Addio Bonatti, romantico della montagna

Si è spento ieri a Roma il grande alpinista ed esploratore

Si è spento Ieri a Roma, a causa di una malattia, Walter Bonatti. Aveva 81 anni. La montagna ancora una volta piange un suo grande amico che le ha dedicato l’intera vita, a scoprirla, a conoscerla e ad amarla. Amarla senza nessun tipo di filtro, senza nessun apparente motivo se non quello, il più semplice di tutti, che per Walter Bonatti la montagna era una parte integrante della sua vita. Se dicono che il corpo umano è composto dal 70% d’acqua, quello di Bonatti è montagna al 100%. La passione per la scoperta, il gusto della conquista ne hanno da sempre caratterizzato l’esistenza. Nato a Bergamo nel 1930, Bonatti è stato uno dei più grandi alpinisti, arrampicando e narrando di scalate epiche e di avventure sparse per il mondo, dalle Ande al Karakorum.
Uno degli ultimi romantici della montagna, un sognatore che ha dovuto attaccare e difendersi dai fatti inerenti alla conquista del K2 nel 1954 con Lino Lacedelli e Achille Compagnoni.
Adesso sarebbe bello immaginarseli tutti e tre che guardano il K2 dall’alto, in silenzio, con gli occhi carichi di luce nel vedere la loro cima da punto d’osservazione diverso. Tutti e tre con un leggero sorriso sornione e divertito mentre pensano a quante parole, anche in questa occasione, saranno scritte per raccontare le loro gesta.


Montrail Fairhaven, per fare strada

Studiata per il trail running 'on the road', utilizza la tecnologia OutDry

È una scarpa ibrida progettata per il trail-running su strada. Performante e confortevole allo stesso tempo, Fairhaven OutDry® di Montrail offre la tecnologia FluidPost™ per ottenere supporto personalizzato su tutte le superfici e la tecnologia OutDry®, per permettere al piede di flettersi liberamente e garantire totale idrorepellenza. Tra le caratteristiche tecniche: sistema per la personalizzazione del fit; sistema di allacciatura con larghezza personalizzata e provvisto di struttura di sostegno saldata (priva di cuciture e studiata per incrementare fit e supporto mediale); area laterale articolata, costruita con schiuma EVA per garantire eccezionale assorbimento degli urti e grande resistenza per assecondare la naturale biomeccanica del piede; suola con design multi-superficie combinata con la suola Gryptonite™. Disponibile in versione donna e uomo. Prezzo consigliato: 140 euro.


Dynafit porta sul Dachstein i migliori atleti

E lo spagnolo Pinsach li mette tutti in fila

Planai Dachstein, settembre 2011 - Un evento che coinvolgeva atleti di livello internazionale si è appena concluso con successo per Dynafit: lo scorso 2 settembre infatti il fornitore leader nel settore dello scialpinismo ha invitato i migliori atleti di questo sport a misurarsi sul tratto tra Schladming e la vetta del Dachstein (2.995 mt). Diciannove atleti hanno gareggiato nella corsa, con la mountain bike e nello scialpinismo, dando vita a una spettacolare competizione e ottenendo prestazioni eccezionali. Lo spagnolo Marc Pinsach ha vinto la gara qualificandosi davanti agli austriaci Philip Götsch e Stefan Kogler. 

