Il comunicato ufficiale del Trofeo Mezzalama
Primo giorno utile sabato 4 dopo una nuova messa in sicurezza
«La finestra di miglioramento è stata confermata - ha detto Adriano Favre - e secondo le previsioni della Società Meteorologica Italiana, che ha seguito in tutti questi giorni l’andamento dei modelli previsionali, il primo giorno utile è sabato 4 maggio».
Fino a giovedì - ha continuato il direttore tecnico del Mezzalama - le condizioni meteo in quota non ci consentiranno di mettere nuovamente in sicurezza il tracciato di gara».
Il programma, che sarà pubblicato sul sito nelle prossime ore, prevede quindi l’accredito delle squadre e il briefing venerdì 3 maggio, negli stessi orari del programma originale.
La météo accorde une trêve : le Trophée Mezzalama se disputera samedi 4 mai. «L'amélioration des conditions météo a été confirmée – a affirmé Adriano Favre – et suivant les prévisions de la Société Météorologique Italienne, qui a suivi de près l'évolution des modèles des prévisions ces jours-ci, le premier jour possible sera samedi 4 mai».
usqu'à jeudi – a continué le directeur technique du trophée Mezzalama – les conditions météo en altitude ne nous permettront pas de mettre en sécurité le parcours de la compétition».
Le programme, qui sera publié sur le site officiel du Trophée d'ici quelques heures, prévoit donc l'accréditation des équipes et le briefing vendredi 3 mai, dans les mêmes horaires prévus dès le début.
The weather will allow a break: the Mezzalama Trophy will take place on Saturday 4 May. «An improvement in the weather has been confirmed - Adriano Favre said, - and according to the forecasts made by the Italian Meteorological Society that has followed the progress of the forecasting models, the first possible day is Saturday 4 May».
Up until Thursday - the technical manager of Mezzalama continues, - the weather conditions at high altitudes will not allow us to make the course of the race safe».
The programme, which will be published on the official site of the Trophy in the next few hours, foresees the accreditation of the teams and the briefing on Friday 3 May, with the same timetable as the original programme.
Zinca e la Valetudo sbancano l'Arratzu
Vittoria del romeno e della classifica team, gara rosa a Mayora Elizondo
Sabato nel piccolo borgo di Arrazua, nelle vicinanze di Bilbao, in Spagna, si è consumata la prima prova del circuito mountain running firmato la Sportiva Gore-Tex. La skyrace dell'Arratzu, 30 i km, è la prima gara internazionale importante del 2013 e i runner, a un mese dalla gara di Zegama, hanno testato la propria condizione atletica. Ad Arrazua erano previsti 450 concorrenti ma le avverse previsioni meteo hanno spaventato il 50% degli atleti e così il gruppo si è assottigliato.
IL PERCORSO - Per fortuna il vento del nord ha permesso lo svolgimento sul percorso integrale. Il tracciato dell'Arratzu è molto vario dal punto di vista tecnico e panoramico. Dopo tre salitelle 'scaldagambe', una salita di 500 metri di dislivello 'mini vertical' molto temuta dagli atleti perché ripida e decisamente molto tecnica. In questo punto della corsa sabato gli atleti hanno dovuto affrontare una violenta grandinata. Sulla linea dello start si sono presentati molti team di caratura internazionale. Dall'Italia sono arrivati il Valetudo Skyrunning e il Team la Sportiva, mentre i club baschi e spagnoli naturalmente correvano sul terreno amico e godevano dei favori del pronostico per la classifica generale per team. La gara è vissuta sui due monologhi dei trionfatori di giornata, nell’Arratzu rosa Maite Mayora Elizondo ha comandato la gara fin dalle prime battute e in campo maschile stesso discorso per l’aquila Valetudo Ionut Zinca. Nella gara maschile c’è stata una bella sfida per la medaglia d’argento: la new entry Valetudo Daniele Cappelletti ha accarezzato il sogno del podio fino alla fine perché sulla prima salita, nel tratto più ripido e tecnico della gara, si è addirittura piazzato all’inseguimento del compagno di team Zinca. Poi quando la gara è diventata meno tecnica, gli avversarsi lo hanno raggiunto. Nella corsa rosa Emanuela Brizio non è ancora al meglio della sua condizione atletica e ha dovuto faticare parecchio per contenere il distacco dalla testa della gara.
