Bonnet e Wyder da record a Limone

Frontali accese in pieno orario aperitivo sulle montagne di confine tra Lombardia e Trentino. Nel tardo pomeriggio di oggi i circa 200 atleti hanno alzato il sipario sul week end limonese dedicato alle corse a fil di cielo. Tanti i campioni ai nastri di partenza della finalissima 2018 del Vertical Kilometer World Circuit.Ad attenderli 3.700 metri di pura fatica, 1.100 m di corsa verso il cielo, prima di raggiungere Cima Mughéra e riscrivere un ranking che vale la stagione. I tempi da battere erano stati siglati da Philip Götsch  in 36’23” e da Christelle Dewalle 44’51”. Per Bonnet finish time di 36’02”che sarà il crono da battere nelle edizioni a venire. Gap di 54” per lo sloveno Kovacic che ha stoppato l’orologio in 36’56”. Terzo in 37’41” un ottimo Davide Magnini. Completano la top five di giornata Michele Boscacci (38’25”) e Alex Oberbacher (38’29”). Seguono nell’ordine Nadir Maguet, Camille Caparros, Alberto Vender e Andrea Rostan. Al femminile altra performance da primato con Judith Wyder prima in 43’47”. Seconda in 45’23” Michelle Maier, mentre terza in 46’52” si è piazzata Camilla Magliano. Molto bene anche Alexandra Hauser, Jessica Pardin, Alba De Silvestro, raffaella Tempesta, Marianna Jagercikova, Ilaria Veronese e Miroslawa Witowska. Per quanto riguarda il Vertical Kilometer World Circuit, alla luce dell’ultima tappa Rémi Bonnet è riuscito a spuntarla di misura sul connazionale Pascal Egli e l’andorrano Ferran Teixido. Nel ranking in rosa alle spalle di un’inarrivabile Dewalle (non in gara) si sono piazzate l’altra transalpina Jessica Pardin e la svizzera Victoria Kreuzer.


Tutto pronto per il Morenic Trail

Tutto pronto per il Morenic Trail, la corsa sull’orma del ghiacciaio Balteo, da Andrate a Brosso, 119 km con 2540 metri di dislivello che si correrà sabato 13 ottobre. L’idea di percorrere di corsa l’Alta Via dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea si concretizza per il nono anno grazie a Stefano Roletti e al suo staff Baltea Runner che grazie ai tanti volontari dei comuni attraversati dal percorso riescono a coniugare sport e conoscenza del territorio per tutti quelli che si cimentano nella gara, da singoli, o a coppie o a staffetta.
La prima frazione è da Andrate al lago di Bertignano, 25 km con un dislivello di 384 metri in salita e circa 600 in discesa. Dopo la Serra d’Ivrea tocca alla Morena Est, dal lago di Bertignano al ponte della Dora Baltea, 38 km con 643 metri di dislivello di saliscendi, tappa per maratoneti, come quella successiva dal ponte della Dora Baltea a Ponte Preti, 38 km con un dislivello di 832 metri. Infine l’ultima tappa, l’ultimo sforzo per chi fa la gara individualmente, da Ponte Preti a Brosso, 18 km con 771 metri di dislivello, frazione per scalatori, che sarà anche il percorso della prima edizione del Valchiusella Night Race, che partirà alle 21 del 13 ottobre, senza dimenticare la Valchiusella Night Run, corsa non competitiva che partirà dal lago di Alice e arriverà a Brosso.
All’arrivo di Brosso poi sarà festa per tutti, durante alla notte, fino al mattino, con la Morenic Parade che accompagnerà musicalmente l’arrivo dei corridori e l’attesa degli spettatori, con Tamburi e Ocarine di Brosso, Quintetti della Valchiusella, DJ Vincent & Jules, La Cricca DJ MesCia.
Il tempo massimo infatti è di 24 ore, e proprio allo scadere di queste, alle 9 del mattino inizierà la premiazione. Nella scorsa edizione i vincitori sono stati Fabio Di Giacomo in 10h57’36” e la svizzera Caroline Roehrl in 12h54’40”. Vincitori che saranno al via anche di questa edizione e che dovranno vedersela con avversari come Gabriele Abate, ex-nazionale di corsa in montagna argento mondiale nel 2002, Fulvio Bertodo, Alfono Bracco e Simone Musazzi, mentre al femminile le avversarie più accreditate della Roehrl al via, saranno Sonia Locatelli e Chiara Boggio.


