Neve sull'Etna!

Oltre un metro sul tracciato della Coppa del Mondo

Molte volte mi sono stupito di come a ogni mia richiesta arrivasse puntuale la risposta «Riccardo, non c'è problema!» Anche per questa edizione della gara di Coppa del Mondo a Nicolosi alle pendici dell'Etna, mi arrivano gli stessi messaggi.
L'altro giorno sentendo Salvo e Vasco per avere maggiori informazioni riguardo alla situazione, mi hanno rassicurato sul fatto che di neve non ce ne fosse stata molta, ma che per la gara non ci sarebbe stato nessun problema.
Infatti tra l'altra notte e ieri al Rifugio Sapienza ha nevicando in modo significativo. Lungo il tracciato si parla di oltre un metro di neve con un'altra perturbazione in arrivo venerdì. Avete già prenotato il volo?


Moonlight Skitour ad Ortisei

Sabato sera il via della 4^ Val Gardena Pilat

Si svolgerà sabato 4 febbraio ad Ortisei in Val Gardena, la quarta edizione di questa spettacolare notturna che prevede la partenza in linea alle ore 18.30 direttamente dal centro del paese con gli sci in mano. Direzione sarà la stazione a valle della Telecabina Alpe di Siusi dove, calzati gli sci, si imboccherà una vecchia pista di sci ora in disuso che conduce in vetta al Mont Seuc ( Alpe di Siusi) per un dislivello di 800 mt con uno sviluppo di circa 7 km. Premiazioni e ricca cena si svolgeranno presso il Rifugio Mont Seuc.
Non potrà mancare Urban Zemmer visto che gioca in casa. Organizzazione a cura di Peves Gherdeina, iscrizioni ed informazioni sul sito www.pevesgherdeina.it
 


Dubbio amletico al Sellaronda Artva o non Artva?

Fisi e Oswald Santin, le due posizioni

Dalle ultime indiscrezioni trapelate sembra non sia del tutto definita la questione relativa all'uso dell' artva al prossimo Sellaronda.
Come ricorderete, attraverso il nostro sito un paio di mesi or sono, avevamo comunicato in anteprima la notizia avuta direttamente dal patron della manifestazione Oswald Santin, il quale comunicava che l'Artva si sarebbe potuto lasciare a casa.
Sembra che l'autorizzazione fosse stata concessa da FISI, ma anche che non fosse passata attraverso i canali istituzionali. Queste voci si sono susseguite sino ad arrivare al coordinatore della Commissione FISI di scialpinismo Stefano Mottini che ha preso una posizione chiara che volge all'obbligatorietà.
Abbiamo sentito al telefono entrambi e vorremo aprire un dibattito su Skialper.it sull'uso oppure no dell'apparecchio al Sellaronda.
Mottini ha un lungo elenco di motivazioni che non ci sentiamo di controbattere, come anche l'Oswald che alla fine dice che siamo comunque in pista e che fino a un ora prima della partenza in pista “scorazzano” lungo il percorso circa 50.000 sciatori al giorno.
Chi ha ragione? C'è da dire che le motivazioni di Santin sono anche di carattere pratico in quanto ogni anno le operazioni di controllo e registrazione Artva sono a dir poco concitate fino all'ultimo secondo dallo start, inoltre quest'anno saremo tantissimi, 1000 e più, Sinceramente non possiamo dargli torto, anche se egoisticamente 100 grammi in meno nel taschino fanno comodo, ma in fondo in fondo pensiamo sia il caso di fare alcune considerazioni sul pensiero di Mottini e sulla sicurezza in generale.
Diamo per assodato che il trinomio Pala-Sonda e Artva, per una competizione in pista si può anche scindere, è cosa oramai consolidata che Pala-Sonda non servono, non in maniera assoluta però in quanto solo tre anni fa, il Sellaronda, valido come prova di Coppa del Mondo fu annullato per pericolo valanghe.
Detto questo in effetti la sonda e la pala sono di improbabile utilizzo. L’Artva invece è un apparecchio di ricerca non solo in profondità, ma anche utile per ritrovare il compagno al buio, magari schizzato fuori pista e privo di sensi, è capitato e può capitare. Poi c'è l'aspetto assicurativo non è detto che la compagnia assicurativa paghi l'infortunato privo di Artva, sappiamo come vanno queste cose, se fai un incidente in auto l'assicurazione non paga se  hai le cinture slacciate o perlomeno negozia l'indennizzo, potrebbe subentrare l'assicurazione del Sellaronda ma è un assicurazione dirigenziale bisogna vedere se copre anche gli atleti, Santin ce lo dovrà chiarire.
Non dimentichiamo inoltre che negli ultimi anni sono stati compiuti molti sforzi da parte di tutti nel campo della sicurezza, ricordiamo il casco regalato al pubblico salito sulla vetta del Guslon ai Campionati Europei dell’Alpago, oppure competizioni del calibro di Mezzalama e Rutor che hanno fatto fronte comune sulla sicurezza,  con l'ultima novità del  quarto strato termico per scongiurare congelamenti. 
Un passo indietro nella sicurezza non giova a nessuno, ma... siamo sempre in pista e allora come la mettiamo?
La questione sembra ingarbugliata, ma vorremo il vostro parere, avanti aspettiamo i vostri commenti scaldate le dita sui tasti.


