Riccardo Mejia, ritorno al passato

Il campione messicano sara' al via del Giir di Mont

Il messicano Ricardo Mejìa, classe 1963, torna a correre in Italia e lo fa in una delle gare più prestigiose a livello internazionale, il Giir di Mont di Premana. Con il suo talento ha scritto alcune delle più belle pagine della Corsa in Montagna e dello Skyrunning degli ultimi anni, anche della stessa corsa lombarda. Di seguito, una breve sintesi del suo smisurato curriculum sportivo che vuole anche essere un doveroso omaggio e bentornato all’atleta.

LA CORSA IN MONTAGNA - Uno dei primi risultati a livello internazionale di ricardo Mejia fu la sua vittoria nell’ormai lontano 1998 alla Sierre-Zinal, in Svizzera. Vinse poi la stessa corsa nel 1999, nel 2001, nel 2004, dove ottenne il primo ditolo di Campione del Mondo di Corsa in Montagna di Lunga Distanza, e nel 2005, stabilendo il nuovo record cronometrico in 2h30’59’’, una prestazione che rimane tutt’oggi uno dei migliori cinque tempi di sempre. Nel 2004 è decimo ai Campionati del Mondo di Corsa in Montagna di Sauze d’Oulx, in Italia, dietro a Marco De Gasperi, e nel 2005 si migliora arrivando settimo a Wellington, in Nuova Zelanda. 

LO SKYRUNNING - Ricardo è poi stato uno dei grandi dello Skyrunning ed è riuscito a vincere un’edizione delle Skyrunner World Series nel 2006, a cavallo tra l’era di Roc Augusti e quella di Kilian Jornet. C’è anche un po' d’Italia nelle sue performance in quanto corse dal 2010 per il team Valetudo Skyrunning di Giorgio Pesenti. Già vincitore della SkyMarathon agli Sky Games di Cervinia nel 2000, s’impose poi, tra le altre, all’International SkyRace Valmalenco-Valposchiavo e alla Mt. Kinabalu Climbathon nel 2005.  Nel 2006 ha letteralmente dominato il circuito internazionale vincendo quattro prove in programma, Chico Hidalgo in Messico, Zegama-Aizkorri in Spagna, Vallnord ad Andorra e Mt. Kinabalu Climbathon in Malesia, arrivando nella generale davanti allo spagnolo Roc Augusti e all’italiano Fulvio Dapit.  Sempre in ambito World Series, è poi ancora riuscito a vincere una prova nel 2009, la Cordillera Volcánica Central in Costa Rica. 

IL GIIR DI MONT - Quella di Ricardo Mejìa non sarà la prima partecipazione al Giir di Mont. Nel 2007 vinse con un fantastico tempo finale di 3h11’51’’ stabilendo il nuovo primato della corsa migliorando di quasi 6’ il 3h17’38’’ di Fabio Bonfanti del 2005. Non fu una vittoria qualunque, infatti, oltre al prestigio insito nella gara stessa, Ricardo, in un testa a testa memorabile, prevalse per soli 7’’ su Kilian Jornet, venticinque anni più giovane, quell’anno alla prima vittoria nella classifica finale delle World Series. Ritornò poi a Premana l’anno successivo, nel 2008, e in 3h19’25’’ dovette accontentarsi del terzo posto alle spalle di Kilian Jornet, nuovo primatista del percorso in 3h10’18’’, e di Dennis Brunod. La storia di Rcardo Mejìa e il Giir di Mont prosegue quindi nel 2009 con un’altra sfida epica sempre con lo stesso Kilian Jornet. Quell’anno i due atleti fecero registrare dei tempi inimmaginabili solo qualche anno prima. Vinse Kilian in 3h05’08’’ e Ricardo chiuse in seconda posizione in 3h06’41’’. Dietro di loro, praticamente il vuoto con lo spagnolo Jessed Hernandez, terzo, che accusò un ritardo di 10’42’’ dal primo. Nel 2010 Ricardo si ripresenta a Premana ma non riesce più a tenere il passo dei primi. Fu l’edizione del primo duello Kilian Jornet e Marco De Gasperi. Ricardo chiude con un importante settimo posto ma a più di 12’ di distacco dal vincitore, sempre il solito Kilian Jornet che in 3h01’14’’ stabilisce il nuovo primato della gara.

