Tre Cime Marathon, una classicissima in Dolomiti
Quasi in 1000 per una corsa al Sesto cielo
Il richiamo delle Tre Cime di Lavaredo è troppo forte per non essere ascoltato, e così saranno quasi in 1000 gli atleti che domenica mattina da Sesto Pusteria partiranno per la 14^ edizione di una delle più belle gare in assoluto. Il percorso è davvero spettacolare e prevede la partenza dal centro di Sesto per addentrarsi in Val Fiscalina attraversando Moso per raggiungere il Rifugio Fondovalle. Sin qui i ritmi saranno ancora elevati, ma i prati verdi della Val Fiscali lasceranno ben presto il posto alle rocce che conducono al Rifugio Comici. Un sentiero le cui pendenze iniziano a farsi sentire e che si impennano nella serpentina che porta gli atleti ai 2575 del Rifugio Pian di Cengia. Si rifiata, discesa ai laghi dei Piani nelle cui acque si riflettono le Cime per un panorama da non perdere, per affrontare poi l'ultimo strappo in vista del meritato traguardo posto ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Saranno 17,5 km per un dislivello di poco superiore ai 1300 metri. In gara ci sarà Jonathan Wyatt il pluricampione del mondo neozelandese, il testimonial di questa manifestazione che dovrà vedersela per la vittoria finale con l'austriaco David Schneider, secondo lo scorso anno, e l'emergente tedesco Korbinian Schonberger. In campo femminile la bresciana Mariagrazia Roberti, vincitrice dell'ultima edizione, difenderà il titolo dagli attacchi delle pusteresi Astrid Renzel ed Elisabeth Egarter. Nel frattempo l'eco di questa manifestazione ha varcato le Alpi con i media oltre Manica pronti a seguire e documentare con una troupe televisiva la gara, che il noto conduttore Ben Fogle racconterà nel suo programma 'A year of adventures' in onda sulla BBC britannica. Per avvicinare i più piccoli alla corsa in montagna sabato pomeriggio alle 15 si disputerà anche la Mini Tre Cime. Da registrare che quasi 150 sono le donne iscritte, un bel traguardo oltre che l'ennesimo record di questa prestigiosa manifestazione.
Sci rocker in crescita negli Stati Uniti
Nel 2010/11 erano più del 10% del mercato
Il fenomeno degli sci rocker o con camber inverso continua a crescere negli Stati Uniti e rappresenta ormai una solida realtà. Sono questi i dati forniti da SnowSports Industries America, che vedono gli sci con 'normal camber' passare in quattro anni, dal 2007 al 2010, da 517.643 paia a 472.777, mentre i rocker sono ora 53.775 contro i 7454 del 2007. Anche in termini monetari il trend è identico: normal camber da 201,1 milioni d dollari a 203,3, rocker da 4,2 a 29 milioni di dollari. L'associazione statunitense fornisce anche i dati di vendita dei rocker più popolari, che vedono al primo posto il Völkl Gotama (3702 paia), seguito da Atiomic Access, Völkl Bridge, Salomon Lord, K2 Kung Fujas, Rossignol S3, Salomon Shogun, Kw Obsethed, Armada JJ e Rossignol Avenger.
La Skyrace Monte Cavallo entra nel vivo
Sara' prova finale di Campionato Italiano Skyrunning
Domenica mattina alle ore 8.30 partirà a Piancavallo la quarta edizione della Skyrace Monte Cavallo. Michele Livotti, coordinatore della manifestazione è soddisfatto dell’andamento delle domande di partecipazione. “Le iscrizioni via internet si sono chiuse ieri sera”. Ha detto Livotti. “Nei prossimi giorni – ha continuato il coordinatore della Montanaia Racing gli atleti potranno continuare a iscriversi, ma dovranno pagare cinque euro in più rispetto al primo termine. Sino a questa mattina abbiamo in lista oltre duecento cinquanta atleti, mi auguro che possiamo superare il muro dei trecento partecipanti”.Le previsioni meteo che annunciano bel tempo e lo stato del percorso in perfette condizioni inducono a pensare che i tempi record segnati del 2009 si possano battere. In campo maschile il record di 2.13.04 è detenuto da Matteo Piller Hoffer. Al femminile Lavina Garibaldi ha fermato i cronometri a 2.36.05.
