Circuito Ski Alp sotto le stelle e il sole

Chiusura e premiazioni del circuito il 18 marzo

Dopo numerose difficoltà determinate dalla mancanza di neve, da rinvii per accavallamento di date siamo arrivati all’epilogo anche quest’anno del Circuito che ha visto coinvolti un grande numero di nuovi  atleti con oltre 18 cadetti/junior che si sono dati battaglia durante le 11 tappe sedi delle manifestazioni.
Purtroppo abbiamo dovuto annullare la gara di Oropa e questo è spiaciuto a molti appassionati oltre che a trovarci costretti ad anticipare la data della finale di una settimana sapendo, come Organizzatori a tutte le difficoltà e alle defezioni a cui saremmo andati incontro.
Ma nonostante questo siamo riusciti a preparare una premiazione finale “superlativa”  che ancora una volta desideriamo, grazie al prezioso contributo degli sponsor, far in modo che premi e incoraggi  tutti gli atleti che hanno con la loro costante presenza permesso lo svolgimento delle diverse tappe del Circuito Ski Alp sotto le stelle e il sole.
Per questo motivo Vi invitiamo adessere numerosi alla chiusura di Valgrisenche il 18 marzo 2012 in quanto nel primo pomeriggio al termine del pranzo prenderà il via la “Maratona della Premiazione” così suddivisa:
1. Consegna della somma raccolta dagli Atleti e devoluta alla Onlus Overland for smile
2. Premiazione della gara di Valgrisenche e premiazione a sorteggio
3. Premiazione  finale Circuito solo per le diverse categorie (vedi regolamento sul sito)
4. Premiazione del Premio Security: 80 paia di guanti tecnici a sorteggio fra chi a partecipato ad almeno 2 gare del Circuito
5. Premiazione premi fedeltà: 20 tute della CAMP a sorteggio fra chi ha partecipato ad almeno 7 gare del Circuito
6. Premiazione premi fedeltà: 20 borsoni trolley della LEKY a sorteggio fra chi ha partecipato ad almeno  5 gare del Circuito
7. Super premiazione a sorteggio per chi ha partecipato ad almeno 5 gare del Circuito (oltre 20.000 euro di materiale tecnico di abbigliamento, sci, attacchi, telecamere, caschi, bastoncini, bicicletta elettrica, materiale da bricolage, tapetti e tantissimi altri bellissimi premi.

Avendo tolto una tappa dal Circuito gli organizzatori, di comune accordo, hanno deciso di ridurre di una gara, rispetto al regolamento  tutte le soglie di accesso ai diversi premi.
La presenza tassativa dell’atleta alla premiazione sarà l’unico vincolo per poter ritirare il premio vinto a sorteggio.
Vi aspettiamo numerosissimi al fine di potervi ringraziare per la vostra presenza e partecipazione al Circuito Ski Alp sotto le stelle e il sole edizione 2011/2012.