LIVE - La Civetta diventa iena

Oggi Zulian batte meteo, cronometristi e avversari

Come da pronostico grande battaglia e continui rovesciamenti in testa durante la terza prova circuito Quattro Valli. 520 metri a tutto gas al Passo S.Pellegrino, duecento al via sotto una fitta nevicata e un termometro che a monte registrava meno quindici.
L'ha spuntata dopo mille peripezie Ivo Zulian del Bogn da Nia sull'atleta della Cauriol Thomas Trettel, terzo più staccato cedendo qualcosa nel finale Marco Facchinelli. Emma Menapace fa storia a sè e lascia a quasi un minuto Annemarie Gross, terza Carla Iellici. Premiazioni e pasta party allo Chalet Cima Uomo.
Da registrare lo sfogo di Ivo Zulian che ritiene di essere vittima di 'strani' cronometraggi. «Per vincere devo stravincere laddove la partenza non sia in linea» questo lo sfogo live subito dopo la notturna di questa sera al Passo San Pellegrino. Intanto continua una fitta nevicata.

1. Ivo Zulian 27.09
2. Thomas Trettel 27.13
3. Marco Facchinelli 27.34
4. Thomas Martini 28.24
5. Alessandro Taufer 28.44

1. Emma. Menapace 34.49
2. Annemarie Gross 35.34
3. Carla Iellici 35.59
4. Roberta Secco
5. Margit Zulian


Il video del Tr. Zandegiacomo

Le immagini più belle della gara di Misurina

Questo video degli amici della Cadini Promotion riguarda le immagini dell'undicesima edizione del Trofeo Maurizio Zandegiacomo. Gara di scialpinismo in notturna dal Lago di Misurina al Rifugio Col de Varda.


Grande attesa per la terza prova del 4 Valli

Al Passo S. Pellegrino domani sera prevista bagarre

Ormai i motori sono su di giri, le manifestazioni sono nel pieno della stagione e ai Medemi si respira aria di grande combattimento.
La lotta per la prima posizione della gara, ma soprattutto del circuito è dura, a livello generale un Trettel è in netta ripresa e darà ancora una volta del filo da torcere a Zulian, avvincente dunque anche questa prova. E gli altri non staranno sicuramente a guardare, a iniziare da Follador, passando per Dezulian, Facchinelli, Martini e Taufer e, chissà che non si faccia vivo un certo Goetsch.
Fra le donne la Jellici sembra avere una marcia in più questa stagione, almeno in queste gare veloci, aspettando una Zanon assente la settimana scorsa a Castelir, dietro Rizzi, Secco e Zulian se la giocano alla pari.
La società organizzatrice ASD Val di Fassa Sport Event in collaborazione con la A.S.Cauriol ha definito il percorso con 560 mt di ascesa, partenza presso la seggiovia Costabella e arrivo alla stazione a monte Cima Uomo, distribuzione pettorali a partire dalle ore 17.30 presso il bar dell'Hotel S. Marco.
Un'informazione importante, non è previsto il trasporto a monte del sacco indumenti. Pasta party e premiazione presso lo Chalet Cima Uomo.
Allora buona gara a tutti, evviva lo skialp!


