Arriva Scott Supertrac Ultra RC
Nella ormai ampia collezione per la corsa in natura di Scott mancava un modello specifico per le gare cento miglia e le lunghissime distanze. Ed ecco che alla fiera Outdoor di Friedrichshafen, che apre i battenti domani, la casa presenta la nuova Supertrac Ultra RC che sarà già presente in una selezione di negozi running specializzati a partire da fine luglio ed è una preview 2019.
PRIMI DETTAGLI – Sono ancora pochi i dettagli resi noti, nei prossimi giorni toccheremo la scarpa con mano e potremo essere più precisi. Supertrac Ultra RC è stata progettata con la trazione su qualsiasi tipo di terreno e la stabilità, soprattutto in condizioni di intensa stanchezza e fatica, come focus. L’altezza dell’intersuola è stata maggiorata fino a 8 mm per adattarsi meglio ai ritmi più lenti. Per la prima volta nella storia delle calzature è stato utilizzato il tessuto di fabbricazione svizzera Scholler Dynamic, che offre un livello di comfort e durata molto elevato. Il compound della suola è Ultra Traction Rubber e i tasselli sono dinamici, per favorire trazione ma anche frenata. A vederla ricorda molto le altre scarpe della linea RC ma con una stazza un po’ maggiorata…

Pietro Blengini nuovo presidente del Comitato AOC
Assemblea elettiva anche nel Comitato Alpi Occidentali che ha eletto Pietro Blengini nuovo presidente. Già vicepresidente nel mandato 2014-2018 con la presidenza Marocco, Blengini ha ottenuto 5803 voti ed una percentuale di consensi del 70%. Il candidato non eletto, Fabrizio Audino, ha ottenuto 2356 voti. «Sono molto soddisfatto e contento per i risultati dell’assemblea: non solo per me, ma per tutti coloro che mi hanno sostenuto», ha dichiarato Blengini subito dopo che Luciano Dalpez, vicepresidente federale vicario della FISI, aveva proclamato i risultati. «La mia elezione, - ha proseguito Blengini - è un segnale di continuità e di riconoscimento della bontà del lavoro portato avanti negli ultimi dieci anni dal presidente Pietro Marocco e dal consiglio uscente». I sette consiglieri sono Stefano Dalmasso (5715 voti), Lorenzo Vettore (5280), Paolo Giordano (4888), Davide Borgogno (4883), Maurizio Poncet (4865), Gianluca Barale (4795) e Corrado Gamba (4724). I due donsiglieri in rappresentanza degli atleti saranno Oriano Rigamonti (557 voti) ed Elena Gaja (549), per i tecnici Paolo Colombo (272 voti). Il presidente del Collegio dei revisori dei conti sarà Marco Alberto Piana (6922 voti), mentre i membri del collegio saranno Marco Baldin (3571 voti) e Valentina Moggio (2308 voti).
La Sportiva, arriva la nuova Bushido
La fiera OutDoor di Friedrichshafen in Germania, in programma da domenica prossima 17 giugno al 20 giugno, sarà anche per la sua (ultima) edizione 2018 un’occasione per La Sportiva, azienda leader mondiale nella produzione di calzature ed abbigliamento tecnico per vivere la montagna, di proseguire nel racconto della propria lunga storia, fatta di passione, innovazione e sfide continue e giunta all’importante traguardo dei 90 anni. Ma non si guarda solo al passato.. oltre trecento dipendenti, un fatturato in crescita che supererà nel 2018 i cento milioni di euro e un nuovo stabilimento di 15.000 metri cubi che sarà inaugurato entro la fine dell’anno e porterà in breve al potenziale raddoppio della produzione delle calzature d’arrampicata e d’alta montagna.
FOOTWEAR - Importanti e significative, anche in numero, le novità nella collezione Footwear che prosegue nel restyling, o meglio reboot, dei modelli classici di scarpette d’arrampicata con l’introduzione della nuova Testarossa e del completo re-design estetico della linea Nepal Series. Novità anche nella linea hiking con l’introduzione di Pyramid e Hyrax, scarponcini che adottano la nuova tecnologia Gore-Tex Surround e nel Mountain Running con il lancio della seconda modernissima versione di Bushido e del modello dedicato alle corse su medie e brevi distanze Kaptiva.


- NEPAL SERIES - Qualità e stile made in Val di Fiemme, durabilità e massima resistenza grazie all’utilizzo di pellami pregiati e bordature in gomma assemblate manualmente a Ziano, ai piedi delle Dolomiti.
I grandi classici dell’alpinismo e dell’escursionismo attualizzati: nuove linee estetiche, stessa qualità ed affidabilità La Sportiva. Dal 1928.

