Seconda Marmoleda Full Gas Race: niente Punta Penia
Iscritte anche Francesca Martinelli e Martina Valmassoi
Al briefing di questa sera il Comitato Organizzatore della seconda Marmoleda Full Gas Race ha comunicato ai partecipanti che per ragioni di sicurezza è stato deciso di non prevedere il passaggio a Punta Penia. Quindi il tracciato di gara sarà pressoché identico a quello dello scorso anno, con un dislivello positivo di 1900 metri, ed è stato pure confermato l'orario di partenza alle ore 8 del mattino in località rifugio Cima 11 appena sopra a Passo Fedaia. Il tempo di arrivo dei primi concorrenti è previsto verso le 9.45.
Nel frattempo sono arrivate altre iscrizioni prestigiose, in particolar modo in campo femminile visto che sono giunte in Val di Fassa Francesca Martinelli e la giovane Martina Valmassoi; mentre Mireia Mirò, pur essendo iscritta, deciderà domattina se prendere il via o meno. In campo maschile i favori del pronostico sono tutti rivolti al vincitore della passata edizione Nejc Kuhar, che dovrà ben guardarsi da un gruppo di avversari decisamente forti come Filippo Beccari, Alessandro Follador, Roberto De Simone, Alex Salvadori, Thomas Martini, Gil Pintarelli e pure Riccardo Dezulian.
Gioie e dolori nel 'tappone' desertico
MdS Live - Il resoconto del nostro inviato Paolo Secco
Sono tante le emozioni provate in queste due lunghe giornate che hanno caratterizzato 'il tappone' tanto che è difficile riordinare le idee e cercare di imprimere tutte le sensazioni provate. La stanchezza incomincia ad insinuarsi anche nel fisico e nella mente degli uomini e delle donne che compongono l’enorme macchina organizzativa della MdS, quindi anche per noi giornalisti e fotografi. La sala (tenda) stampa ora è gremita in quanto un nutrito gruppo di giornalisti provenienti da tutto il mondo è arrivato al bivacco oggi, solo il tempo di 'annusare' l’atmosfera del campo e gustarsi gli ultimi giorni di gara.
LA PARTENZA VISTA DALL’ALTO - Il tappone, come da tradizione, ha preso il via con due partenza separate. Il gruppone, composto da tutti i concorrenti ancora in gara con classifica a partire dalla cinquantunesima posizione, è partito alle ore 8,30, mentre i top 50 in classifica alle 12. Questo sistema è studiato al fine di permettere anche ai corridori, e ai camminatori, normali, di poter ammirare l’azione di corsa dei primi. Vedere correre a 4’/km (15 km/h) un atleta sulla sabbia e con lo zaino in spalla è veramente uno spettacolo; chi s’intende di corsa potrà certamente capirmi. Ovviamente la differenza di tempo verrà registrata dai cronometristi. Oggi ho la fortuna di essere caricato sull’elicottero e quindi poter ammirare dall’alto il via. Mi appresto a salire con non poco timore avendo visto nei giorni precedenti le evoluzioni che il pilota compie al fine di poter permettere riprese spettacolari. Eddie (il pilota) è capace di virate al limite delle gravità e passaggi radenti come pochi altri al mondo; alla fine tutto andrà per il meglio. Dopo aver fotografato lo start dall’alto, parto immediatamente con il mio autista al fine di incominciare anch’io la lunga giornata che caratterizzerà lo svolgersi di questi 75,7 km.
LA PROFEZIA DI SALARIS - Il primo riscontro è al CP 1. Incito Salaris in decima posizione, lui in tutta risposta, correndo un falsopiano sabbioso in salita, mi risponde dicendomi 'se sto bene li riprendo tutti e poi festeggiamo mangiando la bottarga'. Così sarà… alla fine l’italiano arriverà terzo, riconquistando anche la terza posizione in classifica generale.
L’ABBANDONO DI GIULIANA ARRIGONI - Passano tutti gli italiani e io cerco, nei limiti dello strettissimo regolamento, di aiutarli come posso. Ho provato sulla mia pelle che quando sei in queste condizioni anche solo un piccolo gesto, come ad esempio aiutarti a toglierti lo zaino, assume un valore enorme. Arriva Giuliana Arrigoni in grande crisi, vuole ritirarsi. E da due giorni che non riesce quasi più a mangiare e beve pochissimo. Si accascia sotto ad una tenda al CP1, le scarto una barretta e l’aiuto a mangiare strappandole dei piccoli pezzetti. Dopo circa 45 minuti la rimetto in piedi con grande difficoltà; ripartirà ma al successivo Check Point 2 sarà costretta a ritirarsi, nonostante la reidratazione forzata eseguita dai medici tramite l’infusione di 2 flebo di soluzione.
CALA LA NOTTE - Ai successivi CP, la situazione si aggrava sempre più. In particolare al Check Point 4, dopo 65 km di gara, gli atleti arrivano stremati dai 9 km ininterrotti di dune che lo precedono. Inizia la notte e i corridori affrontano il buio. I demoni della stanchezza li sorvolano e tentano in ogni modo di impossessarsi della loro forza e della loro determinazione. Le uniche armi a disposizione per combatterli: una torcia frontale e una lampada luminescente da porre obbligatoriamente sul retro dello zaino. Il procedere in gruppo ti fa sentire meno solo nella notte e la lunga interminabile fila di piccole luci davanti a te ti infonde speranza. Mancano ancora 21 km, in queste condizioni praticamente una vita. Si formano dei gruppetti e gli atleti cercano di avanzare uniti. Quando verranno meno le forze, l’aiuto di un compagno, anche se sconosciuto, potrà valere la gara; il ritiro o la vittoria, la sconfitta o la gloria. Ma non parliamo di quelle di classifica ma di quelle che vanno giustamente riconosciute a chi riesce a portare a termine una simile prova. Molti atleti si accampano proprio lì per la notte. Potranno sfruttare un tempo massimo d’arrivo fissato per le 18 del giorno seguente.