Jennifer Senik è l'atleta di casa, i sentieri del Piancavallo e dell'Alpago li conosce come le sue tasche. La Senik ha vinto nel 2010 mentre nel 2008 si è classificata seconda dietro a Paola Romanin.
Se ti dico Skyrace Monte Cavallo, cosa ti viene in mente?"
I ricordi principali sono quelli legati alla montagna, sono i luoghi che conosco da sempre. Frequento quei sentieri sia d'inverno con gli sci da scialpinismo sia l'estate con le scarpette da corsa, quindi i miei ricordi sono legati alle bellezze di queste nostre montagne"
Come affronterai la gara di domenica?
"Ancora non lo so, mi fido molto delle mie sensazioni. Normalmente parto molto piano, poi cerco d'incrementare il ritmo cercando di trovare un buon ritmo. Lo scorso anno ho fatto la prima salita forzando il ritmo, mi ricordo che sono arrivata in forcella che non avevo più fiato. Per fortuna in discesa riesco a rilassarmi e sono riuscita a recuperare un po' di energie. Penso che correrò in questo modo anche domenica, magari cercando di arrivare più fresca al termine della prima salita.
"
Il punto più bello della gara?"
Il tratto che mi piace di più è quando terminata la Val Grande passiamo al rifugio Semenza. In un attimo si apre un panorama mozzafiato. Anche se sei in gara riesci ad apprezzarlo".
Il tratto più difficile?
"Per il mio modo di correre, trovo molto dura la prima salita, è lunga e sempre molto costante, Fatica, tanta. Un altro tratto impegnativo è la discesa finale della Gerometta, subito dopo il Rifugio Arneri. Le gambe sono già abbastanza provate dalla gara, inoltre la discesa è molto tecnica e richiede la massima attenzione."
Domenica da Courmayer scattera' il Tor des Geants
Endurance trail dai numeri impressionanti
Ci vuole un gran coraggio solo ad iscriversi ad una manifestazione simile. I numeri sono da capogiro, l'emozione di avercela fatta è cosa riservata a pochi. 330 km per 24mila metri di dislivello con un tempo massimo di 150 ore. Questa è la corsa dei giganti. Prenderà il via da Courmayer domenica 11 settembre e per concludere il percorso ci sarà tempo sino a sabato 17 alle ore 16. Il percorso è di rara bellezza, si snoda infatti lungo le due Alte Vie della Valle d'Aosta passando ai piedi dei 4000 valdostani. I 500 posti a disposizione sono stati letteralmente "fumati" obbligando gli organizzatori a predisporre una lista di attesa. C'è gente in rappresentanza di tutto il mondo, questa seconda edizione di fatto è già un successo. Un'intera regione è coinvolta nell'organizzazione e la gestione di questo evento, basti pensare infatti alla sicurezza che deve essere garantita lungo tutto il percorso, i ristori, i punti di assistenza, le basi vita ed i trasporti. Una scommessa per i partecipanti come per gli organizzatori, un sogno da realizzare e da raccontare assieme. In bocca al lupo a tutti, noi seguiremo la gara con degli aggiornamenti durante tutta la prossima settimana.