Nel 2011, in una delle sue ultime apparizioni in Italia, partecipa alla Aosta-Becca di nona e si classifica terzo con il tempo di 2h27’22’’.  


Grandi nomi al Giir di Mont

Ultima settimana di lavoro per la gara di Premana

Ultima settimana di preparativi a Premana in vista Giir di Mont di domenica 28 luglio. 32 km per la Sky Marathon e 20 km per la più breve Sky Race, 2.400 e 1.100 metri rispettivamente gli sviluppi verticali: questi i numeri dei due percorsi della gara lecchese, giunta alla ventunesima edizione, che attraverseranno i territori dei 12 alpeggi premanesi. Il Giir di Mont 2013 sarà valido come quinta tappa del circuito La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup e metterà in palio punti anche per il World Ranking 2013. Questo sembra più che sufficiente per richiamare tanti top sky runner sui sentieri tra Valsassina, Val Varrone e Val Fraina. Tra i team più quotati ad aver prenotato un pettorale per i propri atleti troviamo Valetudo, La Sportiva, Salomon e Crazy Idea.
Per la Valetudo saranno schierati i rumeni Gyorgy Istvan Szabolcs, vincitore della Mini Sky Race dello scorso anno, e Ionut Zinca, che vorrebbe rifarsi della prestazione del 2012 quando aveva chiuso solamente quinto. Ci saranno poi l’orientista russo, ma altoatesino d’adozione, Mikhail Mamleev ed il trentino Daniele Cappelletti. Al femminile ci sarà la coppia composta da Emanuela Brizio e Debora Cardone, a cui si contrapporranno le atlete di casa Salomon, Zhanna Vokueva, Stephanie Jimenez e Silvia Serafini. Brizio e Cardone non sono nuove al podio premanese, come neppure la Jimenez. La prima ha infatti vinto nel 2007, mentre la seconda si è imposta nella Mini Sky Race 2012. Jimenez si era imposta in successione sia nel 2008 che nel 2009. Dovranno tuttavia star bene attente soprattutto alla veneta Serafini. Sebbene il suo debutto nella corsa in montagna risalga solo al 2011, i suoi risultati la rendono già un’avversaria temibile.
Vestiranno i colori di Salomon anche Tofol Castanier Castan, campione in carica al Giir di Mont e quinto nello Sky Runner World Series Ranking 2012. Sarà in compagnia dell’americano Rickey Gates, del britannico Ricky Lightfood e dei francesi Gregory Vollet e Julien Chorier.
La Sportiva non può certo mancare. Il team di Ziano di Fiemme sarà quindi presente con le sue punte di diamante, a partire dagli spagnoli Miguel Caballero Ortega, David Lopez Castan, Jessed Hernandez, Dani Tristany a cui si aggiungono Paolo Bert e l’orientista trentino Michele Tavernaro.
Il team Crazy Idea giocherà le proprie carte con Matheo Jaquemoud, l’esperto e ormai habitué Fulvio Dapit e poi Fabio Bazzana e Davide Pierantoni.
Ad aggiungere qualità e spettacolo ci penseranno anche big del calibro di Dennis Brunod e poi il catalano Marc Pinsach Rubirola, Paolo Gotti, il campione del mondo a squadre all’Orobie Sky Raid nel 2007 e Daniel Antonioli, medaglia d’argento elite al campionato del mondo di winter triathlon disputatosi a febbraio a Cogne. Non è tutto, perché gli organizzatori dell’A.S.Premana hanno 'trovato' un gradito ritorno, quello del messicano Ricardo Mejia, che sarà a Premana dopo aver vinto il Giir di Mont nel 2007. Nel 2006 Mejia si era diplomato campione della Skyrunner World Series infilando ben quattro vittorie sulle cinque gare allora in programma. Grandi aspettative sono infine riposte nei due gemelli azzurri Bernard e Martin De Matteis. Info: www.aspremana.it


Il Vertical a casa di 'Pippo'