VERSO LA LINEA D’ARRIVO - Nel frattempo 'i mostri', tra i quali il nostro Filippo Salaris, sono già tutti arrivati. In queste condizioni (oggi la temperatura ha superato i 40 gradi) una simile prestazione è veramente un’impresa da Superman. Il vincitore Hansal compirà i 75,7 km in meno di 7 ore. Giudizio: semplicemente pazzesco!
INCONTRO NOTTURNO - È passata la mezzanotte e con il mio autista decido di dirigermi verso la linea d’arrivo. Non è facile guidare nella notte desertica, nel buio più totale. Per fortuna Sahid, che guida il mio fuoristrada da una settimana, è un berbero di origini nomadi. Ha 24 anni ma non contano, qui la sopravvivenza ti fa maturare presto; si orienta 'a sensazione', guardando le stelle. Procediamo spediti fino a quando incappiamo in una duna improvvisa, insabbiando la nostra vettura. Appena il tempo di scendere e controllare la situazione ed ecco che la provvidenza del deserto si presenta: Insciallah! Quattro ragazzi berberi, di età apparentemente attorno ai 15 anni, si materializzano dal nulla. Stanno camminando a piedi nudi nel deserto, da dove provengano e dove vadano non è dato sapersi. Ho attraversato parecchi deserti e questa è una cosa che ormai non mi stupisce più. Puoi viaggiare per ore nel nulla e di colpo incontri una o più persone e ti chiedi: ma dove vanno? Come fanno a vivere? Cosa fanno qui? Tutte risposte che noi occidentali a stento ci diamo, dimenticandoci spesso che la natura, anche quella più inospitale come questa, può darci tutto il sostentamento che il nostro corpo necessita. Sgonfiamo le gomme, scaviamo nella sabba per far riemergere le ruote e i ragazzi gentilmente ci aiutano a spingere il pesante quattroruote fuori dall’insabbiamento. Mi sento in debito con loro, apro il mio zaino e trovo quanto mi era rimasto dal pranzo al sacco che l’organizzazione ha distribuito a tutti i giornalisti per la giornata odierna; una merendina al cioccolato e delle albicocche disidratate li riempiono di gioia. Noi ripartiamo verso il bivacco, loro scompaiono da dove sono arrivati, nel 'nulla' sahariano.
GRANDI EMOZIONI - Una volta arrivati al bivacco incomincia un fiume di emozioni che si protrarrà tutta la notte fino al giorno successivo. I concorrenti arrivano stremati, la fatica estrema si legge sui loro volti, tagliano il traguardo ed il primo pensiero è quello di dirigersi in direzione della webcam posta qualche metro dopo la finish line e mandare un saluto a casa. Forse i loro amici non li hanno dimenticati, magari sono proprio lì in questo momento, davanti al computer e li stanno guardando. C‘è chi sventola la bandiera della propria nazione, chi manda baci, chi mostra la fotografia dei propri figli o dei propri genitori, altri la foto di qualche amico scomparso, molti per qualche iniziativa benefica per la quale hanno raccolto fondi. La notte è lunga e il continuo taglio del traguardo procede. Molti corridori, dopo essere giunti alla fine, ritornano alla linea d’arrivo per aspettare, anche per ore, qualche amico che nel frattempo si è attardato nella notte. Abbracci, baci, lacrime. Questa è fatica vera, questa è la MdS.
L’ARRIVO DI PAOLO ZUBANI - Io aspetto fino al mattino successivo e alle 11 mi incammino sul percorso in cerca di Paolo Zubani. Il sole è cocente, il calore devastante. Lo vedo a due km dall’arrivo, si era fermato a dormire al CP4 ed è ripartito all’alba. Percorro con lui gli ultimi 2 km. Ci abbracciamo sulla linea d’arrivo ed è un momento magico. Era l’ultimo italiano che attendevamo al bivacco. Ora possiamo riposarci. Oggi tappa maratona in cui Salaris dovrà difendere il podio e per far si che la bandiera dell’Italia torni su un gradino in questa competizione.
Marathon des Sables: Salaris terzo, Arrigoni ritirata
Nella tappa di 42 km di oggi ci si gioca tutto
Quarant’anni quest’anno, per lui i numeri parlano chiaro. Nelle ultime 10 edizioni della Marathon des Sables 3 vittorie e 9 podi complessivi (1° nel 2008, 2009, 2010; 2° nel 2003, 2004, 2005, 2007, 2011, 2012, 4° nel 2006). Mohammad Ahansal, a 42 km dalla conclusione della ventottesima Sultan Marathon des Sables, ha un vantaggio di 45’ sul giordano Salameh Al Aqra, il vincitore dello scorso anno, e di 1h07’ sull’italiano Filippo Salaris. Salvo clamorosi colpi di scena, la gara sarà nuovamente sua.