- BUSHIDO NEW - Prosegue l’ampliamento della linea Mountain Running con l’inserimento di Bushido II, nuova versione del modello La Sportiva con maggiori ispirazioni provenienti dal mondo della corsa su strada. Totalmente nuova invece Kaptiva, calzatura dedicata alle corse su medie e brevi distanze concepita in tessuto knit e calzata slip-on, perfetta per aggredire i percorsi trail più accidentati.

APPAREL - Moltissime le novità prodotto ed I focus su segmenti di utilizzo specifici che si affiancano ad un restyling estetico che fonde le geometrie verticali della passata stagione con il concetto di Movement (movimento) per un risultato estremamente dinamico e proiettato verso il futuro.
- X-CURSION - Capi tecnici e versatili pensati per utilizzi multi-function in montagna: hiking, approach ed escursionismo. Tessuti stretch anti abrasione, materiali traspiranti e con trattamenti anti-batterici, elementi protettivi ed anti-sfregamento: ogni dettaglio è pensato per la massima libertà di movimento in montagna. X-Cursion è un concentrato di tecnica e design al servizio dell’escursionista.
- CORSA OFF-ROAD - La capsule collection dedicata alle competizioni trail running si complete con prodotti quali Mach Vest, Velox Short ed Arrow Tight, realizzati a partire dal concetto di massima performance utilizzando gli innovativi tessuti e soluzioni Kinetech: in particolare Kinetech Graded è la tecnologia a compressione che permette un aumento del ritorno del sangue venoso ed aumenta la propriocezione e Kinetech Wolf, tessuto eco-friendly al 100% Made in Italy con eccezionali doti di idro-repellenza e termicità.
È uscito il numero 118 di Skialper
Traversate. Con gli sci o a piedi, magari a ritmo di corsa. Sulle Alpi, sugli Appennini o in Groenlandia. L’importante è andare e attraversare. Sono tante le imprese di questo tipo chiuse nella scorsa primavera, in alcuni casi cronometro alla mano per tentare di battere un record, altre volte semplicemente per la sana voglia di partire alla scoperta delle montagne inventandosi nuovi itinerari, magari con sci larghi al centro. E Skialper 118 di giugno-luglio, in tutte le edicole e anche nell’edicola digitale di Skialper, è dedicato in buona parte a questo affascinante argomento. Un numero di 176 pagine con lo speciale allegato di 48 pagine sui 90 anni de La Sportiva, estratto del libro celebrativo della ricorrenza realizzato dalla nostra casa editrice.
SENTINELLE SENZA FRONTIERE - Una lettera motivazionale scritta a mano, sci superiori ai cento millimetri al centro obbligatori e vestiti attillati da gara rigorosamente vietati. Sono questi gli ingredienti de La Sentinelle, il raduno inventato da Bruno Compagnet e Minna Riimaki. Nel 2018 l’appuntamento era in Valgrisenche e sulle nevi della Scandinavia. Skialper, media partner dell’evento valdostano, vi fa rivivere quei giorni molto intensi con le parole e le immagini di Federico Ravassard.

4FACES - Paul Bonhomme è un nome poco conosciuto ai più, eppure la Guida alpina francese si è inventata un’impresa che unisce lo sci ripido al gusto della scoperta e dell’esplorazione. Il progetto 4Faces, in programma a fine maggio, prevedeva di salire e scendere nella stessa giornata su quattro versanti dell’Aiguille Verte, nel gruppo del Monte Bianco. Andrea Bormida ha incontrato e intervistato Paul ad Annecy.
SKI TRANS ALT TIROL - Dal Lago di Garda al Tirolo Orientale, lungo quelli che erano i confini del Tirolo Asburgico. Ecco la bella idea di Alessandro Beber, che si è fatto accompagnare lungo il percorso da altri scialpinisti. Con l’obiettivo di scoprire valli e monti selvaggi, come per esempio la catena del Lagorai, e di fare anche qualche bella sciata senza l’assillo del cronometro. Una traversata dagli ulivi ai ghiacciai.

DER LANGE WEG - Dalle vicinanze di Vienna a Nizza. Con gli sci o a piedi. Ci avevano provato quattro austriaci nel 1971 ed erano arrivati a destinazione dopo 41 giorni, ci hanno provato in sette, con la regia di Red Bull, lo scorso marzo. Sulla Der Lange Weg si è detto e scritto molto e non sono mancate le polemiche: noi abbiamo cercato di viverla da dentro, intervistando uno dei protagonisti, Philipp Reiter.