Scialpinistica dell'Adamello

La storia di una Punto azzurra

Per me questa Scialpinistica dell’Adamello è stata un po’ anche la storia di una macchina. Non di una macchina qualunque, ma di una Punto. Una Punto azzurra.
Dico in fondo, perché questa macchina mi è capitata sotto gli occhi proprio fuori dal Palazzetto di Ponte di Legno, dopo il pranzo.
Che poi non è la storia di una macchina, ma forse più di un modo di prenderle, le cose. Un modo un po’ fuori dalle righe, che poi magari sono solo io quello che la macchina, per quanto sporca, ci prova perlomeno a tenerla ordinata. E invece questa Punto era proprio la concretizzazione dell’entropia nella sua manifestazione più poderosa. Con quei tre paia di Gignoux (che uno come il Manny o il Lanfra terrebbero lontano dal bocchettone dell’aria condizionata, mica che prendano il raffreddore!), ammucchiati sopra altrettanti paia di World Cup, con le scarpette un po’ dietro il sedile e un po’ nella borsa, una delle tante sparse nel baule che è un tutt’uno con i sedili posteriori ribaltati, con un cartone di pizza sul sedile anteriore e un sacchetto pieno di compact disc, che l’ipod chi l’ha mai visto?
Che poi non è tanto nemmeno la storia di un modo di prenderle le cose, ma forse e più la fotografia di uno come Matteo (Eydallin), che il giorno prima vedo scendere come un razzo giù per la discesa della staffetta all’Aprica, e il giorno dopo se ne va a vincere sulle nevi del Tonale, come se nulla fosse.
C’è quella cosa di chi ha talento che è strana da spiegarsi, così precisi e puntuali nel far ciò che piace, così moderatamente appassionatati e allo stesso tempo disinteressati di tutto il resto.
Ma in fondo questo che c’entra ti chiederai? Beh, se mai ti ricorderai, è sempre quel mio problema di come iniziarlo, un pezzo!
E allora via con il live della gara.
La firma di un Adriano Greco nella tracciatura, la si percepiva fin dal primo sguardo che si lanciava sul canale che portava al Passo del Diavolo. Lancio corto (in pista), nervoso, stile Pierra Menta giusto per scremare il gruppo e poi via a sgomitare per guadagnarsi una posizione, prima che le inversioni comincino numerose e il piazzamento bene o male si sa che rimarrà quello, fino al traguardo, punto e basta. Mi perdo Angelo, il socio di questa Pierra che viene giovedì, al primo cambio pelli. Chi lo sa se m’ha bruciato o no? Fatto sta che lì davanti, Francesca e Roberta viaggiano spedite e so che agganciarle è una garanzia per recuperare qualche posizione. Ed è così che fino alla quarta salita mi riesce di tenerle. Poi cala il sipario, e un po’ anche la palpebra, che un'altra notte insonne con questo Simone che ti sfonda i timpani, non è certo ciò che ti aiuti a fare la prestazione.
Però chi ti vedo nel frattempo? Marco, anche lui inviato (qui non ufficiale) di Skialper. E allora dentro le ridotte e via a tutta per provare a riprenderlo, della serie “la pagnotta me la devo guadagnare!”. Il terzetto con cui viaggio, si da il cambio regolare nemmeno fossimo al Tour de France e sulla salita del traliccio riesco a passarlo. È fatta! Ci aspetta solo la discesa che riporta sulla pista paradiso (veramente eccezionale, direbbe Abatantuono) per poi raggiungere il passo dove sono certo di poter mantenere la posizione.
Ed è così infatti che chiudo sotto le due ore di gara distrutto, pur sempre a 26 minuti da quel Matteo, che probabilmente s’è fatto tutta la gara pensando a quale cd fra i tanti avrebbe potuto ascoltare, sulla strada del ritorno verso Courmayeur, senza nemmeno accorgersi di un briciolo di fatica.


Camp GeKO Light

Massima sensibilità con i guanti primaverili

Privilegiano la sensibilità al confort termico e per questo sono particolarmente indicati per lo scialpinismo primaverile. Dotati di palmo in pelle di capra antiscivolo e rinforzi lungo la punta delle dita, hanno un taglio aderente per fasciare la mano e consentire agevolmente operazioni quali la calzata dei ramponi. Imbottitura sottile, assente lungo il palmo. Ne è consigliato l’utilizzo con temperature da -2°C a 7°C. Taglie da XS a XXL. Peso di 120 g.


La Transclautana non si fara'

Un altro annullamento a causa della mancanza di neve

In questo inverno "non nevoso" per le zone dell'Est-Alpi anche la Transclautana (in programma il 25 marzo) è costretta ad alzare bandiera bianca.
Dopo aver aspettato invano una perturbazione che garantisse il normale svolgimento della gara, lo sci club Valcellina ha preso l'amara decisione di annullare la gara.