Nell’ambito della presentazione della sua prima collezione estiva DYNAFIT, lo specialista di sci alpinismo, ha organizzato un evento straordinario: 19 atleti di sci alpinismo provenienti da 7 Paesi sono stati invitati a percorrere il più velocemente possibile a piedi, con la mountain bike e con gli sci un percorso appositamente studiato a 2.800 metri d’altitudine e lungo 27 chilometri. I concorrenti sono partiti con la mountain bike alle ore 10 del mattino dal Planet Planai a Schladming. Il percorso in bicicletta prevedeva dal Planet Planai sino alla stazione a valle della funivia del Dachstein, da dove gli atleti hanno proseguito a piedi per superare il valico. Dal valico in poi hanno indossato gli sci per raggiungere il traguardo della gara, la stazione a monte della funivia. 
Al termine di una gara durata 2 ore e 9 minuti, il ventunenne spagnolo Marc Pinsach è arrivato per primo in vetta. Appena un minuto dopo Philip Götsch ha raggiunto la meta, mentre Kogler ha ottenuto un tempo di 2 ore e 12 minuti. La straordinaria gara è stata un grande successo e i migliori atleti l'hanno considerata un evento stimolante, come dimostra l’alta percentuale di grossi nomi che vi hanno preso parte. Atleti del calibro di Nejc Kuhar dalla Slovenia, Andrzej Bargiel dalla Polonia, il Team Manager Dynafit Javier Martin de Villa dalla Spagna, gli austriaci Thomas Wallner e Gerrit Glomser e Heli Eichholzer hanno partecipato con entusiasmo e divertendosi. L’Italia era rappresentata da Lorenzo Holzknecht. Unica, ma celebre rappresentante femminile Lydia Prugger, che fa parte della nazionale ed è stata più volte campionessa austriaca di scialpinismo.
Pinsach, membro del team Dynafit di atleti internazionali dall’ottobre 2011, si è guadagnato un posto nella Patrouille des Glaciers, che avrà luogo nell’aprile 2012 nel cantone Vallese, in Svizzera. C’era poi una particolare gara supplementare: la giuria doveva decidere chi incoronare “Man of the Day” e il premio, un viaggio con un camper marca “Dethleffs”, è andato a Phillip Götsch, che per un pelo non ha vinto la gara, è caduto con la bike e si era smarrito.
 


La Runiceland a Fairhurst

Al traguardo anche i comici Aldo e Giovanni

Si è chiusa sabato scorso la seconda edizione della Runiceland, corsa di trail running a tappe nello spettacolare paesaggio islandese organizzata da Marco Olmo, vincitore della passata edizione. Quest'anno, invece ha vinto l'inglese Peter Fairhurst, che una volta arrivato ha ripercorso in senso inverso parte del tracciato facendo coraggio a quelli che seguivano e che ha ri-tagliato il traguardo mano nella mano con l’ultimo arrivato. Secondo tra gli uomini Olmo, prima tra le donne, invece, Cristina Frontespezi. Alla gara in 5 tappe, per un totale di 110 chilometri, hanno partecipato anche i comici Aldo e Giovanni (il loro team si chiama 'Trico Traco'). Aldo Baglio è arrivato trentacinquesimo, mentre Giovanni Storti ha vinto la sfida con l'amico arrivando trentunesimo. Per la cronaca della gara www.actionmagazine.it


Aggiornamento live tor de geants

Il ritiro di Grosse Ulrich la prima grossa novità

In questi minuti si trova al comando lo spagnolo Calvo Redondo Salvador che ha percorso quasi 150 km in 27 ore, seguito dal francese Le Saux Christophe distaccato di venti minuti, ma in netto recupero dal momento che ha rosicchiato al fuggitivo un quarto d'ora nelle ultime due ore di gara. Ma la notizia clou è il ritiro di Gross Ulrich, il vincitore della scorsa edizione, avvenuta dopo 11 ore a Rhemes, vittima in discesa di un problema al piede. Contemporaneamente si ritirava anche il forte scialpinista e skyrunner Dennis Brunod, sempre a Rhemes, per motivi di crampi e problemi respiratori. Due tra i più accreditati protagonisti di questo terrificante endurance trail sono dunque fuori dai giochi. In terza posizione troviamo uno strepitoso Marco Gazzola, regolare sin qui la sua progressione, staccato dai battistrada di due ore; da qualche minuto è uscito dalla base di Donnas anticipando il francese Millet Gregoire. Tra questi quattro nomi uscirà il vincitore finale. Ieri sera dopo le 18 un violento temporale si è abbattuto sui corridori, motivo a cui si devono numerosi ritiri. Oggi splende il sole, ma è proprio questo il momento della verità. Infatti il tratto da Donnas a Gressoney è tra i più terribili, 48 km infiniti, su terreno infido costituito in gran parte da pietraie. Ecco il motivo per cui i primi alla base vita di Donnes si sono fermati solo pochi minuti; affrontare questo tratto con la luce del sole sicuramente dovrebbe aiutare. Tra gli uomini maiuscola sinora la prestazione di Marco Camandona, alpinista e scialpinista molto conosciuto che corre tra le sue montagne, attualmente viaggia attorno alla decima posizione. In campo femminile AnneMarie Gross non delude le aspettative e sta correndo a ritmi incredibili, basti pensare che ha già percorso 130 km accumulando un vantaggio di oltre due ore sulle inseguitrici le italiane Arrigoni Giuliana e Pensa Patrizia che stanno facendo gara di coppia. Si entra nel vivo di questa avvincente gara, vedremo come passerà la seconda notte, già da domani comunque si dovrebbe capire chi può farcela.
 