Con una rimonta costante e regolare, Filippo Salaris regala all’Italia uno splendido 3° posto di tappa che gli vale la stessa posizione anche nella classifica generale. Anche per lui, oggi, gli ultimi 42 km con un distacco di 22’ dal secondo posto assoluto e un vantaggio di 12 minuti abbondanti sullo spagnolo Miguel Capo Soler. Il quinto nella generale, il marocchino Lhoucine Akhdar, è staccato di 30’. I giochi sono ancora tutti aperti e oggi il tifo italiano sarà tutto per il sardo. Ennesima prestazione di Marco Olmo che sfiora la top ten di tappa giungendo dodicesimo tra gli uomini e tredicesimo assoluto. Per lui, un dodicesimo posto anche nella generale a 1h24’ dalla decima posizione. Sono 8 gli atleti italiani nei top 100 della classifica generale.
DONNE - In campo femminile, si ritira la favorita, la francese Laurence Klein, già vincitrice quest’anno dell’Eco Trail de Paris e vincitrice delle ultime due edizioni della Marathon des Sables. Grande prestazione dell’americana Meghan Hicks che con il dodicesimo tempo assoluto ottiene il primo posto nella classifica generale femminile. Per la Hicks, già seconda nel 2009 e quinta lo scorso anno, con quasi 1h15’ di vantaggio sull’inglese Joanna Meek, si preannuncia la vittoria finale della gara. Ottimo sesto posto di giornata per Alice Modignani che sale: è ottava nella generale femminile. Con Federica Pancaldi sono le uniche italiane nelle prime 100 posizioni nella generale. Per la Modignani, 1h14’ di ritardo dal quinto posto nella generale femminile. Dopo il ritiro di Emanuela Scilla Tonetti, nel tappone di ieri l’Italia perde anche Giuliana Arrigoni, costretta al ritiro.
CLASSIFICA DELLA QUARTA TAPPA
MASCHILE
1 AHANSAL Mohamad (MAR - UVU RACING) 6H54'47
2 AL AQRA Salameh (JOR - JORDANIAN AND KUWAITI TEAM) 7H13'55
3 SALARIS Antonio Filippo (ITA - FREELIFENERGY) 7H29'45
4 CAPO SOLER Miguel (ESP) 7H45'49
5 LE SAUX Christophe (FRA - ULTRABAG MDS/WAA 1) 7H50'43
12 OLMO Marco (ITA - ULTRABAG MDS/WAA 1) 8H46'26
37 TONON Renzo (ITA) 10H05'28
38 CAMOZZI Massimo (ITA) 10H07'54
42 TONON Lino (ITA) 10H12'23
FEMMINILE
12 HICKS Meghan (USA - DREAMCHASERS) 8H45'19
24 MEEK Joanna (GBR) 9H52'35
28 SALT Zoe (GBR - SOLIDARITY MDS) 9H54'01
48 CRAWFORD Cynthia (USA - DREAMCHASERS) 10H16'56
68 GRANT Sophie (NZL) 10H45'12
84 MODIGNANI Alice (ITA - RUN & TRAVEL ESSENTIAL TEAM) 11H07'09
CLASSIFICA GENERALE
MASCHILE
1 AHANSAL Mohamad (MAR - UVU RACING) 15H29'54
2 AL AQRA Salameh (JOR - JORDANIAN AND KUWAITI TEAM) 16H14'41
3 SALARIS Antonio Filippo (ITA - FREELIFENERGY) 16H36'52
4 CAPO SOLER Miguel (ESP) 16H49'07
5 AKHDAR Lhoucine (MAR - UVU RACING) 17H06'59
12 OLMO Marco (ITA - ULTRABAG MDS/WAA 1) 19H23'47
24 CAMOZZI Massimo (ITA) 21H45'52
35 TONON Lino (ITA) 22H41'57
65 TONON Renzo (ITA) 23H52'11
77 SCIARRA Cesare (ITA) 24H08'07
87 RUBNER Matthias (ITA) 24H29'58
91 DAL GRANDE Nicola (ITA - RUN & TRAVEL ESSENTIAL TEAM) 24H38'31
FEMMINILE
1 HICKS Meghan (USA - DREAMCHASERS) 20H15'07
2 MEEK Joanna (GBR) 21H26'26
3 SALT Zoe (GBR - SOLIDARITY MDS) 22H21'32
4 CRAWFORD Cynthia (USA DREAMCHASERS) 23H54'33
5 GRANT Sophie (NZL) 24H02'01
8 MODIGNANI Alice (ITA - RUN & TRAVEL ESSENTIAL TEAM) 25H16'15
98 PANCALDI Federica (ITA) 45H08'55
La Sellaronda 2014 partira' da Canazei il 21 febbraio
Decisa la data. Iscrizioni dall'8 gennaio.
la Sellaronda Skimarathon nel 2014 ritorna a Canazei. Il Comitato Organizzatore ha stabilito la data per il prossimo anno. La maratona notturna che abbraccia il gruppo del Sella partirà da Canazei venerdì 21 febbraio.
Dopo qualche giorno di dovuto riposo, il Comitato Organizzatore del Sellaronda Skimarathon si è già messo al lavoro per programmare la diciannovesima edizione.
