Tre Rifugi Val Pellice tra conferme e novita'
Ennesima vittoria di Paolo Bert, a segno la scozzese Helen Bonsor
L'anno scorso la Tre Rifugi Val Pellice era approdata nel mondo del trail, rivoluzionando i percorsi di gara. Confermato, solo, il centro di Bobbio per le operazioni di partenza e arrivo con la novità di due percorsi: il Trail degli Alpeggi di 33,6 km e 2205 metri di dislivello e la Tre Rifugi Val Pellice Trail di 54,2 km con dislivello di 3818 metri.
TRE RIFUGI TRAIL - Conferme e sorprese nell'edizione numero 38. Paolo Bert è una garanzia: ha messo l’undicesimo sigillo alla Tre Rifugi su dodici partecipazioni alla gara 'di casa'. La lotta per il primato è stata una 'sfida in famiglia' con l'altro atleta di casa Claudio Garnier (visto che abitano a pochi chilometri di distanza), che nel 2011 riuscì a battere Bert alla Tre Rifugi. Al terzo posto il cuneese Massimo Depetris, quindi ancora un Garnier, Massimo, a occupare la quarta piazza, con quinto un altro atleta della Granda, Mauro Giraudo. La novità è arrivata nella gara 'rosa': Helen Bonsor ben due mesi fa ha contattato l’organizzazione per ‘prenotare’ la sua partecipazione alla 54 km. Richiesta accolta con curiosità, ma sul percorso la scozzese, classe 1985, è diventata ben presto 'conosciuta', visto che ha vinto la gara con il tempo di sette ore, 13 minuti e 38 secondi, stabilendo il nuovo record della Tre Rifugi che apparteneva a Daniela Bonnet (7h 19' 13"), in questa edizione terza all'arrivo in 7h 31' 33, superata anche da Raffaella Miravalle, seconda in 7h 26' 32". Ai piedi del podio Sonia Glarey e Martina Plavan.
TRAIL DEGLI ALPEGGI - Nella 'corta', Raffaella Canonico ha messo da parte il ruolo da organizzatrice, e dopo anni di 'inattività podistica', visto che si dedica alla mountain bike, è salita sul gradino più alto del podio nella 'sua' gara, considerando che a Bobbio ci vive tutti i giorni. Gara in solitaria la sua, davanti a Genny Garda, vincitrice nella edizione 2012 e attuale detentrice del record sul percorso, con terza Samanta Odino. Danilo Lantermino si è imposto con grande autorevolezza in campo maschile, confermando la forza della Podistica Valle Varaita. Dalla Bergamasca arriva il secondo classificato, Paolo Rinaldi che ha tallonato il vincitore per tre quarti di gara, prima di un cedimento nella lunga discesa dal Giulian. Terzo un atleta della Val Pellice, Fabio Bonetto.
L'ORGANIZZAZIONE - Un forte temporale il giorno precedente la gara, ha messo in apprensione gli organizzatori. Ma la situazione meteo è ben presto migliorata e la decisione del direttore di gara di spostare di mezz'ora lo start si è rivelata vincente. 343 gli iscritti, 306 i partenti, arrivati un po' da tutt'Italia: i piemontesi erano i più numerosi; presneti anche tanti liguri visto che la Tre Rifugi è stata inserita nel circuito dei Trail dei Monti Liguri.
Poker di Mersi alla ValleElvo SkyRunning
Il biellese ha preceduto Gazzola e Fenaroli
Quarta vittoria di Enzo Mersi alla ValleElvo SkyRunning. L'atleta biellese si aggiudica la prova fissando il nuovo record della gara in 1h23'47", migliorando il suo stesso primato di 1h25'06". L'atleta del GSA Pollone precede Marco Gazzola (Biella Running) e Maurizio Fenaroli (Valetudo Skyrunning) entrambi al secondo posto con il tempo di 1h30'18. Tra le donne vittoria ex-aequo per le due atlete degli Orsi Rewoolution Team Marcella Belletti e Barbara Cravello giunte al Rifugio Coda in 1h45'43". Al terzo posto, con un ritardo di circa 3 minuti, Elisa Arvat (1h48'59") del Pont-Saint-Martin. Tra le società vittoria del GSA Pollone davanti agli Orsi Rewoolution e all'A.S. Gaglianico 1974. Record anche tra gli iscritti con 149 partenti e 148 arrivati.