Kaltenbrunner su tutti gli 8.000 senza ossigeno

L'ultima conquista è il K2 con ai piedi Lowa Expedition 8000

È un successo importante quello di Gerlinde Kaltenbrunner che martedì 23 agosto alle ore 6.18 ora locale ha conquistato la vetta del K2 (8.611 metri), nella catena del Karakorum, insieme ai compagni di salita, i kazaki Vassily Pivtsov e Maxhut Zhumayev, e il polacco Darek Zalusski, diventando così la prima donna al mondo a conquistare tutti gli 8.000 senza l’uso di ossigeno artificiale.
E per Lowa quello di Gerlinde è un successo doppio, perché Gerlinde Kaltenbrunner è un’importante testimonial del marchio tedesco e ai suoi piedi, sulla vetta del K2, durante questa spedizione come in tutte quelle precedenti, c’era il modello Expedition 8000: una calzatura appositamente progettata per le condizioni estreme delle altissime quote, il modello con il quale Ralf Dujmovits, il marito di Gerlinde, è diventato il primo scalatore tedesco a scalare tutte le vette dei quattordici 8000. Dopo quello del 2007, e i due del 2009, quello di Gerlinde era il quarto tentativo di conquistare questa cima: durante l’ultima spedizione, giusto un anno fa, aveva perso la vita l’alpinista svedese Fredrik Ericsson che con lei stava tentando l’attacco alla cima.
Questa volta invece il successo: Gerlinde e compagni hanno scelo la difficile parete Nord; i quattro sono partiti all’una della notte di martedì dal bivacco a 8.300 metri ma ben presto hanno dovuto fare ritorno in tenda a causa del freddo. L’attacco decisivo alla vetta è scattato più tardi, alle 7.30. Dopo aver attraversato un canalone con la neve alta (il couloir giapponese), sono giunti sulla cresta sommitale e quindi sulla vetta.
 


Trofeo Scaccabarozzi sara' finale di coppa del mondo

Domenica prossima al via i migliori specialisti della disciplina

A distanza di 4 anni la finale di Coppa del Mondo Isf torna sulle Grigne per eleggere il migliore skyrunner della stagione. A contendersi il titolo sulle montagne lecchesi  ci saranno tutti i più forti atleti capitanati dallo spagnolo Luis Alberto Hernando, vincitore della Dolomites Skyrace di Canazei, che dovrà vedersela con Miguel Heras, vincitore dell'edizione 2010 e Jabi Olabarria attualmente al terzo posto in classifica provvisoria. Da non sottovalutare l'inglese Tom Owens e tra gli azzurri Nicola Golinelli ed il campione italiano Mikhail Mamleev che sta attraversando un periodo di forma strepitoso con le vittorie in serie alla Becca di Nona e la Skyrace Monte Cavallo.
In campo femminile, confermata la presenza della nostra Brizio campionessa del mondo in carica, i riflettori saranno puntanti sulle spagnole Cortazar, attuale leader di coppa e la Picas seconda nell'edizione 2010. Il trofeo Scaccabarozzi rappresenta una super classica di fine estate, motivo per cui tra il popolo degli skyrunner in questi giorni si registra un certo fermento. Il sentiero delle Grigne è un tracciato tecnico e selettivo con ben 3200 metri di dislivello positivo ed uno sviluppo di 43 km il cui record è stato stabilito nel 2007 da Kilian Jornet con 4h43'. Partenza ed arrivo saranno posti a Pasturo, graziosa cittadina della Valsassina che il prossimo week end sarà la capitale mondiale dello skyrunner.
 


