Mamleev si aggiudica la Becca di Nona del decennale
Nella sola salita vince un indiavolato Damiano Lenzi
La 10ª Becca di Nona Skyrace più forte anche delle avverse condizioni meteo: al via 217 atleti dei poco meno di 300 iscritti In una gara caratterizzata da pioggia battente e nebbia, a trionfare nella bufera sono stati il russo Mikhail Mamleev e la francese Corinne Favre.
Condizioni meteo da tregenda, quelle che hanno caratterizzato il decennale della Becca di Nona Skyrace, con lo staff organizzativo coordinato da Stefano Mottini che, già nel briefing tecnico del sabato sera, ha ufficializzato la decisione di far disputare la competizione sul percorso ridotto di 23 km per 1.745 metri di dislivello positivo, con il Gran Premio della Montagna posto ai 2.325 metri del Lago Chamolé anziché ai 3.142 metri della Becca di Nona. Nei pressi del Lago Chamolé, dopo 12 km per 1.745 metri di dislivello positivo, è stato allestito il parterre di arrivo relativo alla prova di sola salita.
MAMLEEV IRRESISTIBILE - 10ª Salita-discesa . Partenza alle 9 in punto dalla centralissima piazza Chanoux di Aosta, con il ristretto gruppo dei favoriti per il successo finale che ha subito preso la testa della corsa. Le prime rampe di gara, poste immediatamente sotto l’abitato di Charvensod, sono state prese letteralmente di petto dal russo con passaporto italiano, Mikhail Mamleev, già campione tricolore di skyrunning per l’anno in corso, capace di mettere alla frusta il camoscio messicano Ricardo Mejia, ritornato ad Aosta per festeggiare il decennale della competizione tanto cara al suo rivale storico Bruno Brunod. Passaggio ai 2.211 metri del Col Plan de Fenêtre che ha sancito una volta di più il dominio di Mamleev, secondo assoluto alle spalle di Lenzi (impegnato però nella Sola salita), con Mejia in passivo di 2’ e il grande discesista Paolo Bert a poco meno di 6’. Posizioni di vertice rimaste invariate anche al Gran Premio della Montagna, posto ai 2.325 metri del Lago Chamolé, con Mamleev a condurre con margine su Mejia, Bert e il vincitore transalpino della Sola salita 2010, Jérôme Bosch. Per Mamleev arrivo in totale solitaria all’area sportiva di Plan Félinaz in 2h22’06”, che non poteva farsi regalo migliore nel giorno del suo compleanno, con alle sue spalle lo splendido falco piemontese Bert (a 4’51”), Mejia (a 5’16”), Bosch (a 6’24”), i catalani Pere Aurell Bove (a 8’55”) e Gabriel Crosas Salvans (a 10’04”), il primo dei valdostani Franco Collé (a 10’52”) e il campione in carica del circuito della Mountain Running International Cup, Michel Rabat (a 11’27”).
RITORNO DELLA CORINNE - In campo femminile immediatamente competitiva la transalpina Corinne Favre, già vincitrice qui nel 2005, con le favorite della vigilia, la campionessa uscente Emanuela Brizio e le compagne della Valetudo Raffaella Miravalle e Cecilia Mora, parse sin da subito in leggera difficoltà. Transito in testa allo scollinamento del Lago Chamolé per la Favre, che evidentemente ha patito meno delle sue avversarie le brutte condizioni meteo, con Miravalle attardata di 1’30” e Mora a 4’40” dalla leadership. Sportivamente la Favre all'arrivo ha dichiarato " in discesa ho patito la maggiore dimestichezza di Raffaella Miravalle, che proprio quando mi ha raggiunta, però, è incappata in una distorsione alla caviglia che mi ha di fatto spianato la strada verso il secondo successo alla Becca. Mi spiace per lei, anche perché, senza quell’incidente, avremmo sicuramente rivaleggiato fin sul traguardo”. Rettilineo conclusivo che ha dato ragione a quella gran campionessa che di nome fa Corinne Favre in 2h52’01”, con a seguire Miravalle (a 49”), Mora (a 5’10”), Brizio (a 7’32”) e la prima valdostana Sonia Glarey (a 19’35”).