RISULTATI - Il primo a raccogliere gli onori sul traguardo di Arrazua è stato Zinca: per il campione Valetudo questa è stata la quarta vittoria consecutiva sull’Arratzu, con il tempo (2h36’47”). Al secondo posto Cristobal Adell Albat (Team Ninguno Otros - 2h40’32”), terzo Josè Francisco Gutierrez Pinera (2h42’33” - Ninguno Otros), quarto e primo degli italiani il Valetudo Daniele Cappelletti 2h43’13”, quinto Miguel Caballero Ortega (2h45’36” - Team La Sportiva Spagna). All'undicesimo un altro atleta Valetudo di nazionalità romena come Zinca, Gyorgy Szabolcs Istvan, già vincitore del Gir di Mont - Gir Curt nel 2012. Nella competizione rosa prima Maite Mayora Elizondo (3h11’26” - Team Ninguno Otros), seconda Uxe Fraile Azpeitia (3h18’20” - Team Ninguno Otros), terza l’aquila rosa Valetudo Emanuela Brizio (3h31’27”). Nella classifica per team prime le aquile della Valetudo.
Hermannslauf, nuovo record per Stevie Kremer
L’atleta americana domina la gara davanti alla compagna di team Serafini
Sono stati 6.528 gli atleti che ieri hanno preso parte alla quarantaduesima edizione della Hermammslauf, in Germania. In una giornata perfetta, con sole e temperature massime di 14 C°, i runner hanno affrontato i 31 km da Detmold a Bielefeld in un clima di grande partecipazione di pubblico. Il record femminile della manifestazione era stato stabilito nel 1992 da Doris Koslowski in 1h59’27’’. Lo scorso anno Silke Pfenningschmidt ci era andata vicino con uno strepitoso 1h59’42 diventando così la seconda donna in 41 anni di storia a scendere sotto il muro delle due ore.
UN RECORD DURATO PIU' DI 20 ANNI - Per battere quel record ci sono voluti più di 20 anni ed è riuscita nell’impresa Stevie Kremer, tedesca di nascita in forza al team italiano Team Salomon Agisko, che ha fermato il cronometro a 1h58’57’’ entrando così di diritto nella leggenda della corsa tedesca. Alle sue spalle la compagna di team, l’italiana Silvia Serafini con un altrettanto ottimo 2h07’27’’, che ha preceduto di 4’ Franziska Schmidt di Active-Sportshop-Team. Silvia Serafini, ormai nell’elite mondiale della disciplina, elogiando la prestazione di giornata della compagna ha ironizzato ammettendo: «Stevie non è umana. È incredibile, è partita come un razzo e poi non l’ho più vista».
E ADESSO LA COPPA DEL MONDO - Per Stevie Kremer e Silvia Serafini, la sfida continua con la prima prova delle Skyrunner® World Series in programma a Zegama, in Spagna, il 26 maggio prossimo. Entrambe si presenteranno con delle credenziali di tutto rispetto e con due record di livello internazionale. Oltre a quello di ieri ad opera della Kremer, infatti, la Serafini può vantare il primato al Lyon Urban Trail del 14 aprile. A Zegama saranno presenti tutte le migliori interpreti internazionali della disciplina, a partire da Emelie Forsberg (SWE), Nuria Picas (ESP), Anna Frost (NZL), Stephanie Jimenez (FRA), Maud Gobert (FRA) e dall’italiana Emanuela Brizio e come ogni anno lo spettacolo è assicurato.
TOP DONNE
Stevie Kremer (Team Salomon Agisko) 1h58’57’’
Silvia Serafini (Team Salomon Agisko) 2h07’27’’
Franziska Schmidt (Team Active-Sportshop) 2h11’34’’
TOP UOMINI
Elias Sansar 1h45’25’’
Christian Teich 01h46’’13’’
Dimitrios Theodorakakos (Team Salomon) 01h48’01’’
Tuscany Crossing condizionata dagli errori di percorso
Vincono Tagliaferri e Pensa sulla 100 km e Ponti e Mustat sulla 50 km
Ieri i due percorsi di 100 e 50 km della Tuscany Crossing si sono dimostrati essere estremamente duri. Un dislivello complessivo non particolarmente significativo e difficoltà tecniche praticamente inesistenti ma, proprio per questo, una gara che ha richiesto da parte degli atleti uno sforzo continuo per tutta la sua durata. Lo scenario, le strade bianche, gli splendidi borghi e le distese di grano ancora verde della Val d’Orcia, in Toscana, con partenza e arrivo da Castiglione d’Orcia (Si). Un ottimo riscontro partecipativo per gli organizzatori (A.S.D. Sienarunners, l’A.S.D. UISP Chianciano, e A.S.D. Parks Trail) con un totale di 466 atleti al via (184 per la 100 km, 136 per la 50 km, 18 per la staffetta 2x50 e 128 per la staffetta 4x25).