LA PROMENADE - In francese significa ‘la passeggiata’ ed è il titolo di un bel cortometraggio sul giro della Valle d’Aosta, da Courmayeur a Courmayeur, di Shanty Cipolli e Simon Croux. Giovanissimi, freerider, i due valdostani sono partiti con lo spirito della scoperta, con sci larghi e vestiti non certo da gara. Veronica Balocco e il fotografo Achille Mauri li hanno incontrati per fare rivivere ai lettori di Skialper quelle emozioni.

LA TRAVERSATA DELL’AMICIZIA - Con gli sci sulle Orobie, nella Bergamasca, da Ovest a Est. Per ricordare chi, quella traversata, l’aveva inventata. Lo ha fatto Simone Moro, in compagnia del figlio dell’inventore dell’itinerario. Ed è quello che, sempre nella primavera appena finita, hanno fatto Maurizio Panseri e Marco Cardullo, chiudendo il percorso integrale.
TRANSALP - Ormai è un appuntamento fisso: la traversata delle Alpi da Nord a Sud o da Sud a Nord organizzata dalla Fischer. Dal 2015 l’azienda austriaca seleziona appassionati skialper per questa impresa e nel 2018 si partiva dallo stabilimento del marchio austriaco per arrivare in Italia. Purtroppo il maltempo non ha aiutato il progetto, ma il divertimento non è mancato.
DA BORMIO A LIVIGNO - Un nuovo itinerario per collegare con sci e pelli Bormio a Livigno, alla ricerca di neve polverosa e panorami sconfinati. Un itinerario che prevede anche una variante.
È andato a scoprirlo per noi Flavio Saltarelli in compagnia del fotografo Giacomo Meneghello.
HAUTE ROUTE DELLE DOLOMITI - Da San Martino di Castrozza alle Tre Cime di Lavaredo in versione freetouring, usando gli impianti quando possibile, per ridurre il dislivello. Un itinerario nel cuore delle Dolomiti che propone una visione più ‘umana’ delle traversate.
LA GROENLANDIA DA EST A OVEST - Seguendo le orme di Nansen, tra venti gelidi, nebbia e impronte degli orsi. Il racconto di una traversata che per molti è un must, almeno una volta nella vita, di Leonardo Bizzaro.
GLACIER HAUTE ROUTE - La famosissima alta via dello scialpinismo ma… in versione trail, con scarpe da running e attrezzatura da ghiacciaio. Il racconto del viaggio di Kim Strom e dello skyrunner Pascal Egli con le belle foto di Dan Patitucci. Uno spunto per riflettere sullo scioglimento del ghiacciai.

GRANDE TRAVERSATA DEI SIBILLINI - Lungo le creste della Sibilla e del Monte Vettore, alla scoperta di uno degli angoli più suggestivi della catena montuosa e delle valli interessate dal sisma del 2016.

FROM ZERO TO DAMAVAND - Benedikt Böhm, manager Dynafit con un passato agonistico, non è nuovo a imprese del genere. Questa volta si è inventato l’ascesa, in bici, a di corsa e con gli sci, dal Marc Caspio al monte Damavand, in Iran, da o a 5.671 metri.