Domenica il Vertical KM Col de Lana

Tutto pronto a Livinallongo per 'Vertical KM Còl de Lana' in programma domenica 28 luglio: 1000 metri di dislivello per soli due chilometri di sviluppo. Partenza (in linea, alle ore 10) da Pieve di Livinallongo, nella 'Plaza Nuova' a fianco al tendone della 'Festa Patronale di San Giacomo', e arrivo alla vetta del Col di Lana, a quota 2452 metri. Tracciato durissimo: dopo il passaggio per il centro di Pieve, subito salita tra prati e boschi sino alla località di 'Prade'. All'incavo del 'Busc del Bruo' i concorrenti affronteranno il gradino roccioso attrezzato con una scala di otto metri e seguendo la linea di massima pendenza, proseguiranno verso il Col di Lana, incrociando il 'Teriol Ladin', per poi, dopo un deciso aumento delle pendenze nel tratto finale, raggiungere la vetta. Nei punti più esposti è presente una corda fissa. Al termine tutti alla sagra del paese, anche per festeggiare la bella stagione del padrone di casa, 'Pippo' Beccari. Info: www.v-km.it, info@v-km.it.


De Colo'-Follador, bis alla Transcivetta Karpos

Martina De Silvestro e Cecilia De Filippo vincono la gara rosa

Erano quasi 800 le coppie al via della trentatreesima edizione della Transcivetta Karpos, sul percorso di 23,5 chilometri ai piedi del massiccio del Civetta. Daniele De Colò e Alessandro Follador hanno nuovamente vinto la Transcivetta, dopo il successo nel 2012: 2h08'27" il loro tempo finale, meglio dunque del 2h09'00" con cui si imposero nell'ultima edizione. Alla loro spalle la coppia formata da Federico Pat e Silvano Follador in 2h22'58", mentre sul terzo gradino del podio sono saliti Damiano Fontanive e Daniele Carrera in 2h23'59". Quarto posto per Alessandro Tibolla e Christian Salvador in 2h25'52", quinti Giorgo Dall'Osta e Alessandro Splendore in 2h26'39. Nella gara 'rosa' a segno Martina De Silvestro e Cecilia De Filippo in 2h51'16", con un minuto di vantaggio su Martina Valmassoi e Jennifer Senik (2h52'26"), mentre Angela De Poi e Chiara Landini (2h54'48") completano il podio. Quarta piazza per Orietta Calliari e Simonetta Gadler (2h56'53"), quinte Francesca Lavezzari e Stefania Zanon (2h59'18"). Nella 'mista' affermazione di Federica Boifava e Mirko Righele (2h34'34") davanti a Virginia De Martin e Claudio Pocchiesa (2h36'45") e a Daniela Da Forno e Olivo Da Pra' (2h38'56").


Maurizio Mora e Ester Scotti vincono il Bettelmatt

Nella sky race della Val Formazza

Condizioni meteo ideali in Val Formazza, per l'International Bettelmatt Sky Race, gara che si è sviluppata sul percorso originale, con passaggio ai 3.000 metri del Rifugio 3A. Dopo 33 km vittoria di Maurizio Mora con il tempo di 3h51'26", davanti a Marco Zarantorello in 3h55'11" e Michele Fantoli in 3h58'44"; ai piedi del podio Pietro Broggini (4h00'54") e Mauro Darioli (4h04'32"). Nella gara rosa a segno Ester Scotti in 4h32'58" davanti a Marta Poretti in 5h09'13" e Michela Uhr in 5h09'29", quindi Yulia Baykova (5h13'17") e Chiara Ravasio (5h34'13"). Nella 'corta' di 22 km affermazione di Ennio Frassetti in 2h05'05, su Ruben Mellerio (2h05'45) e Damiano Belotti (2h12'28"), e di Arianna Matli in 2h33'32" che ha preceduto Annalisa Cappelletti (2h43'11") e Barbara Zoppis (2h49'45").