Arriva il ranking WMRA

Dopo quello ITRA, riferimento nelle gare medio-lunghe, ecco arrivare un nuovo ranking, elaborato dalla WMRA, la World Mountain Running Association, presieduta da Jonathan Wyatt. Si tratta naturalmente di un ranking degli atleti impegnati sulle gare corte e veloci. Sono state inizialmente prese in esame 57 prove tra Mondiali (classic e long distance), coppa del mondo, campionati nazionali e continentali, le gare del circuito Golden Trail Salomon e altre gare selezionate.

COME FUNZIONA - I punti sono stati ponderati in funzione dell’importanza della competizione così per esempio i Mondiali assegnano 100 punti al vincitore, contro i 50 della Coppa del Mondo e i 30 delle Golden Trail Series. Inoltre ai Mondiali si ricevono punti fino alla ventesima posizione (1), mentre in coppa del mondo fino alla quindicesima (1) e nelle altre gare fino alla decima (da 10 a 2). C’è una sostanziale differenza con il ranking ITRA che funziona con un algoritmo complesso che - semplificando il concetto -  tiene conto anche delle prestazioni degli altri atleti in gara per ponderare i punti assegnati.

IL RANIKING - La top ten maschile vede attualmente al primo posto Francesco Puppi, seguito dall’americano Joseph Gray, da Bernard Dematteis, dall’inglese Robbie Simpson, da Kilian Jornet, da Alessandro Rambaldini, dall’inglese Andrew Douglas, dall’americano Andy Wacker, dal kenyota Geoffrey Gikuni Ndungu e dal francese Emmanuel Meyssat. Tra le donne, nell’ordine: la kenyota Lucy Wambui Murigi, l’austriaca Andrea Mayr, l’inglese Victoria Wilkinson, la svizzera Maude Mathys, l’inglese Charlotte Morgan, la rumena Denisa Dragomir, la francese Anais Sabrè, la neozelandese Ruth Croft e l’irlandese Sarah McCormack.


Sabato è il giorno del Licony trail

Gli organizzatori del Licony trail stanno ultimando i preparativi per la gara che varrà come penultima tappa del Tour Trail della Valle d’Aosta e che si svolgerà sabato 13 ottobre. La data era stata cambiata per impraticabilità dei sentieri nel mese di giugno, ma l’entusiasmo è rimasto immutato. I comuni di Morgex e La Salle sono pronti per la consueta festa che coinvolgerà volontari e trailers.
I sentieri sono pronti, puliti e sono già stati tracciati in questi giorni. È confermata la gara regina della manifestazione, la 70 chilometri che varrà anche quattro punti ITRA. Partirà dalla piazza centrale di Morgex alle 4 di mattina, con direzione Villottaz, Licony, Planaval, Bonalex per poi arrivare a La Salle. Il passaggio a Morgex avverrà a metà gara, poi i sentieri torneranno a salire verso Col Croce e il lago di Pietra Rossa, con passaggio anche dal lago d’Arpy. Arrivo sempre a Morgex, dopo essere transitati da Lazey.
Il tracciato della 70 chilometri potrà anche essere diviso in due e percorso a staffetta. È questa la grande novità dell’edizione 2018 del Licony Trail. Due concorrenti, 35 chilometri a testa con passaggio del testimone a Morgex. Partenza di questa prova mezz’ora dopo quella della 70 chilometri individuale. Alle 9 invece scatterà la 25 chilometri sul tradizionale percorso sempre molto apprezzato dagli amanti dei trail.
Nel trail più lungo è confermata la presenza di Giuliano Cavallo, l’atleta del Team Salomon reduce dal Tot Dret. In griglia di partenza, nella stessa distanza, anche Nadir Vuillermoz e Marco Béthaz. Tra le donne ci saranno la lombarda Emanuela Scilla Tonetti e Federica Fazari, leader del Tour Trail della Valle d’Aosta. Mattia Colella, vicino al successo nel circuito, gareggerà invece nella 25 chilometri.
Venerdì 12 alle 17 spazio ai bambini per il tradizionale Baby Licony, aperto ai più giovani. Un evento che inaugurerà la due giorni del Licony trail. L’iscrizione è gratuita e dovrà essere formalizzata alla proloco di Morgex.