LA STORIA DELLE TRAVERSATE - Dopo tutte queste imprese non poteva mancare un approfondimento di Giorgio Daidola sulle prime traversate delle Alpi e le ripetizioni negli anni: un interessante excursus storico da Paulcke a Bonatti, Bertholet e Rabbia.
L’ITALIA A DORSO DI ASINO - È partito dalla Sicilia e arrivato in Piemonte in compagnia di un asino. Ecco la traversata di Nicola Winkler. Un viaggio attraverso le bellezze e le contraddizioni della penisola, ma anche un viaggio alla scoperta di se stessi.
ALLA SCOPERTA DELLA VAL ROSANDRA - La chiamano valle e li chiamano monti, anche se a bassa quota, queste alture alle porte di Trieste e dell’Adriatico dove sono state scritte alcune pagine della storia dell’arrampicata. La Val Rosandra è un’oasi di natura con paesaggi spettacolari a due passi dalla città e noi siamo andati a scoprirla a piedi.
SALEWA IRONFLY - La più lunga gara di hike & fly dopo la X-Alps. In pratica si deve chiudere un percorso con dei passaggi obbligati, volando in parapendio oppure camminando. È partita e arrivata nei pressi di Lecco lo scorso maggio. Anche questo vuol dire traversare…
RAIDLIGHT, LA MAISON DU TRAIL - L’azienda francese ha sede tra i prati del massiccio della Chartreuse e il quartier generale è anche il punto di partenza degli itinerari della ‘station de trail’. Quando bisogna testare un nuovo zaino, basta solo uscire dagli uffici e magari farlo provare anche ai trail runner che stanno allenandosi e chiedere loro consiglio per nuovi prodotti. Siamo stati a visitare l’headquarter di una delle aziende simbolo della corsa in natura e dei grandi raid e abbiamo intervistato il fondatore Benoît Laval.
MATERIALI - Una giacca Montura e una Dynafit in Gore-Tex ideali per correre quando c’è il rischio di qualche temporale, ma anche la best seller Scarpa Neutron 2 in versione Gore-Tex. E poi abbigliamento e scarpe Montura per trekking, trail running e mountain bike e la nuovissima New Balance KOM da ultra-trail, oppure la scarpa da approach Salewa Wildfire, con suola Pomoca, e le calzature del prossimo autunno e della primavera-estate 2019 del marchio. Senza dimenticare abbigliamento e scarpe Mizuno provati da chi sta scoprendo il trail proprio ora dopo qualche corsetta su asfalto. Sono questi i test e le presentazioni materiali del numero.
Ortovox, estate fa rima con sicurezza
La sicurezza come filosofia, prima di tutto. Imparare a fare scialpinismo in sicurezza, prima ancora che imparare a fare scialpinismo. Anzi, imparare la progressione insieme alle tecniche di safety. È questa la vera rivoluzione se si vuole ripensare il modo di andare in montagna. In inverno e in estate. Sì, perché il concetto può essere facilmente esportato all’arrampicata e all’alpinismo: migliorare la propria tecnica di salita su vie e difficoltà classiche insieme alle pratiche di sicurezza in parete. Ecco la novità per la prossima stagione estiva targata Ortovox. Il marchio di attrezzatura e abbigliamento tedesco, infatti, ha creato da sei anni dei veri e propri percorsi di promozione della sicurezza, le Safety Academy, avvalendosi della competenza e dell’esperienza delle Guide alpine UIAGM. Finora, però, si è trattato solamente di corsi invernali. «Dopo anni di lavoro sulla prevenzione e formazione in ambiente invernale, è stata quasi una logica conseguenza pensare di dedicare sforzi ed energie anche alle tematiche della sicurezza nella montagna estiva e l’attenzione si è focalizzata in particolare sull’arrampicata su roccia in ambiente» dice Manuel Lugli, responsabile marketing e comunicazione di Orotovox Italia. Sono nati così i corsi Safety Academy Rock che vengono proposti su due livelli, base e avanzato e sono tenuti sempre da Guide alpine UIAGM che fanno parte del team tecnico Ortovox. Anche i corsi estivi hanno prezzi contenuti, nell’ottica di promuovere sempre più un approccio attento e sicuro all’attività in montagna. A integrazione dei corsi è stato realizzato inoltre il Safety Academy Guidebook Rock, piccolo testo che raccoglie le principali nozioni di tecnica di arrampicata, assicurazione, meteorologia, prevenzione e programmazione delle uscite. Le date dei corsi Safety Academy (estivi e invernali) vengono pubblicate sul sito Ortovox, dove si trovano anche i link ai siti delle Guide alpine responsabili dell’organizzazione.
I CORSI - La partecipazione al corso di primo livello (Alpine Climbing Basic) è riservata a chi ha le conoscenze base di arrampicata in falesia o sportiva e la padronanza delle principali tecniche di assicurazione e dei principali nodi (mezzo barcaiolo, nodo delle guide, prusik), oltre a essere in grado di scalare da primo sul V grado in falesia. L’obiettivo è quello di apprendere le conoscenze base dell’arrampicata in ambiente e acquisire la competenza per affrontare vie d’ambiente su difficoltà di III e IV grado. Si tratta di una full immersion di due giorni con lezioni teoriche e prove pratiche e costa circa 239 euro (prezzo indicativo inclusa sistemazione per una notte in mezza pensione). Per partecipare al corso Alpine Climbing Advanced, invece, bisogna avere le conoscenze di base del corso di primo livello, padronanza delle principali tecniche di assicurazione e dei principali nodi per vie di salita a corda singola, esperienza da primo di cordata su vie d’ambiente (difficoltà III-IV grado). L’obiettivo è quello di arrampicare su vie protette di più tiri (difficoltà IV-VI grado) e l’uso di protezioni mobili. Dura tre giorni e il costo indicativo è di 349 euro.
www.ortovox.com/it
Sempre di corsa!
Non solo la Coppa del Mondo a Livigno (o i Tricolori FISKY in Carnia) le gare in Italia nel fine settimana non mancano davvero: ecco qualche segnalazione, per tutte le prove in calendario vi rimandiamo a quello Skialper.