SUPER LENZI - 7ª Sola salita
. Dopo lo start dato alle ore 9 in punto da piazza Chanoux di Aosta, subito brillante l’azione dell’azzurro di scialpinismo Damiano Lenzi, postosi quasi immediatamente al comando davanti al tandem composto dall’altro alpino del Centro sportivo Esercito di Courmayeur, Daniel Yeuilla, e dal fenomeno svizzero Emmanuel Vaudan, recordman del Vertical KM di Fully. Lenzi è transitato in testa a tutti i punti di controllo, compreso il penultimo check-orario posto ai 2.211 metri del Col Plan de Fenêtre, con Vaudan (in ritardo di 1’40” dal leader) a sopravanzare Yeuilla nella lotta per il podio.
In cima al Lago Chamolé, ai 2.325 metri di quota, a spuntare solitario nella nebbia è stato Damiano Lenzi, che si è aggiudicato la settima edizione della Sola salita in 1h35’31”, con alle sue spalle Emmanuel Vaudan (a 2’56”), Daniel Yeuilla (a 4’47”), il francese Matheo Jacquemod (a 5’32”), Erik Benedetto (a 6’57”), Andrea Basolo (a 7’05”) e Matteo Stacchetti (a 8’32”).
Tra le donne vittoria al fotofinish della canavesana Nicole Peretti in 2h01’01” sull’eterna piazzata di questa corsa, la valdostana Enrica Perico (a 17”), e sulla biellese Marcella Belletti (a 7’01’’).
Tutto pronto al Sellaronda Trail Running
Già raggiunta quota 100 atleti
Conto alla rovescia per la prima edizione del Sellaronda Trail Running, la nuova competizione riservata ai corridori del cielo che è in programma sabato 10 settembre con partenza da Canazei. Si tratta di una gara organizzata dal Comitato che già propone la prestigiosa Dolomites SkyRace e che si avvale della collaborazione delle altre località coinvolte. Prendendo infatti spunto dalla cugina e rinomata competizione di sci alpinismo i partecipanti affronteranno un tracciato attorno al Gruppo del Sella, percorrendo strade forestale e sentieri, con uno sviluppo di 50,7 km e un dislivello in salita di circa 2740 metri e negativo di 2739 metri. Una competizione che interessa 4 territori diversi, tutti accomunati da tradizione e cultura ladina: la Val di Fassa, la Val Gardena, la Val Badia e Livinnalongo.
Proprio nei giorni scorsi il Comitato organizzatore, coordinato da Diego Salvador, ha ultimato la tracciatura, definendo gli ultimi dettagli e passaggi. Il via è previsto da Canazei alle ore 7 del mattino (1450 metri), quindi i partecipanti si orienteranno subito in direzione Rifugio Valentini a Passo Sella (2218 metri) dopo 4,7 km di sola salita. Seguirà la discesa che porterà a Selva Gardena (1536 metri), per risalire successivamente per Dantercepies (2305 metri). Altra discesa poi verso Corvara di Badia (1568 metri), per affrontare poi l'ascesa verso Bec de Roces (2160 metri). Dal territorio altoatesino si passerà poi a quello Veneto, scendendo verso Arabba (1602 metri) e l'impegnativa salita verso Portavescovo fino a quota 2340 metri. Raggiunto questo livello è previsto il lungo traversone verso Passo Pordoi (2239 metri) e discesa finale di 6 km verso l'abitato di Canazei, con l'arrivo dei primi previsto verso le 12.
Due sono le tipologie di gara previste, ovvero la competizione individuale e a staffetta con squadre composte da due atleti che percorreranno due passi ciascuno, con il cambio previsto a Corvara. «Per noi si tratta di una nuova sfida - spiega il presidente del Comitato Organizzatore Diego Salvador - ed anche per questo la prima edizione sarà un'importante test, perché dal punto di vista organizzativo allestire un tracciato così lungo garantendo i servizi di ristoro, assistenza e recupero materiale è decisamente impegnativo. Ma siamo sicuri che questo evento crescerà significativamente negli anni prossimi».
