Pizolada delle Dolomiti di domenica
Tanta neve per l’edizione 2018 della Pizolada delle Dolomiti, la numero 42, in programma domenica 8 aprile. Tracciato originale dunque confermato, con cinque salite, compreso il lungo canalone nord della Forcella Vallazza e il Canalino Holzer, ripido tratto alpinistico da superare con gli sci in spalla fino alla cima del Col Margherita (2514 metri), e cinque discese. Partenza dalla stazione a valle della funivia Col Margherita.
Accanto alla gara sarà poi organizzata un'escursione guidata con le Guide Alpine su percorso assistito per coloro che desiderano provare l’emozione di raggiungere la mitica Cima Bocche attraverso la ripida cresta sud-ovest (2745 m) in sicurezza. Le iscrizioni sono già aperte fino a venerdì 6 aprile; info su www.lapizolada.com
Domenica la prima edizione della Prima Linea
Dopo attente verifiche e ricevuto il via libera da parte della FISI, il comitato organizzatore della Prima Linea, coordinato da Davide Geronazzo, ha confermato che la partenza della prima edizione sarà data alle ore 8,30 di domenica 8 aprile. Il quartier generale sarà il Rifugio Bocchette, con l'accesso da Caupo oppure da Romano d'Ezzelino. Le condizioni del manto nevoso sono migliorate, il dislivello totale di sola salita sarà di 1700 metri diluiti in cinque salite, con due tratti da affrontare a piedi, uno dei quali sarà il passaggio sul sacrario del Monte Grappa, che sarà scortato dagli alpini dell'A.N.A. e dalla 22ª Compagnia Skiatori. Le iscrizioni sono da riconfermare nel portale FISI, anche per chi era già precedentemente iscritto. Se qualche atleta non ha trovato ancora un compagno di squadra, potrà comunicarlo alla segreteria operativa della manifestazione che cercherà possibili abbinamenti tra le notifiche ricevute. La quota di iscrizione è di 70 euro a coppia e comprende, oltre al pettorale, il buono pasto presso il Rifugio Bassano in Cima Grappa e il pacco gara (un paio di guanti tecnici CAMP); il pagamento potrà essere effettuato direttamente al momento del ritiro pettorali presso il Rifugio Forcelletto, dalle ore 6,30 di domenica 8 aprile, oppure durante il briefing del sabato pomeriggio.
Rosa Ski Raid a Robert Antonioli e Corinna Ghirardi
Ancora Robert Antonioli alla Rosa Ski Raid: a segno anche nella prova individuale, ultima prova di Coppa Italia. All’attacco sin dall’inizio, ha tagliato il traguardo in solitaria, dopo 16 km e 1680 metri di dislivello, sul nuovo tracciato disegnato dal comitato organizzatore per questioni di sicurezza dopo le ultime nevicate. Alle sue spalle il local Damiano Lenzi, con William Boffelli a completare il podio; ai piedi del podio Jakob Herrmann, che dopo aver tenuto testa ad Antonioli, è rimasto attardato da una rottura dopo una caduta in discesa. Al femminile successo di Corinna Ghirardi davanti a Bianca Balzarini che festeggia comunque la Coppa Italia rosa (al maschile successo già assegnato prima del via con la leadership di Manfred Reichegger). Al terzo posto Ilaria Veronese, davanti alla svizzera Deborah Chiarello e a Giulia Compagnoni. A livello junior affermazioni di Giuiia Murada e Giovanni Rossi; tra i Cadetti a segno Samantha Bertolina e Alessandro Rossi.