LA SCELTA DELLA DATA 2014 - «Qualche tempo dopo il termine della gara - ha detto Oswald Santin, coordinatore del gruppo di lavoro - ci siamo trovati con tutti i referenti delle quattro vallate ladine per analizzare l'edizione appena conclusa e per gettare le basi per il prossimo anno. Il primo aspetto affrontato è stata la scelta della data, ma è il paese che ospita partenza e arrivo a dare il via libera definitivo. Valutando tutti gli elementi, concomitanze con altre gare e appuntamenti della stagione invernale di Canazei, abbiamo deciso che il prossimo anno, il Sellaronda partirà venerdì 21 febbraio».
ISCRIZIONI - «Per quanto riguarda le iscrizioni, si apriranno mercoledì 8 gennaio alle ore 12. Inizialmente avevamo pensato a venerdì 28 febbraio, ma essendoci la concomitanza con la prova di Coppa del Mondo a Les Diablerets in Svizzera, abbiamo deciso di spostarla al 21. Con questa scelta ci auguriamo che i migliori atleti al mondo vengano a Canazei per partecipare al Sellaronda.»
POTENZIATO LO STREAMING - «Per quanto riguarda l'organizzazione generale della gara - ha continuato Santin - abbiamo esaminato alcuni aspetti che devono essere potenziati, come ad esempio il servizio di streaming. Portare le immagini dei passaggi sul web e nelle vallate è stato molto interessante. Se il prossimo anno riusciremo ancora a organizzare la diretta, dovremo pensare ad avere due 'linee' di distribuzione delle immagini. La prima sede servire esclusivamente a inviare le immagini ai maxi schermi dei cambi pelli dei paesi, mentre la seconda condividerà con l'intero mondo di internet le fasi salienti della competizione».
Il prossimo anno, quindi, i sellarondisti ritorneranno a Canazei, in quella che è la vera casa della Skimarathon. Canazei e i suoi abitanti riusciranno ancora una volta a creare un'atmosfera magica applaudendo dal primo all'ultimo tutti i concorrenti in gara.
Oggi alle 22.30 Adamello Ski Raid su Rai Sport 2
In gara anche Nicolo' Bongiorno, figlio del grande Mike
È andata in archivio con grande successo la quarta edizione dell’Adamello Ski Raid, valida come prova del circuito internazionale La Grande Course e come tappa finale del circuito Coppa delle Dolomiti.
Un evento che ha visto la partecipazione di ben 350 coppie che hanno affrontato un percorso decisamente impegnativo di 44,5 km, con un dislivello in salita di 4000 metri e in discesa di 4380 metri, sfidando anche condizioni meteo non proprio ottimali con nebbia e freddo soprattutto nella parte iniziale del tracciato. Una maratona sci alpinistica.
I PASSAGGI TV - I primi riscontri positivi sono giunti dalla visibilità mediatica. Giovedì 11 aprile è prevista una sintesi di 30 minuti dell’evento su Rai Sport 2 (digitale e satellitare) a partire dalle 22.30, commentata dal giornalista Andrea De Luca coadiuvato dall’ausilio tecnico di Alessandro Mottinelli, patron della kermesse che ha avuto come sede di partenza e arrivo Ponte di Legno.
Oltre alla sintesi Rai la manifestazione ha avuto importanti spazi televisivi sul circuito Odeon Tv, già il giorno dopo la competizione, sia su Più Valli Tv, su Telereporter, su Telecampione, su Teleboario, su Trentino Tv e nei notiziari di tante tv locali dell’arco alpino, compresi i gazzettini di Rai3 regione Lombardia, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta.
ALTRE TRASMISSIONI IN PROGRAMMA A BREVE - Nei prossimi giorni sono previsti degli speciali di mezzora, nel programma SkionlineTv, che verrà trasmesso su Odeon Tv venerdì 12 aprile alle ore 20.30 e sabato 13 aprile alle ore 22, quindi nel programma Sport&Avventura su Trentino Tv venerdì 12 aprile alle ore 20. Le prossime settimane è poi previsto un ampio servizio nei contenitori Ski Magazine e Hard Trek, in onda su 100 tv locali di tutta Italia.
UN PARTECIPANTE PARTICOLARE - Fra gli aspetti curiosi della quarta edizione dell’Adamello Ski Raid, vinta dalle coppie favorite William Bon Mardion e Mathéo Jacquemod in campo maschile, quindi Mireia Mirò e Laetitia Roux fra le donne, ha destato curiosità la partecipazione di Nicolò Bongiorno, figlio del celebre anchorman televisivo Mike.
«Purtroppo – ha raccontato Nicolò non sono riuscito a concludere la mia gara. Troppo impegnativa con il meteo che ha reso ancora più difficile lo sforzo. Ho deciso di ritirarmi in prossimità di Passo Venerocolo».
Nicolò ha ereditato la passione per la montagna dal papà e, assieme ad Armen Khatchikian, amico e compagno di Mike nell’avventura in Alaska nella celebre competizione sleddog, ha dato il via ufficiale all’impegnativa competizione di sci alpinismo.
«Sono giunto a Ponte di Legno – ha commentato Nicolò – anche per la forte amicizia che mi lega agli organizzatori e ad Armen, che conobbi nel 1984 quando collaborava con la trasmissione condotta da mio padre Superflash. E’ un personaggio straordinario».
Nicolò 'sempre più in alto', ovvero a Cima Adamello (vetta più alta della competizione) non è riuscito ad arrivarci, ma ha promesso che ci proverà nel 2015, quando si disputerà la quinta edizione.