Tour de Sas, deciso il tracciato alternativo

Domenica al via la seconda prova di Coppa Dolomiti

Tutto pronto per la quarta edizione del Tour de Sas, le iscrizioni proseguono a pieno ritmo in vista del via della seconda prova della Coppa delle Dolomiti. Dopo la Pitturina ski race sarà il Tour de sas ad assegnare il pettorale rosso di leader provvisorio della Coppa. Tra i nomi di spicco ha riconfermato la partecipazione l’ex ciclista professionista l’austriaco Gerrit Glomser, grande appassionato di scialpinismo e di Tour de Sas. Saranno al via anche la Martinelli e la Pedranzini? Il segretario della Coppa, Alberto Stedile, in Val Comelico le ha invitate in Val Badia per partecipare al Tour de Sas. La conferma è attesa nei prossimi giorni.
Il tracciato alternativo è ormai più che sicuro e confermato, purtroppo le bufere in alta quota hanno spazzato via tutta la neve rendendo il tracciato originale inagibile. Gli organizzatori non si sono tuttavia persi d’animo e stanno allestendo un percorso nel bosco altamente spettacolare, e completamente visibile dalla zona d’arrivo. 
Gli atleti dovranno affrontare quattro salire e quattro discese per un dislivello complessivo di sola salita di 1600 metri. A circa metà gara ci sarà un passaggio intermedio proprio sotto lo striscione d’arrivo.
Una macchina organizzativa che viaggia a pieno regime, proprio nell’ultima edizione sono state definite le misure di sicurezza e i dislocamenti lungo il percorso da parte di Croce Bianca, del Soccorso Alpino, dei Vigili del Fuoco Volontari, e dei dottori impegnati lungo il percorso.
Oltre a pensare alla sicurezza e al divertimento degli atleti il Comitato Organizzatore ha pensato anche a un gadget che fosse all’altezza della situazione, infatti tutti gli atleti riceveranno un paio di scarpe marchiate Hi-Tech.
“Percorso ridotto, ma non il montepremi” pur essendo un percorso ridotto il Tour de Sas già dalla scorsa edizione ha visto lievitare il montepremi, inoltre sono stati aumentati i pettorali messi in palio per la Maratona dles Dolomites-Enel.
Quest’anno saranno estratti sette pettorali, due dei quali riservati alle quote rosa.


Torna il weekend piu' vulcanico della stagione

Il 24 e il 25 febbraio si scia sull'Etna per la Coppa del Mondo

Quando manca poco meno di un mese all'Internazionale dell'Etna i telefoni della segreteria operativa della seconda tappa della Coppa del Mondo ISMF continuano a squillare. Atleti, tecnici federali, appassionati e giornalisti si informano sulle condizioni nevose del vulcano che saranno teatro delle prove Vertical e Individual Race in programma il 25 e il 26 febbraio.
In questo momento l'Etna è ricoperto da un buon strato di neve, ma i ragazzi dello Sci Club Sud Est Ski Team Aetna sono sicuri che nevicherà ancora.
La quinta edizione dell'Internazionale dell'Etna sarà anche l'occasione per presentare ufficialmente la nuova mascotte della gara "Fiammetna". Un piccolo zampillo di lava portafortuna uscito dall'ultima eruzione del vulcano.
La gara di sola salita, in programma venerdì 24 febbraio avrà un dislivello totale positivo di 750 metri. La competizione partirà alla base dei Crateri Silvestri a quota 1890 metri per salire sino alla Montagnola a quota 2640 metri. Nella parte alta del tracciato gli atleti dovranno affrontare un tratto a piedi con gli sci nello zaino.
La gara individuale, in programma il giorno seguente, avrà un dislivello totale positivo di 1320 metri diluito in tre salite. La prima salita porterà gli atleti al cambio d'assetto al Colle Girolamo a quota 2574 passando per il Rifugio Piccolo. La partenza della gara sarà sempre alla base dei Crateri Silvestri. Dopo la discesa di 454 metri si riprenderà a salire lungo la traccia della Vertical sino alla Montagnola. La successiva discesa porterà i concorrenti alla base dei Crateri Silvestri, dove inizierà l'ultima breve salita prima di ridiscendere verso il traguardo.
Il programma della seconda prova di Coppa del Mondo inizierà mercoledì 22 febbraio con l'arrivo delle prime delegazioni e con l'apertura dell'ufficio gara.
Giovedì mattina le delegazioni ospiti a Nicolosi potranno raggiungere il Rifugio Sapienza per effettuare il sopralluogo dei tracciati di gara. Alle ore 17.30 nel Centro Congressi di Nicolosi ci sarà il briefing tecnico per gli atleti con le ultime novità riguardo ai percorsi.
Dopo il briefing il programma alle ore 17.30, si entrerà nel vivo della festa con con la sfilata delle nazionali presenti in Sicilia.
Le gare del venerdì mattina partiranno alle ore 10 dai Crateri Silvestri. Il giorno seguente l'Individual Race partirà alle ore 9 in punto, le premiazioni sul campo dei vincitori si effettueranno subito dopo l'arrivo dei terzi classificati.
Un altro appuntamento al quale non si potrà mancare è la festa di chiusura della seconda prova di Coppa del Mondo che inizierà terminate le premiazioni ufficiali.