Nelson O'Neill e Morrison sciano il Lhotse

Come già annunciato, l’Himalaya in queste settimane è un crocevia di spedizioni alpinistiche con l’obiettivo principale della discesa con gli sci delle vette più alte della terra, dopo che la stagione ha già visto due importanti imprese come quella di Bargiel al K2 e quella di Chambaret, Duperier e Langenstien al Laila Peak. Lo scorso 30 settembre la statunitense Hilaree Nelson O’Neill e il connazionale Jim Morrison hanno portato a termine la prima discesa integrale del Lhotse (8.516 m) su circa 2.100 metri di dislivello, fino al campo 2. Diciassette ore il tempo impiegato. Nel 2007 lo statunitense Jamie Laidlaw aveva sciato da quota 8.300 metri. Nelson O’Neill aveva già disceso con gli sci il Cho Oyu e diverse linee in Sud America, oltre ad essere stata la prima donna a salire in 24 ore due ottomila, il Lhotse e l’Everest (con ossigeno). Hilaree ha voluto farsi fotografare in vetta con uno striscione di POW, Protect Our Winters, un’associazione ambientalista che cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti del climate change per la partiac dello sci e degli sport invernali. «Le condizioni sono state abbastanza buone, ma certo non puoi sbagliare una curva o perdere uno spigolo su questi pendii ghiacciati, per non parlare di sassi di ghiaccio e asperità sotto lo strato superficiale che rendono la discesa un po’ accidentata» ha dichiarato sulla via del rientro.


Che finale alla Tartufo per il Trofeo BPER Agisko Appennino Trail Cup

Ultimo atto del Trofeo BPER Agisko Appennino Trail Cup con la Tartufo. E nell’Appennino Parmense è stata lotta serrata per il primato nella graduatoria maschile del circuito. I primi tre in classifica (nell’ordine Marco Franzini, Pietro Ferrarini e Alberto Ghisellini) erano tutti al via della 50 km. La vittoria è andata a Davide Cavalletti, davanti a Alberto Ghisellini e Enrico De Ferrari, con quarto Marco Franzini e Pietro Ferrarini. Un piazzamento quello di Ghisellini che gli ha permesso di scavalcare gli altri due contendenti e chiudere primo con mezzo punto su Franzini. Sarà lui a volare a Malta per l’Xterra Gozo Trail Run. Al femminile affermazione di Katia Fori (assente alla Tartufo) davanti a Moira Guerini, prima nella 50 km.
Una Tartufo che ha battuto tutti i record, con pettorali sold out e sempre più internazionale. Nelle altre distanze, affermazione, nella gara regina di 68 km, di Emanuele Ludovisi su Giulio Piana e Andrea Offer, mentre nelle gara rosa successo di Monia Fontana su Silvia Motta e Raffaella Musiari. Nella 28 km a segno il ruandese John Hakizimana su Corrado Ramorino e Massimo Gazzotti, e Valentina Odaldi su Laura Gavazzi e Clarissa Salviati.