ULTIMA VERIFICA PER IL MONDIALE - La Tuscany Crossing aveva anche una valenza importante in ottica delle selezioni per i prossimi mondiali di Trail che si svolgeranno in Galles il 6 luglio. Le prove costituivano infatti un’ultima verifica per le relative convocazioni che saranno diramate entro il 3 maggio. Complice questa peculiarità, erano presenti tra gli iscritti ben 12 atleti di interesse nazionale, su un totale di 27 delle liste IUTA. In attesa di conferme ufficiali, la lista definitiva potrebbe contemplare 9 uomini e 9 donne. Sulla 50 km, Cinzia Bertasa, Lisa Borzani, Francesco Caroni, Katia Fori, Maria Chiara Parigi, Lorenzo Trincheri, Cristina Zantedeschi e Marco Zarantonello. Per quanto riguarda la 100 km, invece, sempre tra gli iscritti, Giuliana Arrigoni, Patrizia Pensa, Matteo Pigoni e Massimo Tagliaferri. Ci si aspettava una sfida vera, con altri atleti di assoluto livello presenti, quali, in particolare per la 50 km, Matteo Lucchese, Paolo Massarenti, Andrea Moretton, Lara Mustat, Luca Ponti, Scilla Tonetti e Stefano Trisconi.
ERRORI DI PERCORSO SULLA 50 KM - Complici numerosi errori di percorso tra i primi, a quanto pare generati da un errore di segnalazione da parte degli addetti di un ristoro, la classifica finale ha premiato Luca Ponti che ha terminato la prova con il tempo finale di 4h18’15’’. Per Ponti un altro grande risultato dopo il recente secondo posto al Trail dei Gorrei. Tra il gruppo di chi ha invece sbagliato strada, ha avuto la meglio Matteo Lucchese con un vantaggio di 6’ su Lorenzo Trincheri e di 16’ su Paolo Massarenti. Ritiro amaro per Andrea Moretton che prima dell’errore conduceva nel gruppo di testa. Per Lucchese, una bella rimonta e una grande prova di carattere che per meno di 4’ non gli ha consentito addirittura di vincere la prova. Per lui, una bella conferma dopo la vittoria lo scorso anno alla Tartufo Trail. Tra le donne successo di Lara Mustat in 4h51’06’’ con 3’30’’ su Lisa Borzani. Terza classificata Cristina Zantedeschi.
TAGLIAFERRI SULLA 100 KM - Un errore di percorso ha compromesso anche la gara di Matteo Pigoni (Team Tecnica) che conduceva la prova di 100 km fino al km 75. Ha avuto la meglio Massimo Tagliaferri (Team Salomon Agisko) con il tempo finale di 10h07’34’’. A metà gara l’atleta lombardo aveva addirittura pensato al ritiro a causa di problemi respiratori. Come ha poi dichiarato lo stesso Tagliaferri, la gara è stata durissima, tirata dall’inizio alla fine e per lui paragonabile forse al solo Valdigne 2008 in cui aveva primeggiato. Una soddisfazione immensa per quella che con molta probabilità considera la sua più bella vittoria in carriera. Tagliaferri dunque registra la seconda vittoria stagionale dopo la 6 ore Trail di Pastrengo. Alle sue spalle, distaccato di 37’, Nicola Bassi (Team Vibram) e di altri 10’ Francesco Pompoli (UISP Ferrara). Tra le donne, Patrizia Pensa (Team Tecnica) fa valere tutta la sua esperienza e coglie una meritata vittoria in 12h06’39’’. Alle sue spalle Marta Poretti (Friesian Team) a 15’ e Alice Modignani a 23’, reduce da una grande Marathon des Sables.
L’ATTESA PER LE CONVOCAZIONI - E adesso la parola passa ai selezionatori della IUTA per la scelta finale degli atleti da portare al Mondiale. Dopo le convocazioni ufficiali, per le matricole la data ultima fissata per poter partecipare a prove con distanza superiore ai 60 km è quella del 6 maggio. Per i top runner (chi ha vinto un titolo mondiale o europeo, chi ha vestito almeno due volte la maglia azzurra e i primi tre atleti italiani dell’ultimo mondiale) la data ultima è invece fissata per il 27 maggio.
TOP 5 UOMINI 100 KM
Massimo Tagliaferri (Team Salomon Agisko) 10h07’34’’
Nicola Bassi (Team Vibram) 10h45’07’’
Francesco Pompoli (Uisp Ferrara) 10h54’38’’
Roberto Beretta (Team Tecnica) 11h04’00’’
Leonardo Camilloni (Energia Recanati) 11h32’15’’
TOP 5 DONNE 100 KM
Patrizia Pensa (Team Tecnica) 12h06’39’’
Marta Poretti (Friesian Team) 12h21’36’’
Alice Modignani (Atletica Palzola) 12h29’22’’
Ilaria Pozzi (Team Tecnica) 13h01’02’’
Cristina Marilena Imbucatura (Podistica Solidarietà) 13h04’37’’
Torna il Rensen, vittoria a Colle' e Gadler
Percorso accorciato per il maltempo, Ciravegna vince la 40 km
Dopo quattro anni è tornata una delle gare più belle nel circuito trail italiano. Due le distanze previste sabato scorso per il Gran Trail rensen: 70km e 40 km, con nuovi percorsi e sentieri. Tutto era pronto per una grande giornata di sport, ma l'unica cosa che non si può prevedere, il meteo avverso, torna a presentare il conto in una gara ligure. Questo ha obbligato l'organizzazione, per questioni di sicurezza, ad accorciare percorsi e deviare gli atleti verso l'arrivo prima del previsto, come per altro stabilito in caso di necessità. Scelta sempre difficile, ma giusta e condivisa.