Confermati i percorsi della Pizolada delle Dolomiti
Tratti spettacolari salendo a piedi nell'Holzer al Col Margherita
Ottime condizioni di neve e tracciati spettacolari: le cime della Val di Fassa e del San Pellegrino si preparano a offrire il migliore dei benvenuti agli atleti che domenica 14 aprile 2013 si contenderanno il primo posto alla gara di scialpinismo individuale tra le più antiche del panorama nazionale, promossa dall’Unione Sportiva Monti Pallidi in collaborazione con il CAI SAT e il Comitato Fassa Eventi.
PERCORSO TRACCIATO - Nella giornata di ieri il Passo San Pellegrino ha fatto da sfondo alle operazioni di ricognizione e tracciatura del percorso di gara, svolte dalla squadra capitanata dal direttore tecnico Maurizio Dellantonio. «La ricognizione ha permesso di confermare entrambi i percorsi previsti per gli atleti e gli escursionisti» riporta il direttore Dellantonio. «Tutto fa prevedere una gara molto tecnica, sullo sfondo di uno splendido scenario innevato e di una bella giornata di sole primaverile».
La sfida si preannuncia avvincente anche sotto il profilo degli atleti in gara: il numero degli iscritti supera ormai i 150 concorrenti, tra cui spiccano nomi di rilievo come i vincitori dell’edizione 2012 Nadia Scola e Ivo Zulian accanto ad Alessandro Follador, Carla Jellici e al ritorno di Filippo Beccari e Alex Salvadori.
Il percorso agonistico si articola in 16,42 chilometri di sviluppo e in un dislivello complessivo di 1.725 metri, con tratti di grande spettacolarità come la terza salita zona ristoro e ultimo cambio pelli che conduce all’imbocco del canalino “Holzer”, da percorrere a piedi fino alla cima del Col Margherita a 1.870 metri, preceduta dalle ascese alla conquista del Passo delle Selle (mt. 2530) zona ristoro e della Forcella dell’Om Picol (mt. 2.460).
La variante di percorso approntata per i giovani e gli escursionisti – per cui non sono previsti tratti a piedi con sci in spalla – si snoda invece lungo 12,4 chilometri di tracciato e 1.045 metri di dislivello, con partenza per tutte le categorie presso la stazione a valle della funivia del Col Margherita.
ISCRIZIONI - Potranno pervenire fino alle ore 12 di sabato 13 aprile (con una maggiorazione di 5 euro a partire da oggi, pari a una quota di 45 euro) per gli agonisti – anche tramite il sito www.lapizolada.com – mentre gli escursionisti potranno iscriversi anche la mattina della gara con una quota maggiorata a 40 euro.
Il ritiro dei pettorali e del pacco gara potrà essere effettuato nel pomeriggio di sabato presso la Sala Consigliare del Comune di Moena (ore 15.00 / 19.00) oppure prima della partenza presso il Piazzale Col Margherita (ore 6.30 / 8.00).
Anche Mireia Miro' alla Marmoleda Full Gas
Venerdi' sera si decide sul passaggio a Punta Penia
Starting list di assoluto livello per la seconda edizione della Marmoleda Full Gas Race, la suggestiva manifestazione di sci alpinismo in programma sabato 13 aprile lungo i pendii della Regina delle Dolomiti, la montagna più alta delle Alpi italiane orientali grazie ai 3342 metri di Punta Penia.
MIREIA AL VIA - Sarà infatti al via un’atleta prestigiosa in campo femminile e un gruppo decisamente agguerrito in campo maschile a contendersi la vittoria finale. Sulla montagna 'regina' si cimenterà la principessa dello ski alp mondiale, ovvero la 24enne catalana Mireia Miró Varela, dominatrice in Coppa del Mondo e plurimedagliata ai campionati mondiali ed europei.
Sulla carta la campionessa spagnola non dovrebbe avere rivali, mentre in campo maschile la sfida per la vittoria finale si annuncia davvero incerta, anche se il vincitore dell’ultima edizione Nejc Kuhar è dato in grande forma in questa fase della stagione e lo testimoniano i risultati delle ultime gare. Il suo principale avversario dovrebbe essere colui che in alcune competizioni a squadre è il compagno di team, ovvero Filippo Beccari, che in questi giorni sta approfittando della vicinanza dalla sua residenza abituale (Livinallongo) per aumentare le frequenze di allenamento proprio sul terreno che sabato ospiterà la kermesse.
Fra gli attuali iscritti anche l’altoatesino di Colle Isarco Roberto De Simone, che nella scorsa edizione chiuse sul terzo gradino del podio, quindi Thomas Martini, trentino della Val di Non, e il rendenese Alex Salvadori che sono andati oltre ogni previsione domenica scorsa nell’Adamello Ski Raid e dati in grande forma. Della partita sarà anche il fiemmese Riccardo Dezulian, così come il falcadino Alessandro Follador e il perginese Gil Pintarelli.
PREVISIONI METEO INCORAGGIANTI - Dopo le ultime competizioni di sci alpinismo delle scorso settimane caratterizzate dal maltempo la dea bendata pare avere un occhio di riguardo nei confronti della Marmoleda Full Gas Race, visto che l’ultimo bollettino di Arabba prevede per sabato tempo soleggiato al mattino, con aria tersa ed ottima visibilità con temperature in leggera diminuzione. Il giorno precedente invece è previsto il passaggio di una perturbazione che dovrebbe portare neve oltre i 1700 metri.