INTERNATIONAL YOUTH CUP 2018 - Giovani in gara a Lanzada: 250 runner a rappresentanza di 15 nazioni, venerdì, sfileranno tra le vie del piccolo borgo malenco per poi sfidarsi il giorno successivo. In palio una medaglia iridata. Come evento di contorno il Trofeo delle Regioni riservato alla categoria cadetti che porterà in Valle altri 350 atleti da tutta Italia. «Dopo lo splendido doppio mondiale 2018 a Premana l'Italia è ancora al centro del mondo della corsa in montagna con la rassegna internazionale giovanile e con le rappresentative regionali – ha dichiarato il presidente regionale Fidal Gianni Mauri -. La mia riconoscenza e ammirazione vanno in primis al sindaco e all'amministrazione comunale e alla Sportiva Lanzada, a Fabiano Nana e a tutti i volontari, sono certo che vivremo due giorni indimenticabili con i nostri giovani. Viva la corsa in montagna, orgoglio del nostro Paese e palestra di vita».
3V RANDO TRAIL - Non una gara la chiamano gli organizzatori, ma un ritorno alle origini del trail, correndo in piena autonomia seguendo i segnavia bianco-azzurri del Sentiero 3V delle Tre Valli. Venerdì alle 22 parte da Gardone scatta la Rando 3V.90K (tappa unica di 93 km) a squadre da 2 o 3 concorrenti, e la Rando 3V.50K.night (da 48 km) sempre per team.
MAGRAID - Undicesima edizione della gara che va in scena da venerdì a domenica nei Magredi: ‘correndo nella steppa’, in un territorio ‘Sito d’Interesse Comunitario’ caratterizzato dalla permeabilità del terreno alluvionale. Tre giorni di gare, per la gara regina, tre tappe da 20, 55 e 25 km, per fare sempre ritorno al campo base allestito in Località Parareit di Cordenons, in provincia di Pordenone, dove si dorme nelle tende.
TUNA COAST TRAIL - Una nuova gara sull’Isola di San Pietro, nel sud della Sardegna, famosa per le sue tonnare. Tre distanze (42, 25, 10 km) con partenza e arrivo sabato dalle 8 a Carloforte in piazza Pegli (dedicata appunto alla città ligure da dove arrivarono i primi abitanti dell’isola, dove ancora adesso si parla ligure…)
STELVIO MARATHON - Seconda edizione sabato con partenza da Prato allo Stelvio e arrivo ai 2758 metri del Passo Stelvio, dopo 42,195 km e 2.500 metri di dislivello.
CLUSONE VERTICAL SPRINT - Terza prova del trittico only-up, organizzato dalla Fly-Up Sport di Mario Poletti: dopo Orobie Vertical e Castione Vertical sabato è il giorno de Clusone Vertical Sprint. Partenza a cronometro ogni 20” dalle ore 15.30, nella piazza dell’Orologio di Clusone per affrontare un tracciati di 1,650 km con 320 metri di dislivello con arrivo al monte Cimiero.
UKTRAKTRAIL - Sabato a Corniglio nell’Appennino parmense prova valida per il Trofeo Bper Banca Agisko Appennini Cup. Tre i tracciati: la ultra da 62 Km e due trail da 30 e 18. Le prime partenze in piazza Castello alle 6.45.
GRAN BUCC RACE - Domenica tappa del VCO Top Race a Trasquera. Due i percorsi, 31 km e 1420 metri di dislivello la gara lunga, 22 e 1230 quella corta. Il via alle 8.45.
TRAIL OASI ZEGNA - Domenica è tempo di Italy Series nel Biellese: a Trivero alle 6.30 scatta la prova sul tracciato di 59 km con un dislivello di 3600 metri di dislivello. In programma anche il Trail Corto Oasi Zegna dal 29 km e il Trail Mini Oasi Zegna da 16.
PRAGELATO RUNNING TOUR - Nel Torinese ben quattro tracciati di gara. Sabato 16 giugno si parte con il Vertical Del Piz: nuovo percorso di 4 km con arrivo sul monte Blegier. A seguire in giornata il Mini Pragelato Running Tour, riservato per i più piccoli fino ai 12 anni. Domenica la gara di 20 km con 1100 metri di dislivello, oltre al Tour Walk da 10 km con 500 metri di dislivello, aperto anche alla Dog Endurance.
Haley e Skjervheim, uomini da record
Negli ultimi giorni sono stati battuti due record che non sono passati inosservati, quello di velocità nella salita al monte Denali, la vetta più alta del Nord America, con i suoi 6.190 metri, e quello del dislivello in salita e discesa con sci e pelli superato in 24 ore. Tanti numeri messi in fila che però significano molto.
DENALI - Lo statunitense Colin Haley lo scorso 5 giugno è salito sul tetto d’America, passando dallo spigolo Cassin, in 8 ore e 7 minuti. Anche Kilian Jornet, nell’ambito di Summits of My Life, ha raggiunto la vetta del Denali, però le due imprese non sono confrontabili in quanto le vie scelte sono diverse. Kilian nel 2014 impiegò 9 ore e 45 minuti e detiene ancora il record di salita e discesa in 11 ore e 48 minuti.
20.939 METRI IN 24 ORE - Si chiama Lars Erik Skjervheim e lo scorso 20 di maggio, su una pista appositamente preparata della stazione sciistica di Myrkdalen, in Norvegia, ha battuto un record fatto registrare solo qualche mese prima da Mike Foote e che resisteva dal 2009. Skjervheim in 24 ore di salita e discesa, con un team di 15 persone ad assisterlo, ha totalizzato 20.939 metri di dislivello con sci e pelli contro i 18.654 di Mike Foote. Il trentasettenne ha sciato su una pista che, tra andata e ritorno, misurava 3,8 chilometri, con 460 metri di dislivello ed è stato anche compagno di Filippo Beccari all’ultima Pierra Menta, chiusa all’ottavo posto.
Sea to summit, dal Mar Caspio al Damavand
«Il cuore batte forte, il respiro è leggero, i muscoli e le ossa mi fanno male. Pur essendo completamente esausto per lo sforzo fisico della salita, sono sopraffatto da questa incredibile sensazione di gioia ed euforia che ogni alpinista conosce, ma è così difficile esprimerla a parole. Ce l'ho fatta! Sono a quota 5.671 metri e dietro di me ci sono 5.970 metri di puro dislivello con 130 chilometri di fatica. Nelle ultime 14 ore e 20 minuti ogni grammo del mio corpo ha dovuto lavorare per questo risultato e certamente è tra le esperienze fisiche più faticose della mia carriera di alpinista fast & light. Ma ora sono in cima al Damavand. Soddisfatto e distrutto». Sono le parole di Benedikt Böhm, scialpinista e manager Dynafit a raccontare l’emozione di essere arrivato in vetta alla montagna iraniana partendo in bici dalle spiagge del Mar Caspio. Un’impresa che Skialper documenta in esclusiva per l’Italia sul numero 118 di giugno-luglio, dedicato alle traversate.