Garmin Montana, resistente e versatile
Il nuovo Gps portatile è disponibile in tre diverse versioni
È l’ultimo nato tra i GPS portatili di Garmin, ma già si dimostra un prodotto di altissima qualità e un vero e proprio concentrato di tecnologia che può essere utile per chi frequenta la montagna. Dotato di un altimetro barometrico e di una bussola elettronica a tre assi, Montana ha uno schermo touchscreen da 4 pollici facile da utilizzare anche indossando i guanti e, nei modelli 650 e 650t, una fotocamera integrata da 5 magapixel con autofocus per scattare foto georeferenziate, grazie a un display LCD a colori dai colori nitidi e brillanti anche in piena luce del sole. Con un nuovo design studiato e realizzato per essere ancora più robusto, Montana è completamente impermeabile e in grado di resistere a ogni tipo di agente atmosferico anche quando è collegato al supporto di alimentazione. L’uso abbinato con la cartografia City Navigator® lo rende un perfetto strumento di navigazione stradale con indicazioni vocali turn-by-turn. Se si è invece a piedi sarà sufficiente collegare le cuffie nel jack audio per ascoltare le istruzioni di guida. Per quanto riguarda la cartografia, è compatibile con tutta l’ampia gamma delle mappe topografiche di Garmin, con le mappe nautiche BlueChart G2, e con gli applicativi come Custom Map e Birdseye™. Attraverso Basecamp, il software gratuito di Garmin indispensabile per la pianificazione degli itinerari, sarà possibile organizzare le proprie escursioni nei minimi dettagli e, una volta rientrati, rivedere i dettagli dell’attività a computer. Montana offre due tipi di alimentazione interna per mantenere il dispositivo sempre pronto all’uso. Nella confezione è incluso un pacco batterie al litio ricaricabile, che garantisce una durata media di 16 ore. Nel caso in cui non si possa ricaricare il paccobatteria, supporta l’utilizzo di 3 stilo AA, garantendo così ulteriori 22 ore di autonomia. Il dispositivo supporta inoltre i file GPX per il geocaching sia per il download dei cache dai siti predisposti che per visualizzare la loro posizione direttamente nell'unità. Sullo schermo sarà possibile avere le informazioni chiave, incluse posizione, coordinate geografiche, tipo di terreno, difficoltà e suggerimenti. Questo significa che non occorre più inserire manualmente le coordinate posizione o stamparle su fogli di carta! Basta caricare il file GPX per l'unità e iniziare a caccia di cache. I cache possono essere scaricati da www.OpenCaching.com, una comunità on-line completamente gratuita per la creazione, la condivisione e la ricerca di geocache in tutto il mondo. Durante l’escursione, che si stia cercando un cache o esplorando la natura incontaminata, sarà possibile catturare luoghi e ricordi attraverso l’uso della fotocamera da 5 megapixel. Ogni foto verrà automaticamente georeferenziata con le coordinate del luogo dove è stata scattata, permettendo così di tornarci anche in altre occasioni senza che si possa sbagliare strada. Il Montana è disponibile in tre modelli: il 600 con cartografia basemap worldwide, 650 con basemap worldwide e fotocamera da 5 megapixel, e 650T con basemap worldwide, cartografia topografica europea in scala 1:100.000 e fotocamera da 5 megapixel.
Prezzi consigliati al pubblico da 499 a 549 euro.
Correndo con Aldo e Giovanni alla Runiceland
Anche i due comici alla gara a tappe organizzata da Marco Olmo
È iniziata lunedì scorso la Runiceland, gara a tappe di trail running aperta a tutti (amatori e atleti) ma riservata solo a 40 persone. La gara, organizzata da Marco Olmo, per 13 volte alla 'Marathon des Sables' e vincitore di due edizioni della Ultra Trail du Mont Blanc, si svolge nello spettacolare scenario dell'Islanda e vede quest'anno la partecipazione anche di due 'VIR' (verri important runner), i comici Aldo e Giovanni. Le tappe previste sono 5, per un totale di 110 km, con pausa venerdì e conclusione sabato 8 settembre. I dislivelli vanno dai 1000 metri della prima giornata ai 200 di oggi, la lunghezza delle tappe da 10 a 42 km. Runiceland è anche l'occasione per scoprire questo selvaggio Paese da una prospettiva diversa. L'edizione 2010 è stata vinta proprio da Olmo, seguito dall'olandese Peter Klooster e da Piergiorgio Panigada. Unica italiana sul podio femminile Franca Voli, dietro alle islandesi Unnur Karlsdottir (prima) e Thorey Erna Gudmannsdottir.