70 KM - Si parte alle 5, frontali accese e il ritmo è subito veloce per i 70 km previsti. Le posizioni sembrano definirsi dopo i primi km. Franco Collé dopo una bella stagione di ski-alp e in forma per il Mezzalama, stabilisce subito gli ordini e prende il largo sulla prima salita. Seguono Roux, Baragatti e Gadler con il gruppo. Poi piccoli e grandi errori di percorso fanno ricompattare gli inseguitori di Collé, che tranquillo precede. La classifica cambia repentina e la seconda parte di gara vede sempre Collé in testa seguito da Carcagno e Baragatti, che cercano una sfiorata rimonta. In campo femminile sembra da subito chiarirsi il risultato della giornata. Simonetta Gadler prende il largo e mantiene la posizione fino all'arrivo di Arenzano. Dietro di lei piccola battaglia iniziale tra la Bellagamba e la Mai; risulterà avere la meglio quest'ultima.
40 KM - Percorso ridotto a 36 km, per questioni di sicurezza, che vede subito una bella partenza di Ernesto Ciravegna, che manterrà la posizione davanti a Mainardi e Beretta. Ritmo veloce per l'atleta di Bergeggi che porta a casa una nuova vittoria. Stesso discorso in campo femminile, dove la Lucchini primeggia in solitaria.
Risultati 70 km
UOMINI
Franco Collé (Team Tecnica) 7h13'46"
Gaetano Carcano 7h15'33"
Stefano Baragatti (Sisport ASD) 7h18'22"
Franco Agli (s.c. Angrona) 7h35'45"
Valdo Bertalot (s.c. Angrona) 7h35'47"
Ivan Pesce (Salomon Agisko) 7h36'29"
DONNE
Simonetta Gadler (Triathlon Trentino) 8h19'44"
Francesca Mai (I muscoli del Lario) 9h27'23"
Luana Bellagamba (Courmayeur Trailers) 9h41'42"
Risultati 40 km
UOMINI
Ernesto Ciravegna (Salomon Agisko) 3h33'49"
Francesco Mainardi (GSC Santolcese) 3h51'45"
Marco Beretta (I Run for Find the Cure) 4h03'42"
Davide Cheraz (Courmayeur Trailers) 4h03'45"
DONNE
Isabella Lucchini 4h29'19"
Marisa Imazio (ASD Trail Running) 4h37'35"
Cecilia Bellotto (I Run for Find the Cure) 5h07'22"
Lunedi'29 aprile la premiazione di Coppa delle Dolomiti
Premi ai vincitori, agli stakanovisti e per il concorso fotografico
Lunedì 29 aprile alle ore 19, presso la sala conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto del capoluogo, calerà ufficialmente il sipario sulla fortunata ventunesima edizione di Coppa delle Dolomiti. Il presidente di Coppa Mario Malossini, assieme al segretario generale Alberto Stedile, hanno infatti allestito la premiazione finale del circuito di sci alpinismo, con la consegna dei premi in denaro ai primi tre classificati della graduatoria dopo le cinque gare in calendario, quindi premi speciali riservati agli stakanovisti, per finire con riconoscimenti particolari per i vincitori del concorso fotografico abbinato alla manifestazione.
TUTTI I PREMIATI - L'evento, inserito nel programma del 61° Trento Film Festival, avrà il compito di consegnare il pettorale rosso Haglöfs-Tata ai due dominatori della ventunesima edizione, vale a dire il piemontese di Salice d'Ulzio Matteo Eydallin e la valtellinese di Bormio Francesca Martinelli, che hanno ottenuto due affermazioni perentorie. Come da regolamento saranno premiati anche gli altri atleti che hanno concluso sul podio, ovvero il valtellinese Lorenzo Holzknecht e l'ossolano Damiano Lenzi in campo maschile, quindi la perginese Federica Osler e la valtellinese Silvia Rocca fra le rappresentanti del gentil sesso.