Tris Rotondo, aggiornamento

Troillet e Anthamatten primi, ma vengono squalificati

Tanto per cominciare diciamo subito che questa è una vera gara di scialpinismo, sviluppo dislivello ambiente e soprattutto difficoltà tecniche, passaggi in salita a 45 gradi, stretti canali e qualche cresta insomma tutti gli ingredienti per una gara Top.
Ben vengano a questo punto gli osservatori de La Grande Course che se daranno parere positivo proietteranno il Tris Rotondo nel novero delle grandi corse.
Percorso rimaneggiato a causa del non perfetto innevamento delle creste colpite da forti venti anche se in valle la neve fosse più che abbondante, ben cinque le salite affrontate per un totale di 3.680 metri nel percorso più impegnativo il Super Tris.
Vincono il Super  la squadra composta da tre elementi Brodard/Mabboux/Philipona, a poco più di un minuto da Golay/Bailly/Grossrieder ad un soffio dai nostri Altoatesini Wunzer e Innerkofler, altra coppia fortissima e nota con un quinto posto di assoluto rispetto la inossidabile coppia Santin/Dorfmann.
Tra le donne a testimonianza della durezza del tracciato una sola squadra femminile al traguardo, un mix Italo svizzero Nogler/Koch/e Sartogo.
Grande battaglia anche sul percorso Main Tris, valevole per il campionato svizzero con la presenza dei due fuoriclasse svizzeri Florent Troillet e Martin Anthamatten sicura coppia da battere alla Pierra Menta, i due vincono, ma poi vengono squalificati per comportamento antisportivo, sembra che Buffet fosse con loro a fare la lepre, quando il regolamento della Coppa svizzera prevede solo squadre da 2 elementi. Molto sportivamente i due atleti si sono presentati comunque alle premiazioni.
Archiviata dunque questa edizione con l’augurio di una prossima promozione internazionale.


Ski Trab World Cup Aero Pack

Zaino da gara da 200 g

Destinato agli agonisti e a quanti considerano la leggerezza un valore irrinunciabile, lo zaino race Made in Bormio è una novità 2012-2013, ha una capacità di 15 litri, è interamente realizzato in nylon e pesa 200 g. Decisamente più leggero del predecessore Gara Aero (430 g), vanta nella parte superiore una tasca specifica per la lampada frontale. Non mancano uno scomparto per i ramponi richiudibile mediante la trazione di un lacciolo, a tutto vantaggio della velocità nel realizzare tale operazione, e un inedito sistema di fissaggio rapido degli sci in diagonale. La forma appare particolarmente ergonomica.


Look Alti 12

Il primo attacchino dell’azienda francese

Debutto nel settore dello ski-alp per Look, che si affida alla storica azienda francese Plum. L’attacchino low tech deriva dal noto Guide by Plum, realizzato in acciaio e alluminio di derivazione aeronautica nonché forte di 3 livelli di alzatacco opzionabili mediante l’azione del bastoncino. La talloniera scorre longitudinalmente di 30 mm. Valori di sgancio compresi tra 5,5 e 12 DIN. Peso di 335 g (senza viti).


Seletto e Brunod a pari merito

Oggi a Champorcher nel trofeo Miserin tra le donne vince la Pellissier

Una giornata magnifica ha fatto da cornice al Trofeo Miserin-Piero Danna a Champorcher in Valle d'Aosta.
Un percorso alternativo ha caratterizzato questa edizione, partenza a piedi, prima salita di 850 metri, seconda di 600 e ultima salita di 350 m. Qui era posto l'arrivo per evitare l'ultima discesa dato che nel tratto finale la neve inizia a scarseggiare. Tagliano insieme il traguardo in 1h55'06"Dennis Brunod e Alain Seletto, terzo arriva Filippo Barazzuol in 1h58'30".
Primo master è Marco Herin in 2h11'24". Tra le senior donne non ha rivali Gloriana Pellissier che vince in 2h12'22" davanti a Marina Ferrandoz e Micol Murachelli. Prima master è Claudia Titolo.


Matteo Eydallin vince la Scialpinistica dell'Adamello

Beccari e Follador sono secondo e terzo

Matteo Eydallin si aggiudica questa 52^a edizione della Scialpinistica dell'Adamello, non sazio del recente titolo italiano conquistato ieri con Denis il Biondo e Manny Mambo Reichegger.
Si impone in 1h 31min circa, davanti a Filippo Beccari e Alessandro Follador.
Fra le donne gara appaiata di Martinelli-Pedranzini, con la leader di classifica Haglofs che si mette dietro la compagna di Pierra Menta, proprio giusto in prossimità del traguardo, concludendo in 1h 56min circa. Anche per loro grande risultato dopo la vittoria di ieri al Passo dell'Aprica. Terzo posto per Laura Besseghini, davanti a Elena Nicolini e Orietta Calliari.