Tutte le informazioni su http://www.scsudest.com/  


Pitturina 2012 da Tommy live

Alla ricerca del podio perduto

Dopo un paio di anni di digiuno eccomi di nuovo a Sega Digon, uno sparuto gruppo di case affacciate sul torrente che divide il Cadore dal Comelico, un luogo dove si lavora il legno oggi come cento anni fa, e dove, per un paio di  domeniche all’anno l’associazione presieduta da Michele Festini porta sport e divertimento.
La Pitturina è solo alla quarta edizione, ma si è già guadagnata una posizione di tutto rispetto nel panorama Nazionale e non solo, è gara facente parte del circuito di Coppa delle Dolomiti, Coppa Italia categorie senior-master, junior-cadetti, e Campionati Nazionali a Squadre, non si può sbagliare.
Già dal briefing serale, proiettato su mega schermo, si capiva che la regia aveva preparato tutto e nei minimi particolari, e noi saremo stati gli attori di un bel film d’azione, la ricognizione virtuale sul percorso con la magia di Google Earth è la ciliegina sulla torta.
Il mattino seguente ci portiamo in zona partenza, con un trasferimento collettivo stile gita Cai, vestiti come palombari unica differenza che attorno ci sono tutti i campioni dello skialp nazionale, o perlomeno tutti quelli che non sono andati in Colorado, ma vuoi mettere Sega Digon con il Cottage di Bever Creek e i Patrol?
Partiamo come sempre alla “boia chi molla”, e subito invece si molla… si ma…. la pelle, devo già recuperare il mio compagno Riccardo, stessa classe un master come me, un vecchietto insomma, ma arzillo, un piccolo progetto in testa quello del podio di categoria  del Campionato Italiano, ma sshh… non diciamolo a nessuno!
Procediamo spediti, decido di controllare da dietro, o meglio sono costretto in quanto non riesco a passarlo, Riccardo ha il passo regolare, è un metronomo, ogni tanto però devo scuoterlo perché ha la tendenza seguire la scia come un ciclista navigato, suggerisco un paio di cambi traccia, e lui afferra al volo lo spirito combattivo e andiamo per la nostra strada.
Seguiamo a poca distanza le seconde donne, dall’alto arriva il tifo caloroso a Martina e a Laura un po’ ci sentiamo importanti anche noi.
Tutto bene o quasi nei tratti a piedi e nei cambi, ma i ramponi non ne vogliono sapere di stare attaccati, così dopo una calata in neve fresca, me li ritrovo all’altezza delle ascelle o quasi… il tutto di fronte allo sguardo severo e incredulo di un giudice, facendo finta di nulla me li sfilo come una giarrettiera, neanche la Sofia Loren avrebbe fatto di meglio. 
Il mio compagno non se la cava meglio di me, è alle prese con gli ultimi nati, i ramponi usa e getta pieghevoli per aprirli devi avere dimestichezza con il cubo di Kubrik.
Ultima breve salita prima della discesa finale, di fronte a me un atleta mi saluta «Ciao Tommy live tutto bene?» ma che simpatico penso mi ha riconosciuto, guardo meglio e riconosco Paolo, mi concentro e faccio uno più uno. Paolo… ma è della mia classe un master come me! Un pretendente al podio, mi si annebbia la vista, nel cambio infilo i ramponi alla bella e meglio, ma il mio compagno è ancora impegnato con la combinazione vincente del cubo di Kubrik, addio podio penso. 
Discesa a rotta di collo e poi sci di fondo nell’infinita stradina che conduce al traguardo, «dai che ce la facciamo dai!» In quel mentre perdiamo anche una pelle e risaliamo per recuperarla, con quello che costano! Il podio è definitivamente andato. 
Arriviamo felici, la squadra è affiatata, giudizi positivi su tutti i fronti nell’anno orribilis dello scialpinismo per mancanza di neve, complimenti veramente a tutti.
Sguardo alle classifiche, quella master naturalmente, mi accorgo con stupore che siamo in tanti anzi troppi…più di venti squadre su cento in totale.
Scopriremo poi che c’è stato un problema tecnico tutto da rifare classifiche comprese… io ho la mia ufficiosa… terzi….olè!
 


