Domenica di corsa sull'Etna
Con la Etna Valetudo Ecomarathon
Un percorso suggestivo che attraversa il Parco dell’Etna da Sud a Nord: domenica 3 novembre in programma la Etna Valetudo Ecomarathon. Un’altimetria 'importante' renderà il percorso della maratona decisamente impegnativo, dolci salite e lunghe discese dovranno essere superate dai maratoneti per raggiungere il traguardo finale. Partenza da Piano Vetore (1760 metri) Etna Sud, i primi chilometri sono gradevoli e tutti in leggera salita, si supera il Rifugio della Galvarina (1879 metri) per arrivare al Rifugio di Monte Palestra dove si sfiorano i 2000 metri di quota. Inizia una lunga discesa che conduce fino al Rifugio di Monte Spagnolo (1440 metri) dove inizia una lunga risalita che conduce fino al Piano dei Dammusi per poi lanciarsi nella discesa finale verso il traguardo.
Kilian ed Emelie primi al mondo nelle Ultra
Pubblicato il ranking della ISF
La ISF (International Skyrunning Federation) ha pubblicato la prima parte del lavoro inerente al Ranking 2014.
IL PRIMO ELENCO - Si tratta di un primo elenco di atleti, 100 uomini e 50 donne, della specialità ultra, ovvero quella con gare di distanza superiore ai 42 km. A seguire, la stessa ISF pubblicherà quindi i nominativi dei migliori atleti delle altre due discipline, Vertical e Sky, e successivamente l’elenco completo di tutti gli atleti rientranti nel ranking 2013, circa 3.000.
IL RANKING - Il ranking si basa su un algoritmo elaborato dalla stessa ISF e che ha come riferimento quello ormai collaudato utilizzato dalla FIS per lo sci alpino. I parametri utilizzati per l’assegnazione del punteggio di ogni gara sono la posizione in classifica, il distacco dal vincitore, e il numero di atleti elite che hanno preceduto e seguito l’atleta considerato. Per la stagione 2013 la ISF ha analizzato 54 gare a livello internazionale in funzione del livello dei partecipanti. Per le Ultra, le gare selezionate sono state 24 di cui 2 in Italia, Lavaredo Ultra Trail e Trans D’Havet. I singoli punteggi sono stati assegnati ai primi 30 uomini e alle prime 15 donne di ciascuna gara. Per ogni atleta è quindi stata calcolata la media dei migliori tre risultati stagionali con una penalizzazione dell’11% nel caso l’atleta abbia disputato solo due delle gare selezionate e del 22% nel caso ne abbia disputata solo una.
COME DA PRONOSTICI - Lo spagnolo Kilian Jornet e la svedese Emelie Forsberg si aggiudicano la prima posizione nel ranking 2013. Lo spagnolo è seguito dal connazionale Luis Alberto Hernando e dall'americano Sage Canaday mentre la svedese è seguita dalla spagnola Nuria Picas e dalla Francese Nathalie Mauclair. In campo maschile, tre nazioni si spartiscono i migliori atleti al mondo, Spagna Stati Uniti e Francia. Molto più variegata la situazione femminile con Svezia, Spagna, Francia, Stati Uniti, Italia e Nuova Zelanda.
I NUMERI COMPLESSIVI – Per le sole ultra, il ranking completo contempla un totale di 866 atleti, 613 uomini e 273 donne, di 38 nazionalità differenti.
GLI ITALIANI – Dopo questa prima pubblicazione, e in attesa di conoscere l’elenco completo, l’italia vede 5 atleti uomini nei primi 100 e 9 donne nelle prime 50. Fulvio Dapit è il primo degli italiani in 61° posizione seguito da Marco Zanchi e Christian Insam. Decisamente meglio la situazione femminile con il 5° posto di Francesca Canepa il 13° di Federica Boifava e il 30° di Alessandra Carlini.