Presentata la Tre Rifugi

Il giorno della gara impianti aperti e gadget Ferrino

La tre Rifugi si è presentata al grande pubblico con un doppio evento del tutto inedito: prima la conferenza stampa in municipio a Mondovì, poi la serata pubblica presso la sede del Parco Naturale del Marguareis a Chiusa di Pesio.
Alla presenza del Sindaco di Mondovì, Stefano Viglione, e dell'Assessore con delega allo sport, Luciano D'Agostino, il Comitato Organizzatore ha accolto i media presso la prestigiosa sala consigliare di Mondovì. Al tavolo dei relatori il presidente Prof. Sebastiano Teresio Sordo, il direttore tecnico Giorgio Colombo ed il segretario generale dell'ISMF, il monregalese Roberto Cavallo.
«Un evento che rende onore alla tradizione montanara - ha dichiarato Viglione - delle nostre vallate. Un evento non solo sportivo, ma anche turistico che unisce più realtà locali. Ringrazio il C.O. e tutti i volontari che permettono lo svolgimento della Tre Rifugi».
«Ho imparato a conoscere la Tre Rifugi - ha spiega D'Agostino - perché, ancora bambino, vidi un servizio alla Domenica Sportiva condotta da Alfredo Pigna. Ne rimasi piacevolmente colpito: un evento che raccoglie sotto un'unica bandiera la nostra tradizione e che, nonostante le difficoltà economiche punta ad un grande rilancio internazionale».
Particolarmente accorato l'intervento del Prof. Sebastiano Teresio Sordo: «Ricordo, quando ancora studente, che alla vigilia della Tre Rifugi il Maestro Abbona si assentava qualche giorno dicendo: "Vado a tracciare la Tre Rifugi". Ora sono a rappresentare questa manifestazione proprio nell'anno di una ricorrenza straordinaria, il sessantenario. Si apre dinnanzi a noi una nuova vita, fatta di scelte difficili, ma doverose per centrare un rilancio ad alti livelli. Cito Hélder Pessoa Câmara per far capire quale sia il nostro stato d'animo "Se uno sogna da solo, il suo rimane un sogno; se il sogno è fatto insieme ad altri, esso è già l'inizio della realtà." Il mio augurio è proprio questo, che l'inserimento della Tre Rifugi nel calendario internazionale diventi il sogno di molti».
L'intervento di Giorgio Colombo ha evidenziato le caratteristiche tecniche dei tracciati: la "Tre Rifugi, ora come allora", gara a coppie in tecnica libera che si svolgerà sabato 17 marzo, e la "nuova" Tre Rifugi di domenica 18, gara individuale e facente parte del calendario di Coppa Italia - Trofeo Scarpa. «Abbiamo deciso di incentivare la presenza di pubblico sul tracciato con due iniziative: l'accesso alla seggiovia da Rastello a Borrello sarà gratuito per coloro che vorranno assistere all'arrivo degli atleti e lungo il percorso, grazie al nostro main sponsor Ferrino, potremo distribuire dei particolari gadget».
L'intervento finale di Roberto Cavallo, dal giugno 2011 segretario ISMF, ha chiarito le future prospettive della disciplina: «Aver potuto vivere in prima persona l'omologazione ISMF della Tre Rifugi mi rende particolarmente orgoglioso, non solo come italiano, ma anche come monregalese. Sono stato anche atleta in tre edizioni di questa gara e ne conosco bene la spettacolarità del percorso. La Federazione Internazionale sta puntando all'inserimento di due/tre nuove tappe in Coppa del Mondo e tra le possibili new entry c'è anche la Tre Rifugi: le scelte fatte dal C.O. vanno nella giusta direzione, ma la concorrenza è agguerrita. Ricordo che nella ISMF ci sono 31 nazioni non solo Europa ma anche Usa, Canada, Sudamerica e estremo Oriente. Orizzonti decisamente allargati per una disciplina che punta all'ingresso olimpico».
La serata di presentazione pubblica, svoltasi presso la sala didattica del Parco Naturale del Marguareis, ha visto una grande affluenza di pubblico e una nutrita partecipazione di autorità, a partire dall'Assessore della Regione Piemonte ai Parchi, William Casoni: «La Tre Rifugi è un evento che bene coniuga lo sport ed il turismo, un turismo pulito ed ecosostenibile che la Regione vuole sostenere».
Alla presenza dei rappresentanti dei Comuni interessati dal passaggio della gara (Chiusa di Pesio, Roccaforte e Frabosa Sottana) il prezioso intervento, di alto profilo tecnico, del Presidente ISMF Armando Mariotta, onorato di rappresentare un ente internazionale alla presentazione della Tre Rifugi: «Da cuneese sono onorato di poter salutare il sessantesimo compleanno di questa gara nella veste istituzionale che oggi rivesto. L'omologazione ISMF può già essere intesa come un consistente regalo, ma il rilancio futuro dovrà passare per altri step. Il passaggio da coppie ad individuale è stato fondamentale, ora occorre proseguire su questa strada. Voglio solo ricordare che, pur non essendo tappa di Coppa del Mondo, già da questa edizione la Tre Rifugi offrirà punti validi per il ranking mondiale, un incentivo ad atleti stranieri per essere presenti».
In chiusura la proiezione di un filmato che ha reso omaggio alla storia della gara, che sarà presente sul sito www.trerifugi.com nei prossimi giorni.