Rigamonti e Oliveri vincono sul lago di Como
Loro il successo nella Marathon Trail del lago partita sabato
Alla fine l'ha spuntata Massimiliano Rigamonti. L'atleta della ASD Marciacaratesi ha chiuso la Marathon Trail Lago di Como (115 km, 6500 m D+) in 15h40'57'') davanti a Massimo Tagliaferri (Pol Pagnona, 16h24'48'') e Mario Sala (17h24'48''). Nella gara rosa successo di Virginia Oliveri, terza assoluta (17h19'55'') che ha avuto la meglio su Lisa Borzani (Amatori Atletica Chirignano, 17h36'37'') e Patrizia Pensa (Polisportiva Besanese, 19h08,59'').
GARA CORTA - Nella versione da 38 km e 2090 m D+ vittoria di Oscar Giovio (Atl. Centro Lario, 3h25'40'') e di Monica Casiraghi (Team Cellfood, 4h21'33'').
Kilian Jornet, 'macchina' vincente
Adesso punta agli Europei in Italia
«Dopo il record del Monte Bianco ero un po' stanco e sentivo di non essere al cento per cento, ma alla fine ho avuto ottime sensazioni, portando a casa il successo». Kilian Jornet instancabile e imbattibile: per lui giovedì il record sul Bianco, domenica la vittoria alla Ice Trail Tarentaise (nel tempo di 7h38 dopo 65 km e 5000 metri di dislivello) a Val d’Isère e il pettorale di leader di Coppa del Mondo. «La gara è stata molto tecnica e spettacolare, - prosegue Kilian - non solo perché abbiamo corso per gran parte del percorso sulla neve, ma anche per alcuni passaggi sulle creste molto impegnativi. Con François d’Haene abbiamo fatto gara a due: solo negli ultimi cinque chilometri sono riuscito ad allungare. Credo che l'acclimatamento all'altura di queste ultime settimane mi abbia aiutato». Con la vittoria sulle Alpi francesi e quella precedente alla Transvulcania, adesso Kilian Jornet è in testa alla generale di Coppa del Mondo. «Sono contento di avere ancora ottenuto punti importanti per la classifica. Tra l'altro senza forzare troppo: era un obiettivo non 'disperdere' troppe energie, in vista dei prossimi Campionato europei in Italia (il Dolomites Vertical Kilometer il 19 luglio e la Dolomites SkyRace del 21 a Canazei, ndr)». Dove sarà ovviamente il favorito numero uno.
Nico Valsesia, impresa alla Genova-Monte Bianco
Il precedente record abbassato di 2h23’
Prima di raccontare la prestazione di Nico Valsesia, cerchiamo di mettere ordine nel discorso record, analizzando chi lo deteneva e i principali dati relativi al percorso.
LA SFIDA - Sostanzialmente il record Genova-Monte Bianco, è un concetto molto semplice ideato ventisei anni fa da Marino Giacometti, l’attuale presidente della International Skyrunning Federation (ISF). Nella sua logicità, contempla il tempo di percorrenza dal punto più basso a quello più alto della Comunità Europea. In sostanza, dai 0 metri del mare ai 4.810 m della vetta del Monte Bianco. La logica dice che il percorso più corto per portare a termine l’impresa sia da Genova per poi arrivare in cima a sua maestà dalla via normale italiana, quella che passa dal rifugio Gonnella. L’intero percorso prevede uno sviluppo complessivo di circa 320 km e un dislivello positivo di 5.500 metri. Per la parte in bici, è prevista una prima salita al Passo del Turchino (532 m) e poi la lunga salita attraverso tutta la Valle d’Aosta che porta dai 345 m di Pont Saint-Martin ai 1.224 m di Courmayeur. Da questo punto in poi, in circa 12 km di strada, il percorso sale fino ai 1.959 m del Lago Combal. E' proprio da qui che si attacca a piedi la salita alla vetta passando per il ghiacciaio del Miage, rifugio Gonnella (3.071 m), ghiacciaio del Dòme, colle di Bionassay e, infine, unendosi alla via normale francese, Capanna Vallot (4.362 m) e vetta del Monte Bianco (4.810 m).