TOP 10 UOMINI
1. KILIAN JORNET BURGADA (ESP) 270,000
2. LUIS ALBERTO HERNANDO ALZAGA (ESP) 256,852
3. SAGE CANADAY (USA ) 252,642
4. TIMOTHY OLSON (USA ) 250,136
5. FRANCOIS D'HAENE (FRA) 240,533
6. XAVIER THEVENARD (FRA) 240,526
7. ROBERT KRAR (USA) 233,312
8. SEBASTIEN CHAIGNEAU (FRA) 227,975
9. JULIEN CHORIER (FRA) 223,884
10. MIGUEL ANGEL HERAS HERNANDEZ (ESP) 216,096
TOP ITALIANI
61. FULVIO DAPIT (ITA) 154,311
65. MARCO ZANCHI ITA (ITA) 153,030
85. CHRISTIAN INSAM (ITA) 142,714
90. FRANCO COLLE ITA (ITA) 139,464
93. STEFANO TRISCONI (ITA) 138,294
TOP 10 DONNE
1. EMELIE FORSBERG (SWE) 245,000
2. NURIA PICAS ALBETS (ESP) 221,158
3. NATHALIE MAUCLAIR (FRA) 220,000
4. STEPHANIE HOWE (USA ) 205,476
5. FRANCESCA CANEPA (ITA) 204,778
6. UXUE FRAILE AZPEITIA (ESP) 190,191
7. RUBY MUIR (NZL) 188,014
8. JODEE ADAMS MOORE (USA) 182,924
9. RORY BOSIO (USA) 181,794
10. AURELIA TRUEL (FRA) 180,538
TOP ITALIANE
5. FRANCESCA CANEPA (ITA) 204,778
13. FEDERICA BOIFAVA (ITA) 173,396
30. ALESSANDRA CARLINI (ITA) 154,631
33. EMANUELA SCILLA TONETTI (ITA) 150,233
34. SIMONA MORBELLI (ITA) 149,068
37. MARIA CHIARA PARIGI (ITA) 147,907
41. LISA BORZANI (ITA) 146,345
43. CHIARA COLONNELLO (ITA) 145,232
46. KATIA FORI (ITA) 144,440
QUI il ranking completi
Il circuito 'Dolomitisottolestelle' scopre le carte
Il via il 7 dicembre a Canazei
Il 'Dolomitisottolestelle' scopre le carte: presentato il calendario per la prossima stagione. 33 manifestazioni, nuovi appuntamenti extra-Dolomiti in Abruzzo e Toscana: tra gli organizzatori c'è la sensazione di un grande e generale entusiasmo. La consegna dell'opuscolo che presenta il calendario è prevista sabato 16 novembre, al Comune di Imer e alla Sezione CAI-SAT del Primiero del presidente Johnny Zagonel.
LE GARE - Il circuito si apre sabato 7 dicembre con il tradizionale Trofeo San Nicolò a Canazei, e proseguirà intensamente sino al 6 aprile, con il Vertical Civetta e la Pizolada.
Otto i raduni-rally: il debutto il 21 dicembre con la Lavaronda. All'interno del circuito 'Dolomitisottolestelle' si terranno anche la 'Prowinter Cup' (Trofeo Rodes Gherdeina, Tognola Ski Race, Lunàgaro, Carezza Trophy, Memorial Maurizio Zagonel, Skialp Vigili del Fuoco, Memorial Tita e Marco) e il 'Circuito 4 Valli' (Memorial Fausto Giacomuzzi, Moena Ski alp, Memorial Maurizio Zagonel, Trofeo Valle del Biois).
Il 7 marzo infine, all'Alpe Cermis, la novità dell'evento rosa: 'Verso la Festa della Donna...con gli sci d'alpinismo!'.
Info: www.dolomitisottolestelle.it
In allegato il calendario.
dolomitisottolestelle.pdf
In arrivo il nuovo Diamir Vipec 12
Fritschi aggiunge ai low-tech i valori DIN di sgancio frontale e laterale
Dopo quattro lunghi anni di sviluppo Fritschi Swiss ha presentato per la prima volta a gennaio alla OR Show di Salt Lake City, e poi a febbraio 2013 alla ISPO di Monaco di Baviera, il suo nuovo sistema Diamir Safety Pin.
Con questo attacco Fritschi esordisce nel mondo degli attacchi a tecnologia low-tech (pin), aggiungendo però una serie di upgrade decisivi e, per ora, assolutamente esclusivi di Vipec 12.
VIPEC 12 PRONTO PER LA DISTRIBUZIONE DA GENNAIO 2014 - Il momento è ora giunto: il sistema Pin ha ricevuto il suo nome definitivo e sarà presumibilmente disponibile nei negozi specializzati a partire da gennaio 2014. Diamir Vipec 12 apre una nuova fase tra i sistemi di attacchi a pin. Le tecnologie applicate nel Vipec realizzano un pacchetto completo di sicurezza, comodità d'uso e trasmissione degli impulsi.
CONTATTO, SICUREZZA E COMFORT - Lo sgancio laterale avviene tramite il puntale come nei moderni sistemi di sgancio degli attacchi per sci alpino. La compensazione longitudinale attiva assicura un valore di sgancio ben definito anche quando lo sci flette. Un ampio uso di strutture di rinforzo assicura elevata stabilità del sistema e trasmissione diretta degli impulsi.
LE CARATTERISTICHE DI VIPEC 12
• lo sgancio di sicurezza laterale anteriore definito
• lo sgancio di sicurezza frontale definito
• lo sgancio di sicurezza anche in modalità di salita
• la semplicità della conversione dalla modalità di camminata a quella di discesa
• la facilità di cambio dei livelli di camminata
• la trasmissione integrale degli impulsi anche nella zona della talloniera
• rampante con profondità di presa regolabile - La scala dei valori di sgancio è compresa tra DIN 5 e 12.
- Il peso è 480 grammi per il mezzo paio, senza skistopper.
Gli skistopper previsti sono quattro, per sci di 80/90/100/115 mm al centro
SAFETY PIN SYSTEM ANCHE IN FLESSIONE- Diamir Vipec 12 racchiude diverse tecnologie brevettate che consentono uno sgancio definito anche quando lo sci si flette. È compatibile con tutti gli scarponi da scialpinismo in commercio dotati di relativi inserti per il sistema Low-tech (che Fritschi denomina ‘Pin’).