Dolomites show, quattro prestazioni record

Abbassati tutti i record, sia al Piz Boè che quello finale

La possiamo già da subito definire la gara dei record. La Dolomites Skyrace è l’unica gara italiana, insieme al Giir di Mont, che nella nostra guida Outdoor Running ha ottenuto il massimo riconoscimento nella votazione complessiva, ovvero le tre scarpette più. Quel “più” lo si è respirato nella vigilia della gara e lo si è vissuto in diretta in tutte le sue fasi salienti, ovvero dalla linea di partenza a quella d’arrivo. Uno dei rari casi a livello internazionale in cui tanto la gara fa grandi gli atleti, quanto quest'ultimi fanno grande la gara stessa. La perzezione che offre a questo sport una vetrina a livello planetario.

Gli organizzatori l’hanno creata nell’ormai lontano 1998 e da allora non hanno mai più cambiato un solo metro del percorso rendendo di fatto un riferimento per il popolo dello Skyrunning. Ventidue chilometri unici nel suo genere. Passo Pordoi (2.239), Forcella Pordoi (2.829), Piz Boè (3.152), Rifugio Boè (2.871), Pian Schiavaneis e arrivo in Piazza Marconi a Canazei; qui il raffronto sui tempi si fa al secondo, i minuti sono un’unità di tempo non contemplata.

Il primo atleta ad aver terminato la prova, appunto nel 1998 fu Fabio Meraldi con il tempo finale di 2h08’40’’. Dopo 15 edizioni, lo scorso anno, Kilian Jornet era riuscito a spingersi fino a 2h01’52’’ con un tempo, a detta degli esperti, considerato molto difficile da migliorare.

E poi venne il 2013, con un'edizione destinata a rimanere negli annuali di questo sport per molto tempo... o perlomeno fino al prossimo anno.

PASSO PORDOI - I primi aggiornamenti al Passo Pordoi, confermavano da subito i pronostici della vigilia con Kilian Jornet e Marco De Gasperi che transitano insieme in compagnia del solo svizzero David Schneirder. Leggermente staccati il rumeno Ionut Zinca e lo sloveno Ondrej Fejfar. Il commento in diretta di Mario Poletti è tanto eloguente quanto semplice: ritmi spaventosi. 

FORCELLA PORDOI - Alla Forcella Pordoi, dopo 59’ dalla partenza, rimangono da soli in testa alla corsa Kilian e Marco. In un’istantanea del momento, con Marco che precede e Kilian che si aiuta appoggiando le mani a terra, la perfetta sintesi di pendenza e sforzo profuso.

TEMPO RECORD AL PIZ BOE’ - Sul finale di salita, un’azione che difficilmente avremmo potuto pronosticare e, infatti, non lo avevamo fatto. Kilian attacca e riesce a staccare Marco. Forse nella sua testa il timore per la discesa o forse, più semplicemente, la convinzione di essere in un’altra giornata di grazia. Lo spagnolo transita ai 3.152 metri del Piz Boè (punto più alto della Dolomites) col tempo di 1h16’00’’ e Marco lo segue a 27’’, forse meno ma quanto basta per capire che Kilian ci ha provato e che ha tentato di fargli male a gambe e morale. Nel 2007 lo spagnolo Augusti Roc aveva stabilito il record di salita allo stesso Piz Boè in 1h16’47’’. Negli anni, nessuno era più riuscito ad avvicinarsi a quella prestazione lasciando quasi intuire che fosse irripetibile.  E invece, come non detto, Kilian la migliora di ben 47 secondi e Marco di 20 secondi. Segno che nessuno dei due fa pretattica, l'unico pensiero che trova spazio e quello di dare il 100% senza stare li a ragionarci sopra. Passano poi l’italiano Tadei Pivk in 1h18'53”, seguito dal francese Alexis Sevennec 1h19’05’’, quindi David Schneider 1h19’39’’ e il francese Mathéo Jacquemoud 1h19’59’’. Anche loro marziani, ma di un'altra galassia.

IL RICONGIUNGIMENTO - In discesa, Marco concede a tutti gli appassionati l’ennesimo colpo di scena recuperando in fretta lo svantaggio. Vuol dire che testa e gambe ci sono e che la partita è ancora aperta. A Val Lasties l’esito della Dolomites SkyRace è quindi ancora incerto. I due viaggiano con dei parziali sotto il tempo record. Piazza Marconi si riempe all’iverosimile e a ogni aggiornamento un boato del pubblico.