Keen A86 TR, dal trial alla strade urbane

Un modello peso piuma con l'obiettivo della versatilità

Le scarpe A86 TR di Keen nascono per macinare chilometri e chilometri su qualsiasi terreno, senza rinunciare a un design di tendenza. Colori elettrici, peso piuma (solo 260 grammi), comfort totale: sono scarpe con l’argento vivo addosso. Realizzate in PU leggerissimo, si avvalgono di una costruzione ad alta tecnologia che minimizza lo stress e l’impatto. La tomaia è in tessuto mesh traspirante, il sottopiede rimuovibile in EVA asseconda i movimenti del piede; l’intersuola in PU è  ultra-leggera, gli appositi inserti multi-direzionali ottimizzano la grip. Disponibili in una varietà di colori nelle due versioni donna e uomo. La versatilità è un tratto distintivo delle scarpe KEEN: realizzate con soluzioni tecnologiche uniche, sanno adattarsi a tutti i contesti “open air”, compresa la giungla cittadina. Sono il risultato della più autentica filosofia Keen, sintetizzata nel concetto di HybridLife: sperimentare più strade, più situazioni, più avventure. L'azienda classifica questo prodotto per il 'Trailhead'. Disponibile nella colorazione River Blue/Mimosa e Gargoyle/Living Coral. Prezzo consigliato: 99.95 euro.
 


Johnatan Wyatt ha fatto cinquina

In campo femminile vittoria di Mariagrazia Roberti

Il campione neozelandese di casa a Ziano di Fiemme ha firmato anche la quattrodicesima edizione della Suedtirol Tre Cime Alpin, portando così a cinque i successi complessivi nella gara dolomitica più bella del mondo. Dietro al sei volte campione del Mondo di corsa in montagna, che ha chiuso in 1h 29’02”, si sono piazzati il tedesco Helmuth Schiessl (1h 29’ 25”) e il sorprendente azzurro di Riscone Roland Clara (1h 30’ 11”). Al quarto posto l’altro azzurro Thomas Moriggl mentre quinto si è piazzato l’austriaco David Schneider.
Vittoria azzurra fra le donne con la lombarda Mariagrazia Roberti che ha bissato il successo dello scorso anno in 1h 51’ 00” facendo corsa a sè. Al secondo posto si è piazzata la trentina Fratesca Iachemet (1h 55’ 05”) davanti alla tedesca Ellen Clemens che ha chiuso in 1h 59’ 49”. Quarta l’austriaca Thea Lillehov davanti alla connazionale Petra Wimmer. Sesta la prima delle altoatesine, Irene Senfter di Lana. Oltre 900 partecipanti al via, fra cui il cronista della BBC Ben Fogle.

Sesto/Tre Cime di Lavaredo – Tempo splendido e solito panorama da favola dolomitica anche per la quattordicesima edizione della Tre Cime Alpin che ha regalato ancora una volta nuove emozioni alla corsa in montagna con i suoi scenari irripetibili sui 17,5 chilometri e 1350 metri di dislivello del tracciato che porta da Sesto al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo.
La gara, sotto la pressione di Jonathan Wyatt, è subito entrata nel vivo e, dopo il tratto in pianura corso di conserva, già prima del rifugio Comici il campione neozelandese aveva accumulato circa un minuto di vantaggio sulle pattuglie degli inseguitori, guidate dall’azzurro Thomas Moriggl, dall’austriaco David Schneider e dall’altro azzurro Roland Clara. Via via gli altri, con Andrea Ragazzoni, Matthias Hector, Korbinian Schoenberger, Jonas Lehmann, Helmuth Schiessl ed Elia Costa. Al passaggio al rifugio Comici il plotoncino era sempre tirato da Wyatt, con Schiessl che aveva prepotentemente riguadagnato posizioni transitando al secondo posto prima di Moriggl e Clara e Schneider. Il tratto più duro della corsa, dal Comici fino al rifugio Pian di Cengia ha dato la configurazione definitiva alla classifica, con Johnatan Wyatt che ha mantenuto il suo vantaggio di circa 1’ su Schiessl mentre Roland Clara ha sorpassato il compagno di nazionale Thomas Moriggl insediandosi al terzo posto, mentre dietro gli altri accusavano distacchi ancor più pesanti. Il tratto in discesa e pianura fra il Pian di Cengia e l’arrivo ha visto gli inseguitori guadagnare qualche secondo sulla “lepre” Johnatan Wyatt che ha controllato con disinvoltura gli avversari avviandosi al sui quinto successo nella manifestazione. Nel minuto successivo sono poi giunti nell’ordine il vincitore delle edizioni 2008 e 2009 Helmut Schiessl e la sorpresa della giornata, l’azzurro Roland Clara.
Pronostico confermato anche fra le donne, dove la favorita bresciana Mariagrazia Roberti ha condotto dall’inizio alla fine conquistando un vantaggio quasi incolmabile già nel tratto in piano verso il rifugio Fondovalle, dove l’italiana è passata già con 1’ di vantaggio sulla Iachemet ed ancor di più sulla tedesca Ellen Clemens, alla testa delle altre inseguitrici. La salita, quella dura, ha fatto ancor di più il gioco della bresciana che ha via via aumentato il distacco sulla Iachemet mentre anche Ellen Clemens faceva altrettanto con le sue inseguitrici. Lo scollinamento al Pian di Cengia ha confermato tutte le posizioni di testa e il tratto finale ha visto la cavalcata trionfale del terzetto di atlete. Al quarto e quinto posto, a vista della Clemens, sono giunte le due austriache Thea Lillehov e Petra Wimmer nell’ordine mentre la prima altoatesina, Irene Senfter di Lana, ha chiuso al sesto posto in 2h 06’ 51”.