TRAXION TECH: COLTELLI NELLA NEVE ANCHE CON L’ALZATACCO - Il rampante dedicato realizza una presa profonda e costante dei denti nella neve a tutti i livelli di camminata. Un meccanismo semplice ma raffinato regola la profondità di presa a seconda delle esigenze specifiche. Addirittura nel terzo livello di camminata, a 13°, il rampante penetra ancora profondamente nella neve, e garantisce pertanto costantemente una tenuta sicura ad ogni livello di camminata. La sua geometria dei denti incisiva offre all'utente nettamente più tenuta, comodità e sicurezza di un rampante tradizionale.
UN OCCHIO ANCHE AL FASHION - Gli utenti hanno esigenze molto individuali in termini di funzionalità e design. Lo stesso vale anche per i colori. Il Diamir Vipec 12 viene fornito con due clip nere, una sull'Easy Switch Toe e una sul Comfort Lever 2. Gli elementi in nero posti sapientemente sul fondo bianco conferiscono all'attacco un'eleganza di gusto classico. Tuttavia, chi preferisce tonalità più vistose può dare al suo attacco un tocco di colore.
PERSONALIZZARE L’ATTACCO E I SUOI COLORI - Le Color Clip in cinque varianti cromatiche addizionali, disponibili quali accessori, consentono di dare all'attacco un aspetto in sintonia con i gusti individuali. Magari un colore in sintonia con gli sci e gli scarponi, o che si abbina con i capi indossati.
Ogni combinazione crea effetti visivi diversi e trasforma l'attacco.
Le Color Clip creano l'effetto, ma a decidere sono i gusti personali
Tra un mese il circuito ISMF si apre negli Stati Uniti
Con la Irwin/LaSportiva a Crested Butte
Manca poco più di un mese alla Irwin/LaSportiva, la gara americana che apre il circuito ISMF (fa parte delle 'Series', mentre la Coppa del Mondo inizia il 18 gennaio a Verbier). Appuntamento a Crested Butte, in Colorado, sabato 7 dicembre. C'è una crescita del movimento ski-alp nel Nord America: non solo freeride, ma sempre più backcountry e con maggiore spirito agonistico. Tanto che ci saranno anche i campionati nordamericani a Brighton a metà marzo. La gara di Crested Butte sarà un'individuale di tre salite e altrettante discesa e si sviluppa su un tracciato di 10 miglia (circa 16 km) con più 1600 metri di dislivello. Iscrizioni aperte su elkmountainevents.com/irwinlasportiva-ismf-race.
La stagione Vertical del Team La Sportiva
Alla conquista del tetto del mondo nel verticale
Ieri abbiamo parlato del mondo delle lunghe distanze analizzando come si è comportato uno dei team protagonisti delle ultime stagioni, il Team Salomon International. Oggi andiamo dalla parte opposta parlando della disciplina più corta, ovvero il Vertical Kilometer.
E quando l’argomento riguarda il verticale, il riferimento assoluto è il Team La Sportiva, un team italiano che è riuscito a salire per il terzo anno consecutivo sul tetto del mondo. A dire il vero, quest’anno ha fatto qualcosa di più, si è portato a casa tetto, fondamenta e quasi tutto quello che ha trovato sulla sua strada. Onore al merito al marchio italiano e al team manager Massimo Dondio che hanno creduto in tempi non sospetti in quella che era la disciplina meno mediatica delle tre ma che sta crescendo a grandi passi coinvolgendo sempre più addetti ai lavori e pubblico. Gare come Chamonix, Canazei o Limone, solo per citarne tre, sono la dimostrazione che anche il Vertical può attirare e incuriosire il grande pubblico.
RE URBAN - Se per le Ultra e le Sky il riferimento assoluto delle discipline è Kilian Jornet, per il Vertical lo è l’italiano Urban Zemmer. Gia detentore del titolo di campione del mondo nelle World Series e di campione italiano nel 2011 e nel 2012, nonché detentore del titolo europeo nel 2011 e del record del mondo di disciplina conseguito a Fully nel 2012 in 30’26’’, anche nel 2013 Zemmer era considerato l’atleta da battere, il grande maestro del verticale. Classe 1970, l’altoatesino di Castelrotto non ha disatteso le aspettative e ha regalato a tutti gli appassionati un’altra stagione memorabile nonostante la concorrenza sempre più agguerrita e molti giovasi che per ora si limitano ad ammirare il suo regno ma che sono estremamente vogliori di portarglielo via. Come nel 2012, ha partecipato a solo tre prove del circuito mondiale, lo scorso anno le aveva vinte tutte mentre quest’anno ne ha fatte sue solo due mentre si è dovuto arrendere a Chamonix dove, con il quinto posto assoluto, ha ceduto ai colpi di Saul Padua & company.