Giornata da incorniciare sulle nevi dell’Aprica

Assegnati anche i titoli italiani nella Staffetta

Questa  mattina all’Aprica in una cornice naturale d'eccezione si sono assegnati i Campionati Italiani nella staffetta, i giovani del Comitato Alpi Centrali Riccardo Bonavetti, Giulia Compagnoni e Luca Faifer hanno conquistato la medaglia d’oro nella prima staffetta in programma.
I ragazzi dell’Esercito, Manfred Reichegger, Denis Trento e Matteo Eydallin hanno continuato a dare spettacolo per la conquista del titolo italiano battagliando con il Comitato Alpi Centrali formato da Pietro Lanfranchi, Michele Boscacci e da Robert Antonioli. La medaglia d’oro si è decisa nella prima frazione, Lanfranchi parte in testa, sulle sue code si porta Manni Reichegger e appena dietro Alessandro Follador. Appena prima del tratto a piedi Reichegger sorpassa Lanfranchi che nei successivi cambi pasticcia un po’ sino ad accusare trenta secondi di svantaggio al passaggio del testimone. Nei successivi cambi gli atleti dell’Esercito continuano la loro corsa verso il gradino più alto del podio. Michele Boscacci e succesivamente Robert Antonioli provano il tutto per tutto, ma non riescono a colmare lo svantaggio. In terza posizione si confermano i ragazzi del Veneto, Alessandro Follador, Alessandro Taufer e Davide Pierantoni. Nei valori assoluti il miglior tempo della giornata è di Matteo Eydallin che ferma il cronometro in 15.29. Per fortuna che a Matteo queste gare non piacciono! Nella gara al femminile le due bormine Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini ( 19'56" miglior tempo di frazione) vincono il tricolore davanti alla squadra di Elisa Compagnoni e di Maria Lucia Moraschienelli. Conquistano la medaglia di bronzo Serena Piganzoli e Arianna Guerrini. La gara giovani oltre alla vittoria del Comitato Alpi Centrali, c’è la bellissima prova di carattere di Alessandra Cazzanelli che recuperando sulle avversarie ha dato il cambio a Nadir Maquet che oltre a conquistare una seconda posizione ha segnato anche il miglior tempo di frazione, 16’46”. In terza posizione arrivano Davide Magnini, Valeria Bonapace, e Federico Nicolini in rappresentanza del Comitato Trentino. Per quanto riguarda i Master la squadra di Fabrizio Franzini, Giuseppe Lanzi e Renato Gusmeroli vincono la gara ma non il titolo italiano.


Matteo Eydallin ultimo staffettista dell'Esercito

Eydallin registra il miglior tempo di giornata

Sembrava che all'arrivo Matteo non fosse così soddisfatto della sua prestazione, poi classifiche alla mano c'è la conferma che lo "Steppen" ha chiuso facendo il miglior tempo delle giornata. Complimenti Eyda!