IN VETTA - Il giorno giusto è arrivato domenica 9 aprile 2018, a mezzanotte. All’una e tre minuti Benedikt e Alex iniziano a pedalare nella notte senza nuvole. Dopo 120 chilometri in bici inizia la parte a piedi (o di corsa…). Una volta a 4.500 metri però lo sforzo diventa più difficile: l'aria è molto leggera e Benedikt ha la sensazione di non andare avanti. La salita diventa interminabile e le forze vengono meno. Dopo quasi altre tre ore, finalmente vede il punto più alto del Damavand. Ci vorrà ancora un’ora, ma dopo 14 ore e 20 minuti, esattamente alle 3 e 23 del pomeriggio, arriva in vetta. 120 km, 3.300 metri D+ in bici, 4,7 km, 1.160 metri D+ in versione trail e 3.3 km, 1.470 metri D+ con gli sci: questi i numeri della salita al Damavand.


Sabato è tempo di World Series in Italia con la Livigno SkyMarathon
Sabato mattina alle 8.30 andrà in scena la Livigno SkyMarathon, gara valida come tappa di Migu Run Skyrunner World Series.Il Piccolo Tibet, per il terzo anno consecutivo, si appresta dunque a ospitare un evento di livello internazionale che, oltre al classico tracciato di 34 km con 3000 metri di dislivello positivo, affianca una nuovissima 17 km. Sono già oltre quota 450 gli iscritti alle due prove, suddivisi in 300 del percorso marathon e circa 150 della K17. Fra i partecipanti sono attesi atleti di altissima caratura mondiale che si stanno disputando le World Series 2018. A livello maschile non ci satrà dominatore delle prime due edizioni, Tadei Pivk; spazio quindi allo svizzero Pascal Egli, che su queste creste fu terzo due anni fa. Con il pettorale 2 ci sarà il catalano Pere Aurell, recente vincitore della Transvulcania. Numero 3 per il giapponese Rui Ueda, il 4 andrà allo svedese Andrè Jonsson, secondo due settimane fa alla Madeira Ultra Skymarathon. Poi con il 5 l’altro catalano Pau Capell, quindi con il 6 il bulgaro Kyril Nikolov, lo statunitense Morgan Elliot con il 7, il vincitore della Yading Skyrun l’andorrano Oscar Casal Mir, quindi l’italiano più in forma del momento Gil Pintarelli col 9, e con il 10 lo neozelandese Ryan Carr.
Al femminile, attesissima l’olandese Ragna Debats, vincitrice un mese fa del Mondiale a Penyagolosa, se la dovrà vedere con la seconda classificata a Zegama, la spagnola Laura Orgué, poi la vincitrice della Yading Skyrun in Cina, la britannica Holly Page, e l’altra spagnola Sheila Aviles, quinta a Zegama. Tra le italiane ci sarà l’attesissimo ritorno di Elisa Desco, fresca mamma di Cecilia, che due anni fa seppe conquistare questa durissima gara in una giornata davvero epica sotto il profilo meteorologico.
PROGRAMMA - Già il meteo, perché quando si corre sulle creste a 3000 metri non si può prescindere da un clima che consenta ai concorrenti di evitare dei rischi. Il ‘piano B’ prevede due percorsi alternativi molto più sicuri e a quote inferiori, anche se la decisione finale verrà valutata solamente nelle ultime ore. Il percorso originale della SkyMarathon prevede la partenza degli skyrunner dal centro di Livigno in zona Cooperativa, per poi dirigersi verso il lago e iniziare a sua volta una serie di salite e traversate a fil di cresta che copriranno il Motto, la Cima Tropione, la Cima Cassana, il passo Cassana, il passo del Leverone e poi giù in Val Federia, per poi tornare a salire al Carosello 3000, cima del Madonòn e giù dai sentieri che portano di nuovo nel centro di Livigno. Il Cai di Livigno proporrà un’escursione su queste cime per la giornata di sabato, a cui è possibile aggregarsi per salire in quota in una delle più selvagge valli del territorio livignese e fare il tifo a questi eroi. Al termine della manifestazione, dal primo pomeriggio è previsto il concerto rock-pop del gruppo dei Dinamika e la cover band di Vasco Rossi dei Mega Show. In serata ci saranno le premiazioni e la festa finale al Bivio Club.
Tre Cime di leggerezza
170 grammi a bastone, vale a dire 340. È questo il peso piuma di Masters Tre Cime Carbon, un classico dell’azienda veneta pensato per il trail, ma che non starebbe male neppure nello zainetto di un tradizionale trekker. Chi ha detto infatti che leggerezza e minimo ingombro, fondamentali per trail runner e corridori del cielo, non possano essere un plus anche per chi va tra i monti a camminare? Realizzato in cinque sezioni in fibra di carbonio 100 per cento con finitura HM e diametro 16, 14 e 12 millimetri, questo modello a sonda punta tanto sulla leggerezza, ma non solo.