CANAZEI - In realtà Re Urban è arrivato secondo anche all’europeo di Canazei ma la sua prestazione è stata talmente straordinaria anche in quell’occasione che definirla una sconfitta sarebbe riduttivo. Alla partenza di Alba di Canazei, la mattina del 19 luglio, il riferimento per tutti i pretendenti ai posti che contano erano i suoi 33’16’’ fatti registrare nel 2010. Potevano esserlo anche i suoi 33’56 del 2009 o sempre i suoi 33’44’ del 2011 ma solo i primi costituivano il primato assoluto del percorso. La gara parte bene e fino ai 900 metri, nessuno sembra osare a sfidarlo direttamente. Nel primo e unico traverso della gara, quello che conduce al ripido muro finale, avviene però qualcosa di straordinario per tutti gli amanti della disciplina, quello che da molti è considerato il gesto atletico e la reazione tattica più belli dell’intera stagione. Kilian Jornet attacca e Urban Zemmer apparentemente sembra crollare alle bordate del catalano. Ma in un vertical come quello di Canazei, saltare anche solo per pochi passi significa perdere subito delle posizioni e in quel preciso frangente anche le medaglie europee. E’ un traverso molto pericoloso, arrivare sul prato per gli ultimi 50 metri di gara senza poter dare il massimo, vorrebbe dire saltare. Zemmer tiene ma non va a incollarsi a Kilian come forse avrebbe potuto fare perlomeno nei metri iniziali. Da tutto se stesso con la giusta intensità e, d’esperienza, va a prendersi l’argento con 4’’ di vantaggio sul connazionale Philip Gotsch. Il trenino del catalano e dei due italiani sul muro finale del Crepa Neigra è una delle più belle immagini di tutta la stagione, non solo del Vertical.
SUPER TEAM - Il Team La Sportiva, però, non significa solo Urban Zemmer. E’ il team più completo e meglio organizzato nel panorama del Vertical internazionale. La stagione era già iniziata nel migliore dei modi con la vittoria di Marco Facchinelli all’Elbrus, in Russia. E’ poi seguita la vittoria di Zemmer e il secondo posto sempre di Facchinelli in Spagna, con la vittoria di Nejc Kuhar in Grecia ed è terminata, almeno in coppa del mondo, con la vittoria sempre di Zemmer e il Terzo posto di Marco Moletto nella finalissima di Limone sul Garda. Il verdetto finale delle World Series 2013, a dir poco impietoso; primo Urban Zemmer, secondo Marco Facchinelli, terzo Marco Moletto, sesto Nejc Kuhar e dodicesimo Nadir Maguet. Primo team al mondo, con 996 punti e un divario di ben 350 punti sul secondo classificato. Ciliegina sulla torta, nel tempio del verticale di Fully è arrivata la vittoria di Zemmer, il quarto posto di Marco Moletto e l’undicesimo di Nadir Maguet. Giusto per far capire ai più distratti che il 2014 in ambito interazionale inizierà esattamente da dove è finita questa stagione. E in una stagione così ricca di impegni, non poteva però mancare un occhio di riguardo all'Italia. Presto fatto, nel Campionato Italiano Skyrunning di Vertical, titolo a Marco Facchinelli e secondo posto a Nadir Maguet. La stagione del Super Team La Sportiva è servita.
I GIOVANI – Manca ancora un ultimo punto, forse il più importante. Un grande team è tale se presta attenzione anche verso i giovani, ovvero coloro che sarnno chiamati nel prossimo futuro a seguire le gesta dei senatori. E anche in questo ambito il Team La Sportiva non si è fatto mancare nulla. Marco Moletto e Nadir Maquet sono trai i due giovani più promettenti dell’intera scena mondiale. A dire il vero Moletto, che ha qualche anno di più, ventisei del piemontese contro i venti del valdostano, più che promettente è ormai una certezza. Sempre nei top 10 nelle gare internazionali, oltre ad alcune belle vittrie nazionali, ha anche centrato il suo primo podio nelle World Series e lo ha fatto in una delle gare più significative, ovvero nella finalissima di Limone sul Garda. Il suo terzo posto davanti a quasi tutti i mostri sacri della disciplina vale oro. Maguet è li che guarda e che impara, e lo fa da distanza ravvicinata. Quattordicesimo a Chamonix, sedicesimo agli europei di Canazei, decimo alla finalissima di Limone e undicesimo a Fully, pronto anche lui per entrare stabilmente nei top 10 anche in campo internazionale. si perchè in Italia, con la vittoria al Gran Sasso e il secondo posto nella generale del Campionato Italiano, Nadir è già un big..
Super Bazzana e Boifava al Casto
Grande livello dei partecipanti a Biella
Avevamo ipotizzato una possibile sfida tra gli specialisti delo skyrunning e quelli del tral running e così è stato.
LA GARA MASCHILE - I pronagonisti, come per le ultime edizionoi del Trail del Monte Casto, neanche a dirlo, Fabio Bazzana, Daniele Fornoni e Stefano Butti. Bazzana ha concluso alla grande la stua stagione vincendo la prova di 46 km in 4h01’46’’, Fornoni ha resistito all’attacco dei corridori del cielo classificandosi secondo a 3’40’’ e distanziando stefano butti di circa 8’. Grandi prestazioni anche per Stefano Trisconi, quarto in 4h26’38’’ e per il giovane Fabio Toniolo che centra una delle migliri prove in carriera, quinto in 4h26’57’’. Per tutti gli altri, il distacco dal vincitore supera la mezz’ora.