TEMPO RECORD AL TRAGUARDO - Quando Kilian appoggia il primo passo sul tappeto rosso in Piazza Marconi, Marco è ben visibile alle sue spalle, a non più di venti metri di distanza. Nell'ultimo chilometro se le sono date giù di santa ragione. Il cronometro indica 2h00’14’’ e quindi Kilian scende sotto le sue 2h01’53’’ dello scorso anno e si avvicina clamorosamente al muro delle due ore. Stessa prestazione stellare anche per Marco De Gasperi che alla sua prima esperienza alla Dolomites taglia il traguardo solo 3 secondi dopo lo spagnolo, anche lui sotto il precedente record, con un argento al collo che arricchisce ulteriormente il suo immenso palmares. Direttamente da Twitter, Kilian commenta “Gara durissima oggi alla Dolomite Skyrace... bataglia dal inizio alla fine con il grande @Dega1977 , Il mio mito da sempre!”. Pronta e spiritosa la replica di Marco: "2nd place at Dolomites Skyrace after an amazing fight with my best "nightmare" @kilianj No regrets, I gave everything".  

TADEI, ORMAI UNA CERTEZZA -
 Avevamo detto che il titolo era una questione a tre e Tadei Pivk non ha certo deluso le aspettative. Sempre nel gruppo di testa per tutta la gara,  è riuscito a cogliere il terzo posto anche lui con un tempo che ha dell’incredibile. In 2h04’10’’, ha stabilito una delle migliori performance cronometriche di sempre, la quarta assoluta, e si porta a casa un bronzo europeo. Numeri impressionanti che meritano certamente più tempo per essere analizzati in tutta la loro grandiosità.  


Kilian e Forsberg, titolo europeo alla 'Dolomites'

Due argenti azzurri con De Gasperi e Serafini

La Dolomites SkyRace ancora nel segno di Kilian Jornet ed Emelie Forsberg che quest'anno mettono in bacheca anche il titolo europeo. A Canazei spunta anche il sole prima dello start, anche se il Piz Boè è ancora nella nuvole e la temperatura lassù di qualche grado sopra lo zero.

LA GARA MASCHILE - Da pronostico Kilian e De Gasperi partono in coppia: al Pordoi i due sono davanti a tutti, ma dietro subito Sevennec che fa valere la sua forza in salita, staccato di un centinaio di metri, seguito da Pivk e Zinca. Al Piz Boè, Kilian passa con un vantaggio di 27 secondi su De Gasperi, mentre Pivk è a quasi tre minuti, seguito da Sevennec, Schneirder, Jacquemoud e Zinca. Nella discesa Kilian è pronto a fare la differenza, ma De Gasperi regge benissimo, anche se non riesce a superare il catalano che si impone in volata. Vince Kilan in 2h 00' 11" con De Gasperi secondo in 2' 00' 14, terzo Pivk in 2h 04' 10", quindi Zinca in 2h 07" 26", Sevennec in 2h 07' 58", il bulgaro Nikolov in 2h 10' 29", Gil Garcia in 2h 11' 14", Egli in 2h 11' 52", Jacquemoud in 2h 12' 03, Golinelli 2h 12' 09' e Pintarelli 2h 12' 21". Kilian torna, dunque dalla Val di Fassa con due titoli europei.

LA PROVA FEMMINILE - Emelie Forsberg, svedese del team Salomon, aveva vinto già la scorsa edizione della Dolomites. Ha fatto gara in testa dall'inizio, trovando la polacca Wisniewska come pincipale rivale. Ai dieci chilometri il vantaggio della Forsberg era sui due minuti, poi nel finale è riuscita ad allungare: 2h 26' 52" il suo crono (senza record: 52 secondi in più rispetto al i 2h 26' 00” dell'anno scorso), ma al secondo posto è salita la trevigiana Silvia Serafini (2h 36' 55"), quindi la spagnole Dominguez (2h 37' 41") e Maiora (2h 37' 58"). Solo al quinto posto la Wisniewska (2h 40' 30"), in difficoltà in discesa.


Kilian vs De Gasperi, a meta' gara comandano loro!

La sfida tanto attesa alla vigilia non tradisce le aspettative

Doveva essere spettacolo e così si sta dimostrando!
Ecco i passaggi dopo 10 km della Dolomites Skyrace:
A seguire gli aggiornamenti dei nostri inviati in gara.