Skyrace della Rosetta
Il brutto tempo non ferma Gotti & Rossi
In Valgerola la scorsa domenica si è disputata la 5^ edizione della Skyrace della Rosetta. Le condizione meteo avverse non hanno dato tregua ai 155 temerari che hanno affrontato lo spettacolare tracciato di 21 km, privandoli oltretutto di godere del meraviglioso scenario che questa gara offre.
La cronaca registra una partenza decisa del bergamasco Pellegrini, reduce dal recente successo alla Valmasino Skyrace, che transita al comando ai vari passaggi di Combana, Stavello e Cima Rosetta. La gara però si è decisa sulla discesa che da Cima Rosetta porta al traguardo di Rasura. Paolo Gotti, alfiere del Gs Altitude è stato protagonista di una performance incredibile, raggiungendo il fuggitivo all'altezza del Rifugio della Corte, per poi superarlo e chiudere a braccia alzate sotto lo striscione del traguardo con mezzo minuto di vantaggio su Pellegrini ed un minuto sul terzo Daniele Zerboni.
Diversamente in campo femminile la corsa ha registrato un continuo cambio al vertice durante tutta la gara. A contendersi la leadership le azzurre Raffaella Rossi e Lisa Buzzoni che hanno dato vita ad un'avvincente duello, risolto a favore della "Raffa" che regolava l'avversaria di un minuto. Ancora una prova maiuscola di Raffaella Rossi che dopo una stagione di scialpinismo sempre al vertice, si sta confermando anche di corsa. A completare il podio una generosissima Ester Scotti.
Classifica maschile
1. Paolo Gotti 2.06.46
2. Pietro Pellegrini 2.07.18
3. Daniele Zerboni 2.07.51
Classifica femminile
1. Raffaella Rossi 2.34.06
2. Lisa Buzzoni 2.35.09
3. Ester Scotti 2.43.06
Ricardo Mejia: due giorni con il mito
Il video in esclusiva girato da Riccardo Selvatico
Il nostro Riccardo, in occasione della Becca di Nona, si è preso "cura" del fortissimo skyrunner messicano Ricardo Mejia. Ha realizzato un video che documenta la trasferta alla Becca, dal suo arrivo a Milano sino al dopo gara. Ricardo Mejia rappresenta la storia mondiale dello skyrunning, un atleta che ha scritto le pagine più belle di questa disciplina, una leggenda. 48 anni suonati, ma le suona ancora a tanti giovani. Questa è la sua seconda gara stagionale, non è al top della forma, gestisce una ferramenta a Città del Messico … il resto le potrete vedere nel video. Da non perdere!
Test sci, un aiuto alle vendite
Negli Stati Uniti i pareri sono quasi unanimi
Mentre la redazione di Ski-alper è al lavoro per la realizzazione dei test di sci, scarponi e attacchi, che quest'anno verranno presentati in maniera diversa e ancora più valida per il lettore (è una sorpresa, a breve i dettagli di questa novità!), dagli Stati Uniti giungono delle importanti conferme sull'utilità delle prove materiali. Il sito specializzato skiingbusiness.com, infatti, ha chiesto ad alcune Case costruttrici e distributori di attrezzatura se una buona recensione nei test realizzati dalle riviste contribuisce ad aumentare le vendite. Naturalmente non è facile rispondere a questa domanda, però i pareri sono quasi unanimi. Lo sci Line's Prophet, per esempio, non è stato testato per anni, poi, appena ha ricevuto una buona recensione, le vendite sono raddoppiate. Andrew Couperthwait, di Head, dice che «I test delle guide all'attrezzatura sono un puzzle del marketing mix, servono come ulteriore spinta alla vendita dei prodotti». Lock Miller, un negoziante, invece ha detto che «i clienti arrivano in negozio informati sull'attrezzatura grazie ai test, anche se non necessariamente acquistano poi quel modello, una buona recensione è comunque visibilità per il marchio». Ci sono stati sci con buoni voti che hanno venduto poco e sci criticati che sono stati best-seller, ma Miller crede nei test e per questo ha appena modificato un ordine di scarponi dopo una cattiva recensione della rivista Backcountry.