Praticità e robustezza sono le altre doti che si notano subito. Regolabile da 110 a 135 centimetri grazie alla chiusura push/pull, chiuso misura solo 35 centimetri. «Per questo è pratico da riporre nei gilet-vest da trail, ma anche nello zaino da trekking» dice Yulia Baykova che, oltre a essere una delle ultra-trailer che usa di più i bastoni in gara, è anche istruttrice di nordic walking, attività per la quale l’utilizzo dei bastoncini è fondamentale.
La manopola è più lunga della media ed è facile da manovrare anche quando ripiegato. Nell’utilizzo su sentiero o nel prato è stabile e supporta bene. Tra le altre caratteristiche anche l’interno del passamano in materiale assorbente e il puntale lungo in tungsteno, che lo rende affidabile anche su neve.
La regolazione esterna con sistema Clamper è pratica e facilmente utilizzabile anche con i guanti. Tre Cime Carbon è solo uno dei modelli top di gamma di Masters, tra i quali il gemello Tre Cime Fix, che è a sonda ma a lunghezza fissa di 110, 120 e 130 centimetri. «Questo secondo modello permette di ridurre di una decina di grammi il peso e di togliere il sistema di chiusura Clamper nella parte alta, rendendo ideale il modello Fix per chi non vuole avere qualche grammo in più di peso nella parte alta del bastone: a ognuno la sua scelta» conclude Yulia. Tre Cime Carbon costa 140 euro, mentre Tre Cime Fix 130 euro.