IL CIRCUITO ALLA 21.EDIZIONE - Un circuito che quest'anno ha festeggiato la ventunesima edizione e che si è disputato su cinque prove: il 20 gennaio in Val Comelico (Pitturina Ski Race), il 17 febbraio in Val Badia (Tour de Sas), il 24 febbraio in Val Rendena (Ski Alp Val Rendena), il 24 marzo in Val Martello (Trofeo Marmotta) per concludersi il 7 aprile al Passo Tonale (Adamello Ski Raid). Fuori classifica perché riservato esclusivamente alle categorie giovanili si è inoltre disputato a novembre il Memorial Fabio Stedile al Passo del Tonale con grande successo organizzativo.
PREMI SPECIALI - A seguire verranno riconosciuti dei premi speciali, con la consegna di cesti con prodotti tipici del Trentino, a coloro che hanno partecipato a 4 gare su 5 per le categorie femminili e a tutte le gare per le categorie maschili. Si tratta del sempre apprezzato premio riservato agli stakanovisti. La cerimonia si concluderà poi con la premiazione del concorso fotografico «Entra nella storia di Coppa delle Dolomiti...», che quest'anno ha fatto registrare un record di invio di fotografie, con una scelta finale davvero impegnativa per la giuria. Saranno premiati ben 39 artisti della fotografia di montagna, dei quali 15 riceveranno un premio speciale.
Il rinvio fa parte del fascino del Mezzalama
L'opinione del giornalista Pietro Crivellaro
Così il diciannovesimo Trofeo Mezzalama è stato rinviato. Per ora non si sa a quale nuova data. Le trecento cordate iscritte questa mattina non sono partite come stabilito, scattando dal fondo delle piste di Cervinia per raggiungere Gressoney attraversando i ghiacciai del Monte Rosa, passando dai quattromila della vetta del Castore e del Naso dei Lyskamm. E non prenderanno il via neppure alle prime luci di domani, domenica 28, data di riserva prevista sulla carta.
ATTESA - Già a mezzogiorno di mercoledì 24 Adriano Favre ha annunciato sul sito del Mezzalama il rinvio della gara dopo aver avuto la conferma di condizioni meteo pessime per il fine settimana. Mentre l’Ansa di Aosta ha prontamente diffuso la notizia ai media, il tam tam della rete l’ha rilanciata agli atleti e al mondo della montagna. Luca Mercalli, il meteorologo torinese reso popolare dalla trasmissione Che tempo che fa di Rai 3 che dalla rinascita del Mezzalama del 1997 fa parte dello staff di Favre, ha escluso per il prossimo weekend una finestra di schiarite sulle cime del Rosa sufficiente a far disputare la gara in condizioni meteo accettabili. Al momento non si sa esattamente quando la gara potrà partire. Sembra da scartare anche il primo maggio, festività che ridurrebbe i disagi per la maggioranza degli iscritti che lavorano e favorirebbe la presenza del pubblico.
PROBLEMI PER I RUSSI - Ci sono 900 atleti (ogni cordata è composta da tre scialpinisti) che aspettano di conoscere la nuova data per riorganizzarsi. Oltre un terzo sono stranieri, da 22 nazioni. Per ora si registrano difficoltà logistiche solo per gli scialpinisti russi con il visto in scadenza e quelli canadesi, già arrivati a Cervinia in anticipo per allenarsi sul percorso, ora costretti a prolungare il soggiorno. Per fortuna la maggior parte delle squadre italiane ed europee non si sono ancora mosse da casa: avrebbero fatto un viaggio a vuoto, com’è accaduto nell’edizione 2009 quando la doccia fredda di un rinvio ineluttabile è piombata in diretta sulla massa di mille e più atleti schierati alla partenza sotto una fitta nevicata. Era la prima volta del Mezzalama moderno, risorto nel 1997 a cadenza biennale: una gara così ogni anno sarebbe troppo gravosa per i costi e l’impegno organizzativo. Allora l’edizione 2009 venne felicemente recuperata due settimane dopo ma con ulteriori costi e con una flessione del 20% di partecipanti. Andò meglio nel 2011, allo scorso Mezzalama, perché, in condizioni analoghe ma più chiare e favorevoli di quelle attuali, si riuscì ad annunciare per tempo lo slittamento della gara dal sabato alla domenica. Un rinvio pressoché impercettibile, assorbito senza traumi da tutti.
TUTTO PRONTO - Ora invece atleti e organizzatori sono sulle spine perché il computer della Società Meteorologica Italiana diretta da Mercalli non riesce a indicare un giorno di bel tempo stabile nell’arco della prossima settimana. Il percorso in quota è stato già completamente tracciato dalle guide di Favre che hanno piantato duemila paline, installato otto bivacchi elitrasportati nei punti di controllo e attrezzato con ancoraggi e corde fisse i tratti più ripidi, la parete ovest del Castore e il Naso dei Lyskamm. Eppure, a dispetto dei progressi delle tecnologie, l’incertezza meteo costringe tutta la macchina del Mezzalama ad attendere.