Il primo riscontro in fatto di iscrizioni è comunque positivo, considerando che ad una settimana dal via sono già un centinaio le adesioni pervenute attraverso le relative procedure da effettuare sul sito www.sellarondatrailrunning.com. Un buon numero tenendo presente che si tratta comunque di una gara impegnativa di oltre 50 chilometri, la cui partenza è prevista per le ore 7 dall'abitato di Canazei, e che prevede i transiti nei vari centri alle ore 8.30 a Selva Gardena, alle 10 a Corvara, alle 11.15 ad Arabba e alle 12 circa l'arrivo a Canazei.
L'ufficio gare sarà aperto venerdì 9 settembre dalle 14 alle 20 presso la sala consiliare del Comune di Canazei (in piazza Marconi) dove è prevista la partenza e l'arrivo, e sabato mattina dalle 5.45 fino alle 6.45.
Un’altra competizione dunque fa il suo esordio proprio dalla Val di Fassa, una valle che nel mondo delle skyrunning da sempre ha un ruolo di primo piano, visto che la Federazione Internazionale è stata fondata proprio a Canazei e visto che la valle ladina trentina in tredici edizioni ha ospitato campionati italiani, il campionato europeo, il campionato mondiale, gli Sky Games e la Dolomites SkyRace anche quest’anno è tappa della Coppa del Mondo.
Nulla da fare: percorso di riserva per la Becca di Nona
Il brutto tempo la fa da padrone: arrivo previsto a monte dello Chamole'
Il brutto tempo rovina la festa della Becca di Nona. E’ ufficiale, domani si correrà lungo il percorso di riserva. In queste ore a Plan Felinaz, dove è allestito il quartier generale della Becca, ha piovuto incessantemente non lasciando altre possibilità a Stefano Mottini di allestire il percorso di riserva. La partenza della gara è confermata alle ore 9 dalla centralissima piazza Chanoux di Aosta, ma gli atleti non saliranno verso la vetta della Becca. Il percorso di riserva salirà sino all’arrivo della seggiovia di Chamolè a 2300 metri di quota per un dislivello totale di 1790 metri, diluiti in dodici chilometri. I concorrenti della gara di sola salita rientreranno in zona arrivo con la cabinovia del comprensorio di Pila, mentre tutti gli altri proseguiranno verso Plan Felinaz per un totale di ventiquattro chilometri.
Per quanto riguarda gli atleti di punta nella gara di salita e discesa se ne vedranno delle belle, il russo naturalizzato italiano Mikhail Mamleev, il messicano Riccardo Mejia, e il leader del circuito Mountain Running International Cup, Michel Rabat venderanno cara la pelle. Tra le donne, confermata la presenza di Emanuela Brizio e Raffaella Miravalle.
Nella gara più corta, tra i maschi partono favoriti il fondista azzurro di stanza alla caserma Perenni di Courmayeur, Daniel Yeuilla, capace di affermarsi già nel 2008 e 2009, e il recordman del Vertical Km di Fully, lo svizzero Emmanuel Vaudan. Nel pomeriggio c’è stata anche la conferma da parte di Damiano Lenzi. Possibili outsider Lorenzo De Albertis, Alex Romagnolo e Andrea Basolo, l’astro nascente dello scialpinismo valdostano Filippo Righi e i vari Matteo Stacchetti, Alessandro Plater, Diego Vuillermoz, Alberto Da Col, Luigi Cocito e Giancarlo Costa.
In campo femminile, presente al via la russa Vera Sukhova, vincitrice nella sola salita del 2006, e la nostra Enrica Perico, ottima 2ª nell’ultima Pontboset Skyrace andata a Cecilia Mora. Appuntamento, dunque, domani alle 9 in Piazza Chanoux!
Vincere una vacanza sulle nevi del Cile con Salewa
Per partecipare all'estrazione bisogna giocare su soultripsalewa.it
Tre protagonisti del movimento mondiale del ree ski mountaineering hanno deciso di esplorare a bordo dei propri sci e snowboard alcune valli del Sud America. Il team composto da Björn Herregger, Martin McFly Winkler e Max Zipser ha attraversato in pullman le Ande per scoprire non solo salite di neve e roccia e discese in neve fresca, ma anche per avvicinarsi all’anima della cultura e delle tradizioni cilene ed argentine. Ecco perché i tre protagonisti al loro rientro hanno deciso di chiamare l’intera spedizione Soultrip, un viaggio nell’animo di queste terre.