1. Kilian Jornet 1.16.00
2. Marco De Gasperi 1.16.27 
3. Tadei Pivk 1.18.53
4. Sevennec 1.19.05
5. Schneirder 1.19.39
6. Jacquemoud 1.19.59
7. Zinca 1.20.05
8. Egli 1.20.57
9. Golinelli 1.20.59
10. Castan 1.21.45

Altri italiani:
12. Pintarelli 1.22.03
23. Varesco 1.25.11
25. Cappelletti 1.25.36
29. Pierantoni 1.25.53
36. De Simone 1.27.36
37. Zeni 1.27.50
38. Compagnoni 1.28.05
39. Larger 1.28.07

Categoria femminile:
1. Forsberg 1.33.43
2. Wisniewska 1.35.33
3. Serafini 1.36.38
4. Celinska 1.38.12
5. Maiora 1.39.28
6. Jimenez 1.39.53
 


Europei Skyrunning, Italia in testa alle nazioni

Dopo le prime due prove, l’Italia conduce su Spagna e Francia

Le prime due prove di Canazei, il Vertical di venerdì e la SkyRace di oggi, oltre ai titoli individuali contribuiscono ad assegnare il titolo europeo per nazioni che avrà il suo riscontro definitivo sabato prossimo in occasione della terza e ultima prova in programma, la Trans D’Havet.

Il titolo nazionale viene assegnato in base ai punteggi conseguiti in ciascuna disciplina dai migliori tre uomini e dalla prima donna di ogni nazione presente. Il Campionato Europeo Skyrunning è a formula “open” quindi per il calcolo dei punteggi non necessita far parte di una selezione nazionale ufficiale.

IL MEDAGLIERE AZZURRO - Ad oggi, su dodici medaglie in palio, l’Italia ne ha portate a casa ben sei, ovvero il 50% di quanto a disposizione. Ieri, l’oro di Antonella Confortola, l’argento di Urban Zemmer e il bronzo di Philip Gotsch nel Vertical, oggi, gli argenti di Marco De Gasperi e Silvia Serafini e il bronzo di Tadei Pivik nella SkyRace. L’Italia si conferma quindi essere una nazione al vertice del movimento Skyrunning internazionale.

UNA SFIDA A TRE – Per quanto visto nelle prime due prove, il titolo nazionale sembra essere una questione a tre tra Italia, Spagna e Francia. L’Italia incassa 640 punti preziosi grazie alla Vittoria di Antonella Confortola, al secondo posto di Urban Zemmer, al terzo di Philip Gotsch e all’ottavo di Tadei Pivk nel Vertical e grazie al secondo posto di Marco De Gasperi, al terzo di Tadei Pivk, al decimo di Nicola Golinelli e al secondo posto di Silvia Serafini nella SkyRace di oggi. Segue la Spagna con 554 punti e la Francia con 472 punti. Ieri, nel Vertical, la Spagna è andata a punti con il primo posto di Kilian Jornet, il decimo di Augusti Roc, il diciannovesimo di Miguel Caballero e il settimo di Maite Majora tra le donne. Oggi invece  con il primo posto di Kilian Jornet, il settimo di Alfredo Gil, il quattordicesimo di Miguel Caballero e il terzo di Nuria Dominquez tra le donne. Anche per la Francia risultati importanti con il quinto posto di Matheo Jaquemod, il sesto di Alexis Sevennec, il ventunesimo di Didier Zago e il nono di Celine Lafaye, tra le donne, ieri nel Vertical. Oggi, invece, i transalpini sono andati a punti con il quinto posto di Alexis Sevennec, il nono di Matheo Jaquemod, il dodicesimo di Alain Gillet e sempre il nono di Celine Lafaye tra le donne.