Dolomiti Beer Trail a Stefano Fantuz e Moira Guerini
Il comitato organizzatore lo aveva annunciato alla vigilia del via di questa seconda edizione: «Non sarà una giornata semplice, ma siamo preparati a ogni evenienza!» Dietro il successo di Stefano Fantuz e di Moira Guerini c’è un comitato organizzatore che ha combattuto contro gli eventi atmosferici. Sabato mattina all’alba, l’intero popolo dei runner è stato svegliato dai tuoni e dai lampi di un imponente temporale, con grandine e neve fresca sopra i 1000 metri di quota. Un’ora prima della partenza le premesse lasciavano presagire un’ulteriore modifica del percorso, ma l’organizzazione, dopo aver sentito i pareri di tutte le persone già dislocate lungo il tracciato, ha preso la decisione di far disputare la gara lungo il percorso già segnalato. Decisione che si è dimostrata vincente.
Dalla Birreria Pedavena a qualche chilometro da Feltre alle ore 8.30, 600 trailer hanno affrontato le due gare sulle distanze di 45 e 24 chilometri lungo il territorio pedemontano del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi toccando i sentieri di Pedavena, Fonzaso, Croce d’Aune, e Sovramonte.
Il dislivello positivo sul tracciato di 45 chilometri era di 2400 metri mentre il percorso più breve, 24 chilometri aveva un dislivello positivo di 1400 metri.
Nella gara più lunga è stato Stefano Fantuz a dominare davanti a Luca Carrara e a Italo Cassol. Fantuz, dopo un avvio corso spalla a spalla con Luca Carrara all’inseguimento di Italo Cassol, negli ultimi chilometri ha deciso di aumentare il ritmo e di andare a prendersi la vittor ia di questa seconda edizione. Fantuz, taglia il traguardo posto nel parco della Birreria Pedavena con il tempo di 3h43’08’’, Luca Carrara è secondo con il tempo di 3h43’35’, il podio è completato da Italo Cassol con 3h49’12’’.In campo femminile Moira Guerini, dopo aver corso una gara in rimonta, si impone con il tempo di 4h54’05’’, è la bellunese Angela De Poi a conquistare la seconda posizione con 2’49” di ritardo, mentre in terza posizione si classifica Elisabetta Lucchese con il tempo di 5h09’22’’.
Nella gara più breve, quella di 24 chilometri affermazione di Nicola Spada davanti a Luca Cagnati e Lorenzo Cagnati, mentre nella gara rosa Stefania Zanon taglia il traguardo in prima posizione davanti a Nicoletta Dal Pont e a Mariangela Boschetto.
Madonna di Campiglio pronta a ospitare le finali di Coppa del Mondo
Madonna di Campiglio torna ad organizzare la Coppa del Mondo dopo dieci anni di assenza nel calendario ISMF e, nel fine settimana dal 6 all’8 aprile, sarà finale di stagione. C’è dunque grande attesa per il ritorno sulle piste della Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta: si parte venerdì 6 aprile in versione serale con la sprint sul Canalone Miramonti, quindi domenica 8 aprile spazio all’individuale sul tradizionale percorso della celebre Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, che taglia il traguardo delle 44 edizioni.
Sicuramente anche quest’anno il vincitre sarà un italiano, visto che in lizza per il successo finale ci sono i due valtellinesi Michele Boscacci con 435 punti e Robert Antonioli con 418 punti. Al femminile invece la francese Axelle Mollaret ha la vittoria già in tasca, visto l’importante vantaggio sulla spagnola Claudia Galicia Cotrina. E per i colori azzurri Davide Magnini e la veneta Alba De Silvestro si presentano da leader nella classifica Espoir, così come il valtellinese Andrea Prandi fra gli junior.
Il team Italia che parteciperà alle finali di Coppa del Mondo verrà ufficializzato dal direttore tecnico Stefano Bendetti nei prossimi giorni, dopo l'ultima tappa di Coppa Italia.