Mamleev si aggiudica la Becca di Nona del decennale
Nella sola salita vince un indiavolato Damiano Lenzi
La 10ª Becca di Nona Skyrace più forte anche delle avverse condizioni meteo: al via 217 atleti dei poco meno di 300 iscritti In una gara caratterizzata da pioggia battente e nebbia, a trionfare nella bufera sono stati il russo Mikhail Mamleev e la francese Corinne Favre.
Condizioni meteo da tregenda, quelle che hanno caratterizzato il decennale della Becca di Nona Skyrace, con lo staff organizzativo coordinato da Stefano Mottini che, già nel briefing tecnico del sabato sera, ha ufficializzato la decisione di far disputare la competizione sul percorso ridotto di 23 km per 1.745 metri di dislivello positivo, con il Gran Premio della Montagna posto ai 2.325 metri del Lago Chamolé anziché ai 3.142 metri della Becca di Nona. Nei pressi del Lago Chamolé, dopo 12 km per 1.745 metri di dislivello positivo, è stato allestito il parterre di arrivo relativo alla prova di sola salita.
MAMLEEV IRRESISTIBILE - 10ª Salita-discesa . Partenza alle 9 in punto dalla centralissima piazza Chanoux di Aosta, con il ristretto gruppo dei favoriti per il successo finale che ha subito preso la testa della corsa. Le prime rampe di gara, poste immediatamente sotto l’abitato di Charvensod, sono state prese letteralmente di petto dal russo con passaporto italiano, Mikhail Mamleev, già campione tricolore di skyrunning per l’anno in corso, capace di mettere alla frusta il camoscio messicano Ricardo Mejia, ritornato ad Aosta per festeggiare il decennale della competizione tanto cara al suo rivale storico Bruno Brunod. Passaggio ai 2.211 metri del Col Plan de Fenêtre che ha sancito una volta di più il dominio di Mamleev, secondo assoluto alle spalle di Lenzi (impegnato però nella Sola salita), con Mejia in passivo di 2’ e il grande discesista Paolo Bert a poco meno di 6’. Posizioni di vertice rimaste invariate anche al Gran Premio della Montagna, posto ai 2.325 metri del Lago Chamolé, con Mamleev a condurre con margine su Mejia, Bert e il vincitore transalpino della Sola salita 2010, Jérôme Bosch. Per Mamleev arrivo in totale solitaria all’area sportiva di Plan Félinaz in 2h22’06”, che non poteva farsi regalo migliore nel giorno del suo compleanno, con alle sue spalle lo splendido falco piemontese Bert (a 4’51”), Mejia (a 5’16”), Bosch (a 6’24”), i catalani Pere Aurell Bove (a 8’55”) e Gabriel Crosas Salvans (a 10’04”), il primo dei valdostani Franco Collé (a 10’52”) e il campione in carica del circuito della Mountain Running International Cup, Michel Rabat (a 11’27”).
RITORNO DELLA CORINNE - In campo femminile immediatamente competitiva la transalpina Corinne Favre, già vincitrice qui nel 2005, con le favorite della vigilia, la campionessa uscente Emanuela Brizio e le compagne della Valetudo Raffaella Miravalle e Cecilia Mora, parse sin da subito in leggera difficoltà. Transito in testa allo scollinamento del Lago Chamolé per la Favre, che evidentemente ha patito meno delle sue avversarie le brutte condizioni meteo, con Miravalle attardata di 1’30” e Mora a 4’40” dalla leadership. Sportivamente la Favre all'arrivo ha dichiarato " in discesa ho patito la maggiore dimestichezza di Raffaella Miravalle, che proprio quando mi ha raggiunta, però, è incappata in una distorsione alla caviglia che mi ha di fatto spianato la strada verso il secondo successo alla Becca. Mi spiace per lei, anche perché, senza quell’incidente, avremmo sicuramente rivaleggiato fin sul traguardo”. Rettilineo conclusivo che ha dato ragione a quella gran campionessa che di nome fa Corinne Favre in 2h52’01”, con a seguire Miravalle (a 49”), Mora (a 5’10”), Brizio (a 7’32”) e la prima valdostana Sonia Glarey (a 19’35”).