IL PROBLEMA FRANCESE – A questo punto, i giochi sono ancora completamente aperti ed è difficile fare pronostici su quale nazione riuscirà a imporsi in questi Campionati europei Skyrunning. In una condizione ideale, Spagna e Francia se la giocherebbero quasi alla parti schierando i loro migliori atleti di ultra distanza. Salvo iscrizioni dell’ultima settimana, invece, la Francia sembra non poter contare sui suoi atleti di punta, lasciando di fatto un grosso vantaggio alla Spagna che vedrà invece al via due dei possibili vincitori, Kilian Jornet tra gli uomini e Nuria Picas tra le donne oltre a Luis Alberto Hernando dato in grande condizione. Per l’Italia, 86 punti di vantaggio sulla Spagna e addirittura 168 sulla Francia. Un margine che consente legittimamente di sognare una medaglia, anche quella più prestigiosa, ovvero l’oro. 

La parola passa a questo punto agli specialisti delle ultra distanze.  


Eiger Ultra Trail, Francesca Canepa superstar

In campo maschile vittoria in solitaria per Iker Karrera

Aveva qualche dubbio se prendere parte alla Eiger Ultra Trail: Francesca Canepa non è al top della condizione. Invece l'atleta del Team Montura ha messo in bacheca anche la gara svizzera con una prestazione in grande stile. Al comando già al primo controllo, l'azzurra è stata avvicinata dalla svizzera Kathrin Zbinden nel tratto in discesa Faulhorn-Burglauenen, a circa metà percorso (2h 52' il tempo parziale della Canepa, 2h 47' quello della Zbinden), per poi piazzare l'allungo vincente già nel tratto successivo, duro e in salita, verso Männlichen (3h 08' per la Canepa, 3h 37' per la Zbinden). Poi si è limitata a controllare la situazione, andando a vincere in 16h 18' 44". E quando è arrivata le avversarie sono ancora lontane. Al controllo orario di Alpingen, l'ultimo prima dell'arrivo, Jeanette Dalcolmo, che intanto era passata davanti alla Zbinden, pagava quaranta minuti di ritardo. Nel finale rimonta di Kathrin Zbinden che si piazza seconda in 17h 06' 36", terza Helene Ogi in 17h 33' 15" che riesce a precedere di soli 10 secondi Jeanette Dalcolmo. 
In campo maschile era il favorito alla vigilia e non ha tradito le attese. Vittoria in solitaria per Iker Karrera: il portacolori del Team Salomon ha chiuso i 101 km in 11h 08' 43", precedendo gli svizzeri Urs Jenzer (12h 28' 23"), Konrad von Allmen (13h 13' 12") e Ueli Schneider (13h 24' 28"), con quinto lo spagnolo Oscar Lopez Pérez (13h 46' 25").

LE ALTRE DISTANZE - La piemontese Simona Morbelli si aggiudica la 51 km femminile con il tempo di 6h 55' 29", precedendo la tedesca Simone Philipp (7h 01' 59") e la svizzera Brigitte Eggerling (7h 03' 29"), mentre nella stessa distanza in campo maschile a segno svizzero David Janin in 5h 27' 42", davanti a Giuliano Cavallo (5h 44' 23") e all'altro elvetico Gerhard Zeller (5h 52' 33"), settimo Mattia Roncoroni (6h 01 57"). Nono l'alpinista-climber Ueli Steck. Nella 16 km, infine, affermazione degli svizzeri Stephan Wenk in 1h 17' 34" e Agnes Scheidegger in 1h 37' 29".


Domani la Dolomites europea con un poker di favoriti

Forcella Pordoi si passa in tunnel nella neve

Ci sono tutte le premesse per un'edizione memorabile della Dolomites SkyRace della Val di Fassa, in programma domani mattina con partenza alle ore 8.30 e arrivo a Canazei sul percorso originale di 22 chilometri con un dislivello in salita di 1750 metri, comprensivo dei due suggestivi passaggi a Forcella Pordoi, ma soprattutto ai 3152 metri del Piz Boè.   

IN PALIO IL TITOLO EUROPEO SKYRUNNING -
Anzitutto la validità come prova unica dell'European Skyrunning Championships; quindi un numero importante di oltre 650 partenti; la presenza dei big assoluti al mondo; ed infine la particolarità del tracciato di gara, uno fra i più spettacolari in assoluto grazie al contesto dolomitico dove si svolge l'evento, che quest'anno avrà un valore aggiunto di non poco conto, ovvero la neve in quota.