Tra i momenti più emozionanti del viaggio gli atleti dell’alpineXtrem Team di Salewa hanno scelto la salita ai 3.747 metri del Vulcano Lanín sul confine tra Cile e Argentina. Un’avventura senza eguali che sarà protagonista di racconti scritti e fotografici, oltre che di una produzione video che potrete trovare online al seguente link: www.youtube.com/watch?v=1bcHhiBxLdo.
Intanto, però, gli appassionati del connubio arrampicata e scialpinismo, che altro non è che il Free Ski Mountaineering, possono rivivere frammenti di Soultrip grazie a una spedizione virtuale all’interno di Facebook che ha preso il via ieri.
Iscrivendosi sul sito soultripargentina.salewa.it gli utenti avranno la possibilità di giocare all’applicazione Facebook Argentina Soultrip. L’obiettivo del gioco è percorrere nel più breve tempo possibile i 3.747 metri d’altitudine del Vulcano Lanín, esattamente la stessa cima conquistata dagli atleti del team alpineXtrem di Salewa.
Ogni giorno gli utenti registrati potranno rispondere a domande che hanno per argomento l’America del sud, il free ski mountaineering e la spedizione compiuta dagli atleti. A ogni risposta esatta il giocatore conquista 150 metri d’altitudine, e siccome le spedizioni in montagna è meglio farle in team, ogni utente iscritto può invitare i propri amici a entrare a far parte della sua squadra: i primi 5 amici che ogni giorno si uniranno al team, consentiranno l’accredito di altri 100 metri d’altitudine ciascuno.
Ma non è tutto, perché la pagina Facebook dedicata ai fan di Salewa (www.facebook.com/SalewaTeam) metterà in palio ogni giorno alcuni 'buoni d’acquisto' virtuali e pubblicati in modo casuale: i partecipanti più veloci e scaltri (o gli amici dei partecipanti), li potranno acquisire e utilizzare per l’attrezzatura (virtuale anch’essa) necessaria alla spedizione, come corde, zaini e altro equipaggiamento.
Tra i giocatori registrati sul sito soultripargentina.salewa.it dal primo settembre al 15 novembre 2011 verrà estratto il fortunato vincitore che potrà partecipare alla spedizione autunnale di 16 giorni sulle nevi del Cile: dal deserto più arido della terra ai ghiacciai della Patagonia, sfiorando le montagne delle Ande che giungono fino a 7000 metri d’altezza fino al mare!
Oltre 300 skyrunners alla Becca
Mamleev, Mejia, Rabat assicurano lo spettacolo.
Domenica mattina partirà, questo è sicuro, la decima edizione della Becca di Nona. Non è altrettanto sicuro il percorso nel quale si daranno battaglia i migliori interpreti della corsa in montagna internazionale. Purtroppo le previsioni meteo non lasciano spazio all’ottimismo, solo domani mattina, Stefano Mottini prenderà la decisione definitiva. E’ chiaro che poi tutto dipenderà dalle condizioni meteo delle prime ore di domenica mattina. L’edizione di quest’anno, la decima sui 30 km della salita-discesa (2.562 metri di dislivello positivo), non vede un valdostano nella ristretta schiera dei favoriti. Sono, infatti, assenti sia Dennis Brunod, che si presenterà al via del 2° Tor des Géants, in programma a Courmayeur a partire dall’11 settembre, sia Gloriana Pellissier. La Pellissier non si è molto dedicata alle competizioni di corsa in montagna, ha preferito seguire un allenamento mirato in vista delle prossime gare di scialpinismo. Nella 10ª Salita-discesa si daranno battaglia: il russo naturalizzato italiano Mikhail Mamleev, già campione italiano 2011 di skyrunning; il camoscio messicano Ricardo Mejia, rivale storico già ai tempi del grande Bruno Brunod; il campione che proviene dai Pirenei Michel Rabat, attualmente secondo nella classifica generale della Mountain Running International Cup dopo il trionfo dell’anno scorso. Da segnalare il catalano Pere Aurell Bove, l’ex nazionale slovacco di scialpinismo Milan Blasko, il francese Jérôme