LA GARA FEMMINILE - A proposito di belle prove che suggellano una grande stagione, Federica Boifava va a vincere tra le donne in 4h56’42’’ con un vantaggio di 1’30’’ su Marcella Belletti e di circa 2’ su Cinzia Bertasa. Grande prestazione per le tre, considerando che dietro di loro ci sono nomi di non poco conto nel panorama italiano; nell’ordine, Raffaella Miravalle Sonia Glarey e Cecilia Mora.
La gara ha anche assegnato i titoli italiani e Fabio Bazzana e Federica Boifava sono quindi i nuovi Campioni Italiani Trail della IUTA.
LA 21 KM - Nella prova più corta, sulla distanza dei 20 km, vittoria di Silvio Balzaretti in 1h40'30'' e un vantaggio di 1'23'' su Davide Ansaldo e di 2'40'' fu Franco Collè. Tra le donne, vittoria di Debora Cardone in 1h52'21'' e un vantaggio di 8' su virginia Oliveri e di 14' su Gabriella Boi.
TOP UOMINI
1. BAZZANA Fabio (TEAM CRAZY IDEA) 04:01:46
2. FORNONI Daniele (TEAM TECNICA) 04:05:26
3. BUTTI Stefano (OSA VALMADRERA) 04:13:34
4. TRISCONI Stefano (TEAM RAIDLIGHT) 04:26:38
5. TONIOLO Fabio (TEAM SALOMON AGISKO) 04:26:57
6. MORETTON Andrea (TEAM LAFUMA ITALIA) 04:33:01
7. BERIA Paolo (ASD FALCHI LECCO) 04:34:29
8. VALSESIA Nico (TEAM BIKEADVENTURES) 04:37:04
9. VUILLERMOZ Diego (LA SPORTIVA MOUNTAIN RUNNING TEAM) 04:37:15
10. ROUX Fabrizio (TEAM SALOMON AGISKO) 04:39:49
TOP DONNE
1. BOIFAVA Federica (ALPSTATION TRAIL TEAM) 04:56:42
2. BELLETTI Marcella (GLI ORSI REWOOLUTION TEAM) 04:58:11
3. BERTASA Cinzia (TEAM TECNICA IZ SKYRACING) 04:58:49
4. MIRAVALLE Raffaella (VALETUDO SKYRUNNING) 04:59:00
5. GLAREY Sonia (TEAM LAFUMA ITALIA) 05:15:39
Thomas Lorblanchet, quarta vittoria ai Templiers
Grande ritorno del francese sulla scena che conta
Finale di stagione di altissimo livello ai Templiers con quasi tutti i big francesi in gara. Potevano esserci diverse chiavi di lettura alla vigilia della gara, come la possibile rivincita di Miguel Heras su Xavier Thavenard dopo l’UTMB, il ritorno in gara di Thomas Lorblanchet o la sfida tra gli stessi francesi. Alla fine, come ci si poteva aspettare, la chiave di lettura è stata solo una, ovvero tutti contro tutti senza risparmiarsi.
LANNE AL 30° KM - I riscontri cronometrici dopo 31 km di gara erano già abbastanza eloquenti. Tra il primo atleta transitato, il francese Michel Lanne e il decimo, il connazionale Nicolas Martin, solo 1’15’’ di differenza, il tutto sotto le 2h30’ di gara. Tra i due, gran parte del gotha della disciplina come Thomas Lorblanchet, Xabier Thevenard, Sylvain Court, Julien Rancon, Miguel Heras ed Erik Clavery.
HERAS AL 50° KM – Oltre la metà di gara, sembrava essere un’altra giornata di grazia per lo spagnolo Miguel Heras nonché la sua rivincita personale nei confronti degli atleti francesi dopo il secondo posto all’UTMB alle spalle di Xavier Thevenard. Per lui, un vantaggio di 3’ su Thomas Lorblanchet e di 5’ proprio su Thevenard e Michel Lanne.
LORBLANCHET ALL’ARRIVO – Alla fine, dopo un lungo periodo di assenza dalle gare per problemi fisici, Thomas Lorblanchet torna alla vittoria e lo fa proprio in una delle gare più prestigiose in Francia, la stessa Templiers che lo aveva giù visto vincere nel 2007, nel 2008 e nel 2010 e arrivare secondo nel 2009 e nel 2011. Il suo vantaggio finale, 4’42'' su Xavier Thevenard e 5'31'' Michel Lanne.
Dopo l’UTMB, il Team Asics festeggia quindi con un’altra vittoria di peso.