I PRECEDENTI - Nel 1997 lo stesso Marino Giacometti percorse l’intero tratto in 23h00’ stabilendo di fatto il primo record del percorso. Nel 2008, Andrea Daprai scese a 18h58’ ma il suo record fu classificato nella categoria Team. Una suddivisione dei record che ha generato negli ultimi anni alcune incomprensioni. Ed è proprio per questo motivo che il vero obbiettivo di Nico Valsesia era quello di scendre sotto le 18h58’ di Daprai, in modalità individuale, per mettere un punto definitivo sulla questione record Genova-Monte Bianco. Facile pensarlo, meno attuarlo in pratica.
LA PRESTAZIONE - Il curriculum sportivo di Nico Valsesia, con innumerevoli partecipazioni alla famosa RAAM in America, e altre avventure estreme in giro per il Mondo, lo dava sicuramente come possibile protagonista nella parte in bici. Non vi erano neanche particolari dubbi sulla sua tenuta sulla distanza nella parte a piedi, avendo ottenuto negli ultimi anni risultati di rilievo nelle corse a piedi, appunto di lunga distanza. L’incognita era quindi costituita principalmente dalla parte alpinistica e dalla quota, anche se lo stesso Nico aveva già stabilito un record di ascesa sull' Aconcagua (9.962 m). Il lavoro specifico degli ultimi mesi e un supporto rassicurante come quello fornito da Denis Trento, hanno invece dato il suo frutto. Nico Valsesia è arrivato al Lago Combal dopo poco più di 10 ore. A detta del suo team ci è arrivato in ottime condizioni, sia fisiche che di motivazione. Superato indenne il ripido tratto che porta dai 1.659 m di La Visaille ai 1.959 del Lago Combal, si è preso meno di mezz’ora di sosta per una messa a punto generale. Poi la partenza nella notte stellata della Val Veny in compagnia di Denis Trento. Aveva quindi da gestire più di nove ore sul record di Daprai, un margine rassicurante al netto però di eventuali problematiche relative alla quota. E’ salito in vetta in poco più di 6 ore effettive, andando a prendersi un fantastico record con il tempo finale di 16h35’.
UN RECORD DESTINATO A DURARE – In una prova come la Genova-Monte Bianco, la parte in bici assume senz’altro un ruolo strategico. Percorrere gli oltre 300 km che separano Genova dal Lago Combal, a una media superiore ai 30 km/h, non è un tipo di prestazione che si può improvvisare. Serve avere una buona attitudine di base e la voglia di prepararsi nelle lunghe distanze nel corso degli anni. Di Nico, tutti ricordano gli aneddoti sulla sua preparazione alla RAAM, come quando partiva per un semplice allenamento dalla sua Val di Susa per arrivare a Gibilterra, incurante dell'incredulità degli amici. La componente bici, in particolare quella di ultra distanza, fa ormai parte del suo corpo e della sua mente. Ha poi costruito la parte alpinistica con determinazione, impegno e voglia di esplorare qualcosa di nuovo. Infine, ma anche questo è un merito, la scelta del compagno per la sicurezza nella parte alta del percorso. Con Denis Trento, Nico si è potuto concentrare unicamente sulla prestazione, consapevole di avere un compagno serio, competente e, ovviamente, incredibilmente dotato. Un record che appartiene tanto a Nico quanto al suo ormai super collaudato staff composto principalmente da amici di lunga data disposti a seguirlo nelle sue imprese in giro per il mondo. A questo punto, ci si incomincia già a domandare quale sarà la prossima.
Il nuovo tempo di 16h32’ è quindi li a disposizione per chiunque abbia voglia di cimentarsi in qualcosa di serio.
I ragazzi dello skialp sul trono di Re Stelvio
Al Mapei Day 2013 Damiano Lenzi e Michele Boscacci davanti a tutti
Nella gara clou dell'annuale Mapei Day all passo dello Stelvio, la classicissima scalata ciclistica, i ragazzi terribili dello scialpinismo hanno monopolizzato la zona alta della classifica.