IL TUNNEL - Gli skyrunner infatti si troveranno ad attraversare addirittura un tunnel di 12 metri scavato nella neve in Forcella Pordoi, mentre sul Piz Boè il manto bianco è presente solo a tratti con qualche lingua di neve nei tratti pianeggianti in quota. Il direttore di percorso Ivano Ploner con il suo staff hanno effettuato l'ultimo sopralluogo sul tracciato mettendolo in sicurezza.

SFIDA APERTISSIMA -
Tornando ai protagonisti, il lotto dei partenti è decisamente interessante e sulla carta si annuncia una sfida a quatto fra il neo campione europeo di vertical kilometer Kilian Jornet, titolo conquistato proprio venerdì in Val di Fassa, che si trova come avversari più agguerriti il bormino della Forestale Marco De Gasperi, il campione italiano in carica Tadei Pivk del team Crazy Idea, quindi il rumeno Ionut Zinca del Team Valetudo. Un poker di campioni che durante il briefing si sono visti consegnare i pettorali nell'ordine dal numero 1 al 4.

GLI OUTSIDER - Da non sottovalutare poi i possibili outsider, ovvero il francese del team Crazy Idea Mathéo Jacquemoud col numero 5, il suo compagno di squadra trentino Gil Pintarelli col pettorale 6, quindi Daniele Cappelletti del team Valetudo col numero 7, Miguel Caballero Ortega del Team La Sportiva con il numero 8, ed ancora l'alfiere della Repubblica Ceka Robert Krupicka con il 9, il lecchese Nicola Gollinelli del team Arcterix col 10 e l'altro iberico David Lopez Castan, sempre del Team La Sportiva.

LA SKYRACE DELLE DONNE -
In campo femminile la favorita è la vincitrice della passata edizione col il record di 2h26'00”” Emelie Forsberg, svedese del team Salomon che porterà in gara il numero 11, quindi la compagna di squadra trevigiana Silvia Serafini con il 12, ed ancora Stephanie Jimenez naturalizzata italiana con il 13, Debora Cardone del Team Valetudo con il 14 e Nuria Dominguez Azpeleta del team spagnolo. In chiave trentina presente anche il fiemmese vincitore di ben due edizioni della competizione fassana Paolo Larger, quindi l'emergente Christian Varesco del team La Sportiva.

MINI DOLOMITES SKYRACE -
Nel pomeriggio del sabato si è poi disputata la Mini Dolomites SkyRace, con tanti futuri skyrunners in gara su un percorso cittadino nel centro di Canazei. Nella categoria ragazzi si è imposto Francesco Degiampietro su Simone Deflorian e Gianmaria Porta in campo maschile, quindi Noemi Delladio su Elisa Tron e Fabiana Carpella. Nella gara riservata agli allievi, su un percorso più lungo, il successo ha arriso a Simone Varesco su Davide Longo e Roberto Vanzetta e a Gloria Vinante su Naike Ghetta.

GLI ORARI DELLA FUNIVIA PER IL PUBBLICO -
Il pubblico potrà seguire la gara in quota grazie alla disponibilità della Funivia Sass Pordoi, che prevede un'apertura straordinaria dalle 7.30 alle 8.15. Quindi 45 minuti di chiusura e riapertura turistica dell'impianto dalle 9.  


Biella-Oropa, la carica dei 400

Vittorie di Marzena Micheska e Ihoussaine Oukhrid

400 atleti al via della trentottesima edizione della Biella-Oropa. Giornata caldissima che ha condizionato le prestazioni cronometriche. Senza storia la prova femminile, con Marzena Micheska al comando dall'inizio alla fine; con lei sul podio Maura Rinaldo staccata di 3’28”, con terza Viviana Velatti a 4’48”. Più combattuta la gara maschile, con il testa a testa iniziale tra Ihoussaine Oukhrid e Fabio Mascheroni che si è risolto solo negli ultimi chilometri con l’attacco nel tratto durissimo delle 'Cave' di Oukhrid che è riuscito poi a chiudere con soli dieci secondi su Mascheroni, pagando nel nel tratto in pavè del Preto delle Oche. Completa il podio il giovane ventunenne Francesco Puppi a 1’50” dal vincitore.