TOP UOMINI
1. Thomas Lorblanchet 6h43min04
2. Xavier Thévenard 6h47min46
3. Michel Lanne 6h48min34
TOP DONNE
1. Nuria Picas Albets (ESP) 7h57min49
2. Malika Coutant (FRA 8h19min19
3. Aurélia Truel (FRA 8h21min47
La stagione ultra del Salomon International
Da galacticos nel 2011 a grande team quest’anno
Mancano ancora all’appello almeno due gare prestigiose come la Saintelyon in francia e la Endurace Challenge di San Fransico, in america, ma alla luce dei risultati di oggi ai Templier è già possibile fare alcuni bilanci stagionali nel mondo delle lunghe distanze. Il primo riguarda uno dei più famosi e vincenti team al maschile, il Salomon International. Per farlo, è utile ritornare indietro di due anni, ovvero al 2011, per meglio comprenderne l’evoluzione.
Il 2011 per il Team Salomon International al maschile fu un anno di assoluto dominio nelle gare di lunga distanza. Tra le tante vittorie stagionali, rimarrà certamente alla storia il fantastico poker in tutte le più famose 100 miglia del panorama internazionale, ovvero Western States, Hardrock, Leadville, UTMB e Diagonale. Nel 2011, il Team Salomon International non ara unicamente il team più forte al mondo, era anche uno dei primi team professionalmente strutturato di tutto il panorama internazionale. Onore al merito al suo ideatore nonchè team manager, ovvero Gregory Vollet. A due anni di distanza, lo stesso team che qualcuno accostò ai più famosi galacticos del Real Madrid per la presenza di molti spagnoli, rimane uno dei più vincente team al mondo ma con una connotazione più umana, con grandi vittorie alternate a sconfitte più o meno importanti.
Di quel fantastico poker del 2011 quest'anno il Team Salomon International riesce a a portare a casa solo la Diagonale. Il livello nelle ultra distanze cresce ogni stagione, gli altri team si avvicinano sempre di più e le gare internazionali sembrano più equilibrate e quindi più avvincenti. Il 2014, con i vari Canaday, Krar, Olson e Thevenard ormai atleti consolidati e non più semplici promesse, si preannuncia quindi essere una stagione molto interessante.
INCIPIT AUSTRAILIANO - A inizio stagione, Kilain Jornet vince in Australia seguito da due compagni di team, il francese Francois D’Haene e il sudafricano Ryan Sandes. E’ il preludio di una grandissima stagione.
LA GIOVANE TRANVULCANIA – In quella che poi l’anno successivo diventerà una delle gare più internazionali al mondo, Miguel Heras e Iker Karrera vanno a prendersi la vittoria a parimerito demolendo il precedente record.
ANNECY – Nella gara di casa, arriva la vittoria di Iker Karrera e il terzo posto di Julien Chorier.
PUNTATA IN GERMANIA – Gli stessi due atleti dominatori della Transvulcania replicano poi in Germania alla Zugspitz con il primo posto di Miguel Heras e il secondo di Iker Karrera.
LA CAMPAGNA D’AMERICA - A giugno Kilian Jornet regala all’Europa la prima vittoria storica in una delle più prestigiose gare di 100 miglia americane, la Western States. Due settimane più tardi è la volta del francese Julien Chorier che s’impone all’Hardorck, anch’essa una delle gare simbolo americane. Il tris americano viene calato ad agosto dal sudafricano Rayan Sandes che domina la Leadville. L’incubo maggiore per gli ultra runners americani si chiama Team Salomon International.
RONDA DELS CIMS - Miguel Hera vince anche la Ronda dels Cims di 170 km ad Andorra a metà luglio
IL TRIONFO ALL’UTMB – La più importante corsa al mondo di ultra distanza, l’UTMB, nel 2011 verrà ricordata per il famoso trenino a tre nei pressi di Champex, composto dagli spagnoli Kilian Jornet, Miguel Heras e Iker Karrera. Heras si deve poi fermare per un problema fisico ma il Team Salomon International piazza Kilian e Iker al primo e secondo posto davanti al francese Seb Chaigneau.
CAVALLS DEL VENT –Miguel Heras si riscatta al Cavalls del Vent vincendo davanti al compagno di team Tofol Castanyer.
LA DIAGONALE - Sull’isola della Réunion, il francese Julien Chorier vince la Diagonale des Fous di 161 km con 24’ di vantaggio su Pascal Blanc.
TEMPLIERS – La stagione 2011 del Team Salomon International si conclude con il dominio dell’inglese Andy Symonds in uno dei templi sacri del trail running francese, i Templiers. Alle sue spalle, in terza posizione il compagno di team Thomas Lorblanchet.