UNA GARA UNICA - Questa è solo l’ennesima conferma che il terreno di gioco della storica 'maratona bianca' da Cervinia a Gressoney è diverso da quello di ogni altra corsa. Il tracciato sui ghiacciai valdostani del Monte Rosa è più difficile e insidioso di ogni altra gara di scialpinismo perché si sviluppa in alta quota, a un’altezza limite, dove è indispensabile essere alpinisti e sciatori esperti, ma anche avere condizioni meteo accettabili. Da quando è nato nel 1933, ogni edizione del trofeo dedicato al pioniere dello sci Ottorino Mezzalama è sempre stata un’avventura piena di incognite perché si tratta della gara più alta e unica al mondo. La sua epopea, tramandata dalla generazione dei nostri bisnonni fino ai giovani atleti di oggi, è caratterizzata dal fatto che in 80 anni di vita il trofeo di scialpinismo si è disputata finora solo diciotto volte. Nella sua storia prevalgono di gran lunga i vuoti, le lunghe assenze e i rinvii ricorrenti. Dopo le sei edizioni pionieristiche del periodo 1933-1938, l’epica maratona dei quattromila è risorta nel 1971, ma a causa di rinvii a ripetizione e recuperi in extremis, anche a settembre, si è disputata solo quattro volte. L’ultima volta nel 1978. Ci furono ancora reiterati e generosi tentativi degli organizzatori nel 1983 quando il Mezzalama venne annunciato e rinviato più volte e infine annullato per il ricorrente maltempo.
IL RINVIO FA PARTE DELLA CULTURA ALPINISTICA - «Del resto - rammenta la guida alpina Adriano Favre - il rinvio fa parte della cultura del buon alpinista. Troppi incidenti accadono perché non si rinuncia a partire in date fissate in precedenza, spesso perché si è già prenotato nei rifugi e magari pagato. Mentre è ben noto che l’alta montagna va affrontata solo in condizioni favorevoli. Può accadere di essere colti dal maltempo imprevisto e in quel caso bisogna essere attrezzati e in grado di cavarsela, rientrando senza danni. Ma partire sapendo di andare incontro al maltempo è insensato». Sulle spalle di Favre pesa la responsabilità di garantire la sicurezza di un migliaio di persone, tra atleti e personale di controllo dislocato sul percorso. E l’ulteriore responsabilità che in diciotto edizioni, nonostante condizioni talvolta al limite per nuvolosità, freddo e vento, tra i mezzalamisti non si è mai lamentato alcun serio incidente. Nello staff di Favre si ricorda il caso di atleti incerottati all’orecchio sinistro all’arrivo di Gressoney all’edizione 2003 per principi di congelamento dovuti al forte vento da nord sulla cresta del Castore. O il grande freddo patito in quota all’ultima edizione, e per questo il regolamento ha imposto un giro di vite sul vestiario obbligatorio. In sostanza, il rinvio in attesa della finestra di ben tempo fa esattamente parte del fascino del Mezzalama, storica gara unica al mondo, eccellenza sportiva del made in Italy.
Pietro Crivellaro
Yoshikazu Hara trionfa all'Ultra-Trail Mt. Fuji
A sorpresa il giapponese ha battuto Chorier e Chaigneau
L’atleta giapponese Yoshikazu Hara, classe 1972, lo scorso anno ha vinto 6 gare di oltre 100 km, principalmente su strada. In patria, molto probabilmente, è un’atleta già molto conosciuto per i risultati conseguiti negli ultimi 3 anni. Almeno in Europa, fino a ieri, era sconosciuto ai più se non a tutti. E partito dalle ultra su strada, partecipando nel 2010 al mondiale di 100 km a Gibilterra dove si è classificato 13° in 6h58’. Nel 2011, nella stessa specialità, ha vinto i Campionati Asiatici e ha nuovamente partecipato ai Campionati del Mondo arrivando trentotottesimo. Lo scorso anno, ci è cimentato anche nei trail vincendo la Osj Ontake 100 km Ultra Trail e la Shinetsu Five Mountains Trail 110 km.
IL CONFRONTO CON GLI OCCIDENTALI - Ieri Yoshikazu Hara ha preso il via all’Ultra-Trail Mt. Fuji, gara di 161 km e 9.164 m D+, con partenza e arrivo a Yagisaki-Kouen (Yamanashi Prefecture). Non una gara qualsiasi ma l’ultra per eccellenza in Asia, quella che già dall’edizione dello scorso anno, offre un confronto con gli atleti occidentali. Nel 2012 vinse il francese Julien Chorier con il tempo di 18h53’12’’. Quest’anno al via, oltre a Chorier, altri interpreti di livello internazionale come i francesi Sebasten Chaingneau, già vincitore quest’anno alla Transgrancanaria, Antoine Guillon, Christophe Le Saux, Lionel Trivel e Cyril Cointre oltre al canadese Gary Robbins, recente vincitore con record ala Hurt 100 miglia e l’americano John Tidd, 6° quest’anno alla Transgrancanaria.