Bosch, vincitore nel 2010 della sola salita, il valtellinese Daniele Zerboni, già 2° nel 2009 e 4° nel 2010, il pinerolese Paolo Bert, e tutta la squadra nazionale andorrana (Joan Valls Gomez, Oscar Casal Mir e Marc Casal Mir). Osservato speciale Franco Collé, affermatosi a luglio sulla 20 km del Gran Trail Valdigne. In campo femminile, con il forfait della campionissima del Centro sportivo Esercito di Courmayeur, Gloriana Pellissier, in pole position troviamo Emanuela Brizio, già vincitrice ad Aosta nel 2003 e 2010, con a seguire la catalana Núria Picas Albets in compagnia di Cecilia Mora, Raffaella Miravalle e Sonia Glarey. La startlist della 7ª Sola salita (15 km per 2562 metri di dislivello in salita) partono favoriti il fondista azzurro di stanza alla caserma Perenni di Courmayeur, Daniel Yeuilla, capace di affermarsi già nel 2008 e 2009, e il recordman del Vertical Km di Fully, lo svizzero Emmanuel Vaudan. Attesi nelle posizioni che contano della classifica anche i tre neo acquisti dell’Atletica Monterosa, Lorenzo De Albertis, Alex Romagnolo e Andrea Basolo, l’astro nascente dello scialpinismo valdostano Filippo Righi e i vari Matteo Stacchetti, Alessandro Plater, Diego Vuillermoz, Alberto Da Col, Luigi Cocito e Giancarlo Costa. In campo femminile, assente l’azzurra di sci nordico Elisa Brocard, si prospetta una lotta a tre tra la forte scialpinista svizzera Marie Troillet, la russa Vera Sukhova, vincitrice nella sola salita del 2006, e la nostra Enrica Perico, ottima 2ª nell’ultima Pontboset Skyrace andata a Cecilia Mora.
Pivk l'uomo da battere al Memorial Erwin Maier
Domenica il via del Campionato Regionale FVG
Domenica mattina alle ore 9.30 partirà l’undicesima edizione della gara in salita “il volo dell’aquila”. La competizione, intitolata alla memoria di Erwin Maier, è organizzata dall’US Aldo Moro di Paluzza. Quest’anno il comitato organizzatore ricorderà anche il compagno d’avventure dell'alpinista friulano, Walter Nones. Nones, carabiniere come Maier, è mancato lo scorso ottobre mentre stava salendo gli 8201 metri del Cho Oyu.
La gara prenderà il via alle ore 9.30 nei pressi della casa di Maier. “La mattina della gara - racconta Andrea Di Centa - c’è un’atmosfera molto particolare, c’è la voglia di incontrarsi per ricordare un amico che ha lasciato un grande vuoto. In partenza è come se si radunasse una sola famiglia per scambiarsi un abbraccio sincero. Marino e Lina, i genitori di Erwin, danno il via alla gara, ma prima offrono il caffè agli amici che vanno a salutarli. Con il passare delle ore il clima diventa più leggero e si capisce una delle tante magie dello sport.”
A Paluzza saranno attesi circa trecento atleti. “Quest’anno - ha continuato Di Centa - non avremo al via atleti stranieri per una scelta dell'organizzazione che ha puntato molto sul Campionato Regionale di lunghe distanze, sugli atleti del Friuli Venezia Giulia e in generale sugli italiani. La vittoria dovranno giocarsela gli atleti di casa. Un nome su tutti: Tadei Pivk che dopo sei mesi di stop ritorna alle competizioni. In campo femminile Marta Santamaria dovrà confermare la vittoria dello scorso anno”.
Il percorso è interamente in salita, con una pendenza costante e progressiva, che ben si adatta agli atleti che riescono a tenere alto il ritmo con una buona efficacia nella falcata.
Subito dopo la partenza per raggiungere la chiesa di San Daniele, poco prima di chiudere il primo chilometro di gara, gli atleti dovranno affrontare uno strappo ripido (l’unico del tracciato) di circa duecento metri di lunghezza.
Per domenica le previsioni meteo sono buone, l’invito a partecipare è rivolto a tutti coloro che vivono la montagna anche senza agonismo. Una camminata con gli amici e con la famiglia è un modo diverso e salutare per passare la domenica.