Il 2013 per il Team Salomon International sarà ricordato come una grande stagione ma non più di un dominio assoluto come avvenuto nel 2011. Se da un lato pesano eccome tutte le vittorie di Kilian Jornet nelle World Series, Transvulcania, Ice Trail, Trans D’Havet e Materhorn Ultraks, dall’altro non possono non essere considerate nel bilancio finale anche la sua debacle alla UROC e l’infortunio alla Diagonale. Il Team Salomon International, onore al merito, si porta comunque a casa il titolo delle World Series nelle Ultra e il titolo europeo con Kilian, e il titolo mondiale IAU con Rickey Lightfoot. Assente alla Western States, all’Hardrock e alla Leadville, quest’anno il Team Salomon International, tra le grandi gare stagionali, porta comunque a casa il Tor des Géants con Iker Karrera e la Diagonale con Francois D’Haenne più altre gare prestigiose come il Cavalls del Vent con Miguel Heras, i Pyrenées con Iker Karrera, la 80 km di Chamonix con Francois D’Haenne e Michel Lanne e la Ronda dels Cims con Julien Chorier. Si lascia però scappare, tra le altre, UTMB, Mt. Fuji, Speedgoat, UROC e Templiers.
UTMB 2013 - Nel bilancio annuale non può macare un riferimento all’UTMB. Se da un lato il secondo posto di Miguel Heras può essere considerato un grande risultato, dall’altro non va dimenticato che Julien Chorier ha disatteso le aspettative. Escludendo l’edizione del 2010, quella dell’interruzione e della fuga di Kilian Jornet verso il successo al Kima, era dal 2008 che il Team Salmon International non vinceva la corsa francese. E non possono neanche non pesare i 20 minuti che lo stesso Heras si è preso da Xavier Thevenard. Per le vittorie e per i record, l’UTMB 2013 parla quasi esclusivamente Asics al maschile e The North Face al femminile.
IN AMERICA - L’assenza degli europei nelle gare americane più prestigiose americane, poteva a priori essere letta come una sorta di delega nei confronti degli atleti locali, primo su tutti Cameron Clayton. Un atlata di indiscusso talento ma non accostabile al concetto di galacticos del 2011, perlomeno non ancora. E’ vero che Clayton ha salvato baracca e burattini con un grande terzo posto alla UROC ma è altrettanto verso che, unico portacolori del Salomon International, ha disatteso le aspettative alla Speedgoat con il quattordicesimo tempo finale. La campagna europea di Clayton era incominciata abbastanza bene con il settimo posto alla Transvulcania ma è terminata in modo disastroso con il venticinquesimo posto della Matterhorn Ultraks.
JULIEN TRA ALTI E BASSI – Abbiamo da sempre apprezzato Julien Chorier come un autentico cecchino delle ultra distanze, ovvero poche gare e tante vittorie. Per il francese una stagione anomala, culminata con la vittoria alla Ronda dels Cims ma che non può non tenere conto del suo sesto posto all’UTMB e del secondo al MT. Fuji dove ci si aspettava una sua riconferma dopo la vittoria dello scorso anno.
I NON PERVENUTI – In questa stagione per il Team Salomon International è anche mancato l’apporto del sudafricano Ryan Sandes. Nelle ultime stagioni aveva sempre dato il suo prezioso contributo, come con le vittorie alla Hong Kong 100, alla TNF 100 Australia e il secondo posto alla Western States nella passata stagione. Quest’anno ha vinto la Transgrancanaria nella distanza inferiore di 80 km a inizio stagione e lo si è poi rivisto solo a fine settembre con la vittoria alla Patagonian Marathon. Dallo straordinario risultato alla CCC dello scorso anno, dove vinse con 40’ di vantaggio sul secondo, molti speravano in una seconda carriera di Tofol Castanyer nelle ultra distanze. Ciò non è avvenuto, o perlomeno solo in parte, e il campione spagnolo ci ha deliziato con la sola vittoria nella Salomon 4 Trails, corsa a tappe di 160 km e il secondo posto al Cavalls del Vent in Spagna..
Fabio Bazzana al Trail del Monte Casto
Al Casto consueto confronto tra Sky e Trail
Ritorna il consueto appuntamento di fine stagione del Trail del Monte Casto, in programma domani ad Andorno Micca, sopra Biella, e ancora una volta si preannuncia un’interessante sfida tra gli specialisti del trail running classico e quelli dello skyrunning. Tra quest’ultimi, come per le passate edizioni, saranno infatti presenti anche Fabio Bazzana e Stefano Butti.
LA STAGIONE DI FABIO - Quella di Fabio Bazzana è stata una stagione non priva di soddisfazioni, a partire dalla vittoria con record alla Como Valmadrera. Ed è propria questa vittoria la perla stagionale di Bazzana che con il tempo finale di 3h06’31’’, a detta di un grande specialista come Paolo Gotti difficilmente battibile, si è concesso il lusso di rifilare ben 10’02’’ a Franco Sancassani , 13’47’’ a Stefano Butti e 19’05’’ allo stesso Gotti. Ma quello della Comon-Valmadrera non è stato l’unico grande risultato di Bazzana. Al suo attivo, tra le altre, anche la vittoria alla Maddalene SkyMarathon, l’ottavo posto al Sentiero 4 luglio e il nono alla Stava SkyRace.