DAMIANO LENZI SCALATORE - L'ha vinta a braccia alzate Damiano Lenzi, e non è certo una sorpresa: grandissima cilindrata, potenza, e pedalare gli è sempre piaciuto. 1h 04' 57” il tempo impiegato dal Lence per coprire i 21.097 metri con 1550 metri positivi di dislivello.
MICHELE BOSCACCI SORPRESO - Un po' più sorprendente è il secondo posto di Michele Boscacci, che in genere preferisce la mountain bike. Ma forse il più sorpreso è lui stesso, come dichiara su Facebook...solo 30” da Lenzi, e che abbia un grande motore non lo scopriamo oggi!
LORENZO HOLZKNECHT CORREVA IN CASA - E a completare la rappresentanza di skialper troviamo anche Lorenzo Holzknecht in quinta posizione ad un altro minuto e 10 secondi, di casa sui tornanti dello Stelvio ma sulle due ruote da pochi anni, e da meno ancora sulla superleggera.
Al Mapei Day 2013 hanno partecipato circa 3000 iscritti, distribuiti tra i tanti cicloturisti e gli agonisti in skiroll e in bicicletta, più i runner della mezza maratona. Ma oltre mille persone in più hanno percorso fin dall'alba e con i mezzi più vari i tornanti chiusi al traffico per l'occasione, affrontando la classicissima Cima Coppi storica del Giro d'Italia. Ecco qui sotto i migliori tempi per disciplina, per gli abituali confronti tra i diversi mezzi di trasporto.
PODI E TEMPI PER SPECIALITA'
Re Stelvio ciclistica maschile
1. Damiano Lenzi (Rampikossola) – 1.04'57''53
2. Michele Boscacci (Cicli Franzi) – 1.05'28''81
3. Mauro Galbignani (Aurora 98) – 1.05'34''51
Re Stelvio ciclistica femminile
1. Marina Ilmer (Gobbi) – 1.18'48''94
2. Valentina Mabritto (Caam Corse) – 1.22'38''91
3. Claudia Wegmann (S. Genesien) - 1.23'12''78
Skiroll maschile
1. Simone Paredi (CS Esercito) – 1.21'53''48
2. Francesco Rossi (Pol Valmalenco) – 1.22'32''03
3. Sergio Bonaldi (individuale) – 1.24'17''62
Skiroll femminile
1. Natalya Zernova (Russia) – 1.46'14''15
2. Natascia Leonardi Cortesi (Svizzera) – 1.57'54''50
3. Urszula Letocha (Polonia) – 1.59'39''41
Mezza maratona maschile
1. Massimiliano Zanaboni (Valli bergamasche) – 1.40'07''83
2. Michele Belluschi (Daini Carate) – 1.42'01''18
3. Robin Trapletti (Lbm Sport) – 1.46'39''27
Mezza maratona femminile
1. Ivana Iozzia (Corradini Rubiera) – 1.51'28''00
2. Monica Carlin (GS Valsugana) – 2.02'58''46
3. Ana Nanu (GS Gabbi) – 2.05'46''11
Ice Trail Tarentaise, vincono Kilian e Forsberg
Sul podio l'azzurra Francesca Canepa
Pronostici rispettati a Val d'Isère per l'Ice Trail Tarentaise. Nella gara di 65 km e 5000 m D+ , inserita nel calendario delle World Series, vittoria di Kilian Jornet: il catalano ha chiuso con il tempo di 7h 35' 32", davanti al francese Francois D'Haene, vincitore dell'ultimo UTMB al traguardo in 7h 40' 13", e al giovane tedesco Philipp Reiter in 8h 12' 3". Quarto l'azzurro Fulvio Dapit in 8h 23' 43", quinto il francese Nicolas Pianet in 8h 36' 03. Nella gara 'rosa' a segno la svedese Emelie Forsberg in 9h 11' 11" davanti alla francese Christel Dewalle in 10h 08' 58, con terza Francesca Canepa in 10h 31' 59". Quarta la neozelandese Anna Frost, poi nell'ordine, le francesi Helene Michaux e Gaële Giot, con settima l'azzurra Alessandra Perona. Nell'Altispeed (30.22km / 2240m+) a segno Alexis Traub e Beth Cardelli.