Progetto Sport Endurance Piancavallo-Dolomiti Friulane
Sabato 10 settembre il convegno per la promozione del territorio friulano
La Sky Race Monte Cavallo, come ogni anno, non sarà solamente un momento agonistico di elevata caratura, ma sarà l’occasione per discutere e confrontarsi sull’importanza di collegare lo sport al territorio, e viceversa. Lo sport come volano turistico. Gli sport emergenti in alta quota collegati all’outdoor e alla neve per la promozione del binomio Piancavallo – Dolomiti Friulane.
Sabato 10 settembre nell’aula convegni di Piancavallo, subito dopo il briefing tecnico di presentazione della Sky Race Monte Cavallo, (ore 18.30), si apriranno i lavori per il convegno “Progetto Sport Endurance Piancavallo-Dolomiti Friulane”.
La Sky Race Monte Cavallo, i recenti Mondiali di scialpinismo a Claut, i Campionati Italiani Master di corsa in montagna del mese scorso, i Campionati di sci di fondo a vario titolo, sono solo alcuni eventi che sono stati organizzati in queste affascinanti zone del Friuli Venezia Giulia. Eventi che sono la conferma della naturale predisposizione alle attività sportive di questo territorio. Le associazioni sportive, con il supporto tecnico del polo Promotur-Piancavallo, sostenuti dalle istituzioni, e coadiuvati dal prezioso lavoro di numerosi gruppi di volontari, garantiscono la perfetta sinergia tra territorio e manifestazioni sportive di primissimo livello.
L’impatto ambientale di questi eventi è pari a zero. Molte competizioni aderiscono alle campagne per la raccolta dei rifiuti durante la gara, arrivando addirittura alla squalifica degli atleti indisciplinati. Inoltre, anche se i costi di gestione sono molto contenuti, gli effetti promozionali ed economici per il territorio montano sono rilevanti.
Sabato sera gli onori di casa saranno fatti da Lorenzo Cella, presidente del C.O.N.I. Pordenone, da Franco Pessot, presidente del Consorzio Piancavallo Dolomiti Friulane, e da Enzo Sima direttore del polo Promotur- Piancavallo. Durante il convegno interverranno Gabriella Paruzzi, Oscar Angeloni, Matteo Eydallin, Lorenzo Holzknecht e Dario Busi segretario generale della Federazione Italiana di Skyrunning.
La campionessa olimpionica e testimonial delle attività sportive in montagna accompagnerà a Piancavallo la nazionale juniores di sci di fondo, che proprio in quei giorni sarà in ritiro a Claut in preparazione della stagione invernale. Angeloni, in veste di commissario tecnico della nazionale di scialpinismo e i due azzurri Eydallin, Holzknecht, ritorneranno a Piancavallo dopo aver dominato i Campionati del Mondo di scialpinismo della Valcellina disputati lo scorso febbraio.
I ragazzi della squadra juniores di sci di fondo così come Lorenzo Holzknecht, oltre che a presentare la loro esperienza al convegno, saranno impegnati il giorno successivo sul percorso di gara della Sky Race. Holzknecht non è nuovo alle Sky Race, infatti può vantare un terzo posto nella seconda tappa del Campionato Italiano Skyrunning in Valtellina,
Il convegno è patrocinato dal Consorzio Turistico Piancavallo-Dolomiti Friulane e dal Comitato della Provincia di Pordenone del Coni, con il contributo tecnico del Team Montanaia Racing, dello Sci-Club Valcellina e dalla Promotur. Inoltre meeting è condiviso della Regione Friuli Venezia Giulia, che sarà rappresentata da Elio De Anna, assessore regionale alla cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie. Il convegno infine vanta il sostegno della Comunità Montana del Friuli Occidentale.