SUPER LENZI - 7ª Sola salita
. Dopo lo start dato alle ore 9 in punto da piazza Chanoux di Aosta, subito brillante l’azione dell’azzurro di scialpinismo Damiano Lenzi, postosi quasi immediatamente al comando davanti al tandem composto dall’altro alpino del Centro sportivo Esercito di Courmayeur, Daniel Yeuilla, e dal fenomeno svizzero Emmanuel Vaudan, recordman del Vertical KM di Fully. Lenzi è transitato in testa a tutti i punti di controllo, compreso il penultimo check-orario posto ai 2.211 metri del Col Plan de Fenêtre, con Vaudan (in ritardo di 1’40” dal leader) a sopravanzare Yeuilla nella lotta per il podio.
In cima al Lago Chamolé, ai 2.325 metri di quota, a spuntare solitario nella nebbia è stato Damiano Lenzi, che si è aggiudicato la settima edizione della Sola salita in 1h35’31”, con alle sue spalle Emmanuel Vaudan (a 2’56”), Daniel Yeuilla (a 4’47”), il francese Matheo Jacquemod (a 5’32”), Erik Benedetto (a 6’57”), Andrea Basolo (a 7’05”) e Matteo Stacchetti (a 8’32”).
Tra le donne vittoria al fotofinish della canavesana Nicole Peretti in 2h01’01” sull’eterna piazzata di questa corsa, la valdostana Enrica Perico (a 17”), e sulla biellese Marcella Belletti (a 7’01’’).
Tutto pronto al Sellaronda Trail Running
Già raggiunta quota 100 atleti
Conto alla rovescia per la prima edizione del Sellaronda Trail Running, la nuova competizione riservata ai corridori del cielo che è in programma sabato 10 settembre con partenza da Canazei. Si tratta di una gara organizzata dal Comitato che già propone la prestigiosa Dolomites SkyRace e che si avvale della collaborazione delle altre località coinvolte. Prendendo infatti spunto dalla cugina e rinomata competizione di sci alpinismo i partecipanti affronteranno un tracciato attorno al Gruppo del Sella, percorrendo strade forestale e sentieri, con uno sviluppo di 50,7 km e un dislivello in salita di circa 2740 metri e negativo di 2739 metri. Una competizione che interessa 4 territori diversi, tutti accomunati da tradizione e cultura ladina: la Val di Fassa, la Val Gardena, la Val Badia e Livinnalongo.
Proprio nei giorni scorsi il Comitato organizzatore, coordinato da Diego Salvador, ha ultimato la tracciatura, definendo gli ultimi dettagli e passaggi. Il via è previsto da Canazei alle ore 7 del mattino (1450 metri), quindi i partecipanti si orienteranno subito in direzione Rifugio Valentini a Passo Sella (2218 metri) dopo 4,7 km di sola salita. Seguirà la discesa che porterà a Selva Gardena (1536 metri), per risalire successivamente per Dantercepies (2305 metri). Altra discesa poi verso Corvara di Badia (1568 metri), per affrontare poi l'ascesa verso Bec de Roces (2160 metri). Dal territorio altoatesino si passerà poi a quello Veneto, scendendo verso Arabba (1602 metri) e l'impegnativa salita verso Portavescovo fino a quota 2340 metri. Raggiunto questo livello è previsto il lungo traversone verso Passo Pordoi (2239 metri) e discesa finale di 6 km verso l'abitato di Canazei, con l'arrivo dei primi previsto verso le 12.
Due sono le tipologie di gara previste, ovvero la competizione individuale e a staffetta con squadre composte da due atleti che percorreranno due passi ciascuno, con il cambio previsto a Corvara. «Per noi si tratta di una nuova sfida - spiega il presidente del Comitato Organizzatore Diego Salvador - ed anche per questo la prima edizione sarà un'importante test, perché dal punto di vista organizzativo allestire un tracciato così lungo garantendo i servizi di ristoro, assistenza e recupero materiale è decisamente impegnativo. Ma siamo sicuri che questo evento crescerà significativamente negli anni prossimi».