Mini Tre Cime - Un nuovo record di partecipanti ha registrato, sabato pomeriggio, anche la settima edizione della Mini Tre Cime dedicata ai giovani dai 5 ai 16 anni. Oltre 210 mini atleti, fra cui anche la squadra provinciale giovanile di biathlon, hanno preso parte alla gara promozionale sul circuito allestito attraverso Sesto Pusteria. Fra i tanti vincitori nella festa della corsa, citiamo la tedeschina Melanine Albrecht vincitrice fra le Juniores A e l’altoatesino Julian Mayr che ha vinto fra i maschi nella medesima categoria.


Tor Des Geants: partiti

In 500 per rincorrere un sogno

Erano in 500 stamattina al via da Courmayer in rappresentanza di 22 nazioni, accolti e incitati da una grande folla capitanata dai coloratissimi Beuffon, le maschere di Courmayeur. In prima fila, i vincitori dell’edizione 2010, Ulrich e Anne Marie Gross, i fratelli da battere.
In tanti hanno voluto salutare questi eroi che si apprestavano ad affrontare la straordinaria sfida nel cuore dei cinque giganti delle Alpi. Il Tor Des Geants con i suoi  330 km e ben 24 mila metri di dislivello rappresenta l'endurance trail più duro al mondo. I fratelli Gross nella scorsa edizione impiegarono rispettivamente 80h 27mn Ulrich e  91h 19mn Anne Marie. Come da pronostico dopo 2 ore di gara, al primo passaggio di La Thuile, oltre al vincitore, i favoriti Christophe Le Saux della Guyana francese, il valdostano Dennis Brunod e lo spagnolo Salvador Calvo Redondo sono transitati assieme. Con mezz'ora di distacco Anne Marie Gross è la prima donna ad essere transitata.
Lungo tutto il percorso ci saranno oltre 1200 volontari distribuiti nei 32 comuni coinvolti dalla manifestazione, tutti pronti ad accogliere e sostenere con grande affetto ciascun partecipante. Prossimo aggiornamento domani mattina dopo 24 ore di gara.
 