ULTIME DECISIONI VENERDI' SERA - Proprio in quest’ottica il Comitato Organizzatore presieduto da Diego Salvador, ma che comprende 4 importanti ed esperte associazioni dell’Alta Val di Fassa come la Sellaronda Skimarathon, la Bela Ladinia e il Bogn Da Nia e la Dolomites Skyrace, assieme al Soccorso Alpino, valuterà nelle prossime ore, dopo l’ultimo sopralluogo, se eliminare il passaggio a Punta Penia per garantire la sicurezza di tutti gli atleti in gara. «Sono tanti anni che organizziamo competizioni – spiega il presidente del team Diego Salvador – e la nostra priorità da sempre è quella di garantire un percorso privo di pericolo per i partecipanti. Nel briefing di venerdì sera prenderemo le ultime decisioni sull’itinerario di gara e sul transito a Punta Penia, che comunque è previsto sul versante nord-ovest, il più sicuro e lontano da dove mercoledì si è verificata l’incosciente azione di un freerider che ha provocato una valanga».
Partenza della gara prevista per le 8 del mattino in località Pian dei Fiacconi, sopra il Passo della Fedaia, e arrivo dei primi uomini previsto verso le 9.50, dopo che i partecipanti avranno affrontato un percorso di 18 chilometri, con un dislivello positivo di 2100 metri
Reichegger, a caccia del podio alle finali
L'azzurro alla vigilia delle gare di Tromsoe
Ultimo weekend di gare per la Coppa del mondo di scialpinismo alla 'Blantic Artic Race' che si disputa sabato 13 e domenica 14 aprile a Tromsoe. Sulle nevi norvegesi in programma una sprint e una individuale con undici azzurri presenti, fra essi Manfred Reichegger difende il terzo posto nella classifica generale dietro a Mathéo Jacquemoud e William Bon Mardion e Glorian Pellissier il secondo in quella femminile dietro a Laetitia Roux e davanti a Maude Mathys.
L'obiettivo di Reichegger sarà quella di coronare una stagione da protagonista con un podio che, nonostante la costanza di piazzamenti nelle prime posizioni, non è ancora arrivato. «Sarà difficile difendere il podio perché siamo in quattro per un posto - spiega il trentaseienne altoatesino dell'Esercito -. È un appuntamento importante, per questo motivo ho saltato le due gare di queste ultime settimane per arrivare riposato. È stata un'annata lunga a faticosa (condita con un argento nella team race dei Mondiali di Pelvoux, ndr), finora mi attribuisco un 8 come voto, ma i giovani crescono ed è sempre più difficile rimanere al vertice. La mia capacità è quella di essere molto regolare, mi difendo in tutte le discipline e così sono nelle prime posizioni della classifica. Non mi sento uno sprinter, dovrò limitare i danni nella prima giornata e poi stare attento nell'individuale di domenica, soprattutto in discesa dove i giovani vanno fortissimo e bisogna sapersi adattare alla situazione».
Colmen Trail 2013 a Morbegno ( SO)
Domenica si corre sulla 'montagna magica' che domina la Città del Bitto
Ultime ore per iscriversi al primo trail della provincia di Sondrio.
Per dare modo anche agli ultimi indecisi di prendere parte alla manifestazione podistica disegnata sulla “montagna magica” che domina Morbegno, il direttivo del Team Valtellina ha deciso di prorogare il termine ultimo a questa sera alle 21: «Al momento abbiamo già 180 iscritti – ha confermato il presidente del sodalizio sondriese Vitale Tacchini -. Avendo però ancora una ventina di pacchi gara a disposizione, si è deciso di dare la possibilità di correre ad altri concorrenti».
PACCO GARA - Ovviamente Made in Valtellina: «Una manifestazione nata per promuovere le bellezze del proprio territorio non poteva che puntare sui suoi prodotti tipici. Nel pacco gara del Colmen Trail abbiamo messo una bella fetta di Casera stagionato dell’Azienda Agricola La Fiorida di Mantello, un bisciolino prodotto dal Panificio Gusmeroli Stefano e dell’ottimo yogurt valtellinese della latteria di Chiuro. Da ricordare che in pieno stila trail abbiamo previsto un cesto con prodotti tipici locali per gli atleti che andranno a podio e una trentina di premi ad estrazione per tutti gli altri concorrenti».
IL PROGRAMMA - La kermesse, proposta in collaborazione con l’associazione Colmen e altri gruppi della zona che hanno la comune mission di promuovere e valorizzare il territorio a fini sportivi/escursionistici, prenderà il via domenica mattina alle 9.30 dalla Colonia di Morbegno: «I concorrenti dovranno affrontare un tracciato corribile e muscolare che presenta uno sviluppo di 19.5km e un dislivello positivo di 1300m; il tutto con partenza e arrivo nei pressi del suggestivo ponte romano che è poi anche il simbolo della “Città del Bitto” – ha continuato il direttore percorso Fabio Bongio -. Distanza e altimetrie non sono proibitive, ma quella della Colmen è comunque una prova da ben interpretare per non trovarsi “senza benza” a metà strada».