Mountopia: tre cime in tre giorni

A maggio di quest’anno è partita la quarta edizione del concorso Mountopia promosso e organizzato da Dynafit e dai partner Gore e PrimaLoft. Al motto diYour Mountopia is our mission, tutti gli iscritti si sono sfidati in un contest che ha visto la partecipazione di 365 atleti provenienti da 32 diversi Paesi. Alla fine i vincitori sono stati quattro:la polacca Iga Ługowska, la slovacca Lucija Odar, lo svedese Aramis Sasinka e il tedesco Christoph Leimbeck.  Cosa c’era in palio? Il sogno proibito di molti scalatori, ovvero quello di conquistare tre vette fra i monti più alti di Germania, Austria e Italia: Zugspitze (2.962 m), Grossglockner (3.798 m) e Ortles (3.905 m), tutti in un unico weekend.

©Andreas Vig
©Andreas Vig

Nel mese di settembre i quattro vincitori, ognuno con il proprio bagaglio di esperienze, i propri limiti, ma soprattutto con le proprie motivazioni sono partiti per l’esperienza che li ha portati ad affrontare 70 chilometri e un totale di 7.000 metri di dislivello in pochissimo tempo coadiuvati dai ragazzi del team Dynafit. Un’impresa nella quale la passione per la montagna ha dovuto battere la tanta fatica e le poche ore di sonno. I quattro vincitori si sono presentati al via di questa sfida in condizioni diverse, tra chi aveva già provato l’ebrezza di una scalata lungo gli stessi versanti del contest, come Lucija, che in primavera si era cimentata nella salita al Grossglockner; e chi non aveva mai osato affrontate nessuna delle tre vette, e proprio per questo ha apprezzato ogni passo e ogni singola goccia di sudore, come racconta Christoph. Potete rivivere le emozioni dei quattro partecipanti di Mountopia 2018 sul blog di Dynafit.

Il concorso Mountopia ritornerà anche nel 2019 con le iscrizioni che si aprono oggi. 9 di ottobre 2018. Nella prossima edizione il traguardo da conquistare sarà l’ambito Trofeo Mezzalama del 27 aprile 2019, la gara internazionale di sci alpinismo più ad alta quota al mondo. Per informazioni sulle condizioni di partecipazione e registrazione: https://www.mountopia.com/

©Andreas Vig
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Si avvicina il week-end extreme di Limone

Limone Extreme da sold out. Raggiunto il tetto massimo di 600 concorrenti, il comitato organizzatore ha messo in palio altri 100 pettorali per assecondare le numerose richieste giunte alla segreteria. Pochi i numeri ancora disposizione pure sulla vertical by night di venerdì 12, mentre apertissime sono le iscrizioni sulla 10k. In quest’ultima prova tantissime le ‘quote rosa’ grazie la progetto #donnaforskyrace che punta ad avvicinare sempre più donne al mondo delle corse a fil di cielo.A meno una settimana dall’evento gli atleti accreditati sono più di 1000. E ancora una volta le montagne dell’Alto Garda diventeranno l’ombelico del mondo dello skyrunning visto che le nazioni attualmente rappresentate sono già 36.
Sei volte consecutive finale di Migu Run Skyrunner World Series, la kermesse revede una due giorni a dir poco intensa. Si partirà venerdì 12 con la spettacolare gara by night. 3700 metri di sviluppo, una verticalissima ascesa di 1100 metri con frontali accese: due batterie con start alle 17 e alle 18 (èer gli élite). Difficile azzardare un pronostico vista la super sfida Italia-Svizzera tra gli scialpinisti Damiano Lenzi, Davide Magnini, Nadir Maguet, Remi Bonnet e Martin Anthamatten. A rimescolare le carte in tavola ci penseranno Hannes Perkmann, Petter Engdahl e Luka Kovacic.
Al femminile donna da battere sarà ancora una volta la francese Christel Dewalle, ma questa volta dovrà fare i conti con la svizzera Victoria Kreuzer e l’italiana Alba De Silvestro.
Sabato mattina il lungo week end griffato Dynafit, prevede alle ore 9 la partenza della 10K (970m D+), mentre alle 11 il catalano Kilian Jornet guiderà il gran galà dello skyrunning mondiale su un durissimo percorso vista lago da 29 km (2500 m D+). Da questa adrenalinica sfida usciranno re e regina dell’estate 2018. In lizza per il primo posto oltre alla stella del Team Salomon vi saranno il recordman della gara Marco De Gasperi, Nadir Maguet, e il giovane spagnolo Jan Margarit. Attenzione poi agli svizzeri Remì Bonnet, Martin Anthamatten, Pascal Egli, allo svedese Petter Engdahl, ai norvegesi Stian Angermund e Stian Aarvik. In gara anche il re del Tor de Geants Franco Collé. Nella gara in rosa sarà super sfida tra l’americana Hilary Gerardi e la spagnola Laura Orguè. Ruolo di outsider per Elisa Desco, la britannica Holly Page o l’olandese Ragna Debats.