Confermata la Becca di Nona
Per domenica è già pronto il percorso di riserva
Le previsioni meteo non fanno fare sonni tranquilli a Stefano Mottini, coordinatore della Becca di Nona, che passerà il testimone a Stefano Mosca proprio in occasione delle premiazioni della decima edizione. “In questi giorni - ha detto Mottini - seguo costantemente l’andamento della meteo. Purtroppo le previsioni non sono incoraggianti, ma stiamo già lavorando per allestire anche un tracciato di riserva. La Becca di Nona si farà, anche con il brutto tempo”. “Per questo motivo – ha ribadito Mottini - abbiamo reso obbligatorio l’uso dei pantaloni a gamba lunga e di una giacca a maniche lunghe, oltre ad avere l’abbigliamento tradizionale. Insieme ai miei collaboratori abbiamo studiato quattro soluzioni. La prima: si corre lungo il percorso originale, ma ci sarà l’obbligo di coprirsi con un altro strato al Rif. Federigo. La seconda: salita verso la vetta dal percorso in originale dalla parte in cui normalmente si scenderebbe. Per quelli che fanno solo salita, l’arrivo è previsto al Bivacco Giallo sotto la vetta a 3100 metri di quota. La discesa avverrà verso il Bivacco Federigo, dove in base alle condizioni meteo ci saranno le sacche con i vestiti di ricambio. La terza soluzione: da Comboé a quota 2122 metri si sale al bivio per Arbolle a quota 2250 metri, si prosegue in salita sino al Rif. Arbolle a 2500 metri di quota. Per chi fa la gara in sola salita arrivo ad Arbolle, per chi s’impegnerà nella salita e nella discesa continuerà al Colle di Chamolé a 2641 metri, prendendo la discesa al Lago di Chamolé a 2325 metri, poi passaggio a Col Fenètre 2234 metri, e Comboé a 2122, dove si riprenderà il percorso originale. Infine la quarta soluzione, quelli che fanno solo salita arriveranno a Ponteille, mentre quelli che faranno anche la discesa, arrivati a Ponteille tornano verso l’arrivo”. In queste ultime ore le previsioni meteo non sono incoraggianti, è chiaro che se domenica mattina ci sarà brutto tempo gli atleti non raggiungeranno la vetta della Becca. In caso di pioggia il percorso sarà quello di Arbolle, già tracciato mercoledì e molto interessante. In caso di temporali da Comboé si sale al colle Plan Fenètre a quota 2234 metri, poi si transita per gli alpeggi alpeggi di Chamolé. L'arrivo per chi fa la sola salita è previsto in cima alla seggiovia del Bosco (quota 2300). Per chi fa anche la discesa, giù verso gli alpeggi di Chamolé, poi chiesetta di San Grato e le Vaccoz a quota 1469 metri, sino a Les Leyzeres (1517 metri). Infine si rientra sul percorso originale direzione Plan Félinaz.
Annullata la Transpelmo
La gara in programma il 4 settembre non si disputerà
Annullata la Transpelmo. All'alba una frana sulla parete nord provoca due morti. L'ordinanza dei sindaci competenti proibisce l'accesso al Pelmo.
E' stato lo stacco di un’enorme frana a causare questa mattina la morte di due tecnici del soccorso alpino. Per questo motivo, per garantre la sicurezza di tutta l'area, i sindaci di San Vito di Cadore, di Borca di Cadore, di Zoldo Alto e di Zoppè di Cadore hanno emesso un’ordinanza di chiusura di tutti gli accessi alla montagna.
Alle prime luci dell’alba, alle 5.17 per la precisione, i due tecnici sono stati investiti dalla frana mentre si stavano calando dalla cima della montagna sul versante nord, per raggiungere due alpinisti tedeschi feriti ieri sera da una scarica di sassi. I due tedeschi stavano arrampicando lungo la via Simon-Rossi.
“Siamo increduli per quanto è successo questa mattina”. Ha detto Eris Costa presidente della Pro Loco di Zoldo Alto. “Una tragedia alla quale non si può aggiungere nessun commento”. Ha continuato Costa. “La Transpelmo, seppur in toni molto dismessi, si sarebbe potuta anche disputare, forse sarebbe stato un modo per onorare le vite dei due tecnici nel massimo rispetto sportivo. Purtroppo per motivi di sicurezza legati alla stabilità di alcuni torrioni del Pelmo, gli stessi dai quali si sono staccate le frane di ieri notte e di questa mattina, i sindaci competenti hanno emesso un’ordinanza che vieta l’accesso al Pelmo. In base a questa ordinanza e per rispetto delle vittime abbiamo preso la decisione di annullare la gara”.
“In queste ore – ha concluso l’organizzatore della Transpelmo – stiamo valutando tutti gli aspetti per gestire al meglio questa emergenza. Nei prossimi giorni comunicheremo attraverso il nostro sito web le modalità di gestione della quota di partecipazione".