Pivk e Cardone vincono la Skyrace Monte Cavallo

Mickhail Mamleev ed Emanuela Brizio campioni Italiani

Una giornata speciale per la quarta edizione della Skyrace Monte Cavallo organizzata dal Team Montanaia Racing. Una giornata di sport e divertimento che ha fatto segnare due nuovi record, partecipanti e tempo di percorrenza in campo maschile. I primi raggi di sole hanno illuminato la partenza della carica dei trecento che hanno iniziato a salire verso la Val Grande. 
Il menu della giornata prevedeva ventuno chilometri e 1600 metri di dislivello positivo, correndo tra il confine delle Province di Pordenone e di Belluno. 
A tirare il gruppo si sono incaricati subito Tadei Pivk e Matteo Piller Hofer, qualche metro più staccati, Paolo Larger e il nuovo Campione Italiano Mickhail Mamleev. Mamleev, avendo già sulle spalle sia la maglia tricolore skyrunning sia il tricolore di orienteering, conquistato a meno di ventiquattro ore dalla partenza della Skyrace Monte Cavallo, ha corso la gara senza mai entrare in lotta per la vittoria.
 Il forte atleta friulano dell’Us Aldo Moro è stato in compagnia di Matteo Piller Hofer sino a metà della prima salita. Al passaggio del Rifugio Semenza, Pivk aveva un vantaggio di un minuto su Piller Hofer. Dopo i primi due sono transitati Paolo Larger e Mickhail Mamleev. Per quanto riguarda la gara femminile, l’atleta di casa Jennifer Senik ha preso il comando della gara davanti a Debora Cardone ed Emanuela Brizio. Purtroppo Raffaella Rossi che combatteva per il titolo italiano non è mai entrata in gara ed è stata costretta al ritiro.
 Nella lunga discesa che assegnava anche il Trofeo Benito Saviane, il sappadino Piller Hofer ha ripreso e superato Pivk. Pivk non si è allarmato, ha continuato a tenere il suo ritmo e quando la strada ha ripreso a salire ha messo la freccia e ha lasciato sul posto Piller Hofer. 
Per Pivk il resto della gara è stata una lunga galoppata verso lo striscione d’arrivo di Piancavallo. Purtroppo Matteo Piller Hoffer non è riuscito a tenere la seconda posizione, infatti è stato sorpassato da Paolo Larger e Mickhail Mamleev.
Tra le donne, Jennifer Senik, anche se abbassando un po’ il ritmo di gara, ha continuato a mantenere la prima posizione.
 Pivk taglia il traguardo a mani alzate con il tempo di 2.11.21, facendo registrare il nuovo record della manifestazione. In seconda posizione arriva Paolo Larger con oltre sette minuti di ritardo. Sul terzo gradino del podio sale il Campione Italiano Mamleev. Il Campionato Italiano oltre al russo naturalizzato italiano premia Paolo Larger, secondo, e Matteo Piller Hoffer, terzo .
La classifica femminile sul finire di gara subisce uno stravolgimento, la Senik non riesce a tenere il passo della Cardone che sul finire della discesa l’ha raggiunta e superata. La Cardone vince con il tempo di 2.41.34. L’atleta dell’Aldo Moro Paluzza chiude in seconda posizione con circa un minuto di ritardo. Il fenomeno della corsa in montagna Emanuela Brizio a Piancavallo è terza, ma conquista il titolo italiano.
 Il Trofeo Benito Saviane è vinto da Matteo Piller Hofer con il tempo di 16.19 e da Debora Cardone con 18.22. 
A Piancavallo va in archivio un’altra edizione della Skyrace che con il convegno "Progetto Sport Endurance Piancavallo-Dolomiti Friulane" e con la gara riservata ai ragazzini ha movimentato, interessato e appassionato un intero territorio. Il Team Montanaia Racing, ringraziando con il cuore l’esercito dei volontari, promette che questo Campionato Italiano non è un traguardo, ma un punto di partenza.
 


Tutto pronto alla Skyrace Monte Cavallo

Il via domattina alle 8.30

Il tracciato di ventuno chilometri con milleseicento metri di dislivello è pronto già da alcuni giorni e si presenta in condizioni perfette. Perfette saranno anche le condizioni meteo. Questi due elementi aiuteranno i top runners a battere il record di Matteo Piller Hofer stabilito nel 2009 con 2.13.04.
Domani alle ore 8.30 partirà l’ultima prova del Campionato Italiano Skyrunning, il titolo tricolore a livello maschile è stato già deciso i primi giorni d’agosto al termine della Skyrace Ortles Cevedale. Mikhail Mamleev che può vantare anche il titolo italiano di orienteering conquistato poche ore fa in Trentino, parteciperà alla Skyrace indossando virtualmente la maglia tricolore. Per le posizioni di rincalzo, Paolo Larger è praticamente sicuro delle seconda posizione. La battaglia per il terzo gradino del podio, a causa dell’assenza di Emanuele Manzi, impegnato ai Mondiali di corsa in montagna, e Michele Tavernaro infortunato, sarà tra Alessandro Morassi e Matteo Piller Hofer.
In campo femminile la Skyrace Monte Cavallo vedrà sfidarsi per il titolo italiano Emanuela Brizio e Raffaella Rossi, attuale leader della classifica provvisoria. Da segnalare l’atleta di casa, Jennifer Senik, vincitrice della passata edizione che vorrà ben figurare in una prova di Campionato Italiano.
Lungo i sentieri che corrono tra le Province di Pordenone e Belluno si assegneranno anche i titoli regionali di skyrunning.
Le iscrizioni chiuse ufficialmente venerdì sera, riapriranno domani mattina fino alle ore 8. La lista iscritti conta 305 partenti, proprio per questo motivo, domani mattina saranno accolte non più di 45 persone.
Da non dimenticare l’appuntamento riservato ai più piccoli con la Skyrace dei ragazzi che partirà alle 9.30 sempre dalla località Roncjade. Le iscrizioni si potranno perfezionare sino alle ore 9.