Spiegandosi meglio, il trailer morbegnese ha continuato: «I continui cambi di pendenza e i tratti collinari tutti spingere potrebbero mettere in difficoltà chi avrà impostato un ritmo troppo sostenuto nell’ascesa iniziale. Il consiglio che posso dare ai concorrenti è di controllare la velocità nei primi 20’- 30’ per arrivare ancora brillanti al sentierino che porta in vetta alla Colmen».
Il Colmen Trail aderisce alla campagna “io non getto i miei rifiuti”
COSTO ISCRIZIONE: 15 Euro con gadget garantito ai primi 200 concorrenti. Servizio ristori, docce, pranzo, foto e tanti premi a sorteggio.
TEST MATERIALI: All’evento saranno presenti anche due aziende di settore sponsor del Team Valtellina: Crazy Idea e La Sportiva. Entrambe daranno la possibilità ai concorrenti di visionare e testare sul campo alcune delle novità trail running 2013. More info on www.teamvaltellina.com
Disavventura senza conseguenze per Anton Krupicka
Il runner americano e' finito sotto una valanga
Anton Krupicka, ultra runner americano, è stato sorpreso da una valanga sul versante nord del Longs Peak, a pochi km da Boulder, in Colorado. Un terreno ormai abituale per i suoi allenamenti, nonché la montagna scelta per il suo ultimo progetto di record, 52 ascensioni in un anno su 12 vie differenti, una al mese. Una nuova sfida che l’ha portato a unire la corsa con l’alpinismo.
La disavventura è successa il 4 aprile scorso, dopo aver compiuto la decima ascensione annuale salendo la cima dal Martha Couloir, via per lo stesso Krupicka inedita e non priva di passaggi tecnici. In discesa, su un tratto in forte pendenza, è stato trascinato dalla massa di neve, giunta all’improvviso, per alcune decine di metri. Fortunatamente si è arrestato prima di alcuni salti di roccia e in poco tempo, mantenendo la calma, e riuscito a liberarsi. Per lui solo dolori al fianco sinistro, al piede sinistro e al ginocchio destro, lo stesso operato due anni fa. Ha quindi concluso il suo allenamento mattutino di 4h18’. Pur senza aver subito particolari conseguenze, Anton considera l’accaduto come una sorta di monito su quelli che sono i potenziali pericoli in montagna, i particolare in primavera quando i cambiamenti climatici sono spesso repentini. Un monito anche all’eccessiva sicurezza in quanto lo stesso Anton riconosce di essersi concentrato tutta la mattina sulla nuova e impegnativa via di salita e di essere stato troppo sicuro su quella di discesa che conosceva molto bene, sottovalutando in definitiva le condizioni ambientali. Nel pomeriggio, a dimostrazione del fatto che l’incidente non ha portato con se particolari conseguenze, Krupicka è poi salito sul solito Mt. Green per un’altra ora e 20’ di allenamento. Prossimo obbiettivo, la Transvulcania Ultramarathon l’11 maggio.
Marathon des Sables, aspettando il tappone
MdS Live - Salaris ottavo nella tappa di ieri, ritirata Scilla Tonetti
LACRIME - Così è incominciata la terza giornata. Alle tende italiane una brutta notizia: Emanuela Tonetti Scilla decide di ritirarsi. Il dolore muscolare alla coscia che la affligge da settimane si è aggravato nelle due tappe precedenti e si è trasformato in un muro insormontabile. Neanche un’atleta esperta come lei può tener testa a un impedimento così forte, zoppica vistosamente, a stento riesce ad appoggiare la gamba a terra. E’ costretta al ritiro. Assisto ad un momento commovente, di quelli che solo qui riesci a vedere. Un abbraccio commosso con molti del raggruppamento tricolore, quasi tutti la stringono, la abbracciano, la sostengono. Alice Modignani, sua compagna di tenda, le promette che il prossimo anno torneranno insieme . Io e Paolo Zubani la conduciamo dai commissari di bivacco. Per lei la competizione è finita, da oggi finirà il regime di autosufficienza e passerà a carico dell’organizzazione. Forza Scilla, riprovaci il prossimo anno. Il deserto sarà qui ad aspettarti.
SUDORE - Quello che per tutti i 38 km ha accompagnato i corridori. Temperatura torrida, anche se è difficile avvertire la sudorazione. Questo è uno dei principali problemi nel correre in questo contesto, la disidratazione arriva senza che tu te ne renda conto. Quando la avverti ormai è troppo tardi, sei finito, disteso, non riesci a sistemare i pensieri, il cervello si annulla, il corpo barcolla, la bocca non riesce ad emettere nessuna parola. A decine oggi si accasciano ai vari checkpoint sotto le postazioni mediche mobili.
LA PARTENZA - Partenza come al solito sparata per i top con Salameh Aqra che cerca di recuperare il tempo perso in tappa 1, al suo fianco un giovane marocchino a fare l’andatura. A seguire un gruppo abbastanza nutrito di 15 corridori tra i quali il nostro top runner Filippo Salaris. In questo gruppo tutti i migliori, Aziz, Hansal, Delabarre, Capo Solar, Carlo Sa, Le Saux. Filippo rimane in posizione coperta facendo fare l’andatura ad Hansal. Mi dirà all’arrivo: «questo è come il Giro d’Italia, sono i marocchini che devono fare il passo… io seguo». Al decimo km si forma un gruppetto composto da Carols Sa, Capo Solar, Hansal e Aziz.