Chamonix Wild, la traversata di Jacquemoud e Bruchez
È il tema principale del numero di Skialper in edicola: le traversate. Ed ecco che ogni giorno arriva la notizia di una nuova idea che rientra nella categoria. L’ultima la segnala Mathéo Jacquemoud che in questi giorni ha chiuso il progetto ‘Chamonix Wild’ in compagnia di Vivian Bruchez: dal Mond Dolent all’Aiguille de Boinassay, sul massiccio del Monte Bianco, alla ricerca di angoli selvaggi e unendo sci ripido e alpinismo.
«L’avventura forse è la capacità dell’essere umano di trasformare i sogni in realtà» scrive Jacquemoud in un post sul suo account Instagram a commento di Chamonix Wild. I due hanno raggiunto il Mont Dolent dall'Arête Gallet e sciato il versante Ovest, Il Triolet dal versante Est e sciato il versante Ovest, il versante sud del Petit Triolet, sciato la Pointe Isabelle. A seguire: versante Est dell'Aiguille de Rochefort e sua traversata, versante Sud del Dente del Gigante, Kufner al Mont Maudit con uscita sul Monte Bianco, che è stata sciato sul versante Ovest e infine la discesa della Nord di Bionassay. Cinque giorni intensi, con notti al Bivacco Fiorio, Périades, al Rifugio Torino e al Goûter.
Tra i commenti anche quello di Kilian: «Enorme les gars!!!».

Domenica è tempo di International SkyRace Carnia
Domenica a Paluzza, nel cuore della Carnia, si correrà l’undicesima edizione dell’International SkyRace Carnia, prova valida per l’assegnazione dei titoli italiani sky delle categorie Master.
Quest’anno, per la prima volta gli organizzatori dell’U.S. Aldo Moro, presenteranno la novità della Staffetta Skyrace Carnia (due frazioni 15 + 9,5 km) per le categorie maschile, femminile e anche squadre miste sia di sesso che di società. Il percorso, segnalato e messo in sicurezza già da alcuni giorni misura complessivamente 24.500 metri con un dislivello positivo di 2004 metri.
Anche il sindaco di Paluzza, Massimo Mentil, sarà in in gara: «Per l’International SkyRace Carnia ho un debole - ha detto il primo cittadino - dopo aver corso una delle prime edizioni, spero di essere al via anche domenica prossima. Dopo alcuni anni di lavoro alla guida del Comune posso affermare che questa, come altre manifestazioni che si svolgono nelle nostre montagne, sposa perfettamente i valori legati ai nostri territori e alla nostra cultura. Gli organizzatori e gli stessi concorrenti sono animati da una sportività di assoluto rilievo, inoltre grazie alla corsa, sport, territorio e storia sono legati da un unico filo. Lungo il tracciato si possono vedere delle bellezze paesaggistiche importanti come l’anfiteatro del monte Coglians, e il monte Floriz, ma si toccheranno anche dei luoghi legati alla storia del nostro paese come le trincee di Pal Piccolo e di Pal Grande tristemente famose per gli avvenimenti della Grande Guerra».
PERCORSO - Si parte dalla pista di fondo Laghetti situata otto chilometri a Nord di Paluzza. Da qui gli atleti si ‘arrampicheranno’ per raggiungere inizialmente il Rifugio Marinelli passando per il Monte Floriz. Il percorso scenderà poi verso Passo Monte Croce Carnico (zona cambio della staffetta) e risalirà per la seconda ascesa, verso il Monte Pal Piccolo e Pal Grande. I concorrenti in questa fase attraverseranno il museo a cielo aperto della Grande Guerra. I partecipanti correranno a confine con il cielo tra le trincee, passeranno in luoghi carichi di fascino e straordinaria storia. Dopo questo salto nella storia il percorso inizierà a scendere per ritornare alla Pista Laghetti.