PROGRAMMA PER I TIFOSI - Tanti dunque i motivi di interesse per le finali di Coppa del Mondo di Madonna di Campiglio, che vedono in cabina di regia il Comitato 3Tre e l'ApT di Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, che per l’occasione hanno confezionato un interessante pacchetto turistico rivolto ai tanti appassionati, che potranno vivere la due giorni internazionale da protagonisti. Il programma di "Firn, prima... vera neve", questa la denominazione dell’offerta, prevede la risalita al Grosté venerdì 6 aprile entro le 16,30, con cena e pernottamento in quota al Rifugio Graffer. Sabato 7 aprile, quindi, gli iscritti compiranno un'escursione con sci e pelli di foca accompagnati dalle Guide Alpine di Madonna di Campiglio, con successivo rientro in rifugio, cena e un momento didattico riservato alle nozioni di autosoccorso in valga con prova pratica sul campo. Domenica 8 aprile, sempre con l’accompagnamento delle Guide Alpine, i partecipanti seguiranno la Ski Alp Race Dolomiti di Brenta direttamente sul tracciato di gara, con pranzo in rifugio, premiazioni e rientro con gli sci. Il costo è di 265 euro e comprende due pensioni complete in rifugio, la risalita al Grosté con telecabina, una giornata e mezza di sci alpinismo con le Guide Alpine e il gadget dello sci alpinista. È stata anche prevista la possibilità di scegliere la formula senza vitto e alloggio alla quota ridotta di 135 euro.
Presentato il Team Running Scott
Ad Albino nella sede di Scott Italia è andata in scena la presentazione ufficiale del Team Running 2018 e degli appuntamenti clou della stagione.
LA SQUADRA - Scott Italia scende in campo con un squadra di atleti impegnati in tutte le discipline del mountain running. Anche nel 2018 il capitano sarà il bergamasco Oliviero Bosatelli che avrà nel mirino una serie di gare inserite nel circuito 5 Legends. Nel settore trail, spazio al promettente Michael Dola, atleta specializzato nelle lunghe distanze e proiettato a risultati di livello. Per il mondo skyrace e vertical gli atleti di punta saranno lo specialista della gare up Manuel Da Col, il giovane emergente Giacomo Forconi, che ambisce a scalare il ranking nella Skyrunning Italy Series, e il polivalente Guido Barbuscio. Non è un segreto che Scott creda nei giovani e anche per quest’anno nelle fila del team ci saranno il valdostano e figlio d’arte, Mathieu Brunod, il veneto Mirko Cocco e il giovanissimo Mattia Tanara. Due le new entry nel mondo femminile: per la corsa in montagna correrà con Scott l’azzurra Samantha Galassi, mentre per le gare a lungo kilometraggio presente Melissa Paganelli, volto nuovo nel mondo ultra.
GARE ED EVENTI - Ricco anche il palinsesto di appuntamenti griffati Scott. Si parte subito con una prima assoluta, il 15 aprile in Sardegna dove si terrà la Villacidro Skyrace, una corsa di 1640 metri di dislivello fra natura e paesaggi mozzafiato. Si passerà poi ad uno degli appuntamenti più importanti per Scott, l’Ultra Trail del Mugello, prima tappa delle Skyrunner Italy Series 2018 che si terrà il 28 aprile a Badia Moscheta. Il 20 luglio Scott sarà presente alla Valmalenco Ultra Trail, la nuova imperdibile sfida al centro delle Alpi. Non solo gare, ma anche circuiti: Fly-UP di Mario Poletti si propone con un calendario intenso e con la new entry Valzurio Trail. La stagione Scott Running si chiuderà con la terza edizione della Frasassi Skyrace in programma per l’8 settembre nel Parco Gola della Rossa Marche.
KINABALU - La maestosità del Monte Kinabalu (4.095 metri) in Malesia, presta il nome alla nuova collezione Scott di trail running. In pochi chilometri i corridori incontrano una moltitudine di ambienti diversi nel Kinabalu National Park. Ispirata dall’unicità di questo ambiente montano, la collezione Kinabalu è progettata per mantenere i corridori comodi durante le loro avventure all’aperto, sempre e ovunque e su ogni terreno. La nuova scarpa Kinabalu è stata realizzata per le avventure di trail running e si presenta anche nella versione power. La proposta Kinabalu del 2018 si estende anche su alcuni capi running dedicati all’outdoor.