Tutto pronto per la 6ore Trail Villa di Maser

Lo staff di ScarpeBianche è alle prese con gli ultimi preparativi della quinta edizione della 6ore Trail Villa di Maser che andrà in scena sabato 13 ottobre a Maser. Si tratta di una gara trail su percorso ad anello collinare altamente tecnico, che sviluppa una lunghezza di 6,3 km con un dislivello positivo di 411 metri, da ripetere in più possibile nell'arco delle sei ore di gara. La formula prevede la partecipazione di atleti singoli oppure in staffetta-duo che si sfideranno sui sentieri immersi nella natura e nella storia della Grande Guerra, con suggestivi passaggi tra trincee, camminamenti e osservatori del Monte Collalto, baluardo difensivo delle truppe italiane nel primo conflitto mondiale. Lo start sarà dato alle ore 11 sotto il viale dei Tigli, davanti la Villa di Maser, patrimonio dell’Unesco. Ai nastri di partenza atleti provenienti da tutto il nord Italia, con nomi di spicco come quello di Ivan Geronazzo. A ogni passaggio in area tecnica gli atleti troveranno ad accoglierli un ricco ristoro ed un numeroso pubblico che avrà la possibilità di visionare nel village, appositamente allestito prodotti tecnici forniti dagli sponsor dell'evento. Info, iscrizioni e regolamento completo su www.6orevilladimaser.it


Ski-alp, ecco la squadra del Comitato Veneto

A Longarone tempo di presentazione delle squadre del Comitato Veneto. Sul palco anche il team di sci-alpinismo, sempre seguito da Luca Palla. «Un bel gruppo e credo anche molto competitivo - spiega il coach veneto - che, oltre ai nomi ‘storici’, vede l’inserimento di due ragazze molto promettenti. I ragazzi si sono allenati costantemente per tutta l’estate e continueremo a farlo in vista dell’inizio di stagione, cercando il più possibile con gli sci ai piedi. Anche tra i giovanissimi abbiamo diversi inserimenti importanti; grazie, infatti al lavoro e all’impegno di alcuni sci club veneti, disponiamo di un bel gruppetto di osservati: un investimento per il futuro. Un grazie particolare va al nostro presidente Roberto Bortoluzzi che ci sostiene e a tutta la commissione regionale di sci alpinismo per il lavoro svolto fino ad ora». La squadra del comitato veneto si presenta con due Under 23, Enrico Loss e Elisa Presa, e sei giovani, Mattia Tanara, Alessandro Morandini, Pietro Festini Purlan, Matteo Sostizzo, Sara Mondin e Beatrice Colleselli.