Il giorno dei record verticali
Oltre le previsioni le gare di Bernard Dematteis e Valentina Belotti
La gara dei record e i suoi migliori interpreti hanno confermato le aspettative della vigilia.
Bernard Dematteis e Valentina Belotti hanno vinto il tricolore Fidal 2013 di specialità migliorando i loro primati, che erano i migliori al mondo su tracciato omologato, con performance che hanno dell’incredibile. Il campione europeo di corsa in montagna ha abbassato di 33” il proprio tempo fermando il cronometro in 30’27”.
Per l’alfiere dell’Atletica Valle Varaita un’altra grandissima soddisfazione a soli sette giorni dal titolo continentale conquistato in Bulgaria. Strepitosa anche Valentina Belotti, la stella del Runner Team ‘99 di Volpiano capace di tornare a stravincere questa gara e chiudere con in 37’42” (suo precedente record 30’55”).
I PODI ASSOLUTI - Sui 3298m di sviluppo del sentiero che dalla quota di 352 metri di Madonna di Loreto porta ai 1352 del traguardo di Lagünc si sono confrontati 178 corridori tesserati per la federazione italiana di atletica leggera. Sul podio assoluto femminile anche Samantha Galassi – 39’58”- della Recastello Radici, ed Elisa Desco - 40’48”- dell’Atletica Alta Valtellina che, nell’ordine, hanno messo in fila la forestale Antonella Confortola – 40’52”- e la nazionale romena Denisa Dragomira - 42’10”-. Al maschile prestazioni da podio per il sei volte iridato della corsa in montagna Marco De Gasperi -32’41”- e Martin Dematteis -32’49”-. Grandi prestazioni anche per Emanuele Manzi della Forestale – 4° in 33’34”- e per il britannico Robbie Simpson – 5° in 33’57”-.
I TITOLI DI CATEGORIA - Oltre a vincitori assoluti Bernard Dematteis e Valentina Belotti, hanno vestito la maglia tricolore vertical 2013: Dario Martocchi (Mera Athletic), Enzo Vanotti (As Lanzada), Massimo Forcoz (Pont San Martin), Sara Lanshour (Valgerola), Debora Cardone (Casa del Cammino) e Daniela Bonaiti (Marathon Almenno). In palio anche il primato del neonato SCOTT Vertical Circuit che vedeva la gara chiavennasca gemellata con Vertical del Cornizzolo (Lc) e Orobie Vertical (Bg). In base ai riscontri cronometrici delle tre prove a spuntarla sono stati il piemontese Marco Moletto e la toscana Samantha Galassi.
LA VOCE DEI VINCITORI - «Meglio di così non poteva proprio andare – ha commentato a caldo euforico Bernard Dematteis -. Sabato scorso vincendo il campionato europeo pensavo di avere coronato un sogno a livello sportivo e professionale…. Ora però il sogno continua. Sono felicissimo per il successo e per il nuovo record. Lo dedico alla mia squadra, alla mia famiglia, a Nicola Del Curto e alla gente di Chiavenna che sin dalla prima volta mi ha accolto come fossi uno di loro».
Sulla stessa linea anche Valentina Belotti, che con questo percorso ha sempre avuto un feeling particolare: «Sapevo di stare bene, ma non avrei mai creduto di abbassare così tanto il mio precedente primato. Sono ovviamente soddisfatta per come è andata e per l’accoglienza riservatami. A chi la dedico? Al mio allenatore Renato Gotti».
ORGANIZZATORI SODDISFATTI - Commenti positivi anche a livello organizzativo con il Mera Athletic del presidente Gino Valentini che, ancora una volta, ha riscosso il pieno di consensi: «Viste le numerose concomitanze siamo contenti dei numeri raggiunti, ma soprattutto del livello degli atleti in gara – sono state le impressioni a caldo del responsabile del comitato organizzatore Nicola Del Curto -. Questi ragazzi sono fantastici, come fantastici sono tutti quelli che ogni anno vengono a Chiavenna per misurarsi su questo impegnativo tracciato. Il mio sogno portare sempre più gente, atleti e pubblico, su questo percorso».