UNA GRANDE PROVA FISICA E TATTICA - Tutto faceva pensare all’ennesima vittoria in carriera per Julien Chorier che ha condotto la corsa per i primi 70 km. Quando sono giunte le prime notizie che Hara aveva raggiunto e poi superato il francese intorno al km 75, in pochi avrebbero azzardato a una sua vittoria finale. E invece ha condotto i restanti 80 km in testa, amministrando il suo vantaggio in modo magistrale. Una grande prova di forza fisica e di capacità tattica con un vantaggio che è sempre rimasto nell’ordine dei 6-10 minuti per tutta la seconda metà di gara. Il verdetto finale, primo Yoshikazu Hara in 19h39', secondo Julien Chorier a 9’ e terzo, dopo una bella rimonta, Sebastien Chaigneau a 11 minuti. Per tutti gli altri, distacchi oltre un'ora.
TOP 10 UOMINI
1. Yoshikazu Hara (JPN) 19h39’
2. Julien Chorier (FRA) 19h48’
3. Sebastien Chaigneau (FRA) 19h50’
4. Gary Robbins (CAN) 20h20’
5. Brendan Davis (USA) 20h38’
6. John Tidd (USA) 20h50’
7. Antoine Guillon (FRA) 21h04’
8. Koji Yamaya (JPN) 21h05’
9. Lionel Trivel (FRA) 21h10’
10. Cyril Cointre (FRA) 21h10’
Mezzalama, la decisione lunedi'
Prevista una finestra di bel tempo tra il 2 e il 5 maggio
Bisognerà attendere lunedì per avere le idee più chiare sulla data di recupero del Trofeo Mezzalama, ma probabilmente si correrà tra il 2 e il 5 maggio. La Fondazione Trofeo Mezzalama con il suo presidente Giorgio Pession, con il direttore tecnico Adriano Favre e con il meteorologo Luca Mercalli, sta lavorando per stabilire la nuova data della 'Maratona dei Ghiacciai', ma la situazione di instabilità che persiste in questi giorni nel gruppo del Rosa non consente ancora di fare valutazioni precise. Attualmente, data la scadenza della previsione superiore a cinque giorni, non è possibile stabilire i dettagli. Ma nei prossimi giorni, con il consolidamento delle uscite dei modelli di simulazione numerica del tempo, si valuterà la data più opportuna per il recupero, che potrebbe essere compresa tra il 2 e il 5 maggio. Per questo motivo, solo lunedì 29 aprile, in base ai nuovi elementi, sarà possibile per la Fondazione stabilire la nuova data della XIX edizione.
IL PARERE DEL METEOROLOGO - Luca Mercalli analizza così la situazione. «Un’attiva perturbazione mediterranea comincerà ad influenzare il Monte Rosa nel corso di venerdì 26 aprile convogliando correnti umide da Sud-Est, e tra la notte e il mattino di sabato 27 - proprio la fascia oraria in cui era in programma la partenza del Mezzalama - apporterà soprattutto sulle alte valli di Gressoney e di Ayas da 30 a 50 centimetri di neve fresca. In tali condizioni non è possibile garantire la sicurezza di atleti e personale tecnico, sia per la visibilità nulla, sia per il pericolo di valanghe nei tratti esposti. Nei giorni successivi la situazione meteorologica sulle Alpi occidentali rimarrà instabile e depressionaria: nuovi fronti, sia pur più deboli, sono attesi fino al 1° maggio, con il Monte Rosa quasi sempre immerso in nebbie e nevicate intermittenti. Da giovedì 2 maggio l’espansione dell’anticiclone atlantico dirigerà sul massiccio del Rosa venti asciutti da Nord-Est, i quali rassereneranno i cieli».
UTMB, la nuova frontiera dei punti qualificanti
Al via 12 corsi di preparazione
Dopo le gare qualificanti, ecco i corsi che portano punti per la partecipazione all'UTMB e gare collegate. Gli organizzatori pensano nuove esperienze per regolare il numero troppo elevato di partecipanti. Dopo l’esperimento di quest’anno «questo sistema è destinato a essere esteso per fornire opportunità di lavoro per le persone con le competenze e le qualifiche necessarie per controllare tale formazione». Se questo verrà confermato, si aprirà una nuova frontiera con altri organizzatori di corsi che cercheranno di farsi accreditare, ottenendo il nuovo bollino granata 'stage qualificatif'. Sui blog francesi i puristi della disciplina, e non solo, attaccano sostenendo che, In linea con la nostra società attuale anche per il trail, il denaro diventa un rimedio a tutto. I corsi di formazione per le gare dell’UTMB, con l’assegnazione dei relativi punteggi necessari per iscriversi alle stesse gare, sta suscitando un dibattito molto acceso in Francia. Dopo il caso Andorra Ultra Trail, con l’esclusione della manifestazione dalla lista delle 'gare qualificanti' per l’UTMB, c’è anche chi associa l’UTMB a al 'marketing' e Andorra agli 'amatori'.