Il team Scarpa in rientro dal Colorado

Missione compiuta

Il team Scarpa è stato chiamato in Colorado in qualità di ambasciatore dello scialpinismo. E' infatti obiettivo dichiarato dell'Ismf quello di esportare questa disciplina in tutto il mondo.
Scarpa da sempre sensibile e attenta a questo tipo di iniziative ha interamente sostenuto i costi dell' operazione. E' stata una trasferta che ha assunto una rilevanza che va oltre l’aspetto tecnico e agonistico, l'intento era quello di esportare lo scialpinismo race e tutti i valori umani e sportivi di questa partnership tutta Italiana.  
Dal confronto nasce la crescita e, se davvero vogliamo divulgare lo scialpinismo race nel mondo,  queste iniziative sono il giusto viatico, ed è auspicabile che diventino sempre più frequenti. Noi pensiamo di aver dato un buon contributo!


Eccoci a Winter Park

Ultima tappa del nostro tour in Colorado

In nottata siamo giunti a Winter Park dopo un viaggio di 5 ore nelle strade del Colorado. Quando si viaggia con i campioni bisogna mettere in preventivo che i tempi si dilatano. Vincono le gare e allora bisogna aspettare le premiazioni, le foto, le interviste per i giornali locali…non si parte mai!  Winter Park si trova a circa un paio d'ore da Denver, località sciistica molto nota in Colorado, nella quale oggi si è trasferita la fiera Snow Show di Denver che abbiamo visitato la scorsa settimana. Le aziende, oltre a dare la possibilità di provare i materiali, hanno organizzato tutta una serie di eventi spettacolari. Ci saranno i campioni dello scialpino, gli snowboarder, i freeriders, e oggi pomeriggio alle 15 ci sarà una gara di scialpinismo alla quale parteciperanno anche i nostri. Siamo ospiti di Scarpa e trascorreremo la mattinata presso il loro stand. Angeloni, dopo gli italiani di ieri, si sta consultando con Invernizzi per le convocazioni degli Europei. Novità in vista?
 


Reichegger fa doppietta in Colorado

Oggi gara d'altri tempi, un rally a 3500 metri

Crested Butte ha un comprensorio fantastico ed una montagna come il Peak che si presta molto bene allo scialpinismo. Gli americani però sono ancora un po' lontani dagli standard europei, e allora oggi ne abbiamo viste un po' di tutti i colori, ma alla fine è andato tutto bene. Come sempre ho anticipato gli atleti in quota, ma ho dovuto batter traccia per 600 metri di dislivello che a 3500 è sempre una gran fatica. Avevano tracciato la salita al contrario, partendo cioè con gli sci dalla vetta e andando alla partenza. Pensavano che le bandierine fossero verdi e rosse per fare coreografia, così il pendio in effetti era bello a vedersi, peccato che gli atleti si chiedessero, ma poi si scende per la stessa traccia della salita? Manny e Holz non si sono comunque persi d'animo, ci hanno dato dentro alla grande dando spettacolo. La cresta del Peak presentava passaggi di 4 grado tant'è che l'organizzazione ha reso obbligatorio l'uso dello jumar. Una lunga cresta aerea sino ai 3800 della vetta che i nostri hanno domato in mezz'ora. In quota il ct Oscar ha dovuto lavorare alla grande per fare piazzole, raddrizzare il percorso e dare indicazioni a destra e manca. Manny alla fine sul traguardo ha anticipato di qualche minuto Lorenzo Holzknecht, in totale oltre 2 ore per fare 1600 metri di dislivello. Al terzo posto staccato di una decina di minuti il canadese Thoni Rainer, più a suo agio sulle distanze brevi.  Un rally come ai vecchi tempi dunque…Eyda per compensare la mancanza di gara, oggi si è sciroppato un lungo di tre ore da solo in giro a montagne con la powder.