Roncon Vertical Kilometer 2013 a Daniele Cappelletti
Il VK in Val Rendena cresce in qualità
Circa 50 partenti hanno affrontato i 1000 metri su 2900 metri di sviluppo da Bondon de Sot 1215 al Cimon 2215.
Prima parte su sentiero nel bosco e poi straight-up su prato.
LA GARA - In una giornata calda il giusto per i muscoli degli scalatori, Daniele Cappelletti ha vinto in 36' 35", seguito a 24" da Nicola Pedergnana e a 1' 06" da Cristian Badini. I primI sei classificati sono rimasti sotto il tempo di riferimento stabilito nella prima edizione del 2012 da Martino Cattaneo, quest'anno ottavo.
Tra le donne successo di Susanna Neri in 46' 20", seguita da Anna Zambanini in 48' 13" e da Paola Massei (55' 50").
Val Gardena, la rivincita di Wangari
Nella Mountain Run vittoria del kenyota gia' terzo l'anno scorso
Terzo l'anno scorso, quando vinse il connazionale Kosgei, primo nel 2013. Ecco la parabola del kenyota Francis Muigai Wangari che oggi ha vinto la seconda edizione della Valgardena Mountain Run, con partenza da Ortisei (Bz) e arrivo al Seceda, dopo circa 14,5 km e 1280 metri di dislivello. La gara gardenese ha visto al via anche il forte neozelandese Joanthan Wyatt, già campione del mondo di corsa in montagne che non ha bissato il secondo posto dell'edizione 2012, arrivando terzo. Al secondo posto Gerd Frick. Tra le donne sucesso della forestale Renate Rungger davanti alla kenyota Njeri Veronicah Maina e a Edeltraud Thaler.
Nella classifica di skialper le calssifiche ufficiali.
Tre Rifugi Val Pellice Trail: ancora Paolo Bert
Vittoria e record femminile per Helen Bonsor
Paolo Bert vince ancora. Sul percorso di 54, 2 chilometri per 3818 metri positivi impiega 6h 11' 09", staccando di oltre 30' Claudio Garnier (6h 41' 54"). Al terzo posto Massimo De Petris in 6h 52' 53".
Gara più equilibrata tra le donne. Helen Bonsor vince e stabilisce il nuovo miglior tempo femminile con 7h 13' 38". A 13' giunge Raffaella Miravalle, ad altri 5' Daniela Bonnet dopo il duello finale in discesa.
TRAIL DEGLI ALPEGGI - Sul percorso di 33,6 chilometri per 2205 metri positivi del Trail degli Alpeggi vince Danilo Lantermino davanti a Paolino Rinaldi e a Fabio Bonetto. Tra le donne Raffaella Canonico precede Jenni Garda e Samanta Odino.
Il Trail di 54 km ha assegnato ai finisher 2 punti qualificanti per The North Face Ultra Trail du Mont Blanc.
La partenza è stata posticipata per il maltempo e la gara è comunque partita sotto la pioggia, ma poi ha proseguito regolarmente fino all'arrivo dei primi concorrenti attorno alle 14.
Bernard Dematteis vittoria con record a Chiavenna
Valentina Belotti record femminile sul tracciato omologato Fidal
Il tracciato dei record si conferma tale, ma poi ci vuole quello che fa il record!
IL RECORD DEL MONDO - Ci ha pensato Bernard De Matteis questa mattina, salendo il Vertical Km Chiavenna-Lagunc in 30' 29", record del mondo sui 1000m+ ( senza bastoncini, percorso omologato Fidal, sviluppo 3300 metri). Secondo tempo per l'intramontabile Marco De Gasperi in 32' 41", terzo per Martin Dematteis in 32' 49", quarto per Emanuele Manzi in 33' 34".
LE DONNE - Ha vinto Valentina Belotti in un grandissimo 37' 42", record anche per lei. Samantha Galassi seconda in 39' 58", Elisa Desco terza in 40' 52", Antonella Confortola quarta in 40' 58".