A Mattia Tanara e Simona Pievani il Sei Comuni Presolana Trail

Ai piedi della regina delle Orobie, la Presolana, si è disputata l’edizione numero quattro della gara che unisce, in un percorso ad anello, i paesi di Onore, Castione della Presolana, Fino del Monte, Rovetta, Cerete e Songavazzo. 24 km non troppo impegnativi alla scoperta del territorio seriano, delle sue bellezze culturali, paesaggistiche e naturalistiche.
Il più veloce sul percorso disegnato da Mario Poletti è stato il veronese Mattia Tanara, 18 anni, del Team Scott Running Italia. Pronti via e subito il giovanissimo Tanara si è portato in testa. Al suo inseguimento si è lanciato Giambattista Micheli della Carvico Skyrunning. Leggermente più arretrati Simone Fornoni e Clemente Belingheri, tallonati da Luca Coffetti.
Sul traguardo di Onore è giunto a braccia alzate Mattia Tanara, che ha conquistato questa quarta edizione con il tempo finale di 1h40’25”. Il bergamasco di Villa d’Almè Giambattista Micheli ha concluso la prova in seconda posizione stoppando le lancette su 1h44’14”. Il terzo miglior tempo di giornata lo ha fatto segnare Clemente Belingheri (Valetudo Serim) che sull’ultima salita ha definitivamente staccato Fornoni. 1h45’05” il suo crono. Ai piedi del podio Luca Coffetti e nei migliori dieci Simone Fornoni, Mattia Tiraboschi, Roberto Pedroncelli, Michael Dola, Danilo Martini e Luca Picinali.
La gara al femminile ha visto il successo della bergamasca Simona Pievani del team Pantera Rosa, finisher in 2h03’32”. Esattamente come lo scorso anno, ha concluso al secondo posto Maria Eugenia Rossi (Valetudo Serim) in 2h03’40”. Alle sue spalle Lara Birolini (Erock Team), terza in 2h05’44”. Nella top ten Clara Cortinovis, Isabella Gollin, Federica Ardizzoia, Moira Civiello, Chiara Cattaneo, Chiara Giudici e Alessandra Samarati.
«Con la Sei Comuni Presolana Trail chiudiamo il sipario sulla stagione di Fly-Up - ha dichiarato il capo dell'organizzazione Mario Poletti -. Una stagione intensa e particolarmente ricca di eventi. La gara di oggi, un trail ai piedi della Presolana che ha coinvolto e unito le forze di ben sei comuni bergamaschi, ci lascia molto soddisfatti. Il record di partecipanti e la buona riuscita della manifestazione ci infondono poi nuova energia per ripartire alla grande nel 2019».


A Oropa Chiara Giovando pigliatutto: vince vertical e Défi

La seconda edizione del Vertikal Tovo ha fatto il pieno di iscritti: 200 i concorrenti che si sono presentati a Oropa per l’ultima prova del Défi Vertical. Niente pioggia, nel biellese si è corsa una gara asciutta e sotto il sole. A vincere sono stati lo svizzero Emmanuel Vaudan e la torinese Chiara Giovando, i due favoriti della vigilia.
Subito dopo il via, avvenuto poco sopra il Santuario di Oropa, il gruppo si è allungato. Emmanuel Vaudan, quinto nelle battute iniziali, si è portato in testa alla corsa quando il sentiero si è fatto più ripido. Ha coperto i 2,9 chilometri (1.000 metri dislivello positivo) in 38’21”, davanti al valdostano Mattia Luboz (39’35”) e al biellese Massimiliano Barbero Piantino in 39’59”. Quarto e quinto posto per Enzo Mersi (40’23”) e per Alessandro Mello Rella (40’26”), già atleta della nazionale giovani di corsa in montagna.
La torinese Chiara Giovando ha preso tutta la posta in palio. Ha vinto la gara in 44’32” e il circuito Défi Vertical. La trailer di Ozegna, diciassettesima assoluta, ha preceduto Francesca Bellezza (25a in 46’13”) e la valdostana Chantal Vallet (29a in 46’33”).
La gara da Oropa al Monte Tovo ha chiuso anche il Défi Vertical, circuito che nelle cinque prove ha coinvolto complessivamente circa 150 donne e poco meno di 500 uomini. La classifica finale è stata vinta da Chiara Giovando ed Erik Bochicchio. La piemontese ha preceduto la biellese Barbara Cravello e la valdostana Chantal Vallet. Quarta Claudia Titolo e quinta Fabiola Conti. Al maschile Bochicchio ha prevalso su Didier Bieller, Emmanuel Vaudan, Marco Deusebio ed Enea Amato.