Il primo riscontro in fatto di iscrizioni è comunque positivo, considerando che ad una settimana dal via sono già un centinaio le adesioni pervenute attraverso le relative procedure da effettuare sul sito www.sellarondatrailrunning.com. Un buon numero tenendo presente che si tratta comunque di una gara impegnativa di oltre 50 chilometri, la cui partenza è prevista per le ore 7 dall'abitato di Canazei, e che prevede i transiti nei vari centri alle ore 8.30 a Selva Gardena, alle 10 a Corvara, alle 11.15 ad Arabba e alle 12 circa l'arrivo a Canazei.
L'ufficio gare sarà aperto venerdì 9 settembre dalle 14 alle 20 presso la sala consiliare del Comune di Canazei (in piazza Marconi) dove è prevista la partenza e l'arrivo, e sabato mattina dalle 5.45 fino alle 6.45.
Un’altra competizione dunque fa il suo esordio proprio dalla Val di Fassa, una valle che nel mondo delle skyrunning da sempre ha un ruolo di primo piano, visto che la Federazione Internazionale è stata fondata proprio a Canazei e visto che la valle ladina trentina in tredici edizioni ha ospitato campionati italiani, il campionato europeo, il campionato mondiale, gli Sky Games e la Dolomites SkyRace anche quest’anno è tappa della Coppa del Mondo.
Nulla da fare: percorso di riserva per la Becca di Nona
Il brutto tempo la fa da padrone: arrivo previsto a monte dello Chamole'
Il brutto tempo rovina la festa della Becca di Nona. E’ ufficiale, domani si correrà lungo il percorso di riserva. In queste ore a Plan Felinaz, dove è allestito il quartier generale della Becca, ha piovuto incessantemente non lasciando altre possibilità a Stefano Mottini di allestire il percorso di riserva. La partenza della gara è confermata alle ore 9 dalla centralissima piazza Chanoux di Aosta, ma gli atleti non saliranno verso la vetta della Becca. Il percorso di riserva salirà sino all’arrivo della seggiovia di Chamolè a 2300 metri di quota per un dislivello totale di 1790 metri, diluiti in dodici chilometri. I concorrenti della gara di sola salita rientreranno in zona arrivo con la cabinovia del comprensorio di Pila, mentre tutti gli altri proseguiranno verso Plan Felinaz per un totale di ventiquattro chilometri.
Per quanto riguarda gli atleti di punta nella gara di salita e discesa se ne vedranno delle belle, il russo naturalizzato italiano Mikhail Mamleev, il messicano Riccardo Mejia, e il leader del circuito Mountain Running International Cup, Michel Rabat venderanno cara la pelle. Tra le donne, confermata la presenza di Emanuela Brizio e Raffaella Miravalle.
Nella gara più corta, tra i maschi partono favoriti il fondista azzurro di stanza alla caserma Perenni di Courmayeur, Daniel Yeuilla, capace di affermarsi già nel 2008 e 2009, e il recordman del Vertical Km di Fully, lo svizzero Emmanuel Vaudan. Nel pomeriggio c’è stata anche la conferma da parte di Damiano Lenzi. Possibili outsider Lorenzo De Albertis, Alex Romagnolo e Andrea Basolo, l’astro nascente dello scialpinismo valdostano Filippo Righi e i vari Matteo Stacchetti, Alessandro Plater, Diego Vuillermoz, Alberto Da Col, Luigi Cocito e Giancarlo Costa.
In campo femminile, presente al via la russa Vera Sukhova, vincitrice nella sola salita del 2006, e la nostra Enrica Perico, ottima 2ª nell’ultima Pontboset Skyrace andata a Cecilia Mora. Appuntamento, dunque, domani alle 9 in Piazza Chanoux!