PARTONO I MAROCCHINI - Al CP1, dopo 12 km di gara, Hansal e Haziz imprimono la prima accelerata. Segue una salita importante e al seguente CP2 si aggiunge al gruppo un altro giovane marocchino. Le posizioni di testa rimangono invariate fino al CP3. Dopo il CP3 un lago salato di 5 km in cui si riesce a spingere parecchio. L’andatura è sempre più esasperata e lo spagnolo Capo Solar cerca l’allungo per andare a prendere Salameh Aqura. Solaris, sempre nel gruppo, entra un po’ in crisi, tuttavia continua a controllare la situazione molto bene. Perde terreno anche nei confronti di Carlos Sa, ma Filippo saggiamente lo lascia andare, tanto ha 20’ di vantaggio nella classifica generale. La difficoltà per i top runner è anche quella di rimanere lucidi nonostante la fatica al fine controllare sempre i propri avversari e fare i calcoli dei distacchi su di loro. Quando parti, devi sapere per ciascuno di loro quanti minuti hai di vantaggio, se vale la pena o meno sprecare energia per stargli dietro.
ARRIGONI IN CRISI - Giuliana parte già con mal di stomaco e da ieri mangia poco. Tutto bene per lei fino al km 13, poi la lampadina si spegne. Dei tre gel che aveva preventivato per la tappa, riesce a mangiarne solo uno. Fino alla fine tappa sarà una lunga ed interminabile camminata.
OLMO SEMPRE TRA I PRIMI - Marco Olmo, gran gara, 15° assoluto in 3h40’, si è sentito bene per tutta la tappa e i lunghi piatti, compreso il lago salato, gli hanno permesso di prendere il passo. Un 'trattore' come lui esce alla distanza, grazie al passo costante. In testa invece è tutto un tira e molla. Marco a un certo punto ha un 'déjà-vu', vede un cava con escavatore, gli sembra di essere tornato per un istante nella 'sua' Robilante, invece siamo qui, nel cuore del Sahara. Bene tutti gli altri italiani che unanimi mi dicono «ci stiamo divertendo un mondo». Anche ieri il paesaggio, a parte i lunghi pianori e il lago salato (che comunque ha il suo fascino) ha proposto panorami letteralmente mozzafiato.
SANGUE - Quello che incomincia ad uscire dai piedi. Alcuni dei nostri italiani hanno i piedi malconci, le piaghe sono sempre più numerose e profonde, sempre più sanguinanti e purulenti. Questo già lo si sapeva, d’altronde dopo la disidratazione è la principale causa di ritiri alla MdS. Faccio un salto in infermeria, i medici lavorano tutto spiano a 'riparare' piedi e fuori dalla tenda medica c’è la coda. I corridori arrivano e una responsabile alla porta della tenda distribuisce loro un numero come al supermercato, quando sarà il loro turno verranno chiamati. Nella serata obbiettivo: recuperare le forze, oggi 'il tappone' attende gli atleti, altri 75,7 km di sudore e sangue, speriamo senza lacrime.
CLASSIFICA 3° TAPPA
MASCHILE
1. EL AKAD Aziz (MAR - SOLIDARITE MDS MAROC) 3H00.17
2. AL AQRA Salameh (JOR - JORDANIAN AND KUWAITI TEAM) 3H03.45
3. AHANSAL Mohamad (MAR - UVU RACING) 3H05.21
4. AKHDAR Samir (MAR – UVU RACING) 3H07.47
5. CAPO SOLER Miguel (ESP) 3H09.23
8. SALARIS Antonio Filippo (ITA - FREELIFENERGY) 3H15.20
15. OLMO Marco (ITA - ULTRABAG MDS/WAA 1) 3H40.00
FEMMINILE
1. KLEIN Laurence (FRA) - 3H47.36
2. HICKS Meghan (USA - DREAMCHASERS) 3H54.23
3. MEEK Joanna (GBR) 3H54.48
4. SALT Zoe (GBR - SOLIDARITY MDS) 4H14.14
5. CRAWFORD Cynthia (USA – DREAMCHASERS) 4H17.45
8. MODIGNANI Alice (ITA - RUN & TRAVEL ESSENTIAL TEAM) 4H43.39
17. ARRIGONI Giuliana (ITA – FREELIFENERGY) 5H24.10
CLASSIFICA GENERALE
MASCHILE
1 AHANSAL Mohamad (MAR - UVU RACING) 8H35.06
2 EL AKAD Aziz (MAR - SOLIDARITE MDS MAROC) 8H48.51
3 AL AQRA Salameh (JOR - JORDANIAN AND KUWAITI TEAM) 9H00.45
FEMMINILE
1 KLEIN Laurence (FRA) - 11H05.38
2 HICKS Meghan (USA - DREAMCHASERS) 11H29.37
3 MEEK Joanna (GBR) 11H33.50
I convocati per le finali di Tromso
Ecco i dieci azzurri che nel fine settimana saranno in Coppa del Mondo
Sono complessivamente dieci (sette uomini e tre donne) gli azzurri che prenderanno parte alle finali di Coppa del mondo di scialpinismo nel particolarissimo scenario di Tromso.
Ecco i loro nomi: Manfred Reichegger, Matteo Eydallin, Damiano Lenzi, Pietro Lanfranchi, Davide Galizzi, Robert Antonioli, Michele Boscacci, Gloriana Pellissier, Elena Nicolini, Elisa Compagnoni.
In programma una sprint sabato 13 e una individuale domenica 14 aprile