Il video della presentazione della linea estiva Dynafit
Abbiamo partecipato alla presentazione di Garmisch a giugno
Lo scorso giugno ha avuto battesimo a Garmisch-Partenkirchen la nuova linea 'alpine running' e 'alpine biking' di Dynafit. Un passo molto importante per il brand del gruppo Oberalp, specializzato nello scialpinismo, disciplina in cui è in grado di offrire una collezione total-look. La volontà di Heiner Oberrauch e del suo staff è di creare un legame di continuità con gli appassionati utilizzatori Dynafit anche nel corso dell'estate. Un'interpretazione 'speed' del tradizionale hiking, ma anche un occhio alla mountain bike, altro mezzo con cui è possibile percorrere sentieri e pendii che d'inverno si affrontano con sci e pelli di foca. Vi presentiamo l'esclusivo video della giornata realizzato dai nostri Niccolò Zarattini e Alessandro D'Emilia che in sella alle biciclette hanno testato in anteprima la nuova linea di abbigliamento e calzature.
Merelli, sci e scarponi da corsa
Presentata un'innovativa scarpa da scialpinismo e tanto altro
Dino Merelli continua a stabilire nuovi riferimenti nel campo dell'attrezzatura per lo scialpinismo: a fine luglio, infatti, ha presentato lo scarpone M3D.
Concetto e soluzioni completamente nuovi, che ottimizzano l'incontro tra le caratteristiche del carbonio e la biomeccanica della discesa e della camminata... ma da questo scarpone in poi si potrà dire più correttamente: "della corsa". L' esperienza degli ultimi anni ha suggerito la strada della calzata posteriore, ripensata per l'utilizzo estremamente differenziato cui il possessore lo sottoporrà. I nuovi sistemi di chiusura trasformano istantaneamente le prestazioni da quelle di uno scarpone sensibilissimo e preciso con valori da sci alpino race, in quelle di una scarpa trail. Suola a gomme di durezza variabile per le zone di differente grill; inserti posteriori sostituibili alla loro eventuale usura da utilizzo intenso. Il bordo di gomma a protezione dello scafo porterà il peso ai 500 grammi previsti da ISMF come minimo di regolamento per il mezzo paio. La gamma degli sci offre la scelta tra 3 modelli che coprono le possibili esigenze dello scialpinismo sportivo evoluto: un 166 cm da 680 grammi apprezzato per le prestazioni molto tecniche in ogni neve; il 160 cm race da 630 grammi agile e molto manovrabile preferito nelle competizioni in ambiente e un altro 160 race specifico per quelle in pista, con valori adatti ai fondi preparati o duri, con peso limitato a 550 grammi. Ogni stagione porta sviluppi tecnologici nelle aste degli sci. Un'evoluzione che non si vede a occhio ma si sente al piede, prodotta dalla collaborazione con gli atleti. Come già accaduto in altre specialità l’attrezzo in carbonio diventa il riferimento tecnico.
L'attacco race è stato ridisegnato per incrementare i valori torsionali e aumentare il range dei valori di sgancio della ganascia anteriore regolabile (unica sul mercato con questa opzione decisiva). Valori migliori anche nella resistenza allo strappo e nella manovrabilità dei meccanismi. La pala da neve full carbon approvata ISMF introduce l'appoggio sferico per la mano in testa al manico: come tutte le soluzioni semplici è il plus che la rende ergonomica ottimizzando le forze applicate dallo spalatore.
Lafuma, il trail running per lei
Maglia a maniche lunghe e pantaloni stretch per la libertà di movimento
Per le donne che praticano il trail running, Lafuma propone un completo maglia a maniche lunghe stretch e traspirante con retro a inserto traforato (Ld Guare Ls Tee-Shirt) e un pantalone skin-tight che assicura libertà di movimento (Ls Soyo Tight Long). La maglia ha anche taschina sul retro, maniche con buco per pollice e utilizza tecnologia DRYWAY®, il pantalone utilizza DRYWAY® STRETCH, ha taschina sul retro e taschina per contenere la chiave oltre a inserti traforati intorno alle ginocchia. Costo della maglia, 57 euro, pantaloni 67 euro.