PROGRAMMA - In programma 6 stage di preparazione all’UTMB, 5 per la CCC e 1 per la TDS. I temi trattati sono la preparazione fisica e mentale, tecnica e tattica, sensibilizzazione alle regole dei montagna. Il costo previsto è di 690 euro per UTMB, 540 euro per la TDS e 490 ero per la CCC. I posti disponibili, 20 per ciascun corso. Il fitto programma di corsi inizierà il 17 giugno con il primo sull’UTMB e terminerà il 15 settembre per l’ultimo sulla CCC. Tra i docenti, Vincent Delebarre, guida di alta montagna e già vincitore dell’UTMB nel 2004 e Jean-Claude Marmier, fondatore del Groupement Militaire de Haute-Montagne (GMHM) e più volte finisher dell’UTMB. Previsti altri interventi in ambito di sicurezza e alimentazione. I corsi consentiranno ai partecipanti di ottenere 3 punti per l’UTMB e 2 per la CCC e TDS. Se l’intera operazione andrà a buon fine, il tutto esaurito ai corsi genererà agli organizzatori un ulteriore introito. Sul piatto, infatti, 128.000 euro, l’equivalente di 800 iscritti proprio all’UTMB (160 euro).
Filippo Canetta alla Grande Traversata Elbana
Al via il progetto Fast Know Time
Parte ufficialmente questa mattina il progetto di Filippo Canetta con la perlustrazione del primo tratto del percorso, da Cavo-Poggio a Marina di Campo. Domani sarà poi la volta del secondo tratto, da Marina di Campo a Pomonte. Dopo un giorno di riposo, lunedì l’atleta lombardo percorrerà quindi l'intera Grande Traversata Elbana (GTE) per un totale di circa 60 km e 3.000 m D+, con quota massima ai 1.019 m del Monte Capanne. Attualmente il meteo indica pioggia per la mattinata di lunedì con schiarite nel primo pomeriggio.
FAST KNOW TIME - Il concetto dell’impresa è quello del tempo più veloce conosciuto (Fast Know Time) e non solo di record in senso stretto. «Il confronto con gli altri non è importante quanto l’esperienza stessa della scoperta di un luogo basando la propria corsa solo sulle proprie sensazioni». La pagina Facebook Grande Traversata Elbana Speed Record, aperta in occasione del lancio del progetto, diventa quindi un luogo di incontro virtuale per chiunque desideri ripercorrere quanto farà Filippo Canetta, condividendo le proprie esperienze.
Rinviato il Trofeo Mezzalama
Non e' stata ancora presa una decisione sull'eventuale recupero della gara
Come ipotizzato nei giorni scorsi da skialper.it, il Treofeo Mezzalama ha dovuto arrendersi alle previsioni meteo, che per il fine settimana non lasciano alcuna speranza di poter disputare la gara regina dello ski-alp. Già dalla mattinata le voci di rinvio della gara a data da destinarsi si rincorrevano e pochi minuti fa il comitato organizzatore ha confermato che nel fine settimana non si correrà. Riportiamo a seguire integralmente il comunicato ufficiale, rimandando alle prossime news per notizie più dettagliate.
Il Trofeo Mezzalama non si correrà il prossimo weekend. Ancora una volta è il Monte Rosa a comandare, dopo lo slittamento di 15 giorni del 2009 e dopo il posticipo di un giorno nel 2011, anche quest’anno sono le condizioni meteo a influenzare le decisioni della Fondazione Trofeo Mezzalama. «E’ da qualche giorno che siamo incollati ai monitor - ha detto Adriano Favre - per vedere l’andamento delle previsioni meteo in vista del prossimo weekend. Abbiamo sperato fino all’ultimo che il Monte Rosa ci concedesse una finestra di tempo buono, ma questa mattina dopo aver visto le ultime previsioni abbiamo deciso di non far correre il Trofeo Mezzalama il prossimo weekend. Ci siamo confrontati sia con Luca Mercalli per gli aspetti tecnici sia con la Regione Valle d’Aosta, infine insieme a Giorgio Pession, abbiamo ritenuto che spostare la partenza della gara fosse la scelta più giusta». «Ci prendiamo qualche giorno - ha concluso il direttore tecnico del Trofeo - per scegliere la data più opportuna».