SKYRUNNING VS TRAIL - Il finale di stagione di Bazzana prevede quindi nuovamente il Casto. Dopo la sua vittoria dello scorso anno, c’è nuovamente grande attesa per il confronto tra gli specialisti dello Skyrunning e quelli del trail running. Nel 2011 la gara fu a vantaggio dei secondi con la vittoria di Daniele Fornoni e Bazzana arrivò quarto a 4’39’’. Lo scorso anno, invece, il verdetto fu a favore dello skyrunning con il primo posto proprio di Bazzana e il secondo di Stefano Butti. Si preannuncia quindi una bella sfida quella lungo i 46 km del Casto e per l’occasione saranno presenti alcuni dei migliori trailers italiani come Matteo Pigoni, Daniele Fornoni, Christian Insam, Stefano Trisconi, Nico Valsesia, Massimo Tagliaferri e Marco Zarantonello.
Tor e Rai, accordo sui diritti media
La gara valdostana presentata a Montecarlo
Nuovo riconoscimento per il Tor des Géants che anche quest’anno si è confermata essere una delle manifestazioni sportive nell’ambito della corsa outdoor internazionale con il maggior impatto mediatico, e non solo verso il pubblico di settore. Nella fattispecie, si tratta di un accordo con la RAI Radio televisione italiana per la commercializzazione dei diritti media della gara. Ed è proprio per questo fine che la stessa RAI ha portato il Tor des Géants nienete meno che al World Sports Content Media Convention di Montecarlo, ritenuto il principale mercato internazionale di commercializzazione dei diritti televisivi degli eventi sportivi di tutto il mondo. L’obbiettivo finale è appunto quello di commercializzare il video dell’edizione 2013 del Tor i cui eventuali ricavati saranno divisi tra la stessa RAI e la Regione Valle d’Aosta.
I NUMERI DEL GRANDE EVENTO - Nata per promuovere il territorio valdostano, i risultati raggiunti sembrano legittimare tutti gli sforzi organizzativi e i relativi investimenti economici necessari per la messa in atto di un evento di simile portata, unico nel panorama internazionale. Fin dalla sua prima edizione, il Tor des Géants ha quindi prestato molta attenzione all’aspetto promozionale dell’evento. A fronte di un preventivo di spesa complessivo di 626.000 euro per l’organizzazione della quarta edizione del Tor des Géants, come da delibera regionale, la voce comunicazione e stampa anche quest’anno ha assunto un ruolo primario rappresentando quasi il 20% della spesa, ovvero 122.000 euro. Di questi, 35.000 euro erano inerenti proprio alla realizzazione video e web TV.
I DIRITTI MEDIA – Per la vetrina internazionale, la RAI ha chiesto alla Regione Valle d’Aosta un video aggiuntivo, oltre quindi a quelli già preventivati, della durata complessiva di durata 54 minuti da accompagnare allo spot promozionale di presentazione. Un nuovo progetto, quindi, finanziato da entrambe le parti che ha richiesto risorse aggiuntive per potersi presentare al meglio al grande evento di Montecarlo. Nella fattispecie, un operatore video ed un giornalista durante la settimana di riprese, per incrementare la quantità di materiale girato e popolare una struttura narrativa del film più complessa e articolata, ed un secondo montatore per accelerare i tempi di post produzione e rispettare le nuove scadenze. Una volta detratti i costi sostenuti da RAI e direttamente imputabili alla promozione, commercializzazione e distribuzione (come di volta in volta adeguatamente documentate) e una volta recuperato il Minimo Garantito, RAI si impegna a corrispondere alla Regione Valle d’Aosta la royalty del 50% del fatturato effettivamente incassato da RAI (trattenendo la relativa quota del 50%), secondo le modalità successivamente definite tra le parti. Resta fermo il diritto della Regione Autonoma Valle d’Aosta e della Società Valle d’Aosta trailers s.s.d.r.l. di distribuire i Video e i Promo agli atleti che hanno partecipato alla quarta edizione della gara, di proiettarli in occasione di presentazioni pubbliche della manifestazione e di rendere disponibili isoli Promo su You tube e sul sito della corsa.
Adriano Favre a capo del soccorso valdostano
Nuova nomina per il presidente della Crande Course
Riportiamo la notizia riportata questa mattina dall’Agenzia Ansa.
(ANSA) - AOSTA, 25 OTT - Adriano Favre è il nuovo responsabile del Soccorso alpino valdostano. Lo ha ufficializzato oggi la Giunta regionale con un decreto. Guida alpina della società delle Guide di Champoluc-Ayas, già direttore dal 2003 al 2008 e attuale consigliere nazionale del Soccorso alpino e speleologico, succede a Alessandro Cortinovis. Gli altri due candidati all'incarico erano Paolo Comune e Carlo Cugnetto.
Adeiano Favre, classe 1956, Guida alpina dal 1980, in carriera tra le altre ha scalato tre 'Ottomila', il Manaslu, Dhaulagiri e lo Shisha Pangma e ha partecipato ad altre spedizioni himalayane come Everest, K2, Kangchentjunga, Annapurna, Churen e Himal. In Africa ha raggiunto la sommità di tutte le principali vette come Kenia, Kilimangiaro, Ruwenzori, Hoggar e Atlas. In ambito ski-alp, è il presidente del circuito La Grande Course nonché il direttore tecnico del Trofeo Mezzalama.